Not Guilty

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  1. Molly74
     
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    Ciao a tutti, mi sono presentata, ho letto il regolamento e penso di poter postare a questo punto.
    Questa è la mia Fan spero che possa piacervi e che possa coinvolgervi come ha coinvolto me mentre la scrivevo. Buona lettura!
    Molly

    Genere: Fan Fiction a Capitoli
    Timeline: 2005/2009
    Paring: Michael J Jackson/Elisabeth Sax (personaggio di fantasia)
    Rating: NC 17/Rosso
    Avvertimenti: Tematiche e linguaggio non adatti ai bambini


    NOT GUILTY




    Capitolo 1

    Los Angeles

    Michael camminava nervoso, avanti e indietro per la sua camera da letto, stava per entrare in quell’aula per l’ultima volta. Un milione di pensieri scorrevano come un fiume, nella sua mente, mentre una voce nella sua testa urlava, “sono innocente”, ma chissà….tutto poteva cambiare quel giorno e lui aveva paura. Erano stati mesi difficili, aveva dovuto ascoltare testimonianze terribili, bugie infamanti, falsità tremende e al solo pensiero sentiva un groppo in gola e gli occhi gli si riempivano di lacrime. Aveva solamente voluto fare del bene, ma perché tutto questo? Perché a me? Si ripeteva, cosa ho sbagliato?
    “Michael, sei pronto, dobbiamo andare…”
    Sua sorella Janet, la dolcissima Janet, lo osservava dalla porta della stanza, apparentemente sembrava tranquillo ma lei sapeva quale dolore suo fratello stesse provando, gli sorrise “andrà tutto bene, lo sento Michael”. Lui non disse nulla, le cammino incontro e l’abbraccio forte e le lacrime iniziarono a scendere silenziose sul suo viso.

    NON COLPEVOLE! Un urlo di gioia esplose al di fuori dell’aula del tribunale, i fans assiepati avevano atteso con trepidazione quelle parole e finalmente tutto il mondo avrebbe saputo la verità.
    Michael uscì dal tribunale, salutò e salì velocemente sul suv che lo aspettava, era stordito, intontito, sollevato e aveva soltanto voglia di fuggire il più lontano possibile da quell’incubo.


