Though you're far away, I am here to stay.

Michael Jackson and Lisa Marie Presley.

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  1. jacksonshug
     
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    Though you're far away, I am here to stay.


    Rating Rosso.
    Personaggi: Michael Jackson/ Lisa Marie Presley.
    Genere: Romantico, Sentimentale, Drammatico.



    Spinta dall’amore di questa canzone, dal meraviglioso e romantico video, dalla bella coppia che Michael e Lisa erano, ho deciso di scrivere questa breve fan fiction un po’ per divertimento e un po’ per farvi sognare.
    L’idea è venuta dal nulla, stavo guardando il video di ‘You are not alone’ e ho immaginato un ipotetico dialogo tra Michael e Lisa durante le riprese, così ho deciso di scrivere qualcosa su di loro. (Poi adoro Jackson con i capelli corti, è più forte di me.)
    Non è una one shot, ma nemmeno una fan fiction interminabile, come ho già detto sarà molto breve e non so con precisione quanti capitoli scriverò dal momento in cui sono già impegnata in altre storie, non so cosa succederà, non so cosa la mia mente deciderà di produrre, ma sappiate che sarà tutto frutto della mia immaginazione e dell’amore che provo per Michael.
    Spero vi piaccia, come sempre e aspetto i vostri pareri.
    Buon viaggio.





    Prologo.



    “Did you have to go and leave my world so cold…”


    Michael, io non me ne sono andata, non avrei mai potuto farlo perché ti amo, l’ho capito soltanto adesso che tu sei qui davanti a me e mi stringi la mano con la tua solita dolcezza, mi stai sorridendo ed io non ci sto capendo più niente, sei così bello che sembri frutto di un sogno.
    L’ho capito soltanto adesso che siamo entrambi seminudi e ricoperti soltanto dai nostri sguardi davanti a delle telecamere, ci sono decine di persone che ci osservano e ci dicono cosa fare, anche se noi lo sappiamo fin troppo bene, ma li lasciamo parlare, come abbiamo sempre fatto.
    Tu devi continuare a farlo.
    Un giorno io non sarò più accanto a te e lo so, non sono una veggente, ma conosco la vita più di quanto tu possa immaginare, la conosco persino meglio di te che hai vissuto in una dimensione non reale, tu hai conosciuto la parte oscura della vita e hai lasciato che essa si impadronisse di te, della tua magnifica persona, del tuo essere sensibile, del Michael che io avevo conosciuto tanto tempo prima.
    Il Michael dai sorrisi pieni di amore, l’eterno bambino che non aveva voglia di crescere, ma voleva soltanto divertirsi nel rifugio che si era costruito per sfuggire alla realtà, la tua isola che non c’è.
    Io Michael non lo conosco più, non so dove sia finito, non so più che valore abbiano i suoi sguardi, non so dove sia più la sua anima, ma io continuo ad amarlo lo stesso, lo amo semplicemente perché in quel corpo c’è stata un’essenza che mi è entrata dentro e mi ha portata ad amarlo.
    Michael, non lasciare che le persone ti feriscano, tu lasciale parlare, lascia che loro dicano quello che vogliono, ma non lasciare che ti rovinino la vita, la vera vita, quella che tu devi ancora conoscere.
    Ti amo, ma adesso la realtà è dalla mia parte e non dalla tua.
    Mi sta obbligando a lasciarti andare, a lasciarti vivere, a lasciarti tra le braccia di qualcuno che potrebbe farti riprendere in mano la tua vita, qualcuno che potrebbe farti spiccare di nuovo il volo.
    Vola sempre più in alto, Michael, non tornare più qui.
    Qui non ti merita nessuno, nemmeno io.
    Nemmeno tua moglie ti merita, non ti merita per il semplice fatto che non vuole darti la vita, non vuole concederti la gioia più grande che ci sia per un uomo, proprio non riesce a capire, non riesco a capire.
    Addio, Michael.
    Ti amerò per sempre.

