A t h o u s a n d l i v e s

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    None of your scars can make me love you less

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    Prologo-Flows of memories - Twenty years old girl- Thirty (een) years old boy - Ok everybody that's a crap- Mad about the boy- Mashed Potato - Junk food for two- For God's sake pt 1- For God's Sake pt 2- What & If- Best Before my heart explodes - Dear Daddy maybe... - Utter Bliss- The "R" Factor pt1-The "R" Factor pt2- Spoiled Brat vs Fucking Bitch- Facing the undeniable- Kissed by the stars-Inside (a bad day) - Counting the days down and bitching around (pt1) - Counting the days down and bitching around (pt 2) - Counting the days down and bitching around (pt3) - September (one)- September (two) - September (three) - September (four) - October - November - Come Back to me -Hold me thrill me kiss me make it happen - Love never felt so...flu - All I want for Christmas is... - Three (a new life is always a gift) - Pregnancy for dummies - Dancing Barefoot - Big Swans and Little Beans (pt 1)-Big Swans and Little Beans(pt2) - Birthday Girl - A Room With a View

    ___________________Fine prima parte____________________


    Happy movies for sad people - Maverick - Sing when you're winning - Doomed- Just Pretending- My worst desease- The breeding season - Smelly Jelly - Instant Karma pt1 - Instant Karma pt2 - "I know you" -You know me - Just Feel Better pt1 - Just Feel Better pt2- All the roads lead to where you are - Addictive Compound pt1 - Addictive compound pt2 - Fall Again pt1 - Fall Again pt2 - Truth or dare (part one) - Truth or Dare (part two) - Moving Mountains - Desperation is a tender trap- Rescue team- Rescue team pt 2




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    A million roads, a million fears
    A million suns, ten million years of uncertainty
    I could speak a million lies, a million songs,
    A million rights, a million wrongs in this balance of time
    But if there was a single truth, a single light
    A single thought, a singular touch of grace
    Then following this single point , this single flame,
    The single haunted memory of your face

    I still love you
    I still want you





    F L O W S

    of memories


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    E'
    passato tanto tempo dall'ultima volta in cui l'ho visto. E' passato ancora più tempo da quando l'ho visto per la prima volta,e ho saputo che c'era qualcosa in questa vita,capace di rivoltarmi l'anima con un solo sguardo.
    Tanto tempo. Parole così solide che mi sembra di sentirne il peso solo a pronunciarle.
    Gli anni sono venuti e se ne sono andati,a volte convulsi,un po' folli,a volte pigri e silenziosi,sono passate due generazioni e un sacco di mondo da quando l'ho visto per l'ultima volta. E nonostante tutto,a dispetto di tutti,lui è rimasto uguale. Hai lavorato bene, sì.
    Io sono invecchiata più di quanto avrei voluto invece,e ora guardo la vita con la serenità distaccata di chi sa che non ha più molto a che spartire con essa.
    Oggi è il 15 Ottobre 2049,ho visto il sole pallido dell'alba farsi ocra e rosso e poi spaccare il giorno salendo alto,tutto dalla finestra della mia stanza.
    La mia bella stanza,piena di me,mia fino all'osso.
    In lontananza il vociare dei miei adorati nipoti richiama la mia attenzione. Cantano una canzone dolce,una nenia che gli ho insegnato,la cui melodia aleggia nel mio petto invitandomi a fare un bagno nel fluire incessante dei ricordi.
    I ricordi.
    Loro non mi abbandonano mai,ora più di prima,sempre pronti a presentarsi all'appello al più piccolo suono,odore,alla più sciocca e casuale delle parole. Anche adesso che la mia vita si è ridotta dentro quattro mura continuano a vivere facendosi bastare quel poco che ho da offrirgli. Si nutrono di me?
    A volte penso che queste memorie ostinate siano un dono superiore,qualcosa di talmente oltre che se solo avessi fede in Dio o ne avessi mai avuta come ne aveva lui,certo saprei chi ringraziare o chi maledire,a seconda dei casi.
    Il dottore dal canto suo,con il sorriso indulgente che si riserva solo ai bambini e ai vecchi,dice che non è salutare vivere nel passato e che dovrei godermi ciò che ho costruito,gli affetti,la bellezza di questa casa che scoppia di vita,le giornate piene di colore dell’autunno che da queste parti è sempre così magnificamente malinconico.
    Suppongo che quando gliene parlo mi ritenga solo un po’ pazza.
    Io però ci ho riflettuto,ed ho elaborato le mie teorie.
    Forse è che la vita quando sta per giungere al termine si ripropone a singhiozzi,cercando il punto più alto e luminoso attorno a cui lasciarci abbracciati,salvi, prima dell’addio. O forse (mio caro dottore,semmai è questa la pazzia inconfessata dell'età) è solo il suo modo di tenermi compagnia,l'unico di cui adesso è capace.
    Ancora una volta quindi,vedrò il sole pennellare di ruggine e viola l'orizzonte e poi sparire,tutto dalla finestra di questa mia stanza,vecchia fino all'osso. Giorno dopo giorno dopo giorno...

