Un bacio nella notte

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    Sempre per il fatto che sono capitoli corti, ne posto due...

    CAP.6

    Fra le braccia di Hod compii quel mutamento che molti hanno sussurrato ma nessuno ha avuto il coraggio di affermare. Hod iniziò con il parlarmi a voce bassa, una lenta cantilena che come per la meditazione e per la regressione ipnotica, serve ad aiutare la mente a allontanarsi dal fisico, dal dolore, dalla paura. Per molti minuti egli mi parlò, ma senza mai nominare parole come morso, pungere o dolore o simili, ma invece mi descrisse solo cose piacevoli, bellezza, amore, pace.
    Mi abbandonai, alle visioni che la mia mente nel torpore generava, accarezzato sulla schiena da Hod, di cui sentivo il lento respiro freddo che sfiorava il mio orecchio.
    Fu allora, che avvertii i suoi canini che entravano nella pelle tesa del mio collo reclinato di lato. Non ci fu dolore, se non della stessa intensità che lo può fare un ago che entra in una vena.
    Mi sentivo sempre più lontano dalla stanza dove ci trovavamo, dall’abbraccio forte di quello che stava diventando un mio simile, dall’ammasso di nervi, ossa e tessuti che sarebbe diventato incorruttibile al tempo e alle malattie.
    Poi cominciai a sentirlo. Sentivo Hod. Sentivo il suo succhiare, sentivo che portava via il sangue da me e sentii il suo pensiero. Mi parlava, ma non con le labbra, con la bocca, saldamente incollate a me, ma con la mente, appunto.
    “Michael, stai per diventare magnifico, immortale, perfetto..”
    E dalla mia di bocca, invece, un suono ne uscì:
    “Oh sì!”
    Quando mi ripresi dal delirio di emozioni che stavo assaporando, mi resi conto che ero steso sul caldo legno del pavimento. Il riscaldamento sotto esso mi faceva sentire un lieve tepore, sul corpo che era percorso da grossi brividi. Appena ne fui capace, aprii gli occhi per osservare Hod inginocchiato al mio fianco, che mi sorrideva.
    Il suo braccio era scoperto e il polso, pallido e sottile era sollevato sopra il mio volto, all’altezza della bocca. Una sottile riga rossa e liquida, partiva da una ferita che era evidente Hod si era provocato dove la mano si unisce all’avambraccio. Il liquido ematico arrivò prima al lato del polso, si ampliò in una grossa goccia semidensa e poco dopo cadde per arrivare a bagnarmi le labbra.
    “Come vedi, Michael, non è una fantasia da romanzo. E’ davvero così che diventerai un vampiro, bevendo il mio sangue..”
    Non osai dire nulla, mentre Hod con la mano libera, premeva poco sopra la ferita.
    Il sangue cominciò a cadere in grosse dense gocce, finendo sulle mie labbra riarse dalle sete dell’anemia. Aprii la bocca a quello strano e inusuale nettare e lo inghiottii. La mia schiena si inarcò in uno spasmo violento e duro, sentii lo stomaco e le viscere contrarsi quando furono attraversate dal liquido antico e potente. Furono lunghi minuti di agonia poi silenzio e pace.
    “Non posso dartene di più stanotte” mi disse Hod
    Guardai Hod e mi accorsi che cominciavo a vederlo in modo diverso, nitido come non avevo mai visto prima, ancora se possibile, più bello e perfetto nei lineamenti del volto.
    Spostai lo sguardo da lui a tutto ciò che ci circondava, le calde luci del salone sembravano d’improvviso aver donato una sfumatura intensa e dorata sopra ad ogni cosa, il tessuto del divano, i mobili di legno di noce, gli scaffale colmi di libri rilegati in pelle.
    Cercai di alzarmi e aiutato da Hod, mi lasciai cadere in una delle poltrone, incredulo di come sentivo ogni cambiamento in me avanzare piano piano. Solo il mio “creatore” fu capace di interrompere la mia estasi.
    “Ti prendo dell’acqua, devi bere molto, lo puoi ancora fare per stanotte. Domani cerca di mangiare, anche se ti sembrerà difficile, una parte di te è ancora viva, non sei un vampiro completo, per cui devi ancora nutrirti con il cibo come tutti. Goditi il tuo ultimo pasto, da domani notte sarai costretto a fingere di magiare, ma non ti servirà quel cibo, il corpo lo espellerà.
    Quello che ti stupisce ora, domani sarà ancora più evidente e marcato, per via del sangue che ti darò. Come ti ho detto è una condizione a cui ti abituerai piano piano, scoprendo man mano cosa essa ti dona.
    Ma lasciamelo dire, sei magnifico già stanotte, non vedo l’ora d vederti domani notte, quando tutto sarà compiuto”
    Vidi il suo sguardo pieno di ammirazione vagare sul mio volto e sul mio corpo e alzai una mano per vedere come era mutata: la pelle sembrava sottile, pallida e tesa, le dita lunghe che avevano fatto gridare milioni di donne appoggiandosi qua e là sul mio corpo, erano ancora più flessuose, con le unghie che sembravano fatte di vetro.
    Sentii i muscoli tesi, tonici, nelle gambe incrociate e la mia virilità emergeva più di prima in mezzo ad esse.
    Davvero aveva ragione Hod: stavo diventando un uomo perfetto, con un corpo pronto a far impazzire milioni di fan, uomini e donne indistintamente, la voce avrebbe sedotto chiunque, con l’ampiezza di toni e l’estensione che avrei raggiunto. Perfetto e magnifico, in cima al mondo, potevo fare ciò che volevo, fermare la fame, la guerra, la droga. Avrei chiesto e ottenuto dai potenti della terra come dalla gente comune, avrei creato un esercito di uomini per la pace, per la fratellanza, per l’amore.
    Ero esaltato e eccitato, non sarei stato una creatura delle tenebre, avrei cambiato il modo di vedere lo stato di vampiro, nessun Nosferatu, ma Michael, The King of Pop.

