Waiting for you

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  1. °Alexandra°
     
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    Okokok...mi ero ripromessa che non avrei cominciato subito una nuova FF,ma alla fine non ce l'ho fatta,così prima che perdo la mano e mi abituo solo a scrivere one-shot, lancio questa nuova storia come una bomba :D
    Attenzione e auguratevi di rimanere tutte intere
    :love:
    Un ringraziamento speciale va a Malice ed ,effulgent perchè quando ho bisogno di loro ci sono sempre per consigliarmi e sostenermi :love: vi amo teSSore :love:
    Forse senza il loro incoraggiamento non avrei postato :**:

    ________________________




    Genere: Fan Fiction a capitoli
    Paring: Michael J Jackson/Personaggio inventato
    Rating: NC 17/Rosso
    Avvertimenti: Tematiche e linguaggio non adatti ai bambini

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    Waiting for you



    1




    Aida si guardò allo specchio: era stupenda. L'incarnazione di ciò che si può definire "perfezione".
    Una maglia piena di paillettes rosso fuoco aderiva come una seconda pelle sui suoi seni alti e rotondi,non volgari,ma provocanti come pochi.
    I fianchi sinuosi erano fasciati da una minigonna nera che poco lasciava all'immaginazione; le cosce tornite e i muscoli eleganti e sfilati dei polpacci terminavano poi in due caviglie sottili issate su un paio di tacchi a spillo cromati.
    Si raccolse i capelli corvini con entrambe le mani e alzò un pò la testa,inclinandola leggermente.
    Quel succhiotto violaceo era ancora lì anche dopo una settimana.Nessun fondotinta era riuscito a celarlo,ma la cosa che faceva stare male Aida non era tanto quel segno che prima o poi sarebbe svanito,ma la ferita nel cuore, sempre aperta che continuava a sanguinare da 3 anni ormai e cioè da quando aveva lasciato l'Argentina.
    Era volata a Los Angeles con la morte nel cuore, ma qualcuno doveva pur sacrificarsi per mandare avanti la piccola casetta a Bahìa Blanca dove aveva vissuto per 25 anni insieme a nonna Amaranta.I soldi della pensione non bastavano mai e Aida non riusciva a trovare un buon lavoro per poter permettersi di coprire le spese e le primarie esigenze di Juan,il suo unico fratellino di soli 6 anni. E così si fece convincere a cercare un pò di fortuna negli Stati Uniti. Un fotografo argentino le aveva indicato un'agenzia di modelle a Los Angeles. Aida non aveva mai pensato ad una cosa del genere. Sapeva di essere carina, ma era tutto merito dei suoi amici che la riempivano di complimenti che la lusingavano molto,ma mai e poi mai le era passato in mente di sfruttare queste sue doti al fine di racimolare qualche soldo.
    Anche se a malincuore, fece le valigie e partì con tante speranze, poche illusioni e con solo un indirizzo e un nome da trovare.

    -Aida!- gridò "quel nome".
    La ragazza si voltò di scatto guardando Andres che se ne stava poggiato contro lo stipite della porta della piccola stanza che divideva con una collega.
    Gli occhi neri e spalancati della giovane, suscitarono l'ilarità dell'uomo che ,infilando le mani nelle tasche dei suoi pantaloni neri dal taglio classico,accavallò un piede sull'altro e disse:
    -Non volevo spaventarti,tesoro...Sei pronta? Si è fatto tardi.- poi,stringendo gli occhi verdi a due fessure: -Sei così bella che quasi mi spiace doverti cedere a quel tizio grasso e sudato. Ma si sa...Paga tanto, ed è questo che conta. Poco meno di tre ore e ti avrò di nuovo nel mio letto.
    Sorrise malizioso, avvicinandosi ad Aida che intanto non aveva avuto nemmeno il coraggio di fiatare. Immobile lasciò che la mano insidiosa di Andres si facesse largo dentro la sua maglia dall'ampia scollatura,poi sentì una morsa feroce attorno ad un suo seno.
    L'uomo le alitò sul collo ambrato,spostandole alcune ciocche color dell'ebano e lisce come seta.
    -Mi fai impazzire.Solo tu mi fai impazzire così,Aida...-e dicendolo le strizzò un capezzolo con due dita.
    -Andres...-riuscì a sibilare la ragazza,sopraffatta dall'irruenza di quella specie di datore di lavoro che ormai l'aveva in pugno da troppo tempo e dal quale voleva separarsi con la stessa voglia di starci insieme per sempre, pur di continuare ad aiutare chi amava veramente,dall'altra parte dell'America.
    -Cosa c'è? Non dirmi che ti stai eccitando...-continuò lui con quella voce graffiata per il desiderio sempre più evidente sotto la stoffa tesa dei suoi pantaloni. Si strusciò contro il bacino della ragazza.
    -Lo senti..? Lo senti come mi fai impazzire?Rispondimi...-disse, scendendo con le mani sopra i glutei alti e sodi e stringendo anche quelli con un impeto quasi animale.
    -S...si,lo sento. Basta Andres,fammi andare,ti prego.-mormorò infine con quel tono perennemente dimesso che adottava quando era in sua presenza.Forse per tenerlo buono: non le conveniva essere aggressiva.Avrebbe peggiorato solo le cose.
    -Ok,vai,ma ricordati che io sto qui ad aspettarti con impazienza,mon amour...-e dicendo questo le posò un bacio sul collo,vicino al succhiotto di qualche sera prima.

