La preferita del Re

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    Rating: da decidere, probabile arancione o rosso
    Protagonisti: Michael / Silvie

    Questa storia è iniziata nel mio pc quasi per caso...dopo aver letto un romanzo rosa (avrei giurato che non li avrei mai letti in vita mia ed invece...) da cui però non prende nulla se non ispirazione in una piccolo scena. Altra piccola ispirazione (a me piace mescolare letture, film e canzoni e tirarne fuori qualcosa per le FF) è dal film "Sabrina".
    Insomma un'altra delle mie zuppe che però spero vi farà piacevole compagnia.
    Pronte? Iniziamo!

    La preferita del re

    Cap 1

    Tanti topi, tanti topini di Cenerentola ecco cosa sembravano a Michael tutti i domestici che si affaccendavano veloci in giro per casa. Dall'inizio della settimana quella casa era la loro priorità, perché quella casa era l'ultimo acquisto di Michael. Da quando aveva lasciato Neverland aveva vissuto un po' ovunque, come un fidanzato tradito e abbandonato passa il periodo successivo a cambiare di continuo partner. Ma poi aveva visto lei, quella casa, su una rivista di settore e l'aveva fatta sua. Nessun legno pregiato nè per i pavimenti nè per gli infissi o per le librerie. Nessun parco, giostra o statua in giardino. Nulla in quella casa doveva ricordargli Neverland, nulla doveva permettergli di fare confronti e riaprire la ferita, proprio come si fa per una storia d'amore finita male.
    Ma la casa era rimasta chiusa a lungo, troppo costosa per molti, un solo proprietario, a lui era piaciuta anche per questo, solo che aveva bisogna di una rinfrescata.
    Quasi non lo sentì a quel punto l'arredatore, quanto per l'ennesima volta tentò di convincerlo ad accettare le sue proposte
    "Allora Mister Jackson cosa ne pensa? Cosa ha deciso?"
    Michael si fermò ai piedi dello scalone che portava ai piani superiori e si voltò verso l'uomo basso e grassoccio che lo seguiva come un cane da caccia segue la lepre.
    "Penso Mister Rodriguez che la mia idea iniziale non la cambio e cioè tutto resta com'è, qui dentro. Voglio solo che sia pulita a fondo e che venga messa una porta di sicurezza alla mia stanza"
    "Ecco a questo proposito io devo chiederle se vuole qualcosa di simile a quello che aveva prima"
    Michael rivide in un flash la sua stanza a Neverland devastata dai poliziotti nonostante lui l'avesse chiusa, perché avevano scassinato la serratura con tanto di trapano. Non poteva permettere accadesse di nuovo.
    "Mister Rodríguez quando io le dico che devo avere la certezza che nessuno entri nella mia stanza in mia assenza, intendo nessuno. Non mi pare che la situazione che si è verificata precedentemente indichi questo, quindi..."
    Non riusciva nemmeno quasi più a chiamarla con il suo nome, la "situazione precedente" ossia la perquisizione di Neverland, non c'era dubbio ormai che non avrebbe mai superato quella storia.
    Qualcosa che stava accadendo nella stanza vicina attirò la sua attenzione. Il responsabile del personale di servizio, Alì Moussi stava discutendo animatamente con una giovane donna.