    Tua Lisa.
     
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  2. jacksonshug
     
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    Capitolo 1.


    “Michael! Avvicinati di più a Lisa, per favore! Ragazzi, dovete dare l’idea dell’intimità di coppia, siamo qui per questo. Lo scopo del video deve essere questo.” – Urlò Wayne da dietro alla macchina di ripresa, gesticolando in un modo alquanto strano, sventolava le braccia come se stesse prendendo delle mosche o chissà che altro.
    Wayne era il regista del videoclip di ‘You are not alone’, era un tipo molto professionale ed esigente, era stato Michael stesso a sceglierlo per quel lavoro, lo apprezzava parecchio e riteneva che fosse un regista con la ‘R’ maiuscola, inoltre i due si conoscevano molto bene date le loro passate collaborazioni.
    Quel video doveva rappresentare la nostra essenza di coppia, quando la canzone venne scelta come singolo, ricordo che Michael era a Las Vegas per un’asta di beneficenza ed io ero a Neverland ad aspettarlo, quando mi chiamò erano le tre del mattino e riuscivo a percepire dal suo tono di voce l’entusiasmo del momento, era molto felice, stava progettando da tempo l’uscita di qualcosa insieme e finalmente riuscì a realizzare il suo scopo.
    Mi fece la proposta senza troppi giri di parole ed io accettai senza pensarci su, l’idea di poter girare un video assieme mi entusiasmava moltissimo e così avremmo avuto l’occasione di mostrare la nostra complicità in un videoclip, era assolutamente fantastico.
    Ed ora eccoci lì, seduti l’uno di fronte all’altro nudi e coperti soltanto da due lenzuoli bianchi che nascondono le nostre intimità.
    Ci era stato detto di stare quanto più possibile vicini e di sussurrarci delle frasi nell’orecchio, dovevamo far finta di essere a casa nostra, nella nostra stanza da letto e amarci come facevamo sempre, senza naturalmente sfociare nell’atto in sé.
    “Ti amo, Lisa.” – Sussurrò Michael avvicinandosi sempre di più al mio corpo, gli sorrisi leggermente prima che poggiasse la sua mano destra all’altezza della mia coscia, facendomi rabbrividire e chiudere gli occhi istintivamente.
    Dimenticai totalmente la presenza di quelle persone lì dentro, mi abbandonai al pensiero di avere mio marito davanti ai miei occhi, mi abbandonai al desiderio di volerlo sentire mio a tutti i costi.
    “Anche io, Michael.”
    “Non vedo l’ora che questi riflettori si spengano, voglio soltanto stare con te, da solo.” – Riprese passando la sua mano sul mio viso, scoprendolo dai miei lunghi e mossi capelli.
    “Ho soltanto voglia di stare con mio marito, lontano da tutto e tutti. Queste cinque notti senza di te sono state struggenti.”
    Michael era appena tornato da un viaggio a Parigi al quale io non ero andata per motivi di salute, ma in realtà ero con lui con il mio cuore, ma la notte non riuscivo proprio ad addormentarmi senza di lui, mi mancava la sua presenza fisica, avevo bisogno della sua pelle a contatto con la mia, non volevo abbracciare quel cuscino freddo per consolazione, io volevo abbracciare il suo corpo caldo per amore.
