Hotel Astoria

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Elenajackson777
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (wonderfulMJ @ 20/1/2014, 00:12)
    Grazie Andago per aver esaudito la mia richiesta, sei stata carinissima!
    Mi è piaciuto immaginare la faccia di Mr. Milton mentre gridava quel < NOO! >
    ... e la simultanea delusione di Maria, ma mi sa che prima o poi capirà il perchè...
    intanto aspettiamo anche noi questa cena; chissà se più adatta al vestito elegante
    di lei o alla tuta sportiva di lui. Bello questo quesito !! :mmm:
    Thankssssssssssssss :hug:

    Concordo con tutto ciò che ha detto lei,grazie mille per quest'altro splendido capitolo,attendo anch'io questa cena,chissà cosa accadrà? :sisi: :mmm:
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    Grazie ragazze!! Cercherò di postare nel pomeriggio o stasera...
     
    Top
    .
  3. wonderfulMJ
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Grazie ragazze!! Cercherò di postare nel pomeriggio o stasera...

    Wowww Andago, anche se è un pò tardino per una cena, noi ti aspettiamo eh! :aaa:
    :smack:
     
    Top
    .
  4. ornellamj
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Fu quasi istintivo perciò per me quel mattino tornare per prima cosa in quella suite, entrare anche senza aver sentito la risposta di Mr Milton, spingendo davanti a me il carrello delle lenzuola.

    Maria curiosaaaa :P

    CITAZIONE
    “Maria, verresti a cena da me stasera?”
    Non mi aveva mai dato del tu fino a quel momento e la cosa mi colse impreparata

    ed eccoci arrivati alla confidenza... :rolleyes:

    e chissà che cosa riserverà la cena a Maria e Mr. Milton....attendo con ansia! :noncela:
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    Ehmm perdono, sono in ritardo!! Ma mi farò perdonare con i prossimi capitoli!!!