    CAP.7

    Allora, che ve ne pare? Esaltante vero? Già..vi chiederete come io avessi potuto accettare anzi, no, pretendere la trasformazione in vampiro. Beh, fondamentalmente le ragioni le avete lette. Se poi vi chiedete come mi sentivo allora vi devo dire che non è così semplice da spiegare.
    Vi siete mai ubriacati? Pensate alla prima volta che lo avete fatto, ai motivi per cui avete deciso di farlo, a come vi sentivate dentro. Ecco, questo è ciò che chiedete a me, l’impossibile. Non si possono descrivere certe idee, certe emozioni, si vivono e basta. Possono essere forti esperienze, tanto forti da confondere la mente e non lasciarvi piena lucidità su ciò che state vivendo. Siete storditi, ottenebrati nei sensi e nella parola, incapaci anche se solo parzialmente, di agire in modo adatto alla situazione in cui siete immersi.
    Diventare vampiro per me fu tutto questo, un salto nel vuoto, col paracadute certo, ma nel vuoto. Una gran bella ubriacatura fatta con il liquore più forte che esista.
    Hod rimase con me fino all’alba, andandosene dalla porta finestra che dava sul giardino, dopo avermi per l’ennesima volta rassicurato che la notte successiva avremmo completato la mia trasformazione.
    Io mi ritirai in camera, dormendo come il giorno prima fino al primo pomeriggio, mentre le facce sempre più incuriosite del mio Staff mi facevano capire che il mio cambiamento era ben visibile.
    Cercai di bere e di mangiare come Hod mi aveva detto, ma il risultato fu un attacco di dolore addominale come avessi una tremenda influenza intestinale e fu questo che pensarono quelli che erano in casa con me.
    Quel poco che il mio corpo non rifiutò, servì a cancellare capogiri e debolezza tanto che arrivata la sera, ero nuovamente in forma, seduto in salone sulla poltrona, in attesa dell’arrivo del mio nuovo mentore.
    Decisi che la lettura avrebbe potuto spezzare l’ansia dell’attesa, facendo scorrere il tempo in modo decisamente più veloce. Presi un libro qualunque dagli scaffali che percorrevano quasi tutto il diametro del mio salone. Sentii il profumo intenso del cuoio lavorato, mescolato a quello deciso della carta invecchiata e intrisa del sottile strato di cui si impregnava per il contatto delle dita su di essa. Odore di essere umano. Lo sentivo, anche vecchio di decine d’anni, anche se era fra le pagine di un libro che era rimasto chiuso e riposto per non so quanto tempo. Ero come una fiera, una belva, un lupo in caccia..mi impregnavo le narici di quello che sentivo con il mio nuovo senso affinato e acuto ed era sublime.
    Rinunciai alla lettura per passare in rassegna i libri. Li prendevo in mano, ne annusavo la copertina e poi aprendoli a caso, aspiravo l’odore, a volte antico a volte recente che le pagine lasciavo fluire.
    Capivo dall’odore che erano persone diverse che li avevano toccati, potevo distinguere quando era stata una donna e quando un uomo e per quanto tempo aveva stretto fra le mani il libro.
    Avevo una vasta collezione di libri, alcuni appartenevano ad antiche biblioteche personali di personaggi importanti della storia, ne avevo addirittura un paio che arrivavano da Versailles, probabilmente letti dal Re Sole in persona.
    Su quelli l’odore più intenso era mescolato fra tanti altri, ma era ugualmente un piacere sublime poterlo percepire come non avevo mai fatto ancora.
    “L’odore è il primo dei tuoi sensi, con la vista, che hai migliorato. Non so dirti il perché, ma sembra sia quella che diventa più acuto e che sia appunto il primo a mutare”