    Aida afferrò la borsa e il cappotto nero,poi uscì,lasciandosi alle spalle Andres e quel suo odioso profumo pungente che aveva invaso tutta la stanza e che, ne era sicura,non avrebbe tolto facilmente dalla sua pelle e dai suoi vestiti come se anche quell'essenza fosse un'ulteriore catena che la intrappolava a quella vita squallida,ma da cui uscire sarebbe stato difficile.Forse, addirittura, impossibile.



    "Forza Aida...chiudi gli occhi e inspira profondamente...Hai sopportato tante altre volte,puoi farlo anche ora.Devi farlo.Non hai scelta."
    Il signor Peterson era un ricco commercialista e alla fine non trattava male Aida,ma la desiderava come molti altri uomini.
    Le sfiorò una coscia facendosi largo tra le pieghe del lungo cappotto della ragazza.
    -Hai la pelle più morbida che esista...Mi sei mancata Aida.-disse ad un tratto guardandola negli occhi scintillanti incorniciati da folte ciglia incurvate perfettamente che le conferivano uno sguardo profondo e sensuale.
    -Non vedo l'ora che finisca la cena...-continuò a dirle avvicinandosi a quel viso dai lineamenti delicati e ingenui che contrastavano tanto con tutto quel trucco che doveva farla sembrare ciò che non aveva mai sentito di essere.
    "Non vedo l'ora che finisca tutto...",pensava intanto lei anche se i suoi occhi ricambiarono in un'espressione cordiale e il suo sorriso perfetto accese ancor di più il rosso scarlatto di quelle labbra a forma di cuore.
    -Potrei anche farne a meno,volendo...Magari ceniamo dopo.Che ne dici?-chiese con più insistenza il signor Peterson ed Aida fu attraversata da un'ondata di terrore.
    -Come preferisce...-sibilò.
    -Io preferirei arrivare subito al...dessert.Ma non vorrei sembrare troppo,diciamo..ingordo.Devi capirmi,tesoro,sono giorni che attendo questa serata.
    -Bene,ceneremo più in fretta.-Aida la buttò lì,sperando che l'ultima offerta venisse accettata.
    E così fu.
    -Molto saggia...molto saggia.-ed ancora le sfiorò l'interno coscia.
    Finalmente la grande limousine si fermò e così anche quelle carezze fastidiose cessarono.
    Aida tirò un mezzo sospiro di sollievo.
    Scesero dall'auto e fecero il loro ingresso nella grande hall,diretti al ristorante.



    ***




    Michael si allungò pigramente sul divano.
    -Forza alzati! Dobbiamo prepararci,Mike. Sono già le sette.-lo incoraggiò Steven con voce allegra.
    Steven Byron era un suo amico ed aveva collaborato con lui nella produzione dell'ultimo album,"Invincible". Proprio per motivi di lavoro,quella sera, li attendevano a cena al Jolly Hotel di Pasadena.
    -Ok...Chiama Grace e dille di venire nel mio studio che devo dirle due cose riguardo ai bambini,io intanto vado a sbrigarmi.
    Michael si alzò e sparì dietro alla grande porta del salone.


