Un colpo di fortuna

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    Questa FF è ancora in corso di stesura, per di più con un bel "blocco" della sottoscritta ma vi posto i capitoli preparati sperando nel frattempo di ripartire e concludere l'avventura!

    Cap.1

    HAI VINTO! La scritta lampeggiava sul monitor, proprio nel centro, mutando colore come fanno alcuni pesci tropicali per far sapere a tutti che sono pericolosi.
    Lucy guardò il suo schermo con aria di sfida, pensando a quale poteva essere il pericolo nascosto dietro quell’insegna luminosa da baraccone del circo. Ma lei lo amava il circo! Quella scritta invece sembrava proprio un imbroglio bello e buono.
    Si spostò un ciuffo di capelli che le era sceso davanti gli occhi, cosa che aveva il potere di irritarla ancora di più di quanto non lo fosse già e rimase a guardare ancora un po’ i fuochi d’artificio digitali che riempivano lo spazio nero e vuoto attorno a quelle due parole minacciose.
    “E adesso? Se ci clicco sopra e parte un virus? E se riavvio e parte lo stesso?”
    Lucy parlò fra sé e sé come faceva sempre, oppure come quando si rivolgeva a Matisse, il suo amato gatto, per cercare di mettere ordine alle idee. Era già stata una giornata pesante in ufficio, quel giorno, Lucy aveva solo bisogno di rilassarsi un po’ girando per il web e invece cosa aveva combinato? Aveva cliccato per errore in un punto sbagliato della pagina di TMZ, lo schermo le era diventato nero, poi blu e poi era comparsa quella schermata, tutto in una manciata di secondi, lasciandola inerme e allibita.
    Vinto cosa poi? Non lo sapeva neppure, sapeva solo che quelle sono sempre cose che nascondo un virus, in genere, un imbroglio o un file che ti preleva tutti i dati d’accesso.
    “Benone…finché sto qui a guardarti non risolvo nulla vero? Allora io clicco e stiamo a vedere cosa succede ok?” commentò come se il pc o la scritta potessero sentirla.
    Il ciuffo di capelli le scivolò di nuovo davanti agli occhi mentre, con un lungo respiro a fondo, cliccava sullo schermo, proprio dove il cursore del mouse diventava un manina con l’indice teso.
    “Ma porc..” le sfuggì dalla bocca mentre la schermata si trasformava, distorcendosi e si muoveva come quando lasci andare un palloncino pieno d’aria.
    Lucy con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati guardò il monitor finché non comparve una nuova immagine: un Michael Jackson, sorridente e elegante, seduto in una poltrona, si complimentava con il vincitore. La stanza alle sue spalle poteva essere il suo studio, il suo ufficio o la biblioteca di casa sua, per la mole di libri che si intravedono dietro di lui.
    Il video proseguì con il King of Pop che avvisava che il vincitore aveva diritto a un week end ospite in casa sua e a partecipare alle riprese del nuovo video. Nel modulo che sarebbe comparso una volta terminato il suo discorso, in una schermata successiva, dovevano essere inseriti i dati anagrafici e un numero di telefono per essere contattati. Alla fine, come un signore d’altri tempi, la popstar salutò, ringraziò, sorrise e scomparve nella dissolvenza nera della fine del video.
    “Ma io non sono una fan di Jackson! Fosse stato almeno il Boss o Bon Jovi! Caro Michael, io ascolto le tue canzoni ma non vado matta per te!! E ora cosa faccio?” si chiese Lucy guardando il modulo bianco e azzurro con tutti i campi vuoti da riempire.
    Deciso che avrebbe aspettato la telefonata degli organizzatori per declinare l’invito e regalarlo a chi poteva impazzire di gioia per una cosa del genere, Lucy compilò in fretta il modulo e premette sul tasto SEND alla fine della pagina.
    Finalmente il pc le mostrò nuovamente l’homepage del sito TMZ, ma anche l’ora: quasi l’una di notte! Imprecando per il tempo perso, Lucy spese tutto e se ne andò a dormire.