    Cap.7

    “Ohhhh ma lei….ma io…” balbettai confusa e imbarazzata “credo che sia meglio che mi vada a cambiare!”
    “No no Maria, ti prego! Sei così bella stasera…se puoi aspettarmi un attimo provvedo io a cambiarmi d’abito!”
    Detto questo, si spostò nella zona notte della camera, accostò le porte scorrevoli che permettevano di separare le due metà della stanza, sparendo così dalla mia vista.
    Dopo un po’, le porte si riaprirono e davanti a me apparve l’uomo settantenne più affascinante che avevo mai visto nella mia vita.
    Un completo nero in raso di cotone, con inserti in simil pelle coprivano ma nella stesso tempo facevano risaltare il fisico alto e asciutto dell’uomo con cui avrei cenato da lì a poco. Sotto la giacca si vedeva la camicia bianca e una stretta cravatta sempre in pelle nera completava il tutto.
    Mi sorrise mentre mi chiedeva: “Allora? Come stò?”
    “Molto …bene Mr.Milton!” auto censurando il vero commento che mi era salito alle labbra vedendolo.
    Subito dopo telefonò in Direzione, scambiò poche parole e riattaccò. Dopo una manciata di minuti, qualcuno bussò alla porta, Mr.Milton mi fece cenno di restare in silenzio e alzò la mano davanti a me per iniziare un silenzioso conteggio con le dita.
    Uno..due..(che belle mani Mr.Milton…)tre..quattro..(e quelle dita lunghe e affusolate) cinque!
    Mr.Milton tolse da davanti a me l’oggetto della mia ammirazione per andare ad aprire la porta e tirò verso di sé il carrello della cena, come se fosse stato un gioco di prestigio che lo aveva fatto apparire fuori dalla stanza.
    La cena era raffinata e delicata negli abbinamenti e nei gusti ma ricca nei colori e non potei non esprimere questa mia osservazione al mio cavaliere della serata
    “Sono felice che tu la gradisca, Maria! Devo essere sincero che non è stato semplice scegliere fra tutte le possibilità che il direttore mi ha proposto! Devi portare i miei complimenti allo chef, Maria quando me ne sarò andato!”
    Colsi l’occasione al volo: “Lo sa già quanto rimarrà nostro ospite?”azzardai
    “No, finchè sarò al sicuro qui, non ci sposteremo. Questo è il solo limite che abbiamo…”
    “Ci potrebbero volere allora degli anni sa?” scherzai “il nostro Hotel è famoso per essere perfetto nel proteggere e nascondere chi ha bisogno!”
    “oh certo! Tu sarai la mia cameriera, la mia amica del thè e la mia compagna nelle cene del sabato per i prossimi due decenni allora!!” rispose ridendo
    “E come farò a spingere il carrello del thè se tutta vecchia e rattrappita dovrò tenermi su con il bastone?”
    “Oh diremo ad uno degli agenti qui fuori di darci una mano!”
    “E come potrebbero farlo? Uno userà sicuramente il treppiede per camminare e l’altro la carrozzina!!”
    Le battute proseguirono così fra le risate, per un bel po’ poi il mio vivace “compagno di cena”, per usare la sua espressione, mi invitò a sedermi a fianco a lui sul divano e lì la conversazione proseguì e non terminò che a notte inoltrata.
    “Ora direi che forse faccio una buona cosa se la lascio riposare” commentai ad un certo punto, notando l’ora sull’orologio a parete della stanza.
    “Direi che è il momento Maria anche se in realtà resterei qui a parlare con te almeno fino all’alba!”
    “Anch'io, anch'io!!” mi lasciai sfuggire in un tono un po’ troppo pieno di entusiasmo che feccero brillare lo sguardo a Mr.Milton
    “Allora sarò costretto a farti bere una tazza della “magica tisana della buonanotte” per farti prendere sonno o domattina non avrai la forza di spingere fin qui quel tuo carrello pieno di lenzuola!”
    “Accidenti, non mi faccia pensare a quel carrello, la prego!! Domani ne riparleremo, ma stanotte …no!”
    “Hai perfettamente ragione, perdonami! Coraggio allora ragazza: a nanna!!”
    “A domani Mr.Milton, grazie della splendida serata..”
    “Buonanotte Maria, ti auguro di riposare bene”
    “Anche a lei auguro lo stesso”
    “Lo farò, dopo questa serata in tua compagnia” rispose sorridendo quando mi vide arrossire in risposta al suo commento accompagnato da uno sguardo malizioso e da un bacio leggero che depose sulla mia mano.

    “Apri gli occhi Maria!! Guardami! Non mi vedi? Non vedi chi sono? Devi andartene, devi salvarti almeno tu! Vattene da qui prima che sia troppo tardi! “
    Mi ritrovai seduta sul letto madida di sudore mentre la sveglia segnava che erano solo le due di notte e mi sembrava ancora di avere davanti un Mr.Milton giovane e bello ma deciso ad allontanarmi da sé.
    La consapevolezza che era solo un sogno non bastò a far calmare l’inquietudine che mi aveva provocato quella visione per cui mi alzai e indossai la vestaglia per uscire nel terrazzino della suite.
    L’hotel Astoria era uno degli hotel più esclusivi della città come vi ho detto e aveva il privilegio di essere fronte-oceano per cui una volta uscita fuori sentii due cose: l’odore e il rumore del mare.
    Tutto era immerso nel silenzio, le luci che erano rimaste accese nell’Hotel si proiettavano sulla spiaggia rischiarando il buio e mettendo ancora più in risalto la schiuma delle onde che si infrangevano sulla riva.
    Quel momento di pace e di natura mi stava rilassando come io volevo e come avevo bisogno ma poi vidi qualcosa, o meglio qualcuno, muoversi nella penombra.
    Una figura scura, usciva dall’Hotel, vestita tutto in nero, con un cappuccio in testa e andava verso il mare.
    Avevo sentito parlare di ladri d’albergo, che approfittando del momento di sonno del portiere di notte o di una sua momentanea assenza si introducono nelle stanze degli ospiti.
    Non avrei permesso che questo accadesse all’Astoria, non avrei permesso che accadesse magari proprio a Mr.Milton: corsi giù per le scale pronta a fermarlo e dare l’allarme.
     
    Top
    .
  6. Elenajackson777
     
    .

