La Fenice

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  1. allorina
     
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    Genere: Fan Fiction a Capitoli
    Timeline: 2006
    Paring: Michael J Jackson/Personaggio inventato
    Rating: NC 17/Rosso
    Avvertimenti: Tematiche e linguaggio non adatti ai bambini



    “Alcuni dei fatti descritti sono realmente accaduti, altri avrei voluto che lo
    fossero....”
    Ah, prima d'iniziare vi volevo avvertire che fra i fatti che avrei voluto fossero
    accaduti realmente, c'è la presenza di Bill Whitfield fin dall'inizio della storia, mentre
    nella realtà prese servizio continuativo il 22 dicembre del 2006 (almeno è ciò che ho
    trovato io). Quello che ho appreso di lui dalle interviste mi è piaciuto molto, e così
    l'ho voluto a fianco di Michael in questa storia.





    LA FENICE




    coolatorehouse

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    Coolatore House - Luglio 2006
    Contea di Westmeath – Rosemount Village – Irlanda





    CAPITOLO PRIMO - The bodyguard




    Come se non bastasse, l'ennesima complicazione si era presentata puntuale all'ingresso
    della residenza irlandese che avevo preso in affitto da una quarantina di giorni in quel
    periodo della mia vita che ho denominato “The rolling stone Era”, l'Era del vagabondaggio.

    Tutto era iniziato circa un mese prima con le dimissioni, per gravi motivi famigliari, dal
    servizio come assistente alla mia persona in qualità di guardia del corpo, di Steve, uno dei
    miei collaboratori più fidati.

    Di lì a pochi giorni, l'agenzia di Los Angeles che si occupava del mio personale di
    vigilanza, mi comunicò il nominativo con rispettive qualifiche, dell'operatore che lo avrebbe
    sostituito: un certo A.Smith, nome banale ma rassicurante.

    Appena lo dissi a Bill, il responsabile del mio servizio di security, mi fissò un po' sconcertato:


    “Chi, Al Smith?”


    Lo guardai interrogativo, ma non ricevendo spiegazioni sulla sua reazione immediata proseguii


    “Non so se si chiami proprio così, sul fax il nome era indicato con una “A” puntata”.

    “Se veramente si tratta di Al, MJ sei a posto; trasuda professionalità da tutti i pori, e dove
    non arriva con le doti fisiche, arriva con le arti marziali; primeggiava in quasi tutti i corsi,
    ma non ti voglio rovinare la sorpresa....”


    Quest'ultima frase mi lasciò un po' interdetto nonostante le rassicurazioni, ma preferii lasciar cadere l'argomento, sottovalutando la portata di quello che mi stava per accadere.



    Alla faccia della sorpresa!


    Per poco non mi andò di traverso il succo d'arancia che stavo bevendo, quando, alcuni giorni dopo, Bill accompagnò nel mio studio A.Smith e compresi che la “A” puntata stava per Allison,
    benché lei non facesse niente per evidenziare questo particolare, anzi.


    Mi si parò davanti decisa, tendendomi la mano con un'espressione seria e determinata ed un abbigliamento che era tutto fuorché femminile: Jeans strappati, anfibi ed un giaccone della marina....orrendo.

    Era alta quasi quanto me, longilinea e senza un filo di trucco, ma la cosa che più colpiva in lei erano gli occhi, di una tonalità particolare, muschiata, e così profondi che sembravano leggerti dentro.
    Iniziai subito a sentirmi a disagio, e quando mi accade questo cerco di rimuovere il problema il più velocemente possibile, quindi, in maniera un po' fredda e sbrigativa, dopo alcune domande di routine e frasi di circostanza, la congedai con un:


    “Spero si troverà bene qui con noi”.


    Al quale lei rispose più o meno sullo stesso tono


    “Lo spero anch'io”


    che a dire il vero mi sembrò poco convinto, o forse era solo una mia impressione,
    ma la cosa mi diede comunque fastidio, anche perché il timbro della sua voce, basso e sensuale, mi aveva smosso un rimescolio interno che al momento preferii ignorare;
    quindi liquidai tutta la faccenda rivolgendomi a Bill, che rimaneva in disparte, come ad osservare la mia reazione alla novità, dopo averci presentati ed aver introdotto la nuova venuta, riepilogandomi il curriculum che già conoscevo, e che adesso facevo un po' fatica ad associare alla tipa che mi stava davanti non più sorridente, ma comunque assolutamente lontana da qualsiasi idea di guardia del corpo che anche nell'ipotesi più azzardata avrei mai potuto fare,


    “Bill, per favore, puoi tornare un attimo qui da me appena hai accompagnato la signorina
    al suo alloggio?”


