FairyTale into Fairytale

Due amici , un'antica profezia , un amore ... un destino!

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  1. Michael58AliasBlank
     
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    FairyTale into FairyTale


    Capitolo 1


    Giugno 1995 , Milano

    “Rupert , sono a pezzi! La vita è ingiusta , non ho avuto neanche il tempo di salutarla ….. Dovevamo cenare insieme ,era il suo ottantesimo compleanno ed …. era così felice ! Ora … sono completamente sola !”
    “ Vita mia , non fare così ti prego … Mi si spezza il cuore nel vederti star male e mi sento impotente, poiché non posso alleviare la tua pena !”

    Oh , No, No! ….. Fermo immagine!!
    Scusate cari amici , ovviamente se non mi presento e non vi spiego chi è la bellissima e dolce ragazza che sta invocando il mio aiuto , capirete ben poco di questa storia o meglio favola! Sarò breve, coinciso e non tralascerò neanche una virgola.
    Voglio avvertirvi : Questa è la storia di due vite, le nostre vite , che si sono intrecciate per caso o se ci credete per merito del caro e vecchio Fato. Ammetto che ci sia qualcosa o qualcuno , lassù, che ci protegge e guida i fili della nostra esistenza ma di certo non si chiama Fato! Invece la mia Leonor ci crede fermamente!!! E’ una ragazza romantica , sensibile e profondamente fragile , ma piena di vita , con il sorriso sempre dipinto in volto e … con tanta voglia di amare. Bene , bene …… questo simpatico e furbo destino, come direbbe lei, ha intrecciato le nostre vite con una terza. Per essere corretto direi che ci ha travolto come uno tsunami improvviso, nella sua. Ovviamente, fino al quel momento ne eravamo ignari tutti e tre e quando le cose hanno preso una piega pericolosa era già troppo tardi!!
    Ma ritorniamo a noi !
    La storia che sto per raccontarvi è una semplice storia d’amore ma ancor meno semplici sono state le circostanze in cui è nata. Per non parlare della persona che , dal quel fatidico (e a volte dico maledetto) giorno entrò nei sogni, nei pensieri , nelle giornate , nel lavoro e in ogni secondo della vita di Leonor! Vi starete domandando : Ma l’amore è una cosa meravigliosa! E’ una benedizione di Dio! Se è corrisposto può cambiarti la vita! Beh , avete ragione e non posso darvi torto …. Se solo si fosse innamorata di un semplice ragazzo che … lavorava con lei …. o che ….. studiava … o che ….. faceva il barman nel locale dove andiamo tre volte a settimana! Se solo non fosse stato Michael Jackson! Insomma , voglio farvi capire che, per quanto due persone vogliano stare insieme e credano fermamente in loro , certe vite sono così diverse le une dalle altre da non permetterlo. Il passato interferisce sempre complicando tutto e la distanza è un’antagonista dannosa. Sono sicuro che in certi momenti odierete questa storia , in altri piangerete , in altri spererete , in altri riderete … ma in altri pregherete che tutto finisca per il bene di entrambi. Forse se non fosse stato per me tutto questo non sarebbe accaduto , delle volte mi sento tremendamente in colpa. Non avrei mai dovuto conoscerla! Cercate di non fraintendermi …. Ringrazio Dio ,tutti i giorni, per aver mandato quest’angelo nella mia vita perché è riuscita a darmi la forza quando ero a terra , a farmi capire che bisogna essere fieri di ciò che si è camminando a testa alta. Mi ripete sempre: “ Se le persone ti amano veramente .. a loro non importa come andrai vestito , di che colore è la tua pelle o quali sono i tuoi gusti sessuali … ti ameranno e basta!!! Devi essere fiero di te stesso , devi amarti per primo!” E io invece, l’ho ripagata così : distruggendo la sua spensieratezza e il suo equilibrio. Giuro che non avrei mai voluto che conoscesse il lato doloroso dell’amore , per lei avevo immaginato (avevamo immaginato) ben altro!
    Leonor ha 28 anni , vive a Milano da quando sua madre le diede la vita a discapito della sua. Ha vissuto con il padre fino ai 20 anni ma successivamente decise di essere autonoma e staccarsi da lui , un padre troppo apprensivo e con il quale il dialogo era quasi inesistente. Frank (suo padre è di origine francese) si è trasferito a Torino con la nuova moglie e i suoi due figliastri. Si sentono per le feste e si vedono pochissimo ….. Non chiedetemi perché ….. credo che i genitori siano esseri misteriosi. I miei sono …. MOSTRI MISTERIOSI! Da due anni insegna all’università delle Belle Arti di Brera. Laureata in Storia dell’arte terminò gli ultimi anni universitari in Irlanda , durante il suo Erasmus. E’ lì che la conobbi! Fece i lavori più disparati per riuscire a terminare i suoi studi e raggiungere i suoi obbiettivi e …. vi riuscì pienamente. E’ conosciuta in tutti gli ambienti in cui si respira Arte , è un’eccellente pittrice e restauratrice , presidentessa del Museo D’arte Antica di Milano e ora impegnata nella realizzazione della scenografia per “Othello” al Teatro della Scala!
    PUO’ BASTARE , AMICI!!??
    A parte l’ironia , ne sono orgoglioso! … Ho seguito il suo cammino e sono stato presente in ogni momento della sua vita. Se non fossi gay me ne sarei perdutamente innamorato!! Ero in Irlanda per lavoro , sono un’avvocato penalista e ho 33 anni. Da quel giorno siamo inseparabili , come fratello e sorella … Siamo rinati! Ora vivo a Milano da 3 anni e lavoro per un prestigioso studio legale che , all’occorrenza , mi porta a viaggiare molto!
    Sono convinto che sia stata un’interessante introduzione quindi riprendiamo da quel lontano 1995….
    La sua telefonata disperata , quel giorno del 16 Giugno , fù dovuta alla morte improvvisa della sua adorata vicina di casa. La Signora Orlando era vedova , senza figli e ormai in pensione. Era stata la prima ballerina della Scala di Milano , aveva conosciuto ogni angolo di mondo e per la mia Leonor era come una madre , un padre e una nonna. Certo, aveva me, molti conoscenti grazie al lavoro che svolgeva, ma poche amiche ( il suo motto era : poche ma buone!!) e nessun’altro! Quindi le serviva il mio aiuto: Morale e Civico. La cara Signora Orlando le aveva lasciato tutta la sua fortuna: un favoloso conto in banca, due appartamenti in centro a Milano , una cascina nelle campagne Toscane con al seguito vigneto e uliveto e …… il suo inseparabile Marley , un Levriero Afgano di nove anni!!! Leonor era scioccata !! Avrebbe di certo preferito averla ancora viva , credetemi!

    Luglio 1995 Acquatica (Idroscalo) – Inaugurazione per l’installazione della Statua di MJ,voluta dallo stesso per promuovere il nuovo album (History P.P.F.)

    “Odio accompagnarti in queste cose … mi sento stupida!!!”
    “Mi stai deliberatamente e indirettamente dando dello stupido!!??? La tua passione è l’Arte la mia è ……. QUESTAAAAAAA!!!”
    “Non ti sto dando dello stupido … per ora! Ma sei come un fratello per me, un’ottimo e stimato avvocato , ormai hai 31 anni e ….. non posso credere che ti piacciano queste cose o meglio che ti piaccia …. LUI!!”
    “ Devi ricordare mia cara amica che … sono anche GAY e felice di esserlo…..!! Guarda la sua grandezza , neanche l’imponenza di questa statua gli rende giustizia!”
    “Oh mio Dio!!! Fortunatamente non è così enorme … il RE DEL POP!!”
    “Magari lo fosse! Sai che si dice dei neri?! Che………”
    “OK, ok….. non voglio saperlo!! Immagino cosa tu voglia dirmi e … ora non avrei la forza di reggere certe notizie per quanto possano essere interessanti , Rupert!!!”
    E da lì ,amici miei, il nostro pomeriggio fù un continuo ridere , immaginando le dimensioni di Michael Jackson ….. Diciamo che l’interessato ero più io che lei! La mia passione per Michael è iniziata all’età di 15 anni, debbo a lui il mio “risveglio”!! Oltre ad apprezzare il suo enorme talento , i suoi messaggi di pace e l’adrenalina che scatena in me quando danza, grazie a lui presi consapevolezza della mia particolarità! Posso dire che fù il mio primo amore , il mio primo oggetto del desiderio. Fù un periodo difficile della mia vita ma lui c’era: nella mia sofferenza , nelle mie paure , nelle mie insicurezze e nei miei dolori ! Lo custodirò per sempre nel mio cuore , ne seguirò i valori ma soprattutto non gli volterò mai le spalle …..
    Ripetevo sempre questo a Norah ( era il suo nomignolo!)…
    “Ha dato tanto ai Fans e ai bambini di tutto il mondo , ed ora tocca a noi! Non è un mostro , non è Wako né Jako , ci chiede solo di credere , di ascoltare il nostro cuore e salvare il mondo perché da solo non può farlo , perché nessuno di noi può sopravvivere da solo al mondo . E’ un uomo con delle paure e con tanto bisogno d’amore , come tutti noi ! Quando ti senti sconfinare ,piena di dubbi , quando la testa martella piena di pensieri , proprio in quel momento devi ricordare che … L’Amore è la risposta … ed è tutto per Amore !”
    Le nostre giornate si svolgevano così : dopo il lavoro , risa o shopping si concludevano con discorsi sui nostri desideri, sul senso della vita e sulla condivisione di quest’ultima con QUALCUNO DI SPECIALE! Norah era il romanticismo fatto in persona. Se avessi dato un volto a Venere sarebbe stato il suo!! Era così speranzosa e immaginava il suo incontro con l’amore come lo si racconta nelle favole ….. improvviso e incontrollabile … degno di una commedia di Shaekspeare , magari senza finale tragico! Era fermamente convinta che avrebbe riconosciuto il suo principe azzurro tra mille, solo guardandolo negli occhi, che il Fato l’avrebbe aiutata indicandole la via e creando situazioni favorevoli al loro incontro. Adorava sognare , adorava svegliarsi ogni mattina con il pensiero che potesse essere .. QUEL GIORNO!!! Voleva sprofondare in quegli occhi , sperava di sentire quella musica intorno a sé , le farfalle nello stomaco e desiderava , vedendolo per la prima volta, che il suo cuore battesse talmente forte fino a scoppiare! In quel momento avrebbe capito che era lui! Purtroppo non andò esattamente così! Si, il fato preparò il terreno mettendola in situazioni assurde da non sembrare reali , era un chiaro segno del DESTINO ……. Ma Norah non lo colse al volo! Il Destino decise di non rendere facili le cose ,voleva metterla alla prova , voleva far nascere , inconsapevolmente e lentamente ,quell’amore che tanto desiderava per poi all’improvviso renderla cieca e dipendente! Non si sarebbe accorta di nulla , si sarebbe solamente svegliata una mattina con il forte bisogno di lui e nient’altro! Sappiamo bene che gli amori improvvisi hanno breve vita ma quelli che si ergono su giorni e giorni ,mesi , su parole , frasi , pensieri , consigli, stima reciproca, conoscenza e segreti .. portano alla costruzione di fondamenta solide e ….. sono i più pericolosi!

    4 Luglio 1996 – Casa mia, Milano

    Oggi è il mio compleanno e compio 32 anni , sto aspettando che Norah esca da lavoro. Ceneremo insieme e ricorderemo ciò che di importante per noi accadde il 4 luglio di molti , molti anni fa. Io ricorderò la Rivoluzione Americana del 1776 quando il Congresso Continentale approvò la Dichiarazione d’indipendenza del Regno Unito, formando gli Stati Uniti D’America e pregherò per le vittime delle stragi Naziste del Comune di Cavriglia nel 1944. Mentre Norah ricorderà il 1865 come anno di pubblicazione di “Alice nel Paese delle Meraviglie” e , anche lei , pregherà per l’omicidio di massa di scrittori e scienziati polacchi e di tutti quei bambini, commesso dai nazisti nel 1941 …. La mia sorellina adora le favole antiche : dai Fratelli Grimm a Andersen, da Collodi a James Barry e Yeats per non parlare di L. Carrol e Antoine de Saint-Exupéry i suoi preferiti!!! Inoltre mi ha promesso il suo squisito tiramisù e le …. LASAGNE!!!!!
    Ma il pezzo forte arriva alle ore 22.30 :
    INTERVISTA A MICHAEL JOSEPH JACKSON FATTA DA MOLLY MELDRUN!!!!!!
    Cosa posso volere di più dopo una giornata di duro lavoro!!??

    *
    “Tesoro , è squisito!!!!”
    “Lo sò bene , dolcezza!!”
    “Modesta la ragazza!!! Lo sai cosa ti aspetta alle 22.30?”
    “Rupert ….. purtroppo lo so da una settimana!!! E’ da 7 giorni ,2 ore e trenta minuti che non fai altro che ripetermi : ALLE ORE 22.30 ,ESCLUSIVA INTERVISTA CON MICHAEL JOE JACKSON FATTA DA MOLLY MELDRUM …..TATAN ……!!!”
    “TI ODIO!!! E poi ….. è MICHAEL JOSEPH JACKSON , ignorante!!”
    L’adoravo! Nonostante non comprendesse questa mia passione mi rispettava profondamente e le sue battute erano sempre spiritose e non offensive. Sapeva benissimo cosa significasse per me e l’importanza che le sue parole ebbero nella mia vita. Vi dirò la verità ,apprezzava il suo talento, le sue melodie e aveva anche delle canzoni preferite ma non era tipa da essere fan di nessun artista (musicale o cinematografico intendo). Lei impazziva davanti a: “Un’ultima cena” , a una “Gioconda” alla “Vergine delle Rocce ….. davanti ad un Donatello, un Michelangelo , addirittura davanti ad un cartone Disney! Era speciale e non poteva che trovare un’anima simile ,pura e bisognosa come la sua ma celata da un’ aspetto che lei non avrebbe mai immaginato! Ripensando al passato, ora che ha preso consapevolezza del suo amore , tutto questo mi lascia sbigottito e impaurito: Il non essere consapevoli del proprio futuro , di ciò che ci aspetta e di chi ci aspetta. Delle volte , le persone che amiamo di più sono coloro che ignoravamo o che immaginavamo irraggiungibili e lontane anni luce da noi! Io, tuttora, rimango incredulo e basito dalla forza dell’amore e di Dio … e non del Destino!
    Ritorniamo al mio compleanno !!….. D’estate Milano è soffocante e piena di smog, quindi eravamo sdraiati sul divano ….. in condizioni pietose: io in mutande , lei con una mia lunga maglietta che le arrivava fin sopra le ginocchia . Io ero spudorato e non essendo attratto dalle donne non mi creavo problemi ,ma Norah era timida e non si spingeva mai oltre a delle gonne corte o a maglie scollate. Il suo fascino risiedeva proprio in questo ! Aveva un viso e un corpo eccezionale : occhi color miele , capelli lunghi e castani, bocca carnosa e dei lineamenti che ricordavo le statue greche . La cosa che adoravo di più era il piccolo neo sopra al labbro superiore e sul seno, perfetto e rotondo. Le sue gambe erano magre e affusolate come fusi, ma non le scopriva mai spudoratamente , voleva essere apprezzata per ciò che era nel suo cuore e nella sua mente! Gli uomini impazzivano per lei , soprattutto quelli maturi e sposati. Le mostre che organizzava facevano sempre il tutto esaurito e i suoi alunni andavano in adorazione durante le spiegazioni. Credo che le sue antiche antenate fossero le Sirene …. La sua voce ammaliava , rendeva sordi tutti! Fortunatamente io ne ero incolume , se no non sarei neanche riuscito a stare qui , sdraiato sul divano con lei !!
    Ma ora vorrei ritornare a qualcosa di più interessante … Oddio , no che Norah non lo sia ma ….. per i miei gusti capite che ……. Insomma l’intervista iniziò e io ne rimasi estasiato , lo ascoltavo sempre con profonda attenzione e stima …..
    Norah mi osservava incuriosita e desiderosa di conoscere i miei pensieri .Quella sera , stranamente, ascoltò in religioso silenzio l’intervista senza neanche fare una battuta ( come sempre faceva per stuzzicarmi!). L’avevo capita : ne stava studiando i movimenti , gli atteggiamenti , lo sguardo e stava cogliendo il senso di quelle parole …… Stava immagazzinando! Era un’attenta osservatrice e un silenzioso giudice, coglieva l’essenza delle persone e non sbagliava mai nel giudicarle.
    L’intervista terminò …… Spensi la tv e il salotto rimase nella penombra , con solo il rumore del traffico in sottofondo. Si voltò verso di me e con il sorriso più dolce del mondo disse ….
    “ Ora capisco perché lo adori! “ Le sorrisi senza rispondere , volevo che fosse lei a continuare
    “ Ti ho sempre ammirato e amato , sei una parte di me ! Ho sempre rispettato le tue idee , le tue passioni e anche la tua adorazione per lui ma non l’ho mai compresa veramente! Adesso , posso affermare con sicurezza che sia una persona sinceramente preoccupata per il futuro del mondo e dei nostri bambini. Ama davvero la gente , i suoi Fans e quindi anche te …..”
    Mi fece sorridere nuovamente …. “Sono felice che tu ora riesca a comprendere meglio il mio stato d’animo. Capisci , non si adora Michael Jackson solo per come balla, per come si tocca l’inguine o per come fà il moonwalk!! C’è qualcosa di più spirituale che ci unisce a lui . E’ un legame unico , ti dà la forza di reagire alle ingiustizie , ti chiede di credere in te , di guardarti allo specchio e cambiare se non ti piace il tuo riflesso , perché solo così le cose miglioreranno e tutto guarirà. Lui ti supplica di amare …. Lui è amore , Norah!” Rimase turbata dalle mie parole
    “Come puoi sentirti così legato a una persona che neanche conosci! Ne ascolti solo la musica e ne vedi le interviste …… Come puoi? “ La interruppi dolcemente
    “ E’ questa la magia di Michael …è questo che vuole farci provare. Non c’è razza , colore , religione o distanza che possa separare. Siamo un’unica famiglia e dobbiamo tenerci per mano. Lo so che ti sembra assurdo ma non posso spiegartelo, non trovo le parole …. Devi sentirlo nel tuo cuore …. Lui arriva al cuore!”
    Mi sorrise e si fece una coda di cavallo …. “ Non credo che ci riuscirò! Senza togliere niente a Jackson , è un grande artista , innovatore e messaggero di pace ma il mio cuore appartiene ad altre cose. Il mio amore è per altro! Il sentimento di cui parli lo conosco ma se non ho avuto la chiamata si vede che non sono destinata ad amarlo! Ma sono felice e fiera che tu lo sia!” E’ proprio qui che la mia intelligente e migliore amica sbagliava. Lei era stata scelta per qualcosa di più grande …. Ignari entrambi , si erano già scelti!
    “Non ho potuto fare a meno di notare il suo sguardo …. è malinconico , sembra stanco … Ma quando parla di certi argomenti come i bambini o il gioco , i suoi occhi si illuminano!”
    “Lavora da quando aveva 5 anni , la sua infanzia è stata inesistente e suo padre non degno di essere tale ! Tu come ti sentiresti? Lo sai bene! Cosa proveresti se intorno avessi solo gente interessata hai tuoi soldi , se ti accusassero di cose terribili mai fatte e se fossi isolata da tutta una vita perché a ogni tuo spostamento è il delirio? ”
    Sospirò pesantemente e abbassò lo sguardo “ Mi sentirei morire! Mi devi scusare ma non conosco niente di lui!” Le accarezzai la mano e la strinsi forte. Lo stava comprendendo più di quanto potesse immaginare … Ne era già coinvolta e incuriosita ,ma non lo avrebbe mai ammesso.
    “Ti sentiresti in gabbia …. perché tutti aspirano alla libertà ! Ma di questo lui ha fatto la sua forza … Ha trovato una ragione per vivere e credere: i bambini,le cose semplici della vita , l’amore per Dio …..Ha creato l’infanzia che non ha mai avuto nel mondo che ha sempre desiderato! “
    Si accoccolò a me e con estrema pacatezza e al contempo curiosità ,mi chiese …
    “Parlami di lui!”
    Da quella sera , inconsapevolmente , entrò per sempre a far parte del suo mondo!

    “Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è e viceversa! Ciò che è non sarebbe e ciò che non è sarebbe!”
    -Alice nel paese delle Meraviglie-


    Amorini ciao , Finalmente sono riuscita a pubblicare il primo capitoo !!! Questo giorno di relax mi serviva proprio. Spero che le mie parole possano farvi sognatre ... lo fcciconenorm amore! Oggi vi posterò tutti i capitoli che ho scritto .... così vi mettete in pari ..Ok???
    Vi abbraccio forte forte e buona lettura !!! SMACKKKKKKKKKKK

    Edited by Michael58AliasBlank - 14/2/2011, 10:22
     
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  2. Michael58AliasBlank
     
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    Capitolo 2


    L’estate del ’96 passò piacevolmente ,ma troppo in fretta. Decidemmo di concederci una rilassante vacanza a Dubai , visitando anche gli altri sei Emirati! Gli ultimi giorni di Agosto li passammo in Toscana , esattamente a Firenze , per visitare la tenuta che la cara Signora Orlando lasciò a Norah! Beh ….. fù un colpo al cuore: era semplicemente favolosa , magica , enorme … circondata da ettari e ettari di terra. La Cascina era protetta da un’enorme cancello che le girava tutt’intorno , da maestosi pini e abeti che la nascondevano da occhi indiscreti. Dall’esterno nessuno poteva rendersi conto del valore di quella villa ma soprattutto da chi potesse essere abitata! La parte posteriore era occupata da file infinite di vigneti , mentre anteriormente un’eccezionale uliveto si divertiva a mischiarsi con felci , ginestre e fiori di ogni genere. La struttura era in mattoncini rossi e la base delle colonne , che costeggiavano il porticato , erano lavorate minuziosamente . Ma il pezzo forte era ancora da scoprire : una stradina poco distante dalla villa , coperta da roseti e glicine che aggrovigliati tra loro formavano un passaggio , ci catapultarono in quello che io chiamo: Il Mondo delle Meraviglie ! Lo so che non si rubano i titoli dei libri ma nessun ‘altra parola gli avrebbe reso giustizia. Come due bambini spaesati in un luogo sconosciuto , rimanemmo in silenzio per qualche minuto ….. per poi guardarci estasiati. Il luogo non era molto grande : vi era un laghetto ricoperto da ninfee che si affacciava ad una taverna in legno scuro, completamente ricoperta da edera rossa con almeno una decina di salici piangenti tutt’intorno. Poco distante , invece, vi era una serra: l’interno era semivuoto e quel poco di verde sopravvissuto era in condizioni pessime ma con un po’ di lavoro , passione e pazienza avremmo ridato vita a quelle piante e all’interno della casa ! Era tutto così irreale , fuori dal ragionevole dubbio! Leonor aveva come l’impressione di essere stata catapultata in una delle sue fiabe preferite …. Si sentiva come Lucy quando , attraverso l’armadio, scoprì il nevoso mondo di Narnia , come Alice che seguendo il coniglio bianco si ritrovò nel Paese delle Meraviglie o addirittura come Sebastian che , leggendo quel misterioso libro , venne trascinato nel Regno di Fantàsia !! Come i protagonisti di quelle storie , anche Norah, era ignara del potere di quel “mondo”. Le sarebbe corso in aiuto nei giorni più bui …. e sarebbe stato il loro rifugio .. la loro salvezza!
    In quell’angolo di paradiso niente poteva spaventare o preoccupare, sembrava emanasse quella forza benevola che in ogni fiaba permette al protagonista di sconfiggere il male e di vivere per sempre “felice e contento! Oltre a sognare come due bambini, pianificammo la realizzazione di qualche modifica esterna ed interna della casa ! Ma la realtà ci reclamava!! Così, con nostro rammarico, tornammo alla vita quotidiana fatta di lavoro , lavoro e ancora lavoro : Io ero impegnato in cause importantissime mentre Norah era presa dall’organizzazione di mostre , di eventi per il Museo d’arte Antica , dalla sua università e dal teatro che la vedeva impegnata , quest’anno, nella realizzazione della scenografia per “Sogno di una notte di mezza estate”. Ma il tempo per NOI non mancava mai … lo ritagliavamo da ogni momento libero ….. Dopo cena , durante la pausa pranzo o il fine settimana se non ero costretto a viaggiare per lavoro!
    Proprio quel giorno , del Febbraio 1997 all’ora di pranzo, ricevetti un’inaspettata telefonata: Tarak Ben Ammar!

    Il signor Ammar è nipote di Bourguiba , il primo Presidente della Tunisia indipendente , produttore cinematografico e proprietario della compagnia di produzione e distribuzione francese Quinta Communications. Ora vi chiederete: Cosa potrà mai volere da Rupert …. uno stimato ma tranquillo avvocato , per di più gay!!!??? Il Signor Ammar mi chiese gentilmente di rappresentarlo in una causa importantissima : fù accusato di frode . L’accusa risultò infondata per mancanza di prove . Con il passare dei giorni esaminando clausole su clausole , potei constatare che fu solo per estorcergli del denaro! Da quel giorno i miei rapporti con Tarak si intensificarono fino a diventare di estrema fiducia reciproca. Diventai il suo avvocato personale e …. amico.