    User deleted


    Molto bello e la fine è molto intrigante :sisi: :sisi: adesso Maria scoprir chi è in realtà questo misterioso Mr.Milton? :umh: :sisi: attendo il prossimo,complimenti Andago :occhiolino:
     
    Top
    .
  7. wonderfulMJ
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Una figura scura, usciva dall’Hotel, vestita tutto in nero, con un cappuccio in testa e andava verso il mare.
    Avevo sentito parlare di ladri d’albergo...................... corsi giù per le scale pronta a fermarlo e dare l’allarme

    Caspiterina, che sangue freddo 'la nostra Maria', però qualcosa mi dice che questo 'ladro' ..... mah! ...
    Bello bello questo Hotel Astoria! Quando continui Andago?
    Ormai i tuoi capitolini sono come le ciliegie, finito uno ne vorresti subito un altro :occhiolino:
    Grazieeeeeeee. A prestoooo :ciau:
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    come sempre il grazie è a voi che mi leggete!!!
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    A larghi passi verso la scena clou....buona lettura!!!

    CAP. 8

    Mi diressi all’uscita posteriore dell’Hotel, da dove avevo visto uscire l’uomo ma mi fermai subito dopo aver oltrepassato la porta, nascondendomi dietro una colonna del portico.
    Non c’era nessun ladro quella notte in albergo: la persona che avevo visto uscire era in riva al mare e stava camminando avanti e indietro fermandosi ogni tanto a guardare l’acqua.
    Quando si fermò, per l’ennesima volta, si accovacciò, prendendosi il volto tra le mani in un gesto disperato che mi fece temere che volesse gettarsi in mare.
    Ero incerta se intervenire subito o aspettare, chiedendomi chi fosse il personaggio che nella solitudine di quel terribile momento stava cercando di decidere molto probabilmente fra la vita e al morte.
    Poi l’uomo unì le mani, in un gesto che sembrava di preghiera, rimase qualche minuto dando le spalle all’hotel seduto sulla sabbia. Quando si mosse nuovamente lo fece per alzare una mano a togliere il cappuccio dalla testa: sotto di esso c’era un cappellino da baseball e l’uomo tolse anche quello.
    Fu allora che una massa di capelli folti leggeri e ricci gli ricadde sulle spalle mentre lui si sistemava alcune ciocche che gli erano cadute sul viso. Nel farlo il volto girò leggermente verso la luce e solo allora lo riconobbi come il mio ospite segreto, quel Mr.Milton che a quanto pareva non aveva per nulla un taglio corto di capelli brizzolati e la ciocca che avevo visto in camera era davvero il segno che indossava una parrucca.
    Il volto rugoso e invecchiato dell’uomo mi confermò l’identità mentre dal mio angolo nascosta, lo osservavo chinare la testa in avanti, accarezzarsi il viso e il collo e sospirare forte.
    Subito dopo risistemò il cappellino in testa raccogliendo i suoi capelli, poi rialzò il cappuccio e si mosse verso l’ingresso.
    Indietreggiai il più possibile al buio, mimetizzandomi quasi con esso e Mr.Milton così passò senza vedermi, salendo nuovamente nella sua suite.
    Attesi qualche minuto, per dargli il tempo di arrivare al piano e chiudersi al porta della camera alle spalle, poi rientrai anch’io.
    Se uscire in terrazzo avrebbe dovuto avere un effetto calmante, decisamente quella notte non era stato così.
    Mr.Milton diventava ancora più misterioso ai miei occhi, stregandomi e intrigandomi con quel suo modo di comportarsi.
    Da quella notte, prestai sempre attenzione ai rumori che provenivano dal corridoio e, nel giro di un paio di sere, scoprii che l’orario di uscita di Mr.Milton era più o meno lo stesso sempre: tra le 2.00 e le 2.15 egli usciva dalla stanza, scendeva in riva al mare a passeggiare per un po’, poi restava seduto o sdraiato sulla sabbia a volte guardava l’acqua a volte sembrava pregare, una volta sciolto per un po’ i capelli, infine, li tornava a nascondere sotto il cappuccio e il cappellino e rientrava in stanza..