    Annuì un po' sornione, lanciandomi una lunga occhiata divertita sul mio “signorina” che avevo calcato volutamente, come a voler stabilire le distanze che sentivo di dover imporre per la mia sanità mentale, anche se all'epoca ancora non me ne rendevo pienamente conto.

    Il fatto è che m'incuriosiva.....
    Non riuscivo a capire come una ragazza che si sarebbe potuta definire anche piuttosto bella, se solo avesse abbandonato quell'abbigliamento assurdo,
    avesse scelto una professione così virile.....proprio non riuscivo a comprenderlo,
    e ci stavo ancora pensando quando Bill si ripresentò nello studio, con un sorrisino sulle labbra che sottintendeva parecchie cose


    “Dimmi MJ”

    “Ma è una donna!”

    “Sembrerebbe...”



    E scoppiò in una risata aperta che non condivisi, ancora tutto contrariato per la bella trovata che non mi faceva divertire per niente,
    e lo volli sottolineare, se ancora non si fosse capito



    “Ma cosa è saltato in mente a quelli dell'agenzia! Non ho mai avuto un operatore di sesso femminile – fra l'altro non credevo nemmeno che esistessero – e non ho intenzione di cambiare le mie abitudini proprio adesso”.



    Ero acido, indiscutibilmente, e continuai su quel tono, ignorando volutamente lo sguardo divertito di Bill



    “Non ti fermare alle apparenze Mike, Al sa il fatto suo. A Los Angeles se la stavano contendendo in diversi, quando hanno saputo che si era dimessa dall'incarico precedente, ma lei ha scelto te”


    Questo era troppo


    “Cosa significa che lei ha scelto me? E per quale motivo poi?”


    “Di sicuro non economico. Ho parlato con Frank e mi ha detto che almeno un paio le avevano offerto cifre più alte rispetto a quello che guadagna qui da te, ma ha rifiutato.
    Forse avrà voluto cambiare aria, o amerà viaggiare, e con te questo è assicurato. Mettila alla prova, sono convinto che non te ne pentirai. Se poi decidi altrimenti parlerò io con Al”


    Non rideva più, e questo mi ridimensionò: forse stavo esagerando.
    E poi non volevo che pensasse che ero capriccioso o pieno di pregiudizi, cosa che non ho mai avuto, per cui finii per acconsentire, non senza una punta di scetticismo però.....



    “Va bene faremo come dici tu, ma per l'amor del Cielo, convincila ad indossare qualcosa di
    più sobrio, sembra un marine....Non voglio che si pensi che mi sto preparando alla
    guerra.”


    La risata di Bill che si perdeva per il corridoio mi mise di fronte alla mia nuova realtà,
    dell'inizio di un rapporto che già avvertivo come una minaccia al mio quieto vivere (si fa per dire).









    Potevo essere stato zitto!


    Non so quante volte me lo sarò ripetuto, durante il tragitto per raggiungere lo studio del rappresentante dei miei legali londinesi a Dublino.


    Si era presentata al mattino presto per avvertirmi che l'auto era pronta, e per poco non mi ero strozzato col croissant questa volta.

    Seria ed elegante, nel completo scuro di taglio un po' severo, che però non riusciva a nascondere neppure per sbaglio la benché minima curva di quel fisico statuario, mi aveva preso in contropiede, e come mi accade a volte, avevo reagito in maniera un po' scostante, cercando di prendere tempo e rimandando la partenza di una quarantina di minuti,
    e non so se mi abbia giudicato un lunatico, ma aveva annuito senza aggiungere niente, quindi mi aveva voltato le spalle ed era uscita, lasciandomi come un cretino a fissare miseramente il suo fantastico fondoschiena, rimpiangendo con sentimento il vecchio giaccone informe.


    “Gesù, ma chi me l'ha mandata questa!”


    Rimasi ancora per un po' a riflettere sulla mia reazione scontrosa, che attribuii all'effetto sorpresa del trovarmela davanti in una maniera così inaspettata, anche se non ne ero troppo convinto, ma al momento non volli cercare di approfondire i motivi del mio comportamento in sua presenza, preferii chiudere l'argomento, mi alzai da tavola e salii in camera per cambiarmi.


    Ancora non era passata la cameriera di Claire a rifare il letto, e la tentazione di rigettarmici sopra, nascondendomi al mondo ancora per un po' era forte, ma sapevo anche che era inutile cercare di rimandare quello che andava fatto, così aprii l'armadio rassegnato, cercando qualcosa di adatto da mettermi: non mi sembrava proprio il caso di presentarmi presso lo studio legale in pigiama, anche se la tentazione era forte....
    Sorrisi con una certa amarezza al ricordo di una situazione analoga di un passato recente, che faceva ancora male,
    Sarei mai riuscito a superarlo?