    **
    13 Aprile 1997 ore 22.30 - Wine bar-

    “Rupert Stuart Carson!!!” La odiavo quando pronunciava il mio nome di battesimo … era come se mi sentissi minacciato . Ne stava escogitando una delle sue , ne ero certo! Quella sera eravamo nel nostro locale preferito , un’enoteca aperta da qualche anno. Sorseggiò il suo vino , si spostò i capelli dietro l’orecchio e …. giocherellando con una mollica di pane mi guardò languida ….
    “ Leonor Amélie Delacroix …. Cosa ti serve !!!??? ” Le dissi guardandola con sospetto ma divertito. Era capace di incuriosire chiunque e … chiunque, compreso io, incapace di dirle di no!!
    “Mi sento profondamente offesa .. perchè pensi che voglia qualcosa?!! Mi piace chiamarti Stuart!!” Che bugiarda non mi chiamava mai Stuart , inoltre sul suo volto si era disegnato un sorriso beffardo , di chi la sapeva lunga ….
    “Uhmmm , se non devi chiedermi niente … le cose sono due : O sei ne guai e ti serve la mia consulenza o ….. ti sei innamorata improvvisamente e sconsideratamente di me! Ma io sono gay tesoro … quindi non lo avrai mai tra le tue gambe!!!!” Scoppiai a ridere mentre Norah continuava a guardarmi imbarazzata poiché gli altri clienti si erano girarti per il rumore stridulo che la mia risata produceva. Mi diede un calcio sotto al tavolo e coprendosi col menù scoppiò a ridere anche lei! Oltre alla leggiadria del suo corpo anche il suono delle sue risa risultava impercettibile per quanto delicato. Dopo ben 5 minuti riprese fiato , si ricompose e …
    “Con te non sono mai al sicuro … sei imprevedibile e senza freni inibitori!!! Dovrei tagliartela quella linguaccia!! “ Le lanciai un bacio . Mi prese la mano e non stando più nella pelle …..
    “ Allora : il motivo del mio misterioso comportamento è un altro !! Ma …. prima di svelarti ogni cosa devi farmi una promessa!”
    “Ok, prometto!” la guardai serio
    “Anzi devi giurarmi che non urlerai , non ti alzerai dal tavolo come un pazzo facendoci fare una pessima figura ….. e che non sverrai!! Puoi giurarmelo, Rupert?” Trattenne una risata , si sforzava di essere seria e io incominciavo a essere veramente emozionato.
    “Si, si ….. te lo giuro! Su … tutto ciò che ho di più caro …. Su ……”
    “Ok, tesoro …. calmati … voglio crederti !!!!” Mi guardò per qualche minuto con occhi pieni di affetto e soddisfazione per essere la promotrice della mia imminente gioia e tutto ad un fiato pronunciò le parole magiche …
    “ Sono riuscita ad avere due posti in platea, seconda fila, per la prima di Ghost …. a Cannes!” Fece il gesto come per coprirsi le orecchie da un’imminente mio urlo e socchiuse gli occhi rivolgendoli a terra mordendosi il labbro inferiore. Io ero lì ….. fermo , allibito , incredulo e con il cuore che aveva già perso una decina di battiti ….. Non emisi neanche un suono , sono certo di non aver respirato per 2 buoni minuti . Norah dischiuse gli occhi , lentamente portò le mani sul tavolo e sottovoce mi disse :
    “Rupert …. tutto bene ? Pensavo ti facesse piacere una notizia del genere ! Credevo…… “ La interruppi alzandomi di scatto e portandomi accanto a lei , inginocchiato a terra ….
    “ Io sto cercando di trattenermi , di non essere pessimo come mio solito … te l’ho giurato! Ma … riesci sempre a sbalordirmi e farmi sentire speciale , almeno per te , e questo mi rende la persona più fortunata del mondo , Norah! Il bello è che lo fai senza secondi fini ma semplicemente per rendermi felice.“ I suoi occhi erano lucidi , conosceva esattamente il significato delle mie parole. Mi accarezzò la guancia e baciandomi la fronte con estrema protezione , disse ..
    “ Rupert , io sono tua amica , sorella e confidente da anni , non meravigliarti se voglio renderti felice. Sei la mia famiglia , l’unica persona al mondo che mi ami veramente … e tutto ciò che faccio per te è niente in confronto a ciò che mi hai dato tu . Mi hai riempito il cuore quando era vuoto e mi hai rialzato quando ero a terra. Sarò per sempre legata a te … per sempre , Rupert!” Mi abbracciò come per non perdermi , come se volesse congelare quel momento perfetto e privo di paure , per non tornare alla realtà che a volte odiava e la soffocava .
    La mia Leonor , come vi ho già raccontato , è una ragazza profondamente amante della vita , allegra e piena di buoni propositi e valori , ma ognuno di noi ha degli scheletri nascosti. Leonor , aveva alle spalle un’infanzia difficile priva di una figura materna che credo sia fondamentale per la crescita di una donna , un padre protettivo fino all’ossessione e assente nei momenti cruciali di un’adolescente. I beni materiali , i soldi e regali su regali non possono competere né sostituire dei genitori. Quindi , Norah dovette farsi forza da sola per un bel pezzo della sua vita , fino a che non arrivai io , ma già a 23 anni un cuore , un’anima e un cervello sono ben che formati e quegli scheletri hanno , da tempo, trovato una sistemazione permanente in un angolo remoto della mente e del corpo. L’intelligenza di Norah risiede nel fatto di saperli controllare , delle volte, mentre in altre prendono il sopravvento e la rendono: malinconica , esasperata e incapace di concentrarsi nel suo lavoro , sacro e terapeutico per lei! Forse è proprio questo che la rende speciale e desiderabile agli occhi della gente : un misto tra spensieratezza , bellezza , allegria e intelligenza ma allo stesso tempo velata da quella malinconia che , solo chi ne conosce l’intensità, può percepire dai suoi occhi dorati come ambra! E forse … è proprio per tutto questo che ha idealizzato il “pensiero d’amore”. Quell’amore che spera possa sconfiggere i suoi fantasmi per non farli tornare mai più ….. Un intrepido cavaliere che , sfidando intemperie e oscuri nemici , la venga a salvare donando l’eterna beatitudine al suo cuore.

    Tremo al pensiero di quello che accadde ! Mi nascondo impaurito e mi rifiuto di credere che possa esistere un’ amore così potente da squarciare il cuore in brandelli per poi ricomporlo fino a distruggerlo e ricucirlo nuovamente. Chiudo gli occhi per non vedere e ricordare il loro sterminio … Tappo le orecchie per non ascoltare il suo gemito nel perderlo , nell’estenuante corsa per riprenderselo , perché solo un’ istante passato in sua assenza toglie il fiato e porta alla pazzia. Come un malato , che cerca disperatamente di mandar via quelle voci dalla sua mente, ma che inutilmente deve arrendersi al fatto di non poter guarire … Fino alla disperazione …. Fino al desiderio di togliersi la vita pur di trovare “la pace”. Vorrei sparire per non vivere nel costante terrore che possano morire per il loro amore ….. Vorrei non sentirmi in colpa per essere stato la causa di questa salvezza e al contempo pena eterna. Qualcuno disse che quando si ama si è benedetti … la mia Leonor fu’ dannata … perché QUESTO amore guarisce , ma può anche avvelenare!

    **

    E’ il 2 Maggio del ’97 e io … sto per avere un crollo nervoso!!
    Siamo arrivati a Cannes due giorni prima della presentazione di Ghost, volevamo l’albergo migliore vicino al Festival e considerando l‘immensa fortuna che la Signora Orlando lasciò a Norah non avemmo problemi per …. pagare un pochino di più! Le manca ogni giorno e non fa che parlami di lei , di cosa avrebbe fatto quest’estate o della coperta invernale ,con le nostre foto cucite sopra ,che avrebbe dovuto terminare. Leonor decise di donare una parte della sua eredità a svariate associazioni benefiche e chiese al sottoscritto di occuparsi delle pratiche e dei grattacapo!! Fece un’ingente donazione perfino alla “Heal the World Foundation”. Quella mattina era una delle giornate più calde e soleggiate che , dopo l’inverno umido e piovoso a Milano , il Signore ci regalò. La nostra suite era enorme ed elegantemente arredata ma ciò che preferivamo era la spaziosa veranda che dava sul mare. Ero appena uscito dalla doccia , intento a completare il programma dei due mesi successivi . Cosa succede tra due mesi????!!! Tra due mesi avrò la fortuna di partecipare a due degli eventi che aspetto da una vita: I TELEGATTI nel mese di maggio , il cui ospite d’onore sarà Jackson e ….. il suo CONCERTO , nel mese di giugno a San Siro! Quindi potete immaginare il mio da fare nel rendere tutto ottimale, sono un perfezionista e odio i contrattempi!! Leonor , nel frattempo, si stava rilassando in veranda cercando ispirazione per un quadro che , un’importante imprenditore , le aveva commissionato dopo aver assistito a una delle sue tante personali a Milano. La osservavo in religioso silenzio : era tesa , nervosa non riusciva a stare ferma nemmeno per cinque minuti consecutivi su quella sedia. Si alzava , si sedeva , beveva il suo succo di frutta e si rialzava ancora una volta …. Disfava la sua coda , faceva una treccia e nuovamente la scioglieva! Un’anima in pena !!! Molto probabilmente i suoi demoni si erano risvegliati , disturbando anche il sonno della notte precedente. Infatti indossava i suoi occhiali da sole preferiti da quando si era alzata , evitando la colazione e isolandosi per tutta la mattinata. In questi rari , ma distruttivi momenti , sapevo di doverla lasciar sola aspettando che fosse lei a venire da me per sfogarsi. Delle volte lo faceva ed era una furia , altre volte scoppiava in un pianto nervoso ma in altre occasioni riusciva con le proprie forze a rimettere quei demoni al loro posto , nel profondo di quell’abisso che era la sua memoria!
    Decise di uscire per fare una passeggiata e schiarirsi le idee . Se avessi solo immaginato o saputo … glielo avrei impedito . Se avessi potuto mi sarei messo contro il destino , ma ora tornare indietro è impossibile …. Contro lo scorrere del tempo non c’è rimedio a meno che , il protagonista non abbia poteri magici!
    Quel giorno fu’ solo l’inizio …..

    Leonor aveva vissuto i suoi primi anni proprio a Cannes , solo all’età di dieci anni si trasferirono a Milano. Il francese era la sua seconda lingua e l’adorava più dell’italiano perché le dava la sensazione di leggerezza , eleganza ed estremo romanticismo. Conosceva a menadito ogni angolo di quella città ma i luoghi che preferiva di più erano : il Museo Bellini e il parco-giardino Residences Champfleuri. Quella mattina decise di far visita alla Cappella in Avenue de Vallauris la quale ospita lo studio del pittore Bellini e raccoglie gran parte dei suoi dipinti artistici . Cadeva in uno stato catatonico davanti a qualsiasi dipinto , ma perdeva la concezione del tempo e dello spazio e veniva scossa da tremori solo davanti ai suoi preferiti. Quindi quella mattina uscì con la speranza di sconfiggere quei demoni che le avrebbero rovinato il soggiorno in Francia e che avrebbero lasciato il suo cuore velato di malinconia. La Cappella distava veramente poco dal nostro albergo , quindi scartò l’idea di prendere la macchina in affitto approfittando della soleggiata mattinata per fare due passi. Con sé portò solamente l’immancabile cellulare dal quale non si separava mai poiché il lavoro la reclamava ogni minuto, addirittura anche il fine settimana. Avrebbe dovuto spegnerlo per essere tranquilla almeno 5 minuti ….. Io le ripetevo sempre che avrebbe dovuto distruggerlo … buttarlo dalla finestra o calpestarlo con la macchina !!!!! Era giovedì e il giovedì a Cannes gli angoli delle strade sono fiancheggiati da piccole e deliziose bancarelle di frutta e dolci ….. Norah , essendo amante delle fragole, non si fece scappare l’occasione di mangiarne qualcuna durante il tragitto. Si fermò all’angolo della strada , ne acquistò una vaschetta e addentandone una, sbadatamente non si accorse di aver attraversato l’isola pedonale con il rosso .. Tutto avvenne così velocemente da non rendersi conto che una limousine, venendo dalla parte opposta, non la vide e frenò all’improvviso cercando di sviarla. Poté percepire solamente l’improvvisa e stridula frenata e i fari su di lei. Si rannicchiò su se stessa per istinto facendo cadere a terra la vaschetta di fragole ! I passanti erano attoniti, due ragazze si erano precipitate in suo soccorso per essere certe che stesse bene e la limousine per evitarla aveva invaso la corsia opposta frenandole proprio di fianco , non travolgendola veramente per poco! Si rialzò dalla posizione fetale con estrema lentezza , la sua coda si era disfatta e i suoi occhiali erano finiti chissà dove a causa del violento scatto in avanti . Qualcuno da lassù l’aveva protetta!! Improvvisamente , dalla vettura uscì un uomo alto , di colore e talmente imponente da incutere timore. Sul suo volto c’era lo spavento per la sfiorata tragedia ma …. più che preoccupato per Norah sembrava fosse in ansia per qualcos’altro o meglio …. qualcun altro! La raggiunse che ancora tremava, mentre le due ragazze erano prontamente andate a procurarle un bicchiere d’acqua al bar adiacente .

    Quell’uomo le poggiò una mano sulla spalla e con fare gentile disse ….
    “Signorina , sta bene ? Io non ho avuto la prontezza di vederla , mi perdoni!.... ma lei ha attraversato con il rosso!!”
    Leonor deglutì “ Sono io a doverle chiedere scusa ero con la testa tra le nuvole e non l’ho vista arrivare … mi scusi!”
    “Si figuri , l’importante è che stia bene ! E’ sicura di stare bene?”
    “ Io credo di si …. Mi sono solo spaventata , ma per il resto è tutto ok!!! Mi creda!”
    Quell’uomo stava per dirle altro quando il finestrino posteriore scese leggermente e una voce maschile lo chiamò per nome: Wayne! Il grande uomo si precipitò dalla parte opposta e parlando sottovoce ,con estrema attenzione a non far uscire quella figura misteriosa dalla vettura , si chinò con il volto oltre finestrino ….
    “Oh mio Dio Wayne, ma non l’hai vista!? Si è ferita’? Sta bene ?”
    “Si capo sta bene , neanche un graffio solo un grande spavento!”
    “Forse dovremmo riaccompagnarla a casa …. o forse sarebbe meglio portarla in ospedale per un controllo! Se avesse sbattuto la testa senza accorgersene?!” l’uomo era realmente preoccupato e fece cenno di alzarsi e aprire la portiera ma Wayne lo bloccò….
    “ Dove credi di andare Michael !!! E’ una pessima idea farti vedere , specialmente ora che c’è tutta questa gente … Vuoi essere assalito?”
    Michael si era spazientito … “ No!!! Voglio solo assicurarmi che stia bene e riaccompagnarla a casa o … dovunque dovesse andare!”
    “Questo non è un problema , me ne assicurerò io ! Sarò i tuoi occhi e la tua parola!” rise dicendo ciò , come per prenderlo in giro . Michael gli sorrise sarcastico con cenno di sfida e …… “ Prima o poi fuggirò e farai fatica a trovarmi …. Te lo giuro Wayne …. ti farò impazzire per cercarmi. Su’ ,torna da lei e offrigli un passaggio!!!”
    Wayne sorrise scettico e tornò da lei , facendo cenno di richiudere il finestrino. Leonor rifiutò gentilmente e dopo svariati minuti convinse quell’uomo di non aver bisogno di un’ospedale ma solo di ricomprare le sue adorate fragole per calmarsi. Il grande uomo si diresse alla limousine , aprì la portiera e rimise in moto , contemporaneamente il cellulare di Norah squillò … rispose , era Rupert … La limousine ripartì passandole accanto …. Il finestrino scese per metà scoprendo la figura indefinita di un uomo con scuri occhiali da sole …. In quell’istante un soffio leggero di vento scompigliò i suoi lunghi capelli, sfiorandole volto …. Si guardarono per un pigro attimo quando quella leggera brezza , lasciò volteggiare in aria una famiglia di pioppi adagiandone alcuni all’interno della vettura trovando il varco in quello spicchio di finestrino lasciato aperto ,e ancora , imprigionandosi tra una ciocca di Leonor.
    Nello stesso momento lo poggiarono cautamente sulla loro mano per non farlo disperdere … Lo ammirarono nella sua fragilità.

    C’è una fragilità femminile tenerissima e profonda che, per fortuna di quasi tutte le donne, di rado gli uomini conoscono e che, per delizia di alcune, solo qualche uomo sa davvero amare.



    Edited by Michael58AliasBlank - 14/2/2011, 10:24
     
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  3. cinzia 62
     
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    Una delle mie storie in corso preferite!Solo una cosa:la continui anche nell'altro forum vero?Perchè ho una gran voglia di leggere il seguito!
     
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  4. Michael58AliasBlank
     
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    Tesora ma certo che la continuo , sto scrivendo il 13 ... non potrei piu farne a meno !! Kisssss
     
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  5. paolez
     
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    ooooooooooh!!!!!!! che bella questa ff!! non vedo l'ora di leggere gli altri capitoli!!
    posta posta posta!!!
     
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  6. Michael58AliasBlank
     
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    Capitolo 3



    Esiste la formula della vita ?
    Eccola : “ La vita non è un problema da risolvere. E’ un mistero da vivere!” Credo che nessuno possa sostenere il contrario. Quindi la formula esiste. Sta in una parola. Una semplice parola che qui si pronuncia ad ogni pretesto , che non promette nulla , che spiega tutto , e che in ogni caso aiuta: Inscillah. Come Dio vuole , come a Dio piace , Inscillah!


    La mia Leonor rimase turbata da quella sfiorata tragedia. Durante la nostra conversazione telefonica cercai di calmarla consigliandole di tornare subito in albergo per rilassarsi e che la Cappella Bellini poteva aspettare! Accettò il mio consiglio!
    Si fermò nuovamente alla bancarella di frutta, comprò all’incirca 6 vaschette di fragole ( … è capacissima di mangiarle tutte lei … specialmente in momenti come questi!!! ) e si diresse verso l’albergo. Vi giuro che , ancora oggi, ripensandoci e raccontandolo mi sembra assurdo! Durante i venti minuti che servirono a percorrere inversamente il tragitto iniziale , il Destino si divertì nuovamente a metterci lo zampino : Leonor trovò davanti l’hotel un’orda di ragazze e ragazzi scalpitanti che affollavano come formiche , compressi gli uni contro gli altri , l’entrata . Rimase perplessa e incredula per diversi minuti , il suo unico pensiero era come raggiungermi in suite! Cominciava a innervosirsi , la testa le pulsava per lo stress subito in poco meno di un’ora … così decise di farsi largo tra quel delirio anche a costo di fare a spallate! Prese fiato e si infilò come un serpente abilissimo tra la folla, ma arrivata all’entrata venne bloccata da un uomo , ancora una volta GRANDE E GROSSO! Si oppose , gli spiegò che era una cliente dell’hotel ma quel prepotente la ignorò facendola indietreggiare violentemente. Perse l’equilibrio e cadde con il sedere a terra!! EH NO , QUESTO NO ! Non poteva accettare di essere trattata in quel modo , per di più dopo aver pagato una cifra indicibile per quel soggiorno che in fondo neanche le interessava ma che aveva voluto solo esclusivamente per rendere felice me! Il mancato incidente , lo spintone gratuito … ORA ERA VERAMENTE TROPPO!!!! Riprovò a farsi avanti , alzandosi sulle punte per vedere l’interno della hale , si accorse che l’oggetto di tutto quel delirio era un uomo coperto in volto da un fulard rosso e occhiali neri , completamente irriconoscibile. Se ne infischiava altamente di chi fosse , poteva essere presente l’intero principato di Monaco …. lei voleva entrare e … sarebbe entrata a costo di urlare come una forsennata. L’uomo la notò nuovamente e la bloccò afferrandole un braccio ,Leonor perse il controllo e alzando il tono di voce sentenziò ….

    “ Mi tolga le mani di dosso e mi faccia immediatamente passare ! Glielo sto chiedendo con le buone maniere non voglio essere maleducata . Per cortesia!” L’uomo rimase impassibile mentre la folla continuava a urlare e a chiamare …… Michael !!!! Leonor era troppo concentrata su quella conversazione da fare caso a quelle urla .Quando ……
    “ Robert , falla passare ! Immediatamente!”
    “ Wayne , tutte queste ragazze dicono di alloggiare qui …. Non vorrai crederci!? Vuoi metterlo nei guai come l’ultima volta? “
    “ L’ultima volta è stata una svista , ma non per colpa mia … Ricordi!? Conosco la ragazza … ora falla passare!”
    Norah lo aveva riconosciuto, era l’uomo che un’ora fa la stava per investire con la limousine. La prese per mano e la condusse all’interno. Lì la situazione era totalmente diversa : quattro uomini erano intorno alla misteriosa figura che si prodigava a firmare autografi ai pochi eletti fatti entrare. Lo osservava in disparte con la coda dell’occhio mentre cercava di ricomporsi , rifacendosi la treccia ormai disfatta. Wayne la guardò incuriosito e sorridente ….
    “ Sono mortificato per come il mio collega l’ha trattata! E’ il suo lavoro , niente di personale! ”
    “ Accetto nuovamente le sue scuse , ma credo che per oggi io ne abbia abbastanza!” Gli sorrise porgendogli la mano
    “ Tanto vale presentarci ! Molto piacere… Leonor.” Wayne annuì e le strinse a sua volta la mano …
    “ Molto lieto , Wayne!” In quel momento qualcuno lo chiamò
    “ Ok, Wayne ! Credo che tu abbia da fare ….. Quindi … io andrò nella mia stanza sperando che non accada nient’altro di sconveniente ! Puoi assicurarmelo!? “ Chiese scherzando Norah , con un’espressione speranzosa e esausta .
    “ Glielo giuro , Leonor! Anzi , per farla sentire al sicuro l’accompagnerò alla sua stanza !” Sorrise
    “ La ringrazio , ma non è necessario !” Rise divertita
    “ Insisto … mi dia retta!” Lei annuì . Facendo cenno ad un suo collega e guardando quell’uomo totalmente coperto poggiò la grande mano sulla spalla di Norah esortandola a salire la scalinata …. Si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e prima di metter piede sul secondo scalino si voltò seriosa, sentendosi osservata. La stava contemplando. I suoi occhiali erano leggermente scesi sul naso e lei ne potè percepire le iridi scure. Fù riportata alla realtà dalla voce di Wayne che le sussurrò ….
    “Attenta! E’ come Medusa ,può pietrificare con lo sguardo!” Lo squadrò meravigliata e lui rise divertito.

    Io ero preoccupato e nervoso all’ennesima potenza . La stavo aspettando da circa un’ora dalla nostra telefonata e non riuscivo più a contattarla , quando la porta si aprì e scoprì la sua figura. In quel preciso momento la rabbia che avevo in fondo allo stomaco salì alle mie labbra come una furia e le sputai addosso tutta la mia preoccupazione nell’attenderla. Non si era degnata neanche di mandare un messaggio per avvertire del ritardo …..La rimproverai per ben quindici minuti e quando mi fui sfogato prese parola spiegandomi cosa le era accaduto. Insistetti per portarla in ospedale o almeno farla visitare da un medico ma fu’ categorica nel rifiutare. Per di più alla televisione francese avevano riproposto il processo del 1996 nel quale Jackson fù nuovamente accusato di molestie nei confronti di Brett Barnes e M. Culkin un’accusa indicibile , ridicola e inoltre …… ALLOGGIAVA NEL NOSTRO STESSO HOTEL! Il Fato stava diventando veramente pericoloso!! E lo fu’ …… fu’ devastante per entrambi! Non sapevo cosa pensare , non ero certo che fosse Michael Jackson l’ipotetico attentatore alla vita di Leonor , quella mattina , ma tutte le teorie conducevano a lui. Cercai di non farle ulteriori domande , era già provata dalla terribile giornata , si diresse in bagno e vi rimase per diverso tempo. Quando sentii provenire dallo stesso .. un urlo terrificante !! Uscì come una furia in accappatoio ….
    “ IL MIO CELLULARE !!! DOV’È IL MIO CELLULARE !? …. Non suona da circa un’ora ..ed è strano ,molto strano! L’avevo in mano quando sono andata a comprarmi le fragole!!”
    Ecco, nel caos di quella mattina aveva perso il suo fondamentale cellulare. Era come la Bibbia per lei , un oggetto sacro! In quella piccola scatola nera erano memorizzati i suoi contatti più importanti , il suo lavoro … la sua vita. Fui io a convincerla di averne uno , la prendevo sempre in giro perché , in un mondo tecnologico come il nostro , si ostinava ancora a girare con un’agendina nella borsetta. L’adorava , la rendeva sicura e ne aveva il controllo! Avrei voluto sprofondare in una voragine senza una risalita ….. Era tutta colpa mia … MIA …. MIA …. MIA!! Nel pomeriggio scendemmo nella Hale , lo cercammo all’entrata , ripercorremmo la strada dell’incidente ma “della scatola nera” nessuna traccia! Passai il resto del pomeriggio a subire i suoi rimproveri in completo silenzio sentendomi pari a uno scarafaggio , anzi a un verme … viscido e orrendo. Per la disperazione mangiò tutte le fragole che aveva acquistato , almeno quelle non erano andate perse!! Ma se il Destino ti mette nei guai e manda piccoli demoni a infastidirti , Dio manda i suoi Angeli a risolvere i problemi !