    Intanto la telecamera continuava a riprendere e la musica cullava le nostre parole con la sua dolce melodia, mi sentivo cullata dalla soave voce di Michael, sembrava che essa mi accarezzasse le labbra per poi percorrere ogni centimetro del mio corpo senza darmi tregua, era quello l’effetto che provavo quando ero con lui.
    “Lascia che ti baci. Non me ne frega niente se è nel copione o meno, io ho bisogno di farlo.” – Dissi avvicinando lentamente la mia bocca alla sua, socchiusi gli occhi prima di poggiare le mie labbra sulle sue morbide e calde, lui rispose a quel bacio lasciando che la sua lingua scivolasse sinuosa e leggera nella mia bocca, mi appoggiai a lui per qualche istante, fin quando una grossa voce non urlò.
    “Lisa! Il bacio non è previsto nel video!” – Urlò Wayne, di nuovo.
    Lo avrei strozzato a momenti, non era capace di capire la situazione, ovviamente io mi ero lasciata un po’ andare, ma Michael era pur sempre mio marito e potevo baciarlo tutte le volte che mi andava, non dovevo di certo dare conto a lui sui baci che gli stampavo o sulle carezze che gli regalavo.
    Sbuffai rumorosamente lasciando che una sottile risatina di Michael mi riportasse il buon umore, mi guardò con il suo solito sguardo dolce e che con i capelli corti gli riuscì molto meglio, alzò le spalle leggermente come per scusarsi, sapevo bene quanto amasse quei baci e sapevo anche che lo imbarazzasse parecchio darli in pubblico.
    Anche a me dava un po’ fastidio baciarlo sotto gli occhi di tutti, ma non avevo altra scelta gran parte delle volte, lui era l’uomo più perseguitato del pianeta e spesso per me era un vero e proprio bisogno, così mi avvicinavo alle sue labbra e lo baciavo senza farmi troppi problemi, fine della storia.
    “Scusa, ma non ho resistito. Mi sei mancato così tanto.”
    Cercai di giustificarmi, le sue guance si erano arrossate appena che Wayne aveva interrotto quel momento, il nostro momento; probabilmente non si era nemmeno reso conto che stessimo registrando, si era lasciato andare anche lui a quel bacio, lo desiderava quanto me, lo sapevo bene.
    “Anche tu mi sei mancata, non sai quanto.”
    Questa volta fu lui a baciarmi, interrompendo ancora una volta le riprese, sembrava che ad entrambi non importasse niente al momento di quel video, volevamo soltanto stare insieme e tutto il resto poteva anche aspettare.
    “No! No! No! Ragazzi, per favore. So che è difficile per voi, ma potreste cercare di non baciarvi almeno per tutta la durata del video? Se ne sentite così tanto il bisogno facciamo una pausa e andate a sbaciucchiarvi da qualche altra parte!”
    “Ehm… scusa, Wayne, è che… io e Lisa siamo stati lontani per cinque giorni e allora…” – Balbettò Michael cercando di giustificarsi, come se lì dentro non comandasse lui.
    Era troppo umile ed educato e molte volte non erano dei valori positivi, si lasciava mettere i piedi in testa da tutti, lasciava che le persone si approfittassero di lui e della sua bontà e a me non andava giù, spesso infatti litigavamo proprio per questo motivo, non aveva bisogno di persone che gli dicessero cosa fare, non era più un bambino.
    “Si vede, potreste evitare contatti troppo intensi per favore? Michael abbiamo mandato a monte l’intera scena per il tuo stupido bacio!”
