Slave to the Rythm

Raiting:Rosso. Timeline: History Era

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    Capitolo 13

    Entro dentro casa con papà che è al mio fianco e mamma che mi tiene la porta aperta,non riesco a dire quanto sono stati premurosi con me questi giorni.Sono ancora un po’ fiacca,ho dolore alle costole ma il dottore ha detto che non nulla di rotto,ho sorriso amaramente quando lo ha detto,perché il cuore,quello è davvero spezzato,rotto in mille pezzi che forse solo Michael riuscirà ad aggiustare..se vuole…ho così paura. Papà,sotto mio ordine,controlla se nella cassetta della posta ci sono lettere…niente….entrando,mi siedo sul divano ed emetto un lungo sospiro,sembro aver ottantanni, essere giunta alla fine,nemmeno un anziano ha tutti i dolori che ho io .. papà si siede accanto a me e mi prende le mani.
    -Ora mi dici perché uno non lo vuoi denunciare e due perché ancora non ci hai ammesso che è stato lui.-
    -Papà non voglio denunciarlo .. John non ha colpe!-
    -Non ha colpe? Hai sentito Louisa non ha colpe!!!- urla ridendo amareggiato.
    -Ti ha gonfiata di botte,non ci hai visto per quasi due giorni, cammini a malapena e ha picchiato a sangue mia figlia,ora dimmi perché non vuoi denunciarlo..-
    -Papà ..devo parlarti.-.
    Lui mi guarda in silenzio..
    -Mamma può venire?- la richiamo a voce alta.
    Lei entra in salone e si siede accanto a papà.
    -Non voglio denunciarlo perché so che non è quel tipo di persona..ero andata a portargli tutte le sue cose..stava bevendo, era ubriaco perché io l’ho lasciato e l’ho tradito per mesi con un altro uomo e stava male!-
    -Kimberly..ti ha lasciata in mezzo ad una strada.,di notte,come se fossi spazzatura,fortuna quel pover’uomo che passeggiava ..fortuna lui!! Kimberly eri priva di sensi !! tu devi denunciarlo, o vado io a gonfiarlo di botte!! Anche se lo hai tradito! Non me ne frega un cazzo!!!!-
    -Papà era ubriaco,aveva una rabbia repressa che..che non lo so!!! Che denuncio?? Che vuoi che denuncio??-
    Lui sospira e con voce severa mi chiede:-E di chi ti saresti innamorata?-
    Rimango in silenzio prendendo un lungo sospiro. E’ l’ora di dire la verità..solo di loro posso fidarmi,solo di loro, così potrebbero capire come stò,come mi sento.
    -….Durante il tour io e Michael ..-
    -Michael chi?- chiede come se fosse incazzato nero..
    -Michael …Jackson.-dico tremando.
    -Che vuole.- dice freddo come una statua.
    -…noi …siamo diventati molto amici..-dico intimorita.
    Mamma e papà si guardano e subito lui lascia la mia mano alzandosi in piedi e cominciando a camminare nervoso ..
    -Mi sono innamorata di lui..e …lui di me,a quanto pare.- dico arrivando dritta al punto e divenendo viola in volto.
    -COSA???- Chiedono entrambi sconvolti.
    -Lo so..è una pazzia,una follia e per questo alla fine del tour ho deciso di lasciare Michael e porre fine a questa stora..ma poi,mi sono resa conto che John non lo amavo più e che preferivo soffire per la lontananza di Michael piuttosto che dover far soffrire anche John..con lui non stavo piu bene,con Michael ho riscoperto il vero amore e.. non lo so.Non ci sono parole per spiegarlo.-
    -No infatti,non ci sono parole.- dice papà scandalizzato.
    Si alza e fa per andarsene.
    -Aspetta papà!!-
    Lui se ne esce sbattendo la porta,comincio a piangere.
    -Papàààà!!!!!!- urlo piangendo.
    -No Kim..non piangere-
    Mamma si avvicina mi abbraccia forte , cerca di tranquillizzarmi.
    -Kimberly ma … ma …-
    Non trova le parole ...
    -Mamma lo amo tanto.- dico tra i singhiozzi sicura di me perché ho il volto nascosto nel suo petto.
    -Ma sei sicura che lui ti ama?E’ così grande …è..lui è .... -
    -Non lo so se mi ama al 100 percento ma ci tiene a me..voleva che andassi da lui invece che tornare qua.-
    La sento sorridere e mi fa alzare il volto,lei ha gli occhi lucidi.
    -Non preoccuparti per tuo papà..ha bisogno di tempo per metabolizzare..ma ti vuole ancora bene,tanto.-
    -Anche io ve ne voglio...sei delusa?-
    Una lacrima le scende dal volto ..
    -No..sono...sorpresa,ed ho paura per te..con quell'uomo.-
    -Io no.- e l'abbraccio di nuovo.
    -E’ per questo che mi hai fatto comprare il suo libro?-
    -Si .. è l’unico modo per stargli vicino..per sentirlo vicino.- mi correggo.
    Durante la mia permanenza in ospedale ho fatto comprare a mamma ‘Moonwalk’ , è stato bellissimo leggerlo,me lo sono divorato nel giro di due massimo tre giorni,la notte non riuscivo a dormire,per gli incubi,per i dolori .. e mi mettevo a leggerlo.Era come averlo vicino .. come averlo lì. Ma Michael .. non c’era.
    -Kimberly,tesoro!-
    Ci abbracciamo forte forte mentre continuo ininterrottamente a piangere e comincia anche lei.
    *
    Eccoci qua..manca davvero poco e si riparte.Si,rivedrò Michael e gli dirò quanto lo amo..solo due settimane..in questi giorni ho davvero parlato poco con mio papà e anche mamma si è un po’ distaccata..evidentemente sono rimasti scandalizzati dalla confessione che gli ho fatto. Ashley è un amore,viene perennemente a trovarmi,anche perché non ho voglia di uscire..sono sincera,ho paura di incontrare John e ho paura che mi faccia di nuovo male..un suo amico che ho incontrato fuori al cancello di casa mentre prendevo la posta mi ha detto che si sta rovinando pian piano..non fa altro che bere,fumare e si immischia nelle risse,fa a botte 24 h su 24. Ho un peso al cuore che difficilmente andrà via..è tutta colpa mia se lui è ridotto così.Ma che dovevo fare? Negarmi la felicità? A volte nella vita si deve essere anche un po’ egoisti o non si fa a vivere..come potevo continuare a vivere con lui se non lo amavo? A volte cerco di autoconvincermi che ho fatto bene ed in parte è così..ma dall’altra ho una gran pena per il mio John .. povero lui,come ti ho ridotto..non lol sò nemmeno io.
    Qualcuno bussa alla porta della mia camera.
    -Si avanti..-
    Papà entra dalla porta e si siede. Rimane per un po’ in silenzio..poi mi guarda.
    -Scusa se questi giorni tua madre e io ci siamo allontanati.-
    -Non fa niente..- dico con un sorriso stanco sedendomi accanto a lui.
    -Vedi però..è difficile da realizzare quello che ci hai detto..-
    -Si..lo è anche per me.-
    -Ti va di parlarmene un po’ ..-
    Sorrido imbarazzata.
    -Ma tu non sei ne mamma ne la mia migliore amicaa!!!!-
    Lui ride ed abbassa lo sguardo
    -Che bella considerazione che hai del tuo papà..dai su,lo conosco come grande artista,per i scandali ed i successi..e voglio sapere di chi si è innamorata mia figlia,perché ha gli occhi così lucidi ogni volta che la vedo,se è triste perché non può stare con lui, o se è felice..perchè lo ama.-
    Lo guardo davvero con le lacrime agli occhi ed un sorriso da ebete.
    -Oh papà! Scusa se vi ho deluso..scusa,scusami tanto..-
    Mi fiondo su di lui e lo abbraccio.
    -Tu non ci hai deluso..però…be vedi..-
    Lui si stacca da me cominciando a fare il serio.
    -Ha quasi la mia età..sinceramente provo un po’ di fastidio.-
    -Lo so papà..lo so..-
    -Fino a pochi giorni fa stavi on un ragazzo che ha quasi la tua età..ora … bè,lui è un uomo in tutti i sensi…Com’è?-
    -E’ stato tutto molto strano..sai,il fatto che ballavo the way you make me feel con lui ai concerti ci ha fatto entrare un po’ in contatto,parlavamo molto e ..con il tempo mi sono molto sentita attratta da lui..pian piano ha cominciato a piacermi e..me ne sono innamorata,credo.-
    -E lui?-
    -Anche lui era molto preso..sai,sapeva che ero fidanzata e cercava di tenere le distanze ma..gli risultava difficile.- ammetto con un risolino.
    -Ci hai dormito insieme?-domanda serio.
    -Papà…- dico diventando viola.
    -Si però..ha il doppio della tua età..sicura che non gli piaci..che ne so,sei bellissima tu tesoro ,magari hai visto..voleva uno sfogo momentaneo..fisicamente sembri perfetta.-
    -No non credo.- sussusso immersa nei ricordi che ho di lui.
    -Ho una nostra foto…-
    -Vuoi vederla?-
    -……ma si,perché no.-
    La ritiro fuori da un piccolo cofanetto dove tengo tutti i miei ricordi più belli.Sulla foto io sorrido verso l’obiettivo e Michael mi guarda ridendo,l’abbiamo scattata una mattina appena svegli è spontanea e bellissima,perché stavamo facendo i cretini e ho voluto immortalare quel momento così,nella sua perfezione.
    Gliela porgo e papà rimane un attimo perplesso.
    -Wow ...non sono molto d'accordo Kimberly...-
    -Lo so ..-
    -….Pensi di presentarcelo?-
    Sorrido malinconica.
    -Non so nemmeno se mi vuole più.. l’ho lasciato dicendogli che non lo amavo,che volevo tornare da John.. però spero che quando torno e gli dirò tutta la verità lui tornerà da me..-
    -Sarà il mio futuro genero?-
    -magari papà..-dico ridendo malinconica.
    -Io non ci spero tanto ..-
    Che peso .. mio papà non acconsente .
    -Non voglio che ti vedi con quest'uomo.-
    -Ma perché?- domando disperata.
    -Kimberly ha la mia età. Ok? Se ne trovasse una più grande.
    -Ma ..-
    -Perché lo hai lasciato?-domanda interrompendomi.
    -La sua vita non è fatta per me..- dico con il magone.
    -Appunto .. vedi? Non siete fatti per stare insieme..-
    Lo guardo..davvero è così stronzo mio padre?
    -Sei insicura..-
    -E’ quello il problema..sono troppo combattuta,da una parte vorrei mettere fine a questo stillicidio,dall’altra vorrei vivere una vita felice e serena con lui .. e a volte penso..che mi importa dei flash,dei media,delle tv che mi perseguiteranno se lo amo e se stò bene con lui? E’ difficile papà…-
    -Kim..ti ho sempre lasciato libera di scegliere e anche questa volta non m’intrometterò..ma pensaci bene,è il re del pop,non un uomo qualunque..e se posso..tanto sono tuo padre,non mi va molto a genio il fatto che stai con uno che ha quarant’anni e tu ne hai venti..fa un po’ ribrezzo. Io non ti appoggio in questa follia..come sicuramente farà tua madre.
    Rimango in silenzio soppesando le parole.
    -Ma l’amore non ha età..- dico piano piano.
    Lui sorride amareggiato.
    -Lo so..ma tu sei giovane ed hai tutta una vita davanti..lui no.-
    Lui si alza e mi posa la foto sulla scrivania.
    -Ora Vado a lavoro..Kim,tesoro..ti prego mangia. -
    -Si..- rispondo senza nemmeno sentirlo.
    Lui si avvicina mi bacia la fronte ed esce. Che bello....mio padre non è contento per me.
    Lui sorride chiudendo la porta…ma so,di essere una piccola delusione per lui.
    Mi alzo andandomi a guardare allo specchio..si,sono dimagrita ,dopo essere stata in ospedale,dopo tutte quelle botte,dopo l’addio con Michael l’appetito è passato,lo stomaco si è chiuso e non voglio nulla se non l’amore di Michael ..
    Sorrido amareggiata,l’unica cosa positiva è che il seno non è calato,certo non è come prima..ma va bene anche così,sarà una terza scarsa comunque. Con il mio seno non ho mai avuto questi problemi,se passo periodi in cui mi dimagrisco basta davvero poco per farlo tornare..ma ora è diverso,le scapole sono evidenziate e mamma e papà se ne sono accorti tardi ed è ovvio,quando stai tanto con una persona non ti accorgi dei cambiamenti che fa .. ma ora che mi guardo,che mi fisso mi rendo davvero conto che non sono più bella e fresca come prima..non m'interessa.... non m'interessa..voglio solo essere un po' felice.