    Oppure no.

    Potrebbe esserci un'altra spiegazione a questo incalzare che non mi lascia tregua. Qualcosa a cui non ho mai pensato, ma che solo a figurarlo sento una voragine calda aprirmisi al centro esatto del petto,dove nasce e muore ogni respiro. Potrebbe magari,non essere altro che la via di fuga più diretta per lasciare questa stanza troppo vecchia,troppo mia,prima che sia io stessa ad appartenerle. Sei tu? In effetti posso farlo adesso insieme a queste note piene di ricordi,loro hanno ali forti,posso infilarmi in una traiettoria sottile,non vista e volare lontano...
    E' facile come nient’altro se solo chiudo gli occhi.
    Perché se solo chiudo gli occhi ho ancora vent'anni,le sue mani tra i capelli e l'amore di questa e di altre mille vite si dispiega davanti a me,talmente abbagliante,da eclissare il sole.


    ***



    T W E N T Y

    years old girl



    png
    S
    e solo chiudo gli occhi dicevo,ho di nuovo vent’anni e non sono altro che un timido abbozzo di donna che suda tutto il sudabile trasportando il peso di quattro bottiglie d’acqua minerale. E’ Luglio e la canicola infierisce sugli Universal Studios impigrendone l’ispirato fervore. Vedo l’afa tremolare salendo dall’asfalto e liquefarsi nell’azzurro pieno del cielo e mentre i miei superiori,cioè tutti,si concedono la pausa del primo pomeriggio, io arranco da una roulotte all’altra per distribuire quell’acqua che pur lungi dal miracolo, si sta velocemente trasformando in brodo. Mi chiamo Sue Edith Newman e nell’audace presunzione dei miei vent’anni ho le idee molto chiare sul futuro,fantasie ancora più vivide e so ben due cose per certo.
    Uno:da grande sarò una regista. Anzi,sarò Regista -con la erre grande- e vincerò premi,guadagnerò riconoscimenti,spezzerò l'egemonia maschile sulla macchina da presa.
    Due:la mia anima gemella,il mio futuro marito,il mio famosissimo,ricchissimo,corteggiatissimo e bello-come-il-sole principe azzurro è a pochi metri da me,dentro una roulotte parecchio più grande dell’appartamento in cui vivo ed è del tutto ignaro della mia esistenza.
    Considerando che queste due,come dire,premonizioni aleatorie di gigantesche proporzioni hanno appena tre giorni di vita e coincidono con l’inizio del mio lavoro qui, mi chiedo anche se non sia nient’altro che la polvere di stelle che si respira nell’aria a darmi alla testa…ma in fondo ho solo vent’anni,per cui non mi importa.