    Michael abbassò il capo per la vergogna, era mortificato e allora decisi di prendere io la situazione in mano, non avrei lasciato che quell’idiota di Wayne trattasse mio marito in quel modo, mi dava molto fastidio soprattutto perché Michael non era capace di rispondergli, proprio non ci riusciva.
    “Intanto abbassa i toni e non scaldarti troppo, mi sembra che qui a comandare sia Michael e credo che sia libero di fare ciò che vuole. Siamo sposati, è normale se vogliamo stare vicini, non credi? Comunque tranquillo, non interromperemo più le riprese del tuo stupido video.” - Dissi guardandolo e mostrandogli una smorfia di completa disapprovazione.
    “Lisa non… io non comando qui, io non sono nessuno…”
    “Zitto, Michael. Sei Michael Jackson, il Re del Pop.”
    “No, non è così. Io non sono Dio, sono un semplice uomo come tutti. E gli uomini sbagliano molto spesso.”
    A quelle sue parole lo guardai bene negli occhi come per assicurarmi che non stesse scherzando, ma ovviamente lui era serissimo come sempre, non sarebbe andato da nessuna parte con quel suo atteggiamento, era completamente sbagliato, non gli avevo chiesto di fare miracoli, volevo soltanto che si facesse rispettare.
    “Tu sbagli sempre, Michael, sempre. Vai al diavolo e fai come ti pare!” – Dissi alzando la voce e attorcigliandomi il lenzuolo attorno al mio corpo a modo di vestito, gli feci un cenno con la testa e mi diressi nel mio camerino per rivestirmi.
    Mi sedetti su una poltrona rossa davanti allo specchio per sistemarmi il trucco, ero così arrabbiata con Michael e con il suo essere bambino che se lo avessi avuto davanti lo avrei preso a schiaffi, speravo con tutta me stessa che non mi raggiungesse, ma conoscendolo lo avrebbe fatto e prima del previsto bussò alla porta.
    “Lisa, aprimi! Apri, dai!” – Urlò.
    Non aprii, non avevo voglia di vederlo e così lui cominciò a bussare sempre più forte, temevo potesse rompersi le ossa delle mani o almeno buttare giù la porta, ma a giudicare dalla sua statura non pensavo potesse fare una cosa del genere.
    Mi decisi ad aprirlo soltanto per non sentire le sue urla, entrò velocemente nel camerino e mi spinse al muro con forza, bloccandomi con il suo corpo per non farmi muovere.
    Aveva soltanto un paio di boxer neri addosso, probabilmente aveva interrotto anche le riprese delle scene in cui compariva soltanto lui per venire qui, non sapevo cosa volesse fare, ma era abbastanza determinato e non aveva mai fatto niente del genere con me, non ne era il tipo, ma quel gesto era molto eccitante.
    “Michael, che vuoi?”
    “Te.” - Disse poggiando con forza le sue labbra umide alle mie e coinvolgendole in un intenso bacio, le nostre lingue si intrecciavano e si accarezzavano nelle nostre bocche mentre le nostre mani si muovevano rapide sui nostri corpi.
    Non avevo il coraggio per respingerlo, volevo fargliela pagare un po’, volevo fargli capire che aveva sbagliato, ma non ci riuscii e mi lasciai prendere dalla passione del momento che ci aveva coinvolti.
    “Voglio fare l’amore con te, adesso.” – Disse poggiando una mano al di sotto della mia gonna nera che avevo indossato prima che lui bussasse a quella porta, per fortuna.
    “Andiamo a casa, idiota.”