    Mi voltai di scatto, Hod era lì, sulla porta finestra da cui era uscito la sera prima, con un completo blu intenso, che non faceva che esaltare il colore dei suoi occhi e i capelli raccolti in una bassa coda.
    “Il vizio di apparire d’improvviso invece deve essere una caratteristica tutta tua!” risposi
    “Diciamo che mi piace fare entrate ad effetto. Dato che la tua nuova capacità di sentire gli odori, l’hai scoperta da solo, non serve che ti venga detto altro se non che è il tuo asso nella manica per sentire una “preda” umana o animale che sia, per le poche volte che ne avrai bisogno”
    “Il termine preda non mi piace, Hod”
    “Vittima? Cibo? Non saprei come definire ciò che catturiamo”
    “Credo che questo sia uno degli aspetti che apprezzo meno di questa cosa. Se è così, quando sarò circondato dai fans sarà una tortura?”
    “Per certi aspetti sì. Sei comunque un predatore ora Michael, un cacciatore. Avrai un’andata di percezioni diverse che ti assaliranno, non solo odori”
    “Oh mio Dio…cosa mi stai dicendo?”
    “Ti sto dicendo che sentirai di ogni fan su cui appoggerai il tuo sguardo, i pensieri, le emozioni. Potrai sentire battere i loro cuori, come fossero tamburi nella foresta e ogni cosa dai capelli alle labbra alla pelle avrà per te un’attrattiva particolare e intensa”
    “Mi stai dicendo che sarò capace di sapere ciò che pensano, come se fossi un medium?”
    “Sensitivo, Michael, non medium. Comunque potrai vedere e sentire anche le anime di defunti, quindi sarai un sensitivo molto potente”
    “Questo è molto di più di quello che io sapevo potesse fare un vampiro!”
    “Quello che tu sai lo hai letto nei libri, Michael, ma non tutto è stato scritto. Anche da mortale hai le doti di sensitivo, ogni umano le ha. Sono solo celate, nascoste e frenate dalla marea di condizionamenti che l’educazione e la vita con i suoi ritmi crea. Ti sei mai chiesto perché certe persone, dopo aver rischiato la vita, cambiano radicalmente il loro modo di pensare? I traumi violenti aprono i canali che erano chiusi, infrangendo le barriere che ti dicevo.”
    “E’ la morte temporanea che mi dai allora che permette il cambiamento in me?”
    “Non c’è morte temporanea, non esiste la morte. E’ un mutamento di stato, il tuo in modo particolare, come vampiro”
    “Mi piace questa definizione Hod! Se non ti dispiace ora vorrei completare il mio “mutamento di stato”. Voglio vedere cosa altro riuscirò a fare dopo!”
    “Sei un allievo davvero eccezionale, Michael. Non posso che accontentarti”
    Ritornai fra le sue braccia, mentre l’odore dei libri si mescolava a quello dei fiori che stavano in giardino. La porta aperta mi faceva sentire una sequenza che sembrava una melodia: terra, rose, erba, gigli e …un topolino. Un grassoccio e sano, giovane topolino di campagna stava gironzolando fra i cespugli poco lontano da me. Collegai subito il suo odore alla sua immagine, mentre sentii ancora per l’ultima volta, il morso di Hod sul mio collo.
    Inerte, consapevole e convinto, mi abbandonai alle visioni che nuovamente percepivo, inghiottii il sangue che poco dopo mi fu donato e sopportai con assoluta consapevolezza gli spasmi che la trasformazione imponeva al mio corpo. Ero definitivamente morto. Anzi no..avevo definitivamente “mutato il mio stato”.
     
    Top
    .
  2. Elenajackson777
     
    .

    User deleted


    Wow,Michael è diventato definitivamente un vampiro,wow :aaa: :aaa: e adesso cosa accadrà? bravissima Andago,attendo il continuo :occhiolino:
     
    Top
    .
  3. ornellamj
     
    .