    “Sue,mi raccomando ricordati di portare le valigie del trucco allo studio nove.”
    “Uh-uh”
    “E più tardi cominciamo le prove del servizio fotografico,fatti trovare nei paraggi nel caso in cui ci fosse bisogno di aiuto”
    annuisco.
    “Sì zio.”
    L’ometto che mi sta a fianco e si premura di aggiungere un altro paio di bottiglie alle quattro che stringo tra le braccia è Jim Bashfield,autore di numerosi programmi televisivi per la CNN nonché co-regista di Moonwalker,il lungometraggio a cui Michael Jackson –mio ignaro futuro marito- sta lavorando.
    Ho chiesto di essere assunta come assistente/tuttofare/ultima ruota del carro di questa produzione sia per sbarcare il lunario sia per entrare in contatto con quel mondo che nutre ogni mia fantasia da quando ho imparato a pronunciare la parola CINEMA, del tutto all’oscuro del fatto che il destino stia prendendo le mie idee poco più che adolescenti sul serio.
    La strada per i miei sogni di gloria dunque,comincia mentre poco dignitosamente carica come un mulo attraverso il lato Est degli Studios di Hollywood per raggiungere la roulotte cromata sulla porta della quale sono incise due lettere che dicono tutto:MJ.

    *


    Dentro c’era troppa gente,faceva troppo caldo e lui aveva sete. Non ultimo,Jessica non voleva saperne di chiudere la bocca nemmeno per un secondo e la testa stava cominciando a scoppiargli. Michael,il suo omonimo costumista,lo aiutò ad indossare la giacca piena di borchie sotto l’occhio della telecamera che la sua “amica” teneva in mano cinguettando come una cocorita,anzi,come un intero stormo di fastidiose,urticanti cocorite.
    Karen gli tamponò il fondotinta sulla fronte,dove una macchia più chiara pareva non avere intenzione di starsene nascosta sotto il cerone. Odiava la consistenza appiccicosa di quelle tonnellate di trucco ma odiava ancora di più somigliare ad una mucca pezzata. Si diede uno sguardo rapido allo specchio prima di chiudere gli occhi e sentire l’odore e poi la grana polverosa della cipria entrargli nel naso.

    “Etciù!”
    “Salute! Certo che sei intonato anche quando starnutisci baby.”

    A quelle parole sorrise,con il suo disarmante,perfetto sorriso professionale che era abituato a tirar fuori ad ogni evenienza,anche la più scomoda,e subito cercò di ignorare di nuovo quel civettare zuccheroso. Michael,che non era nemmeno lontanamente ingenuo come gli piaceva e gli faceva comodo far credere, sapeva quello che lei insieme alla stragrande maggioranza delle donne che gli stavano attorno voleva, e per un attimo pensò che sarebbe stato bello essere Jermaine,Jackie o un altro qualsiasi dei suoi fratelli per farla felice in dieci minuti e togliersela di torno. Almeno avrebbe smesso di trapanargli le orecchie con il suo ciarlare insensato. Bla bla bla bla…

    “Credo che abbiano bussato.”
    Bla bla bla…bla bla.

    “Puoi mettere un po’ di trucco più scuro qui Turkle? Ai lati del naso,assottiglialo.”
    “Sicuro.”

    Chiuse di nuovo gli occhi e si affidò alle mani di Karen trattenendo il respiro per stare più fermo,lei era in grado di fare miracoli con spugne e pennelli.

    “ MJ,vuoi anche il nastro adesivo per le dita?”
    Chiese il costumista e lui annuì prima che un’idea geniale venisse in soccorso suo e delle sue povere tempie che già pulsavano fastidiosamente.

    “Jess,puoi andare a cercarmelo tu?”
    In un frullo di zucchero filato la vide volare fuori dalla porta un attimo dopo.

    *


    E’ la seconda volta che busso senza ricevere risposta. A quanto pare non solo non sa che esisto,ma per lui sono talmente inconsistente che il rumore delle mie nocche sul metallo non gli arriva nemmeno alle orecchie.
    Sulle punte cerco di sbirciare dentro la roulotte e vedo delle teste passare da una parte all’atra,scomparire e riapparire poco dopo.
    Forse dovrei urlare qualcosa, o magari saltellare davanti alla finestra nella speranza che qualcuno mi noti e venga ad aprirmi. Sto per lasciare alcune delle bottiglie a terra per sventolare almeno un braccio quando sento una voce femminile.