    Bussarono alla porta … e mentre Leonor era in terrazza cercando di ricordare almeno i numeri fondamentali per il suo lavoro ,io andai ad aprire sconsolato. … Chi trovai al mio cospetto mi lasciò senza parole ….
    “Tarrak!?“
    “ Rupert!?”
    Eravamo entrambi sbigottiti , le ultime persone che si potessero incontrare in quell’hotel e in quella città.
    Ridendo entrambi , all’unisono ….. “ Che ci fai qui? ”
    Lo abbracciai dandogli una pacca sulla spalla …. “ Accomodati Tarrak! Sono qui con Leonor …. per il Festival ! ”
    “ Ah , la tua Leonor !! Ricordo , me ne parlasti! Quindi … credo che questo sia suo!? ” E tirò fuori dal taschino della sua giacca “ La scatola nera”. Non potevo crederci era proprio lui … il suo adorato cellulare . Ora mi domandavo : Come poteva essere arrivato nelle mani di Tarrak? Come poteva sapere che la sua proprietaria alloggiasse in questa stanza? Ma soprattutto … come aveva fatto a ritrovarlo?
    “Ti ringrazio infinitamente Tarrak , non sai quanto lo abbiamo cercato e quanto sia fondamentale per lei”
    “ Lo immagino , questo pezzo di elettronica racchiude un mondo …!! “ Disse ridendo , continuando …. “ Inoltre volevo scusarmi per i disagi che le abbiamo creato sia stamattina che nella hale … Sai alcune guardie del corpo hanno modi poco civili, ma è il loro lavoro! Scusami veramente , Rupert!” Rimasi perplesso per qualche istante e poi ricollegai gli eventi di quel giorno . Evidentemente l’uomo nell’auto era Tarrak!!
    “ Ad ogni modo … Michael Jackson vi porge le sue più sentite scuse! “ Ora la mia mascella stava per precipitare a terra , ero più confuso che mai !! Seppi solo domandargli …
    “ Che c’entra Michael jackson con tutto questo!? E tu .. con lui!?”
    “ Sono il suo manager , Rupy !” Ok…Ok….. calma ….. Ora erano le mie orbite a rischiare la fuoriuscita ! Tarrak era un uomo riservato soprattutto in campo lavorativo e non mi meravigliava il fatto che non mi avesse messo a conoscenza dei suoi clienti , anche se ero il suo avvocato di fiducia! Come di certo , io non gli avrei mai rivelato la mia passione per Jackson!
    “ … Domani sarà la prima di “Ghost” al Festival ed è il delirio nelle strade! Si accalcano per vedere anche solo la sua limousine ! Per non parlare dell’orda di ragazzine che affollano l’entrata dell’hotel! Girare con lui è sempre piuttosto pericoloso ! A proposito tu che ci fai a Cannes!?” Pensate realmente che io gli dica il vero motivo del mio soggiorno qui!? NO …. PROPRIO NO! Perlomeno non oggi …. Troppi colpi di scena e troppo stress! Certe cose vanno smaltite nel tempo , con la dovuta e meritata calma.
    “ Io e Leonor ci siamo presi qualche giorno di ferie e , essendo nata qui , abbiamo optato per il Festival . Adoriamo il cinema!”
    Preparatevi perché ora arriva il meglio o il peggio …. !! Quando feci notare a Norah di aver ritrovato il suo cellulare si catapultò tra le braccia di Tarrak ringraziandolo come se avesse compiuto un miracolo …..
    “ Signor Tarrak , le devo un’enorme favore !! Non smetterò mai di ringraziarla!” .
    Per farsi ulteriormente perdonare da Leonor ci propose di prendere posto , la sera del Festival , con loro nell’appartato palchetto e partecipare al dopo Festival nella Villa di un famoso regista residente a Cannes e suo amico. Norah aveva intuito la mia forzata indifferenza , mi conosceva troppo bene per sbagliare. Mi appoggiò in ogni risposta, lasciandomi libero di decidere e prendere accordi con Tarrak.
    Come potete ben presumere accettai … a discapito della mia migliore amica . Ma in quel momento ne ero ignaro!

    La vita è quello che ti capita mentre stai facendo altri progetti.


    Capitolo 4




    Il cinema è l'unica forma d'arte che , proprio perché operante all'interno del concetto e dimensione di tempo , è in grado di riprodurre l'effettiva consistenza del tempo , l'essenza della realtà , fissandolo e conservandolo per sempre.


    Ebbene Si! Il giorno della prima è arrivato e sono teso come una corda di violino! Non so se siate capaci di , almeno lontanamente , immaginare ciò che provo. Le mani mi sudano , la voce mi trema e non riesco a stare fermo , solo per il semplice fatto che …. conoscerò M. Jackson! Capisco che per voi e per Norah sia esagerato ,ma è un desiderio che custodisco nel mio cuore da quando sono adolescente : l’ho seguito in quasi tutti i suoi concerti , facendo di ogni per procurarmi i soldi , sacrifici per comprare i suoi singoli e le sue raccolte , insulti e parole poco carine per diferne la reputazione . Quindi sono al settimo cielo nel constatare che tutto ciò sia valso a qualcosa. Sono stato ricompensato e lo rifarei altre mille volte ancora. E’ tutto il giorno che Leonor mi osserva divertita , facendo battute esilaranti che mi agitano ancora di più …..

    “Rupert …. Stasera potrai stringergli la mano per la prima volta!! TI RENDI CONTO DELL’IMPORTANZA DELL’EVENTO!!??? Sarebbe da trasmettere in mondovisione!” E via con le risate …… Se avessi potuto stritolarla l’avrei fatto. Si diverte da matti nel vedermi in panico soprattutto per questo! Ma tra qualche ora mi divertirò anch’io …… nel vedere la sua reazione nel conoscerlo!
    Tarrak era stato molto chiaro , girare con Michael Jackson era sempre tremendamente rischioso. Aveva la forza di attirare a sé masse eccitate di persone , quindi al suo seguito vi erano almeno quattro guardie del corpo e un autista. Mi spiegò di lavorare per lui da quasi un anno , organizzava gran parte della sua vita , dai concerti , agli incontri , dalle interviste ai semplici spostamenti per andare a cena o fare shopping. Ma ciò che amava di più era essere suo amico , confidente e in un certo senso fratello maggiore. Non mi parlò molto della vita privata di Jackson , tutto era contornato da un’estremo mistero e rispetto , potei mio malgrado percepire che quell’uomo non avrebbe mai avuto il controllo della sua vita. La sua persona , il suo nome, erano talmente imponenti da precederlo e delle volte schiacciarlo . Ma ogni uomo vuole essere libero , vuole conquistare la propria autonomia perseguendo la felicità ….. Magari Michael ci avrebbe messo più tempo degli altri! Almeno speravo! Ora come ora , ora che sono la persona più vicina a lui posso affermare con certezza che tentò con tutte le sue forze …. Soprattutto per “loro”!
    Decidemmo che il modo migliore per passare inosservati fosse uscire dalla parte posteriore dell’albergo dove ci avrebbe aspettato una limousine . Tarrak doveva escogitare sempre diversivi per non coinvolgerlo in situazioni poco piacevoli . Inoltre , Michael sembrava andarsele a cercare : amava il contatto con i suoi Fans , adorava abbracciarli e dir loro “ I love you” , pretendeva di avere ogni regalo o cartellone che avessero preparato per lui e nessuno doveva contraddirlo.

    … Mi ripeteva sempre …

    “Se non fosse per loro non sarei qui , non sarei quello che sono oggi! Sono la mia ispirazione! Vedo ogni cosa che fanno e sento ogni parola d’affetto che pronunciano nei miei confronti. Mi sono stati devoti , non mi hanno mai tradito e la loro forza mi ha dato il coraggio di andare avanti quando tutti volevano distruggermi e atterrarmi. Loro mi hanno dato amore incondizionato … Rupert, glielo devo! Basta così poco per renderli felici!”

    **
    Ore 21.00

    Una delle guardie del corpo di Jackson (Wayne , lavorava per lui dagli anni ’90) ci prelevò alle ore 21.00 dalla nostra stanza. Tutt’intorno era calmo e il corridoio deserto . Wayne era un uomo grande , grosso , di colore ma estremamente cordiale e simpatico … a meno che non cercassero di attaccare il suo “capo” !!! Percepii immediatamente il suo debole per la MIA LEONOR!!! Un piccolo particolare che ho volutamente omesso è la mia gelosia nei suoi confronti , ovviamente benevola ma presente. Odio vederla star male o essere oggetto di “certi pensieri”. Ma tutto sommato il caro Wayne non mi diede mai modo di preoccuparmi ,anzi , fù un prezioso alleato!!
    “ Miss Leonor , è splendida! Salve , Rupert! “ Esordì Wayne vedendola uscire dalla suite
    “ Grazie, Man in Black ! Credo che tu ti sia già fatto perdonare ,per ieri ! Non è necessario andare oltre!” Rise divertita e imbarazzata. Sono certo che non sia realmente cosciente della sua bellezza e questo la rende ancora più desiderabile. Non ostenta e preferisce passare inosservata stando alla larga da sviolinate che mettono in risalto le sue doti fisiche! Semplicemente non le interessa !
    “ Come vuole ,Miss ….. Ma sono sincero! “ ridendo ci fece cenno di seguirlo. Da quella sera scattò un gioco divertente tra Leonor e Wayne: lui l’avrebbe chiamata Miss e lei Man in Black …. Fù una di quelle affinità amichevoli rare , ovviamente dopo la nostra che eravamo come fratelli (scusate ma voglio tendere a specificare …. Ve la l’avevo detto che ero geloso!!). Ci scortò fino al retro dell’hotel dove era ferma la limousine. Un uomo era all’uscita mentre altri due di fianco all’auto. Aprì la portiera posteriore facendoci cenno di accomodarci : io entrai per primo ma potei percepire ciò che Wayne disse a Leonor in un sussurro ….
    “Ricorda di non guardarlo mai negli occhi ….. Sarebbe un peccato averti di pietra!” e rise attirando l’attenzione dei suoi colleghi mentre Norah gli pizzicò il braccio,allibita.
    Ciò che si presentò davanti ai miei occhi fù Tarrak accanto a MICHAEL JACKSON!!! Ok , ora il mio cuore aveva smesso di battere , ero emozionato e da autentico fan mi presentai stringendogli la mano così forte da farlo sorridere … Sorrisi a mia volta . Ma il suo interesse non fù di certo attirato da me o dai miei complimenti ma da ….. qualcun altro!
    Leonor era entrata con movenze delicate e con altrettanta pacatezza si era adagiata accanto a me , di fronte a Tarrak. Il suo abito era sobrio ed elegante, color avorio, di tull e seta , ricoperto da minuziosi ricami e perline ….. Leggermente scollato ma non troppo , stretto in vita e morbido fino ai piedi. I suoi capelli erano raccolti in un soffice cocò , due orecchini di perle contornavano il suo volto e un leggero strato color fragola riempiva le sue labbra carnose evidenziando quel neo tanto particolare. La guardò con interesse e lei contraccambiò lo sguardo con notevole sicurezza . Dopo qualche attimo di silenzio io e Tarrak ci guardammo e lui si prodigò nelle presentazioni …
    “ Michael, ti presento la Signorina Leonor Delacroix …. Molto amica di Rupert …. e la sfortunata che per poco ieri non avete investito! “ Disse guardando Michael e sorridendo . Leonor mi guardò di sottecchi , incredula che fosse stato Michael Jackson l’uomo delle sue due disavventure. Cercò di non far trapelare la sua meraviglia. Ritornò con lo sguardo su di lui e gli tese la mano …..
    “Molto lieta , Signor Jackson!”
    “ Il piacere è tutto mio! Mi scusi nuovamente per l’inconveniente di ieri ma la mia guardia del corpo è distratta ,ultimamente!” sottolineò queste ultime parole con ironia cercando di stuzzicare Wayne che non rispose ma si limitò a ghignare divertito.
    Michael indossava un completo nero con un’applicazione preziosa sul petto : un’ intreccio di pregiate pietre color chiaro che unite da una corda di piccoli diamanti partivano dalla spalla destra fino ad allacciarsi sotto al petto nella parte opposta . Il loro splendore illuminava il suo volto e creava giochi di luce su tutto ciò in cui riflettevano. I suoi capelli erano leggermente mossi , lasciati morbidi fino alle spalle e davanti al volto. Sul suo viso un leggero strato di trucco : matita nera , mascara e un rosa impercettibile sulle labbra. Leonor , involontariamente , era ancorata ai suoi occhi . Ora, era certa che fossero quelli che ,il giorno precedente, l’avevano contemplata mentre era nella hale dell’albergo. Vivevano di luce propria , in quel momento le trasmettevano dolcezza e tranquillità mista ad un pizzico di curiosità ….. Poteva sentirsi la causa , di quella curiosità?! Sotto il nostro sguardo attento (Mio e di Tarrak) Michael continuò a tenere saldo il suo a quello di Leonor e con un sorriso le chiese ……
    “ Signorina Delacroix, è andata da un medico ? Ero in ansia che avesse sbattuto la testa senza accorgersene!”
    Leonor ricambiò il sorriso ma abbassò lo sguardo …. Credo che non fosse più in grado di reggerlo
    “ Non amo molto i medici , tanto meno gli ospedali !…. Mi creda, sono in perfetta forma Signor Jackson ! Grazie ancora per il suo interessamento!”
    “E’ il minimo che io possa fare ….. Mi sento tremendamente colpevole solo per il fatto di averla spaventata …” Si schiarì la voce in un evidente segno di imbarazzo , incrociò le mani e portò lo sguardo verso il finestrino ….. Quell’attimo fù scosso dalla voce tonante di Wayne che ……
    “ Allora Medusa , che ne dici di andare!!??? Siamo in ritardo , e credo che i tuoi fans siano impazienti di vederti!!” Lo guardò ridendo attraverso il finestrino e Michael gli fece la linguaccia in tutta risposta …… Dopo questo, Norah non potè trattenere una liberatoria risata ripensando a ciò che Wayne le disse poco prima di entrare in auto .
    Mise in moto e ……
    “ Fortunatamente , questa volta è in macchina con noi , Miss Leonor!!”
    Partimmo con il sorriso sulle labbra e con le occhiate furtive tra Michael e Norah.

    ***
    Appena arrivati all’ingresso ,Tarrak non fece mancare a Jackson la dovuta passerella , chiamata dai francesi Montée des Marches ! Nel frattempo noi fummo accompagnati da Robert (Wayne era rimasto con Michael) all’interno della sala proiezioni , al palchetto a loro riservato. Tutto questo, credo, per evitare problemi di ogni genere ma soprattutto per tenerci fuori dalla mira dei fotografi. La sala era gremita di gente …. attrici e attori famosi (Io e Leonor avevamo già riconosciuto Monica Bellucci e Clint Eastwood !) , impresari , imprenditori …. Insomma, gente a cui di certo, il loro conto in banca strabordava! Ci sedemmo su quelle morbide e rosse poltrone vellutate mentre Robert si mise di punta all ‘entrata. Ero così concentrato nell’osservare tutta quella gente dall’alto , per notare se avessi riconosciuto qualcuno , quando non mi accorsi dello sguardo esilarante di Norah su di me. Mi girai lentamente guardandola furtivo e poi scoppiammo a ridere ! Tutto ciò era inverosimile , assurdo e illogico !! Ci sentivamo, nuovamente, catapultati nel “Mondo delle Meraviglie”. Era una sensazione indescrivibile per quanto piacevole ….. Pura adrenalina , pura soddisfazione ( per lo meno per me!). Ancora con il sorriso sulle labbra , Leonor mi strinse la mano e disse
    “ Non è magnifico che tu lo abbia conosciuto?! E per di più vedrai la prima di Ghost in sua compagnia … Sei fortunato Rupert!!”
    “ Non dire niente Leonor , rischio di farmi venire un’infarto ! E’ … è ….. magnifico !! Finalmente lo conosco! …. Non so proprio chi devo ringraziare!? “
    “Ringrazia il mio adorato Destino! Penso che sia solo merito suo, Miscredente!!”
    “ Non per questo devo crederci … Lo sai che preferisco sperare che sia un’entità più importante a governare le nostre vite! Forse Dio ha ascoltato i miei pensieri !!”
    Sapevo che non amava molto questo genere di discorsi , soprattutto se c’era di mezzo la fede e Dio! Mi domandava molto spesso perché Dio , se infinitamente buono , le portò via sua madre così giovane e le rese la vita difficile! Quindi , non avendo risposte , o meglio per non rimanerne delusa , preferiva aggrapparsi all’illusione che la nostra esistenza fosse comandata dal Fato , un’entità non sempre benevola il cui compito non è proteggerci ma far girare la nostra vita a suo piacimento! O ancor meglio , che gli avvenimenti della nostra esistenza siano già scritti da esso e irrevocabili!
    Portò gli occhi al cielo e mi lanciò uno sguardo di sfida ….. velato da un ghigno
    “Forse, non è il luogo adatto per questi discorsi … che sai non condivido. Ma……. “ Si avvicinò furtiva a me , muovendo quelle sue dita sottili e affusolate che odiavo , perché pronte a …..
    “ …..potrebbe essere il luogo adatto a …..QUESTOOOOOOOOO!!!!”
    E via con il solletico! Il mio urletto fece precipitare Robert all’interno del palchetto. Ci fulminò con lo sguardo senza proferire parola , quindi con mio sollievo , Leonor si ricompose tornando al suo posto. Approfittai della nostra momentanea intimità per farle una domanda a me molto cara.
    “ Come ti sembra?” Stava osservando il grande schermo sul quale erano proiettati i volti più celebri di Hollywood ,con una leggera melodia in sottofondo. Sorrise , accavallò le gambe e continuò a guardare davanti a sé .
    “ Sapevo che me lo avresti chiesto!”
    “ Beh , allora rispondi !! Avrai avuto tempo per pensarci !?” Dissi leggermente curioso per la risposta.
    “ Non saprei dirti ! Abbiamo parlato così poco , che è impossibile farsi un’idea!” si voltò verso di me e mi sorrise
    Con non curanza e spavalderia le risposi “ Capisco , mon amour! Invece che parlare , vi siete guardati!!”
    Mi diede una leggera spinta e abbassò lo sguardo ….
    “ Ma finiscila …. Scemo!! “ ridemmo “ Credo solo che lui …..”
    La nostra conversazione fù interrotta dal loro arrivo. Michael accanto a Leonor, io accanto a Tarrak , dietro di loro . Wayne alle nostre spalle.

    *****
    Ok! Voglio fare contenta la mia migliore amica e chiamarlo Fato oppure Destino. Voglio credere anch’io che la sua ulteriore sofferenza non sia stata voluta da Dio . Dobbiamo credere in qualcosa per andare avanti ! Dobbiamo sperare , desiderare , amare ….. in quanto siamo solo esseri umani e senza tutto ciò saremo Nulla! NULLA! Leonor paragona il dolore di vivere e la sofferenza del mondo al “Nulla” della Storia Infinita . Afferma che la definizione che M. Ende ci dà dell’antagonista dell’Infanta Imperatrice , calza a pennello! Come combattere il Nulla? Con l’Aurin , naturalmente! Due serpenti che si mordono le code:
    Aurin realizza i sogni. Tutti i sogni. In un circolo in cui Gioia e Dolore iniziano e finiscono nello stesso modo, parti non divisibili della stessa essenza. Luminoso come il Sole, appartiene alla custode senza nome della Torre d'Avorio, l'Infanta Imperatrice di Fantàsia, Occhi d'Oro, Regina dei Sogni, Sovrana dei Desideri.
    Aurin è la guida degli eroi-bambini ( Uomini) nella lotta contro il Nulla (dolore) che distrugge Fantàsia. Perchè niente è più forte di un sogno. Di un desiderio. Di una speranza. Il Nulla, la disillusione crescente che divora la fantasia e le sue creature. Aurin impone il potere dei desideri e della voglia di futuro.
    Aurin è il sogno primordiale, la goccia di vita che dopo la distruzione ricrea Fantàsia, regno della fantasia ritrovata e rigenerata.
    Aurin è la porta.
    Aurin è la chiave. Aurin è la cura.

    ****

    Si sorrisero impercettibilmente per la loro estrema timidezza. Michael decise di rompere il ghiaccio . Sarebbe stato profondamente fastidioso passare 3 ore in quel luogo con la tensione di chi si conosce per la prima volta . Le luci calarono e la proiezione di Ghost ebbe inizio ….
    Si avvicinò lievemente verso di lei e in un sussurro …..
    “ Non era mia intenzione farvi aspettare qui da soli …… ma i miei fans mi hanno trattenuto più del dovuto … Mi scusi!”
    Leonor ne percepì l’intensa , ma al contempo, dolce fragranza e solo dopo quelle parole si voltò. Con quel buio , solamente le sue iridi erano visibili , illuminate dal riflesso dall’enorme spilla gioiello che , a sua volta , rifletteva la luce dello schermo. Si sporse leggermente verso lui per non disturbare la nostra visione con la sua risposta .. ( Come se io stessi guardando Ghost! Quello a cui stavo assistendo era meglio di qualsiasi altra proiezione …)

    “ Deve essere estremamente gratificante avere fans che la seguono ovunque,anche solo per un saluto. La stimano , Mister Jackson !”
    La osservò. Attese qualche secondo e ….
    “ Li amo profondamente ! Tutto ciò che faccio è per loro e loro ne sono consapevoli! Non c’è distanza che possa dividerci ! Inoltre … vorrei che mi chiamasse Michael , il “lei” non mi piace !” Le sorrise
    “ Sono d’accordo … Michael! A patto che tu … mi chiami Leonor!” Contraccambiò il sorriso. Michael le annuì con il capo e tornarono entrambi alla proiezione.
    Dopo quel momento vidi Norah concentrata nella visione del film . Ogni tanto Tarrak sussurrava qualcosa all’orecchio di Michael e Wayne entrava e usciva dal palchetto , molto probabilmente per controllare la situazione ….
    Non ero concentrato ! Desideravo vedere Ghost da quando seppi della sua collaborazione con Stephen King ma …. c’era qualcosa nell’aria che mi impediva di liberare la mente … Il destino si stava divertendo anche con me , non feci che osservarli con un senso di profonda angoscia e colpa. Solo ora ne capisco il motivo !
    Vidi Leonor trafficare con la sua borsetta : vi estrasse il cellulare (immancabile come sempre!!) , lo controllò e lo ripose al suo interno, peccato che non ci colse e cadde a terra . Potete ben immaginare che un cellulare , più piccolo del palmo di una mano , nero e al buio , sia difficile da trovare. Per non distrarci né disturbarci , con estrema delicatezza incominciò a cercarlo. Sulle sua gambe non c’era , sulla spaziosa poltrona neanche, così alla fine dovette rannicchiarsi a terra . Notando la sua ombra muoversi , mi sporsi in avanti ….
    “ Leonor, cos’è successo?” a bassa voce
    “Mi è caduto il cellulare !” rispose in un ‘ulteriore sussurro
    Tarrak molto gentilmente … “ La aiuto a cercarlo, signorina Delacroix!”
    Ma intervenne Michael che …. ci ammutolì … “ Ti aiuto io , Leonor! “ Sussurrò il suo nome nel modo più dolce in cui si potesse pronunciare un nome. Mi ricordò “ In the Closet” e il suo invitante richiamo :

    …Just promise me
    Whatever we say
    Or whatever do to eachother
    For now we'll make a vow to just
    Keep it in the closet…



    “Michael non preoccuparti ! E’ la prima di “Ghost” .. e non dovresti cercare un cellulare!” disse evidentemente tesa per il disagio creato a una persona totalmente estranea la quale , per di più , era stata così gentile da invitarci .
    “ Figurati ! Sinceramente non ho alcuna voglia di rivederlo! Come se non lo conoscessi nei minimi dettagli !” rise in maniera impercettibile
    All’unisono … “ Eccolo!”
    Le loro mani ,per afferrare il cellulare , si ritrovarono l’una nell’altra. Non le ritrassero immediatamente ma le guardarono per percepirne il calore e l’inconsueta scossa elettrica che il loro contatto aveva provocato. Uno dei tanti effetti speciali di Ghost illuminò la sala e permise a Michael di notare l’anello a forma di Aurin al dito di Norah. Era stato il prezioso regalo della Signora Orlando . Le dava modo , in ogni momento della sua vita , di ricordare , di sperare, sognare e desiderare . Era un porta fortuna dal quale non si sarebbe mai separata! Si guardarono , ancora illuminati da quella luce artificiale. Michael le prese la mano e la portò più vicina ai suoi occhi …. Diede un ultimo sguardo all’anello , tornò su di lei e con sicurezza , ancora in un bisbiglio disse …..
    “ L’Aurin , della Regina dagli Occhi D’oro!”
    Proprio come quelli color ambra di Leonor. Gli sorrise meravigliata . Nessuno aveva mai fatto caso a quel piccolo anello , pensava di essere la sola a conoscerne il significato e la provenienza.
    “ La sola salvezza per il Mondo …!” Fù la sua unica risposta .


