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jacksonshug.
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[Chicago.
Rating: Arancione.
Personaggi: Michael Jackson, altro personaggio.
Genere: Romantico, sentimentale.
Invincible Era.
"I met her on my way to Chicago..."
Sussurrò Michael lievemente, giocando con il tappo della sua penna stilografica che portava sempre con sé, nel caso ci fosse stata un’ispirazione improvvisa.
Non sapeva controllarsi.
Aveva sempre affermato che l’ispirazione veniva da Dio e non sapeva trattenersi, doveva scrivere tutto quello che provava e magari dar vita ad una nuova canzone, la sua canzone più bella.
Le luci delle insegne della città gli sfrecciavano davanti agli occhi, come una luce abbagliante che cercava di penetrare non solo nelle sue pupille, ma nel suo cuore.
Non riusciva a concentrarsi sull’ambiente circostante, era schiavo dell’ispirazione e in quel momento era lei che dettava le parole ed eventualmente anche le sonorità.
Improvvisamente cadde in uno stato di coma nei confronti dell’esterno, stava rivivendo un ricordo, un bellissimo ricordo grazie alla dea dell’ispirazione, sicuro che avrebbe composto il suo pezzo più bello di sempre grazie ad essa.
La sua mente ed il suo cuore erano rimasti abbandonati in quell’hotel, uno degli hotel più prestigiosi di Chicago e adesso anche il suo corpo era lì, nella stanza 410.
L’avrebbe ricordata per sempre, l’avrebbe portata nel cuore per l’eternità.
L’ultima suite in fondo al corridoio, come sbagliarsi.
All’interno un enorme vetro mostrava il panorama sottostante, la vita notturna, la vita che non interessava a lui e né tanto meno a lei.
"Where she was all alone and so was I..."
Era bionda, aveva dei capelli bellissimi.
Li avevi immaginati migliaia di volte in tutte quelle notti in cui non riusciva a prender sonno, voleva averli stampati in mente per tutta la sua vita, sarebbe stato brutto separarsi da quel ricordo.
“Puoi permetterti tutto questo, deve essere bello, vero? Tutte le donne che vuoi, tutti gli hotel che vuoi, tutti i soldi che vuoi, tutte le macchine che vuoi… basta che tu dica il tuo nome e cognome e tutti ti cadono ai piedi”. – Disse lei guardandosi intorno, aspettando una sua risposta.
“No. Non è per niente bello. Non posso avere tutto, l’amore ad esempio… quello no”. – Rispose Michael con voce roca.
“Puoi avere me, adesso. “
“Adesso, ma chi ci sarà domani? Di chi potrò sentire il sapore delle labbra?” – Michael si morse il labbro inferiore.
"She said she didn't have no man..."
“Ci sarò io, tutte le volte che vorrai.” – Disse la ragazza, sicura delle sue parole.
“Perché non la smetti di essere orgogliosa? Ti viene così difficile ammettere che mi ami?” – Sussurrò Michael dietro al suo orecchio, provocandole un forte brivido.
“Non ti amo. L’amore non esiste, fattene una ragione”. – Sicura di sé, pronunciò quelle parole.
“Si che esiste, che donna sei. Una donna favolosa, mi dai alla testa”.
“Jackson, smettila” – Disse lei avvicinandosi a lui, sfiorando il suo corpo con quello di Michael.
“Sono innamorato di te, donna di Chicago” .
Michael avvicinò il suo volto a quello di lei, sorrise dolcemente.
Pian piano avvicinò anche le sue labbra, la baciò e lei, immobile, ricevette quel gesto nella sua più assoluta tranquillità.
Era tardi, la sveglia sul comodino segnava le 4.00 am.
Il bacio delle 4.00 era stato appena avuto, il bacio dalla donna di Chicago.
Lentamente, la lingua di Michael sfiorò quella di lei e cominciò ad intrecciarsi, mentre una mano le accarezzava dolcemente la schiena.
“Jackson… sai che non sei niente male?...” – Disse la donna scossa da forti brividi.
“Non hai ancora visto niente, baby”. – Pronunciò Michael.
“Cosa vorresti dire?”
Sorrise maliziosamente.
Michael velocemente mise una mano sotto alla sua maglietta, sfliandogliela.