    "Le ripeto che se non conclude il lavoro in tre giorni come stabilito non verrà pagata"
    "Ma non lo può fare! I vetri sono più sporchi del previsto con il temporale che c'è stato due giorni fa e ho un collaboratore infortunato signor Moussi, neppure un miracolo mi farebbe finire in tre giorni!" insisteva la giovane in t-shirt rosa e salopette di jeans.
    "Lei ci provi, casomai le ripeto, non verrà pagata"
    "Ma pensa che io sia così stupida? Lavorare rischiando di non vedere un cent non fa per me. Io lavoro per vivere non per beneficenza, signor Moussi! E io ho bisogno di guadagnare se voglio pagare i miei debiti"
    Fu allora che Michael si sentì in dovere di intervenire
    "Alì che problema c'è?"
    La ragazza che fino a quel momento gli voltava le spalle si voltò ed arrossì quando vide Michael, convinta che in quel momento avrebbe definitivamente perso quel lavoro.
    "Mister Jackson, questa signorina è la padrona della ditta che abbiamo assunto la settimana scorsa per pulire le finestre. Ora sta trovando un sacco di scuse perché il contratto che ha firmato prevede che finisca il lavoro in tre giorni e adesso si è resa conto che non lo può fare"
    La ragazza intervenne
    "Non sono scuse accidenti! Ho un operaio in meno e le finestre che si sono sporcate con la bufera dell'altro giorno! Se non subentravano questi due fattori non avrei avuto problemi a finire in tre giorni ma così è impossibile!"
    Michael la guardò. Gli occhi azzurro chiaro erano come quelli della sua Paris e si stavano velando di lacrime e di rabbia.
    "Signorina adesso quanti giorni le servono?" le chiese
    "Quattro, se mi sostituisco io al mio dipendente malato e posso lavorare dalle sei del mattino fino alle sette di sera con un'ora per il pranzo"
    Quella ragazza aveva davvero bisogno di quel lavoro, se era disposta a lavorare in prima persona dieci ore
    "Ok, allora facciamo che ne ha cinque di giorni ok? Così farà orari più accettabili"
    Moussi redarguì Michael
    "Mister Jackson così il costo del suo lavoro sarà quasi il doppio"
    "Alì è proprio quello che voglio, dato che mi sembra di capire che questa giovane donna ha bisogno di lavorare e di fare soldi. Dato che tu ti occupi della selezione del personale ma sono io che pago gli stipendi credo sarai d'accordo con me che questa è la soluzione ideale giusto?"
    Alì Moussi lavorava per Michael da troppo tempo per non sapere che le decisioni che lui prendeva non andavano discusse.
    "Allora signorina l’accompagno da Maria che le farà vedere dove teniamo il materiale così potrà iniziare subito" disse Alì alla giovane
    "Grazie signor Moussi ma uso solo i miei prodotti e la mia attrezzatura. La vado a prendere, così avviso i miei due collaboratori che tutto è risolto"
    La tuta di jeans che indossava ne mascherava il fisico ma Michael si sorprese a cercare di intuirne le forme quando lei lo salutò
    "Grazie Mister Jackson, vedrà che non resterà deluso del nostro lavoro" prima di passargli di fianco per uscire dalla casa e lasciando dietro sè un leggero e fresco profumo di pulito e di fiori.
     