    Aurin è la domanda e la risposta:
    - Tutto ciò che accade, tu lo scrivi - disse.
    - Tutto ciò che io scrivo, accade - fu la risposta



    Edited by Michael58AliasBlank - 14/2/2011, 10:28
     
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    Capitolo 5




    Ogni nostra cognizione , principia dai sentimenti.-Leonardo Da Vinci


    Stiamo tornando alla nostra Milano. Siamo in aereo da circa un’ora e la mia Leonor non ha parlato per tutto il volo . Non so a cosa stia pensando ma sono sicuro a chi stia pensando! Tra le mani ha il suo libro preferito , Fiabe Irlandesi di W. B. Yeats. Non l’ha degnato neanche di uno sguardo perché continua a fissare un punto indefinito nel cielo. Il sole sta tramontando e la luce ambrata che esso sprigiona le sfiora il profilo , perfetto e definito , colorandole gli occhi di un rosso porpora che a mio parere la fa assomigliare a una creatura fantastica, o meglio una banchee. La banshee è una creatura leggendaria dei miti Irlandesi , fa parte del piccolo popolo e a volte viene classificato come spirito maligno. Ma non è questo il caso! In realtà nelle antiche leggende viene descritta come uno spirito femminile che si aggira intorno a paludi , fiumi e sorgenti irlandesi . Infatti il suo nome significa “ donna delle colline” , il suo aspetto si identifica negli occhi sempre arrossati dalle lacrime che versa sulle tombe di chi ha amato. Proprio per questo , ora , mi sembra una di loro.
    Immagino che siate curiosi di sapere come andò a finire la serata della Prima ! E’ stata piacevole e inaspettata sia per me che per Norah. Al termine del Festival abbiamo accettato l’invito di Tarrak nell’immensa villa del suo amico imprenditore …. Il destino li aspettò lì , traendoli in inganno con una semplice conversazione! Inaspettata e inevitabile come un’eclissi ….. La Luna coprirà il Sole per un attimo , ma quell’attimo rimarrà nella storia e nella memoria dell’uomo … e ogni due anni si ripeterà! Destinati ad amarsi solo in quel misero istante perché Lui , potente e forte padrone del giorno … Lei , malinconica e triste , regina della notte!

    Passarono tutta la serata a parlare d’arte . Michael era curioso e incantato da ciò che Leonor era capace di raccontare. Io la prendo sempre in giro chiamandola “ La gazzetta dell’arte” ! Non c’è argomento che la affascini di più e che conosca alla perfezione. Riesce , ovunque si trovi , a catapultarti in mondi antichi , in affascinati e surreali descrizioni anche delle opere meno conosciute. Si ha la sensazione di ascoltare un’ oracolo , perché la sua voce , i suoi gesti e la luce nei suoi occhi, danno la certezza di essere stati scelti per condividere un antico segreto. Personalmente l’ascolterei in eterno … e sono certo che lo farebbe anche qualcun’altro!! Non partecipai volontariamente alla conversazione , volevo osservarli da lontano concentrandomi su Michael. Rimasi meravigliato dall’immediata naturalezza e spontaneità che si creò tra loro. Al Festival ebbero modo solo di scambiare le classiche parole di circostanza ma in quel giardino si rifecero del tempo perduto! Tra risa e goffe movenze , Leonor cercava di imitare le sue sculture preferite spiegando a Michael come ogni artista ha un modo differente di modellare il marmo e di riportarvi le proporzioni di un corpo reale! La prima cosa che scoprirono di avere in comune fù: Leonardo da Vinci! Bastò poco per creare intorno a lei un gruppo di amanti dell’arte che , come scolari curiosi , le chiedevano di far luce ai misteri mai svelati di Da Vinci o la simbologia dei quadri più famosi! Solo una persona ,ora, la contemplava in un sacro silenzio … Michael!

    **
    Cercai di risvegliarla dai suoi pensieri facendola sorridere ….

    “ Non starai mica guardando il culetto di Superman in volo!!?? Se fosse così devo assolutamente vederlo anch’io!!” Mi sfregai le mani e guardai fuori .
    Le mie parole la colsero di sorpresa e sussultò leggermente. Mi guardò con il sorriso sulle labbra e gli occhi stanchi e arrossati dalla luce del tramonto ….
    “Sei sempre il solito …. !!! Aprì il libro intenta a iniziare la sua lettura
    “Deve essere interessante questo libro ?!! ” Dissi con un velo di ironia ma che Leonor non colse!
    “Oh … si ! Scorre piacevolmente! Si, si! “ Lo disse sforzandosi di essere convincente e continuando a guardare quelle pagine .
    “ E …… di che parla il capitolo in questione!!? “ La stavo stuzzicando per vedere se i miei presentimenti fossero fondati.
    “ Dai Rupert ,lo sai che quando sono concentrata nella lettura non voglio essere disturbata!” Lo disse con un filo di voce , girando pagina. Peccato che il libro …. fosse rovesciato !
    “ Scusa cara, hai ragione … Inoltre leggere al contrario comporta molta concentrazione ! Da quando sai farlo?” Gli dissi con tono scettico e rassegnato.
    Sospirò … fece una coda di cavallo ai capelli ( gesto consueto nei suoi momenti di nervosismo!) …. chiuse il libro ….. si morse il labbro inferiore accavallando le gambe e congiungendo le mani sopra esse. Alla fine , mi guardò ….. Esasperata mi domandò ….
    “Cosa vuoi sapere , Rupert ?” Attese , continuando a fissarmi
    La mia espressione si irrigidì all’improvviso. Era il momento di smetterla con le battute . Portai i gomiti sulle ginocchia e poggiai il mio viso sulla mano…
    “Cosa ti preoccupa Leonor ? Non hai parlato per tutto il volo , sei assente e non so come aiutarti! E’ avvilente per me ! “
    “Sto bene , credimi! Il mio silenzio non vuol dire , sempre, che stia combattendo con il passato! Rifletto! Poi …. ho talmente tanto lavoro al mio ritorno che non so da dove cominciare !“ Prese la mia mano tra le sue . Era caldissima ! Adoravo starle accanto perché il suo corpo emanava un calore particolare che irradiava d’inverno il mio ( mi addormentavo abbracciato a lei quando si fermava a stare da me !) e , in qualsiasi momento, intorpidiva il mio cuore e la mia anima liberandoli da ogni esitazione. E’ magia , pura magia!
    “Ti prego , non caricarti di così tanta pena per me! Odio farti preoccupare …. voglio che tu sia spensierato e felice … Voglio che tI dedichi alla tua vita e all’amore . Devi lasciarmi da parte , se necessario!” Mi sorrise con malinconia e rassegnazione
    “ Io … non ho la minima intenzione di lasciarti da parte … Posso benissimo far combaciare tutte e due le cose ! Ricorda Leonor , tu sei una parte fondamentale della mia vita . Quella a cui tengo di più e che prevale sull’altra! Sei odiosa quando fai questi discorsi assurdi e insensati!” Stizzito , poggiai la schiena al sedile e le lasciai le mani , voltandomi verso l’orizzonte ….
    “ Ora non fare il bambino offeso ….. Sai a cosa mi riferisco! Ci saremo sempre l’uno per l’altro , siamo fratelli , ci amiamo , sarò e sarai sempre il mio punto di riferimento … Ma non voglio che sprechi i tuoi momenti liberi con me , quando lì fuori c’è una vita e un amore che ti aspettano . Lì fuori , se lo vuoi veramente , è tutto meraviglioso Rupert! Non puoi portare anche il mio fardello sulle tue spalle …. Combatti già ogni giorno col pregiudizio e l’ignoranza ! Diventerebbe tutto troppo pesante per te e io voglio che il mio migliore amico sia leggero come una piuma!” Mi sorrise , il sorriso più dolce che le abbia mai visto in volto.
    “Per me sei indispensabile … Non riesco a pensare ad un momento libero della giornata , lontano da te! E poi ….. il tuo dolore non mi pesa ... Il mio cuore è abbastanza grande per contenerlo. Io voglio , che tu sia una piuma!”
    Sospirò , come arresa dalla mia cocciutaggine.
    “ Ok, Rupert! Allora , facciamo un patto! … Almeno 4 giorni a settimana devi dedicarli a te ! Voglio che tu esca , che conosca nuova gente e che …. ti innamori! Cosa mi ripeti sempre? Ognuno di noi in questo mondo ha la sua metà , il suo corrispettivo … basta cercarlo!! Voglio che tu lo cerchi … Voglio che tu ami!”
    “ E tu mi ripeti sempre … che è il Destino a guidare i fili della nostra vita e che l’amore arriva improvviso e inaspettato! Quindi aspetterò con te! Mi troverà ,questo furbo Fato!!”
    Rise di gusto … “ Ma questo vale solo per me .. non per te !!! Noi artisti siamo creature ultraterrene ,diverse da voi comuni mortali!” Mi tirò la sua bottiglietta d’acqua …
    La osservai divertito e …. “ Due giorni a settimana ..”
    “ No , no ….. Quattro ..”
    “ .... Due …”
    “ Tre Rupert !! Prendere o lasciare! ”
    “ Ok ….. tre !!!” La doveva avere sempre vinta ….. Ma come resistere a quella dolcezza infinita!
    Avevo voglia di farle una domanda ben precisa. E ora che il sorriso le era tornato sulle sue labbra ero certo che avrebbe risposto senza evitare il discorso. Mi schiarii la voce e arrivai al dunque senza tanti preamboli ….
    “Hai passato una bella serata con Michael ?” Alzò di scatto il volto verso di me interrompendo la lettura , ora reale. Ammiccò con furbizia …
    “E’ stata piacevole!” tornò alla lettura
    “ Possibile che sia tutto piacevole per te!? Nel tuo bagaglio culturale non ci sono sinonimi di piacevole o … magari altri aggettivi?”
    Chiuse il libro e lo appoggiò sul sedile accanto …… Sciolse la coda ( segno di rilassatezza e di una lunga … lunga … conversazione !) ….
    “Il tuo Mito è .. molto lontano dall’idea che tutto il mondo ha di lui! E’ un semplice uomo di 39 anni , curioso come un bambino di 9 , amante della vita e del Bello …. Di tutto ciò che è arte! Ho potuto percepire solo questo di lui ! Una sera basta per cogliere l’essenza di una persona , ma poi ci sono mille sfumature intorno , che vanno scoperte col tempo! Credo che rimarremo per sempre con questo dilemma!”
    “ Potremmo rincontrarlo !? La vita è … o meglio il destino …. è imprevedibile!”
    “ Si … potresti!” Mi sorrise nuovamente perché sapeva bene cosa volessi insinuare!
    “ Tarrak … mi ha invitato ufficialmente a Modena e Michael , al concerto di San Siro. Sono stati estremamente gentili .”
    “ E’ splendido ,Rupert! Dobbiamo festeggiare … Sei nelle grazie del Re!!!” Rise e io la seguii .
    “ Naturalmente sei invitata anche tu! Tarrak ha notato il nostro attaccamento. Inoltre, ho saputo che … “ Il mio Re” ti ha trovata estremamente cordiale . Sai , ha apprezzato la vostra conversazione su Leonardo da Vinci ! Credo che tu abbia fatto centro su qualcuno di inaspettato!”
    Arrossì leggermente e distolse lo sguardo da me . Mise in bocca una gomma da masticare e me ne offrì una ….Sorridendo disse ..
    “ Uhm, non posso Rupert ! Il 17 Giugno ho la prima di “ Sogno di una notte di mezza estate” e hanno bisogno di me !” Invece il 18 sono a Santa Maria delle Grazie , abbiamo un problema col Cenacolo di Da Vinci!”
    Sospirai … “ Questo Da Vinci !!”
    Si sedette accanto a me e mi prese sotto braccio , mi baciò la guancia e ….
    “ Passerai due splendide serate anche senza di me !! Poi, devi raccontarmi tutto per filo e per segno …. ci tengo! Ah …. potresti portare Alessandro con te!?”
    “ Ma sei matta !!! “ Mi staccai da lei e iniziammo a farci il solletico fin quando la hostess non ci fulminò con lo sguardo , chiedendoci di ricomporci e allacciare le cinture per l’imminente atterraggio!

    **
    Milano , 18 Giugno ’97 – ore 17.30

    “ Salve , Signor Casartelli ! Si , sto arrivando ….. No , non si preoccupi per questo! …. I miei allievi possono aspettare ! Sarò da lei tra pochi minuti!” Chiuse il telefonino e si avviò alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Oggi Milano è afosa e asfissiante. Proprio per questo la mia Leonor decise di muoversi a piedi e se necessario con i mezzi pubblici perché prendere la macchina quando fuori si hanno 30 gradi , è da pazzi!!! Io per fortuna sono nel mio ufficio con l’aria condizionata e non la invidio per niente! Da quando siamo tornati ci siamo visti pochissimo per colpa del lavoro , soprattutto del suo. Dorme il minimo indispensabile e passa le sue intere giornate a Santa Maria delle Grazie perché il buon vecchio Cenacolo di Da Vinci si sta sgretolando e perdendo colore per colpa dell’umidità ! Non vi dico la tensione nell’ambito artistico e l’impegno che Norah sta mettendo per poter salvare quella piccola parte di pittura che vale soldi a palate ! A volte sono costretto a portarle il pranzo perché non si degna neanche di fare una pausa di mezz’ora! Sono le 17.30 e dopo una breve incursione alla Pinacoteca si sta recando dal suo Da Vinci , quando …… ancora una volta ….. attraversando sbadatamente … non si accorge del rosso … e ….. BAM !!!!
    Nuovamente una macchina inchioda proprio davanti a lei evitando un incidente mortale .. Questa volta è un Suv bianco , con i vetri oscurati ma il contenuto …..è lo stesso di quel giorno di Maggio!!!! Stavolta , raggomitolandosi su se stessa , la valigetta le cade a terra aprendosi e spargendo sul rovente asfalto i suoi preziosi appunti e le direttive per la restaurazione del Cenacolo. In quel momento avrebbe preferito vedere schiacciate le sue amate fragole che quei fogli. Vita per lei! Norah non si arrabbia mai , cerca sempre di mantenere la calma in qualsiasi situazione e con qualunque persona ma oggi evidentemente , non è giornata. In preda al nervosismo cerca di recuperare tutti i fogli ma i più importanti mancano all’appello. Si rialza dalla posizione fetale dirigendosi minacciosa verso il conducente. La portiera si apre e prima che possa aprir bocca una figura familiare si blocca imponente davanti a lei! E’ Wayne ! Con un sorriso incredulo e al contempo sconcertato in volto! Leonor rimane scioccata, perdendo le parole … In quel momento le viene solo da ridere , si copre il volto con le mani per nascondere il suo imbarazzo e con voce soffocata dalle risa …..
    “Non posso crederci !!!!!! Man in Black , hai deciso di perseguitarmi!?”
    “Ma allora è un vizio il tuo! Non guardi proprio quando attraversi la strada …. Pensavo che a Cannes fosse una semplice distrazione!” Leonor scoprì pian pino il suo volto … Poi si avvicinò e lo abbracciò discretamente , come per chiedergli scusa e al contempo felice di rivederlo!
    “ Miss ….. !! “ La sollevò da terra facendole compiere una piccola giravolta .
    “Wayne , come stai?"
    “Bene …Miss !” Le sorrise
    “Ora ti aiuto a …….” Non fece in tempo a terminare la frase che il clacson del Suv suonò! Chi potrà mai essere!??? Wayne si grattò la fronte rivolgendo lo sguardo al cielo e Norah si fece la coda …
    “ Mi scordavo di Medusa ….” Lo disse sottovoce e con una un’espressione così buffa che , lei , non seppe trattenere le risa. Leonor poggiò le mani sui fianchi e ….
    “ … Intanto cerco i fogli … E spera che siano tutti , se no sarò costretta ad ucciderti !!!!”
    Wayne le fece cenno di aspettare e si diresse verso il suv . Quando aprì la portiera si ritrovò davanti una scena a dir poco esilarante : Michael completamente bardato! Mascherina nera sul volto , l’immancabile cappello e occhiali neri ! Indossava una camicia a maniche lunghe di color verde acceso con delle righine beige , pantaloni larghi neri e gli immancabili mocassini .
    “ Vuoi soffocare Medusa !? Ci saranno almeno 30 gradi qui fuori e tu non puoi neanche prendere il sole !! Ma soprattutto non voglio che ti cacci nei guai!” rise
    Michael sarcastico rispose ….. “ Non mi interessa cosa vuoi tu …. Man in Black ( imitò Leonor…) … Voglio uscire dal Suv e salutarla , come farebbe qualsiasi persona normale! E non chiamarmi più Medusa … lo odio!!” Ora la sua espressione , per quel poco che era visibile , si contrasse in una smorfia di sofferenza e esasperazione. Wayne era la sua guardia del corpo ma anche la persona più vicina a lui , il solo che aveva il permesso di vederne gli stati d’animo. Ora aveva perfettamente capito che voleva , per almeno qualche minuto , liberarsi da quelle catene invisibili che per tutta la vita l’avevano immobilizzato.
    “ Cinque minuti …. e dico solo cinque! Tarrak non deve venirlo a sapere , quindi cerca di non lasciartelo scappare !! Se mi licenzia sei nei casini Medusa!!”
    “ Sei il mio gigante buono!! Ti aumenterò lo stipendio!” Disse soffocando una risata , che aveva fatto tornare la luce sul suo volto. Gli bastava così poco per essere felice! Scese con noncuranza dall’auto mentre Leonor era ancora intenta a cercare l’ultimo foglio.
    Michael si chinò davanti a lei e ….
    “ Cercavi questo?” Gli porse il foglio
    Fermò la sua ricerca , osservò quel foglio , la mano albina e affusolata , risalì con lo sguardo lungo il braccio , la spalla , il collo scoperto dai primi due bottoni della camicia di un verde meraviglioso , notò il piccolo ciondolo nero appeso a quest’ultimo , fino ad arrivare a quel volto completamente nascosto.
    Gli sorrise ….. “ Felice di rivederti , Michael!”
    Tolse gli occhiali e non fu necessario vedere le labbra per capire che stava ricambiando il suo sorriso . Bastarono i suoi occhi color nocciola.
    “ Abbiamo , nuovamente rischiato di investirti! E’ il caso che tu stia più attenta! Non posso rimanere con la preoccupazione che in qualsiasi momento tu ti possa cacciare nei guai ! Non tutti hanno i riflessi pronti come Wayne … o meglio ….. Man in black!” Nella sua voce c’era veramente quel velo di preoccupazione che a Leonor procurò una stretta allo stomaco. Era una sensazione strana e sconosciuta , forse perché nessuno , a parte Rupert , le prestava attenzione.
    Cercò di chiudere nervosamente la sua valigetta mancando un paio di volte l’allacciatura. Delicatamente gliela prese dalle mani e la chiuse con tutta la facilità e la calma possibile.
    “ Fatto!” Le sussurrò. Quello strano contatto la rendeva nervosa , forse perché davanti a sé aveva il Re del Pop , forse perché ricordava i racconti di Rupert nei suoi riguardi o magari … perché lo conosceva appena e era semplicemente a disagio come per qualsiasi altro sconosciuto!
    Ma il suono gutturale del verso di Wayne li riportò alla realtà.
    “Leonor , permettimi di riaccompagnarti dove ti stavi recando !”
    “Oh , Michael … non è necessario! Sarai molto occupato e voglio evitarti il traffico di quest’ora! Milano d’estate fa perdere la pazienza anche ai Santi!” Lui rise a quella battuta …
    “ Non è assolutamente un disturbo ….. VERO WAYNE !!? “ gli lanciò un’occhiata “ E poi … mi offenderei se non accettassi!”
    Continuava a guardarla negli occhi e lei fù costretta a distogliere lo sguardo e posarlo sulla sua valigetta ….
    “ Se la metti così , non mi resta che accettare!”
    Michael si alzò e le porse la mano per invitarla a fare lo stesso ….. Queste si congiunsero delicatamente e , ancora una volta , quella scossa elettrica attraversò la loro pelle. Contemporaneamente le guardarono e le ritirarono impercettibilmente , emettendo un verso di meraviglia ….
    Leonor disorientata ….“ Forse , indossiamo qualcosa che ….. “ fece una pausa “ …. che fa .. contrasto !”
    Michael mise la mani in tasca e fissandola non molto convinto , si limitò a dire
    “ Forse !”
    “ Allora … belli addormentati , prima che ci assalgano una massa inferocita di fans …. SALIAMO IN MACCHINA ?!”
    Delle volte Wayne sapeva essere fastidioso e inopportuno!!

    **
    Ricordo come se fosse ieri questo aneddoto!
    Per quanto Leonor volesse camuffare la sua curiosità nei confronti di Michael e per quanto volesse ignorare il palese amore che avevano entrambi per l’arte e per gli stessi pittori, io non potei ignoralo! Quella sera cenammo insieme a casa sua e per tutta la sera fù assente e con un’insolita espressione compiaciuta in volto. Alla fine fù costretta a raccontarmi l’accaduto e ne rimasi basito e …. un pochino geloso ! Non è da tutti i giorni incontrare per caso MJ a Milano e farsi accompagnare da quest’ultimo , come se niente fosse , a lavoro! La mia Leonor non si rendeva minimamente conto dell’assurdità della situazione. Era così spontanea , naturale e ignara della grandezza di quell’uomo che riusciva a trattarlo come chiunque altro , come lui aveva sempre desiderato che l’intero mondo facesse! Non era un fenomeno da baraccone era semplicemente Michael Jackson …. mi ripeteva sempre! E con il passare del tempo mi abituai a questo anch’io , considerandolo come un fratello , per la prima volta non vedendolo come il mio Idolo. Proprio a quel punto tutto sembrò crollare! Ma non sareste ancora in grado di capire , quindi è meglio procedere con calma e raccontarvi tutto esattamente com’è accaduto! Non le sembrava vero che , qualcun’ altro all’infuri di me , capisse i suoi stati d’animo davanti ad un Donatello o si lasciasse commuovere osservando un Fussli solo su di un libro d’arte. Come vi ho accennato precedentemente Norah ha sempre avuto poche amiche , forse perché tende a non fidarsi della gente o magari ( e questo è il motivo più plausibile!) perché la gente non comprende il suo mondo. Cercherò di essere chiaro in merito . E’ come se vivesse in due realtà parallele:
    La prima è quella che tutti noi conosciamo e in cui viviamo. Deve mantenere il legame con questa perché è indispensabile per sopravvivere , nutre il nostro corpo e ci tiene in vita fisicamente. Una realtà obbligatoria e dalla quale è impossibile scappare . Poi c’è “ La Terra di Mezzo” … come ama definirla lei! La quale è imparagonabile con la prima. Nutre la nostra mente , la nostra anima e il nostro cuore. In questo” Infinito” siamo tutto ciò che vogliamo, possiamo tutto ciò che desideriamo . La nostra fantasia si libera e il tempo non ha più peso perché eterno . Ci rincuora dal dolore , ci aiuta a reagire , ci avvolge col suo amore ….. Ci rende migliori ! Ma non tutti sanno di questo mondo poiché si nasconde agli occhi umani , visibile solo a coloro che credono, che hanno fede e che si sentono soli! E’ un dolce e sicuro rifugio! Pochi eletti riusciranno a trovare il passaggio per entrare e solo i puri di cuore saranno in grado di riconoscere la vera “Terra dei frutti d’Argento” ….
    A quel punto saranno benedetti per sempre!