    Entro nel bagno e subito mi fermo.Lisa è nella vasca a fare il bagno ad occhi chiusi..probabilmente si è addormentata.Sorrido avvicinandomi. Da quella notte,non se n’è piu andata. ''Viviamo’’ insieme ,se così si può dire. I bambini dopo un piccolo viaggio con il padre sono venuti qua a Neverland ed ora siamo tutti insieme come ai vecchi tempi..stò bene con lei.. è carina ,dolce e mi vuole un mondo di bene..anzi,mi ama,me lo ripete tutte le notti. Ultimamente mi chiedo perché abbiamo divorziato o meglio,il perché lo so..ma ora sembriamo cercarci e trovarci di nuovo e .. mi sembra strano anche ammetterlo ma è come se avessi bisogno di lei.
    Mi inginocchio accanto alla vasca,tiro su le maniche della mia camicia e prendo ad accarezzarle il collo dietro di lei che si muove di poco ed apre lentamente gli occhi..
    -Mike ..-
    -Lisa..- sussurro nel suo orecchio provocandole dei brividi.
    -Mmm credo di essermi addormentata.-
    -Si .. lo credo anche io ..-sussurro piano.
    Faccio scendere le mani lungo i suoi seni e lei solleva il bacino.. alza il volto per baciarmi e lo fa con una passione tale da eccitarmi come un ragazzino alle prime armi. Mi alzo in piedi e slaccio i pantaloni calandoli poi mi tuffo in vasca ancora con la camicia ed i boxer..lei ride accogliendomi tra le sue gambe.Mi sdraio sopra di lei e la tiro per una mano.
    -Vieni,amami piccola .- le dico con voce roca.
    Sono io a sdraiarmi lungo la vasca ,lei si siede nuda sopra di me,mi sfila i boxer e prende a farmi suo dandosi la spinta con le mani appoggiate al bordo della vasca,la vedo muoversi sinuosa sopra di me,con i seni che danzano a ritmo delle spinte,gonfi e turgidi,mentre invoca il mio nome.
    -Oh piccola..più forte.-
    Butta la testa indietro gemendo ed accellera il ritmo,quasi a saltarmi sopra..urla e trema su di me quando vengo dentro di lei,esausto..soddisfatto,il sesso migliore della mia vita.
    *
    Dopo aver messo a letto i bambini,andiamo in salone seduti davanti al camino ..
    -Lisa..volevo chiederti una cosa.-
    -Dimmi Mike..-
    Si siede accanto a me e mi guarda con occhi dolci.
    -Vieni con me in tour?-
    Lei si lascia lanciare un gridolino e sorride lusingata.
    -Cosa? Davvero?-
    -Si,mi farebbe piacere..stiamo bene insieme,no?-
    -Si..si .. io … non so che dire.-
    Prendo le sue mani e la guardo profondamente negli occhi.
    -Di di si..-
    Lei sorride e mi abbraccia forte,quasi stritolandomi.
    -Si Mike!! Si tesoro mio! Lo avevamo detto così tante volte prima del divorzio!!-
    Mi allontano afferrandole il volto tra le mani,la bacio lentamente,con amore,con devozione.
    -Ti voglio bene Lisa..-
    Lei mi guarda e vorrebbe dirmi altro lo so..ma io non la amo e non me la sento di dirglielo..o almeno,non la amo più … non lei.
    *
    -Eccoci amico..fra poco si riparte.-
    Miko si beve la sua birra mentre io mi guardo intorno. Siamo seduti sotto la veranda,Lisa è andata a fare compere ed io mi ero messo a riflettere sulla mia vita.
    -Già ..-
    -Sei pronto?-
    Dal tono di voce che usa so che non si sta riferendo tanto al tour quanto .. a Kim. Anzi Kimberly,dannazione Kimberly,non è più Kim per me.
    -Lisa verrà con me.- dico senza tanti giri di parole.
    Lui strabuzza gli occhi..
    -Cosa?-
    -Hai capito bene.-
    -Siete tornati insieme?-
    -Più o meno..-
    -Ma lo fai per ingelosire Kimberly?-
    -E’ un interrogatorio forse?-
    -No Mike..solo che..-
    -No,non la voglio far ingelosire,non è nei miei piani. Stò bene con Lisa..le voglio tanto bene..-
    -Mike?-
    -Si?-
    -Posso permettermi?-
    -Dimmi..tutto quello che vuoi.-
    -Però non la ami.-
    -No,infatti ho detto che le voglio tanto bene.-
    -Però ami l’altra..-
    -Ma che cazzate..no che non la amo.-
    Mi sistemo sulla sedia agitato.
    E’ vero,vivo con Lisa,faccio l’amore con lei e sembriamo una famiglia,non nego che Kimberly è ancor nei miei pensieri anche se di poco..ma lei mi ha lasciato ed io stò solo cercando di non soffrire piu.Amarla?Amare Kimberly? …chissà,non ho risposte per questa domanda...però la sogno quasi tutte le notti,questo si.
    -Perché ti stai agitando?-
    -Non mi sto agitando..- mento.Sono super iper agitato.
    -Okay ..come pensi di fare?-
    -Cosa?-
    -Come pensi di sistemare la faccenda?-
    -Non c’è nulla da sistemare,Kimberly mi si è scopata, ha goduto fino ad una certa poi mi ha lasciato perdere..sono femmine.- dico crudele guardando di fronte a me.
    -Mmm..invece secondo me lei ti vuole molto bene e si è pentita della scelta fatta.-
    -Affari suoi.- continuo freddo.
    -Secondo me ti manca invece..-
    Lo sento ridere e mi volto a guardarlo.
    -Miko…perfavore…-
    -Si,ti manca!!-
    E’ vero,mi manca.Perchè devo negarlo anche a me stesso? Mi manca ma non c’è nulla da fare..fottuto orgoglio maschile.
    -Non portare Lisa in tour..-
    -Miko..ma che dici?- chiedo un po’ scocciato.
    -La verità..e ciò che devi fare.Io sono sicuro che tu appena vedrai quella ragazza ti ritorneranno alla mente tutti i ricordi belli e brutti con lei e vorrai di nuovo averla.-
    -Da quando è che ti sei messo a fare lo psicologo?-
    -Da quando non ti vedo felice con Lisa..-
    -Ma che ne sai tu..-dico infastidito solo dal fatto che ci sta acchiappando in pieno.
    -Lo so..si ok sei felice ma perché? Perché state tutto il giorno chiusi dentro quella dannata camera a fare chissà cosa..con Kimberly eri diverso,il tuo sorriso era diverso e poi..eri più simpatico.-
    -Bella questa, e dopo quest’infelice dichiarazione me ne vado.-
    -Dove vai Mike?-
    -Ad aspettare Lisa in camera.- dico ridendo.Miko scuote la testa con un sorriso amaro e finisce la sua birra.

    Il dialogo con Miko mi ha fatto riflettere.Dannazzione non lo so nemmeno io cosa voglio..ma cosa vorrò mai volere? Tanto Kimberly sta passando i suoi giorni con John..avrà pure riiniziato ad amarlo, la voglio..dio mio se al voglio ma non è possibile, e poi con Lisa stò bene..stò veramente bene..dannata indecisione. Dannato io..che credo di essere di nuovo felice con un’altra donna,invece non ci riesco....e stò illudendo tutti .

    *
    Cammino per le buie strade di Parigi,con il sorriso sul volto..contenta.Domani,anzi fra pochissime ore,l’aereo partirà e mi porterà in Germania da Michael.La notte sembra lunghissima,non passa mai..voglio vederlo,voglio urlargli quanto lo amo,voglio dirgli di perdonarmi,di amarmi come prima,anzi più di prima.L’aria è calda,l’estate sta arrivando,cammino a passo lento,dirigendomi verso casa di Ashley.Dormo da lei stanotte e domani partiremo insieme.
    -Eccoti puttana!!-
    Oddio no..subito mi guardo intorno per vedere se c’è qualcuno,ma niente, il viale è deserto.
    -Che fai,non ti volti?-
    La voce arriva ancora più vicina e sento i passi veloci.Il cuore mi arriva in gola e non riesco a muovermi.John mi si para davanti e ride,puzzando sempre e costantemente di alcool.
    -John lasciami in pace o chiamo la polizia.- dico spaventata cercando di schivarlo.
    -Si..polizia..come no.Io e te abbiamo un conto in sospeso.-
    Comincio a camminare più veloce stringendomi nelle braccia.
    -Guardala..hai paura è..tremi come una foglia.-
    -Lasciami in pace o comincio ad urlare.-
    Ride e di colpo mi attappa la bocca spingendomi verso un cancello.
    -Sai..pensavo di rovinarti questo bel faccino stasera..così domani quando torni dal tuo amore vede con che mostro sta.-
    Cerco di urlare ma lui è troppo forte,non può farmi questo,no,non può. Mi da uno schiaffo fortissimo che quasi casco per terra..
    -Alzati coiona!-
    Mi afferra per un braccio e mi sbatte di nuovo alla ringhiera dura,di ferro. La schiena mi fa male..sono comunque ancora un po’ debole dopo tutte le botte dell’altra volta..sono rimasti pochi lividi,ma le ferite vere..quelle dentro me , non andranno mai via.
    -John ti prego,cazzo ti prego!!!- dico piangendo.
    Lui mi da un altro schiaffo e poi un pugno,non tanto forte,ma abbastanza da farmi uscire il sangue dal labbro,di nuovo.
    -Bastaa!- cerco di dimenarmi ma lui è troppo forte.. così irrazionalmente gli smollo un calcio sulle parti basse e lui cade per terra,un po’ perché è ubriaco,un po’ perché gli ho fatto male.
    -Stronzo! Sei uno stronzo! Non ti riconosco piu!!-
    Ora sono io a dargli pochi calci sulle gambe e uno sullo stomaco,poi prendo a correre.
    -Torna qui!!! Puttanaa!!! Tanto ti ammazzo!! Ti ammazzooooooo!!!!- continua rimanendo sull'asfalto.
    Corro piangendo come una disperata,con il cuore a mille per la paura,per quanto corro veloce arrivo subito a casa di Ashley che vedendo il sangue sgorgare dal mio labbro mi dice solo:- Quando torniamo lo ammazzo.-
    Il resto non conta..mi ha fatto una bella tisana,abbiamo disinfettato le ferite, rimarrà solo una piccola crosta sul labbro ma non mi interessa..alcuni lividi dietro il collo,alcuni graffi ,ma le ferite sono tante e non quelle esterne,ma quelle interne..quelle dentro di me e il mio cuore vuole solo una persona : MICHAEL.
    E domani amore mio,sarò lì..da te.
     
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    Suo papà non deve farsi tanti problemi riguardanti l'età di Michael e altre cose riguardanti il suo conto deve essere contento che stava con lui la amava e la ama ancora nonostante sta con Lisa anziché vederla infelice con John. Chissà se Michael troverà un modo per dire a Lisa non l'ha mai amata perché in realtà ama Kimberly e Kimberly dirà a lui che è stato John ha picchiata così potranno stare per sempre assieme.
     
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    Capitolo 14
    L’eccitazione è tanta,troppa.Siamo appena arrivati a Brema e ci siamo sistemati nelle nostre camere..mi guardo allo specchio sistemando i capelli come meglio posso..
    -Sei bellissima.- dice Ashley,posando le mani sulle mie spalle.
    -Davvero..e non truccarti!!-
    -Ma come no!! Sono un po’ stanca..e sai che stanotte non ho chiuso occhio..guarda le occchiaie e poi sono bianca!-
    -No..ti amerà anche così.-
    Mi fa l’occhiolino prendendomi per mano. Prima di essere trascinata da lei verso la porta per uscire mi guardo il labbro allo specchio, dove una sta gia' crescendo la crosta al lato...ripenso allo schiaffo che John mi ha dato ieri sera prima di partire...
    -Kim!!!- mi riprende scuotendomi.
    -Andiamo!-
    -Si..-
    Ashley mi sorride ed insieme scendiamo nella hall per assistere alla conferenza del secondo tour,dio mio,penso che appena lo vedrò svengo!!

    Eccola lì,bella più che mai,con quei capelli così morbidi,lunghi fino ai fianchi..ancora più lunghi e sembrano proteggerla,tutti davanti al viso; sorride mentre parla con Ashley e il mio cuore perde un battito..è felice senza di me? Ma che mi importa..io stò con Lisa che mi aspetta in camera………..
    Kenny parla parla e parla,poi mi passa il microfono,mi riprendo un attimo dai miei pensieri ed inizio il discorso di presentazione ringraziando tutti i presenti...ho i miei occhiali da sole perfortuna ..non riuscirei a reggere il suo sguardo.

    Non si toglie gli occhiali,non si toglie quei dannati occhiali,fammeli vedere i tuoi occhi,voglio vederli,ne ho bisogno.
    -Li ha messi perché così può farti la radiografia!- dice Ashley ridendo piano.
    -Dici?-
    -Ahahaha si!!- e mi da una gomitata.
    Dopo ciò ad ognuno di noi viene consegnato un cd di ‘Blood on the dance floor History in the remix ’ che è uscito solo dieci giorni fa. Guardo a lungo la copertina sorridendo,poi stringo il cd tra le mani e me ne torno in camera,sperando che avrò l’occasione di parlarci il più presto.
    Arrivata nella mia dolce stanzetta metto Blood on the dance floor sullo stereo chiedendo alle altre se da fastidio ma dicono tranquillamente di no ed inizio ad ascoltarlo.
    Ascoltando Morphine e Superfly sister mi rendo comunque sia conto che conosco Michael meno di quanto credevo .. Morphine è una canzone bellissima,in particolare per il sound ma ciò che stupisce sono le parole. Ho sempre saputo che Michael aveva avuto una dipendenza da farmaci ma sentire questa canzone fa venire un po’ i brividi. Quello che spero è che tutto ciò che ha passato sia un ricordo lontano e che sia di nuovo felice .. chissà,mgari con me, faccio un risolino mentre sento partire Superfly Sister.
    Wow....spinta..deduco che se abbia scritto sister..c’entri una delle sue sorelle.Ma chi? Janet? No..sembra così carina e disponibile lei..hanno anche girato il video scream insieme..mh .. Rebbie? Mha,sinceramente oltre il nome non so niente di lei .. ah ma certo. Latoya. Sarà una canzone per Latoya,ascolto attentamente le parole e capisco che è così . Mi vengono subito i brividi non appena penso a lei che ha accusato ingiustamente Michael di pedofilia .. si ok,poi ha rinnegato tutto , ma come si può? come? Bha.. mi sdraio sul letto e subito questi tristi pensieri vengono sostituiti da quello quasi sempre costante di Michael. Era bellissimo .. già mi sento inebriata .. quanto avrei voluto abbracciarlo, stringerlo forte e dirgli tutto…sorrido, sperando che questo momento avvenga presto..devo trovare il momento adatto.