    Un'ora dopo erano entrambi intenti a discutere con altre cinque persone in uno dei tavoli rotondi dell'immensa sala del ristorante di quell'hotel.
    Pochissima gente sparsa qua e la e tutto abbastanza tranquillo per avere un ospite particolare come Mister Jackson in persona.
    -Scusate,torno subito.
    Michael scostò la sedia ed alzandosi in piedi si diresse verso i bagni del locale.

    -Ooops! Mi scusi tanto.
    La porta a battenti della lussuosa toilette andò a colpire in piena fronte Michael,il quale prese istintivamente a massaggiarsi con entrambe le mani.
    -Oh mio Dio, che male!
    -Lasci,faccio io...

    Michael teneva ancora gli occhi socchiusi,mentre una mano fresca gli sollevava il mento delicatamente ed un'altra gli tamponava la parte colpita con un fazzoletto imbevuto d'acqua fredda.
    Aida si sentì così in colpa per aver involontariamente causato quell'incidente che presa dalla frenesìa di voler riparare non si rese conto con la giusta lucidità di chi le stesse di fronte e che pian piano stava aprendo due occhi scuri proprio a due centimetri dal suo viso.
    -Non fa niente.Sono cose che capitano,non preoccuparti...-mormorò appena Michael.
    Aida si scostò quel tanto che bastava e afferrò la borsetta sopra il marmo rosa.
    -Oh madre de Dios!-esclamò quasi spaventata.
    -Che succede?-chiese Michael prontamente,quando ad un certo punto non potè fare a meno di notare la bellezza abbagliante di quella ragazza e colpevole di un'occhiata rapida sulle belle gambe scoperte e provocanti,abbassò lo sguardò.
    -Lei è...ed io ho..-Aida era senza parole.
    Quell'imbarazzo tolse invece Michael dal suo e non potè trattenere una risatina.
    -Si,anche io ricevo porte in faccia.-disse divertito.
    Aida rialzò piano lo sguardo e le sue guance erano un pò più rosse della tonalità di quel fard che già le colorava.
    -Sono davvero desolata.E' solo che non ci sto più con la testa stasera...vado un pò di fretta e...
    -Calmati,non è successo niente. Anzi ti sono grato per avermi fatto sorridere un pò dato che mi annoio a morte alle cene di lavoro.Prima di improvvisare uno xilofono sui bicchieri di cristallo ho preferito correre qui in bagno per perdere un pò di tempo...-ammise Michael esagerando un pò per toglierla dall'imbarazzo.
    Aida rise,portando la testa all'indietro e lui rimase incantato da quel sorriso.
    -Lei è molto divertente,oltre che un grande artista.-disse sinceramente.
    -Ti ringrazio,ma quel "lei" mi fa sentire un "vecchio divertente".-disse mordendosi il labbro e socchiudendo leggermente gli occhi,segno evidente della sua timidezza.
    -Oh,ma non riuscirei a dar...ti del tu.-poi scoppiò a ridere coprendosi la bocca con una mano.
    -Bene,l'hai appena fatto.-sentenziò allegramente lui.
    -Senti mi potresti fare un autografo? Oddio sono ridicola,vero? Prima ti spalmo la porta in faccia e poi ti...
    -Sei molto divertente anche tu...sai?-fece Michael sorridendo.
    Aida estrasse un piccolo foglietto dalla borsa.-Spero di avere la penna...deve essere qui infilata da quache parte...eccola!
    Michael si appoggiò sul freddo ripiano e poi la guardò interrogativamente.-Tu sei?
    -Aida.-rispose emozionata.
    -"Ad Aida...con affetto...Michael Jackson" ecco,prendi,Aida.Hai proprio un bel nome.-disse allungando il foglietto quadrangolare verso la mano della giovane.Le loro dita si incontrarono per una frazione di secondi e subito si ritrassero come se fossero fatte di fuoco e di cera.
    -Grazie,per tutto e scusami ancora per l'incidente di poco fa.-disse lei infilando l'autografo nella pochette insieme alla penna.
    -Di nulla...è stato un vero piacere Aida.-ammise sinceramente Michael con quello che sembrò un mezzo inchino.
    Un ultimo sguardo a quegli occhi neri e Aida si voltò di spalle per poi uscire in fretta dalla toilette.
    Michael sospirò e scosse la testa,sorridendo e ripensando alla scena assurda che si era svolta in poco più di cinque minuti dentro quel posto altrettanto inusuale per firmare autografi.
    Poi l'occhio gli cadde su un biglietto giallo a pochi centimetri dal suo piede.
    Si chinò a prenderlo e girandolo dall'altro lato lesse: "Andres Martinez" Poi sotto c'era un indirizzo e il numero di telefono.
    Se lo mise in tasca e fece per uscire quando si accorse che Aida non aveva dimenticato solo quel biglietto,ma anche il fazzoletto bianco che aveva usato per lui.Lo prese sorridendo e se lo rigirò tra le mani.
    Era tutto bianco con un ricamo in un angolo.Una "A" poi più nulla.
    Sporse la testa dalla porta del bagno,ma di Aida nessuna traccia.Sconsolato si mise in tasca anche quel pezzo di stoffa umido e poi uscì.