    Le sembrò di aver appena chiuso gli occhi quando si svegliò il mattino dopo con una serie di pensieri in fila uno dopo l’altro: che ore sono? Oddio, le otto passate, non è suonata la sveglia! Ma oggi è sabato, scema che sono!
    La scarica di adrenalina della mancata sveglia tolse ogni possibilità a Lucy di dormire ancora, tanto che decise di alzarsi e trascinarsi fino sotto la doccia. La spugna lilla e morbida dell’accappatoio le donò una carezza ristoratrice.
    Quando tornò in camera, sul comodino il cellulare le segnalava una chiamata da un numero sconosciuto e mentre ancora si chiedeva chi poteva cercarla di sabato mattina, il telefono iniziò a vibrare e squillare. Ancora una chiamata da quel numero.
    “Pronto?”
    “Buongiorno signora, sono dello staff del signor Jackson. La chiamo in merito alla sua vincita di ieri..”
    “Come di già??”
    “Scusi?” disse la voce dall’altra parte del filo
    “Beh ecco, è successo solo ieri e oggi già ricevo la vostra telefonata...” Lucy per natura era diffidente e in quella modalità di vincita ancora non vedeva segni positivi o tranquillizzanti.
    “E non ne è felice?” chiese ancora la stessa voce
    “Io devo ancora capire cosa sia successo in realtà, ero appena entrata in quel sito...”
    “Ah capisco, è l’effetto della felicità per ciò che l’attende! Non capita tutti i giorni un colpa di fortuna così vero?”
    “No guardi, non mi sono spiegata bene. Io non sono una fan del signor Jackson, non sono poi così felice come lei pensa”
    “Oh mamma questa è bella! Il concorso vinto da un non-fan! Il signor Jackson sarà ancora più curioso di conoscerla!” Lucy sentì anche una risatina in sottofondo
    “Proprio di questo volevo parlare. Cedo volentieri il mio premio a un suo fan, scegliete voi quale!”
    “Oh ma non è possibile questo!”
    Lucy cominciava a sentirsi un po’ arrabbiata
    “Allora ok, lo darò io a qualcuno il mio posto! Se mi chiamate domani vi darò i dati di chi verrà al mio posto”
    “No, no...”
    “No cosa?” chiese Lucy
    “Il signor Jackson è tassativo in queste cose, nessuna sostituzione!”
    “Ma scherziamo? Allora rinuncio!” ora era davvero arrabbiata
    “E perché? Ha l’occasione di passare un week end tutto spesato, in una casa con ogni confort, partecipare al video di un artista tra i più gradi esistenti, dove non deve fare altro che la comparsa in mezzo a tanti altri... insomma un’esperienza quanto meno diversa da raccontare agli amici no?”
    “Accidenti, davvero lei non si arrende mai vero?” Lucy sentì scivolare via la rabbia sostituita dalla simpatia per chi le stava parlando
    “In effetti non è mia abitudine arrendermi facilmente! Allora, accetta?”
    Due rapidi calcoli…un confronto: week end in casa, davanti a pc e tv, insalata o pizza al massimo, probabile che nessuna amica sia libera causa marito-fidanzato-amante contro week end ospite in villa, ottimo cibo, buona musica, magari anche nuove amicizie...perché no?
    “Ok accetto! Ma voglio l’opzione di poter tornare a casa se non mi sento a mio agio, mi annoio o comunque appena lo chiedo!”
    “Sì si può fare, è il minimo. Allora, un’auto la verrà a prendere fra una settimana, alle 9 davanti casa sua.
    Alla residenza del signor Jackson troverà tutto ciò che serve, tranne i vestiti, quindi basta che prepari un borsone solo con i vari cambi. Le chiediamo di portarsi per il video qualcosa di bianco da indossare, per il resto scelga lei, ma tenga conto che il signor Jackson preferisce abiti informali, comodi e non volgari, da vedere addosso ai suoi ospiti. Non porti con sé cellulare o macchina fotografica, la casa ha dei telefoni che saranno anche a sua disposizione e un fotografo farà delle foto che poi invieremo anche a lei.
    Un ultima cosa per il momento... si porti un paio di scarpe da ginnastica”
    Lucy cercò di memorizzare tutto quello che le era stato detto ma l’ultima richiesta destò la sua curiosità
    “Scarpe da ginnastica? Perché mai?”
     