    ***
    Quando lo vedo di fronte a me il cuore prende a battere all’impazzata.All’inizio sembra non abbia voce,ma poi urlo il suo nome. E’ appena finito il concerto e sapevo,sapevo che dovevo solo aspettare che i primi se la svignassero stanchi per incontrarlo tutto solo nel corridoio dove c’è il suo bel camerino.
    -Michael!!- urlo piena di gioia.
    Lui prima si ferma ,si immobilizza,poi si volta lentamente. Mi guarda un po' strano ..
    -Ciao ..- dico con il fiatone,un po’ per l’emozione un po’ per la corsa improvvisa.
    -Ciao.- risponde e sembra un po’ a disagio.
    Vedo che mi guarda con insistenza la bocca dove si sta formando la crosta ma non gli do peso.
    -Eccoci..- dico prendendogli le mani che lui cerca di mettere in tasca.
    -…ho un po’ da fare! Devi dirmi qualcosa?-dice indicando il camerino con l'unica mano che è riuscito a liberare dalla mia presa.
    Sorrido guardandolo profondamente negli occhi,tiro un profondo sospiro ..sono così emozionata che non mi accorgo di come è severo.
    -Ho lasciato John.- dico con una grandissima emozione nella voce,guardandolo e sorridendo ai suoi occhi.
    Lui si guarda intorno lasciando lentamente anche l'altra mano e già mi sento male .. poi torna a me.
    -Quindi?-chiede senza interesse guardandomi seriamente.
    Il mondo mi crolla addosso,provo un dolore che è peggio di quello fisico che mi ha inflitto John.
    -Emh ..io ..- provo a balbettare qualcosa ma non mi riesce.Mi guarda con superficialità e mi sento una cretina..
    Socchiudo gli occhi soppesando le parole,non posso credere che stò rimanendo in silenzio così …. Lo sento ridere, li riapro mentre quasi piangendo dico:-L’ho lasciato perché ti amo.- dico abbattendo tutte le barriere,cercando di riprendere le sue mani che stavolta mette pronbtamente in tasca.
    Sorride amaramente,non ci voglio credere..
    -Michael, io ti amo.- cerco di avvicinarlo a me prendendogli la faccia tra le mani.
    -Ah si?- e si stacca definitivamente.
    -Si ..- dico non riuscendo a sostentere più il suo sguardo mentre mi escono le lacrime.
    -Potevi capirlo prima..-
    Sento come una voragine nel mio stomaco e il pianto che pian piano sta per uscir fuori .
    Lui non mi vuole più.rimane un attimo in silenzio,provo a parlare di nuovo.
    -Me ne sono accorta quan..-
    -Ero stato chiaro Kimberly ….si volta pagina e non si torna indietro…-
    Guardo per terra e comincio a torturarmi le mani.
    -Guardami. -
    Alzo lo sguardo, il suo è duro ..ma c’è qualcosa nei suoi occhi,qualcosa di più dolce ..qualcosa che somiglia all'amore...mente,sta mentendo dico tra me e me .
    -Sei stata molto più importante di quanto credi ..e ho preso anche il primo volo per la Francia solo per venirti a vedere nello spettacolo più importante di tutta la tua vita,mi hai lasciato perché il mio mondo non è adatto a te no? Sono troppo grande..troppo ricco,troppo tutto .. hai detto bene..ho riflettuto Kimberly, ho riflettuto quando me ne sono tornato a casa solo come un cane,come sempre d’altronde sono stato.. il problema è che con te non mi sentivo tale,tu riempivi le mie giornate anche se non potevamo vederci, anche a sapere che la sera ti avrei vista dopo lo spettacolo,nonostante tutto lo stress dei media, degli show .. dei fan ..-
    Si ferma un attimo,poi riprende:- tu per me Kimberly eri.. –

    La vedo versare alcune lacrime mentre riabbassa lo sguardo…solo che voglio fare lo stronzo,proprio come ha fatto lei.
    -…Ho provato ad andare avanti .. perché mi sono detto ''correre dietro a una ragazzina che non mi vuole,perché?''-
    Parlo d’un fiato senza fermarmi,senza ragionare,il suo volto si cruccia..si asciuga velocemente due lacrime. Mi sento morire. Le stò dicendo che non la voglio più .. e non riesco a fermarmi.
    -..ora,stò cercando di andare avanti,hai detto che non volevi il mio tormento,che non mi amavi..che sono state solo scopate, è troppo tardi Kimberly.-

    Lui fa per andarsene ma lo prendo per un braccio facendomi vedere disperata.
    -Ti prego..fidati di me,ho sbagliato,avevo solo tanta paura.. ti prego.-chiedo con voce supplicante.
    Lui sospira e mi prende un braccio stringendomi con forza.
    -Ho detto che è troppo tardi..sono tornato con mia moglie e se lo vuoi sapere ... voglio solo lei.- dice con orgoglio nella voce che però gli trema.
    Lascia il mio braccio e si volta continuando a camminare lungo il corridoio per entrare in camerino, sento che chiude la porta a chiave, vorrei bussare,urlare,ma non posso, rimango lì,inerme,la mia vita è appena finita.Scoppio a piangere mettendo una mano davanti la bocca per soffocare gli urli e far tacere il dolore. Complimenti Kimberly, ti sei scavata la fossa da sola.Un applauso.

    Non ti voltare non ti voltare non ti voltare e non andarla a prenderla per dirle che anche tu,si LA AMI.Non farlo. Con i pugni chiusi arrivo fino al mio camerino,chiudo la porta e butto a terra con violenza il cappello.
    -Fanculo! –
    Mi guardo allo specchio e dopodichè mi siedo. Che coione,che razza di coione..ma a che cazzo ho pensato???? Stò con mia moglie e voglio solo lei???
    ‘No Michael,tu non hai capito un cazzo della vita.Tu vuoi Kimberly.’
    Dio santo .. non credevo di poter essere così stronzo e di non riuscire a far andare via il mio orgoglio..intreccio le mie mani mentre vorrei spaccare tutto…
    -No!-
    Mi alzo correndo verso la porta .
    -Ti amo anche io!- esclamo mentre la apro.
    Il corridoio è deserto.Non c’è nessuno. Il telefono squilla, è un messaggio di Lisa ‘Ti aspetto amore.’
    Mando a fanculo tutto e me ne torno in hotel.

    Mi alzo dal letto infilando pantaloni e camicia. Lisa rimane sdraiata sul letto nuda senza coperte,fa caldo ma io non ho voglia di rimanere nudo..con i vestiti mi sento molto più a mio agio. Mi affaccio dalla finestra..stasera la città è tranquilla, i fan sono finalmente andati a dormire, si sentono le cicale e la luna è alta in cielo ..sospiro mentre mi viene da piangere.Kimberly mi ha fatto una tenerezza immensa stasera e non riesco a perdonarmi ciò che gli ho detto.L’ho vista indifesa,impaurita..forse debole? Dimagrita e con gli occhi prima pieni di luce,poi pieni di tristezza.. mi ama. Ha detto che mi ama,piccola mia..quanto ti amo anche io,almeno credo. Mi esce un singhiozzo e non mi sono accorto stavo piangendo, vado in bagno a farmi una doccia.Sotto il getto dell’acqua quasi vorrei morire. In che cazzo di situazione mi sono cacciato? Cosa credevo di fare portando Lisa con me? Di innamorarmi di nuovo di lei? Di poter sostituire Kimberly? Che purtroppo è insostituibile..a Lisa voglio un bene dell’anima ed è dolcissima,mi ama,mi vuole con lei,sente che posso proteggerla,la verità è che non riesco a proteggere nemmeno me. L’immagine di Kimberly mi torna di nuovo alla mente e mi viene una tenerezza senza precedenti. 'Ho lasciato John.. perché ti amo.’’ Mi ha detto con una voce piena di emozione,paura,timore,felicità,orgoglio.
    Ed io che ho fatto?
    ''E quindi?’’
    Non l’ho detto io .Non ero io..era il rancore che mi portavo dietro..non era ragionata purtroppo quellla frase.Eppure dovrei solo avercela a morte con lei..mi ha lasciato bruscamente,ha detto che la tormentavo con le mie mille domande su noi ..voleva addirittura ridarmi indietro la collana e invece..mi ritrovo qui a volerla e lei ha capito che tutto ciò che vuole sono io .. ma come faccio?
    Una donna è nel mio letto,l’altra nel mio cuore.