    M'imposi di distogliere il pensiero da tutto quel dolore;
    per troppo tempo mi ci ero dibattuto, cercando di capire come era stato possibile che una cosa così mostruosa fosse accaduta proprio a me, senza riuscire a trovare risposte,
    tanto che alla fine non le avevo cercate nemmeno più.


    Quindi tirai fuori un completo nero con la giacca a trequarti ed una maglia paricollo rossa, che mi fece tornare in mente mia nonna materna, e le sue raccomandazioni di portare sempre a contatto con la pelle qualcosa di rosso, affinché mi proteggesse dall'invidia e dalle energie negative.
    All'inizio lo facevo per tenerla contenta, poi un po' per abitudine e per scaramanzia.
    Anche Karen credeva a questo tipo di cose, infatti quando mi trovavo a dover affrontare qualche situazione che riteneva mi avrebbe esposto troppo, mi legava ai polsi dei bracciali di corda intrecciata di quel colore.
    Non so se la cosa abbia funzionato o meno, so solo che mi sono trovato spesso a dover fronteggiare quel tipo di situazione, e se veramente tutto questo è servito a farmi da scudo, non oso pensare cosa sarebbe successo se non le avessi lasciate fare.







    L'auto mi aspettava nel cortile davanti all'ingresso di casa con Allison alla guida......

    Era stata un'idea di Bill, dopo essere stato informato dal suo amico Frank che il “genio” pare fosse una specie di Schumacher al corso di guida veloce in sicurezza.

    Marc si sedette di fianco a lei, Bill nel sedile davanti al mio e partimmo verso l'ennesimo problema.

    Sarebbe stata una giornata pesante, per cui avevo chiesto a Grace di prendersi cura lei
    dei bambini, non mi sembrava proprio il caso di portarli con me.




    Dublino distava da Coolatore un'ora circa di auto attraverso le Midlands irlandesi.
    Amavo quel paesaggio, con quelle colline verde smeraldo che digradavano verso la costa ad est, quelle strade sconnesse e piene di buche sulle quali capitava spesso di rimanere bloccati in mezzo a branchi di pecore o dietro al trattore ahimé carico di letame di qualche agricoltore locale.

    Mi sembrava di essermi catapultato in una realtà parallela, così diversa da quella alla quale ero abituato, e forse proprio per questo sentivo che mi stava poco alla volta risanando e che di conseguenza anche la mia naturale creatività si stava risvegliando.

    La scelta di venire ad abitare per un po' in quella zona, era stata dettata soprattutto dalla necessità di una residenza appartata, nelle vicinanze di uno studio di registrazione, che individuammo in Grouse Lodge di proprietà dei coniugi Dunning.

    Paddy e Claire avevano fatto veramente un buon lavoro nella realizzazione dello studio,
    che risultò subito all'avanguardia da un punto di vista tecnico, con ampi locali luminosi ed accoglienti che si affacciavano su una corte celata all'esterno, sulla quale si aprivano diversi annessi comprendenti tre appartamenti perfettamente ristrutturati ed un ristorante biologico con servizio di catering, oltre ad una palestra, campi da tennis ed una piscina coperta riscaldata ubicata al limitare del bosco, che attraverso un sentiero di circa un paio di chilometri collegava Grouse a Coolatore, la residenza vittoriana del diciottesimo secolo nella quale mi ero trasferito in un secondo tempo con i bambini, la loro insegnante e Grace, su consiglio di Bill che temeva, se fossi rimasto a Grouse, di non riuscire a garantire a lungo il segreto della mia presenza alla stampa ed ai paparazzi.


    Non fu difficile individuare l'edificio che ospitava lo studio del legale, situato in una zona decentrata di Dublino, difficile fu affrontare la situazione che si prospettò immediatamente preoccupante.
    Il rischio di bancarotta non era ancora scongiurato, e alle numerose vertenze seguite alla chiusura di Neverland si erano aggiunte altre cause civili da parte di mitomani ed individui discutibili che sulla scia del processo del 2005 cercavano il modo di estorcermi denaro.

    Sarebbe mai finita....

    In certi momenti mi sentivo talmente stanco e scoraggiato che se non avessi avuto la responsabilità ed il sostegno dei miei figli, non credo avrei neppure trovato più la forza di alzarmi al mattino.

    La mia Neverland, violata come lo ero stato io,
    ed anche per questo alla fine del processo solo l'idea di doverci tornare mi era risultata insopportabile, così avevo scelto di andarmene, non per dimenticare, non ci sarei mai riuscito anche volendo, ma per ritrovare la forza di andare avanti.
    Avevo troppe persone che contavano su di me, non potevo ancora arrendermi, e poi sentivo di avere ancora tanto da dare, dovevo solo riuscire a recuperare un po' di serenità.