    “Vado e torno!”
    La porta sbatacchia un paio di volte mentre un lampo biondo si precipita giù dai pochi gradini che la separano dal terreno. Guardo la ragazza appena uscita allontanarsi a grandi passi e poi, notando che la roulotte è rimasta aperta, mi affaccio cautamente all’interno. Sento voci ma non vedo nessuno, poi compare un uomo con il codino e una spilla da balia tra le labbra che mi sorride prima di andarsene seguendo la bionda. Preso coraggio do un altro colpetto con la mano.

    “E’ permesso?”
    “Avanti!”

    Inspiro,espiro,stavolta sono preparata.
    Ieri è stato tutto così improvviso e tanta l’emozione che ho temuto che il mio stomaco, dopo il doppio tuffo carpiato,fosse riatterrato al posto sbagliato. Infilato dentro un polmone o anche annodato un po’ più su,direttamente nell’esofago. Michael mi ha guardata senza veramente far caso a me e per non più di due secondi,ma tanto è bastato per farmi perdere la cognizione di ogni cosa. Tutta colpa di quegli occhi. Mai in vita mia avevo visto occhi del genere. Un nero elettrico,così vivo,così indicibilmente carico che sono riuscita a desiderare solo di restare lì imbambolata a fissarli per sempre. E subito dopo ho pensato: Oh Cristo,lo voglio. Proprio questo.

    “Sono venuta a portare l’acqua.”
    La mia voce è un gracidio poco convinto mentre avanzo verso il tavolo più vicino.

    “Poggiala lì tesoro anzi,mettila nel frigo.”
    Mi fa eco la donna con una gran massa di capelli biondi affacciandosi dal separè.

    *


    “Ecco qui ho finito Mike.”
    Quando riaprì gli occhi le luci gialle delle grandi lampadine attorno allo specchio lo accecarono per un attimo. Sbatté le palpebre e si grattò la punta del naso che ancora prudeva un po’,poi si guardò. Ora andava molto meglio.

    “Grazie Turkle.”
    L’amica gli fece l’occhiolino,sorrise e cominciò a rimettere le sue cose nella grande valigia da trucco di pelle nera.

    “Io vado,se hai bisogno…”
    Seguì Karen allontanarsi e fu allora, con la coda dell’occhio,che la vide. Di spalle la figura sottile con una quantità spropositata di ricci bruni stava allineando delle bottiglie sul tavolo mentre si guardava attorno (dietro,davanti,a destra e a sinistra con molta enfasi). Non aveva mai visto tutti quei capelli,pensò, o forse sì,il giorno precedente di sfuggita,ma c’era veramente tanta gente che gli girava attorno e non riuscì proprio ad esserne sicuro. Poggiò il day planning al quale aveva intenzione di dare un’occhiata sulla sedia da trucco.

    “Stavi cercando qualcosa?”
    Chiese e subito la vide trasalire,poi girarsi di scatto.

    “No.”
    Silenzio.

    “Cioè,sì…il frigo,per queste.”
    Alzò una bottiglia mentre con un sorriso incerto faceva scivolare gli occhi sul suo viso senza tuttavia soffermarsi in nessun punto particolare. Michael trovò subito che quella ragazza somigliasse un po’ a Janet:gli zigomi alti e sporgenti,il naso piccolo e dritto,non troppo alta,con la differenza che la sua pelle era più chiara e le iridi di un verde intenso.

    “E’ lì.”

    *


    Ottimo inizio,complimenti a me. Ho il frigo giusto davanti al muso e non l’ho visto,non sono riuscita a metterlo a fuoco. Sto facendo la figura dell’idiota e questo non combacia esattamente con i miei piani,non combacia con i piani di nessuna donna che voglia sedurre un uomo a dire il vero…
    Mi sorride amichevole anche se non lo sto nemmeno guardando bene in faccia,d'altra parte lo dicono tutti che è gentilissimo. Devo respirare prima di diventare blu. Gesù,è cento volte più bello di come appare in foto. Ma che vado blaterando,mille volte più bello. Calma, resta calma,sopprimi le tue cazzo di emozioni e dì qualcosa per l’amor del cielo.