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  2. debi73
     
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    si, gia' mi prende....penso che anche questa ff prometta bene......vedremo gli sviluppi. grande andago, come sempre!!!!!
     
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    Grazie mille!!!
    :love:
     
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  4. ornellamj
     
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    un Michael maturo quindi, e un inizio niente male!! :occhiolino:
    attendo gli sviluppi! a presto! :ciau:
     
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  5. wonderfulMJ
     
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    Wow Andago, una nuova FF !! Ci vizi proprio ed io ... ti ringrazio tantissimo :yeah:
    Michael è fantastico sempre, non c'è dubbio, ma io ho un debole per il suo fascino dopo i 40,
    quindi sarà un piacere leggerti e sognare con te ancora una volta con questa nuova storia :--:
    Grazieeeee! :yep:
    PS: Ottimo l'inizio!
     
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    Davvero sono io che non so come ringraziarvi che mi seguite con tanto affetto!!

    Cap.2

    Non era mai stato un datore di lavoro che controllava i suoi dipendenti di nascosto, o fa le incursioni a sorpresa, ma esigente sì, lo ammetteva lui stesso.
    La nuova casa era costata un bel po’ d’affitto ma li valeva tutti e Michael sapeva bene che lui e i figli avrebbero passato ore felici lì dentro e proprio per loro era fondamentale che tutto fosse pulito, in ordine.
    Anche per quello, alla fine dell’ennesima giornata di pulizie, Michael si era fatto portare alla casa.
    Quando vi arrivò, sentì un’imprecazione trattenuta a metà da Mark, l’autista e d’istinto guardò fuori dal finestrino oscurato.
    Piazzata davanti alla porta d’ingresso, c’era una vecchia station wagon verde scuro, anche impolverata per giunta, con il portellone posteriore aperto. A lui non risultava che qualcuno dei dipendenti ne possedesse una e la cosa lo preoccupò un po’.
    “Mark, sai di chi sia quell’auto?” chiese senza che né lui né l’autista si muovessero da dove erano, dentro il suv.
    “No Michael, mi dispiace, ma se vuoi vado a controllare” gli rispose
    Stava per dargli l’ok quando la porta di casa si spalancò e vide uscire una montagna di secchi scope e cose che non riconosceva neppure, ma una montagna però fornita di gambe, con tanto di scarpe da ginnastica. Quella “montagna” senza volto che Michael riconobbe subito essere la ragazza dei vetri avanzava verso la station vagon con passi incerti e il suo istinto di gentiluomo lo stava richiamando a scendere ad aiutarla.
    Ma dato che Mark lo fece al suo posto, si trattenne e rimase a guardare la scena dal finestrino abbassato.
    “Grazie e scusami, mi tolgo subito ok?” si affrettò a dire la ragazza rivolta a Mark che l’aveva aiutata a mettere le cose in macchina
    Poi si voltò e lo vide. Michael guardò i suoi occhi chiari aprirsi per un secondo, la ragazza d’improvviso era cosciente che intralciava niente di meno che il padrone di casa ed arrossì mentre alzava le mani.
    “Salve signor Jackson! Mi scusi se mi sono messa davanti alla porta, ma dovevo caricare la roba! Non si preoccupi me ne vado subito, vede? Arrivederci!”
    Non diede a Michael neppure il tempo di replicare, salendo in macchina mentre Mark gli apriva la mia portiera che, da quando c’erano i bambini, aveva attivo quel sistema di sicurezza che blocca le porte posteriori così che non vengano aperte dall’interno.
    Scese dall’auto e notò in quel momento che la ragazza nell’auto si agitava freneticamente, come in una scena di un film muto. La cosa lo fece sorridere e restò nuovamente a guardare incuriosito.
    Lei se ne accorse e con notevole sforzo, abbassò il finestrino (vecchio modello, a manovella) e si sporse guardando indietro verso di lui.
    “Mi scusi ancora, non trovavo le chiavi!”
    I capelli lunghi e biondi che poco prima teneva raccolti e arrotolati su un bastoncino si erano sciolti e le ricadevano quasi interamente sul viso, visione che strappò definitivamente una risata a Michael
    “Tranquilla signorina…” rispose mentre cercava di parlare senza ridere “faccia con comodo”
    “No no guardi già fatto, eccole qui vede?” gli rispose sventagliando il mazzo di chiavi con la mano
    Quello che vide subito dopo però lo fece ridere a crepapelle, anche se si disse che non doveva farlo soprattutto quando una donna è in difficoltà.
    La ragazza infatti infilò le chiavi, le fece girare per accendere il motore e….niente! la vide, disperata, riprovare nuovamente alzando la voce così tanto da farsi sentire sia da lui che dall’autista, poco distante.
    “Forza piccola, non mi abbandonare proprio ora! Ti prego io devo andare a casa capisci? Devo!!” sibilò fra i denti frustrata.
    Michael si avvicinò, appoggiando la mano sul tettuccio dell’auto e scrutando all’interno. Lei alzò gli occhi verso di lui.
    “Ancora qualche problema?” chiese ma la reazione di lei fu immediata e inaspettata
    “Problema? Secondo lei? Non ho tutta questa voglia di restare qui oltre il mio orario di lavoro, non crede?”
    Michael colse la palla al balzo
    “Neppure se ci sono io vicino a lei?” ironizzò. Poche donne erano insensibili alla sua presenza e alla sua ironia
    “Neppure se lei mi sussurra le sue canzoni mentre le lavo lo specchio appannato del suo bagno, con lei coperto solo con un asciugamano!”
    Touchè!
    “Ehii stavo scherzando!! Facciamo così: Mark la porterà a casa, il mio personale provvederà a spostare la sua auto e troverò qualcuno che la ripari ok?” si affrettò a rimediare
    Colpita e affondata, lei lo guardò sorpresa
    “Già sarebbe una idea grandiosa ma come torno qui domani?” replicò subito dopo
    “Naturalmente ci sarà chi provvederà anche a questo. Manderò a prenderla diciamo verso le…sette?”propose Michael
    La ragazza capì che non le restava che accettare la proposta, non aveva alternative. Mentre attendeva che Mark portasse a casa la giovane e tornasse a prenderlo, Michael controllò i lavori all’interno della villa, seguito passo passo dall’irreprensibile Alì.
     