    *
    10Giugno1997- Amsterdam
    Mi guardo allo specchio e mi sento sempre più vuota. Ringrazio dio che The way you make me feel ancora non è all’interno della scaletta della seconda parte del tour o sverrei sul palco ogni sera. Sono giorni che cerco di evitare Michael in tutti i modi e sembro riuscirci. Vederlo fa più male di quanto credessi,bè come si dice? Chi è causa del suo mal pianga se stesso, ed io sono la causa del mio male,del male di John e anche di Michael .. in più .. ''Non piangere sul latte versato.’’ E chi la versato questo latte? Sempre io.
    Sono stata una cretina,una deficiente,tutti gli insulti mi calano a pennello..ho lasciato Michael credendo di non poter vivere una vita come la sua, ho fatto l’orgogliosa,gli ho urlato di non amarlo,di lasciarmi in pace..ed ora lui è con sua moglie e stasera li ho visti insieme,lei che lo aspettava dietro le quinte e alla fine del concerto si sono abbracciati,lei era fierissima di lui,lui le sorrideva contento mentre la faceva girare prendendola per i fianchi ed io dall’altra parte del palco che in silenzio e con le lacrime agli occhi assistevo ad una visione infernale...lui non si era comunque accorto di me dall'altra parte..non sarebbe poi così stronzo. Appunto..eccolo il problema.Erano spontanei..quei sorrisi, erano veri .
    Lego i capelli e vedo subito una macchia violacea che si estende lungo il collo,non è grandissima..ma fa male a vederla. Gli schiaffi di John, i pugni,i calci, si sovrappongono al dolore interno che provo per Michael .. è tutto un dolore la mia vita..sta cominciando davvero a fare schifo . Mi fisso per alcuni minuti! Forse sono dimagrita un po'..troppo? Devo ricominciare a prendermi cura di me,del mio fisico,della mia salute..basta stare male, ricomincia da capo Kim..comincia a dimenticarti di tutto ..afferro il borsone con una cattiveria senza pari,ce l’ho con me,con John con Michael, con il mondo intero,esco dalla porta piangendo in silenzio,sbatto contro qualcuno ..
    -Kim!-
    Alzo di scatto lo sguardo.
    -Ei..-
    Lui mi fissa per alcuni attimi con uno sguardo quasi impietosito..eddai su,ora ti faccio anche pena?O forse è tenerezza...non lo so ... so che non mi va di averlo vicino.
    -Scusa devo andare.- dico di nuovo con lo sguardo basso per non mostrargli le mie lacrime che stanno puntualmente riscendendo.
    -Aspetta Kim.-
    ‘Non chiamarmi KIM.’
    Lui mi afferra per un braccio e mi sento svenire.
    -Che c’è?-domando con occhi bassi.
    -Ti vorrei parlare..-
    -Dimmi.-
    Lui si guarda intorno.
    -Qui?-
    -Dove sennò?- domando fredda..
    -Come stai?- chiede dolcemente accennando un mezzo sorriso.
    Aggrotto la fronte e le sopracciglia.. come stò? Simpatico, se avessi una pistola mi sparerei,contento?ecco come stò.
    -Benissimo.-sostengo falsa,come da sempre ultimamente..
    -Senti..mi dispiace per ieri…non pensavo tutto ciò che ho detto.- dice un po’ a disagio e con gli occhi pieni di scuse.
    -Oh no hai fatto benissimo invece!- dico mantendo la calma e sorridendogli.
    -Bè vedi ..- comincia grattandosi la testa.-
    -Non devi trovare scuse con me Michael,hai detto anche delle belle cose su di me,e su ciò che ti ho fatto provare… grazie ,almeno qualcosa di buono l’ho fatto..- dico mentre la mia voce si crina sempre più,gli poso una mano sul braccio,più per sentirlo che per tranquillizzarlo.
    Lui si ferma un attimo nuovamente a disagio,ma gli sorrido e gli prendo la mano.
    -Davvero.- dico cercando di essere sincera,mentre una lacrima ormai è scesa e non posso farci niente.SAbbasso subito lo sguardo..
    -Sono contento ..- dice sorridendo mentre stringe la mia mano ,così piccola nella sua.
    Subito la lascio sconfitta..''Sono contento’’ vale a dire..ok,allora continuo a scoparmi mia moglie.
    -Mi dispiace ci sia questo imbarazzo tra di noi,dopo come ..dopo quello che ..-
    -E’ tutto ok..sono solo un po’ provata.- mi lascio sfuggire.
    -..ti sei dimagrita?Forse è meglio che mangi un po’.- me lo chiede con un sorriso,forse per non offendermi .. per un momento mi dimentico di quello che ha detto.
    -Si sono dimagrita ma stò bene!-
    -Sicura?- chiede ancora sorridendo sempre dolcemente.
    -Si Michael..stò bene davvero,ho perso solo un po’ di peso a causa dello stress..-
    -Me lo giuri?-
    -Perché dovrei?- dico ridendo nervosa.
    - Cos’hai fatto lì?- domanda cambiando discorso ed indica il labbro,poi i suoi occhi cadono sul mio collo e strabuzza per un attimo gli occhi. Sciolgo immediatamente i miei capelli diventando rossa,no,oddio ti prego fa che non ha visto l’ematoma,fa che non ha visto l’ematoma.
    -Sono caduta dal letto..-mi difendo subito senza che lui mi abbia chiesto niente.
    Mi osserva a lungo poi mi sposta i capelli senza che me ne accorga,non faccio in tempo a reagire che lui ormai..ha gia visto tutto.
    -Che devi fare?- chiedo facendo la finta tonta e sistemandomi di nuovo i capelli.In realtà mi batte forte il cuore..non voglio che sa che John mi ha pestata e picchiata a sangue,non glielo avrei detto nemmeno se fosse tornato da me. Non voglio ricordarlo più nemmeno io..e poi non voglio metterlo in mezzo.
    -Che hai fatto?- chiede con lo sguardo torvo.
    -Niente..te l’ho detto sono cascata.-
    -Kimberly. Ti ho chiesto che hai fatto.-dice improvvisamente serio.
    -E’ incredibile…ora ti interessi di me?- dico con un sorriso sardonico.
    -E comunque Ho detto niente! Torna da tua moglie no? Stavate così bene prima insieme..-
    Giro i tacchi e faccio per andarmene ma lui mi ferma di nuovo,mi incastra tra le sue braccia tenendomi con la schiena appoggiata al suo petto,mi sposta i capelli,guarda di nuovo l’ematoma,cerco di allontanarmi ma non ce la faccio,è troppo forte,no ti prego..non guardare oltre,no .. scende giù con lo sguardo,vede i graffi sulle braccia,altre more sulla schiena,mi lascia dolcemente e mi fa voltare guardandomi ancora più impietosito, tenendomi le mani tra le sue.
    -E’ stato lui?- chiede con uno sguardo indecifrabile.
    -Ma lui chi? – chiedo subito divincolandomi dalla sua stretta.
    -Ti ha fatto male?—domanda premuroso accarezzandomi dolcemente i capelli..sembra gli venga da piangere.
    -Sono cascata dal letto Michael,davvero.- dico forse troppo agitata.
    Lui non ci crede,lo vedo dai suoi occhi,lo sento stringermi ancora di più le mani.
    -Kim,puoi fidarti di me.-
    Le immagini del sangue sul pavimento di casa di John,i pugni,i calci,ritornano alla mente,una cicatrice che John mi ha procurato sulla fronte,precisamente alla sua estremità destra prende a bruciarmi e in un momento l’unica cosa che riesco a fare è piangere.
    - Michael ti prego,lasciami in pace.- dico con la voce crinata mentre gli occhi ricacciano tutte le lacrime.
    -Kim.-
    Lui prova ad avvicinarsi ma tengo le distanze.
    -Che vuoi da me? Che volete tutti da me? Lasciatemi in pace! Vi prego lasciatemi in pace e non chiamarmi Kim..mi urti. Abbiamo fatto le nostre scelte Michael! Io ho sbagliato,sono stata una cretina e me lo porterò dietro tutta la vita..tu hai un’altra vita,vivila e lasciami in pace,evitami,solo così puoi aiutarmi lo capisci? Non posso vederti stò male..stò male solo a vederti , a capire che ho perso tutto ciò di cui avevo bisogno in questo mondo di merda.- dico mentre comincio a piangere,poi mi volto e me ne vado.Non mi ferma..sa che ci vuole tempo perché io mi riprenda,perché io stia meglio.Lo vedo lontano quel giorno.

    Quando torno in hotel ho un magone immenso all’altezza dello stomaco.Dio santo.. le ha menato,le ha menato..sono sicuro che è stato lui. Non può essere cascata dal letto ed essersi procurata tutti quei graffi,quelle more..no,non può ..perfortuna Lisa si è addormentata..non sarei in grado di reggere una conversazione..nulla. Comincio a piangere sommessamente seduto sul divano con un bicchiere di vodka liscia in mano..non posso credere che lui la abbia picchiata,no,non posso crederci e sono sicuro di questo,sicurissimo. L’ho vista stanca,debole e dimagrita di minimo cinque chili.Dov’è finita quella Kimberly che rideva sempre? Che era viva? Che mi voleva e mi costringeva a fregarmene del giudizio degli altri..ed io? Dov’è finito il gentiluomo che stava con una donna perché la amava,che ci faceva l’amore perché la voleva..io Lisa non la amo e se ci faccio l’amore la maggior parte delle volte è perché ho bisogno di sfogarmi,di non pensare..e me la sono portata in tour. Ed ho rovinato la vita di Kimberly.
    Basta .. devo fare anche io la mia scelta,non posso più vivere così.

    Svizzera,Losanna-21 Giugno1997.
    -..ma sei sicuro?-
    -Si Miko.Al 1000 percento.Avanti.. puoi davvero cascare dal letto e provocarti tutti quei lividi? Voglio aiutarla,ma non si lascia aiutare..-
    -Michael..hai portato Lisa con te..lei ti ha detto di amarti,di aver lasciato il ragazzo e tu le hai detto che stai bene con tua moglie. Capiscila.-
    -Sono stato un cretino..-
    -Si ..si Michael lo sei stato.Che ti ho detto prima di partire? Perché porti Lisa? Tu ami Kim..e tu invece no,non la amo,non mi interessa..-
    -Io non posso vederla così.Indifesa,non parla con nessuno,la vedo che è chiusa nel suo mondo..la vedo..depressa,in un certo senso.. e non vuole aiuto.-
    -Michael .. magari lo vuole,ma non da te. Ti ama,apri gli occhi,non può farsi aiutare da te,questo implica stare insieme,volersi bene .. e sa che non potrà mai essere tua totalmente perché comunque sia c’è tua moglie con te.-
    -Ex .-
    -Chissà che cambia.. –
    -E poi non riesco a vederla così,è troppo magra..poi lei era..vitale,dolce,sorridente sempre,rideva,scherzava..sembrava che quando c’era un problema tutto era risolvibile molto facilmente ed ora invece..-
    -Io credo che puoi tornare da lei.-
    -E come?-
    -Lascia andare Lisa..poi va da lei digli ciò che provi,che entrambi siete stati due deficenti e tutto si risolve.-
    -La fai facile tu..ha detto che preferisce non vedermi,ha detto che basta che sente il mio nome e si sente male..non voglio che stia così per me..non voglio.-
    -Michael sta così per te perché ti ama e non può averti..-
    Mi viene a momenti da piangere,così mi alzo e dico a Miko che devo andare in bagno.

    *
    Bettembourg,Luxemburg –
    Quando finiscono le prove me ne torno subito dietro le quinte, prendo l’acqua che ho posato sopra un tavolinetto di legno e faccio per andarmene ma una bambina che sale sul palco durante Heal the World e che avrà si e no 4 anni mi viene vicino e mi dice che sono bellissima e sembro una principessa dati i miei capelli lunghissimi.
    -Grazie piccola! Anche tu sei molto bella,come ti chiami?-
    -Jaqueline!-
    -Jaqueline?!! Ma sei francese?- domando con tono stupito abbassandomi per parlare davanti .
    -Si.- dice dondolandosi mostrando i dentini in un sorriso.
    -Ma lo sai che anche io? Abito a Parigi!-
    -Io a Toulone!-dice mentre mi accarezza i capelli dolcemente, con gli occhietti persi.
    -Ma davvero?-
    -Si .. è vero che Parigi è la città degli innamorati?-e torna con lo sguardo a me.
    -Si .. dicono è così.- le confesso con un sorriso.
    Lei guarda sorridendo dietro di me e saluta con la mano qualcuno.
    -Ciaaaao!- dice poi con faccia birichina .
    -Ciao! Che fai qui tutta sola?-
    Oddio, la voce di Michael.
    Mi volto con il cuore in gola e mi ritrovo lui mano nella mano con Lisa.Appena vede che sono io ,lascia la sua mano,come per non darmi dispiacere ..e si vede dalla sua espressione che non mi aveva riconosciuta da dietro.
    -Non ero sola! Sono con Kimberly!-
    Lisa mi sorride calorosamente non immaginando miminamente tutto ciò che c’è prima stato tra me e Michael, mentre lui ..rimane impassibile,serio. Non riesco a parlare,ma Jaqueline lo fa per noi.
    I nostri occhi sono come calamite.Non so cosa succede al di fuori di questi sguardi. Vedo solo i suoi occhi,grandi e dispiaciuti..a disagio.
    -Sapete che Kimberly abita a Parigi? E che Parigi è la città degli innamorati?!! Dovreste andarci!!- dice sorridendo vispa rivolgendosi a Michael e Lisa.
    -Oh certamente piccola! Lo faremo al più presto!- esclama lei stringendolo forte e prendendolo in contropiede baciandolo sull’angolo della bocca,distolgo lo sguardo e anche Michael riacquista per un attimo lucidità .. poi sorride a Lisa cingendole le spalle .
    -Okay….io vado…ciao piccolina!-
    -Ciao! Dove vai dal tuo principe?-domanda innocente.
    Vorrei rispondere che vorrei andare dal mio Re…ma non ci tengo a fare la figura della rimasta sotto.
    -No .. non ho un principe.- dico guardando Michael negli occhi,nel frattempo Lisa è ignara di tutto ..
    -Bè,sono certa arriverà presto! Sei stupenda,complimenti!- mi dice lei sorridendomi sincera come se volesse spronarmi.
    Le sorrido senza guardare Michael e me ne vado a gambe levate.Bello schifo penso tra me e me.

    26Giugno1997,Francia.
    Oggi il tour è arrivato nella mia città,Parigi. A casa mia. Sono contentissima, posso rivedere anche per poco i miei genitori, abbiamo organizzato un pranzo al ristorante,poi ci facciamo una bella camminata per le vie di Parigi e la sera tornerò in hotel. Che bello avere il giorno libero e non avere impegni.

    -Mammaaaaa!!!!-
    Le corro incontro e le salto addosso, mi fiondo poi su papà e lo abbraccio forte..ci siamo lasciati solo un mese fa,ma dopo tutto quello che mi è successo e mi sta succedendo un loro abbraccio è tutto ciò che mi serve.
    -Bella lei!! Come stai?-
    -Oh bene!! Ho mangiato due cornetti alla crema a colazione se vuoi saperlo papà, ah e una banana.-
    -Brava devi mangiare!!-
    Lui sorride contento e mi bacia la fronte.
    -Andiamo a pranzo? Ho una fame bestiale!-
    -Uu che bello,sono contento!! Allora? Com’è stato ritornare in tour?-
    -Non male..-
    Mamma mi prende a braccetto mentre camminiamo e mi chiede sottovoce,forse per non farsi udire da papà..
    -E lui?-
    -Te l’ho detto mamma..è tornato dalla moglie.-
    -Uff!-
    Sembra quasi dispiaciuta e mi viene un po’ da ridere,mentre papà serio che ha sentito tutto come sempre afferma:- Meglio così..troverai un uomo molto più giovane che ti saprà dare ciò che lui non ti vuole dare.-
    Sorrido malinconica..in realtà solo Michael è riuscito a darmi tanto.

    Sono le 17.25 e stò tornando in hotel con Miko e Wayne dopo un’intervista rilasciato per il tour. Sono stanco,fisicamente e psicologicamente,non riesco a non pensare a Kimberly,non riesco a saperla lontana da me..oggi è qui,a casa sua,in Francia .. e quanto sarei voluto stare con lei,farmi far vedere tutti i posti della città,farmi conoscere i suoi genitori .. farmi .. oddio,ma è lei.
    Sorride camminando tra i suoi genitori,camminano tutti e tre stretti a braccietto,ridendo e scherzando,la madre è bellissima, come lei .. il padre invece sembra piu rigido,serio e composto ma sorride comunque .Kimberly parla, parla e la vedo ridere.
    -Miko?-
    -Si Mike?-
    -E’ così che voglio vederla.-
    -Chi?-
    -Volta lo sguardo a destra.-
    -Oh!Ma quelli sono i suoi genitori?- domanda Wayne.
    -Si ..-
    -Sono giovani.- replica Miko.
    -In realtà il padre ha la mia età..o quasi.-
    Li sento sghignazzare ma non ci faccio caso..Miko ha rallentato e lo ha fatto apposta ed in più c’è il traffico,così posso seguirla a vista d’occhio anche solo per alcuni momenti.
    -Mike..devo riprendere la marcia.-
    -Ok.-
    E ci dirigiamo verso l’hotel.