    User deleted


    capitoli intensi....bellissimi.... :thud:
    Michael mutato definitivamente in vampiro...e da vampiro riuscirà finalmente a realizzare i suoi desideri per guarire il mondo?
    lo spero davvero...per lui...per noi...e per l'intera razza umana.........almeno qui, in questa storia.... :ehm:
    io aspetto qui il seguito....grazie! :congra:
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    CAP.8

    Ecco ora sapete chi sono ora. Le settimane successive furono esaltanti a dir poco. Creavo, giravo il mondo, ballavo con un’energia che non avevo mai posseduto e mi feci notare. Molti, soprattutto chi mi conosceva, si accorsero che c’era stato un cambiamento in me anche se non sapevano definire in cosa consisteva esattamente.
    Continuai a frequentare Hod, o meglio, fu lui che frequentò casa mia. Mi aiutò a capire cosa significava il mio stato di immortale, cosa potevo fare: potevo fare praticamente qualunque cosa.
    Ero in grado di capire con uno sguardo chi avevo davanti a me, se potevo osservarlo qualche minuto soltanto, riuscivo a leggere dentro di lui la sua vita intera, le sue aspirazioni.
    Mai come in quel momento la natura umana era senza segreti per me, potevo far sentire il mio pensiero senza aprire bocca, potevo stare seduto in poltrona in una sorta di stato meditativo, mentre il mio doppio, come lo definiva Hod, si faceva notare di passaggio in una città, ma senza possibilità di essere raggiunto o avvicinato per poi sparire in pochi momenti.
    Potevo apparire come un sogno, dentro la notte di colui o colei che avevo scelto, tanto da far sentire il tocco della mia mano e questo molto spesso aveva dato coraggio a qualche ragazzo o bambino malato.
    Poi qualcuno si accorse un po’ troppo di me, tanto da capire chi ero diventato, tanto da sapere come usare i miei poteri e non per fini umanitari. Ma di questo parleremo più in là, devo raccontarvi un’altra cosa prima di questo.
    Una notte aspettavo Hod, seduto nel mio studio, fra proposte di contratto e e-mail dei fans. Avevo sempre un sacco di documenti da controllare e firmare, senza tener conto che ciò che veniva portato nella mia scrivania era già stato selezionato dalle mie segretarie e dal mio manager.
    La storia della mia insonnia andava molto bene come scusa per restare sveglio fino a tardi di notte e poi dormire di giorno, così avevo la possibilità di lavorare con assoluta calma e tranquillità.
    Avevo grandi progetti per quell’anno in arrivo, il 2009. Avrei preparato il mio ritorno sul palco, prima con un concerto-ritorno del Jackson5 poi con uno spettacolo tutto mio.
    Da qualche tempo c’era una nuova forma di spettacolo circense, Il Cirque du Soleil ma credo su questo sia impossibile non sapere di cosa parlo, dato che dopo il 25.06.2009 avete passato al microscopio qualsiasi cosa che mi era accaduta prima di quel giorno. Ma non sapete la verità. Non avete capito cosa c’era dietro.
    Come dicevo, avevo visto uno spettacolo di quel circo, insieme ai miei figli, restandone affascinato e colpito.
    Corpi sinuosi volteggiavano, si contorcevano, danzavano e creavano un mondo fatto di fiaba e magia. In quei numeri c’era quello che io cercavo per stupire e divertire i miei fans, per cui volevo alcuni artisti nel mio spettacolo.
    Pensai che la cosa migliore prima di tutto era “dare una sbirciatina” di nascosto, come avevo così tanto bene imparato a fare grazie a Hod, così lasciai la mia poltrona della scrivania e mi misi comodamente semi sdraiato sul divano che mi ero fatto mettere addossato al muro fra una vetrinetta di ninnoli francesi e una grande anfora cinese.
    Mi slacciai i primi bottoni della camicia, allentai la cintura dei pantaloni, così da non avere addosso nulla che potesse stringere poi iniziai a respirare in modo regolare e cadenzato, ponendo la mia attenzione su ciò che volevo raggiungere. L’OBE fu più facile del previsto.(N.d.R.: Out of body experience - Esperienze extracorporee)