    Io restavo in terrazzo, ad osservarlo, in camicia da notte, di nascosto nell’ombra, ma una notte d’improvviso, si girò e alzando lo sguardo mi fissò, facendomi sussultare. Una leggera brezza spettinava i suoi capelli e lo costringeva a scostarli dal volto con una mano, ma rimase lì a guardarmi per una manciata di secondi, prima di raccoglierli come faceva ogni sera, coprirsi la testa e rientrare.
    Rimasi ferma esattamente dove mi trovavo, sulla soglia del terrazzino, al buio, con la stanza rischiarata solo dalla luce lunare, tendendo l’udito ad ascoltare i passi di Mr Milton che stava risalendo dalla spiaggia.
    E così fu: pochi istanti dopo ne sentii il rumore ritmato attutito dalla moquette sul pavimento, ma ancora non mi mossi, in attesa che l’uomo arrivasse alla sua suite, e si chiudesse la porta alle spalle in preda a chissà quali pensieri per essere stato scoperto con i capelli sciolti.
    Quello che non mi sarei aspettata invece fu che i passi arrivarono fuori dalla mia stanza e lì si fermarono per un momento, mentre il mio sguardo era focalizzato sulla porta che lentamente ed inesorabilmente si aprì.
    Forse ero diventata un testimone scomodo ora che lo avevo visto? Ci avevo pensato parecchio, dopo aver visto quella ciocca di capelli scivolata sotto la parrucca e ero giunta ad una sola conclusione. Neppure il volto poteva essere il suo. O indossava una maschera o si era sottoposto ad un intervento chirurgico perché un uomo anziano non poteva avere dei capelli così leggeri, folti e ricci nei quali ogni donna con gli ormoni funzionanti ci avrebbe affondato le mani per ore!
    “Maria…posso? Dovrei parlarti..” mi infilai un largo cardigan di cotone ecrù sopra la camicia di cotone leggero che avevo.
    “Ehm, sì sì prego Mr.Milton. Aspetti che accendo la lu….”
    “No, no va bene così! Mi piace la luce della luna e mi sarà anche più facile parlarti in questo modo”
    Lo confesso, ero atterrita dall’avanzare di quell’uomo, così diverso da quello che appariva, verso di me ma cercai di dominare il mio istinto di fuga e la mia tensione.
    “So che lei è qui per….” Ma venni nuovamente interrotta
    “Aspetta, lascia che sia prima io a spiegare, ti prego! Quello che hai visto stanotte, in spiaggia, ero io. Intendo che non ho i capelli grigi e corti..”era chiaramente imbarazzato e cercava di mettere ordine nel discorso che voleva fare
    “Accidenti forse è meglio che parto dal principio. Lo sai anche tu che sono sotto protezione, sia di Scotland Yard che dell’FBI e questo perché io sono un “pezzo grosso” che ha pestato i piedi a qualcuno che ora vuole togliermi di mezzo. Per questo sono qui. Il fatto è che abbiamo dovuto far credere a tutti quelli che mi conoscono che io sono morto…”
    Sentii che avevo sgranato gli occhi per lo stupore mentre lui mi prendeva le mani fra le sue.
    “Credo che sia meglio che tu ti sieda su questa poltrona Maria. Vedi, quando tu mi hai visto con i capelli sciolti, ho pensato subito che tu avessi capito chi ero e ho deciso che con te non vale più la pena fingere.
    Sei una donna eccezionale, l’ho capito parlandoti, sai il valore vero della vita e so che di te mi devo e mi posso fidare”
    “Capire chi è lei Mr.Milton? Come potrei? Ho visto i suoi capelli da qui, confesso che ne sono rimasta colpita perché sono davvero belli, anche visti da lontano, segno che lei ne ha molta cura ma…non so se è davvero necessario che lei mi riveli la sua identità, non è così importante per me. Io sono a suo servizio finchè resterà qui e poi il segreto del suo soggiorno resterà fra me lei e il direttore. Io sono onorata della sua scelta ma vorrei che lei ci pensasse davvero bene, Mr Milton, perché mi creda, non è davvero necessario che lei si senta obbligato a farlo.”
    “No non hai capito, io non mi rivelo a Maria la cameriera ma a Maria la mia amica, la compagna di questa prigionia che non avrei mai sopportato se non ci fossi stata tu” e mentre lo diceva, fece scivolare indietro il cappuccio della felpa e si tolse il cappellino. La massa di ricci che avevo visto nella penombra della spiaggia sembravano brillare alla luce della luna che entrava dalla porta finestra.