    Il ritorno a casa fu silenzioso, mille pensieri mi occupavano la mente, e sullo sfondo la mia “isola che non c'è” ferita, esposta, agonizzante....e mi sentivo così stanco.....



    All'arrivo Grace mi comunicò che nel pomeriggio aveva chiamato Raymone Bain, per confermarmi la consegna del Diamond Award, il premio per aver venduto più di cento milioni di copie dell'album “Thriller”, che sarebbe avvenuta nell'ambito dei World Music Awards di Londra previsti per il 15 Novembre, e che avrei dovuto iniziare a prepararmi per la rentrée europea.

    La cosa, benché mi rendesse felice, mi creava allo stesso tempo uno stato d'ansia:
    significava essere di nuovo sotto gli obiettivi, di nuovo giudicato, e benché sapessi di poter contare sul sostegno dei miei fans, una parte di me, quella ferita, temeva tutto questo.




    E fu col cuore un po' pesante che salii a dare la buonanotte ai miei bambini, promettendo che l'indomani sarei stato tutto il giorno con loro, senza interruzioni, quindi scesi in sala da pranzo per provare a mandare giù un po' di spinaci al curry, che Claire coltivava nell'orto dietro casa, e qualche fetta di salmone.

    Pensare di riuscire a prendere sonno quella notte era un'illusione, per cui dopo aver cenato, approfittando del fatto che ci fosse un bellissimo plenilunio, m'infilai una felpa ed uscii, con l'intenzione di raggiungere Grouse per mettermi un po' al piano e poter ritrovare in quei momenti la mia parte più autentica.



    Era una notte calma e silenziosa, ed era piacevole addentrarsi nel bosco, attraverso il sentiero illuminato dalla luce lunare che filtrava tra i rami degli alberi, sui quali uccelli notturni, per niente intimiditi dalla mia presenza, mi spiavano lanciandosi richiami.

    Mi ricordava le mie notti a Neverland, quando la tempesta che si era abbattuta violenta su di me era ancora lontana.
    Neverland..... una lama feroce mi trapassò il cuore. Dovevo smettere di pensarci.


    E non mi ero accorto della strada percorsa, fino a quando non arrivai al limitare del bosco, che si apriva sui prati che conducevano al nucleo abitativo.
    Non c'erano lampioni in quel punto, e in quella oscurità la mia attenzione fu catturata da un riverbero soffuso che proveniva dalla piscina.

    Mi avvicinai alla parete vetrata che affacciava sul bosco, e nella penombra notai che l'ambiente, altrimenti buio, era rischiarato dalle luci del fondo-vasca, al centro della quale, in perfetto stile libero, scivolava sotto il pelo dell'acqua una silhouette che non feci fatica ad identificare con quella slanciata e tonica di Allison.

    Istintivamente mi ritrassi, ma poi, catturato dalla magia che quel corpo meraviglioso esercitava sui miei sensi, mi abbandonai come ipnotizzato dal ritmo costante delle sue bracciate;
    mi sedetti su una panchina che si trovava all'esterno, e regolai il battito del mio cuore con il movimento armonioso delle sue mani che fendevano l'acqua, lasciandomi cullare.

    Una sensazione di pace e gratitudine si diffuse dentro di me: le ero grato perché, benché ne fosse del tutto inconsapevole, per quella notte stava in un certo senso alleggerendo la mia solitudine.


    Persi la cognizione del tempo e dello spazio, e mi risvegliai da quel limbo solo nel momento in cui mi resi conto che era uscita dall'acqua, ed il suo corpo, un attimo prima che scomparisse nell'asciugamano, mi sembrò una delle cose più belle che avessi mai
    visto.


    Mi alzai di scatto allontanandomi velocemente, non volevo che mi trovasse lì, non volevo che pensasse che l'avevo osservata di nascosto,
    quindi ripercorsi al contrario il sentiero che mi aveva portato fino a quel luogo, con uno strano sconvolgimento interiore, un caos di emozioni che si erano scatenate in me all'improvviso, accavallandosi in modo confuso, facendomi sentire vulnerabile e vivo allo stesso tempo.

    E non riuscivo a capire cosa fosse accaduto tutto d'un tratto quella notte, so solo che di colpo mi sentii quasi commosso, spaventato e felice contemporaneamente, mentre una preghiera prendeva voce dentro di me:


    “Per favore, concedimi una nuova primavera”.