    Mi ritrovai fra dei container, molto somiglianti a dei giganteschi caravan, sistemati in modo regolare, uno di fianco all’altro, su un terreno erboso molto ben curato.
    Sentivo delle voci attorno a me, alcune erano dei sussurri, altre erano grida rabbiose e fu verso quelle che mi diressi, volevo capire cosa stava succedendo.
    “Accidenti, vuoi ascoltarmi una buona volta? Non possiamo cambiare numero, non abbiamo il tempo materiale per farlo, rischiamo di farci male in scena e rovinare tutto lo spettacolo!” sentii mentre guardavo dentro uno dei quei caravan che fungevano da casa per gli artisti
    Un uomo alto e snello, gesticolava in modo frenetico verso un’altra persona, che non potevo vedere in volto, poiché mi dava le spalle. Chi urlava indossava ancora la tuta del numero, aderente bianca perlata e attraversata dal complesse decorazioni azzurre, mentre camminava avanti e indietro. Il suo interlocutore, invece, era seduto con indosso una tuta da ginnastica con tanto di cappuccio che copriva anche i suoi lineamenti.
    D’un tratto vidi la figura seduta irrigidirsi e l’uomo che era in piedi fermarsi:
    “Che c’è? Cosa succede? Conosco quello sguardo, mi fai paura quando fissi il vuoto in quel modo”
    “C’è qualcuno, qui fuori e non è qualcuno in carne ed ossa!” disse alzandosi di scatto.
    Mio Dio mi aveva sentito! Avevo trovato qualcuno che poteva avvertire la mia presenza quando ero in bilocazione e questo poteva voler dire solo due cose: o era un vampiro come me o qualcuno dotato di poteri molto forti. Comunque sia, la sorpresa di essere stato scoperto mi fece decidere di rientrare e quando riaprii gli occhi, Hod era davanti a me.
    “Ciao, Michael, vedo che sei andato a fare un giretto stasera. Posso chiederti dove?”
    “Ciao Hod” risposi ancora un po’ intontito dall’esperienza “Non solo ti racconto dove sono stato, ma ti chiedo anche alcune cose che mi serviranno per ritornarci”
    “Oh deduco che hai trovato cose interessanti allora!!”
    “Non delle cose ma una persona interessante!”
    “Allora non ti resta che dirmi tutto, amico mio!”
     
    Top
    .
  5. ornellamj
     
    .

    User deleted


    oddio...la faccenda si fa ancora mooooolto più interessante...sto così :o:
    nient'altro da aggiungere se non che....aspetto il seguito!!! :aaa:

    p.s.: certo che in fatto di suspence sei tremenda!!! :noncela: :rolleyes:

    Edited by ornellamj - 13/2/2014, 23:10
     
    Top
    .
  6. Elenajackson777
     
    .

    User deleted


    Quoto tutto ciò che ha detto Ornella,anch'io sono rimasta così :o: bravissima Andago,attendo il seguito :occhiolino:
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    CAP. 9