    Edited by °Alexandra° - 18/11/2010, 15:50
     
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  2. V e l e n o
     
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    E' da ieri sera che la aspetto :**:
    Sono eccitata tutte le volte che vedo una tua nuova creazione perché so già che sarà un vortice di emozioni che sai creare e plasmare a tuo piacimento.

    Onorata di esserci ancora una volta :wub:
     
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    “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli

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    Meno male che ci sei Sam :wub:
    Forza Aida, stendilo.
     
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  4. dirtydiana
     
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    Come sempre sei divina......

     
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    live, laugh, love ♥

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    CITAZIONE (V e l e n o @ 18/11/2010, 11:29) 
    Sono eccitata tutte le volte che vedo una tua nuova creazione perché so già che sarà un vortice di emozioni che sai creare e plasmare a tuo piacimento.

    Idem... sono proprio contenta per questa tua nuova FF Ale! :**:
     
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  6. Beat it 81
     
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    Ho letto il primo capitolo tutto d'un fiato, Alexandra sei davvero grandiosa!!!
     
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  7. °Alexandra°
     
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    :**: A questo punto spero solo di non deludere le vostre (e le mie) aspettative :wub:
    Siete meravigliose
     
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  8. Temptation
     
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    eheh
    ci sei ricascata

    :tunz: :yep: :yeppa: :aaa:

    Bastano queste faccine per farti capire quanto sono contenta?

    Ti seguirò anche in questa avventura :love: :love:
     
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  9. °Alexandra°
     
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    Eva ti amo
     
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  10. Temptation
     
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    è amore reciproco Sam u.u
     
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  11. Ester jackson
     
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    SEI TORNATA'?!?!?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    :**: :**: :**: :**: :**: :**:
    evvaiiiiiiii .......mitica Ale :yep: :aaa: :hehe:
     
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  12. °dirty°
     
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    UNA NUOVA FF DI ALE?!?!?!?!?!?!?!?!?!?
    aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah.

    Grandissimo inizio, non potrà che essere un successo my love, io mi siedo qui, in prima fila a godermi il meraviglioso spettacolo.
    :hug:
     
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  13. cinzia 62
     
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    Ma bentornata Ale!Mi piace già tantissimo...ma di cosa mi stupisco poi?Sei una garanzia.Bravaaaaaa!
     
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  14. Elena01
     
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    E brava la nostra Sam! :love: :love: :love: :love: :love:
    E così inizia una nuova avventura... :**: :**: :**: Evviva!!!! :yeppa: Anch'io sono qui in pole position per gustarmela tutta :--: e ho il sospetto che questa Aida, ce ne farà vedere delle belle... sbaglio? :--: :kiss2:
     
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  15. Ylenia Jackson 94
     
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    E rieccolaaaaaaaaa!!!!
    Dimmi Ale ci avevi sperato di liberarti di me vero??? :shifty: :shifty: :shifty:
    Già la storia mi piace... voglio un continuo!!
     
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678 replies since 18/11/2010, 11:10   17160 views
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