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  7. ornellamj
     
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    ahahhaah una ragazza che tiene testa a Michael!!! :laught:
    fantastico!!
    sono curiosa Andago...aspetto il seguito!!! :siga:
    thx :congra:
     
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  8. wonderfulMJ
     
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    CITAZIONE
    “Neppure se lei mi sussurra le sue canzoni mentre le lavo lo specchio appannato del suo bagno, con lei coperto solo con un asciugamano!”

    Perdindirindina, questa ragazza sì che è una mosca bianca!
    Però niente di meglio che un comportamento così per poter 'interessare' ad un uomo!
    Chissà che doccia fredda una rispostina così al povero Michael!
    Non vedo l'ora di leggere il seguito, a presto Andago.
    Grazie di postare ogni giorno! :ciau:
     
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    Stò cercando di trovare del tempo per scrivere...abbiate fede!!! Per di più credevo di aver postato ma devo aver chiuso la pagina senza inviare il post!! Sapete com'è..l'età avanza!!!

    Eccolo...

    Cap.3

    “Hai preso nota dell’indirizzo?” chiese a Mark mentre lasciavano il cortile di ritorno verso l’albergo
    “Certo! Vedessi Michael! Vive praticamente in riva al mare, in una casetta di legno azzurro, con un piccolo giardino davanti..ti piacerebbe!”commentò con evidente foga
    Michael sollevò perplesso un sopracciglio all’entusiasmo manifestato da Mark, che non si era mai manifestato in modo così palese finora, in nessuna situazione.
    L’autista per contro, si accorse della sua reazione, guardandolo dallo specchietto retrovisore e cercò di cambiare discorso
    “Pollo fritto e patatine come ogni martedì stasera? Per che ora vuoi che esco a prenderlo?”chiese
    “Uhmm no grazie Mark, stasera no” rispose Michael
    “Come no? I bambini ci tengono al martedì del pollo, come lo chiamano loro! Saranno molto delusi da questa tue decisione” provò ad insistere
    La cosa messa così irritò parecchio Michael
    “Sono io il padre Mark, capiranno la mia scelta quando spiegherò loro che è tempo di mangiare più sano”
    Fu Mark ad alzare il sopracciglio a quel punto e Michael si giustificò
    “Mark, da oggi prende servizio la ragazza che aveva già fatto la cuoca da noi e preparerà lei i pasti per i ragazzi e per me, così da far mangiare loro meno schifezze e aiutare me, o meglio il mio fisico per quello che devo fare”
    Vide Mark che scambiare occhiate veloci fra la strada e lo specchietto, dove c’era il suo riflesso
    “Perché, cosa devi fare Michael?” e dopo un momento di pausa prima che lui potesse parlare “Ahh ora ci sono! La ragazza di poco fa, vero? Hai già deciso che ti piace eh! Mio Dio Michael sei un leone come sempre negli affari di cuore!” ammiccò
    I lunghi anni di lavoro per lui gli consentivano la confidenza che a pochi era concessa, ma nonostante questo Michael capì che ancora Mark non lo conosceva bene come credeva
    “Ma cosa stai dicendo? La ragazza? Quella dei vetri intendi? No senti, quella di prima è stata una mossa galante lo ammetto ma senza secondi fini, lo giuro!
    Io parlavo dei nuovi concerti! Possibile che fra voi ragazzi della sicurezza non ne avete parlato? Forse riescono ad organizzarmi dieci concerti a Londra, così darò l’addio alle scene nel modo migliore e poi potrò finalmente dedicarmi alla produzione!”
    “Ah sì certo Mike, lo avevo sentito! Ma stavo ancora pensando a quella ragazza, invece, sai ero un po’ distratto non era niente male!”
    “Allora vedi che piace a te e non a me? Sei un furbacchione Mark! Vorrà dire che mando te domani a prenderla a casa ok?”
    “No no, ma io dicevo per dire, mica per andare a prenderla io!”
    “Senti è meglio che ci vai tu amico, sai la strada, hai visto la casa e sai il suo nome” lo rassicurò scherzoso
    “Il nome? Io veramente non lo so il suo nome, pensavo lo sapessi tu!” ribatté l’autista
    Scoppiò a ridere. La signorina “stracci e scope con le scarpe da ginnastica” era dunque senza nome … questo non faceva che solleticare la sua curiosità.
    “Quando arriviamo a casa, Mark, chiama Alì Moussi. Lui dovrebbe saperlo il nome e poi vieni a dirlo a me ok?”
    I pochi minuti che mancarono all’arrivo a casa li passò in silenzio, guardando fuori dal finestrino, con il paesaggio che scorreva veloce davanti a lui e per un breve tratto riuscì anche a vedere l’oceano.
    Un’improvvisa voglia di sentirsi circondato da quell’acqua, che iniziava a colorarsi con il sole al tramonto, s’insinuò sotto la sua pelle e si sovrappose di colpo all’immagine della ragazza dei vetri.
    Michael si chiese se lei si fosse tuffata in mare, arrivata a casa, anzi quasi la vedeva, cambiarsi in fretta e uscire sulla spiaggia, correndo veloce verso la riva.
    Ne poteva vedere i capelli che ondeggiavano al vento e il suo corpo snello, con muscoli di gambe e braccia ben delineati.
    Troppo tardi si accorse che si era fatto trasportare troppo, fino a sentirsi lì nell’acqua con lei. Mark gli aprì la portiera, non si era neppure accorto di essere arrivato a casa.
     