    **
    Ci fù qualche minuto di silenzio dovuto all’iniziale perplessità riguardo quella scossa. Wayne li osservava dallo specchietto retrovisore , lanciando delle occhiate truci e significative a Michael. Dovette intervenire …. Qualche battuta … e l’atmosfera tornò pacata e rilassata come entrambi desideravano.
    “Michael , vorrei ringraziarti per la tua disponibilità e la tua gentilezza!” Iniziò per prima
    “Lo stai già facendo , Leonor!” Si era completamente svestito del suo travestimento . I suoi occhi erano liberi di contemplarla.
    “Vorrei farlo a modo mio …. Non con un semplice grazie!” Arrosì lievemente , sciogliendo la coda per occupare quel tempo interminabile.
    Lui sorrise semplicemente. Un sorriso spiazzato e curioso!
    “Wayne , mi permetti di prendere in prestito …Medusa?!”
    Michael con una risata soffocata e incredula … “ Non ci posso credere !!!Le hai detto come mi chiami ?!”
    Wayne la osservò divertito dallo specchietto retrovisore e Norah gli fece l’occhiolino ….. “ Miss ….. io vorrei , ma non possiamo rischiare ! E’ molto complicato girare con Med…. cioè Michael!” Era seriamente dispiaciuto. Leonor si avvicinò al suo sedile e gli poggiò una mano sulla spalla!
    “ Ti prego!!! Neanche se ci accompagni tu ? Si coprirà benissimo ! Vero Michael!?” Con lo sguardo lo spronò ad essere convincente nella risposta.
    Michael si schiarì la voce … “ Uhm , Uhm …. Dai Man in Black … non mi riconoscerà nessuno …. Promesso!” ora sembravano proprio due bambini , ai quali il loro papà aveva detto no!!!
    “Potrei almeno sapere dove vuoi portarlo ?” Disse rassegnato , sospirando e spegnendo la macchina .
    “ Si , vorrei saperlo anch’io!” Prosegui Mike ormai divorato dalla curiosità e non stando più nella pelle.
    “ Questa è una sorpresa ! Ma posso assicurarti che non ci saranno problemi . I miei collaboratori sono discreti e a quest’ora la chiesa è chiusa al pubblico! E’ completamente vuota … Nessuno si accorgerà della nostra presenza ! Ve lo giuro!” Disse raggiante ed entusiasta.
    Wayne si arrese , costretto a seguirli per essere certo che andasse tutto bene ! Non poteva permettersi di sbagliare. Essere così affezionato a Michael rendeva il suo lavoro ancora più difficile! Parcheggiarono proprio davanti alla grande entrata , nell’area riservata ai dipendenti. Michael si munì di occhiali e cappello tralasciando la mascherina che avrebbe attirato i più curiosi. Wayne scese . Ma prima che potesse aprire la portiera , Leonor fù attirata da un piccolo particolare. Michael facendosi la coda e infilandosi il cappello aveva lasciato libero, davanti al suo volto, un ricciolo nero . Lei si avvicinò innocentemente e con voce pacata ….
    “Aspetta! Questo ricciolo ribelle non è al suo posto !” gli sorrise dolcemente. Accuratamente sollevò il cappello e lo tirò all’indietro …
    Non poté notare i suoi occhi su di lei, perché nascosti da quelle grandi lenti scure, ma si sentì studiata e osservata con attenzione e ciò le procurò un’irrazionale soggezione. I loro volti erano vicini , potevano percepire i loro respiri. La lentezza di quel gesto sembrava non avere mai fine!
    “ Grazie ….” Disse Michael in un sussurro
    “ Ora va meglio ! Le tue fans sarebbero capaci di riconoscerti anche solo da questo!” Sorrise impercettibilmente , come assorta da chissà cosa . Si fermò un’istante a guardarlo e poi in silenzio uscì dalla vettura.
    Varcarono la soglia di quell’immensa struttura Domenicana. C’’era odore d’antico e di storia ! Era umido e questo dette loro un po’ di sollievo dal caldo afoso dell’esterno. Michael era al fianco di Leonor e Wayne alle loro spalle , vigile come non mai. Salirono una rampa di scale , poi due , poi tre , fino ad arrivare ad un’enorme porta di vetro con gli infissi bianchi. Leonor estrasse dalla sua borsa un tesserino , lo strisciò all’interno di un impianto di sicurezza, una lucina verde si accese e la porta si aprì automaticamente. All’unisono Michael e Leonor si guardarono e lei, gentilmente, gli fece cenno di entrare ,seguito da Wayne. Ora un’altra porta , completamente in legno , intarsiata minuziosamente in ogni suo angolo. Questa volta bastò digitare un codice per poter entrare. Davanti ai loro occhi … la Cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie.
    Norah respirò a pieni polmoni quell’aria che sapeva di incenso. Adorava quell’odore , la rilassava , la accompagnava in viaggi ultraterreni. Alcune volte alla stessa ora ( all’incirca alle sette del mattino , cioè quando passava le sue notti insonni , tormentata da quei demoni …) la si poteva trovare seduta a terra , al centro dell’abside , intenta a non farsi sfuggire neanche un personaggio degli affreschi sovrastanti. Non le importava d’ altro se non della sua passione , era un’inseparabile amica e una costante compagnia! Tutti quei personaggi avevano un ruolo ben definito , nella “Terra dei frutti D’argento”!
    Sorrise e li salutò , non curante di non essere sola. Michael la scrutava sorpreso ma affascinato. Quella ragazza era proprio strana, diversa da qualsiasi altra donna !! Si voltò verso di loro , raggiante.
    Fievolmente disse …..
    “ Siamo nella Cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie. L’architetto fù Alberto Scopatello e anche se il convento fù terminato nel 1469 , dobbiamo aspettare il 1482 per completare questa Chiesa. Questo splendore!” fece cenno di seguirla. Erano entrambi rapiti da quella struttura. Ma Michael era estasiato dalla pace e dal silenzio che lo circondava. Il suo udito si stava deliziando del delicato eco che l’aggraziata voce di Leonor ,creava . Erano anni che non provava la sensazione di totale appagamento e sicurezza.
    Norah si bloccò improvvisamente e gli altri , distratti a guardarsi intorno, si fermarono all’improvviso dietro lei per non andarle addosso ….
    Wayne rise …. “ Ci risiamo ….. Miss!”
    Michael lo fulminò con lo sguardo … “ Sciiii … testone ! E’ un luogo sacro !!!”
    Leonor si coprì la bocca per non far rumore ridendo … “ Ora Signori … Viene il bello!”
    Attraversarono un angusto corridoio , scesero delle scale marmoree, potendo percepire più fresco sulla loro pelle. Leonor estrasse una chiave bronzea dai suoi pantaloni e aprì una piccola porta in legno. Ciò che Michael trovò davanti a sé fù una visione …………
    “L’ultima cena “ di Leonardo da Vinci! Era circondata da impalcature e luci a neon , ma era visibilissima l’intera superficie.
    Wayne seppe dire solo …. “Wow ….! Spettacolare! Medusa …. non ha niente a che fare con la riproduzione che hai tu!! Da vinci si girerebbe nella tomba se la vedesse!” rise
    Michael non diede importanza a quelle parole. Si avvicinò quasi intimorito , poi si bloccò. Guardò Norah , che sorridendogli lo incoraggiò , con un gesto della mano , ad avanzare senza timore. Ora era talmente vicino da poterne sentire l’odore di storia , leggenda , tempera e olio. Chiuse gli occhi e respirò a fondo per racchiuderlo nella sua memoria e non scordarlo mai più. Il suo corpo tremava impercettibilmente . Da anni sognava di vedere il Cenacolo ma la sua frenetica e instabile vita glielo avevano impedito , privandolo di molte altre bellezze. Ma ora … grazie a quella ragazza così misteriosa e per di più sconosciuta , c’era riuscito. Gliene sarebbe stato grato in eterno! La intravide avvicinarsi , e sentì la sua mano posarsi delicata sulla sua spalla …
    “Non è divino?!”
    “ E’ indescrivibile! E’ come se sentissi le sue parole ….” Fece una pausa , si girò verso di lei , con occhi lucidi di commozione “ … In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà .”
    “ .. Signore , chi è ?” continuò lei … rapita dallo sguardo di lui
    Le prese la mano “ .. E’ colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò.”
    Quel contatto si era fatto troppo intimo , quelle parole di un’affinità intensa . Probabilmente, era il caso di smetterla! Quale potere mistico hanno i quadri ! Pensò Leonor. Ma io posso confidarvi, che l’unico potere mistico in quella stanza antica di secoli , erano loro . Molto più potenti , molto più spietati.
    Colta da un’ inaspettato senso di paura e instabilità , allontanò la sua mano . Si fece una frettolosa coda , distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.
    Disse schiarendo la voce … “ Giovanni , 13-21-26“
    Michael si bagnò le labbra , ormai secche dall’umidità e mettendo le mani in tasca guardò altrove ….. Con tono secco e deciso , come ripresosi da uno stato di trans , le rispose …..
    “ Esatto!”

    “L’amore è cosa piena , di ansioso timore”



    Edited by Michael58AliasBlank - 14/2/2011, 10:31
     
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  8. allorina
     
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    Ele, complimenti tesoraaaaaa
    questa storia è dolcissima TVB

    Ally
     
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  9. Elena01
     
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    Eleonora... mi pare ti chiami così, giusto? Ho appena finito di leggermi tutti i capitoli che hai postato: innanzi tutto mi sento di dirti che il fatto che tu sappia scrivere mi pare veramente fuori di dubbio :si: Questa FF è scritta proprio bene...
    Inoltre, un'altra cosa che mi ha colpito, è questa tua idea di fare raccontare la storia da una terza persona: una trovata molto originale... non ricordo di averne letta un'altra messa giù in questo modo.
    Brava Eleonora, ti faccio i miei complimenti e... attendo il seguito! :si:
     
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  10. Holiday
     
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    Iniziai a leggere questa fantastica ff su mjjf, è sono felice di ritrovarla qui. :woot:
    Penso che sia una delle più particolari che io abbia letto fino a questo momento, complimenti!
    :congra:
    SPOILER (click to view)
    Spero che deciderai di postare anche 'Il vaso di Pandora'!!!

     
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  11. Michael58AliasBlank
     
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    CITAZIONE (allorina @ 2/11/2010, 14:32)
    Ele, complimenti tesoraaaaaa
    questa storia è dolcissima TVB

    Ally

    CITAZIONE (Elena01 @ 2/11/2010, 16:34)
    Eleonora... mi pare ti chiami così, giusto? Ho appena finito di leggermi tutti i capitoli che hai postato: innanzi tutto mi sento di dirti che il fatto che tu sappia scrivere mi pare veramente fuori di dubbio :si: Questa FF è scritta proprio bene...
    Inoltre, un'altra cosa che mi ha colpito, è questa tua idea di fare raccontare la storia da una terza persona: una trovata molto originale... non ricordo di averne letta un'altra messa giù in questo modo.
    Brava Eleonora, ti faccio i miei complimenti e... attendo il seguito! :si:

    CITAZIONE (Holiday @ 2/11/2010, 20:54)
    Iniziai a leggere questa fantastica ff su mjjf, è sono felice di ritrovarla qui. :woot:
    Penso che sia una delle più particolari che io abbia letto fino a questo momento, complimenti!
    :congra:
    SPOILER (click to view)
    Spero che deciderai di postare anche 'Il vaso di Pandora'!!!

    Per Allorina : Tesora , sono felice che ti piaccia!tutta questa dolcezza mi viene dal cuore : per Mike e pertutte voi!!!Che la mia storia ti possa far compagnia e sognare ..... TVTTTB anch'io!!! KISSSSSSSSSSS :--:

    Per Elena : Ciao Elena, si mi chiamo Eleonora ma potete anche Chiamarmi Nora( le mie amiche mi hanno dato questo soprannome fin da piccola) .. non a caso il personaggio di Leonor mi somiglia molto ... Questo racconto è un po introspettivo : ho unito le voglie della mia irrefrenabile fantasia con la realtà! Grazie pe ri tuoi complimenti , l'idea della terza persona mi è venuta perchè mi ha ispirata il mio migliore amico ( molto simile a Rupert ... direi uguale in certi aspetti!) .... il prossimo capitolo arriverà al più presto lo sto scrivendo!!


    Ciao Holiday , è un piacere conoscerti e avervi conosciute tutte!!Grazie anche a te dei complimenti sei dolcissima. Al Vaso di Pandora sono fortemente legata e ho un amore sviscerato per la storia e il modo in cui i miei due personaggi interagiscono. Sono dilaniati dal dolore , la loro passione fà male ed è incontrollabile. E' tutto molto più doloroso e serio , diversa da Fairytale tendente al fantasy. Con il vaso ho cercato di descrivere Michael e le sue paure , i suoi dubbi e i suoi "vizi". Lo descrivo come immagino che sia stato in quel duro periodo della sua vita .... E' doloroso scrivere certe cose ma glielo devo e porterò a termine il mio lavoro. lui mi ha dato tanto , voglio ringraziarlo dando un finale alla sua vita degna di un Re , di un uomo veramente speciale. :--: Ti abbraccio forte forte .... tra un po posto gli altri ....
    VI AMO PICCOLE!!!!!!!!! Inoltre grazie dei vostri commenti e complimenti , perchè mi spronate e mi date la forza di continuare .... siete il mio motore! :si:
     
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  12. Michael58AliasBlank
     
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    CAPITOLO 6



    Agosto 1993 , Milano ( Casa Orlando)

    Quello che sto per raccontarvi è un ricordo. Il ricordo più felice e al contempo sofferente che Norah abbia nei confronti della sua Tisbe. Tisbe Orlando. Colei che in poco tempo riuscì a colmare il vuoto lasciato da una madre , da un padre , da una nonna …. Insomma da una famiglia intera! L’amava con tutta l’anima. Le aveva insegnato la tolleranza , l’amore incondizionato per tutte le creature del mondo , la fede , la caparbia , la speranza e …. il senso dell’amore profondo! Le aveva raccontato storie , leggende , aveva incrementato la sua fantasia con miti che sembravano reali. Le aveva fatto il dono dell’immortalità nella “ Terra dei fiori d’Argento”. Le aveva svelato il modo di raggiungere quella terra lontana , prediletta da pochi , capace di guarire ogni ferita e realizzare qualsiasi sogno e desiderio. Anche il più impossibile!

    -Al Crepuscolo-
    “Tisbe , devi dirmi perché da quando ti conosco , ti circondi di bacche di Gelso! “ Chiese con estrema dolcezza e curiosità , Leonor alla Signora Orlando
    La guardò con l’affetto di una madre e l’esperienza di una nonna , mentre annaffiava i suoi fiori prediletti , nella veranda adiacente all’enorme salone in stile francese. Aveva una quantità spropositata di fiori e piante : da Biancospini ad Allori , da Primule a Quadrifogli … a Viole del pensiero . Fiori fatati , fiori del Mondo di Mezzo. Tutto in quella casa era etereo e lontano dalla realtà cittadina. Per Norah era un rifugio sicuro , pieno di calore e lenitivo per le sue ferite ancora aperte e brucianti.
    Tisbe la invitò a sedersi accanto a lei , riempiendo la sua tazza di tisana alla melissa. La usava spesso per farla rilassare , quando arrivava da lei in preda al delirio e col cuore martellante di dolore.
    “ Mia dolce Leonor , sapevo che prima o poi la tua curiosità sarebbe uscita fuori! Ho aspettato con ansia questa domanda! Ora ….. ti racconterò una storia …. Una favola !” Era sempre così misteriosa . Ogni volta che raccontava aneddoti della sua vita , erano intrisi di così tanta magia da non sembrare reali. Ebbi la fortuna di conoscerla e anch’io ne rimasi affascinato!

    “Era il 1943 , e io all’epoca avevo la tua età! Ero giovane , felice e circondata dall’amore di una madre e un padre sempre presenti. La mia famiglia era benestante , proprietari di grandi appezzamenti terreni. Per me non aveva importanza avere tanti soldi , perché vivevo di sogni e delle gioie che le piccole cose della vita mi regalavano. Al nostro servizio avevamo una miriade di persone e i miei genitori li consideravano parte della famiglia e erano magnanimi e sempre benevoli con loro. Edward era il mio più caro amico. Colui con cui condivisi la mia infanzia e la mia adolescenza. Era il figlio maggiore dei nostri giardinieri. Ma arrivò un giorno in cui per me diventò molto più che un amico o un fratello … Divenne il mio Amore …. Il mio sofferto e indispensabile Amore. Mi svegliai una mattina con la consapevolezza e il bisogno impellente di lui! Il mio sentimento era ricambiato , così la passione ci travolse e dal quel giorno ebbe inizio la nostra agonia! Credemmo di fare felici le nostre famiglie , poiché erano profondamente unite , ma fù esattamente l’opposto. Mio padre si infuriò cosi tanto che vennero cacciati dalla proprietà , costringendoci a incontrarci in clandestinità! Tutto ciò era estenuante , estremamente sofferente. Ci amavamo alla follia ,eravamo parte l’uno dell’altro … Avremmo sacrificato anche le nostre vite per stare insieme in eterno. “
    Tisbe , ricordando Edward , ebbe un fremito. Si bloccò , cercando di riprendere fiato mentre una lacrima solcava il suo volto. Leonor era rapita da quell’amore sconvolgente e i suoi occhi si abbassarono a terra , immaginando già il triste esito. Tisbe , continuò con soffice voce ….
    “ … Non combattei abbastanza , per lui! Non riuscii ad oppormi a mio padre , malgrado lo amassi disperatamente. Una notte , non riuscendo più a sopportare quel dolore e la lontananza da me …. si tolse la vita! Si uccise per me ! Mi lasciò solo questo anello e questo ciondolo . Con un biglietto …

    Preferisco che la mia anima viva in eterno nella dannazione per mano mia , piuttosto che il mio corpo viva in eterno senza il tuo Amore! Sarei dannato in entrambi i casi, ma non posso più tollerare questa vita … senza i tuoi occhi , il tuo corpo e le tue carezze.
    Ti aspetterò ! Sarò nella nostra Terra dei Frutti D’argento ad attenderti. E quando quel giorno arriverà saremo beati per sempre e ci ameremo in eterno .
    Ti amo , Dolce mio Amore
    Tuo Edward



    “Lo conservo tuttora , e non so come il tempo non lo abbia logorato. Tutte le notti sento la sua presenza .Sono certa che in tutti questi anni mi sia stato accanto , proteggendomi e alleviando le mie pene nei giorni più insopportabili. Perché ogni giorno passato senza quell’amore è una lunga e agonizzante punizione. Ecco perché mi circondo di bacche di Gelso. Era il suo albero preferito e la leggenda a lui legata fù un triste presagio per noi. La storia narra dell’amore finito in sangue di Piramo e Tisbe. Si suicidarono poiché le loro famiglie gli impedirono di sposarsi. Il fato si diverte a schernirci , Leonor . Ricordalo. Ci mette alla prova e niente accade mai per caso. Come non è per caso che il mio nome sia Tisbe. Fui codarda , mi sarei dovuta suicidare … Avrei dovuto raggiungerlo già da tempo. Ma è rimasto così poco!! … Solo quel giorno la mia vita avrà veramente senso! ”
    Norah rimase in silenzio per qualche minuto , asciugando i suoi occhi. Posò le sue mani su quelle di Tisbe per rincuorarla anche se sapeva benissimo che non sarebbe bastato per farle capire quanto soffrisse con lei. L’abbracciò stringendola al suo petto e si lasciò andare in singhiozzi di pianto. Tisbe la scostò delicatamente e le asciugò quelle lacrime con il dorso della mano …. Dicendole dolcemente …
    “ Vita mia , non piangere! Ora sono felice … poiché so che presto ci ameremo nuovamente e stavolta in eterno! “
    Norah scosse la testa , terrorizzata dall’idea di perderla … “ Non dire così , Tisbe! Ti prego … ti ….. “ la interruppe delicatamente
    “ Dolce mia fata , non ti ho raccontato questa storia per farti soffrire ma per implorarti di non fare i miei stessi errori! Voglio che combatti per tutto ciò in cui credi. Voglio che tu abbia il coraggio di portare avanti le tue idee e i tuoi principi. Voglio che tu creda nell’amore! L’amore è il sentimento più importante di questa terra e non devi mai rinunciarci! Arriverà un giorno in cui amerai disperatamente , ti sentirai annientata ed esausta . Crederai che abbandonare tutto sia l’unica soluzione. Proprio in quel momento , cerca di ricordare le mie parole. AMA , LEONOR …. AMA! Combatti per lui , perché ti amerà più di quanto sia possibile fare , più del reale ! Sarà improvviso , inaspettato e accecante , ma te ne accorgerai. Sarà lui! Sarà un angelo , dal melodioso canto! Ecco come lo riconoscerai! Il fato ti metterà di fronte a decisioni importanti , ma tu sarai più forte di lui. Vivi e aspetta . ”
    Quell’anello era l’Aurin
    Quel ciondolo , doveva ancora scoprirlo.

    **
    31 Agosto 1997

    Ora vi riporterò alla realtà. Scusate per il salto temporale ma vi è necessario per capire ulteriormente la vita della mia Leonor. Sono le ore 20.30 e mi trovo a Milano. Mi sto recando al “Principe di Savoia” da Michael. Perché ? Perché in questi due mesi sono cambiate molte cose. Sono diventato il legale di Mister Jackson , come scherzosamente amo chiamarlo. Lo sto difendendo dall’accusa di plagio rivoltagli da Albano Carrisi , nei confronti di “ Will you be There” . Và avanti dal 1992 , ma ora ,con un avvocato come me avrà fine . Odio che lo usino per farsi pubblicità o per guadagnare viscidamente dei soldi! Inoltre è stato accusato nuovamente di mancati pagamenti , sempre accuse infondate e prive di senso. Ma ciò che lo distrugge completamente è la consapevolezza di non avere una vita privata , di non avere quella segretezza e intimità che il resto del mondo ha , naturalmente. Abbiamo scoperto che il jet privato affittato da Michael per gli spostamenti tra l’Italia e Los Angeles era pieno di cimici e telecamere nascoste , pronte a filmare ogni sua parola e movimento. Farò causa alla compagnia , li annienterò . Gli spillerò talmente tanto denaro da farla fallire . LO GIURO SU ME STESSO! Poi quei soldi potrà devolverli in beneficenza , come sempre fa!
    Oltre a tutto questo … oggi è morta Diana Spancer. Una cara amica di Michael. E’ a pezzi ! Non sopporto di vederlo in questo stato , mi annienta. Leonor aveva ragione . E’ un uomo di 39 anni , con l’anima di un bambino di 9. Non è uscito dal suo albergo per tutto il giorno , non ha voluto mangiare né vedere nessuno. E’ in quella stanza solo col piccolo Prince mentre Debby è rimasta a Los Angeles poiché aspetta un altro figlio da lui. Tarrak non sa più come comportarsi . L’unica persona di cui ha chiesto , sono io. Ora , sono certo di aver colto la vera essenza di questo piccolo , grande uomo e tutte le sfumature che lo avvolgono. Il nostro livello di intimità è tale da non vergognarmi di essere gay ai suoi occhi , perché so che non verrò giudicato ma amato ugualmente. Mi trasmette pace e beatitudine. Ora … so realmente chi è Michael Jackson. In tutti questi anni ho avuto solo l’illusione di conoscerlo!
    E’ Michael …. Solo Michael !
    Sono arrivato . Sono davanti alla sua stanza . Wayne è di turno. Il suo sguardo è preoccupato e le uniche parole che escono dalle sue labbra sono …
    “Ti aspetta Rupert! E’ a terra! Ci sono delle tremende notizie!”
    Lo guardo attonito , immaginando cos’altro possa essere peggiore di tutto quello che già è accaduto. Tremo al solo pensiero. Apro la porta e non esito ad entrare. La stanza è illuminata solo da lampade da terra e animata dal basso volume della televisione. L’enorme salone è completamente vuoto …. Lo cerco con lo sguardo ma non lo trovo …Alla fine lo chiamo …
    “Michael !”
    Il mio tono è più alto del dovuto e sembra riecheggiare come un eco, in quell’immensa suite. Sento una porta chiudersi e dei passi farsi sempre più vicini. Lo vedo uscire dalla camera da letto. Indossa i pantaloni del suo pigiama preferito , rossi di seta con delle righine beige , e una delle sue immancabili magliette bianche di cotone a maniche corte. Capelli sciolti e viso stanco , stanchissimo! Sulle sue labbra si allarga un sorriso affettuoso, che mi fa capire quanto sia felice di non essere lasciato solo in un momento come questo. Mi viene incontro e mi abbraccia , come solo lui sa fare !
    “ Grazie di essere qui, Rupert! Che Dio ti benedica !” Ricambiai l’abbraccio così forte che avrei potuto stritolarlo. E’ sempre così con lui! Lo sento ridere divertito e staccarsi da me .
    “ Ehy , rilassati Rupert . Va tutto bene , ok?! Inoltre , hai rischiato di svegliare Prince chiamandomi in quel modo. Se dovesse accadere , passerai tu più di tre ore , cercando di riaddormentarlo!!”
    Rise, in quel modo così familiare e si coprì il volto con una mano per nascondere la sua espressione. Ogni giorno mi meravigliava sempre di più. Nonostante tutto , aveva sempre la forza di sorridere e trarre degli insegnamenti positivi da ciò che gli accadeva. Aveva Fede. Ecco perché riusciva ad andare avanti. Per lui l’entità maggiore , quella che guidava le nostre vite … era Dio e non un semplice e capriccioso Fato!