    Edited by Andago - 24/1/2014, 17:27
     
    Top
    .
  10. wonderfulMJ
     
    .

    User deleted


    clapping Caspiterina Andago che bel capitolo! clapping
    Io adesso sono ancora nella camera di Maria, con il fiato sospeso e con gli occhi fissi su quei capelli che brillano sotto la luna ...
    :ehm: :ehm: :ehm: ora non puoi farmi/farci restare tanto così, rischiamo il coccolone!
    Bravissimaaaaa! :congra:
     
    Top
    .
  11. ornellamj
     
    .

    User deleted


    accidenti...Mr. Milton sta scoprendo le carte con Maria..... :woot: :yep:

    continua Andago!!! :noncela: :aaa:
    ...e naturalmente...complimenti!!!! :congra:
     
    Top
    .
  12. Elenajackson777
     
    .

    User deleted


    Wow,che capitolo eccezionale,Andago ti prego continua al più presto,sono proprio curiosa di sapere che reazione avrà Maria quando finalmente vedrà che Mr.Milton in realtà è Michael Jackson :aaa: :aaa:
    Complimenti Andago per tutte le descrizioni,riesco perfettamente ad immaginarmi tutte le scene,brava,continua così :occhiolino:
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    ehhh sì meglio vedere cosa succede.....