    Edited by ‚ally - 26/5/2013, 14:18
     
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  2. *Blank*
     
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    Tu lo sai che io TI AMO più della mia stessa vita? Lo sai che sei la mia ciustode e colei che comprende la mia anima e entra nella mia fantasia facendone parte ?
    Tutte le notti sognavo proprio questo : che tu scrivessi una ff . Perchè?
    Perchè sai dar voce alle emozioni più profonde e ai sogni di entrambe che sembrano combaciare perfettamente. Ancora nn l'ho letto il cap ma nn potevo nn commentare , Ally!
    Già la foto e il posto in cui si trova Mike mi basta per capire molte cose e ti giuro che avevo pensato anche io ad un ambientazione Irlandese in quel periodo della sua vita. Io amo le favole e amerò la tua come tu hai sempre amato le mie . Sei unica e ti voglio bene , dopo ciò vado a leggere, emozionata e sorridente :hug:
    Poi arriva un'altro super commento!
     
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  3. *Blank*
     
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    Non so cosa sia successo quella notte, so solo che ad un tratto mi sentii quasi commosso ed una preghiera prese voce dentro di me:
    “Per favore, concedimi una nuova primavera”.



    Oh porca di quella ... ma tu vuoi farmi piangere come una scema ? Lo sai che sono più vulnerabile e te ne esci con la frase più bella che io abbia letto in tutto questo tempo che leggo ff.
    Capitolo favoloso fresco , scorrevole , stimolante e pieno di futuri risvolti. Scrivi benissimo ed è inutile specificarlo . Il velo che divide il mondo reale da quello irreale perfettamente visibile . Almeno per me ! Atmosfera fatata e sai che adoro la luna . L'ultima scena così reale da sentirmi una guardona appollaiata dietro ad un albero a spiarlo.
    Ti prego Ally , posta ancora!
    tvb :love:
     
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    Non posso che complimentarmi con te, è scritta davvero molto molto bene, mi auguro che ci regalerai presto il seguito di questa nuova emozione. Grazie davvero !!!!!! :love:
     
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  5. *Amyra*
     
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    Ally! Che te possino!...
    In 2 parole: scrivi divinamente!
    Mmh... immagino che questa Ally... ehm volevo dire Allison darà del filo da torcere al nostro caro Mike, veroooo??? :--: :fuck:
    Posta presto!!! ^__^
    :wub:
     
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  6. c i n z i a
     
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    Ma che bella Ally!
    Continua presto. :clap:
     
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  7. Eli94Sr
     
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    Allyy, sei...sei stupenda! Innanzi tutto grazie per avermi consigliato il Forum e la FF... Dire che è stupenda è dire poco! Quoto con Ele!
    CITAZIONE (*Blank* @ 9/6/2011, 22:32) 
    L'ultima scena così reale da sentirmi una guardona appollaiata dietro ad un albero a spiarlo.

    Ad un certo punto mi sono sentita solo una guardona! :D
    Spero che continui presto! Ci sentiamo dall'altra parte! :love: :love:
     
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  8. *Blank*
     
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    CITAZIONE (Eli94Sr @ 10/6/2011, 09:41)
    Allyy, sei...sei stupenda! Innanzi tutto grazie per avermi consigliato il Forum e la FF... Dire che è stupenda è dire poco! Quoto con Ele!
    CITAZIONE (*Blank* @ 9/6/2011, 22:32) 
    L'ultima scena così reale da sentirmi una guardona appollaiata dietro ad un albero a spiarlo.

    Ad un certo punto mi sono sentita solo una guardona! :D
    Spero che continui presto! Ci sentiamo dall'altra parte! :love: :love:

    Ciao Eli tesoro!!! Che bello anche tu!!
    Siamo delle spione guardone ma potevamo apporofittare ... Prenderlo alla sprovvista da dietro, mettergli una mano sulla bocca per non farlo urlare e portarlo nel boschetto :horny: Poi li torturarlo e .... fare cose che per l'ora non potrei dire.
    "Per il linguaggio e la natura di alcune scene si sconsiglia la visione ad un pubblico adulto. Il programma andrà in onda in seconda serata!" :laught:
    Ti abbraccio fortissimo! :kiss2:
     
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  9. *Amyra*
     
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    CITAZIONE
    Prenderlo alla sprovvista da dietro, mettergli una mano sulla bocca per non farlo urlare e portarlo nel boschetto Poi li torturarlo e ....

    Posso partecipare anch'io al "festino"? :shifty: :love: :hehe: :--: :fuck: :fuck: :fuck: :fuck2: :barella:
     
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  10. *Blank*
     
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    CITAZIONE (*Amyra* @ 10/6/2011, 10:57)
    CITAZIONE
    Prenderlo alla sprovvista da dietro, mettergli una mano sulla bocca per non farlo urlare e portarlo nel boschetto Poi li torturarlo e ....