    Spiegai a Hod la breve esperienza in quella sorta di villaggio di artisti del circo ma neppure lui era stato capace di darmi una risposta, non era riuscito a capire neppure lui cosa avesse permesso a quell'artista di accorgersi della mia presenza, se l’essere uno come noi o se capacità “psi” fuori dal comune.
    A suo dire, lo avremmo scoperto in un modo o nell'altro poiché se quell'essere si era accorto di me, sarebbe bastato aspettare e ci saremmo incontrati ancora. Mi suggerì di cercare al pc tutto ciò che riguardava la facoltà “psi” e chiacchierammo a lungo su questo, poi come al solito all’alba ci separammo ed io andai in camera mia. Mi feci prima di tutto un bagno caldo, amavo farlo prima di riposare, immerso nei vapori profumati dei sali all’orchidea e ylang-ylang uniti al sentore deciso del sandalo. Strofinai delicatamente il mio corpo con una piccola salvietta bianca di spugna, mentre ripensavo alla curiosa esperienza che avevo vissuto. Non avevo molto tempo prima che, come tutti i vampiri, il sonno avesse il meglio su di me, per cui dovetti abbandonare quel piacevole relax. Uscii dal bagno, indossai boxer e maglietta, tirai le pesanti tende color ocra dorato e mi misi a letto, attendendo l’inevitabile riposo .
    Quando pensavo ormai di essere ad un passo dall’oblio, il pavimento accanto al mio letto scricchiolò, destando i miei sensi. Tesi l’orecchio, restando immobile e a occhi chiusi, ascoltando i chiari passi che lenti si facevano sempre più vicini.
    Sapevo molto bene che l’allarme della camera era inserito, nessuno si poteva avvicinare alla mia stanza senza farlo scattare, per cui questo poteva voler dire solo che vicino a me c’era qualcuno di incorporeo.
    Ci furono attimi di silenzio, i miei sensi acuti mi facevano capire che l’essere mi stava osservando ed io non mi mossi, aspettando di sentire i passi allontanarsi per poi lentamente, aprire gli occhi e cercare di vedere chi fosse, incuriosito da tanta audacia.
    La sagoma era indistinta, non nitida, segno che chi stava facendo quel viaggio fino a me non era molto esperto o non aveva tanta energia. Quello che notai però mi colpì subito: anche se di spalle, la tuta era la stessa che avevo visto poche ore prima in quel caravan, e il cappuccio ancora una volta era alzato, sulla testa : era l’artista del Cirque. La figura si dissolse, senza voltarsi e senza accorgersi che lo stavo guardando. Chissà perché mi aveva cercato e cosa aveva guardato, mentre ero immobile ed inerme. Fu quel dubbio che mi accompagnò mentre scivolavo nel sonno, unito al desiderio di scoprire chi era dotato di quel potere.
    Quando scesi nello studio, dopo la cena a cui partecipai controvoglia, vi trovai Hod, con uno dei miei libri in mano, alla luce soffusa di una lampada da tavolo che poggiava su un tavolo di legno intarsiato.
    “Ciao Michael, lo sai che ciò che ho in mano è uno dei tanti libri che aveva Madame de Pompadour nella sua biblioteca?”
    “Sì lo so Hod. Anche il tavolo che hai vicino a te proviene da Versailles”
    “Potremmo fare un viaggio fino a quel tempo, una di queste sere”
    “Sarebbe affascinante davvero, ma devo risolvere una certa questione prima”
    “Ancora quel circense in testa? Cosa può destare in te tanta curiosità? Ci sono esseri umani in grado di sentire le presenze incorporee, lo abbiamo letto insieme sul web ricordi?” il tono era ironico, ma io non volevo scherzare su tutto quella faccenda.
    “Caro Hod, il circense è arrivato fino a me mentre stavo per addormentarmi! Aveva la stessa tuta che indossava quando l’ho visto ieri sera nel caravan ma mi dava le spalle così neppure questa volta ho potuto vederne il volto”
    “Allora, Michael, in ogni caso, ha coraggio da vendere oppure non ha ancora capito cosa sta rischiando”
    “Vieni con me Hod? Lo voglio rivedere, voglio capire chi è e come fa. Mi ha incuriosito questa cosa e anche preoccupato in verità. A quanto pare queste facoltà potrebbero permettere a chiunque le usi di raggiungermi mentre dormo, nonostante i sistemi di sicurezza. Devo sapere di più su tutto questo direttamente da chi lo può fare per trovare il modo di evitare che si ripeta quanto mi è successo.”
    “Mi stai dicendo che lo elimini? Stai diventando sempre più spietato, Michael, mi congratulo con te!” Hod accompagnò il commento con un leggero battito delle mani che io fermai con un gesto.
    “Eliminarlo? Mio Dio no Hod! Ma conoscendo la cosa da vicino, troverò il modo di proteggere il mio sonno. Se fosse entrato un essere umano in carne e ossa, il sistema d’allarme sarebbe scattato appena la sua mano toccava la maniglia della porta della mia zona notte e la sicurezza lo avrebbe fermato prima che lui metta piede dentro a quell’area che è sorvegliata più di ogni altra parte della casa. La mia camera è la terza stanza dopo un lungo corridoio, con un sistema di sicurezza studiato in modo tale che nessuno arrivi ad avvicinarsi a me mentre dormo, so bene che chiunque lo facesse, rischierebbe la vita, ora che sono un vampiro e non voglio che accada. Ma un essere incorporeo non viene fermato da tutto questo, io questa ipotesi non l’avevo considerata e ora devo trovare un rimedio! Allora vieni con me?”
    “Dovrai andare da solo, stasera Michael. Alcuni immortali mi aspettano in un appartamento in periferia perchè sembra che ci siano anche un paio di persone che vogliono diventare come noi ed hanno chiesto il mio parere e il mio consenso, dato che sono il più antico vampiro esistente in questa zona”
    “Ok Hod, tu vai lì e io vado in cerca del misterioso circense, vediamo cosa scopro”
    “Domani mi racconti ogni cosa ok? E non dimenticare che mi devi un viaggio a Versailles!”
    Si allontanò con la velocità che solo un vampiro antico può raggiungere, mentre io abbassavo le luci della stanza e mi accomodavo sul divano, pronto per la mia ricerca.
     
    Top
    .
  8. Elenajackson777
     
    .