    New York

    Camminavo infreddolita, l’autunno ormai inoltrato a New York preannunciava l’arrivo di un gelido inverno e io non aveva proprio voglia di pensarci, la mia vita era stata molto movimentata nell’ultimo periodo e da quando David mi aveva lasciata avevo giurato a me stessa che non avrei più sofferto per un uomo. Che stupida sono stata mi dicevo, accidenti, non potevo accorgermene prima!
    David era il mio gallerista ed io sarei stata costretta a vederlo quasi tutti i giorni e questo mi disturbava moltissimo. Decisi di non pensarci, almeno non oggi, volevo soltanto dedicarmi alla pittura, era la mia passione da quando era piccola, da quando scarabocchiavo su ogni pezzo di carta che avevo sotto mano e avrei continuato con passione, senza pensare a David, almeno…ci avrei provato. Il suono del mio cellulare mi distolse dai miei pensieri, era sua madre “Ciao Mamma come stai? Come va il vostro viaggio? Come stanno i nonni?”
    “Beth tesoro, quante domande, noi stiamo bene e anche i nonni e tu cara, come stai?”
    “Bene mamma, tutto bene….” Speravo di essere stata abbastanza convincente o mia madre avrebbe iniziato a farmi il terzo grado, ma come riuscisse sempre a capire anche a chilometri di distanza il mio umore, per me era ancora un mistero!
    “Come vanno le cose per la preparazione della tua mostra? Sei andata dallo zio Jack, lo sai che ti aspettava uno di questi giorni, ricordati di andare da lui!”
    “Si mamma, non ti preoccupare, stavo giusto andando da Phil a comprare dei colori nuovi che mi servono e poi al ristorante dallo zio, stai tranquilla, non mi sono dimenticata! Ma dimmi l’Italia è sempre bella?”
    “O si tesoro mio, è bello tornare a casa, anche tuo padre è innamorato di questi luoghi la Toscana è entrata nel cuore anche a lui!”
    “Lo so mamma, lo so, quando tornerete?”
    “Tuo padre ha una cena all’ambasciata, tra tre settimane, quindi torneremo tra due settimane, ma non voglio pensarci ora. Mi manchi piccola mia e anche tua sorella, riuscite a vedervi ogni tanto?”
    “Si mamma, non ti preoccupare, abbiamo organizzato di passare il fine settimana assieme, ma sai con tutti gli impegni che ha con l’orchestra di Boston è sempre difficile trovarci!”
    “Beth, devi dire tu a Lauren di rallentare un po’ i suoi ritmi e devi farlo anche tu, è possibile che dovessi avere due figlie artiste, sempre in giro!”
    “Mamma, Lauren ha la sua vita, suo marito, il suo lavoro….come fa a rallentare i ritmi?”
    “Bhe, hai ragione, piccola mia, ormai siete grandi non dovrei preoccuparmi così per voi, tuo padre me lo dice sempre, sei una madre chioccia, tipico di voi italiani.” Ride di gusto mentre mi dice questo, ma in fondo so che sa che mio padre ha ragione.
    “Io ti adoro mamma, esattamente così come sei, ma adesso mi passi papà o il diplomatico è impegnato anche in vacanza?”
    “Lascia perdere, passa metà della giornata al telefono, sembra che all’ambasciata non possano fare a meno di lui nemmeno in vacanza, te lo passo, sei fortunata non è al telefono adesso. Ti mando tanti baci piccola mia, ti voglio bene e ci sentiamo presto!”
    “Ti voglio bene anche io mamma, a presto!”
    “Pronto Elisabeth!” una voce profonda che amo da morire, mio padre, il mio burbero papà.
    “Ehi, papà, come stai?”
    “Tesoro, bhe, qui si sta benissimo, non posso certo lamentarmi. Ma dimmi come vanno i preparativi per la tua mostra? E David, ha preparato una degna organizzazione per l’inaugurazione?”
    “Bhe….i preparativi per la mostra vanno bene, sto terminando l’ultimo quadro, ma dai c’è ancora tempo e voi sarete già di ritorno. Si David sta preparando una grande evento per l’inaugurazione!” esclamai, forse troppo. Certo, perché così lui ci guadagnerà in fama, prestigio e potrà dire a tutti, l’ho scoperta io, lo odio!
    “C’è qualche problema con David?” ecco lo sapevo.
    “No papà perché pensi questo?”
    “Perché ti conosco abbastanza da capire che c’è qualcosa che non va.” Non avevo avuto il coraggio di dire ai miei genitori che la storia con lui fosse finita in malo modo, non avevo avuto il coraggio di dire loro che lui era tornato dalla sua ex moglie…
    “No, davvero, papà, comunque ora sono concentrata sulla mostra non ho tempo per nient’altro!”
    “D’accordo scricciolo, però per qualsiasi cosa chiamaci, ti voglio bene!”
    “Ti voglio bene anche io papà!”

    Continuai la mia passeggiata fino al negozio di Phil, li si trovavano tutti i colori, le tele e tutto ciò di cui avevo bisogno. I profumi di quel posto riuscivano a calmarmi il cuore quando la mia anima era in alto mare.
    “Come sta la mia pittrice preferita?” la voce di Phil mi giunse dalle sue spalle.
    “Come sta il mio maestro preferito?” Phil era stato un grande pittore, poi un giorno aveva smesso e basta senza nessun motivo, nemmeno io sapevo il perché nonostante fossero diventati grandi amici e nonostante Phil fosse stato per me un grande maestro, non mi aveva mai spiegato il motivo che lo avesse spinto ad abbandonare tutto.
    “Ehi, piccola scapestrata, da quanto tempo non vieni a trovare il vecchio Phil!”
    “Hai ragione, devi scusarmi, sono stata impegnata, devo ultimare l’ultimo quadro per la mia mostra. Lo sai vero della mostra? Ti è arrivato il mio invito?”
    “Certo, so tutto, verrò con immenso piacere. Ma che succede?”
    “Nulla, nulla davvero….ma poi che avete tutti oggi a chiedermi che succede?”
    “Forse, tutti ci siamo accorti che qualcosa non va! Beth, coraggio sono due mesi che non passavi di qui, quando di solito vieni a trovarmi anche solo per bere una tazza di caffè almeno una volta alla settimana, non mi inganni!”
    “David e io ci siamo lasciati, o meglio David ha lasciato me per tornare con Rebecca la sua ex moglie e io….bhe, non sono stata molto bene, ma adesso va molto meglio” stavo mentendo spudoratamente ad uno dei miei più cari amici, ma la rottura con David mi pesava più di quanto riuscissi ad ammettere anche a me stessa.
    Philp, mi venne incontro silenzioso, i suoi capelli bianchi facevano da cornice ai suoi luminosi occhi color del ghiaccio, le sue rughe profonde raccontavano storie di viaggi e di un dolore mai davvero superato, non disse nulla, ma mi tenne stretta in un abbraccio pieno di calore. Mi lasciai andare per la prima volta e piansi tra le braccia del mio vecchio amico pittore.