    **
    A questo proposito ricordo una delle tante discussioni che Norah ebbe con lui, una sera di fine Luglio. Era tornato in Italia per presiedere in tribunale e quella sera , a cena , convinsi Leonor ad accompagnarmi. Era sempre impegnata e devota al suo CENACOLO , ma fece uno strappo alla regola. Non lo frequentava ,né lo sentiva assiduamente come me , ma fù abbastanza presente da creare un rapporto di stima , rispetto e affetto. Poi avevano sempre come punto in comune il loro fedele DA VINCI! Le loro discussioni erano animate e cariche di patos. Era come assistere , silenziosamente , a una commedia . Leonor , incominciava col fare un’alta coda di cavallo e la sua voce saliva di un tono ma rimanendo delicata e armoniosa . Michael cominciava a gesticolare vivacemente , disegnando con le dita immaginarie figure accompagnando il tutto col tintinnio dei suoi braccialetti al polso sinistro. Le sue mani vagavano sul suo volto , stuzzicando il labbro inferiore e il mento. Poi, improvvisamente il silenzio , si guardavano attoniti , scoppiando a ridere come dei perfetti idioti! E io li seguivo , impossibilitato nell’impedirmelo.
    “ La tua risata Michael , è il suono più particolare che abbia mai ascoltato! E’ gutturale , sembra venire dalla tua anima!” gli diceva sempre Norah soffocando i singhiozzi in un bicchier d’acqua!
    “ E il tuo sorriso , il più bel dolce invito a ridere che abbia mai visto!”
    Il suono della sua voce , ogni volta che le faceva dei complimenti , scendeva di un tono. La sua espressione mutava in dolcezza e i suoi occhi in premurose carezze. La mia Leonor arrossiva tutte le volte e io ero costretto a salvarla, intervenendo con i discorsi più assurdi. Era abile a negare il tutto una volta tornati a casa , facendomi passare per visionario!
    Quindi quando le loro idee erano contrastanti, 99 volte su 100 , si risolveva tutto con la tregua nel loro spazio neutrale …. L’ARTE! Vi ricordate quando vi dissi che gli amori improvvisi hanno breve vita?! Mentre quelli coltivati su giorni , settimane , mesi di conoscenza , stima , affetto e fiducia reciproca sono i più pericolosi?! Si , ve lo ricordate! Beh … se il fato (potete chiamarlo come volete , poiché ora non ha più importanza ), prima preparò il terreno e studiò le sue vittime , ora , era pronto per agire! Aveva già innescato quel tremendo meccanismo chiamato …. Punto di non ritorno!

    **
    Fummo scossi da due colpi secchi alla porta. Michael diede il permesso di entrare e quella porta svelò la figura di Tarrak! Mi sentivo come un carcerato che aspetta la sua sentenza. C’era qualcosa di tremendamente preoccupante nei loro volti e io non riuscii più a trattenermi …
    “ Volete dirmi cosa succede? Non mi piace questa tensione !”
    Michael mi poggiò una mano sulla spalla e ci invitò a sederci sull’enorme divano stile ‘800. Guardò Tarrak , come se non avesse più la forza di parlare.
    Tarrak sospirò … e svelò ciò che le mie orecchie non avrebbero mai voluto udire …
    “Hanno minacciato Michael di morte!” Fù schietto e freddo come una lama affilata ! Persi per un momento lucidità , trovandolo assurdo e insensato ma poi razionalizzai la gravità della situazione . Michael mi osservava dispiaciuto , come se fosse colpa sua . Assurdo.
    “ Mi dispiace !” disse sommesso
    Ero allibito .. “ Michael …. tu sei in pericolo di vita … e mi chiedi scusa !!??”
    “ Mi dispiace di averti coinvolto in tutto questo! Sono mortificato di aver stravolto la tua vita! Non è facile essere mio amico e se …. se vorrai andartene ti capirò , Rupert!” Non comprendevo come potesse essere sempre così altruista con gli altri. La sua priorità era occuparsi del prossimo e poi di se stesso.
    E’ un angelo, ora ne sono certo!
    “ Non andrò da nessuna parte . Sono qui per aiutarti . Non sono solo il tuo avvocato Mike , sono soprattutto tuo amico ! Quindi troveremo una soluzione, finché questa situazione non si risolverà! E non chiedermi più scusa .. non lo sopporto!” Gli strinsi la mano e lui mi sorrise .
    “ Che Dio ti benedica , amico mio! Leonor è fortunata !”
    LEONOR … LEONOR …. Balenò nella mia mente un’idea , un’idea assurda ma possibile.
    Tarrak intervenne … “ Rupert , potrebbe essere il solito Fan impazzito. Non voglio che faccia la stessa fine di Lennon !”
    Michael lo interruppe serio e deciso … “ Non accadrà. Conosco i miei Fans , non mi farebbero mai del male ! C’è qualcun ‘altro dietro. Qualcuno di più importante , Tarrak! Credi che Diana sia morta per una casualità ! Non credo!”
    Ci fù qualche secondo di silenzio , poi la mia voce …
    “ Cos’hai ricevuto ? “
    “ Solo delle lettere minatorie . Ma ho come l’impressione di essere seguito! Ho paura per Prince , solo per lui ! Voglio scappare , nascondermi ! Almeno per un ‘ po’! ”
    “ Michael , come farai con il tour?” disse Tarrak , in preda al panico
    “ Lo interromperò! Magari per qualche settimana ..o mese . Fin quando sarà necessario. C’è in ballo la vita di mio figlio e di Debora!”
    In tutti quei mesi di conoscenza non lo avevo mai sentito parlare di Debora come un marito dovrebbe parlare di sua moglie. Avevo come l’impressione che la loro fosse più un’amicizia che un amore. Un giorno mi disse …
    “ E’ una persona eccezionale ! Un’amica da anni ! Ha voluto farmi un regalo. Sapeva quanto desiderassi un figlio e si è offerta di darmi questa possibilità! Le voglio bene , molto bene! Sai Rupert , non sempre la concezione di famiglia è uguale per tutti. Delle volte le necessità ti portano ad agire diversamente da come vorresti. Potresti desiderare ardentemente la normalità di un amore ma …. non trovarlo! E’ un vero peccato , credimi!”
    “ Faremo quel che vuoi Michael …. Ma non so da dove cominciare !” disse Tarrak esausto
    “ Ci penserò io! … So dove puoi rifugiarti!”
    Quelle parole mi soffocarono e il suo sguardo mi implorò riconoscente!

    -La strada non presa-
    Divergevano due strade in un bosco
    Ingiallito, e spiacente di non poterle fare
    Entrambe essendo un solo, a lungo mi fermai
    Una di esse finché potevo scrutando
    Là dove in mezzo agli arbusti svoltava.
    Poi, presi l’altra, che era buona ugualmente
    e aveva forse i titoli migliori
    Perché era erbosa e poco segnata sembrava;
    Benché, in fondo, il passare della gente
    le avesse davvero segnate più o meno lo stesso,
    Perché nessuna in quella mattina mostrava
    sui fili d’erba l’impronta nera d’un passo.
    Oh, quell’altra lasciavo a un altro giorno !
    Pure, sapendo bene che strada porta a strada,
    dubitavo se mai sarei tornato.
    Questa storia racconterò con un sospiro
    chissà dove tra molto tempo:
    Divergevano due strade in un bosco, e io …..
    Io presi la meno battuta
    E di qui tutta la differenza è venuta.



    CAPITOLO 7



    SEPARAZIONE ! E’ una parola che posso tollerare , ma ora come ora la ODIO! LA DETESTO!

    “Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo!”
    Norah mi ripete sempre questo , ma non so cosa farmene delle sue massime, adesso che rimarrò solo! Ora che rimarrò separato dalla mia esatta metà. Dal mio cuore , dal mio rifugio , dalla mia consolazione … da lei! Esisterà mai un luogo in cui tutto rimanga immutato e felice? Un luogo in cui rimpianti e tristezza vengano annullati? Si , quel luogo è la Terra dei frutti d’argento , ma io non riesco a raggiungerlo. Mi affanno cercando di afferrarlo ma si allontana sempre più da me. Leonor dice che la sua assenza sarà momentanea , che le serve un luogo lontano da tristi ricordi . Le serve aria e qui non riesce più a respirare poiché si sente soffocata dalla sua mancanza. E’ passato più di un anno dalla morte di Tisbe ma lei ne sente l’assenza come se fosse accaduto ieri. Si chiede perché tutte le persone che ama debbano abbandonarla. Perché ogni volta che un briciolo di felicità la pervade , duri troppo poco per conservare a malapena dei ricordi! E’ esausta ! La sua mente e il suo corpo hanno bisogno di riposo. E’ per questo che la lascerò andare , che andrà a Firenze . Non sarò egoista nel convincerla a rimanere. Devo essere forte per entrambi , perché ha bisogno di me , l’unica persona rimasta che le possa far capire di non essere sola al mondo. Purtroppo ho come la sensazione che non la rivedrò più , almeno non così presto come crede lei.
    Mi faccio solo una domanda : Come posso chiederle una cosa del genere? Che cosa? Questo : Vorrei che Michael si rifugiasse da lei , a Firenze. E’ un posto sicuro per entrambi . Ma l’idea mi fa paura! C’entra sempre quello spietato destino e ora vedo distintamente la disfatta del loro cuore! Perdonami amor mio … non posso fare altro. Vivo nella speranza che quest’ulteriore amarezza , alla fine , porti a qualcosa di buono. Che ci sia uno scopo.
    Ha chiesto il trasferimento all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Hanno accettato con grande entusiasmo dopo aver ricevuto il suo ricco curriculum. Stavolta la sua cattedra sarà quella di Scultura mentre a Milano era quella di Pittura. E’ felice. Felice di conoscere una nuova città e delle nuove e giovani anime da erudire. Curiosa di conoscere un lato di Tisbe mai percepito e mai raccontato da quest’ultima. Avrà modo di completare i lavori nella cascina , già a buon punto grazie ai suoi continui sopraluoghi il fine settimana. L’ultima volta che l’ho accompagnata l’enorme piano terra era stato completato , mancavano solo delle piccole rifiniture ai piani superiori. Il giardino , il vigneto e l’uliveto sono nelle mani di un’esperta famiglia fiorentina ( Di origine messicana) che si occupa di ciò da anni. Abitano nei dintorni , ma non troppo vicino. Sono esperti nella vendemmia e nella produzione d’olio. Li ha contattati in un modo assai curioso. Ha semplicemente trovato un biglietto della loro azienda vinicola sulla scrivania dell’antica biblioteca della villa. E dopo neanche un’ora dalla chiamata erano lì, a prendersi cura di quell’angolo di Eden. Conoscevano molto bene Tisbe e tutto ciò mi fa accapponare la pelle. Leonor dice che sono brave persone , dedite al lavoro e simpatiche. Hanno ridato vita a tutto ciò che sembrava sfinito e morto. Ora quell’antica villa, è circondata da colori e profumi che lasciano senza fiato!

    3 Agosto 1997 – giorno della partenza della mia Leonor

    “ Voglio accompagnarti . Non mi piace che viaggi da sola!”
    “ Rupert , è qualche ora di macchina! Sono abituata a viaggiare !!”
    “Ma io voglio accompagnarti ugualmente !”
    Si avvicinò a me , lasciando i bagagli all’entrata di casa. Mi abbracciò forte , con quella forza di chi non vorrebbe mai andarsene e ancora tra le mie braccia sospirando disse …
    “ Potrai venire quando vuoi! Sono certa che appena avrai un momento libero sarai da me !! Ci vedremo più assiduamente di quanto tu possa immaginare. Verrai a torturarmi per le tue litigate con Alessandro e …. per i tuoi dubbi sui colori delle maglie da abbinare ai pantaloni. “ La sua risata era pervasa dalla malinconia. Avevo un nodo in gola. Un nodo che cresceva ogni secondo , pensando a quegli ultimi istanti a me concessi per sentire la sua dolce e rassicurante voce .
    Si separò lentamente da me … “Vedila da un’ altro punto di vista !” La guardai scettico e incrociai le braccia intorno al petto ….
    “Avrai tempo per vivere la tua vita , senza me tra i piedi !!! Potrai conoscere nuova gente e sperimentare la certezza di potertela cavare anche senza la tua incostante ed eccentrica amica! Ricorda Rup , non sono indispensabile. Non devi dipendere da nessuno! Devi dipendere solo da te stesso , ma soprattutto convivere pacificamente con la tua anima! Ed è quello che cercherò di fare anch’io! Cercare l’equilibrio! Per entrambi , ok!?”
    “Ma tu sei la mia migliore amica …. Sei mia sorella!”
    “Lo sarò ovunque e per sempre. Ma devo essere un contorno nella tua vita! Solo un’accompagnatrice , non il comandante. Quello sei tu!” Una lacrima solcò il suo volto e io non seppi trattenere i singhiozzi! In quel momento ebbi paura. Tanta paura!

    **
    Lo stesso giorno che incontrai Mike e Tarrak in albergo , mi precipitai da Leonor raccontandogli l’accaduto. Se volevo il suo aiuto , lei doveva essere a conoscenza di tutto. Non le avrei nascosto niente , come non feci in tutti gli anni della nostra amicizia. Rimase sconcertata e scossa dall’idea che qualcuno potesse nuocere alla vita di Michael , ma soprattutto alla vita di un bambino innocente. Non credevamo possibile che qualcuno , chissà con quale potere , potesse odiare a tal punto una persona , minacciandola di morte. La gente stava impazzendo , il mondo stava crollando … risucchiando nella sua morsa anime innocenti! Non esitò ad accettare la mia proposta. Capiva perfettamente lo stato d’animo di Michael , comprendeva il suo terrore all’idea che un pazzo facesse del male a suo figlio e a sua moglie. La paura di perdere quel piccolo angelo , che amava più della sua stessa vita. Saremmo arrivati a Firenze 8 Agosto alle ore 21.00 , con l’aiuto e la discrezione del crepuscolo.

    **
    Il viaggio con Tarrak , Mike , Wayne , Debby e il piccolo Prince durò relativamente poco. Eravamo in perfetto orario . Alle ore 21.05 eravamo davanti alla Cascina Orlando! La mia Leonor era lì ad aspettarci. La strada che conduceva all’interno della villa era una strada privata , fiancheggiata da alti pini e enormi querce , il tutto nascosto dalla discreta vegetazione. Sembrava l’entrata di un labirinto , da cui sarebbe stato impossibile uscire o addirittura riconoscere la strada per ritornarvi. Firenze era calda , molto calda. Sembrava non essere attraversa da un filo di vento. Tutto era statico e silenzioso lungo quel misterioso viale alberato. Potevamo percepire nitidamente il profumo di ogni singolo fiore , di ogni singolo elemento. L’odore del glicine purpureo , dell’erba appena tagliata , l’odore di terra bagnata , persino la dolce essenza di Vitis Vinifera. Michael era rimasto in silenzio, ad osservare quella maestosa bellezza. Sono certo che non si aspettasse tutto ciò! Lo vidi liberarsi del suo cappello , abbassare ulteriormente il finestrino e inspirare profondamente al di fuori di esso. Chiuse gli occhi , sussurrando …..
    “ Girasoli! Si … girasoli! ”
    Tarrak e Debora udirono il suo sussurrò ma solo io ne percepii nitidamente il significato. I suoi occhi brillavano , leggevo il senso di sicurezza e libertà che tutto ciò incominciava a donargli. E poi ….. la vettura si fermò e il suo sguardo si spostò quel poco , per posarsi sulla figura di Leonor. Ora mi ricordava , non più una banshee , ma la Dama del lago descritta nelle opere Arturiane.
    Lo Spirito D’argento!
    “Il mio nome riposa, immobile, nelle profondità del lago.
    Lo lasciai scivolare verso i preziosi fondali, abbandonando, con esso, le memorie del tempo trascorso.
    Sciolti i lunghi capelli, scrutai la superficie acquorea e scoprii l’immagine di un volto che più non possedeva sguardo di donna.
    La dolce trappola umana era svanita dagli occhi. Al suo posto, un bagliore smeraldino illuminava debolmente lo specchio d’acqua.

    "Carezzai il mio amato lago ed esso fu la mia Dimora.
    Nell’approssimarsi dell’alba mi donai al suo Spirito
    trascinando con me la lunga veste bianca,
    discendendo verso i reami lontani …
    Nella quiete della sera, la luna chiama ancora la mia Anima ad emergere …
    Porgete l’orecchio alle acque
    vi recheranno le dolci eco
    del mio Canto eterno”



    Indossava un leggero vestito bianco, le sue spalle erano scoperte e il suo collo messo in evidenza dall’alta coda ondulata . La sua pelle era leggermente olivastra , abbronzata dal sole estivo di questa città! I suoi occhi …. più ambrati del solito …. Era splendente! Il crepuscolo l’ avvolgeva col suo discreto fascio di luce e tutto, intorno a lei, sembrava inchinarsi in sua presenza , come se fosse la regina di quelle terre lontane di cui tanto leggeva. La natura la osservava in religiosa quiete , esterrefatta dalla lucentezza del suo spirito. Avrei fermato quel momento perché non ero mai stanco di guardarla. Era la mia protezione! Scesi prima degli altri e corsi a stringerla tra le mie braccia. Erano passati solo 5 giorni dal nostro addio ma sembrava una vita. La stritolai cullandola e lei fece altrettanto.
    “Quanto mi sei mancata!”
    “ Anche tu , Rupert! Ogni giorno!”
    Si separò da me e mi prese la mano sospirando . Mi bastò guardarla negli occhi per capire la sua preoccupazione. Era consapevole di trovarsi all’interno di un meccanismo più grande di lei , che non poteva e non sapeva gestire. Aveva timore! Ma non avrebbe mai lasciato che Michael rischiasse! Che il “Piccolo Principe “ (amava chiamare Prince così) rischiasse la vita!
    Il nostro silenzioso dialogo fù interrotto dal vocione di Wayne che avvicinandosi furtivo sollevò Leonor …. Le fece fare una giravolta e ….
    “ La mia Miss!!! Come vedi .. ci rivediamo ancora !”
    Gli sorrise teneramente ..” E’ il destino Wayne , tutto dipende da esso! Come stai? Hai …. travolto altri poveri innocenti!? ”
    “ Potrei averlo fatto ….. ma …… non dirlo a Medusa !”
    Le sussurrò sottovoce avvicinandosi al suo orecchio . Norah non rispose , annuì debolmente , poiché al suono di quel buffo nome si voltò per cercarlo. Era in piedi , di fianco alla limousine, che li osservava chissà da quanto tempo. Era diverso da come lo ricordava: il suo volto non era avvolto da nessun velo e i suoi occhi non erano nascosti da quelle lenti scure. Ma non era questa la differenza sostanziale … C’era dell’altro. Qualcosa non percepibile all’occhio umano , sensazioni che solo chi aveva sperimentato la vera angoscia e il tremendo panico , poteva comprendere . Nel suo volto c’era l’esasperazione , la stanchezza ma quel briciolo di forza e di coraggio erano rimasti. Percepiva la sua Fede! I suoi occhi caddero sui lunghi capelli bruni , lasciati sciolti e ondulati sulle spalle . Il suo pallore sembrava quasi evanescente , stavolta libero da quel trucco che ricordava impreziosirlo. Solo un velo di colore sulle labbra. Occhi scuri … scuri come la notte! Una semplice maglietta bianca sotto una giacca nera e ancora quella curiosa collana la collo. E la gioia sul suo volto , nel rivederla!

    Solo io e Wayne ci accorgemmo degli sguardi che si scambiarono. La ringraziò silenziosamente con quella gratitudine di cui non si sarebbe scordato per il resto della vita. Leonor cercò di scrollarsi di dosso quella sensazione di nervosismo e responsabilità, prendendo un grande respiro e dirigendosi verso Michael . Fù un attimo , solo un breve istante … istante in cui lei si precipitò da lui , a passo svelto quasi fosse una corsa . Si abbracciarono, si baciarono fugacemente sulla guancia e Debora uscì dalla limousine. Con quel contatto La mia dolce Norah gli stava trasmettendo tutta la sua comprensione , facendogli capire l’appoggio e l’aiuto che non gli avrebbe mai negato! Con quel contatto, lui , le fece capire la persona speciale che era , il sentirsi finalmente al sicuro dai quei predatori , incapaci di oltrepassare la barriera di quel mondo magico poiché protetto da un incantesimo. Quell’incantesimo chiamato “Aiuto”.

    Ora , erano l’uno davanti all’altro . Il suo sorriso era carico di gratitudine , quello di Leonor splendente …
    “ E’ bello rivederti , Leonor! “
    “ E’ bello rivedere te , Michael!”
    Conoscevo , ormai bene , le espressioni del mio caro amico . Quella che aveva in volto era di profondo imbarazzo. Anche se era un uomo adulto riusciva a conservare un animo candido , nobile e profondamente pudico con quel velo di vergogna tipico dei bambini .
    “… Non avrei voluto invadere la tua privacy ! Capisco .. quando si ha bisogno di evadere e di fuggire dalle incombenze. E’ come respirare aria pura. E .. stare soli è la cosa migliore !” Il suo tono di voce era basso , armonioso e melodico. Quasi volesse far ascoltare solo a Leonor quelle parole.
    Leonor era empatica. Era uno dei pregi che adoravo di più , dopo la sua indescrivibile bontà. Percepiva il suo imbarazzo e lo seguì di rimando. Ero anche certo che fosse arrossita improvvisamente , rivolgendo lo sguardo altrove per qualche secondo …
    “ Michael , io ti ho voluto … ( si corresse all’istante e io non evitai di sghignazzare insieme a Wayne !) …. vi ho voluto qui! Non avrei mai potuto abbandonare il Piccolo Principe , sapendo che era in pericolo e che … anche voi lo eravate! Il solo pensiero mi pietrifica e mi fa rabbia !”
    “ Te ne sarò grato in eterno. Non lo scorderò mai!” Si avvicinò a lei facendo un passo in avanti. Altalenante , ma lo fece!
    “ Ti prego non ringraziarmi …. Lo faccio volentieri!” Il suo fù quasi un sussurro ed ebbi paura che potesse scoppiare a piangere da un momento all’altro.
    “ Che Dio ti benedica , Leonor! Sei …. ”
    Michael fù interrotto dai lamenti che Prince , ancora in uno stato di dormiveglia, stava emettendo. Debora lo aveva in braccio , avvolto da una copertina azzurra con minuziosi ricami color crema. Si videro per la prima volta. Le parlai di Debora in sporadiche occasioni, ma non confidandogli i miei dubbi su quel rapporto . Non le avevo mentito , avevo solo omesso particolari privati della vita di Michael. Percepivo l’importanza e la discrezione di certi argomenti. E di sicuro questo lo era. Come si possono giudicare certe decisioni!? Di sicuro non sarei stato io a farlo! Non l’amico di Michael!
    Norah posò lo sguardo su quella piccola creatura , sorridendo spontaneamente a quella beata inconsapevolezza. Si avvicinò e gli accarezzò la guancia , candida e morbida come panna cotta. Proprio allora i loro sguardi si incrociarono . Due donne a confronto. Con esperienze e mondi diversi , con caratteri differenti , magari affini. Donne disposte a conoscersi poiché concordi in una cosa : proteggere il Bene dal Male . Michael e Prince erano quel Bene.
    La prima a parlare fù Debora …. “ E’ un piacere conoscerti , Leonor! Rupert mi ha parlato molto di te ! Talmente tanto che mi sembra di conoscerti da una vita !” Sorrise , guardandomi di sfuggita . Norah si unì al suo riso e voltandosi mi squadrò come arresa al fatto di essere la mia “ Ossessione “
    Sospirò comicamente …. “ Spero non ti abbia annoiata con aneddoti inutili , ma soprattutto vergognosi per me ! Il piacere è tutto mio , Debora!”
    Quella scena rimase impressa nella mia mente fino al giorno successivo :
    Loro quattro! Come un quadro rurale che ritrae su uno sfondo ricco di colori , di armonia , di magia … una famiglia! C’era solo qualcosa o meglio qualcuno che impediva la visione corretta di quella surreale eccellenza. Cancellai con un’immaginaria gomma quella figura e ciò che rimase … furono loro tre. Paurosi nella loro perfezione. Inconsapevoli nella mia fantasia , sprovveduti nella realtà! Tre elementi perfettamente in equilibrio , di colori differenti ma con le stesse sfumature ,identici nella tecnica e nei tempi di asciugatura . Creati dalla stessa mano e dalla stessa tavolozza . Amore , Felicità , Resa , Restituzione … Pericolo! E infine quello scudo protettivo che li avvolgeva : trasparente ai loro occhi ma non ai miei. Capace di irradiarsi per miglia e miglia , capace di impedire gli attacchi esterni facendoli rimbalzare agli antipodi della terra , riducendoli in polvere.
    Ma quello …. era solo il mio quadro !