    CAP. 9

    C’era stato un solo altro uomo, un’artista, che da ragazza avevo ammirato ed amato, che aveva dei capelli meravigliosi come Mr. Milton. Un artista che era morto purtroppo qualche settimana prima, il 25 Giugno per un arresto respiratorio: Michael Jackson.
    Lo avevo visto la prima volta in tv, in un video che in breve lo aveva portato in vetta alle classifiche e ero rimasta ipnotizzata dal modo in cui muoveva il suo corpo ballando, dal suo sguardo un po’ strafottente e dal suo sorriso da bravo ragazzo. Poi era passato del tempo e quel giovane cantante ballerino era diventato un uomo, anzi no, un angelo, dai lineamenti corretti con un po’ di chirurgia, e i capelli che erano arrivati alle spalle..proprio come quelli di Mr.Milton… che mi distolse dai miei ricordi riprendendo a parlare
    “Maria…io, non indosso solo la parrucca..io sono stato costretto anche a celare il mio volto. Come ti ho detto prima, sono un uomo importante, un uomo famoso che, in verità, è conosciuto in tutto il mondo.
    Le mie gambe cominciarono a tremare, le mie mani erano ancora fra quelle di Mr. Milton e la mia testa cominciò a girare perché avevo un dubbio che mi stava salendo alla mente ma che non osavo neppure concretizzare. Fu proprio Mr. Milton a porre fine al vortice delle mie emozioni, per scatenarne di nuove. Con una mano arrivò sotto il suo collo, la infilò appena sotto la felpa, e lì lo vidi afferrare qualcosa. Poi tirò verso l’alto quella che sembrava pelle, ma che pelle non era. Per qualche momento, i lineamenti dell’uomo anziano si deformarono contorcendosi mentre venivano strappati dal volto del vero ospite che era celato sotto ad essi.
    “Oh mio Dio…..” dissi appena vidi le labbra, le vere labbra. Avevo osservato quella bocca per ore, da ragazza, avevo sognato di baciarla e sentirne il sapore. L’avevo baciata ogni notte, prima di dormire, impressa sulla carta patinata di un poster a grandezza naturale.
    L’uomo non si fermò, finì di tirare verso l’alto la maschera per toglierla completamente dal suo volto che ormai per me non era più un mistero: davanti a me, a tenermi la mano, emozionato e teso avevo l’uomo che da ragazza avevo amato come fosse il solo che potevo amare nella mia vita…Michael Jackson.
    Non seppi trattenere di più le lacrime e scoppiai in un pianto che lui cercò in ogni modo di calmare.
    “Maria! Maria non piangere ti prego…”
    “Mio Dio, sei il mio idolo, da quando ero ragazzina, Michael! Quando hanno detto che eri morto, il cuore si è fermato e tutto sembrava diventato di colpo grigio di nuovo..come quando mio marito….oh mio Dio!” mi rendevo conto di non essere in grado neppure di dire una frase di senso compiuto.
    Avrei avuto l’istinto di alzarmi , uscire da quella stanza e da quell’albergo, se Michael non mi avesse tenuto le mani fra le sue e non fosse lì con quei grandi occhi scuri e quella voce così dolce che continuava a sussurrare il mio nome:
    “Maria, guardami per favore! Non piangere e ascoltami. Quando hanno parlato con il Direttore per portarmi qui non gli hanno detto chi ero ma hanno preteso che lui mi assegnasse la cameriera più affidabile e seria che aveva e lui non ha esitato neppure un attimo a dare il tuo nome. E’ stato chiesto il tuo curriculum e il tuo questionario pre-assunzione e li hanno fatti leggere anche a me, perché alla voce “Ascolta musica? Se sì quale?” tu hai scritto “Michael Jackson” seguito da un punto marcato e ben visibile come se non ci fosse nient’altro da aggiungere.
    Ecco vedi, per me quello è stato un segno, è stato il segno che eri la sola persona che dovevo avere nella mia vita qui dentro, in questo momento particolare, mi capisci?
    IO ti ho scelta Maria e TU hai scelto me tanto tempo fa…non posso per questo e non voglio né deluderti né farti soffrire!”
    “Michael..” fu la sola cosa che riuscii a dire
    “Credo sia bene che tu ora riposi un po’ e anch’io, è tardi e siamo troppo stanchi ed emozionati per continuare. Ancora una cosa sola: quando ci rivedremo fra qualche ora io avrò di nuovo la maschera e sarò di nuovo Mr.Milton, anzi facciamo così: sarò Mr.Michael Milton così mi potrai chiamare per nome che dici?”
    “Ok và bene Michael”
    “Buonanotte, anzi a più tardi Maria”
    Raccolta la sua maschera di lattice, si alzò e uscì. Era l’alba quando mi rimisi a letto per un paio di ore di sonno che non arrivò mai, perché non facevo che rivedere davanti a me quel viso, continuavo a sentire la sua voce e non riuscivo ad esserne felice: avevo conosciuto quello che probabilmente sarebbe stato l’unico uomo che avrei veramente mai amato e lo stavo per perdere per sempre, morto agli occhi di tutto il mondo.
    Quando uscii in corridoio, con la mia divisa da cameriera, al mio solito orario di servizio, tutto attorno a me sembrava essere cambiato, anche se invece tutto era esattamente come prima.
    Gli agenti in corridoio, davanti alla porta della suite di Michael, indicavano con la loro presenza che lui stava ancora dormendo e uno di loro mi sorrise leggermente mentre gli passavo davanti per andare nella stanza – magazzino dove avevo il carrello delle pulizie e della biancheria.
    Feci quello che facevo ogni mattina aspettando di poter entrare da Michael ma passarono ore e quando finalmente mi chiamò l’agente per dirmi che era sveglio mi sentii stressata ed arrabbiata e mi resi conto che lo ero solo per la gran voglia di vederlo di nuovo.
     
    Top
    .
  14. wonderfulMJ
     
    .

    User deleted


    WOOOW che capitolo; per dirla alla MJ: ... SPEECHLESS... !!!
    E adesso ??? Naturalmente -ora più che mai- non vedo l'ora di leggere il seguito! :bow:
    Sempre bravissima Andago! :yeah:
    A prestooo :kiss2:
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Writer
    Posts
    3,639

    Status
    Anonymous
    Grazie! Grazie di cuore!!
     
    Top
    .
110 replies since 29/12/2013, 12:43   1707 views
  Share  
.