    Sul taxi che mi portava al ristorante di mio zio Jack, iniziavo a sentirmi un po’ meglio, anche se il cuore faceva ancora male e i ricordi non smettevano di tormentarmi….quante promesse mancate, quanti sogni andati in frantumi, lui aveva gettato via tutto in un solo colpo, in una sola sera, in pochi minuti. Stava iniziando a piovere, meno male mi dissi ho l’ombrello nella mia incasinatissima borsa.
    Il traffico a New York era sempre letteralmente infernale, ma quel giorno sembrava paralizzato, non si capiva bene da che cosa, accidenti pensai arriverò tardi.
    “Senta, mi scusi, ma che succede?” chiesi al tassista.
    “Non ne ho la minima idea signorina, magari c’è stato un incidente.”
    “Facciamo così, scendo qui, se no rischio di fare tardi.”
    Accidenti come piove, ma perché ho pensato di scendere dal taxi, che testa, arriverò bagnata fradicia e c’è anche questo vento…..
    Camminando verso il locale di mio zio scorsi tre enormi suv neri e una folla di gente assiepata li davanti, chissà probabilmente una celebrità, pensai e pensai anche accidenti a questi , ma proprio li si dovevano fermare, neanche fosse il Presidente!
    Mentre camminavo, dall’altra parte del marciapiede vidi i tre suv che facevano manovra e invertivano la loro direzione, mi sentiì stranamente osservata come se due occhi puntassero dritti verso di lei, mi guardai in torno, nulla…i suv mi sfilarono accanto e istintivamente mi girai a guardarli, non si vedeva un bel niente attraverso quei vetri scuri, ma io sentii, di nuovo, fortissima la sensazione di essere osservata.

    Edited by Molly74 - 12/9/2011, 21:42
     
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    Sono molto felice che tu abbia deciso di postare.
    Ottimo inizio, io ti seguo :kiss2: :hug:
     
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  3. Molly74
     
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    Grazie Pat!!!!! :kiss:
     
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    Una nuova ff non vedo l'ora di gustarmela domani :siga:

    PS: Molly il tuo avatar... :wub: bello de mamma lui,è stupendo con braccio di ferro sulla maglietta
     
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  5. Molly74
     
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    Bello bello bello....mi fa impazzire con quella maglietta!!!!! :--:
     
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    Ok la smetto che sennò ti intaso subito il topic
     
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  7. Molly74
     
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    E quelle mani e quel collo.... :wub: :wub: :wub:
     
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  8. allorina
     
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    e quel.....

    ah, ci sono anch'io!

    dove si va? :wub:

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    Chiara sei anche qui..
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    Ho amato questa storia e la rileggerò con molto piacere... <3
     
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    Ti seguo Molly, non mi perderò questa avventura ;)
    Io non commento molto - anzi, commento molto raramente - ma sappi che sono qui ad attendere un tuo aggiornamento. Brava, continua che ti stiamo aspettando :kiss:
     
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  11. *Blank*
     
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    Eccomi , eccomi , eccomi ...ci sono anch'io ... ma perchè arrivo sempre in ritardo??!! :mmm:
    Ti seguo Molly ... un bacione
     
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  12. cinzia 62
     
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    Bell'inizio,ci sono anch'io.
     
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    Ok,sono ufficialmente a bordo di questa storia anche io Chiara! Continuo continuo continuo!
     
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  14. Molly74
     
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    Grazie ragazze, siete dolcissime!!!
    Questa sera il secondo, promesso! Un bacio a tutte!!!!! :)
     
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  15. Ray of light*
     
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    Anche io sono a bordo ;) Non commento spesso (anche perchè tra un pò parto) però leggo sempre silenziosamente.
    Bell'inizio Molly, mi piace! ;)
     
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177 replies since 17/7/2011, 19:38   4559 views
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