Un colpo di fortuna

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  1. wonderfulMJ
     
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    CITAZIONE (Andago @ 25/5/2014, 15:09) 
    A dir la verità non riuscivo...far finta che mi fosse antipatico per trovare degli insulti appropriati è stato difficle credimi! :love:

    Posso ben capire Andago ... ma è proprio lì che sta la tua bravura.
    Certo che "pollo bruciacchiato" non so proprio dove sei andato a pescarlo :asd: :asd:
    Non vedo l'ora di leggere i prox capitoli! :tunz: :occhiolino:
     
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  2. ornellamj
     
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    CITAZIONE
    <<mio Dio che ego smisurato! Crede di sentire solo sì nella sua vita? Beh, con me sbaglia e di brutto! Vuole guerra e guerra avrà. Vediamo chi cede per primo! Ma giuro, come è vero che mi chiamo Lucy, che non sarò io a perdere! Non lo sa ancora con chi ha aperto la questione, il signorino!>>

    <<uhm…l’ho lasciata senza parole, benone! Non credo veramente che sia rigida e algida, se è per quello, anzi!
    Ma voglio che si apra con me, che impari ad apprezzarmi e non perché sono ai suoi occhi solo il King of Pop!
    Purtroppo è fra quelli che hanno in testa un sacco di idee sbagliate sul mio conto, ma io so esattamente cosa fare e Lucy cambierà idea…eccome se cambierà idea!>>

    voilà!....che la battaglia abbia inizio!!! :tunz:
    adoro le schermaglie...chi cederà per primo? :smug:
    thxxxxx :congra:
     