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    Che bella fortuna, sarà un'esperienza straordinaria. Grazie per il bellissimo capitolo Andago, attendiamo presto la continuazione
     
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  3. wonderfulMJ
     
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    Wow! Un nuovo sogno firmato Andago !!!! :yep: :yep: :yep:
    Bellissimo, grande ... GRAZIE!
    Resto in attesa di conoscere lo svolgersi della mega fortuna capitata a Lucy!
    Kisses!
     
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  4. ( StreetWalker ‚
     
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    Una nuova esperienza all'inizio lo tratterà male forse andando avanti cambierà carattere
     
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  5. ornellamj
     
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    si parte con una nuova storia...Andago sei come un panificio: ne sforni di tutti i tipi!!! :asd:
    dunque...una vincita pazzesca che farebbe la felicità di tutte qui ed invece Lucy è contrariata... :blink:
    curiosa di sapere che succederà a casa di Mike :occhiolino:
    thx :congra:
     
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    Mi piace!!! Mi piace!!! Mi piace!!! :yep: :yep: :yep:
     
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    Sono felice che vi piaccia!!! Capitolino? Ma sì dai....

    CAP.2

    Cosa poteva mettere in valigia che fosse “di colore bianco, comodo, semplice”? Lucy cercava una soluzione unica ad un triplice problema, volutamente ignorando il fatto che fosse anche un capo da mettere con le scarpe da ginnastica.
    Poi si ricordò di un paio di jeans bianchi acquistati in una bancarella del mercato solo l’estate precedente, poteva abbinarli molto bene con camicie e maglioni che avrebbe comprato nel corso della settimana, aggiungendovi poi, perché no, anche un semplice vestito di lino beige chiaro.
    Ne avrebbe trovate a migliaia, quel sabato fatidico, di ragazze felici di preparare il borsone e partire, destinazione “casa del King of Pop”, ma invece toccava a lei e si chiese quanto di quello che le sembrava promesso da quella voce che le aveva telefonato, sarebbe in realtà accaduto.
    In quel week-end Lucy sapeva bene che non si stava realizzando il sogno di un fan ma il capriccio di una popstar sì, dato che le era stato riferito che Mister Jackson avrebbe molto apprezzato la partecipazione di un “non-fan” come era stata ribattezzata al telefono.
    Chiuse il borsone con un gesto rapido, e lo portò fino all’ingresso, giusto in tempo perché pochi istanti dopo suonarono al citofono.
    “Sono l’autista che le avevano annunciato, signorina”
    “Sì ok scendo subito” rispose Lucy riagganciando.
    Diede un’ultima occhiata all’appartamento, mentre tirava verso di sé la porta, fece fare due giri alla chiave nella serratura e si infilò in ascensore.
    Un uomo dal volto cordiale, ma dal sorriso decisamente troppo professionale e poco spontaneo, le si fece incontro per prendere dalla sua mano la valigia e la invitò a salire in auto, l’avrebbe portarla da Michael Jackson, un artista a lei quasi completamente sconosciuto, che la aspettava in una remota località della California. Artista ancora più enigmatico dopo il ritorno a distanza di anni da quella che si era rivelata la sua falsa morte, causando una sorta di isteria mondiale che aveva raggiunto vertici inaspettati.
    Era riuscito a star lontano da giornalisti, fans, dal mondo dopo quel 25 Giugno 2009 per poi ricomparire in modo del tutto inaspettato ai più e sovvertire qualsiasi pensiero pre-esistente su quello che era accaduto.
    Solo una parte dei fans, in poco tempo definiti “believers”, si erano sempre dichiarati convinti che lui non era in realtà morto e che i cosiddetti “clues”, “indizi” che loro vantavano di aver trovato fossero prove a supporto della teoria. Poco importava se venivano definiti dagli altri fans, non-believers, come cose “poco verificabili” “poco provabili” o addirittura “da visionari”.
    Lucy ringraziò il WWW, il web, se in quella settimana aveva potuto farsi un’idea se non più chiara, almeno più precisa di Mister Jackson. Quando accadde, sia l’evento “morte” che il ritorno del King of Pop, lei ne era così poco interessata che aveva a malapena ascoltato la notizia di entrambi gli eventi e sorrise pensando a come avrebbe commentato la cosa il signor Jackson quando lo avrebbe informato della cosa.
    “Il viaggio sarà lungo, signorina, ma come può vedere l’auto è dotata di un lettore DVD lì dietro. Credo inoltre che ci sia un pacchetto vicino a lei, sul sedile, da parte di Mister Jackson.”
    “Ooh …ok grazie” rispose Lucy.
    Un vetro scuro si alzò a separare lei dall’autista, mentre prendeva in mano il pacchetto confezionato in carta riciclata.
    La prima cosa che vide quando lo scartò, fu una busta a suo nome, sotto ad essa una confezione dorata dal nome Vision, declamava di contenere una raccolta di video di Michael Jackson stesso.
    Stizzita dall’egocentrismo dell’uomo, Lucy tolse la lettera dalla busta e cercò di mantenere la calma necessaria a leggere lucidamente ciò che essa riportava:

    “Gentile signorina,
    La ringrazio prima di tutto per aver accettato l’invito. Ho saputo che lei non è una mia fan nel senso più classico del termine e che a causa di questo, avrebbe generosamente ceduto il suo posto ad altri.
    Il regolamento del concorso purtroppo non consente simili gesti altruistici, ma sono lieto di informarla che aprirò nuovamente il concorso così da dare la possibilità, ad altri dopo di lei, di avere la stessa fortuna.
    Il cofanetto dei DVD sono un mio omaggio per Lei, in questo modo potrò farle compagnia durante il viaggio e grazie ai contenuti speciali che ho fatto aggiungere, con tutti i backstage dei video, Lei potrà fin d’ora iniziare a conoscermi meglio.
    Sono impaziente di abbracciarla, cara Lucy, le auguro buon viaggio e spero di vederla sorridere al suo arrivo da me.
    MJJackson”


    E-go-cen-tri-co! “Accettato l’invito” non era esatto, per essere precisi...ma si poteva casomai sorvolare. “Fan nel senso classico…” anche non era il termine preciso con cui definirla come quel “generoso tentativo di cedere il posto”. E che dire dei DVD che Mister “pallone gonfiato” le aveva donato?
    Spinse il primo, della raccolta, nel lettore ed attese che iniziasse il primo video per guardare un giovane Michael agli esordi che si dimenava al ritmo della sua canzone.
    Ma fu il terzo video che la paralizzò: She’s out of my life, cantava un Michael triste e solo al centro della scena, con uno sguardo che sembrava esprimere tutto il dolore autentico di un uomo sofferente per amore.
    E poi da lì in poi fu un delirio crescente di talento e abilità di ballerino, da Billie Jean a Beat it da Thriller a Bad fino a che Lucy si scoprì di nuovo immobile a fissare un Michael decisamente più grande di quello visto nei primi video, più maturo e decisamente molto più sensuale, ballare a camicia aperta Dirty Diana.
    Sì era indubbiamente un vero portento, ma per Lucy lo era ancora di più nella sua capacità di usare la sua immagine per “catturare” e ammaliare le fan, anche se lei riteneva la cosa alquanto banale e a suo avviso un po’ goffa.
    Quei video non fecero che acuire l’idea indifferente e anche un po’ negativa che aveva del personaggio, per cui in cuor suo non si fece illusioni quando inserì nel lettore il dvd successivo, spezzoni di vita personale e di famiglia, debitamente commentati dal protagonista.
     