    User deleted


    Qua la faccenda si fa sempre più interessante,chi sarà quest'artista del cirque du soleil che è andato a cercare Michael? :umh: è un vampiro anche lui? sarà un lui oppure sarà una lei? :umh: :sisi: :sisi:
    Bravissima Andago,attendo il continuo :occhiolino:
     
    Top
    .
  9. ornellamj
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Quando pensavo ormai di essere ad un passo dall’oblio, il pavimento accanto al mio letto scricchiolò, destando i miei sensi. Tesi l’orecchio, restando immobile e a occhi chiusi, ascoltando i chiari passi che lenti si facevano sempre più vicini.
    Sapevo molto bene che l’allarme della camera era inserito, nessuno si poteva avvicinare alla mia stanza senza farlo scattare, per cui questo poteva voler dire solo che vicino a me c’era qualcuno di incorporeo.
    Ci furono attimi di silenzio, i miei sensi acuti mi facevano capire che l’essere mi stava osservando ed io non mi mossi, aspettando di sentire i passi allontanarsi per poi lentamente, aprire gli occhi e cercare di vedere chi fosse, incuriosito da tanta audacia.

    oh my God.....che pauraaaa!!!! e Michael è solo "incuriosito da tanta audacia"??? ....ma io ho il cuore in gola!!! :ph34r: :thud:
    e adesso lui che fa? lo va a cercare....mamminasanta...cosa succederà quando lo troverà? :aaa:
    ....aspetto il seguito prevedendo altri brividi... :look:
    bellissima storia...complimenti!!! :congra:
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    CAP. 10

    Ripetei ciò che avevo fatto tante volte, una tecnica che si era affinata con il tempo e con l’esperienza, la respirazione controllata che poi mi avrebbe consentito l’OBE.
    Come vampiro in realtà mi sarei potuto spostare di persona, senza troppi sforzi ma usare il corpo eterico anziché quello fisico mi risultava comunque più pratico, se così si può dire.
    I viaggi in astrale cominciai a farli pochi mesi dopo aver iniziato a meditare grazie ad un monaco del monastero buddista di Los Angeles, che mi ha aiutò a conoscere meglio me stesso e le mie paure.
    “Se conosci te stesso allora ami te stesso” mi ripeteva “Se ami te stesso, saprai amare gli altri e amandoli arriverai a perdonare chi ti ha fatto del male. Perdonando loro, diventerà semplice perdonare te stesso e il cerchio si chiude e riparte ancora da te. E’ l’essenza dell’Amore”
    Certi pensieri e ragionamenti nella loro semplicità diventano profondamente complessi, l’ho capito quando si è trattato di mettere in pratica tutto ciò che mi era stato insegnato.
    Ma torniamo a quella sera senza divagare troppo. Io ho i secoli di tempo davanti a me, per raccontare ogni cosa ma non è così per voi, sbaglio?
    Come detto, anche grazie agli insegnamenti del monaco, mi era semplice uscire dal mio corpo in astrale e quella sera lo feci.
    In pochi minuti mi trovai nuovamente al complesso di mega caravan o prefabbricati che fossero e mi diressi subito verso quello nel quale la sera prima avevo visto il personaggio in tuta. Buio. Silenzio.
    Concentrai i miei sensi per percepire una qualche presenza umana e sentii subito un respiro leggero e regolare provenire dal fondo di quella stanza. Uno, solo uno dei due artisti, stava dormendo lì dentro.
    Essendo incorporeo, fu semplice arrivare vicino a quel letto, passando attraverso le pareti in metallo e legno, per osservare in volto colui che riposava. Non era però lui che era arrivato fino da me per cui altrettanto in silenzio come ero arrivato, uscii dal caravan.
    Mi sentii un po’ smarrito, la mia ricerca diventava più complessa a quel punto. Avevo in modo superficiale creduto che il personaggio in tuta vivesse in quello stesso luogo dove l’avevo visto la prima volta, ma mi ero sbagliato. D’altra parte non mi volevo arrendere, non lo avevo mai fatto in tutta la mia vita mortale, figuriamoci dopo essere diventato ciò che ero!
    Sbirciai dentro un paio di caravan, alcuni illuminati dalla luce scostante e colorata della televisione, osservando con attenzione i volti degli occupanti, cercando anche attorno a loro quella sorta di segno che mi doveva far capire di aver trovato chi cercavo. Inutile, fu inutile, troppi caravan, troppi artisti in un circo così grande del quale non avevo calcolato quanti artisti erano coinvolti, quanti tecnici audio, del suono, fino a semplici operatori addetti alla manutenzione, agli animali, alle pulizie.
    Mi allontanai un poco dal complesso, stordito anche dalle troppe percezioni che ricevevo da tutte quelle menti. Osservai ancora quella sorta di piccola città, ordinata e magica, fattoria di meraviglie e sogni in tanti bambini e tanti adulti che bambini lo erano dentro.
    Su tutte quelle casette così particolari, svettava il classico rosso tendone del circo e verso esso mi mossi, curioso di vederlo al suo interno, buio e vuoto, senza musica, senza risate, senza vita.
    Una luce pallida filtrava invece da sotto i suoi teli, quando arrivai vicino, unito alla musica a basso volume ma che si poteva sentire anche da fuori. Allora c’era qualcuno che non dormiva a quell’ora! Era quasi consolante per me sapere che non ero l’unico insonne in quella notte tiepida.