    Salutati i miei genitori,decido di farmi una bella passeggiata da sola anche se è un po’ tardi,o meglio..sono solo le nove di sera,ma tutto è silenzioso e meno caotico , a quest’ora la gente a Parigi cena,poi dopo tutti fuori a ballare,far casino e trallalerò trallallà. Posso godermi un po’ di pace,quindi vado sul ponticello sotto il quale scorre la Senna e mi rilasso..in silenzio,siedendo con le gambe a penzoloni..
    Ah .. pace dei sensi.
    ..
    <<la donna usci dalla costola dell’uomo
    Non dai piedi,per essere calpestata..>>

    -Credo proprio di essere fortunato.-
    La sua voce.
    John mi afferra per i fianchi e mi tiene immobile sul muretto,sotto di me la Senna scorre a grande velocità,qui..non c’è nessuno.
    Ed ora mi chiedo ..Perchè ho scelto di fare questa cazzo di passeggiata,perché?
    Non riesco a parlare,la paura mi immobilizza,lo sento ridere e fa per buttarmi in fiume ma poi mi tiene stretta.
    -AHAHAHAHAHAHAHAHA hai avuto paura è?- soffia sul mio collo.
    Odore di alcol,di sigaretta,tira su con il naso..e di sicuro ha di nuovo sniffato.
    -John..lasciami..AIUTOOOO!-
    Lo urlo forte ma subito mi attacca la bocca,si guarda in giro,sento sgommare una macchina,prego dio che sia la polizia o qualcun altro ma no..che stupida,che stupida ingenua.Lui mi fa scendere dal muretto e di forza mi spinge dentro quella macchina..un uomo puzzolente,sudicio,con un sorriso maligno,i denti neri ed una sigaretta in bocca è alla guida e mi guarda dallo specchietto.
    -John che vuoi..lasciami John..ti prego.Ti prego.- dico pregandolo crollando a piangere,ho così paura che oltre a sentire il cuore in gola penso che morirò d’infarto a momenti. Lui si è seduto dietro con me..mi mette un braccio intorno alle spalle.
    -Ricordi l’ultima volta che ci siamo visti? Mi hai buttato a terra e mi hai dato un po’ di calci..bè,non è stato carino da parte tua.- dice carezzandomi le punte dei capelli.
    -Su..non tremare..non ti faccio niente,solo..voglio darti una bella lezione.-
    Vede la mia borsa che tengo stretta al braccio.
    -Dammela.-
    -No!-
    -Ho detto dammela.-
    Comincia una lotta tra lui che cerca di prenderla ed io che la tengo stretta a me piangendo,mentre tremo forte,mentre mi sento già svenire.
    -DAMMELA DEFICIENTE!-
    Mi colpisce con uno schiaffo sonoro e me la strappa dalle braccia, la butta sul sedile davanti e sorride dolcemente...ma che ha due personalità? ma che malato è? Che cazzo di mostro sei diventato.
    -John.. tu non eri così.John tu eri dolce,premuroso,protettivo…dov’è finito quel John che amavo tanto?- domando cercando di addolcirlo provando ad accarezzargli una guancia.
    -Nella spazzatura!!- mi ringhia addosso.
    -Come il nostro amore!-
    -John ..stò soffrendo molto sopratutto a livello psicologico..ti prego di lasciarmi andare..ti prego..signore la prego,la prego.-
    Mi sporgo in avanti scuotendo l’uomo alla guida che non fa nulla.
    -e’ muto ed è inutile che lo preghi..è un barbone che ho trovato per strada..gli ho dato cinquecento euro..si è accontentato.-
    Lo guardo schifata..non posso credere che sia arrivato a questo,non posso credere lui mi ha rapita.
    -Dove mi stai portando?- chiedo piangendo.
    -In un posto dove possiamo stare solo io e te e non piangere piccola,ormai..sei nelle mie mani.-
    E ride malignamente mentre io..già mi sento morire e la strada scorre sotto i miei occhi.
    ..
    Socchiudo gli occhi mentre la sento sopra di me,mi sbatte i seni in faccia e si aggrappa alla poltrona per spingersi in basso, per entrarle dentro..oh..e com’è calda.
    -Oh ...Lisa...-
    Lei geme e butta la testa indietro.
    *


    Dove sono?Distesa sul prato sembra mi sia passato sopra un camion..apro debolmente gli occhi,davanti a me vedo una distesa verde,tutto è buio..deve essere notte..fa freddo,non ho la maglietta,solo il reggiseno addosso,i pantaloni sbottonati..cerco di alzarmi,ma ci riesco a fatica. Una fitta allo stomaco e cado di nuovo giu. Mesà mi ha menato anche stavolta..non ricordo. Comincio a piangere disorientata..dove sono? Che cazzo è successo? Provo a voltare lo sguardo in varie direzioni ed è tutto buio..trovo la forza e mi metto in ginocchio. Raccolgo la maglietta..è impregnata di sangue,anche i pantaloni forse quelli un po’ di meno,ho il telefono in tasca,non posso crederci che non me lo ha preso..che fortuna, provo a chiamare,è spento,cristo è spento! Abbasso lo sguardo e sono piena di lividi sullo stomaco,a malapena riesco a respirare, mi tocco il viso e lo sento appiccicoso,sento il labbro leggermente gonfio e mentre piango le lacrime salate mi bruciano, mi danno una gran sensazione di fastidio. Mi alzo intontita e per poco non casco di nuovo,è buio..dove sono? Dove mi ha portata? Mi guardo intorno per vedere se lui è ancora qui..tutto deserto,pochi metri più in la alla fine del campo comincia una strada..da lontano,vedo una luce .. una macchina?
    Comincio a ‘'correre’’ se così si puo dire,infilo la maglietta che ancora tengo in mano e barcollando e tentennando mi dirigo verso la strada,le costole mi fanno un male da morire e anche i fianchi, riesco per poco a dirigermi verso quella macchina,verso quel barlume di speranza..
    -Aspettate!-
    Provo ad urlare,arrivo sull’asfalto,la macchina è indecisa se fermarsi o no.. poi si ferma. Un uomo e una donna mi guardano spaventati.
    -Karl riparti!- dice lei inorridita.
    -Ma..-
    -Karl!-
    -Signori no vi prego. Vi prego..non so dove sono..riportatemi in città..-
    -Nono…Karl!-
    -René non possiamo lasciarla qui..è piena di sangue..qualcuno le ha fatto del male.-
    -Mi ha menato il mio ragazzo,non so dove sono..portatemi in città.- dico piangendo.
    -Salga signorina.-
    Apro lo sportello e mi fiondo dentro cominciando a piangere.
    -Chi ti ha ridotto così ragazza?- chiede l’uomo guardandomi con amarezza.
    -Il mio ragazzo..che ore sono,dove siamo qui.-chiedo guardandomi intorno
    -Sono le due e mezza di notte signorina..la riportiamo in città..vuole venire a casa nostra? Le offriamo un tè, si può lavare..le diamo due abiti da mettere.-
    L’uomo è premuroso,forse fin trooppo,la donna non emette parola.
    -No..no…voglio tornare all’hotel.-
    -Quale hotel?-
    -Il lavalle..- dico singhiozzando.
    -Avete uno specchio? Posso guardarmi?-
    I due tacciono..ed ho quasi paura,perché? Come mi hai ridotto John?
    L’uomo alza la mano e sposta lo specchietto centrale verso la mia direzione.Vedo il mio volto pieno di sangue secco,sono le due..e John l’ho incontrato verso le nove..sono stata incosciente per circa 4 ore quindi ..non voglio immaginare ciò che mi ha fatto, il labbro è gonfio quanto basta, ma occhi e resto stanno bene..se non fosse per tutte le more che avrò domani.Un graffio si stende lungo la fronte sul lato destro, I capelli rimangono appiccicati al viso sudicio di sangue e fa male staccare quelle ciocche dalla faccia..comincio a pianggere mentre in macchina regna il silenzio.
    -Avete un telefono signori? Vi prego!-
    -Ma certo cara!-
    L’uomo tira fuori il telefono e subito compongo il numero di Ashley.Squilla per attimi interminabili,poi mi risponde.
    -Kim!-
    Attacco a piangere.
    -Kim! dove sei?Ti stò chiamando da ore...ero così preoccupata!! Dove sei???!-
    -Ashley .. so…son……Ashley..-
    -Dove sei? Kim mi senti?- chiede con voce spaventata.
    -Mi ha fatto male..anco….an…..aiutam…..-
    -Signorina dia a me,stia tranquilla.-
    La donna che è rimasta per tutto il tempo in silenzio si volta sorridendomi con dolcezza,forse ha preso un po’ di coscienza ,allunga la mano e le passo il telefono,cominciando a singhiozzare.
    -Salve signorina..chi è? Ah..stia tranquilla,la stiamo riportando da lei..le dico di stare tranquilla..è successa una brutta cosa,ma la ragazza è forte,la vedo..non si preoccupi,mi dia l’indirizzo..ok arrivederci e stia tranquilla.-
    La donna attacca ma io sono morta..mi sento finita,totalmente.
     
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    Capitolo 15

    YOU DON'T DESERVE TO SUFFER

    Apro gli occhi respirando affannata.. sono sul letto ed è mattina.. Ashley è accanto a me...mi viene da sperare che sia tutto solo un incubo..non è così,John mi ha pestata..di nuovo.. con la differenza che ora sono in tour e devo salire su quel palco tutta ammostata.
    -Buongiorno .. come ti senti?- domanda Ashley tamponandomi il volto con una pezza bagnata. La guardo affaticata e mi metto subito a piangere.. mentre mi viene in mente John.
    -Ti prego Kim..non piangere,ti prego..la pagherà cara,la pagherà tanto cara.-dice con la voce crinata.
    -Come stò? Sono inguardabile?-
    -No tesoro…tranquilla,nulla che non possa essere medicato,hai solo il labbro un po’ gonfio..magari oggi non vieni a lezione,dico che hai la febbre..però lo chiamamo un dottore!! Ti fa male qualcosa?-
    Provo a solleverami e un picco mi fa dolere il fianco.
    -Ahi! Mi sento tutta rotta.-
    Ashley mi alza piano la maglietta e vede alcuni lividi…
    -Sono questi…ti fanno male?-
    -Se li tocchi da morire…-
    -Riposati,chiamo un dottore.-
    -NO.-
    -Si invece! Non ti muovi! –
    -Mi metto al riposo….se c’è bisogno lo chiamiamo domani.-
    -Forse è meglio che lo chiamo invece ..e fose è ora che chiami la polizia,stupida ragazzina.E’ la terza volta che ti mette le mani addosso, non ti basta?-
    Fa per alzarsi dalla sedia accanto il letto ma la blocco subito.
    -Che ore sono?- domando cercando di farle cambiare discorso.
    -Sono le 10 ..-
    -Dobbiamo prepararci per le prove..devi aiutarmi.-continuo ostinata.
    Lei sorride intenerita e comincia a spogliarsi per mettersi dei fuso ed una maglietta.
    -No Kim..oggi rimani a letto..non ti muovi,che prove vorresti fare .. -
    -No..che diremo agli altri..a Michael?- chiedo affannata mentre mi sale l’ansia e sembra che da un momento all’altro un attacco di panico prenda il sopravvento.
    -Dirò che hai tanta febbre,mal di gola,e un raffreddore immenso.-
    -Ashley non devi dire nulla a Michael,ti prego.Ti prego di lasciarlo fuori da tutta questa storia.-
    -Ok….rilassati però ,ti prego.-
    E si avvicina,aiutandomi a stendermi di nuovo.
    […]
    Quando stanno per iniziare le prove Ashley alza la mano..Kimberly non c’è ..
    -Scusatemi,Kimberly,la ragazza che manca è a letto con un forte mal di testa e febbre alta…credo gli sia presa l’influenza..le ho consigliato di rimanere a letto anche se voleva tanto venire..è un problema?-
    -No.- dico a malapena.
    -Cominciamo.-
    E cerco di non pensarci.