    Posso partecipare anch'io al "festino"? :shifty: :love: :hehe: :--: :fuck: :fuck: :fuck: :fuck2: :barella:

    Ma certo Amy più siamo meglio è.
    Ok, questa il programma : A giro una lo tiene fermo , una lo imbavaglia e un'altra "gli fà cose" ... :laught: Cose MOLTO :fuck:


    Cosicchè Ally non potè più terminare la sua bellissima e promettente FF perchè :
    " Il protagonista è scomparso in circostanze misteriose . Si cerca di venirne a capo interrogando tutti gli abitanti della Contea di Weastmeath ma non si raggiunge una soluzione concreta.
    Alcuni , l'hanno visto l'ultima volta recarsi a Dublino. L'ipotesi più concreta è un rapimento per riscatto anche se ,per le forze dell'ordine locali, sembra improbabile. Appena ci saranno risvolti vi daremo notizie .
    Dal Weastmeth tg è tutto , buona serata"
     
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  11. allorina
     
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    NO, voi siete pazze PAZZE!!!!!!!!! :laught: :laught: :laught: :laught:

    Ed io vi adoroooooooooooooooooooooooooooooooooooo :love: :love: :love: :love:

    ho riunito una "mandria" di pervertite

    Ragazze, passo più tardi per i ringraziamenti e oggi pomeriggio dovrei riuscire a postare il secondo capitolo

    Vi voglio bene!
     
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  12.  
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    CITAZIONE (*Blank* @ 10/6/2011, 10:18)
    Prenderlo alla sprovvista da dietro, mettergli una mano sulla bocca per non farlo urlare e portarlo nel boschetto :horny: Poi li torturarlo e .... fare cose che per l'ora non potrei dire.
    "Per il linguaggio e la natura di alcune scene si sconsiglia la visione ad un pubblico adulto. Il programma andrà in onda in seconda serata!" :laught:
    CITAZIONE (*Blank* @ 10/6/2011, 11:16)

    Ok, questa il programma : A giro una lo tiene fermo , una lo imbavaglia e un'altra "gli fà cose" ... :laught: Cose MOLTO :fuck:

    Oggi ormoni a mazzetta vedo eh....e brave !!!!! :gp: :horny: :rr:
     
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  13. stefymj
     
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    wow Allyy.....anche tu ci regali una tua FF...mi piace un sacco sei bravissimaaaa :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub:
     
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  14. allorina
     
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    Ragazze, siete troppo forti! :clap:

    Ele
    sono felice che sia stata tu ad accogliermi (e non poteva che essere così, nonostante ti volessi fare una sorpresa :love: )
    Sei fantastica e ti devo ringraziare per un'infinità di cose (sto tenendo il conto eh!)
    Mi fa morire dal ridere l'idea di te ed Eli nascoste dietro i tronchi come gufi in agguato :lool:
    poi va beh, è chiaro che quando si aggiunge anche Amy finisce sempre in orgia...... :lool:

    Grazie ragazze, vi voglio bene veramente :wub: :wub: :wub:

    Grazie di cuore anche a voi Licia e Cinziettamia
    Un bacione alla mia STE(Ci provo tesora, speriamo che non sia uno sputtanamento totale :lol:)

    E adesso basta chiacchiere, vi posto il secondo (e speriamo bene.....)






    CAPITOLO SECONDO - Will.i.am







    Non tornai più la notte a Grouse, l'emozione che avevo provato era stata così forte ed intensa da farmi temere di non essere in grado di gestirla, o almeno non ancora.

    Così decisi di evitare Allison il più possibile, ed il fatto che da parte sua lei manifestasse una certa indifferenza nei miei confronti e non facesse niente per assecondare una maggior confidenza nel rapporto, in un primo momento pensai che mi fosse di aiuto nello scopo che mi ero prefisso, ma non avevo fatto i conti col mio bisogno di sentirmi accettato ed amato da tutti, e ben presto mi ritrovai a desiderare di attirare la sua attenzione, ed allo stesso tempo a maledirmi per questa debolezza.


    Cercai di distrarmi da questo turbamento concentrandomi soprattutto sui miei figli, dedicandomi totalmente a loro: giocando, cavalcando, guardando cartoni animati, leggendo favole e coccolandoli.

    Erano la mia forza, il motivo principale per cui non potevo permettermi di mollare,
    e li amavo con tutto il cuore, ed amavo tantissimo il tempo che passavamo insieme......
    Unica nota stonata in quei momenti, era un pensiero sempre più insistente che s'insinuava a tradimento....il ricordo di un corpo stupendo che nella penombra mi aveva catturato i sensi e che non voleva più lasciarli andare.