    To be continued…
     
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    None of your scars can make me love you less

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    Calientissimo inizio!
     
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    Michael è determinato, vedremo cosa deciderà di fare Lisa. Bellissimo inizio Jacksonhug, attendiamo presto la continuazione
     
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    It's all for love, L.O.V.E.

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    Che bello! E' veramente un inizio coinvolgente! Quando continuerai? <3
     
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  6. jacksonshug
     
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    QUOTE (alitrippi @ 18/9/2014, 13:18) 
    Che bello! E' veramente un inizio coinvolgente! Quando continuerai? <3

    Al più presto. :)
     
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  7. AnotherPartOfMe_Dangerous
     
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    L'inizio è veramente bellissimo!
    Aspetto il seguito ;)
     
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  8. jacksonshug
     
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    Capitolo 2.


    La grande auto scura varcò i cancelli di Neverland, la calda mano di Michael continuava a stringere la mia posata sulla mia gamba, mentre sensualmente scivolava sulla mia pelle fino a provocarmi degli intensi brividi capaci di non farmi capire più niente.
    La sua mano era calda e pure io continuavo a percepire il freddo nei suoi tocchi, l’auto si fermò di colpo e Michael non accennò neanche un attimo a volersi fermare, così da mettermi in seria difficoltà.
    “Siamo arrivati, finalmente.” – Disse con fare suadente, mentre le sue labbra chiare si avvicinavano lentamente al mio collo fino a poggiarsi su di esso.
    “Michael sono… sono stanca.”
    Cercai con quella frase di riuscire a placare il suo animo, ma non ci riuscii affatto perché lui fece di peggio e cominciò a insinuare le sue mani al di sotto del mio vestito con vigore, quasi fino a sfilarmelo del tutto.
    “E se provassi a farti cambiare idea?” – Sussurrò maliziosamente al mio orecchio.
    “No, non mi va…” – Dissi allontanandolo da me con un rapido gesto del mio corpo, provai a scendere dall’auto, ma mi bloccò mantenendo il suo braccio attorno al mio bacino.
    “Potremmo cominciare andando in camera da letto, ad esempio…”
    Lo ignorai del tutto e scesi dalla macchina con una velocità incredibile, mi diressi a passi veloci verso l’entrata della casa, lui era dietro di me che si guardava intorno come per accertarsi che non ci fosse nessuno a parte noi e corse a stringermi la mano.
    Mi guardò sorridendo e mordendosi le labbra come era solito fare, improvvisamente il suo profumo mi invase le narici e mi spinse a poggiare la mia testa sulla sua spalla, lasciandomi andare completamente a lui.
    Stava ottenendo quello che voleva perché ce la stava mettendo tutta, sapevo bene che quando voleva una cosa la otteneva a tutti i costi e che provare a fingersi ingenui sarebbe servito a poco, ma soltanto ad aumentare in lui la sua voglia di me.
    Da quando ci eravamo sposati non lasciavamo trascorrere una sola notte senza aver fatto l’amore, io desideravo lui e lui desiderava me, era un qualcosa di reciproco che andava ben oltre il normale legame tra marito e moglie, andava oltre tutto.
    Era anche un po’ di tempo che Michael non faceva altro che tormentarmi con la sua voglia di volere un bambino a tutti i costi, era questo il motivo principale per il quale aveva così tanta voglia di finire a letto con me, voleva soltanto raggiungere il suo scopo e a me dava fastidio perché sembrava che non fosse più interessato a me.
    Ero più che sicura che una volta finito tutto, appagati dal desiderio e dal piacere che ognuno aveva provocato all’altro, lui mi avrebbe fatta poggiare al suo corpo e avrebbe cominciato ad accarezzarmi i capelli e a fare continui discorsi sul suo essere infelice.
    Alla fine avremmo passato la notte a litigare, come sempre, dopotutto.