    *
    Ashley è premurosa con me,è come una mamma..ancora sono nella mia Francia amata,ma non ho detto nulla ai miei genitori .. non voglio farli star male..non voglio che soffrano per i miei errori..eppure poco fa ci siamo sentiti al telefono ed ho provato a sorridere come niente fosse.
    Di ieri notte ho tutti ricordi confusi .. ricordo che John mi ha portato in quel campo..ma poi la violenza è stata tanta che sono svenuta sicuramente.. ricordo a tratti le mie urla e le sue mani, grandi, sul mio viso.
    Tania entra in stanza e mi vede stesa sul letto,immobile,con il labbro leggermente gonfio,alcuni graffi sul viso che riesco a nascondere abbastanza con i capelli sciolti , ma ora li ho legati perché il caldo è bestiale. E' come se mi facesse male respirare.. e vivere.
    -Come stai?-
    -Così .. più che il dolore fisico è quello psicologico il problema.-dico senza pensarci ...
    Lei mi guarda impietosita..oh avanti,non voglio far pietà a nessuno.Specialmente a te che fino a ieri mi odiavi perché ballavo con Michael ..
    -Come sono andate le prove?-domando cercando di non indispettirmi.
    -Bene..anche se oggi Mr Jackson aveva i coglioni girati.- dice emettendo un risolino.
    -Cioè?-
    -Bò..era strano,scocciato tipo.-
    -Capito..-
    Chissà…magari ha litigato con la sua mogliettina..o forse hanno fatto sesso solo due volte in un giorno? Gira voce tra lo staff che i due lo fanno giorno e notte in continuazione..bè..non posso che sorridere con taaaaanta amarezza purtroppo.
    -Dai,rilassati,è una fortuna che rimaniamo qui altri due giorni,ti puoi riprendere un pochino almeno,prima di partire.-
    Il problema è che non mi riprenderò mai.
    -Si ..-
    -Ti lascio..ciao Kim.-
    Lei mi sorride,si avvicina e mi da un bacio.Quasi svengo dall’orrore,mi repudia,mi odia..poi le faccio pena? Io non voglio far pena a nessuno..perchè non lo capisce la gente.
    Mi sdraio sul letto e le immagini tornano prepotenti.Non ricordo molto dell’altra sera dato che sono anche svenuta,ricordo solo le risa di John, i pugni e tanto dolore..poi il risveglio traumatico in quel campo buio,l’aria,il sangue .. piango sconfitta,non ho piu nulla,NULLA.
    Ashley entra in quel momento e appena mi vede a piangere mi abbraccia forte.
    -Ashley..sono sconfitta,non ho piu niente..niente..come potrò mai piu fidarmi di un uomo? Io volevo Michael. Come potrò ricominciare senza sognarmi quelle mani,quei pugni..il sangue che sghizza sul suo viso..comee???-
    Sono disperata e non ho piu forza,non ho piu niente,nessuno.La mia vita è come scivolata in un oblio,Ashley mi accarezza ed io comincio a singhiozzare..
    -Kim che hai?- chiede un po' spaventata ..
    -Credo…credo…di avere ….un…..attacco ..di panico….-
    -Stenditi..non devi pensarci .. ti fa stare solo male,e non pensare nemmeno a quell'altro deficiente.- dice riferendosi a Michael.
    Lei mi stende e comincio a sudare freddo mentre riprendo a piangere ,non vedo altro che sangue,schiaffi e pugni.
    -Voglio morire..Ashley..lasciami morire.-
    -Sh..sh…rilassati ti prego.-
    Respiro affanata e comincio a sudare,sempre piu sempre piu,fino a quando non chiudo gli occhi..sfinita e non so..se questa è la morte o stò semplicemente svenendo..sò solo che la mia vita non sarà più come prima.

    ***


    Oggi sono tornata a danzare. Diciamo che non sono in formissa,ma ho già saltato tre lezioni ed uno show e non me la sento di rimandare ancora..mentre proviamo , mi attacco più volte alla bottiglietta d’acqua che ho posato ai lati del palco,devo bere,mi sento così stanca..e stiamo a provare solo da un’ora, sento le gambe indolenzite ed ovviamente fianchi e costole non mi danno tregua..ma sono tignosa,ahimè.Mi riavvicino alla bottiglia e dentro ci apro una bustina di zucchero ..sento che mi tremano le mani e poi non riesco ad averlo così vicino..stò così male,così male .. e mi stò mangiando i gomiti, riprendiamo a ballare e provare,Michael mi guarda insistentemente e secondo me nota la mia stanchezza, ho dovuto mettere un piccolo cerotto sul labbro perché non potevo far si che tutti vedesseroquell’orrendo gonfiore…sembrava mi ero rifatta le labbra, ahahaha..ridiamo per sdrammatizzare perché senno ..mentre proviamo smooth criminal , sento le mie gambe cedere e poi un’ondata di calore,vedo sfocato..Michael ci guarda e poi si focalizza su me..mi fermo a centro palco mentre tutto intorno a me gira,Ashley mi viene addosso continuando la coreografia ..svengo dal dolore.
    Quando rinvenisco..sono su un letto con una coperta addosso..un uomo è voltato di spalle verso un mobiletto…lui.
    -Credevo fossi più sveglia..-
    Si volta porgendomi un bicchiere con del succo d’arancia mentre mi guarda in cagnesco..oh no,anche tu.
    -Dove sono?- domando senza guardarlo negli occhi.
    -Nel mio camerino..ma come ti salta in mente?!Come cazzo ti salta in mente di fare così?- mi urla quasi contro e non ho proprio voglia di sentirlo .. provo ad alzarmi
    -Fammi andare,sono stanca e poi devi tornare a provare.-
    Una fitta mi impedisce di alzarmi e con un verso di dolore mi ripiego su me stessa.
    -Stai ferma…dove vuoi andare… ti ha visitato un dottore,sei morta su quel palco..- mi porge il bicchiere aiutandomi a stendere.
    Rimango in silenzio,bevendo ad occhi bassi,mentre mi mette un cuscino dietro le spalle premurosissimo.
    -Perché?-
    -Cosa Michael ..-
    -Avevo ragione…-
    -Tu devi stare zitto e basta..-
    Lui ride incazzato:-Zitto?
    -Okay .. prego.Vai.-
    Lui si alza dalla sedia accanto a me per farmi passare…
    -Vai!!!- mi incita indicando la porta.
    -Però la prossima volta,anche l'altro fianco fatti fare..-
    Ingoio il pianto ..
    -Eppure te ne freghi di te stessa…ti lasci menare,violentare,solo dio sa che cazzo ti lasci fare…guardati,sei diventata anoressica a momenti.-
    -Oh troppi complimenti,stò arrossendo Michael.- dico noncurante.
    -Non ho nulla..sono solo svenuta.-continuo con la mia recita.
    -Basta cazzate.Ti ha visitato un dottore ti ho detto, ci ho parlato … mi ha detto che hai subito delle violenze.E’ stato in Francia? E’ stato durante la tappa vero? Prima non li avevi.-
    -Ora i dottori nemmeno più il loro lavoro sanno svolgere.Non ho subito nessuna violenza.-
    -E allora come te li sei procurati? Cascando sempre dal letto?!- domanda indispettito.
    -Ti ha menato? Perché? Ma perché lo difendi? Ma perché fai così? Non stai male?-
    Rimango in silenzio,lacrime amare scendono lungo la mia gola e le ingoio.
    -Ha rovinato il tuo corpo,sei piena di lividi…Kimberly.-
    -Michael,fammi andare…ti prego.-
    -No,non ti lascio andare.-
    -Ieri però si ! ieri mi hai lasciato andare! E anche l’altro giorno! Non puoi tornare da me solo perché mi hanno pestata! Lo capisci?!!! Lo capisci questo??-
    -Kimberly io …-
    -Cosa? Tu cosa???? Tu sei un cretino!!!!- gli urlo contro.
    -Io non accetto che gli altri ti facciano del male.- risponde calmissimo.
    -Ahahahhaha! Ma perfavore…fino a ieri volevi solo tua moglie..ora?-
    -Voglio aiutarti.-
    -E io non lo voglio il tuo aiuto .Voglio dimenticarti Michael.Voglio dimenticarmi di te e di John.Mi avete rovinato la vita.-
    -Io ho solo cercato di rendertela migliore.- dice alzandosi dalla sedia capendo che c’è poco da fare.
    -Si,infatti.. guarda come mi hai ridotto.-
    -Io ti ho ridotto così??-domanda voltandosi di scatto e la sua espressione cambia ..
    -Si,è per colpa tua se John mi ha ammazzata di botte.-
    -Certo.Fuori da questa stanza.- dice indicando la porta con un dito.
    -Fuori!!!!!- urla con tutto il fiato che ha in corpo …
    -Forse non hai capito che dopo questa,fuori devi andare..vattene,brutta deficiente che non sei altro!-
    Mi afferra per un braccio e con uno scatto mi fa alzare,mi spinge verso la porta.
    -Vai!!!-
    Mi rendo conto che con queste parole gli ho fatto del male…mi sale l’angoscia e se non vuole più parlarmi? Perché gli ho detto queste cose? Scoppio a piangere andandolo ad abbracciare.
    -Scusaa!!-
    Piango singhiozzando abbracciandolo forte,il suo profumo mi fa automaticamente stare meglio,gli bagno tutta la camicia , sento le sue braccia stringermi, poi carezzarmi i capelli..
    -Non lo penso..scusa Michael..scusa…-
    A malapena si riesce a sentire ciò che dico.
    -Scusa Michael..scusa..-
    -Tranquilla….tranquilla,non fare così .-
    Ci avviciniamo di nuovo al divano e mi fa stendere,lo tiro per la camicia e continuo a piangere. Lui rimane in silenzio continuando ad accarezzarmi. Qualcuno bussa alla porta..
    -Aspetta … fai finta di dormire KIm..- mi ordina.
    Mi copro con la coperta e Michael va ad aprire.E’ Kenny.
    -Come sta?-
    -Ahm bene..si è addormentata.- dico voltandomi verso lei.
    -Che hai fatto?- domanda indicando la mia camicia bagnata dalle sue lacrime.
    -Ho buttato dell’acqua e mi è cascata la bottiglia sul piede…mi fa un male…ti dispiace se non provo?Pensavo di andare in hotel,ho chiamato un massaggiatore..-
    Come cazzo mi è venuta,sono un mito.
    -Certo Mike!!! Ti fa tanto male? Domani c’è lo show!-
    -Oh no..giusto la botta..metterò una crema e starò a riposo,domani andrà meglio.Pensavo,con la scusa, faccio portare anche lei in hotel..così si riposa.- dico indicando Kimberly dietro di me.
    -Credo che è un’ottima idea Michael! Allora buon riposo..ti chiamo stasera.-
    -Perfetto. Ciao.-
    Ci sorridiamo,Kenny se la beve e se ne va .
    Torno da Kimberly, mi sorride con il volto rigato dal pianto..quanto sei bella piccola..
    -Mi hai fatto ridere..-
    Sorrido sedendomi sul divano accanto a lei.
    -Andiamo..hai bisogno di riposare.-

    Mi aiuta ad alzarmi ed usciamo dall’edificio salendo in macchina ..Michael mi apre lo sportello e salgo, lancia sul sedile il suo telefonino e mentre gira intorno alla macchina per salire dall’altra parte,questo prende a squillare… è Lisa … faccio finta di voltarmi verso il finestrino e ranicchiarmi su me stessa per far vedere che sono stanca e non ho visto chi è ..lui sale,in silenzio fissa lo schermo..poi risponde.
    -Pronto? Si .. no no,stò tornando..si torno prima perché…torno prima e basta.-
    Sento una risata..è lei.
    -Si ..ok…ciao..ahm..si…anche a te….ciao.-
    Attacco e mi volto verso Kimberly…. è ranicchiata ad occhi chiusi .. mi tolgo la giacca e gliela metto sulle spalle..arrivati all’hotel entriamo dal retro,Miko mi guarda porgendomi mille domande con i suoi occhi .. risponderò dopo, la accompagno al suo piano, apriamo la porta ed entriamo nella sua stanza ..
    -Grazie Michael..puoi andare.- dice porgendomi la giacca.
    -Aspetta ti accompagno in camera.-
    La accompagno sostenendola per le braccia sul letto .. lei si sdraia e ha gli occhi lucidi.
    -Devo andare..- dico un po’ a disagio..non voglio dirle che Lisa mi aspetta..e in più sta per piangere...anche io,che stronzo..
    -Si .. non preoccuparti per me.-

    Si china su di me e mi bacia la fronte,poi mi abbraccia…e vorrei che non andasse via mai.Si solleva e fa per andarsene..
    -Mike?-
    -Si?-
    -Ti avevo scritto una lettera…mi dispiace sia andata così .. dentro di me ho sempre saputo che te eri ciò che volevo ..adesso sono io a non tormentarti più,te lo giuro..-
    Lui mi guarda in silenzio..-Che lettera?-
    -Ti avevo scritto che tu eri ciò che volevo..-
    All’improvviso l’immagine della busta marchiata dall’inchiostro che recitava ‘Voglio solo te..’ mi riviene in mente.
    -Eri tu?-domando incredulo.
    -Si,l’hai letta?!!- domanda confusa..
    -No..ahm,no,l’ho lasciata tra le varie scartoffie,avevo da fare e non l’ho più letta..
    -Ah ok..-
    Silenzio..non so cosa dire,lei mi liquida in due parole.
    -Mi riposo..ciao.-
    Non so cosa fare e mi sento inferiore..è come se sapessi che non riuscirò mai a colmare questo suo dolore.Lei si stende tra le coperte e mi sorride incoraggiandomi,io non ricambio,con l’amaro in gola mi volto e torno in camera.