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  8. ( StreetWalker ‚
     
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    La sua aria da indifferente è tutta una finta prima o poi cederà. Felice di commentarla qui
     
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    CITAZIONE (( StreetWalker ‚ @ 24/5/2014, 10:21) 
    La sua aria da indifferente è tutta una finta prima o poi cederà. Felice di commentarla qui

    :--: iloveu
     
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    I video la aiuteranno a capire meglio il tipo di persona che è Michael nella vita quotidiana oltre che artistica e senz'altro nascerà una bella amicizia e forse qualcosa di più. Grazie per il bel capitolo Andago, attendiamo presto la continuazione
     
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  11. ornellamj
     
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    Lucy si sta facendo una cultura su Mike ma non è ancora del tutto convinta.... :umh:
    anch'io felice di commentarla qui :occhiolino:
    thx :congra:
     
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    Cap.3


    I nuovi video le mostrarono un Michael diverso, circondato da amici fratelli nipoti e bambini, tanti bambini. Lui stesso faceva il bambino, correndo e giocando, quando i suoi coetanei in quello stesso momento stavano per contro, sudando e lavorando sodo.
    Lucy scosse la testa mentre sostituiva il dvd con l’ultimo rimasto “This is it”, ossia quella che era stata (lo sapeva perfino lei!) l’ultima visibile e “corporea” creazione di colui che agli occhi del mondo era per sempre “The King of Pop”.
    La fine della visione del dvd, peraltro non particolarmente apprezzata da Lucy, coincise con la fine del viaggio, davanti a quella che era la dimora di Mr. Jackson.
    L’autista l’aiutò a scendere, secondo galateo, per poi prenderle il borsone dal bagagliaio e accompagnarla fino dentro l’ingresso.
    Nell’atrio ad attenderli c’era un giovane, dai tratti somatici messicani, che indossava quella che doveva essere la divisa da domestico: un completo giacca e pantalone di color grigio ferro.
    “Benvenuta in casa Jackson, signorina” le disse l’uomo con tono formale per poi rivolgersi all’autista
    “Il signor Jackson vi attende di sotto…”
    “Ok perfetto! Porti tu il bagaglio della signorina nella sua stanza nel frattempo?” rispose di rimando
    “Certo! Signorina, abbia la gentilezza di seguire il mio collega, la accompagnerà dal padrone di casa”
    Lucy ubbidì, attraversando l’ampio atrio dal pavimento di marmo chiaro, poi un lungo corridoio dalla moquette color panna fino ad una scala che scendeva al piano inferiore.
    Arrivata alla fine della rampa, cominciò ad udire i bassi toni di un ritmo frenetico che provenivano da una stanza dalla porta chiusa.
    L’autista si fermò davanti a quella porta e si rivolse a Lucy con un lieve sorriso:
    “Il signor Jackson si sta allenando...” poi aprì facendo entrare Lucy in quella che era effettivamente una sala prove in piena regola, con pavimento di legno chiaro e specchi che occupavano tutte le parenti.
    Michael in pantaloni scuri e t-shirt bianca si muoveva a ritmo della musica, davanti agli specchi, guardando il suo riflesso. I lunghi capelli neri erano raccolti in una coda bassa da cui alcune ciocche, intrise di sudore erano sfuggite per attaccarsi al collo dell’artista.
    Si arrestò di colpo, incrociando allo specchio lo sguardo di Lucy che lo stava osservando. Da una sedia poco lontano prese un telecomando con cui interruppe la musica e un asciugamano con cui si tamponò il viso.
    “Signorina…Lucy vero? E’ una gioia averla qui come mia ospite! Mi perdoni se non l’accolgo come si deve, con un abbraccio, ma credo sia opportuno che io mi renda prima presentabile. Verrà accompagnata nella sua stanza, così nel frattempo anche lei potrà rinfrescarsi e ci ritroviamo poi in salotto, d’accordo?”
    “Sì...sì certo, la ringrazio”
    L’esibizionismo lo aveva portato a farsi trovare in Sala Prove, rifletté Lucy fra sé, ma in quanto a educazione ed ospitalità non faceva una grinza.
    Si separarono nuovamente, Lucy tornò sui suoi passi, dietro all’autista, mentre Michael scomparve dietro ad una porta sul lato opposto a dove era entrata lei.
    In cima alla scala Lucy trovò una cameriera ad aspettarla che si sostituì all’autista e l’accompagnò fino a quella che doveva essere la sua stanza ma che a lei sembrava più simile ad un mini appartamento per la sua ampiezza.
    Stava ancora togliendo le sue cose dal borsone, quando una voce alle sue spalle la fece sobbalzare.
    “Parlami di te…”
    Lucy si voltò nella direzione dalla quale proveniva quella frase quasi sussurrata. Un Michael in penombra, stava appoggiato allo stipite della porta della camera, sorridente.
    “Come scusa?” gli chiese Lucy, ancora frastornata dalla sorpresa.
    “Beh, diciamo che sei rigida e stereotipata come persona, si vede…traspare. Il fatto che in ogni modo tu abbia cercato di evitare di venire qui la dice lunga su come ragioni. Accidenti! Hai detto di no al Re del Pop! Nessuno o quasi lo fa mai!”
    Arrogante pollo bruciacchiato, era invece la definizione che Lucy coniò in quello stesso istante per il padrone di casa.
    “Allora, se sono rigida e stereotipata tanto da osare dirti di no, perché hai fatto di tutto in modo che io accettassi?”
    “Perché? Mi sembra ovvio, perché mi incuriosisce troppo una come te! Voglio smontare la tua rigida mentalità, la tua stereotipata visione della mia persona, ma soprattutto, voglio che quel tuo no diventi un sì...magari tanti piccoli sussurrati sì!”
    Michael si voltò, girandole le spalle e con la stessa silenziosa andatura di quando era arrivato, se ne andò, lasciando Lucy ammutolita.