    Decisi di lasciarmi andare e di assecondarlo, speravo con tutto il mio cuore che si fosse rassegnato all’argomento ‘figli’ e che avesse pensato per un momento soltanto a noi come dal primo momento in cui ci eravamo innamorati.
    Non c’era nessuno in casa, era troppo tardi per sperare di trovare ancora il viavai di persone che lavoravano per noi, così percorremmo velocemente l’enorme rampa di scale in marmo tenendoci la mano, così come due ragazzini alle prime esperienze.
    Mi sentivo il cuore martellarmi dentro al petto e non sapevo per quale assurdo motivo, era come se tutto ad un tratto avessi cominciato a provare vergogna nei confronti dell’uomo che avevo davanti, era una cosa più che strana.
    Le mani cominciarono a raffreddarsi nonostante fossero avvolte da quelle calde di Michael, erano diventate due pezzi di ghiaccio e quasi non riuscivo a muoverle, mi sentivo come bloccata e mi fermai un momento prima di entrare nella nostra camera.
    Abbassai il capo e mi strinsi le mani così forte fino a farmi male, lui mi guardò preoccupato ed io non sapevo cosa dirgli, mi sentivo strana come non mi ero mai sentita.
    Ero più che sicura che tutte quelle sensazioni fossero qualcosa che non appartenessero alla sfera dell’amore, ma al tradimento, erano sensi di colpa verso di lui e non riuscivo a tenermeli dentro.
    Michael era appena tornato e non sapeva cosa fosse successo, era stato soltanto un bruttissimo errore che non si sarebbe più ripetuto, io amavo lui, soltanto lui.
    Me ne ero resa conto da poco, amavo e desideravo soltanto lui e volevo essere sincera, quindi glielo avrei confessato a breve.
    “Amore… va tutto bene?” – Disse sottovoce, poggiando due dita sul mio collo e cominciando ad accarezzarlo dolcemente, compiendo dei movimenti leggeri e intensi allo stesso tempo, mi sentii percossa da forti brividi.
    “S-Si, è tutto okay.”
    Afferrai la sua mano per poggiarla sulla mia ed entrammo nella nostra camera senza emettere alcun rumore, lì intorno regnava il silenzio, eravamo soli in casa.
    Soli, finalmente.
    Mi appoggiai con le spalle alla porta di legno e tirai Michael a me, ci guardammo per qualche istante negli occhi senza emettere alcuna espressione del viso, mi sentivo completamente in balia di lui e del suo sguardo che imponeva la sua forza su di me, fino a farmi perdere quasi la ragione.
    Avvicinò le sue labbra alle mie fino a toccarle, desideravo quel bacio più di qualsiasi altra cosa e allungai le mie braccia intorno al suo collo per avere un contatto più intenso.
    Cominciai a sentire la sua lingua entrare veloce nella mia bocca, le sue mani cominciarono a vagare lente sul mio corpo fino a posarsi sui fianchi, sorrisi.
    Lo sentivo sospirare sulle mie labbra, sembrava mi stesse supplicando di non terminare mai quel bacio, un bacio che avevamo desiderato entrambi e che avremmo lasciato che ci coinvolgesse.
    Il suo respiro di menta accarezzava la mia pelle man mano che la sua bocca si spostava sulle parti del mio corpo e in particolare sul collo che inclinai verso di lui per godere dei suoi baci frenetici.
    Cominciò a leccarmi il collo fino a scendere più in basso nell’incavo tra i miei seni che baciò più e più volte fino a farmi rabbrividire, portò le sue mani dietro la mia schiena e mi sfilò il vestito con un veloce gesto che lo fece cadere attorno alle mie caviglie.
    Mi sollevò mantenendo le sue braccia intorno al mio fondoschiena e mi fece sedere sul letto, adagiandosi piano sopra di me mentre le sue labbra erano ancora sulle mie.
    Alzai il mio busto verso di lui e gli sbottonai la camicia lentamente e lasciando che scoprisse il suo petto chiaro, lo feci stendere al mio fianco e mi misi a cavalcioni su di lui per baciarlo.
    La mia bocca sfiorò ogni minima parte del suo corpo, si poggiò sulla gola per poi scendere fino al suo torace e soffermandosi intorno ai suoi capezzoli che inumidii con la mia lingua.
    “Michael, ti amo…” – Dissi sfilandomi il reggiseno e stringendolo in un abbraccio.
    La sua pelle calda a contatto con la mia, le sue mani sui miei fianchi e i suoi occhi che guardavano solo ed esclusivamente i miei.
    Mi sentivo in Paradiso.