    “Oh...”
    OH.
    Oh,sono una perfetta imbecille scusami.
    Oh,sono rimasta così abbagliata dalla tua bellezza mozzafiato che non ho visto a un palmo dal naso.
    Oh,se smetti di sorridere forse riesco anche a ricordarmi come si fa a respirare.
    Ho voglia di correre fuori e mettermi a gridare come un’isterica e invece pigolo solo:

    “Grazie.”
    Lentamente prendo due bottiglie e mi avvicino al frigorifero,lo apro e le ripongo nel ripiano più in basso cercando al contempo di infilarmici anch’io...e sparire.

    *


    Ha un bel culo. Un bel culetto alto,pensò vedendola abbassarsi ,mentre il tintinnare delle bottiglie era l’unico suono udibile nella roulotte. A lui era sempre piaciuto guardare le donne,principalmente quando non potevano vederlo,perché trovava che perdessero tutta la naturalezza se coscienti di essere osservate. Gli piaceva guardarle ed il suo cervello funzionava esattamente come qualsiasi altro cervello maschile,per cui notò subito che la ragazza che portava l’acqua aveva un gran bel culo.
    Ripescò gli occhi seguendo la curva della schiena che si tese di nuovo prima che lei si girasse e portò alle labbra una delle bottiglie per placare finalmente la sete.

    *



    “Ewww”
    Un verso di disgusto e l’orrore che cresce velocemente nel petto. Michael stira le labbra poggiando sul tavolo una delle bottiglie d’acqua dopo averne preso un sorso. Cazzo,lo sapevo.

    “E’ calda come…come…”
    Momento di silenzio in cui esalo l’ultimo filo di ossigeno che ho nei polmoni.

    “Come pipì.”
    Chi ha detto pipì. Chi ha detto pipì?? Io non ho detto pipì,no.
    Michael comincia a ridere.
    Ho detto pipì.

    “Esatto!”
    Ho detto a Michael Jackson che l’acqua che ha appena bevuto è come la pipì.
    “Mi dispiace,questa è la roulotte più lontana e io ho bussato due volte ma nessuno mi ha sentito,sono stata fuori un quarto d’ora e…è diventata così.”

    Come la pipì sì.” E giù a ridere.
    La cosa pare divertirlo come un bambino,i bambini si divertono molto a parole come: pipì,cacca,caccole e simili. Non so se mi stia prendendo in giro, ma io sento le guance in fiamme e non ho ancora una volta il coraggio di guardarlo negli occhi.

    “Fa nulla,se ci aggiungo un po’ di miele e limone aiuta a scaldare la voce lo sai?”
    “Mi dispiace…”

    Voglio seppellirmi ORA. Che qualcuno mi seppellisca sul set del cimitero Cherokee ,visto che ci siamo.

    “Anche se non devo cantare…”
    “Sono mortificata ora ne porto subito un’altra già fresca.”
    “Hey…”
    “Non volevo,mi spiace,mi spiace.”
    “Va bene,non c’è bisogno che ti scusi ancora.”

    Povera mentecatta che sono.

    “Mi scu…”
    Alza una mano e mi fa cenno di smettere. Solo allora mi rendo conto di essere diventata petulante. Come se già non avessi fatto la mia figuraccia.

    “Non fa niente ti ho detto. Non è mai morto nessuno bevendo dell’acqua calda,anche se è calda come la pipì.”
    Sento la sua voce tingersi di nuovo di divertimento alle ultime parole e sospiro annuendo.

    “Sei nuova?”
    Lentamente alzo lo sguardo e vedo che con molta tranquillità prende un altro sorso dalla bottiglia incriminata. Sbarro gli occhi,ma lui stavolta rimane impassibile.

    “Ho cominciato due giorni fa,sono la nipote di Jim,il regista.”
    “Ah Jim!”