    E' un po' corto..a breve il seguito :D

    Edited by Speech97 - 24/2/2017, 09:01
     
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    Vienna,Austria. Luglio ’97
    Il dottore mi ha prescritto una crema da applicare sugli ematomi tre volte al giorno,mattina pomeriggio e sera, ha controllato nuovamente,mi è venuto a visitare oggi ..me lo sono ritrovato davanti alla porta della mia camera..e sono sicura,che è stato Michael a chiamarlo,perché Ashley ha detto di non aver fatto nulla .Ha detto mentre mi visitava che le costole sono crinate , ecco perché sento molto dolore ..ma ormai lo sforzo è stato fatto e posso continuare a ballare cercando però di stare a riposo più che posso,senza compiere sforzi ..non è un problema il fatto che ci spostiamo da un continente all’altro o prendere l’aereo,solo che,se voglio ballare è meglio che faccio le coreografie più semplici. Ha capito subito che avevo subito una violenza,oggi ne ha avuto la conferma. Gli ho detto di star zitto,l’ho pregato di non dire nulla all’entourage..apparte Michael,che ormai già sa tutto.Mi ha consigliato di denunciare lo stronzo che mi ha fatto tutto ciò..ed io,sono rimasta in silenzio. Denunciare John significherebbe provare ancora più male,denunciare John vuol dire che fra un anno nemmeno,quando esce di galera mi ammazza per davvero.Sarò io a cambiare vita,ad andarmene da Parigi se sarà necessario.
    In più si è raccomandato di farmi mangiare,ha detto che sono in sottopeso e per ''una bella ragazza come te’’ non va bene.
    Ashley è premurosa con me,è come una mamma.. penso ai miei genitori, non gli ho detto nulla, non voglio farli star male..non voglio che soffrano per i miei errori.
    Ripenso continuamente a quella sera .. ricordo che John mi ha portato in quel campo..ma poi la violenza è stata tanta che sono svenuta sicuramente..però ricordo a tratti le mie urla e le sue mani, grandi, sul mio viso.
    Seduta sulla poltrona guardo di fronte a me attraverso il vetro della finestra e la vita scorre veloce lungo i miei occhi. L’immagine di John mi tormenta giorno e notte,non capisco proprio come abbia fatto a ridursi cosi in così pochissimo tempo..e come abbia potuto ridurre me così, non riesco a capire come mi abbia potuto fare ciò, non è piu John,lui era amorevole,dolce,comprensivo..lui era..tuttto,tranne un mostro,tranne quello che è diventato .. non riesco a fermare le lacrime da quella notte e penso continuamente a Michael e John..uno la luce e l’altro le tenebre,penso al mostro che è John .. e all’uomo dolce sensibile e premuroso che è Michael .. come posso continuare a vivere? Ho lasciato colui che mi ha cresciuto ed ha vissuto con me per quattro lunghissimi per Michael,credendo che mi avrebbe ripreso con sé,che mi avrebbe cresciuta e insegnato a vivere ad amare,come fa lui. Tutto ciò non è possibile..è troppo tardi,lo sapevo .. mi chiedo se si possa soffrire così tanto nella vita specialmente a venti anni. Nemmeno uno psicologo potrebbe aiutarmi,nessuno,chiudo gli occhi ed il sangue è l’unica immagine che ho,il suo viso ridente e maligno mentre mi mena ..perchè?
    -Kim..come stai?-
    Ashley è dietro di me e mi ha preso per le spalle,sussulto spaventata.
    -Non avevo sentito entravi ..-
    -Si ho visto..non volevo spaventarti.-
    -Tranquilla.- dico accennando un sorriso.
    -Come stai..?-
    -Bene..- mi sollevo e senza alzarmi,dato che la ho di fronte, prendo dalla scrivania il bigliettino con il numero di Michael e la frase ‘Se vuoi un aiuto..qualsiasi cosa,non esitare a chiamarmi,ti prego.’, glielo faccio vedere.
    -L’hai chiamato?-
    -Come può pretendere che lo chiami e mi fidi di lui se si scopa un’altra?-
    Ashley rimane in silenzio..
    -No,non lo chiamo … non posso chiamarlo.-
    -Mi dispiace ….-
    -Gli ho detto della lettera…è irremovibile..non mi vuole..si capisce…o sarebbe restato …-
    Ashley si siede accanto a me..
    -Lasciagli del tempo per pensare..-
    Scuoto la testa..
    -E’ finita….è finita…-ripeto come in trance guardando dalla finestra di fronte a me.
    *
    Il telefono della camera prende a suonare…risponde Ashley perché io mi stavo per addormentare anche se sono le nove di sera…mi guarda silenziosa ,poi mi passa la cornetta..
    -E’ lui?-
    -Si ..-
    Ashley se ne va..e rispondo con il cuore a mille.
    -Ti sai curare da sola?- lo sento che sorride.
    -Mi aspettavo una tua chiamata sinceramente..-continua..
    -Non aspettartela…ti prego.Che c’è?-
    -Ti va di vederci?-
    -No sinceramente..-
    -Perché?
    -Non me la sento..mi dispiace.-
    -Ti prego ..-
    -Ti prego io. Perchè non ascoltate le mie richieste? Perché non pensate un po’ anche a me?- domando mentre stò per riandare in crisi.
    -Ci pensiamo a te..siamo tutti preoccupati per te.-
    -No,se lo foste mi lascereste in pace,in pace”!!!!- esclamo riprendendo a piangere.
    -Kimberly io voglio stare con te,voglio aiutarti,voglio farti uscire da quest’oblio..voglio che tu rinizi a vivere con me.-
    -Sei un’egoista Michael..voglio voglio voglio.Ed io? Io che voglio? Niente..io non ho piu la forza di volere,desiderare..e vergognati!!!- dico disperata.
    -Di cosa scusa?-
    -Di cosa? Vergognati per come tradisci tua moglie.-
    Silenzio ...
    -Non voglio niente da te Michael.-
    Sento che sta per ribattere.
    -O forse una cosa la voglio..voglio che te ne vai,vattene,vattene,esci dalla mai vita,ti prego!!-
    - Perché? Perché se mi ami? –
    Oh,questo è un colpo basso.
    -Io non ti amo.- dico a denti stretti.
    -Lo hai dettu tu..me lo hanno detto i tuoi occhi..non mentire.-
    Comincio a piangere coprendomi il volto.
    -Kimberly ti prego..voglio stare con te,voglio crescerti,vedere quel sorriso di nuovo sulle tue labbra,voglio vederti contenta..condivideremo tutto,anche il tuo dolore..te lo prometto,se solo mi lasci rientrare nella tua vita...-
    -Voglio ,voglio,voglio. Michael.. il mio è un dolore che per quanto tu voglia io non posso condidivere con te..e se hai preferito rimanere con lei..invece che con me,non te ne faccio una colpa,hai fatto bene..devo imparare a capire ciò che voglio realmente..imparerò..mi è servito da lezione.-
    -Non voglio lei ..-
    -Eppure l’altro giorno non sei rimasto.. e ho visto ti ha chiamato,ho fatto finta di niente quando ero in macchina.-
    Lui rimane in silenzio .. poi aggiunge:-Voglio stare con te.-
    -Allora smetti di scopartela giorno e notte.-
    -Ma.-
    -Niente ma ..Michael..io non voglio che tu ti senti in dovere di amarmi solo perché John mi ha pestata..non voglio.-dico con le lacrime
    -E se ti dico che ti amavo anche prima?-
    -Avresti fatto bene a farmelo capire...perché eri così sicuro di te e Lisa... ed ora,che scopri che stò soffrendo,che mi hanno violentata e chissà,forse anche stuprata...ritorni.Però quando ti ho detto che avevo lasciato John,eri così sicuro di te.-
    - forse..volevo solo farti soffrire, sono sempre stato cieco.Tu sei la donna che voglio.-
    -Si certo …con tua moglie nell’altra stanza.-
    -Stò trovando il momento giusto per dirglielo!!!-
    -Si certo …-
    Se ci fosse solo qualcosa che potrebbe cancellare tutto il dolore,gli sbagli …… Kimberly è come un’opera d’arte che vive.Non si può rovinare un’opera d’arte,non può essere segnata così.
    -Michael ti prego....non voglio la pietà di nessuno lo capisci,lo riesci a capire questo vero?-
    -Io non posso pensare che lui ti abbia ridotto così solo perché tu ami me.Mi sento responsabile capisci?-
    -Non è colpa tua..ho sbagliato io..ho sbagliato io a trascinarti in questa relazione..perchè era divertente all’inizio e non credevo finisse così..-
    -Mi vuoi?-e la sua voce al telefono è caldissima.
    -Voglio solo essere sicura di offrire il mio cuore alla persona giusta..non voglio più sbagliare.-
    -Io sono la persona giusta.- dico egoisticamente.
    -Il tuo cuore avevi deciso di offrirlo a me.-
    -Michael..- singhiozzo
    -Ti prego..torna da me,perdonami,..-
    -Di cosa dovrei perdonarti? Io devo essere perdonata...e che vuoi fare?? Anche tu vuoi provare il brivido di avere un amante?!-
    -Ti ho detto che stò cercando il momento giusto per parlare con Lisa. ..-
    -Ora devo andare.- dico gelida.
    -Lo sò che stai male,ma ti aiuterò.-
    -No, non puoi aiutarmi. Nessuno può.-
    -Posso venirti a trovare? Posso vederti?-
    -Devo stare a riposo Michael ..sono stanca.-
    -Ti prego.Mi dai il tuo numero? Così posso scriverti..-
    Rimango in silenzio riflettendo su come rispondergli ..
    -Dai!!- mi sprona .
    -Non ho più un telefono Michael..John mi ha rubato la borsa.- dico mentendo.
    Lui rimane in silenzio e sospira afflitto.
    -Ti chiamerò in stanza ..-
    -Non farlo.-
    -Sono sempre qui..quando vuoi.-
    Attacco scoppiando a piangere.
    ***

    -Kim! –
    Sento Ashley urlare dall’altra stanza ed entra in camera con un pacco tra le mani,mi sollevo a sedere appoggiandomi con le spalle allo schienale.
    -Come stai?-
    -Bene- dico prendendo la bottiglia d'acqua sul comodino.
    -Solo che sono stanchissima..credo sia stato lo show di ieri …- e la poso dopo averne bevuto un lungo sorso.
    -Continua a riposarti!-
    -Cos’hai lì? Come sono andate le prove?-
    -Bene..oggi avrei sparato a Mary,secndo me si è fatta tutti i ballerini.-
    Rido tenendomi la pancia.
    -Possibile..insomma,che hai lì?-
    -E’ per te da parte di Michael.-
    E me lo porge.
    -Per me?-
    Lo prendo e lo scarto velocemente, un telefonino…
    -Ma per favore.- dico schifata.
    Lo rimetto nello scatola e lo do a Ashley.
    -Ridaglielo.-
    -Un telefonino? Ma perché?-
    -Perché è stupido.-
    -No perché devo ridarglielo..desidera solo sentirti,sapere come stai.-
    -Non ho bisogno di elemosinare ora solo perché John mi ha derubata..e poi gli ho detto non avevo più un telefono apposta,per non sentirlo..invece!!!!-
    -Ma perché sei così chiusa mentalmente?!-
    -Ashley..non lo voglio.Punto.-
    -Ok ok…glielo ridarò..ci hai parlato?-
    -Non abbiamo nulla da dirci; non possiamo giocare così tra di noi..entrambi abbiamo sbagliato,se tutto fosse finito prima ora non staremo qui a piangerci addosso.-
    Ashley posa la scatola sul comò e si volta.
    -Mettiamo la crema?-
    -Ok..-
    Lei mi aiuta a sollevare la maglietta,poi si mette dietro di me e mi strofina delicatamente la schiena.
    -Kim..lo vedo innamorato.-
    Roteo gli occhi al cielo e sbuffo.
    -Si.. certo. Mi sembra che quando gli ho detto che lo amavo, con molto orgoglio ha risposto:Stò con mia moglie e voglio solo lei.- borbotto infastidita imitando il suo tono di voce.
    -E…ancora non l’ha lasciata.-
    -Gli serve del tempo.-
    -Si..necessita altre scopate perché sono inferma io.-
    -Kim..è orgoglioso..io..lo vedo disorientato..lui ti vuole tanto bene. Alle prove è sempre così distante..quando c’eri tu si vedeva che era elettrizzato,ora sembra quasi gli scocci fare questo tour.-
    -Ora se non ti dispiace vorrei riposare..-dico congedandola.
    -ok..-
    Sento che chiude la crema e la posa sul comodino.
    -Ho anche molto freddo..mi prendi una coperta?-
    -Freddo ma fanno più di ventisette gradi fuori..-
    Lei si avvicina e mi mette una mano sulla fronte..poi le labbra.
    -Ma non avrai la febbre?-
    -Febbre? Oddio ci manca solo questa …-

    Kimberly mi manca come l’aria in un giorno afoso d’estate.Mi manca tutto di lei..dalle risa,agli sguardi,i baci,gli abbracci il rossore nelle sue guancie,le sue mani, la sua voce..non vuole vedermi e lo so perché..vuole che lasci Lisa…e voglio farlo anche io,devo solo trovare il modo giusto per non far soffrire anche lei che mi ha seguito fin qui.
    E’ riuscita a sopportare tutto quel dolore fisico e psicologico per me..più di una volta,con la speranza di tornare qua e riprendermi a sé.. e io che l’ho rifiutata,con il mio orgoglio. L’orgoglio di una persona è responsabile di quasi tutta la sua solitudine.Ed infatti eccomi qui,SOLO come un cane..seduto sul letto a scervellarmi dei miei pensieri..dei miei problemi..a chiedermi perché non mi chiama,cosa ha pensato del telefono..se vuole scusarmi,se vogliamo scusarci. Il telefono vibra sul legno del comodino lo afferro subito:- Pronto?- rispondo con sollievo nella voce senza nemmeno vedere chi è ,convinto sia Kimberly.
    -Michael..sono Ashley..ti disturbo?-
    -No,no dimmi.Che è successo?- chiedo allarmato con il cuore in gola.
    -Kimberly ha la febbre e …senti,devi venire qua,ha quasi 42 e sta delirando.Io non so cosa fare..se chiamare il dottore oppure..e..chiama insistentemete il tuo nome…ma anche quello di John ..secondo me se vieni qua è meglio...-
    -Arrivo.-
    Mi alzo dal letto e mi infilo la giacca,Lisa apre gli occhi ,stava riposando .. ed accende la batjour.
    -Dove vai?- domanda assonnata.
    -Non riesco a dormire..ti dispiace se scendo a farmi due passi?-
    -No..dispiace a te se non ti vengo a fare compagnia?-
    -No amore ..-
    Lei mi sorride ed anche io a disagio, mi fiondo fuori in corridoio Wayne mi guarda spaesato.
    -Ma dove vai?-
    -Da Kimberly.- dico mentre le ante del ascensore si chiudono.