    Un Paradiso fatto di lui, quella stanza era un piccolo angolo di noi, un piccolo infinito che si creava ogni volta che eravamo soltanto noi due, lontani da tutto e tutti.
    I giornali parlavano continuamente del nostro matrimonio e del fatto che fosse una ragione economica ad avermi spinta a sposare Michael Jackson, ma niente di più falso.
    Io lo amavo, lo stavo amando in quel preciso momento e lo avrei fatto per chissà quanto altro tempo, indipendentemente dalla sua fama e dai suoi soldi che a me non interessavano.
    Non c’era stato nessun accordo tra di noi, ci eravamo soltanto sposati come due persone che si amavano e volevano unirsi per tutta la vita, non c’era niente di strano o assurdo in quello.
    A volte Michael si lasciava prendere dalle cose che leggeva e si convinceva del fatto che io non lo amassi, almeno non abbastanza da potergli regalare la gioia di un figlio, ma non aveva mai capito nulla.
    Era presto per prendere una decisione così importante, sarebbe stato meglio aspettare un altro po’ per evitare eventuali errori.
    “Sono innamorata di te.” – Dissi fermandomi a guardarlo, i suoi occhi erano così luminosi in quel momento che sembrava un essere che non esisteva realmente, sembrava finto.
    Dissi quella frase sicura di me, la dissi per mettere le cose in chiaro una volta per tutte nel suo cuore.
    Mi sorrise.
    “Anche io, altrimenti non saremmo qui.”
    Michael, è incredibile il tuo modo di avere sempre ragione in qualsiasi situazione, mi spiazzi ogni volta con le tue frasi fatte e mi lasci senza parole.
    Anche tu mi ami, lo so troppo bene.
    Tu non sei il tipo che si porta le donne al letto per una sola notte, non lo faresti mai e poi io sono tua moglie, hai avuto il coraggio di sposare proprio me tra tutte quelle che ti ronzano intorno.
    Potrei dire che sei il più grande amore della mia vita.
    “Ogni volta che sono con te mi sento il cuore che batte ad un ritmo pazzesco. Le gambe mi tremano e le mani si raffreddano. E mi basta un tuo bacio per farmi venire i brividi.”
    “E’ l’amore, Lisa. E’ una cosa bellissima.”
    “E’ la prima volta che provo una sensazione del genere. Vuol dire che sei il primo uomo che realmente amo, Michael.” – Dissi sbottonandogli il pantalone fino a farlo cadere dai suoi piedi, lasciandolo così ricoperto soltanto dai boxer neri che indossava.
    Le mie labbra si poggiarono di nuovo sulla sua pelle morbida, stavolta più in basso fino a scendere sulle sue gambe snelle che baciai più volte, fino a quando lo liberai velocemente da qualsiasi altro indumento e lui fece lo stesso con me, togliendomi gli slip.
    Cominciò ad accarezzare quella parte di me così sensibile mentre mi sussurrava all’orecchio dei ‘ti amo’ rochi di gola, mi strinsi al suo petto cominciando a gemere sotto i suoi tocchi intensi.
    Poi mi poggiai su di lui e in quel momento lo sentii dentro di me, iniziai a muovermi con il bacino alternando movimenti lenti ad altri più veloci.
    Gemeva forte sulla mia spalla, di tanto in tanto afferravo la sua testa tra le mie mani per guardarlo negli occhi, volevo vedere tutte le sue espressioni durante l’amore e ne approfittai per baciarlo, così da raccogliere tutti suoi sospiri tra le mie labbra.
    “Ti amo, Lisa.” – Disse con la voce rotta dall’eccitazione.
    “Voglio morire tra le tue braccia.” – Dissi raggiungendo l’apice del piacere e rimanendo su di lui ancora per molto.
    Era sudato, ma ugualmente bellissimo, aveva un sorriso meraviglioso stampato sul volto e sembrava un angelo, un angelo che io non ero in grado di capire.
    Mi strinsi al suo corpo caldo e all’improvviso sentii il suo braccio stringermi il fianco, stavamo bene, ma di nuovo quella sensazione di colpa si stava impossessando di me.
    Era giunto il momento, avrei dovuto farmi forza e aspettarmi da lui una delle reazioni più brutte che avessi mai visto in tutta la mia vita.
    “Voglio darti un bambino…” – Disse accarezzandomi i capelli.
    “Michael, ti prego… ne abbiamo già parlato.”
    “Ma io lo desidero tanto, voglio diventare papà, Lisa.”
    Si alzò dal letto e si avvicinò al cassetto più vicino per indossare un paio di boxer e mi guardò serio, quasi facendomi preoccupare.