    Già…lui. Jim… sì. Ora tocca a me dire qualcosa…. Vediamo,convenevoli:è un onore conoscerti, oggi è bello il tempo, sono così emozionata che sto facendo la figura della demente... Ma nulla.

    “E come ti chiami?”
    “Sue.”

    E anche Edith e Newman. Due nomi e un cognome fanno più conversazione di tre lettere,ma neanche questi mi escono.

    “Piacere di conoscerti allora, Sue.”
    E’ proprio gentile,educatissimo,al posto suo io già mi sarei mandata via anzi,mi sarei cacciata fuori a pedate.

    “E…grazie dell’acqua.”
    Ecco appunto.

    “Prego.”
    Sorrido,di nuovo con le guance in fiamme e poi a grandi passi mi riavvicino alla porta ancora aperta.

    “Ciao,alla prossima.”
    In risposta agito la mano,anzi, agito la mano come un’idiota prima di saltare letteralmente giù dalla roulotte sperando di trovare uno strapiombo di 20 metri sotto.
    Povera me,c’è solo il solido,polveroso terreno.

    Edited by ‚effulgent - 21/4/2015, 23:26
     
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    “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli

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    Come sono orgogliosa di te!
    :love:
     
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  3. monsiter
     
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    :**: :**: :**: la QUEEN è tornata, alla grandissima. GRAZIE :--:
     
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  4. Ray of light*
     
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    Eh si...sei tornata finalmente!! e adesso posso anche commentarti!! che bellooo!! :love: già il primo capitolo mi piace! ti seguirò in questa nuova avventura Ale! :**:
     
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  5. cinzia 62
     
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    Ben tornata Eff!Sarà un capolavoro lo so...ma d'altronde con te non può essere altro! :kiss:
     
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  6. °Alexandra°
     
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    Quanto ti amo :**: :**: :**: :**: :**: :**: :**:
    Finalmente ti sei decisa :wub:
     
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  7. Beat it 81
     
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    Evvai !!!! Il ritorno di Eff!!!!! Aspetto già con ansia il nuovo capitolo ;-)))))...Ah, ma sai che l'hai fatta iniziare col giorno del mio compleanno? 15 ottobre ;-)))). Baci Sara
     
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  8. °RobyMJ°
     
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    Ci sono anch'io!!! Sono molto felice di poterti seguire :D non vedo l'ora del continuo e per ora, non posso che farti i miei più sentiti complimenti
     
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  9. Elena01
     
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    E vaiiiiiiiiiiiii
    Ragazze... beccatevi questa :": : che vi avevo detto stamattina? La nostra Queen non delude mai :love: :love: :love:
     
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  10. LSButterfly
     
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    :**: :**: ODDIOOOO Sono commossa !!!!!! Una nuova FF da Effulgent !!!! La attendevo da Storytellers !!!!!!!!! AAAAAAAAAHHHHHHHH !!!!!!!! Che dire se non....meravigliosa !!!!!!!!!!!!!!! Attendo con ansia il seguito e gli sviluppi ovviamente, sappi che già la prima parte mi ha fatto venire il magone.....
     
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  11. Michael58AliasBlank
     
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    AMOREEEEEEE MIO SEI TORNATA!!!! Io ti amo ....... l'inizio è fantastico e voglio subitissimo il seguito!!! GRAZIE , GRAZIE , GRAZIE ....GRAZIE!!! Le tue storie sanno sempre darmi emozioni uniche ed è come guardare un film ...Uno splendido film! tvb
     
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  12.  
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    E ti seguirò ancora... :D
     
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    ... l'amor che move il sole e l'altre stelle :wub:

    Grazie Ale :**:
     
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  14. Ylenia Jackson 94
     
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    Oddioooo!!
    Quanti mesi è che non mi gusto un altra tua creazione?? quanti??? :alcool:
    Già l'inizio mi piace, continua presto!!!
    Sarà un altro capolavoro come sempre... :**: :**:
     
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  15. Off the wall
     
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    Un inizio sterpitoso! :love:
    Inutile dirti che seguirò questa storia con mooolto piacere!
     
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