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    Cap.4


    Lucy si finì di preparare ma quando era il momento di scendere al piano di sotto si rese conto che lei neppure sapeva dov’era il salone dove il “pollo bruciacchiato” la stava aspettando.
    Per cui non poté trattenere un sorriso quando, dalla sommità dello scalone, vide Michael che la stava aspettando e che ricambiava il sorriso mentre scendeva
    “Ti ho invitato a raggiungermi nel salone senza neppure dirti dov’è e così sono venuto ad aspettarti qui” sembrò giustificarsi
    Lei sentì una strana sensazione al cuore, una sorta di tuffo ma non lo avrebbe definito di certo tale dato che lei non era attratta da Michael né tanto meno quelle erano sensazioni che d’abitudine le appartenevano.
    Si fermò qualche scalino prima della fine, appositamente perché lui la potesse guardare, con quella sua camicetta di lino bianco leggero con un accenno di trasparenza.
    Lo osservò compiaciuta mentre lui faceva scorrere lo sguardo lungo tutto il suo corpo e quando Michael iniziò a parlare, Lucy sentiva di aver vinto la prima battaglia.
    “Ci hai messo così tanto a cambiarti, che mi aspettavo un abito di gran gala con tutti gli annessi e connessi...”
    Lucy sgranò gli occhi <<che cavolo…>> ma prima che potesse replicare lui proseguì
    “Ma anche una camicetta bianca può rendere una persona attraente no?” la strizzatina d’occhio che le fece Michael indispettì ancora di più Lucy e lui esultò in silenzio
    <<mi sa che siamo 1 a 0 per me, bella mia!>> pensò Michael
    Allungò la mano verso di lei per sostenerla mentre faceva gli ultimi scalini, ma Lucy sembrò ignorarlo e scese da sola.
    “Che dici se mentre finiscono di preparare il pranzo, ti faccio vedere un pezzo di parco?” le suggerì
    Lucy annuì, seguendolo mentre Michael usciva da una delle tante porta-finestra della casa che dava sul giardino.
    Iniziarono a camminare in silenzio, affiancati, all’ombra di grandi alberi, in gran parte erano ulivi.
    “Parlami di te…”
    << Rieccolo di nuovo con questa storia!>> “Non ho molto da dire in verità…” si giustificò Lucy fra il timido e il riservato
    “Ohh non ti credo! Ognuno di noi ha molto da dire invece! La vita è sempre piena di eventi, di persone incontrate sul nostro cammino e altre perse lungo la strada…”
    “Credimi, la mia vita non è così!”
    “Allora raccontami lo stesso, sarà sicuramente bella da sentire comunque”
    “Se lo dici tu! Sono nata sei anni dopo di te, credo, se non ho sbagliato con i calcoli ed ho una sorella più piccola di me di due, con la quale non sono mai andata d’accordo”
    “E perché mai?”
    <<pollo bruciacchiato è anche curioso e impiccione! Andiamo bene! >>
    “Perché siamo completamente opposte nel carattere e nelle idee, mi sembra ovvio! Lei è sempre stata una fuori di testa, sempre alle feste, piena di “numeri di telefono in agenda”, per usare un eufemismo…”
    “Allora deve essere una gran simpaticona!!” azzardò Michael
    L’occhiata di risposta di Lucy fu eloquente più che la parola.
    “Io studiavo, lei andava alle feste. Il che voleva dire che quando lei rientrava, io avevo trascorso metà della notte sui libri, mi svegliavo per il rumore che faceva in casa e poi non dormivo più per i nervi saltati”
    “Ma perché non uscivi anche tu? Sareste rientrate quasi alla stessa ora o insieme e tu avresti passato qualche ora di relax…”
    <<avvocato del diavolo eh? Qualcuno che mi dia ragione non c’è mai!>>
    “Io non avevo tempo per le festicciole! Dovevo studiare e studiare sodo, per prendere la borsa di studio, solo così potevo proseguire gli studi!”
    “E tua sorella?”
    “Tzè! Oh sì lei lavorava, certo…cameriera in un ristorante aperto solo a pranzo! Soldi facili, sveglia tardi, serata libera!”
    <<gelosia, invidia e acidità...un mix pericoloso dentro una donna!>> riflettè Michael.
    Un domestico li raggiunse, annunciando il pranzo pronto, interrompendo la conversazione, con gran sollievo di Lucy.
    Le sorprese per la vincitrice erano solo appena iniziate e proseguirono quando vide che il piatto che le veniva servito non era ciò che si aspettava.
    Tre fettine di pollo, sottili e ben cotte, erano ricoperte da una densa salsa ma in modo evidente senza quasi grassi. Il resto dello spazio era occupato da un tris di verdure grigliate, mentre in una ciotola a parte, un insalata mista attendeva di essere condita.
    Michael sembrò intuire il pensiero della sua ospite:
    “Serve una dieta leggera ma completa, quando si affronta qualcosa come quello che stiamo per fare noi!”
    “Noi? Cosa dobbiamo fare scusa?” replicò Lucy, perplessa dell’uso di quel plurale
    “Ballare, cantare, te lo sei dimenticato?” disse Michael ridendo
    “Ehi no un attimo! TU balli, TU canti! Io sono ospite, ricordi? Io farò solo la comparsa nel tuo video”
    “Oh sì, cara Lucy! Tu sei ospite e tu sei una comparsa ma non devi aver letto le clausole incluse nel regolamento del concorso temo!”
    “Clausole??” la voce le uscì stridula, mentre un boccone sembrò volesse andarle di traverso
    “Nel video la vincitrice farà un “assolo” di ballo con il sottoscritto, il quale si impegna ad insegnare personalmente i passi alla fortunata baciata dalla sorte” sembrò citare a memoria
    “Cooosaaaaa???” la voce di Lucy divenne ancora più stridula
    “Coraggio, finisci quello che hai nel piatto, poi ne parliamo. Vedrai, sarà divertente!” le disse Michael
    <<sì come per Maria Antonietta salire sul patibolo…>> fu ciò che pensò Lucy
    <<credo che il primo a divertirmi sarò io!!!>> non poté fare a meno di pensare Michael
     
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    Sarà una splendida esperienza, Michael è il n° 1 nella danza e nel canto. Grazie per i bellissimi capitoli Andago, attendiamo presto la continuazione
     
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  5. wonderfulMJ
     
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    Cara Andago questa FF è proprio un strepitoso mix di ironica-simpatia.
    E adesso non aspettiamo altro che la spettacolare esibizione di ballo e canto
    di mister Pollo Bruciacchiato e miss Acidità ... io penso già che sarà davvero divertente! :laught: :laught:
    Sei bravissima! :kiss:
     
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  6. ( StreetWalker ‚
     
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    Gli opposti si attraggono
     
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  7. ornellamj
     
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    CITAZIONE
    <<credo che il primo a divertirmi sarò io!!!>> non poté fare a meno di pensare Michael

    ohhh certo Michael caro...ma pure noi ci stiamo divertendo un sacco!!! :laught:
    continua Andago!!
    thxxx :congra:
     