    “Don’t walk away
    See I just can’t find the right thing to say
    I tried but all my pain gets in the way
    Tell me what I have to do so you’ll stay
    Should I get down on my knees and pray”

    “Non andare via
    vedi non riesco a trovare la cosa giusta da dire
    ci ho provato ma il dolore mi blocca
    dimmi cosa devo fare per farti restare
    dovrei mettermi in ginocchio e pregare”


    Riconobbi all’istante quelle parole. Entrai e guardai in direzione della pista e della musica che avevo creato.

    “I close my eyes
    Just to try and see you smile one more time
    But it’s been so long now all I do is cry
    Can’t we find some love to take this away
    ‘Cause the pain gets stronger every day”

    “Chiudo i miei occhi
    solo per provare e vederti sorridere ancora una volta
    ma è passato troppo tempo quello che faccio è piangere
    non possiamo trovare un pò di amore per farla finita
    perchè il dolore diventa ogni giorno più forte”


    Al centro della pista, una sagoma con la testa coperta dal trucco e dalla tuta, che poi dalle spalle scendeva ampia e irregolare per creare attorno alle braccia un effetto di ali, si muoveva in sincrono con la musica, volteggiando e contorcendosi con l’abilità tipica di questi eccezionali artisti. Viveva la musica, esprimeva le parole con i gesti, tutto il suo essere si fondeva con la canzone.
    Quando si spostò un poco, potei vedere un lungo nastro azzurro che scendeva dall’alto: allora era quello che faceva il mio misterioso viaggiatore astrale!
    Quando la canzone fece udire “See now why” l’ampia veste fu strappata via con un gesto fluido e naturale, rivelando sotto ad essa un flessuoso corpo coperto dalla stessa tuta che avevo visto la sera prima, bianca e azzurra.
    Le curve morbide e il seno appena accennato finalmente rivelarono ai miei occhi ciò che con i sensi avevo intuito. La giovane ragazza continuò il suo ballo afferrando il nastro vicino a sé mentre la osservavo sempre più affascinato.
    Le lunghe gambe si avvolsero in quella sottile striscia di tela, le braccia si allungarono verso l’alto e tutto il corpo si protese mentre la musica continuava a guidare i suoi movimenti.
    Quando poco dopo scese dall’alto dove era arrivata, con veloci scatti, svolgendo il nastro dal suo corpo, pensavo cadesse a terra e sussultai più di una volta ma era la parte finale della coreografia, lo capii quando sentii la canzone terminare e lasciare nel silenzio il tendone.
    Poi guardai ancora lei, ferma a terra, rannicchiata ancora nella stessa posizione che aveva assunto quando aveva lasciato il nastro. Solo il torace era mosso dagli ampi respiri che segnavano in modo inequivocabile il grande sforzo che era stato fatto. Avrei voluto andare lì ed abbracciarla, aiutarla ad alzarsi, accarezzare quel viso dipinto e guardare quegli occhi che non avevo ancora visto, ma rimasi dov’ero, immobile e incorporeo.
    “Piaciuto lo spettacolo?” disse d’improvviso, prima di muoversi.
    Mi aveva sentito, o visto, ancora una volta!
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Insegui i tuoi sogni ovunque essi si trovino

    Group
    Writer
    Posts
    3,151
    Location
    Darkover

    Status
    Offline
    :love: :ciau:
    Tu sai quanto io amo il genere gotico-fantasy?
    Mi devo rileggere tutto :congra:
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    E io sono felicissima se tu mi leggerai!
     
    Top
    .
  13. ornellamj
     
    .

    User deleted


    e così l'essere è una ragazza... :umh:

    CITAZIONE
    “Piaciuto lo spettacolo?” disse d’improvviso, prima di muoversi.
    Mi aveva sentito, o visto, ancora una volta!

    stavolta ti ha beccato Mike....ed ora hai la possibilità di conoscerla.
    naturalmente non vedo l'ora di saperlo pure io... :occhiolino:
    non nascondo che ora sono un pochino più rilassata...ma solo un pochino eh... :rolleyes:
    e attendo, grazie :ciau:
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    Grazie a te Ornella! !
     
    Top
    .
  15. Elenajackson777
     
    .

    User deleted


    E quindi si tratta di una lei,bello :love: :--: bravissima Andago,attendo il continuo :occhiolino:
     
    Top
    .
68 replies since 8/2/2014, 09:02   765 views
  Share  
.