    “Il pittore non deve dipingere quello che vede, ma quello che si vedrà.”
    Paul Valéry



    Edited by Michael58AliasBlank - 14/2/2011, 10:34
     
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    CAPITOLO 8



    "Lascia dormire il futuro come merita: se lo svegli prima del tempo, otterrai un presente assonnato “



    Sono a Firenze da circa una settimana e mezza ma le mie ferie stanno tristemente per terminare. Ho strappato con cocciutaggine questi pochi giorni di relax dal mio piano lavoro. Non avrei dovuto poiché ho una pila di cause che mi aspettano ma non potevo fare a meno della mia migliore amica . Ho fatto scorta di amore , abbracci , parole e immagini , sperando che mi bastino per i prossimi lunghi mesi , fin quando non avrò un momento libero. Fin quando non tornerà ! La convivenza sembra filare liscia come l’olio. Michael e Debora hanno un piano tutto per loro ( Questa cascina è veramente enorme! Probabilmente “enorme” è riduttivo come termine ! ) e il piccolo Prince sembra aver fatto amicizia con Marley , il levriero afgano che Leonor ha ereditato da Tisbe ma lui sembra amare di più suo padre. Segue Michael ovunque . Percepisce le sue gioie e le sue preoccupazioni , sa quando deve essere presente e quando sia opportuno non disturbare. Ma ciò che mi meraviglia di più è che lo osserva silenziosamente in ogni momento della giornata. Sembra studiarlo , tenerlo d’occhio , addirittura proteggerlo. Michael ,è come una calamita per Marley. Tutto questo è curioso , a volte divertente ma altre tremendamente raccapricciante. Mike dice di non aver mai conosciuto un cane così particolare. Solitamente lo terrorizzano , afferma che i cani sono impulsivi e la loro mente è difficile da decifrare . Ma con Marley è differente . Per la prima volta non ha paura e si sente a suo agio. Si è abituato così velocemente da non notarlo più , come se fosse la sua ombra. Sono certo che si senta anche ulteriormente al sicuro ( E’ gigantesco e rasta! Favoloso!).
    Comunque , tornando a noi : questa villa è sempre piena di persone ! Persone fidate , che trattano Michael come un qualsiasi essere umano. Non gli sembra possibile ! Andres e Alma Lorca sono coloro che si occupano del vigneto , dell’uliveto e del resto della flora ! Emma è la loro adorabile e unica nipotina quattordicenne , orfana di madre da circa 3 anni. Quindi sarà facile per voi immaginare il rapporto venutosi a creare tra lei e Leonor. La considera una sorella maggiore e ama imparare a dipingere. E’ rimasta affascinata da Prince (Come tutti d'altronde! E’ un bambino estremamente sveglio per essere così piccolo!) , dice che lo aspetterà e quando crescerà diventerà suo marito! Come sono fantasiosi i bambini! Michael si diverte un mondo nel sentirla fare congetture del genere e progetti sulla loro ipotetica villa che deve essere identica a questa. Inoltre l’ accompagna nella sua immaginazione . Non saprei dire chi sia più fanciullo. Invece, Battista e Dorian sono i due ragazzi che si occupano del ripristino e del restauro della parte più affascinante e misteriosa della cascina : “ La cupola d’oro “ come è stata ribattezzata da Norah!
    Ma ciò che mi lascia veramente perplesso e preoccupato è solo la presenza di una persona in particolare : Dorian. Non ho mai avuto pregiudizi sul prossimo e non ho mai condannato determinati stili di vita ne tantomeno giudicato qualcuno dall’esteriorità ( figuriamoci … dopo tutto quello che ho passato personalmente!!) ma Dorian è inquietante. I suoi capelli corvini con sfumature rossicce e i suoi occhi grigi come il ghiaccio sono da brivido.
    E’ palese , è tremendamente vero. Sembra averlo notato anche Michael. Non si permetterebbe mai di dirlo , essendo così educato e riservato . A volte riesco persino a scordare la sua presenza per quanto è discreto ma soprattutto silenzioso. Ma ho come l’impressione , anzi sono certo , che abbia notato i suoi occhi sempre su di lei . Sulla nostra Leonor. E’ come se …. volesse mangiarla. Ripeto: è una sensazione orribilmente fastidiosa!
    C’è da ammettere che sia un tipo affascinante e “abbacinante” , con un bagaglio culturale estremamente vasto e questo a Leonor piace. Le piace la possibilità di confrontarsi con culture e tradizioni differenti dalle proprie. Credo ( Spero! Dio ti prego …) che sia attratta dalla curiosità della leggenda che per .. altro! Ora vi chiederete: da dove viene questo misterioso ragazzo? Io vi rispondo : da uno dei più tremendi e leggendari paesi mai esistiti ….. la Transilvania. Non credo a certe leggende , soprattutto a DETERMINATE leggende ma lui sembra racchiudere tutte quelle caratteristiche proprie del suo lontano discendente . Vlad III di Valacchia meglio conosciuto come “Dracul l’impalatore” e qui vi lascio un momento per riprendervi dallo sgomento.
    Vampiri , lupi mammari , luna piena , streghe e incantesimi …. tutte dicerie ! Credo in Dio , negli angeli , nella fede e nella redenzione … nient’altro. Quindi anche fosse un tremendo vampiro assetato del suo dolce e fruttato sangue sarei tranquillo perché è protetta da un angelo custode , o meglio il nostro arcangelo Michael! Michael , nella leggenda ..“Chi è come Dio” , colui che difese la fede in Dio dalle orde di Satana!
    Bene e Male sotto lo stesso tetto!!
    Ok … ok …. Basta …. La faccio finita e che delle volte mi piace essere teatrale ma ciò che vi ho raccontato sono sensazioni reali , se solo poteste vedere con i vostri occhi mi dareste ragione ….

    Sono passate solo due settimane e Michael sembra aver trovato conforto e pace in questa casa e nelle sue immense distese di verde. Il suo rifugio preferito è la grande quercia bianca dietro la cascina , circondata da giacinti e lillà. Quando non è con se stesso e lo vedi gironzolare per casa , curioso e concentrato , è difficile ignorare la sua aurea, perché sprigiona un’energia tale da farti sentire avviluppato da quel torpore che riesce a lenire anche le più profonde ferite e sparire le più antiche cicatrici. Tutto si illumina al suo passaggio , perfino le cose inanimate sembrano prender vita!
    E quando noti la sua assenza puoi star certo di trovarlo sotto quella grande quercia che gli ricorda Givin tree , con il suo taccuino , intento a imprimere su quelle pagine bianche i suoi pensieri. Credo che l’ispirazione si sia impossessata di lui, sono certo che creerà delle canzoni bellissime in questo “ paradiso terrestre”.
    Ma tutto questo dopo il crepuscolo . Non esce mai durante il giorno e le poche volte che lo fa, cerca di nascondersi sotto l’ombra di qualche gigante buono ,in veranda o protetto da suo immancabile ombrello nero. Ama con tutto il cuore la natura , ama il sole poiché lo rende felice , ama l’acqua e tutti gli elementi terrestri ma purtroppo … ciò che ama lo fa stare male . Non può esporsi al sole a causa della sua malattia e questo lo deprime enormemente e lo amputa di una parte di sé. Quindi il crepuscolo e la notte sono diventati , ormai da anni , i suoi migliori amici . Coloro che lo consolano e lo distraggono dalla mancanza. La maggior parte delle volte è Debora a giocare con Prince in giardino o nell’acqua e poi quando l’arancione del cielo prende forma in spirali e ombre evanescenti il “piccolo principe” passa nelle braccia esperte e protettive del padre.

    Oggi è stato un giorno particolarmente intenso e preoccupante. Debora si è sentita male due volte. Abbiamo dovuto chiamare un medico. Il problema è il troppo caldo. Ci saranno almeno 32 gradi a Firenze , è sfiancante per una donna incinta e non abituata a tali temperature. Leonor è stata con lei tutto il giorno e ha aiutato Michael con il piccolo Prince, che sembra essere l’unico a resistere a questo caldo infernale. Riposa così facilmente anche in pieno giorno, sotto al sole , senza sentirsi infastidito minimamente.
    Speciale come il padre direi !!!
    Quindi Debora tornerà in California dove il caldo è più sopportabile e dove il suo medico personale la seguirà nella gravidanza. Michael non vuole che il bambino soffra , tanto quanto non vuole vedere Debby così preoccupata. Se le mie passate congetture fossero esatte ( … ciioè che Michael rispetti Debby e la ami come ….. come una grande amica e madre dei suoi figli..) riesce a camuffarlo benissimo , dando amore ugualmente . Certo, in maniera differente ma comunque amore e protezione incondizionata. Che creatura pura e semplice . Vorrei essere DONNA per amarlo liberamente!
    Debora partirà domani mattina e io in serata. Rimarrà Wayne mentre Tarrak tornerà tra una settimana , quando avrà risolto impegni di lavoro importanti.
    La cena di stasera sarà la classica cena di addio e io … ODIO le cene di addio. Mi fanno sempre piangere! Leonor dice che è la solita cena ma non credo più hai suoi occhi languidi che cercano di convincermi e tranquillizzarmi. E’ SOLO UNA TRISTE CENA DI ADDIO per la mia partenza.
    Andres e Alma ci delizieranno con le loro pietanze messicane e specialità Fiorentine. Ritengono l’Italia la loro seconda patria , abitano qui da anni. Alma è una signora molto ma molto bizzarra. Era la migliore amica di Tisbe e questo dice tutto. Già le immagino sotto braccio a fare comunella. A volte è cosi enigmatica da lasciarti senza parole e sembra tenere a Leonor più di qualsiasi altra cosa! Sembra quasi ….. No , no …. Basta paranoie. Ma ….. sembra quasi che …. sappia tutto di lei …. che voglia …. continuare ciò che Tisbe aveva in mente per lei? Nah , che pensieri assurdi !!! Rupert riprenditi , sarà questo posto intriso da uno strano alone di magia a farti fantasticare!!!
    Basta!!

    Veranda – ore 21.00-

    Prince dorme beato sull’amaca a misura di bambino , diligentemente costruita da Andres . Marley è sotto di essa con gli occhi socchiusi vigile su Dorian che a sua volta è ….. molto vigile su Leonor la quale sta aiutando Alma a posizionare le ultime pietanze sulla rotonda tavolata. Wayne e Battista sono con l’adorabile Emma , seduti a terra , mentre mostra loro i suoi ultimi capolavori in acquerello. Michael è sparito! Ma non nel vero senso della parola ….. meglio dire che …. è stato prelevato da Andres.
    Andres è l’adorabile marito Settantenne di Alma , un dolce anziano che tutti vorrebbero come nonno ma con la forza ancora di un ventenne. Non sò come faccia ma ha quell’energia che io , più che trentenne , ho già perso da anni. Sarà il posto o meglio il “Vino Magico “ che produce. Sembra aver legato magnificamente con Michael e vi dirò di più … un giorno Michael mi disse che …
    “ Se dovessi immaginare un buon padre … gli darei il suo volto e il suo cuore! E’ un uomo pieno di esperienza e di preziosi segreti da condividere. Farò tesoro delle sue parole , Rupert ! Per tutta la vita . ”

    Non mi meravigliai di ciò che mi disse , considerando suo padre!

    Rimasi sulla piccola poltroncina della veranda , nell’angolo in cui un grande vaso in ceramica , più alto di Wayne , raffigurante Afrodite (Dea della sensualità ,della lussuria e dei giardini) conteneva glicine. I fiori scendevano morbidi e fluttuanti dalla sua nuca , sfiorandone i seni mentre alcuni poggiavano sui palmi delle mani , rivolti al cielo come se fosse un dono al Re degli Dei! Era una di quelle serate … strane …. Contornata da una leggera brezza rinfrescante , accompagnata dal canto delle cicale e … sovrastata dalla luna piena. Non sarebbero servite le luci e le lanterne del giardino quella sera poiché tutto era rischiarato dal suo candido riflesso.

    **

    “L’incostante luna può essere buona e accondiscendente con gli amanti ma …. a volte può essere malvagia e condannare a una vita di pene !”
    Questo è quello che disse Dorian. Alma era rientrata in cucina e lui aveva colto l’occasione per avvicinarsi a Leonor.
    I suoi occhi erano dello stesso, pallido e evanescente, colore della Grande Madre. Come amava chiamarla lui. Talmente trasparenti da vederne l’anima (sempre che ne avesse ancora una !) e sono certo che non mi sarebbe piaciuta! Il colore dei suoi capelli era simile al cielo notturno ma più scuro , poiché non era rischiarato da quelle stelle infinite e rassicuranti. Nuovamente quello sguardo. Come se volesse ….
    Colsi in Leonor un lieve cenno di imbarazzo se non nervosismo ma sapeva ben camuffare i suoi stati d’animo e alla vista di chiunque sembrava sciolta e pacata …
    “Quella di cui parli è la luna delle leggende , Dorian ! Io preferisco immaginarla romanticamente : come protettrice dei giovani cuori e …..”
    Si fermò. Le sue parole persero corpo. Dorian si era avvicinato. Ebbi l’istinto di saltargli addosso e riempirlo di calci ma qualcosa me lo impedì.
    Il suo sorriso malizioso e provocatorio fece capolinea sulle sue labbra che si contrassero impercettibilmente ..
    Con voce suadente …. “Vuoi assaggiare del vino , Leonor?”
    Si fermò nuovamente e fece un sorso, bagnandosi le carnose labbra . La luce lunare creava su di loro un invitante luccichio. Leonor le guardò fugacemente mordendo le proprie .
    “.. Il vino … era una delle tante offerte che accompagnava i sacrifici per la Dea Ishtar. Astarte in Grecia e Iside in Egitto. Una moltitudine di nomi ma sempre e solo un’anima. “
    Leonor era rapita . Io ero infuriato.
    “Ishtar , la Grande Madre, è nuda poiché la verità non ha bisogno di coprirsi di veli. “ E qui, lasciò cadere il suo sguardo su tutta la figura di Norah . Lei arrossì impercettibilmente e abbassò lo sguardo. La osservò con tremenda soddisfazione.
    Sottovoce continuò “ E’ rappresentata come colei che dà e toglie la vita. E’ la Madre di tutti, è duplicità. Distruttrice come la luna. Nel suo periodo crescente tutte le cose si sviluppano, e nella sua fase calante tutte le cose sono diminuite e rese infime. E’ rovina , morte , distruzione …. Perdizione e desiderio …. Ha il potere di far riaffiorare volontà nascoste mai credute e confessate , come lava da un vulcano. Quel vulcano è il tuo corpo. Ti rende consapevole del tuo doppio perché …. non siamo mai un’unica cosa , Leonor! “
    Quel nome fù un soffio. Un soffio ammaliatore. Come se volesse abbattere le sue difese. Le prese delicatamente la mano e vi adagiò il calice del vino. Di quel vino rosso … rosso come il sangue che ora fluiva in trasparenza sulle guance di Leonor . La vidi tremare .Era ovattata e confusa . Non riusciva a liberarsi del suo sguardo, vi era aggrappata come una falena su una lampada.
    Ma … “ Ishtar , ma io preferisco chiamarla Iside , è anche dispensatrice di vita … Dorian!”
    Michael pronunciò il suo nome sonoramente e seccamente. A quel suono un guizzo di consapevolezza balenò negli occhi di Leonor che riprese contatto con se stessa e con la realtà. Distolse gli occhi da Dorian e li posò su Michael. Si riempirono di calore. Mi sembrò perfino di vedere l’ambra di quegli occhi accendersi di luce come se provenisse da lui e si incanalasse direttamente e solamente in lei. Le sorrise dolcemente. Ora le sembrava di essere al sicuro. Non ricordava il motivo, ma aveva quella sensazione.
    Dorian si voltò lentamente . Erano della stessa altezza.
    Il giorno e la Notte
    L’amore e la Possessione
    La luce e le Tenebre
    Un angelo e …..
    Michael continuò , guardandolo caparbiamente negli occhi
    “Essa è Colei che apre l’Utero, il principale rifugio delle madri nelle doglie del parto. Perciò tutta la vita emana da lei. Piante, animali, esseri umani … sono suoi figli. Ti dà il coraggio di amare e ama a sua volta.”

    Il silenzio fù assordante. Anche le cicale avevano smesso di cantare , il vento di soffiare e i cristalli appesi a ogni angolo di quell’immensa veranda di produrre la loro leggera melodia grazie a quella brezza.
    Tutto era statico , fermo. Come congelato.
    Alma era sull’uscio della grande porta finestra con una pila di piatti in mano Andres nella penombra e con due bottiglie di “White Magic” in grembo.
    Wayne e Battista si erano alzati improvvisamente
    Emma era corsa da me , inconsciamente, adagiandosi sulle mie ginocchia
    Solo Prince continuava beato nel suo sonno e nella sua spensieratezza mentre Marley aveva prontamente raggiunto il fianco di Michael. Vigile e attento , avrebbe potuto mordere Dorian all’improvviso . Digrignava i denti.
    Alma e Andres si guardarono di sottecchi e trassero un lungo respiro . Andres annuì e poi …… quei piatti caddero.

    “ Oh … mamma mia !!!!! Che sbadata !!! “

    Il vento ricominciò a soffiare e le cicale a cantare . Leonor riprese fiato come da una lunga apnea. Io … ero terrorizzato!
    Aiutammo Alma , mentre Michael e Dorian si guardarono per l’ultima volta e si allontanarono contemporaneamente l’uno dall’altro . Non fù un semplice sguardo . La loro personale sfida era ormai aperta e Michael aveva avuto la meglio su questo round.

    **

    Adoravamo la cucina di Alma . Era stato tutto squisito . Eravamo pieni e esausti dalla grande mangiata! Per non parlare del vino di Andres. Dolce , delicato , leggero e …. leggermente annebbiante. Eravamo cosi rilassati che ci saremo potuti tranquillamente addormentare su quel tavolo.
    Parlai per primo..
    “ Alma è stata una cena squisita e il tuo vino Andres è uno dei più buoni che abbia mai bevuto!”
    Alma arrossì e mi ringraziò con un sorriso e Andres …
    “ Il “White Magic” è una delle mie specialità. E’ una delle poche usanze di famiglia che ho conservato. La ricetta mi è stata tramandata da mio nonno che a sua volta gli è stata tramandata dal suo e via dicendo. Dietro ci sono anni di duro lavoro , pazienza e parsimonia!”
    C’era una grande saggezza nelle sue parole . Tutto ciò che diceva era ascoltato con profondo rispetto.
    Alma continuò … “ Il Vino è …. come un figlio . Devi curarlo , assisterlo e amarlo per far si che cresca bene . Che sia ottimo!”
    Si guardarono con passione e Andres le baciò la mano. Si amavano moltissimo lo si percepiva da ogni movimento e da ogni parola. Si amavano come il primo giorno.
    Michael prese la parola . La sua voce ruppe quel breve silenzio come una dolce armonia …
    “ Da qualche parte , non ricordo dove , ho letto che una buona annata ha a che vedere con la luna ! La nostra incostante ma … benevola Luna!”
    Marcò quelle parole lanciando una fugace e inceneritrice occhiata a Dorian che sogghignò con noncuranza poggiando lo sguardo su Leonor. Cercando di avvilupparla , ancora , in quella morsa pericolosa. Ne ero certo : era rischioso guardarlo negli occhi! Lei li abbassò.
    “ La leggenda dice che il vino debba essere imbottigliato in luna calante, così il mosto fermenterà più lentamente. Così si avrà un ottimo vino, ragazzo mio!” Prese dal taschino della camicia un sigaro e lo accese. Alma continuò ….
    “ Poi ci sono leggende sui dolci della luna , sulle feste della luna . O come seminare frutti e fiori nei giorni in cui la luna attraversa i segni zodiacali . La luna ha un’influenza fortissima sull’uomo e non è da sottovalutare , tesori miei!”
    “ Anche sull’amore ?” chiese Emma , lasciandoci tutti esterrefatti.
    Alma la prese in braccio e le accarezzò i biondi e lunghi capelli con la cura e l’amore che solo una nonna speciale può avere …
    “ Mia dolce nipote ….. la Luna strega i cuori . Ma solo due cuori che si appartengono veramente. Il nostro destino è già scritto e Lei è l’unica che ne è a conoscenza . Conosce l’intero universo!” Le baciò la fronte.
    Quando voltati lo sguardo da quella dolcissima scena ne osservai una ancora più splendida. Splendida e paurosa allo stesso tempo : Michael osservava Leonor in un religioso silenzio mentre il piccolo Prince , in braccio al suo papà, giocava con delle molliche di pane … ignaro ancora delle emozioni umane. Se solo si fosse accorta di quello sguardo , se solo lo avesse alzato anche per un secondo … si sarebbe persa in quegli occhi. Ma non come aveva fatto precedentemente con Dorian , non in maniera inquietante e involontaria. Ma si sarebbe riempita d’amore. Quel profondo mare scuro , talmente scuro da confondere l’iride con la pupilla , l’avrebbe annegata e riempita dove il vuoto aveva scavato voragini profonde e doloranti. Dove il dolore l’aveva logorata per tutti questi anni. Solo con uno sguardo lui avrebbe lenito le sue ferite. L’avrebbe guarita senza chiedere niente in cambio. Quando lei spostò lo sguardo da Emma a noi, Michael lo ritrasse improvvisamente. Non voleva che lei lo vedesse.
    Ma … Dorian lo vide !

    “ Nonno , nonno … raccontami una leggenda !!!”
    “ E’ ora che tu vada a letto mia streghetta adorata!!!”
    “Ti prego nonno !!! Solo una ….. e poi vado !!!” Era così dolce con quel broncio.
    “ Va bene ! Ti racconterò la leggenda della Lupa e della Luna!” Disse sottovoce accarezzandole la guancia. Nel frattempo Michael si alzò e cominciò a cullare Prince , pronto per partire e approdare nel mondo dei sogni.
    Ma una voce , ormai disgustosamente familiare , ruppe quella pace …
    “Potresti raccontare la leggenda di Tummaz figlio di Ishtar ….. Andres!” disse Dorian con mistero, alzando un sopracciglio e sorseggiando quel vino … rosso come il sangue.
    “ Non sarebbe adatta a lei …. Dorian caro !” Rispose decisa Alma inclinando la testa da un lato .Precedendo , gentilmente, la risposta del marito.
    Dorian rise sarcasticamente e annuì.
    “ Come desideri …. Borde! O preferisci che ti chiami …. Strigos?”
    Improvvisamente , alla pronuncia di quelle parole le fiammelle sui candelabri si spensero. Un vento gelido ci fece rabbrividire e un lampo attraversò il cielo , illuminando per un momento il grande giardino a giorno.
    Alma aveva fulminato con lo sguardo Dorian. Michael si era impietrito e tra tutti nacque una tensione palpabile simile alla precedente , quando Dorian e Mike si trovarono uno di fronte all’altro.
    Continuò ignorando la domanda ….
    “ Siamo tutti stanchi, domani sarà un’altra calda giornata …. Dovremo riposare. Soprattutto i più piccoli!!”
    La sua espressione si ammorbidì guardando sia Prince che Emma. Fece l’occhiolino a Michael.