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    Cap.5


    Quello che sentiva all'altezza dello stomaco era un misto fra un pugno e una cattiva digestione, non sapeva neppure lei definirlo. Lucy aveva solo la voglia di poter tornare indietro, al momento in cui aveva accettato tutto quella faccenda, anzi, ancora più indietro, prima di accendere il pc e aprire quella pagina.
    Si fermò al bussare leggero che udì alla porta della sua camera e si trovò una cameriera che le porgeva quelli che vennero dalla stessa definiti "abiti per la lezione", ossia dei pantaloni aderenti e una canotta che avrebbe coperto il minimo possibile.
    "Non indosserò nulla del genere!"
    "Non le piace il blu?" le chiese la cameriera
    "Come scusi?" ribatté Lucy
    "Il signor Jackson ha scelto il blu ma mi ha detto di dirle che se vuole si può cambiare, abbiamo questi completi in ogni colore. Il signor Jackson li ha fatti acquistare stamattina...basta che mi dica che colore preferisce e glielo porto fra un attimo"
    "Ma non e' il colore accidenti! "
    "Allora e' la taglia! Non c'e' problema, mi creda"
    Lucy capì che era fiato sprecato, continuare nel provare a spiegare a quella donna ciò che intendeva.
    "Non si preoccupi, va bene questa, grazie. Mi cambio subito" mentì ottenendo quello che voleva: la cameriera se ne andò.
    Lucy buttò pantaloni e canotta su un letto e aprì l'armadio. Ringraziò il cielo di aver pensato ad aggiungere una tuta nel suo bagaglio, mentre l'indossava, insieme alle sue scarpe da jogging preferite e pochi minuti dopo scese in sala prove.
    Vi trovò Michael, già accaldato dagli esercizi di stretching che le sorrise andando verso di lei
    "Sei già stata a fare footing vedo..."
    "No, in realtà no"
    "Ah allora ci vai adesso? Perché io credevo fossimo d'accordo che ci preparavamo insieme, ti ho fatto portare anche un completo adatto ma tu devi essere uscita prima dell'arrivo della cameriera"
    "No, ero in stanza e ho visto il "completino”, Michael" stava facendo decisamente fatica a non alzare la voce
    "E allora perché non lo hai indossato?" le chiese alzando un sopraciglio
    Lucy non riuscì a controllarsi oltre
    "Perché?? Mi chiedi perché?? Forse io sono un pura e semplice impiegata e non una di quelle ventenni coscialunga che si dimenano dentro quelle tutine strizza...strizza tutto!"
    Lucy vide il volto di Michael perdere il sorriso prima, poi i suoi occhi sembrarono ardere. La voce divenne bassa mentre si avvicinava a lei e le rispondeva:
    "Signorina bella, lei sarà anche mia ospite ma l'offesa verso me e il mio lavoro non ti e' concesso! Sei parte del mio nuovo video, hai accettato il contratto e questo include il ballo con me con i passi che IO ti insegnerò. Qui decido io, non tu, se devi ballare con me lo farai a modo mio, le prove si fanno con i vestiti adeguati chiaro? Ora sali in camera e cambiati, hai cinque minuti, Lucy"
    Non aggiunse altro, le voltò le spalle ed attese che lei uscisse, come aveva previsto, sbattendo la porta. Lei non poté vederlo ma sul volto era ricomparso il sorriso.
    Pochi minuti dopo, Michael stava già improvvisando dei passi su uno dei suoi pezzi quando Lucy rientrò a testa bassa nella stanza.
    Lo guardò avvicinarsi di nuovo verso di lei, pensò che la predica sarebbe ricominciata o peggio, l'avrebbe derisa, ma dovette ricredersi nel momento in cui la prese delicatamente per mano tirandola leggermente verso il centro della stanza.
    "Ora lavoriamo ok? Iniziamo dalle basi, ho bisogno di vedere come ti muovi per adattare i passi a te, devi muoverti più naturale che puoi ok?"
    "Ok ma non credo ci riuscirò"
    "Lucy, guardami! Non c'e' niente che tu non possa fare, nulla che tu non possa fare insieme a me, va bene? Credi alla magia?"
    "Se riuscirai a farmi ballare in modo decente senza che io mi vergogni di cosa sto indossando..."
    "Farò molto di più..."
    La prese fra le braccia, e attese che il gesto istintivo di irrigidirsi di Lucy, svanisse. Attese l'inizio della canzone, una struggente dolce canzone d'amore che lui aveva scritto una notte pensando alla sua donna ideale.
    Iniziò a dondolare piano, insieme a Lucy, per poi farla ballare come lei aveva visto tante volte nei film, sospingendola lontano da sé mentre la tratteneva con una mano, poi attirandola di nuovo fra le sue braccia.
    "Sei in gamba ragazza!" le sussurrò ad un orecchio
    "E tu sei un bugiardo" gli rispose Lucy
    "Impossibile, io sono un bravo ragazzo! E i bravi ragazzi non dicono mai bugie, non lo sai?"
     