    Per cui accolsi con un certo sollievo la notizia dell'imminente arrivo di Will.i.am, leader dei Black Eyed Peas,
    che avevo contattato a Los Angeles per un'eventuale collaborazione in veste di produttore;
    speravo che reimmergermi nel mio lavoro, mi avrebbe aiutato a fare chiarezza dentro di me, aiutandomi a ritrovare un maggior equilibrio. Lo speravo proprio.

    Mi aveva colpito della sua musica, oltre al ritmo, il fatto che benché fosse nato come rapper, il messaggio che diffondeva fosse comunque positivo, e volevo approfondire la sua conoscenza, per rendermi conto se il mio istinto ci avesse preso e se sarebbe scattata l'alchimia.





    Arrivammo all'aeroporto in perfetto orario,
    Bill e Marc andarono ad incontrarlo allo scalo mentre Allison, scesa dal suv, controllava che tutto intorno fosse tranquillo,
    cosicché io mi ritrovai tristemente a fissarla da dietro i vetri oscurati, immaginando come sarebbe stato stringerla fra le mie braccia, accarezzarla e farmi accarezzare, baciarla, dischiudere con la lingua quelle labbra morbide e.....

    cercai di riprendere il controllo dei miei pensieri che, nel loro vagare indesiderato, mi stavano regalando un'erezione del tutto inopportuna vista la situazione....

    Male Mike, molto male!

    Mi feci un promemoria del fatto che avessi già i miei figli, diversi problemi, una carriera da rilanciare, e che perdermi dietro a fantasie erotiche non rientrasse per niente nei miei piani,
    quindi tentai di risolvere la situazione visualizzando ghiacciai di montagna, principi d'assideramento, morte per ipotermia, quando finalmente l'immagine di Will apparve all'uscita, facendomi tirare un sospiro di sollievo, che però fu di breve durata considerato quello che accadde dopo e che non avrei mai potuto prevedere.


    Come fu sulla nostra traiettoria lo vidi aprirsi in un sorriso a trentadue denti, che non poteva certo essere rivolto a me, che rimanevo nascosto all'interno del suv.... ed infatti capii subito che stava puntando Allison, che in quel momento mi dava le spalle.

    Con due falcate la raggiunse e l'avvolse in un abbraccio che non si poteva certo definire di circostanza, schioccandole sulle guance baci carichi di un entusiasmo a dir poco imbarazzante.


    La mia prima reazione fu di sconcerto, poi shock e quindi un senso di esclusione che mi raggelò, senza bisogno di dover visualizzare nessuno scenario particolare,
    mentre lui intanto si era staccato un attimo per guardarla, per poi tuffarsi di nuovo.....

    E che cavolo!

    Feci scorrere da solo il portellone e scesi, incurante del fatto che qualcuno potesse riconoscermi.


    “Michael!”


    Ci abbracciammo senza troppe formalità, non ho mai amato mettere distanze con i miei collaboratori


    “William, come stai? Fatto buon viaggio?”

    “Tutto bene, grazie, sono felice di essere qui”


    Non avevo dubbi.


    “Forse adesso è meglio allontanarci però, parleremo in auto, non vorrei attirare troppo l'attenzione visto che fino ad ora siamo riusciti ad evitarlo”.


    Quindi salimmo e partimmo alla volta di Rosemount, e dopo aver esaurito gli argomenti “obbligati”, potei fargli finalmente la domanda che mi prudeva sulla lingua fin dall'inizio:


    “Scusa se te lo chiedo, ma non ho potuto fare a meno di notare che conosci la mia assistente”


    “Chi, Al? Sì, la conosco molto bene, pensa che siamo cresciuti nello stesso quartiere, anche se a quei tempi non ci frequentavamo;
    ci siamo ritrovati anni dopo, quando il mio manager l'ha assunta per fare servizio d'ordine ad un concerto.
    Successivamente ha collaborato con noi anche in altre occasioni.
    E' fantastica, in pochi anni è riuscita a farsi notare nell'ambiente di Los Angeles, non sapevo però che adesso lavorasse per te, pensavo fosse ancora in California”.


    Il suo entusiasmo fece risuonare in me strane eco, che m'imposi d'ignorare


    “Infatti non è molto che è qui con noi, io veramente non la conoscevo, è stata lei a proporsi attraverso l'agenzia, in sostituzione di un mio assistente che è stato costretto a dimettersi per problemi personali.
    Non conosco il motivo della sua decisione, Bill pensa che abbia voluto cambiare un po' ambiente....”


    “Cambiare ambiente? Ma se a Los Angeles siamo tutti pazzi di lei!”