    “Guardami. Ti sembro un uomo felice?”
    “Michael, dai… i-io…” – Balbettai, chinando il capo per non incrociare i suoi occhi, avevo paura.
    Mi incuteva timore in quel momento, era arrabbiato e non lo avevo mai visto così.
    “NON LO SONO!” – Urlò.
    “Mi dispiace.” – Dissi sottovoce, raggiungendolo sul davanzale della finestra sul quale era seduto.
    Fu l’unica cosa che riuscii a dire, mi avvicinai a lui con una lentezza estrema, stava male ed io non potevo fare niente per salvarlo o meglio, non volevo, probabilmente non ero la persona che poteva renderlo felice.
    “Sai dire solo questo?”
    “Michael ti ho tradito.” – Dissi tutto d’un fiato, volevo essere sincera con lui e tanto valeva farlo fin da subito.
    I suoi occhi stavano per riempirsi di lacrime, il mio cuore stava per spezzarsi e non riuscivo a smettere di ripetermi che ero soltanto una donna che non lo meritava, io non facevo per lui, ma lui faceva per me.
    Nonostante tutto io lo amavo, era stato soltanto un errore, mi ero sentita trascurata da Michael e non c’era mai, non aveva mai tempo per me per via del suo lavoro e la prima cosa capitata mi ha mandata fuori strada.
    Avevo rovinato tutto.
    “N-no… non è possibile. Dimmi che non è vero, non ci credo, non voglio crederci!” – Disse piangendo e coprendosi il volto con le mani.
    “E’ vero. Tu non c’eri mai, mi hai trascurata moltissimo, non mi consideravi neanche, era come se non fossi mai diventata tua moglie. Ho sbagliato, però ti amo e ho capito che senza di te non sono niente.”
    “Perché mi hai fatto una cosa del genere?” – Disse accasciandosi a terra e sedendosi sul pavimento, continuando a piangere e a singhiozzare.
    “Michael, io… io ti amo. Non so se riuscirai mai a perdonarmi, forse non mi perdonerei neanche io, ma devi credermi.”
    “Lasciami stare.”
    Mi inginocchiai davanti a lui, poggiai le mie mani sulle sue gambe e mi avvicinai alle sue labbra forse per l’ultima volta, ma si scansò immediatamente.
    “Vattene da questa stanza! Non voglio vederti!” – Urlò spingendomi lontana da lui.
    Era andata così.
    Ero stata sincera, adesso sapeva tutta la verità e avrebbe deciso lui cosa fare.
    Non potevamo proseguire in quel modo ancora per molto, discutevamo e litigavamo sempre per tutto, stavamo pochissimo tempo insieme e quel tempo lo sfruttavamo urlandoci a vicenda o facendo l’amore.
    Avrei preferito l’ultima cosa a dire la verità, avrei voluto un matrimonio sereno e non fatto di continui litigi e continue sofferenze per entrambi.
    Forse avevamo sbagliato entrambi.
    Forse quella situazione non faceva per noi.
    Era arrabbiato, molto arrabbiato, ma dopotutto era una cosa normale e avrei dovuto soltanto aspettare che tornasse da me, soltanto questo.
    Poi le decisioni le avremmo prese insieme.

    To be continued…
     
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    Lisa ha confessato il suo errore, chissà se Michael la perdonerà ed in ogni caso c'è il discorso figli che li divide. Grazie per l'emozionante capitolo Jacksonhug, attendiamo presto la continuazione
     
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    It's all for love, L.O.V.E.

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    Ti prego continuaaaa! Mi sono innamorata di questa storia e ora voglio sapere cosa succederà!!!
     
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    :nono: E adesso???
     
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  12. jacksonshug
     
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    Un po' di pazienza ancora, purtroppo non ho ancora avuto il tempo per continuare la storia.
    Al più presto arriverà il nuovo capitolo, promesso. :asd:
     
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  13. Flower.7
     
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    Questa storia è fantastica! Mi ha lasciato senza fiato sin dall'inizio; e poi sembra tutto così reale... complimenti, Jacksonshug!!
    Spero di poter leggere presto un nuovo capitolo.
     
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12 replies since 19/8/2014, 16:42   230 views
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