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    Signorina acidità sta cedendo grande Michael
     
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    Michael è sempre dolcissimo e gentile, senz'altro Lucy imparerà benissimo a danzare ed il video sarà un capolavoro. Grazie per l'intenso capitolo Andago, attendiamo presto la continuazione
     
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  11. wonderfulMJ
     
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    CITAZIONE
    .... Credi alla magia?"
    "Se riuscirai a farmi ballare in modo decente senza che io mi vergogni di cosa sto indossando..."
    "Farò molto di più..."

    :look: " Farò molto di più ...." Ehmm ehmmmm, non vedo l'ora di leggere i prox capitoli :asd:
    Grazie Andago!
     
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    Cap.6


    Ballarono insieme per almeno un paio d'ore, ma la percezione del tempo svanì dalla mente di Lucy come il disagio che aveva provato entrando nella stanza, esattamente come le aveva detto Michael.
    La musica lenta fu seguita da un ritmo più incalzante, poi da un pezzo molto ritmato, quasi senza melodia e ogni volta Michael la coinvolgeva, a volte le faceva vedere dei passi e lei li ripeteva, a volte lui restava qualche istante ad osservarla.
    Ma sempre, per ogni pezzo, c'era sempre il momento in cui la stringeva a sé, la sfiorava leggero, sulla testa, su di un braccio, alla vita. Lucy ogni volta sentiva qualcosa di quasi elettrico, attraversarle il corpo, avvolgerle i sensi per quei brevi istanti. Era come se si stesse lentamente ubriacando, una lieve euforia che le rapiva lucidità.
    Michael la guardò muoversi insieme a lui, i passi leggeri, le movenze fluide, sempre più sensuali e libere dai condizionamenti che la irrigidivano. Provò a stringerla un po’ più a sé e la sentì tendersi di nuovo, come la corda di un arco, comprendendo che ancora molto lavoro andava fatto.
    Mise la mano nella tasca dei pantaloni dove teneva il piccolo telecomando dell'impianto hi-fi e senza neppure estrarlo, premette rapido un tasto per selezionare il brano che voleva.
    La musica ritmata di poco prima lasciò il posto così ad una soffusa e dolce "Don't walk away" che si sparse nella stanza. Si avvicinò a Lucy, fece scorrere una carezza dalla sua spalla fino alla mano e raggiunte le dite, le intrecciò alle sue. Con altrettanta lentezza ripeté il gesto con l'altra spalla, l'altro braccio, l'altra mano, seguendo tutto il movimento con lo sguardo, sicuro che Lucy faceva lo stesso.
    Poi alzò gli occhi a guardarla, un po’ arrossata, con il fiato corto, per la fatica dei balli trascorsi e ne era certo, per l'emozione di quello che stava facendo in quel momento.
    Ancora con le dita intrecciate alle sue, la tirò verso sé, le portò in alto le braccia e fece in modo che le mani di Lucy circondassero il suo collo, poi le liberò.
    Come ipnotizzata, Michael sentì che lei gli accarezzava lentamente la nuca, incerta, insicura, lo sguardo basso, le guance solo un po’ più rosse. Allora lui la prese per la vita, la fece aderire al suo corpo e iniziò a risalire lungo la schiena, su sempre più su verso la testa, fino ad arrivare al suo volto, che forzò un poco perché lei lo guardasse negl'occhi.
    Fu allora che le vide lo sguardo velato, un leggero film di lacrime. Le sorrise, accarezzandole piano la testa e le guance.
    "Ehi, tutto bene? Ho fatto qualcosa che non dovevo?" le sussurrò
    "No, no, anzi..." le rispose abbassando nuovamente gli occhi
    "Lucy, io voglio che tu sia felice, che ti diverta con me, capito? Non è mia intenzione farti piangere e se anche solo una cosa che ho fatto o detto ti ha ferita, voglio saperlo ok?"
    "Sì, certo. Va tutto bene Michael, credimi, è solo..."
    "Solo cosa?"
    "E' solo che non credo di aver mai provato in vita mia quello che ho provato con te oggi qui dentro" e si lasciò andare ad un pianto liberatorio, appoggiata alla spalla di Michael.
    Lui la tenne abbracciata, continuando ad accarezzarla e sussurandole piano quanto fosse felice di ciò che le aveva detto, di come voleva che quei giorni insieme diventassero speciali e unici, da portare nei loro cuori per sempre.
    Quando sentì che Lucy si era calmata, Michael l'allontanò per guardarla, le asciugò con le dita le guance bagnate di lacrime e le offrì un fazzoletto.
    "Non possiamo stare fermi, tutti sudati come siamo e ci siamo decisamente meritati una doccia! Se ti va vorrei portarti con me a fare due passi nella tenuta, quando ci saremo cambiati. Camminare ci farà bene per i muscoli evitando che ristagni troppo acido lattico"
    "Sì ok, per me va bene"
    "Lucy...grazie per essere qui"
    "Non c'è di che, Michael...a dopo" gli rispose e uscì veloce dalla stanza prima che lui vedesse le nuove lacrime che stavano scendendo sul suo viso.
     