    La casa taceva , dando l’impressione di riposare anch’ essa. Le piante e i fiori di quell’immenso giardino avevano chiuso gli occhi , aspettando un altro giorno. Era udibile il fruscio del grande salice piangente adiacente alla cucina e i piccoli animali che si muovevano tra i rami degli alberi. La mezzanotte era passata e solo Alma e Leonor erano rimaste sveglie per sistemare le ultime cose.
    “ Cara , sarai distrutta . Vai a riposare . Penseremo domani al resto.”
    “ Alma , non è un disturbo per me . Amo la tua compagnia e poi … non ho sonno. Il tuo vino mi ha ….. Non saprei spiegartelo!”
    L’anziana signora si sciolse il cocò e sulle sue spalle si posò una cascata di capelli bianchi. Bianchi e lucenti come preziosi fili d’argento. Era una donna misteriosa e affascinante , conservava quella forza e quella sicurezza che avrebbe voluto avere Leonor con tutta l’anima. Quei capelli le ricordavano Tisbe, la sua adorata e lontana Tisbe. La sua attenzione cadde sul collo di Alma , scoprendo un prezioso ciondolo d’argento con incastonato un lucente ….. Diamante? Si, era un diamante e ricordò che Tisbe ne aveva uno uguale.
    Non chiese niente , non voleva essere invadente ma soprattutto le forze la stavano abbandonando. Si lasciò cadere sullo sgabello davanti all’enorme isola in legno azzurro.
    “Alma …. mi manca terribilmente. Sento la sua mancanza ogni giorno. E poi ….. questa casa è intrisa di lei. La sento ovunque e in ogni cosa , in ogni fiore , pianta ,animale. Lei mi ….. mi parla! Sembra assurdo ma è così. Ti prego credimi ,Alma!”
    Ora, dai suoi occhi sgorgavano copiose e incessanti lacrime.
    Alma la strinse tra le sue braccia ..
    “Ti credo dolce fata!Ti credo. E ti posso assicurare che non stai impazzendo … Lei è qui, accanto a te …. pronta a proteggerti e guidarti. Sento anche io la sua mancanza. Ma nei miei sogni viene ogni notte e ….. mi racconta di te !”
    Leonor si staccò da quell’abbraccio in maniera repentinea , non disse nulla ma la guardò incredula e un ‘po’ impaurita. Pensò –Possibile che sia vero?Sono così confusa!-
    “ Si , Leonor ! E’ possibile . Io e Tisbe eravamo legate profondamente , più di due sorelle , più di due amiche. Eravamo una sola anima ”
    Ora era più confusa che mai , sembrava che avesse ascoltato i suoi pensieri. La testa le pulsava , voleva solo stendersi , rilassarsi e ….. smettere di soffrire.
    “Sono destinata a perdere coloro che amo! Mia madre , mio padre e ora anche l’unica persona che mi avesse mai compresa . La mia Tisbe!”
    Parlò tutto d’un fiato , esausta si gettò nuovamente tra le sue braccia.
    Accarezzandole i capelli le sussurrò delle parole che non riuscì a comprendere , una melodia pacata e dolce . Tutto intorno a lei prese a ondeggiare , si sentì avvolta da un protettivo tepore e a poco a poco i suoi singhiozzi scemarono lasciando spazio alla leggerezza : del cuore e della mente. Forse era troppo stanca per comprendere e memorizzare quella breve melodia e la dimenticò immediatamente. I suoi respiri erano più lunghi e non più claustrofobici. Riusciva a percepire distintamente ogni molecola di ossigeno raggiungere i suoi polmoni. Si sentiva ….. sollevata! Si separò da quell’abbraccio delicatamente e …
    “ Me la ricordi molto. Hai perfino il suo stesso profumo!”
    Alma sorrise di nostalgia … “ Entrambe amavamo le rose canine ! E’ essenza di rosa! Dovrei averne una bocchetta anche per te , cara ! Ma ora … prendi questo !”
    Le aprì il palmo della mano e le adagiò all’interno una pietra rotonda. Era di un azzurro chiarissimo , quasi trasparente, frastagliata all’esterno e sfaccettata all’interno dove diverse sfumature di turchese andavano ad intrecciarsi. Quando la strinse sentì una scossa elettrica che attraversò il suo braccio , arrivando al petto . Le ricordava …. Michael! Quando aveva sfiorato per la prima volta la sua mano. Era identica.
    “ E’ calcedonio , cara! Ha il potere di proteggere e infondere coraggio. Tienila sempre con te , ti aiuterà nei momenti difficili. E … se pensi di non farcela , stringila forte e chiedi aiuto alla nostra Tisbe .Ti proteggerà da qualsiasi cosa da …. Chiunque!”
    Proteggere e chiunque erano parole che potevano avere solo un volto …. Dorian.
    Voleva essere protetta anche da lui. Non ne conosceva veramente il motivo ma questo è quello che sentiva nel profondo del cuore. Alma le sorrise , come se avesse capito e …
    “ Sarai al sicuro fin quando … ci sarà il tuo angelo!”
    La baciò affettuosamente sulla guancia. Scese dallo sgabello dando le spalle all’arco d’entrata e nello stesso momento in cui Michael fece il suo ingresso ….disse
    “Anche tu non riesci a dormire , Michael caro?”
    Impossibile che lo avesse visto . Sentito? Non credo. A malapena se ne accorse Leonor che non si era voltata . Era stato veloce e silenzioso.
    Rimase perplesso, accanto al grande arco che divideva la cucina dal salone, mise le mani in tasca e …
    “ Sono desolato , non volevo disturbarvi. Non credevo che qualcuno fosse ancora sveglio a quest’ora!”
    “ Non preoccuparti , tesoro … Stavo andando a dormire. Una povera vecchietta come me ha bisogno di riposare!”
    Si avvicinò a Michael , gli accarezzò una guancia e lui non potè fare altro che abbracciarla con tutto l’affetto di un nipote.
    Le sussurrò .. “ Grazie Alma . Grazie di tutto!”

    Voleva ringraziarla per averlo accolto tra loro , per aver parlato con lui. Voleva ringraziarla per i consigli paterni di Andres, per l’ottimo cibo che lo stava rimettendo in sesto , donandogli quel colorito roseo sintomo di salute.
    Per l’ispirazione che quel Paradiso gli donava. Voleva ringraziare tutti loro per non averlo giudicato , per aver accettato la sua particolare condizione ,il suo nome imponente senza essere spaventati e per renderlo “Normale” .
    Era rinato , come una farfalla dal suo bozzolo.
    Se avesse potuto sarebbe rimasto lì … con lei … per sempre! Perché era solo merito suo se aveva avuto un’altra possibilità . Lo stava salvando dal pericolo e dalla paura di perdere suo figlio. L’avrebbe ricordato per il resto della sua vita.

    Impercettibilmente gli rispose …. “Verrà un giorno in cui … io ringrazierò te , angelo scuro! Fino ad allora abbi fede!”
    Si separò da lei, ancora stupito e confuso da quelle parole incomprensibili. Strinse le sue mani nelle proprie e sempre in un sussurro ….
    “ Ma ti supplico …. non giocate con la Luna! Dorian (a quel nome abbassò lo sguardo) … la conosce bene !”
    Se ne andò silenziosamente , lasciandoli soli.
    Leonor si era alzata . Uno strano formicolio le era partito dalla punta dei piedi e era arrivato alla nuca. Forse la stanchezza? Sicuramente. La vista cominciava ad offuscarsi , la testa girava e … il cuore scandiva ritmi irregolari.
    Tutto questo quando incontrò quell’oceano di Misteri. Quelle acque talmente profonde nelle quali era facile perdersi dolcemente.
    Ma che diavolo le passava per la testa ! Quel poco di vino le aveva fatto tremendamente effetto ed ebbe un capogiro.
    Inconsapevole di come , si trovò tra le sue braccia . Sorretta da quel corpo , fragile all’apparenza, ma forte al suo interno.
    “Credo che sia … il White Magic!” Un sorriso rassegnato le disegnò il volto. Stanco , ma sempre splendido! Pensò Michael!
    Quanto erano vicini ora? Troppo ! Quanto desiderava lasciarsi andare tra quelle braccia? Paurosamente.
    Perché? Perché era brilla , stanca e … tristemente sola. Ma era questo il vero motivo?
    Si sentiva vuota , malinconica e per di più io, il suo migliore amico, ero partito. Se sua madre fosse stata ancora viva non avrebbe sofferto così atrocemente. Le cose sarebbero andate diversamente e lei non si sarebbe aggrappata all’unica persona dalla quale doveva stare lontana. Forse in una condizione differente avrebbe affrontato con coraggio ciò che era scritto , senza struggersi. O probabilmente il suo destino sarebbe stato diverso. Ma la realtà era quella e lui .. era li. Il destino aveva un progetto , un piano . Felice o doloroso andava seguito , perdendo volontà e costanza , perdendo il lume della ragione.
    Il loro destino erano …. LORO.
    Loro per entrambi . E non c’è cosa peggiore che ignorarlo. Non c’è cosa peggiore che credere nell’affetto ma che affetto non è , poiché si tratta di … Amore: quell’amore che ogni poeta chiama … VERO! Quell’amore i cui protagonisti sono straziati e dipendenti. Quell’amore per il quale una vita intera non basterebbe per viverlo completamente , in quanto smisurato e incommensurabile. Dilaniante ma soprattutto inaspettato. Quell’amore che non è solo delle favole!
    La Grande Madre sa. La Grande madre vede nei cuori , sente nella mente ciò cui ,ancora, i comuni mortali ignorano. Li avvolge con la sua beatitudine trasparente , li consola , li persuade , apre loro il cuore .Si diverte perché incostante , allontana e avvicina , confonde.
    Perché ? Perché a sua volta è stata straziata dall’amore.

    …Quando il Sole e la Luna si incontrarono per la prima volta,si innamorarono perdutamente e da quel momento
    cominciarono a vivere un grande Amore... Allora il mondo non esisteva ancora e il giorno che Dio decise di crearlo, gli
    donò il tocco finale... la bellezza! E decise anche che il Sole avrebbe illuminato il giorno e la Luna la notte, obbligandoli
    senza volerlo a vivere separati. I due si intristirono quando capirono che non si sarebbero mai più incontrati. La
    Luna diventava sempre più amareggiata malgrado la brillantezza che Dio le aveva donato soffrendo di solitudine...Il
    Sole, a sua volta, aveva guadagnato un titolo di nobiltà "Re degli Astri", ma anche questo non lo rendeva felice...
    Dio li chiamò e li disse"non avete nessun motivo per essere tristi dopotutto avete una brillantezza che vi distingue l'uno
    dall'altra.
    Tu Luna, illuminerai le notti fredde e calde, incanterai gli innamorati e sarai molte volte motivo di poesia.. Quanto a te
    Sole, sostenterai questo titolo perchè sei il più importante degli astri, illuminerai la Terra durante il giorno, fornirai calore
    agli esseri umani e la tua semplice presenza farà le persone felici... La Luna si intristì molto per il suo terribile destino e
    trascorreva i giorni piangendo. Il Sole soffriva per la tristezza della Luna, ma non poteva lasciarsi andare perchè doveva
    darle la forza di accettare il destino che Dio aveva deciso per loro. La sua preoccupazione era tanto grande che pensò di
    chiedere un favore a Dio: "Signore, aiuta la Luna, per favore, lei è più fragile di me, non sopporterà la solitudine". E Dio
    con la sua bontà creò le stelle per tenere compagnia alla Luna.
    La Luna quando è molto triste ricorre all'aiuto delle stelle, che fanno di tutto per consolarla, ma quasi sempre non ci
    riescono.
    Tutt'oggi loro vivono così... separati.
    Il Sole finge di essere felice, e la Luna non riesce a nascondere la sua tristezza. Il Sole è ancora caldo di passione per la
    Luna ma lei vive ancora nell'oscurità della solitudine.
    Il desiderio di Dio era che la Luna dovesse essere sempre piena e luminosa, ma lei non riusciva ad esaudirlo per la mancanza di quel potente amore.
    Luna e Sole seguono il loro destino, Lui solitario ma forte, Lei in compagnia delle Stelle ma debole.
    Gli umani cercano in
    tutti i momenti di conquistarla, come se questo fosse possibile. Ogni tanto alcuni uomini la raggiungono ma ritornano
    sempre soli, nessuno di loro è mai riuscito a portarla fino alla Terra, nessuno di loro l'ha veramente conquistata. Ma Dio ha deciso che nessun Amore in questo mondo fosse del tutto impossibile, neanche quello
    tra la Luna ed il Sole ed è stato allora che ha creato l'eclissi.
    Oggi Sole e Luna vivono nell'attesa di questo istante, unico momento raro che li è stato concesso. Quando guarderemo
    il cielo e vedremo il Sole nascondere la Luna è perchè sdraiandosi su di Lei, incominciano ad amarsi....
    La brillantezza della loro estasi è così grande che gli occhi umani non possono guardare l'eclissi...potrebbero rimanere
    accecati nel vedere tanto Amore.
    Ma la luna ama troppo il sole per accontentarsi. Per disperazione vive dell’amore degli amanti , delle passioni altrui della follia dei malati. Vive ricordando e soffrendo. Sbeffeggia gli umani perché credono che i loro sentimenti siano unici e puri . Perché credono che il loro sia il Vero amore . Si sbagliano enormemente e la Luna ne è sicura perché mai nessuno amò come lei , mai nessuno baciò il sole rischiando di bruciarsi. Rischierebbe di bruciare ogni giorno , ogni istante , ogni notte per lui. Per riavere il suo Sole, la sua luce . La mancanza di quell’amore l’ha resa incostante e beffarda . Capace di incantesimi. Capace di chiamare a sé il bene e il male. Ha patteggiato per non soffrire. Solo quel giorno ritorna a essere la dolce , amorosa e bellissima luna , solo quel giorno d’eclisse. Solo quando il sole si distende su di lei! Il resto della sua vita la passa in tormenti e nei lamenti che vengono accompagnati dalla natura e dagli animali , tra tormente e ululati.
    Ma ora , non può fare a meno di guardare . Li ha sempre ignorati eppure ora non può fingere più. Non può essere reale ciò che vede: due cuori più abbaglianti della sua luce .
    Lo sente: è pari al suo amore , più forte addirittura. Per la prima volta prova compassione ,pietà .. ha paura per loro . Per il loro triste destino. Perché lei sa. Vorrebbe tornare indietro ma non può , non può benedirli. L’unica cosa che può fare è regalare loro quegli attimi che le sono stati negati , finché sia possibile. Si nasconde per non guardare , si rintana dietro una nuvola per non rivivere quei ricordi e quel dolore che loro stanno per affrontare. Loro sono diversi da tutti gli altri umani!



    **
    “Si , Leonor … credo proprio che sia colpa del vino. Hai bisogno di riposare!” La sua voce era vellutata e protettiva , il suo sguardo comprensivo e rincuorante. Le cinse la vita con il braccio mentre l’altra mano le teneva saldamente la sua. Camminarono lentamente verso le scale , salirono un gradino alla volta fino ad arrivare , silenziosamente, alla stanza di Norah. La porta ,all’apertura, cigolò come le fusa di un gatto , per poi essere chiusa alle loro spalle. Barcollò fino al bordo del letto ma Michael la riprese in tempo per non farla cadere. Accuratamente la fece sedere. Leonor sospirò. Michael sorrise dolcemente.
    “Scusa , Michael!” Lo guardò esausta
    “ Non devi scusarti , Leonor. Può capitare, non sei abituata a bere del vino magico . E sai che … con la magia bisogna stare attenti !!” Soffocò una risata tra quelle fossette irresistibili e Norah per la prima volta notò le sue labbra carnose e i suoi denti splendenti come diamanti . Un sorriso abbagliante. Ora Michael le stava sfilando i sandali. Il silenzio li circondò , era udibile solo il ticchettio del grande orologio a cucù nel corridoio e il vento all’esterno. Era ancora chino davanti a lei intento a sistemare i sandali al lato del letto quando sentì le sue mani accarezzargli la nuca. Affondò le sue piccole dita nei suoi riccioli , blandendoli accuratamente. Per un istante non si mosse , sperando che non smettesse, poiché quella sensazione era terribilmente appagante.
    “ Michael … posso farti una domanda indiscreta?” La sua voce era rauca e leggera.
    Si alzò adagio e si sedette accanto a lei . Le sue mani lo abbandonarono e caddero stanche sulle proprie ginocchia.
    “Te lo concedo solo perché sei sotto l’effetto di quel vino … e perché qualsiasi risposta ti darò domani non la ricorderai! “ Risero, leggermente , all’unisono. Le scostò i capelli dal viso e li ripose dietro l’orecchio. Leonor sentì le guance avvampare e fù grata che fossero nascosti dalla penombra per non essere scoperta. Sarebbe stato imbarazzante e insensato. Michael la osservò attentamente nella luce soffusa di quella stanza .I suoi occhi brillavano come gli occhi di un gatto , incuriositi dalla preda. Con lo sguardo la incitò a proseguire. Lei sospirò. Uno di quei sospiri carichi d’ansia e smarrimento. Si strinse nelle spalle cominciando a giocherellare timidamente con i primi due bottoni della camicia di Michael. Era stranamente nervosa . Scombussolata da quello che aveva bevuto? Pensò.
    Michael spezzò quell’eterno silenzio … “ Puoi chiedermi ciò che vuoi , Leonor.” Si avvicinò ulteriormente . Ora erano più vicini di prima. Bisbigliò …
    “ Approfittane …. Perché non te lo concederò nuovamente … così facilmente!” E sfoggiò , ancora, uno di quei suoi disarmanti sorrisi. Uno di quei sorrisi che Leonor aveva imparato a conoscere e ai quali incominciava felicemente ad abituarsi.
    “ Come riesci a stare lontano da Debora? Dalla persona che ami?” Glielo chiese a bruciapelo. Michael abbassò il capo per qualche istante , scostandosi poi, da quella intima posizione. Come scosso da un improvviso buon senso. Leonor , mortificata , credette di aver superato il limite . Certo, erano amici ma probabilmente non tanto da rispondere a domande così delicate.
    “Scusa … Michael! Io … io non ho nessun diritto .. Scusa!” Mortificata e imbarazzata spostò lo sguardo altrove , stringendo nervosamente la coperta sotto le sue mani.
    “Non devi scusarti. Non è una domanda così assurda!” Sospirò “ .. Voglio molto bene a Debora … è la madre dei miei figli! Ma la amo .. in un modo particolare. Vedi Norah … delle volte si è costretti a scendere a compromessi , non sempre è possibile vivere come si desidera o con chi si desidera. “
    La guardò così intensamente che Leonor credette di sciogliersi come neve al sole.
    “ Lo faccio per … il loro bene .”
    “Ma … non ti manca ? Voglio dire …. Io non riuscirei mai a stare lontana dalla persona che amo.” Marcò quel mai, era fermamente convinta della sua idea. Ma non capiva perché continuava ad insistere su quell’argomento. Perché ci teneva a sapere?
    “Sono consapevole che per me sia un campo minato. Sono così inesperta! Ma … se chiudo gli occhi e penso al mio ipotetico amore sono certa che …. morirei se non lo avessi al mio fianco. Se non potessi accarezzare il suo corpo , bearmi del suo sorriso e del suo volto , lasciarmi andare alle sue carezze o ascoltare la sua voce ..” Fece una lunga pausa “ … se non potessi … sentire il suo amore, sempre. Io … potrei impazzire , Michael !” Quelle parole erano state un bisbiglio , come se avesse paura di confessarle apertamente.
    I suoi occhi erano ancora chiusi e lui … lui ne era stregato. Era così bella. Bella e terribilmente spiazzante. Lo lasciava senza fiato. Non capiva cosa gli stava succedendo. L’unica cosa comprensibile era il forte dovere nei confronti di Debora. Lui aveva fatto una promessa. Un giuramento davanti a Dio. Allora perché desiderava non averlo mai pronunciato? Perché desiderava infrangerlo?
    “Sei mai stata innamorata .. Leonor?” lo chiese con tutta la dolcezza possibile.
    Riaprì i suoi occhi , lucidi e vividi a quei pensieri.
    “ E’ cosi difficile per me parlare … d’amore. Ero piccola e ingenua quando .. mi sono innamorata di Jacob. Se ci ripenso sono certa che fosse solo una grande infatuazione. Dopo di lui non ci fù più nessuno. Nessuno per il quale valesse la pena struggersi! Nessuno che riuscisse a incatenare il mio piccolo cuore !”
    Era lì , davanti a lui : smaniosa di sapere, aggrappata ai suoi occhi , docile e languida come un cucciolo indifeso …. spaventosamente bella. Stava per parlarle ma qualcosa lo fermò. Un pensiero attraversò la sua mente come un fulmine a ciel sereno : Dorian. Lui non gli piaceva. Odiva il modo in cui guardava la sua piccola e fragile Leonor. La sua piccola e fragile … ? Prima di tutto non era SUA , non era di nessuno. Non era un oggetto da possedere e mettere in mostra. Inoltre non era piccola e ingenua … Beh , magari …. fragile e spaesata. Ma forte e decisa quando era necessario. Aveva avuto modo di conoscerla grazie a Rupert ed era giunto alla conclusione di avere davanti a sé una donna . Una giovane donna costretta a crescere troppo in fretta , senza una figura materna, amorevole e consolatrice , solo con un padre assente e freddo. Conosceva perfettamente il suo dolore , il suo cuore aveva patito le medesime condanne , sicuramente con una moltitudine di conseguenze ben più gravi e dilanianti. Ma il punto di partenza era sempre lo stesso. Per di più , l’unica persona a cui si era aggrappata disperatamente e che aveva attenuato le sue pene era …. morta. Norah era nuovamente precipitata in quello stato che Michael definiva : Limbo. Uno stato di altalenante tristezza , contornato da frequenti rimpianti e solitudine. Per questi motivi era certo che Dorian ne avrebbe approfittato. Era estremamente intelligente da comprendere il suo stato d’animo e lei troppo bisognosa d’amore per resistere. Era affascinante , educato , arguto e …. persuasivo. Norah non aveva bisogno di soffrire nuovamente o di lasciarsi andare a un’anima scura come la sua. Doveva essere risollevata non schiacciata. Perché era impaurito da questa possibilità? Gelosia? Possessione ?
    No !! Non poteva che pretendere amicizia da lei. Doveva, e sottolineo doveva , considerarsi solo un buon amico. Perfetto! Leonor aveva bisogno di quell’amicizia. Ma rimaneva il fatto che in Dorian c’era qualcosa di …. misterioso … oscuro e …. malefico! E Michael avrebbe fatto di tutto per scoprire le sue vere intenzioni. Lei era stata così buona , lui doveva contraccambiare.
    Fù scosso da suoi pensieri: Leonor gli prese la mano , accarezzandola lievemente … Con sguardo speranzoso gli chiese …
    “Michael .. potresti descrivermelo! Cosa significa amare? … Cosa si prova ?”
    Lo aveva nuovamente spiazzato. Voleva sapere …
    “ L’amore è….. Non ci sono modi né parole per descrivere l’amore , Leonor! Non è come un Da vinci o un Donatello è …. E’ indescrivibile . E’ soggettivo!” sospirò “ … ognuno di noi lo percepisce e vive in maniera differente. E’ come nascere . Come una rosa che sboccia per la prima volta . Ecco … credo che … quando amiamo siamo come quella rosa … tutti noi!”
    “ rose ….. “ Lo sussurrò , pensierosa. La sua mano si strinse di più intorno a quella di Michael. Le loro dita si incastravano alla perfezione. Inclinò la tasta da un lato portandole al suo petto. Era percepibile il battito del suo cuore. Si buttò tra le sue braccia e Michael non potè che accoglierla silenziosamente. Il suo corpo era caldo e profumato , una nicchia perfetta nella quale rifugiarsi e alla quale chiedere conforto. Sembrava nato per questo. Per averla tra le braccia.
    Le sue flebili parole furono musica … Tenendola ancora stretta a sé al suo orecchio disse …
    “ Allora … chiudi gli occhi . Ora … immagina una giornata calda e assolata. Sei in un grande giardino pieno di fiori, solo fiori e enormi alberi verdeggianti. Conosci quel giardino a menadito perché hai passato una vita intera al suo interno. E’ il tuo rifugio dal mondo. All’improvviso … in fondo a quell’immenso giardino riesci a scorgere qualcosa che non avevi mai visto. Ne sei certa …. poiché il giorno prima non c’era. E’ lontana ma la vedi nitidamente , non sai come sia possibile ma ne cogli ogni particolare e il colore. Ti avvicini a passi lenti , esitanti , sei timorosa. Sei vicina , vicinissima … ora puoi toccarla è davanti a te. Ripensi a come sia stato possibile non accorgersi di quella rosa rara. Ma finalmente l’hai trovata. Hai come la sensazione di averla cercata invano e affannosamente per tutta una vita. Inconsapevolmente la desideravi con tutta l’anima ma …. non potevi immaginare che fosse lei … pensavi fosse una violetta o un narciso … invece era una rosa. Adesso, puoi coglierla . Il suo stelo è privo di spine , i suoi petali morbidi come seta e candidi come lo splendore della luna. Ora, puoi vivere senza più alcuna paura.”
    Le accarezzò lentamente la nuca , immergendo le sue dita tra quei fili dorati. Il suo respiro era regolare ,il suo corpo rilassato, sembrava pronta ad addormentarsi .
    “Quel giardino è il tuo cuore … quella rosa il tuo … amore!” Le posò amorevolmente un bacio sulla fronte. Trattene il respiro per non perdersi in quella fragranza ma alla fine cedette. Si riempì di lei. Non aveva mai sentito un profumo del genere . Credeva preferirne altri ma il suo … lo trovò inaspettatamente …. perfetto!
    Non avrebbe mai e poi mai desiderato allontanarsi da lui ma in quel momento, con il cuore in gola, capì che era l’unica cosa giusta da fare. Doveva separarsi da lui. Ma non aveva idea che l’avrebbe fatto così ... violentemente …
    La finestra si aprì di colpo sbattendo sul muro e producendo un rumore sordo, cogliendoli di sorpresa e spaventandoli a morte. Il vento iniziò a far tremare i rami della grande quercia bianca e a ululare come il lamento straziante di un lupo! Il cielo era livido e minaccioso . Un corvo si appollaiò sul davanzale della finestra , fissandoli con occhi neri come la pece. Un corvo antico con aria trionfale! Gracchiò orrendamente. Michael si alzò e con un gesto deciso lo costrinse a volar via , richiudendo la finestra alle sue spalle.
    Rimasero tesi per qualche minuto , disorientati e con addosso lo sguardo di quell’uccello , ora appollaiato sul ramo dell’imponente quercia bianca.

    “Profeta – io ripetetti, – sia uccello o spettro errante –
    Dimmi, pel Dio che adori, per quel ciel scintillante:
    potrà in un Eden lunge l’anima triste assai
    trovar la dolce vergine che chiamano Leonora,
    la vergine che gli angeli ora chiaman Leonora?
    Disse il corvo: Non mai!
    E là, senza più muoversi, rimane esso a guardare,
    fermo sul busto pallido, de l’uscio al limitare.
    Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
    del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
    né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
    sarà libera mai “
    E.A Poe – Il Corvo-

     
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    Ele :hug: questa FF mi manca proprio...prometto che appena trovo un pò di tempo me la leggo tutta... :kiss2:
     
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    CITAZIONE (‚effulgent @ 3/11/2010, 17:50)
    Ele :hug: questa FF mi manca proprio...prometto che appena trovo un pò di tempo me la leggo tutta... :kiss2:

    Ciao Ale ...... tesoro prendidi tutto il tempo che vuoi io e Mike siamo sempre qui ad attenderti trepidanti!! Sto andando avanti con i capitoli ...... Le tue FF mi mancano da morire .... DA MORIRE , CREDIMI !!!
    Tvb, tua Ele ... meglio conosciuta come ...LEONOR ....
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308 replies since 1/11/2010, 13:21   6996 views
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