Cominciò a baciarle dolcemente il collo e a lasciare tracce umide su di esso ogni volta che la sua lingua provava ad accarezzarlo.
“Questo” – Sussurrò continuando a baciarla.
“Sto cominciando ad amarti…”
“Mi amavi già prima. Lasciami fare, adesso”. – Disse Michael sorridendo.
"She was loving me."
La spinse delicatamente verso il letto, si inginocchiò sul bordo cominciando a sbottonarsi pian piano la camicia, lasciando intravedere il suo petto chiaro con leggere macchioline scure intorno.
Si accarezzò la pelle, soffermandosi sulle parti in cui essa era più scura e un velo di malinconia si impossessò di lui.
Lei era stesa sul letto e lo guardava attentamente, aveva già capito tutto.
“Sei bellissimo. La tua pelle è bellissima, non pensare a quello che dicono gli altri. Ti voglio, Michael”. – Disse la donna baciandogli il petto.
Michael le sorrise e cominciò pian piano a spogliarla, fin quando non si ritrovarono uno sull’altro completamente nudi.
In quella stanza si sentivano solo i loro respiri, i loro gemiti e il rumore dei loro baci che accompagnavano il loro amore.
Michael si sentì per la prima volta amato, amato davvero, per quello che era.
“Sei… sei bellissima, perfetta. Ti… ti amo”. – Le disse Michael sfiorando le sue morbide labbra, avvolgendola in un dolce abbraccio.
“Ti amo anche io, Michael. Non dimenticherò mai questa notte”.
"Her words seem so sincere... It felt so real to me..."
“Ti amo, Michael. Dio, quanto ti amo. Non ho mai amato nessuno prima d’ora, tu mi hai fatto capire cos’è l’amore”. – Ripetè lei.
"She was lovin' me..."
“E’ stato bellissimo. Grazie, donna di Chicago”.
La donna appoggiò la testa sul suo petto sudato, chiuse gli occhi e cullata dalla calda voce di Michael, si addormentò.
Scrivere una canzone era come un viaggio, un’avventura, una storia, ecco.
Una storia da raccontare negli anni, con il tempo, una storia in cui i personaggi erano davvero molto pochi.
La donna di Chicago gli aveva regalato una nuova storia da raccontare, una nuova storia da cantare, forse… un giorno.
Succede spesso di dimenticare le cose, a Michael però non succedeva mai.
Sapeva raccogliere i momenti più belli e importanti su musica, parole, carta, dischi, tour.
La storia era ormai finita, la storia di un amore durato molto poco, ma pur sempre un amore.
La storia era finita, ma nasceva una nuova canzone.
Michael si svegliò, era finalmente arrivato a casa sua, si poggiò i Ray-Ban sugli occhi, ripiegò il fogliettino in più parti e lo infilò nella tasca della sua giacca.
Sorrise.
The end.
Ciao a tutti! Ascoltando 'Chicago' mi è venuta l'ispirazione per questa one shot. Ho immaginato un po' Michael che buttava giù le idee e le parole di questa nuova canzone, immaginando e ricordando ciò che lo ha ispirato. Ho soltanto voluto dare un'interpretazione alla canzone, in un certo senso. Spero vi piaccia, davvero. Aspetto i vostri commenti!
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E chissà che non sia andata proprio così! 
Vorremmo tutte un po' essere "Donne di CHicago" infondo 
Brava! 
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Concordo con Effulgent, grazie per la splendida One Shot Jacksonshug . -
jacksonshug.
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E chissà che non sia andata proprio così! Vorremmo tutte un po' essere "Donne di CHicago" infondo Brava!
Beh ovviamente, tutte 'Donne di Chicago'.
Sognare non ci fa male, dai.
Grazie mille per aver recensito.
Un bacio.
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StrangerGirl.
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Ciao JacksonHug, ti ritrovo anche qui 
ti seguo anche su EFP!!
Ma bando alle ciance... Questa one shot è bellissima, complimenti!!
Ps. Chiunque vorrebbe essere quella donna di Chicago
Un bacione!!. -
AnotherPartOfMe_Dangerous.
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L'avevo intravista anche su EFP, ma non l'avevo letta.
Ok, dovevo farlo! È bellissima, veramente bellissima, brava!
Adorerei essere al posto di quella Donna di Chicago
Come tutte, penso!
A presto ♥.