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  13. ( StreetWalker ‚
     
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    Piange perché sta capendo di essere innamorata
     
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  14. ornellamj
     
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    CITAZIONE
    "E' solo che non credo di aver mai provato in vita mia quello che ho provato con te oggi qui dentro"

    ....come non capirla? :wub:

    Lucy è straordinariamente fortunata e credo che cominci a rendersene conto...oltre a capire che qualcosa sta cambiando dentro di lei... :ehm:
    ...e Mike? su miss acidità sta cambiando opinione anche lui a quanto pare... :rolleyes:
    thxxx :congra:
     
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  15. wonderfulMJ
     
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    CITAZIONE (Andago @ 28/5/2014, 16:47) 
    ..............
    Ma sempre, per ogni pezzo, c'era sempre il momento in cui la stringeva a sé, la sfiorava leggero, sulla testa, su di un braccio, alla vita. Lucy ogni volta sentiva qualcosa di quasi elettrico, attraversarle il corpo, avvolgerle i sensi per quei brevi istanti. Era come se si stesse lentamente ubriacando, una lieve euforia che le rapiva lucidità.
    Michael la guardò muoversi insieme a lui, i passi leggeri, le movenze fluide, sempre più sensuali e libere dai condizionamenti che la irrigidivano. Provò a stringerla un po’ più a sé e la sentì tendersi di nuovo, come la corda di un arco, comprendendo che ancora molto lavoro andava fatto.
    Mise la mano nella tasca dei pantaloni dove teneva il piccolo telecomando dell'impianto hi-fi e senza neppure estrarlo, premette rapido un tasto per selezionare il brano che voleva.
    La musica ritmata di poco prima lasciò il posto così ad una soffusa e dolce "Don't walk away" che si sparse nella stanza. Si avvicinò a Lucy, fece scorrere una carezza dalla sua spalla fino alla mano e raggiunte le dite, le intrecciò alle sue. Con altrettanta lentezza ripeté il gesto con l'altra spalla, l'altro braccio, l'altra mano, seguendo tutto il movimento con lo sguardo, sicuro che Lucy faceva lo stesso.
    Poi alzò gli occhi a guardarla, un po’ arrossata, con il fiato corto, per la fatica dei balli trascorsi e ne era certo, per l'emozione di quello che stava facendo in quel momento.
    Ancora con le dita intrecciate alle sue, la tirò verso sé, le portò in alto le braccia e fece in modo che le mani di Lucy circondassero il suo collo, poi le liberò.
    Come ipnotizzata, Michael sentì che lei gli accarezzava lentamente la nuca, incerta, insicura, lo sguardo basso, le guance solo un po’ più rosse. Allora lui la prese per la vita, la fece aderire al suo corpo e iniziò a risalire lungo la schiena, su sempre più su verso la testa, fino ad arrivare al suo volto, che forzò un poco perché lei lo guardasse negl'occhi.
    Fu allora che le vide lo sguardo velato, un leggero film di lacrime. Le sorrise, accarezzandole piano la testa e le guance.
    .........................

    Una descrizione così viva che ... lascia senza parole!
    BIG BIG BIG capitolo!
    :bow: :bow: :bow:
     
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71 replies since 23/5/2014, 07:43   895 views
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