    Ecco, quest'ultima frase poi non mi piacque per niente,
    anche perché prima di partire, avevo dato disposizione affinché preparassero l'appartamento per Will a Grouse, a fianco allo studio di registrazione,
    e dall'altra parte della corte rispetto a quello occupato da Allison.





    *








    Avevo visto giusto, Will era l'uomo dei ritmi, possedeva una freschezza ed una spontaneità che, unite ad un istintivo dosaggio espressivo, rendevano il suo groove innovativo ed originale.

    Mi piaceva anche come persona, in lui ci vedevo molto di quello che ero stato io vent'anni prima: la stessa ambizione, l'entusiasmo, ed una carriera solista in ascesa, oltre al fatto di aver avuto entrambi un'infanzia segnata da una figura paterna assente che, nonostante i successi professionali, aveva lasciato in tutti e due una vena malinconica di fondo difficile
    da compensare.


    Legammo subito, sia sul piano professionale che da un punto di vista più personale;
    m'interessava il suo lato umano e ci tenevo a conoscerlo meglio e confrontarmi, per cui trascorremmo dei giorni intensi, iniziando al mattino verso le dieci fino all'ora di pranzo, per poi riprendere a metà pomeriggio fino al momento della cena.

    Finivamo quasi sempre a tarda notte, dopo aver suonato qualcosa insieme o essere rimasti semplicemente a parlare, e se questo voleva dire tenerlo anche alla larga da Allison, ancora meglio!



    In realtà il motivo per cui lo avevo chiamato, era l'idea di una collaborazione su uno o due vecchi pezzi che avevo intenzione di riarrangiare, inserendo anche la sua partecipazione vocale,
    ma fino a quel momento non avevo ancora deciso quali dovessero essere.

    L'occasione mi si presentò alcuni giorni dopo quando, recandomi allo studio in anticipo rispetto al solito, m'imbattei in Allison e Will di ritorno da una corsa in mezzo alla campagna.

    Non si erano accorti della mia presenza ed erano bellissimi, soprattutto lei.....

    Indossava un paio di leggins ed una canotta aderente che metteva in risalto i suoi seni piccoli ma perfetti, ed aveva legato i capelli in una coda alta che la faceva sembrare ancora più giovane e luminosa.

    Ridevano spintonandosi, ed in quel momento non so cosa avrei dato per essere al posto di Will, essere io quello che veniva sbattuto contro il muro e che cercava goffamente, di sottrarsi alla traiettoria precisa e mirata del piede di Allison, io che la rincorrevo intorno alla fontana e le tiravo manate d'acqua, e che l'abbracciavo tentando di buttarcela dentro, per poi invece finirci io, fra le risate e gli schiamazzi di lei che si esaltava come una bambina.

    Dio com'era bella!

    Fu in quel momento che si voltò di lato dandomi le spalle, ed alla base del collo notai un tatuaggio, che fino a quel momento non avevo mai visto perché nascosto dai capelli:
    un'araba fenice stilizzata....stupenda....come lei.



    Mi ritirai all'interno dello studio, provando una specie di senso di colpa per aver assistito, seppur involontariamente, ad un momento di Allison che non mi apparteneva.


    Poggiai la schiena contro il muro sollevando il mento verso l'alto, ad occhi chiusi, ed emisi un lungo sospiro che conteneva tutto il peso della mia vita fino a quel momento....
    Il peso della mia solitudine....


    Adoravo i miei figli ed i miei bambini sperduti, la musica.... ma ero anche un uomo, un uomo abbastanza giovane,
    e non volevo rinunciare ancora ad innamorarmi.


    Come formulai questo pensiero, davanti agli occhi chiusi mi si parò l'immagine di Allison,
    Allison che probabilmente non si era nemmeno accorta della mia esistenza come uomo,
    e che non mi aveva mai neppure sorriso veramente,

    Allison che proprio in quel momento decisi di non evitare più.



    Ma prima c'era un messaggio che volevo arrivasse forte e chiaro nella testa di Will.


    Sistemai la consolle ed iniziai a cercare fra i testi e gli spartiti quello che sapevo faceva al caso mio, e lo lasciai in bella mostra sul tavolo davanti alla postazione di Will, che arrivò poco dopo con ancora i capelli umidi;
    si sedette e prese in mano il foglio:

    The girl is mine.....allora è questo il brano che hai deciso di fare?”


    Annuii. Non mi sono mai arreso senza combattere!

    Edited by ‚ally - 26/5/2013, 15:49
     
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  15. Sessy_Mj
     
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    User deleted


    Stupendo ! davvero complimenti aspetto con ansia il continuo :love: :hehe:
     
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183 replies since 9/6/2011, 19:30   5110 views
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