    <<mio Dio che ego smisurato! Crede di sentire solo sì nella sua vita? Beh, con me sbaglia e di brutto! Vuole guerra e guerra avrà. Vediamo chi cede per primo! Ma giuro, come è vero che mi chiamo Lucy, che non sarò io a perdere! Non lo sa ancora con chi ha aperto la questione, il signorino!>>

    <<uhm…l’ho lasciata senza parole, benone! Non credo veramente che sia rigida e algida, se è per quello, anzi!
    Ma voglio che si apra con me, che impari ad apprezzarmi e non perché sono ai suoi occhi solo il King of Pop!
    Purtroppo è fra quelli che hanno in testa un sacco di idee sbagliate sul mio conto, ma io so esattamente cosa fare e Lucy cambierà idea…eccome se cambierà idea!>>
     
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  13. ( StreetWalker ‚
     
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    Sì sbaglia perderà. Continua perché tra un battibecco e un altro cederà
     
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  14. wonderfulMJ
     
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    Bellissimi questi altri 2 capitoli.
    Nel primo capitolo non avevo capito che era una FF sul dopo 2009
    e questo mi fa incuriosire ancora di più nel voler conoscere il seguito.
    Le tue descrizioni sono sempre spettacolari Andago:
    le tue storie dentro le tue parole diventano film!

    CITAZIONE
    Arrogante pollo bruciacchiato, era invece la definizione che Lucy coniò in quello stesso istante per il padrone di casa.

    Oh bè questa è proprio forte sai!! :asd: Più non fans di così Lucy non potrebbe essere!
    Brava tu a rendere così bene la cosa!
    :congra: :congra: :congra:
     
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    CITAZIONE (wonderfulMJ @ 25/5/2014, 14:56) 
    CITAZIONE
    Arrogante pollo bruciacchiato, era invece la definizione che Lucy coniò in quello stesso istante per il padrone di casa.

    Oh bè questa è proprio forte sai!! :asd: Più non fans di così Lucy non potrebbe essere!
    Brava tu a rendere così bene la cosa!
    :congra: :congra: :congra:

    A dir la verità non riuscivo...far finta che mi fosse antipatico per trovare degli insulti appropriati è stato difficle credimi! :love:
     
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71 replies since 23/5/2014, 07:43   895 views
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