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  10. wonderfulMJ
     
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    CITAZIONE
    Ne poteva vedere i capelli che ondeggiavano al vento e il suo corpo snello, con muscoli di gambe e braccia ben delineati.

    Per fortuna la 'signorina st.sc.con sc.g.' non gli interessava, non l'aveva proprio notata...
    .... si si si, certo! :asd: :asd:
    Sei grande Andago, ti aspettiamo presto .. :ciau:
     
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  11. ornellamj
     
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    CITAZIONE
    Troppo tardi si accorse che si era fatto trasportare troppo, fino a sentirsi lì nell’acqua con lei. Mark gli aprì la portiera, non si era neppure accorto di essere arrivato a casa.

    eh sì...MJ il sognatore vola con la fantasia... :wub:
    sembrano indifferenti l'uno all'altra, ma c'è attrazione nell'aria.... :love:
    bravissima Andago! a presto!!! :congra:
     
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  12. ( StreetWalker‚
     
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    Prima o poi capiranno di piacersi
     
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  13. Elenajackson777
     
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    Sono arrivata anch'io,belli questi primi 3 capitoli di questa nuova ff,mi piacciono molto,molto interessanti,attendo il continuo,brava Andago :occhiolino:
     
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  14. ornellamj
     
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    Andago, la 'signorina st.sc.con sc.g.' sta facendo tardi al lavoro!!! :aaa: :lol:
    ....ma noi abbiamo fede.
    a presto :smack:
     
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  15. wonderfulMJ
     
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    CITAZIONE (ornellamj @ 27/3/2014, 23:39) 
    Andago, la 'signorina st.sc.con sc.g.' sta facendo tardi al lavoro!!! :aaa: :lol:
    ....ma noi abbiamo fede.
    a presto :smack:

    :laught: :laught: Speriamo che il datore di lavoro non se ne accorga e non si arrabbi! :occhiolino: :--:
    Torna presto Andago! :ciau:
     
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195 replies since 19/3/2014, 11:31   2457 views
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