    Basta..basta pugni..sangue,dolore.Troppo dolore, le costole, i fianchi .. John mi sputa addosso..no,basta..basta..ti prego basta..
    -Michael! E’ in camera sua..Tania non c’è e non torna per tutta la notte ha incontrato un amico,ti prego di rimanere non so come fare.-
    Entro in camera senza dire niente e mi siedo sulla sedia accanto al letto.Le prendo la mano e vedo i suoi occhi socchiusi e il volto sofferente.
    -Kim ..-
    Lei si agita muovendo la testa a destra e sinistra,il collo è impregnato di sudore e il volto contratto. Le metto una mano sulla fronte..
    -E’ bollente.-
    -Ha quasi 43 Michael .. non capisco come sia stato possibile..non capisco dove ha preso freddo.-
    -No..no…- sussurra Kimberly scossa.
    -Non credo sia cosciente.-
    -Kim..mi senti?- domando accarezzandole una guancia.
    Lei annaspa mentre una goccia di sudore gli imperla il viso..
    -Vai a prendere un panno bagnato con l’acqua fredda,glielo mettiamo sulla fronte.. le hai dato una tachipirina? Che so .. qualcosa?-
    -No,come faccio a dargliela? E’ incosciente rischia di strozzarsi ..-
    -Giusto...,vai adesso.-
    -Si.-
    Ashley esce dalla stanza e rimango da solo con Kimberly. La sollevo per la schiena e le tolgo la maglietta impregnata di sudore,sotto ha una fascia intorno al seno,quasi mi viene da piangere.Lungo il ventre si susseguono una serie di graffi ed ematomi, più su, sul collo, altri graffi,altri segni..che ancora non sono andati via.
    -Kim tranquilla sono qui.- provo a dirle ma sono sicuro non mi sente.
    -Basta..basta..mi fai male…basta…-
    -Tranquilla tesoro ..-
    Le accarezzo i capelli e glieli sposto dal volto,afferro un elastico dal mio polso e provo a raccogliere quelle ciocche scure in una coda lenta.
    -Tieni Mike..-
    Ashley mi porge il fazzoletto bagnato e nemmeno mi sono accorto era arrivata. Lo poso sulla fronte e Kimberly scatta.
    -Shh..-
    -Michael .. vi lascio soli? Che ne dici? Sono di là se vuoi..-
    -Si grazie..si grazie,lasciami solo con lei.-
    Lei mi sorride, poi accarezza la guancia a Kimberly ed esce fuori.
    La luce fioca dell’abat-jour proietta ombre tremule sulle pareti della stanza.Kimberly ha le gote arrosate e continua a delirare per via della febbre..
    -Calmati Kim..dio santo,ma che ti succede.-
    -Lasciami..lasciami….John no… John..ti amavo scusa..Michael..no John…Michael..voglio te…no,no ,lasciatemi,lasciatemi.-
    -Shhh shhh..-
    Le tampono il fazzoletto sulla fronte,poi sulle guance e sul collo,ma nel giro di pochi attimi la stoffa è di nuovo bollente,quindi mi alzo e di corsa lo vado a bagnare di nuovo in bagno.
    -No..non menarmi ..basta..basta….- sussurra a voce bassa agitandosi mentre mi siedo di nuovo accanto a lei.
    -Questa non ci voleva..- dico tra me e me.
    -Michael ..-sussurra con pochissima voce che a stento riesco a capirla con ancora gli occhi chiusi,nel suo sogno.
    Poi d’un tratto scatta aprendo gli occhi e cominciando a tossire.
    -Kim…tranquilla,sono qui..-
    Lei fa un respiro profondo e continua a tossire mentre le manca il respiro, guarda di fronte a sé spaventata,come se avesse subito un’altra violenza…nel sonno,sicuro. Prendo un bicchiere d’acqua sul comodino e lo riempo facendo cadere il liquido sul mobile a causa della mia mano che trema agitata.
    -Bevi -
    La aiuto sostenendola per la schiena e tenendole la testa da dietro,lei prende il bicchiere con le dita piccole,mi sembrano quelle di una bambina. Riprende a tossire e l’acqua le casca addosso , sui vestiti e subito crolla sui cuscini..
    -Sta tranquilla ..-
    -Michael..- mi chiama con la voce crinata,gli occhi lucidissimi e il volto sfinito,mentre sprofonda nel cuscino.
    -Sono qui.- dico prendendole la mano.
    Lei comincia a piangere..- Vattene!-
    -No..non me ne vado.-
    -Vattene Michael.. è giusto così ..-
    le sposto le poche ciocche che sono sfuggite alla coda dai capelli e la carezzo.
    -Amore mio come posso lasciarti? Come?Sei tutto ciò che voglio.-dico baciandole la fronte,mentre le stringo forte la mano per farmi sentire.
    -Non saresti mai felice con me.Credimi.Sono solo una ragazza depressa che odia la vita….non……riusciresti a sopportarmi….le mie insicurezze e debolezze….Michael………io …..-
    Lei riprende a tossire.
    -BASTA. Stai dicendo cose insensate..tu resti con me,io e te siamo fatti per stare insieme.-dico con le lacrime agli occhi ma con la voce arrabbiata.
    Lei scuote la testa e con le labbra dice ‘no ,no’ ma nulla esce dalla sua bocca.. bianca e secca.
    -Basta Kimberly…devi risposare.-
    -Solo se te ne vai…..- dice a fatica socchiudendo gli occhi.
    -Shhh..- le sussurro mentre mi scendono le lacrime dagli occhi,le prendo la mano posata sul lenzuolo e le bacio la fronte.
    -Non posso stare senza te.- dico con le labbra sulla sua fronte bollente.
    Lei sembra essersi riaddormentata.
    Aspetto alcuni attimi guardandola riposare.. vado in bagno e mi attacco al rubinetto bevendo come un dannato.Il cuore mi batte forte e l’angoscia mi divora lo stomaco. Non posso credere lei si sia ridotta così per quello stronzo,che non ha più fiducia in niente e nessuno,che non riesce piu a sorridere, a lasciarsi amare.
    ''sono solo una ragazza depressa che odia la vita….non……riusciresti a sopportarmi….le mie insicurezze e debolezze’’ ma io sopporterei tutto di lei.Se lei solo si lasciasse amare io potrei tirarla fuori da questo dolore,gli farei riscoprire che cosa significa amare, cosa significa essere amati. Io non posso lasciarla e non lo farò..Lei mi necessità come io necessito lei, non potremmo mai essere felici davvero divisi .Ho sperimentato questo negli ultimi mesi..stavo con Lisa e ci stavo bene..ma non ero felice,non ero innamorato e mi mancava qualcosa,mi mancava la vera donna che volevo. Ed anche io mancavo a lei..lo so..lo so che gli mancavo, e gli manco tutt’ora.So che mi vuole..o non avrebbe messo fine a quella storia per me,non si sarebbe presentata piena di emozione dicendomi ti amo.. no,non lo avrebbe fatto.

    John mi pesta in continuazione e d’un tratto tira fuori un grande coltello affilato,ride mentre con i piedi mi tiene ferma salendomi sopra,l’asfalto è duro ..lui ride e comincia a conficcarmi quel coltello prima nella pancia,poi vicino al fegato, e colpisce..colpisce…fino a quando non ho più forze e tutto davanti a me diventa sfocato..
    -AHHHHHHHHHHHHHHHHHH!-
    Il cuore mi esce dalla gola e non riesco a respirare,Michael è accanto a me che mi sposta i capelli dal volto sudato.
    -Tranquilla, era tutto un sogno.-
    -AHHHH!!!!!- Mi fiondo sul suo petto e prendo a piangere urlando,stringendo i lembi della sua camicia e bagnandola tutta …
    -AHHHHHHHHHHHHH!!!!!!- urlo con tutta me stessa agitandomi per l’orrore e la paura provati nel sogno.
    -Tranquilla…..ti prego…..ti prego…..-
    Michael mi accarezza i capelli e mi tiene forte al suo petto come se avesse paura che sparissi da un momento all’altro. Continuo a piangere e i singhiozzi continui mi impediscono di respirare,sento che da un momento all’altro cederò, sento il mio cuore che per quanto batte veloce fra un po’ si ferma.Lo so … lo sento.
    -Era solo un sogno …-
    Non riesco a calmarmi e ho paura di svenire…la testa mi gira e per un momento non sento più nulla ..
    -Respira..respira piano…- mi dice lui carezzandomi la schiena ma non ci riesco.Sono scossa da spasmi,mi sento completamente sudata,oltre che turbata,spaventata,disorientata..che ci fa lui qui?
    -Che ci fai qui?-
    -Shhh!-
    Riprendo a piangere nel modo più disperato possibile allontanandomi da lui, scalciando e incurvandomi su me stessa. Non riesco a togliermi queste immagini dalla testa..John che mi picchia,che mi odia e mi sembra di non provare più nulla…nulla…nemmeno quell’amore che provavo per Michael,mi sento privata di tutto…
    -Stò male..- dico con la voce crinata e a stento riesco a capirmi anche io.
    -Tutto si sistemerà..te lo prometto … te lo prometto Kimberly.- sussurra piano accarezzandomi la schiena.
    Senza pensarci lo afferro per la camicia e comincio a sputargli in faccia tutto il mio dolore,parlando a denti stretti e incattivita: Che vuoi sistemare è? Non mi riprenderò piu! Lo capisci questo????? Lo volete capireee?????- urlo tempestandolo di pugni sul petto.Lui rimane immobile,lo guardo per un momento e senza più forze rifugio di nuovo la testa sul suo petto.Rimaniamo così per qualche istante,mentre Michael mi accarezza la testa ed io mi arrendo a quel destino.
    -Ti prego smettila di piangere..non posso vederti così..- mi sussurra tenendomi stretta.
    Mi allontano di poco,mettendo di nuovo le mani sui lembi della sua camicia e guardandolo negli occhi,i miei li sento pesanti,gonfi ..mi sento distrutta.
    -Fammi addormentare tra le tue braccia..-dico stendendomi sul suo petto.
    -Quando mi addormento..vattene.-
    -Ti prego fammi restare.-
    -No,ti prego tu..-
    Il battito del suo cuore è la musica più bella del mondo e vorrei dirgli ‘Non lasciarmi mai.’ Ma purtroppo..nemmeno io so più quello che voglio.
    […]
    Mi sveglio abbastanza intontita e sono sola .. Michael non c’è più, ha esaudito la mia richiesta. La maglietta è bagnata dal sudore ed un brivido di freddo mi scuote.
    -Ashley?- chiamo cercando di alzare la voce.
    Lei arriva subito ,credo stava dietro la porta.
    -Come stai?Hai dormito quasi un giorno intero. - chiede subito allarmata.
    -Cosa?-
    -Si! Ma è venuto anche il dottore ha detto era naturale per una febbre così alta..dice avresti dovuto stare meglio subito,perché ti ha sfogato tutta la notte,come stai?-
    -Bene..ineffetti stò un po’ meglio .. ma mi aiuti a togliermi la maglietta e lavarmi? Sono tutta sudata!-
    -Si,certo!!-
    Mi siedo sul letto ed alzo le braccia,Ashley mi sfila la maglietta e rimango con il top, abbassando lo sguardo involontariamente vedo i graffi e gli ematomi. Chiudo gli occhi perché mi tornano subito alla mente le scene del sogno ..
    -Perché lui era qui?- chiedo quasi piangendo .
    -Lo volevi tu …-
    Rido amareggiata e le lacrime cominciano a scendere, ma a differenza delle altre volte il mio non è un pianto isterico..è un pianto tranquillo,liberatorio.
    -Lo volevo io? Ashley..non so più cosa voglio..- dico con voce tremante.
    -Tu vuoi lui. Tu lo ami.-
    Tiro su con il naso e mi asciugo le lacrime.
    -Ho paura..ho tanto paura Ashley !-
    -Non devi averne..hai visto quanto ci tiene a te? soffre molto, soffriamo tutti a vederti così. Devi riprenderti .. dai .. chiamalo e fallo venire qui.-
    -No .. no…io …. No,io devo pensarci …-
    -Di cosa hai paura?-
    -Di tutto..Ashley non posso amarlo,non posso..se si verrebbe a scoprire…non lo so,pensa a John..pensa a …-
    -A chi? A John? Bè,penso sia anche arrivato il momento di denunciarlo no? –
    Comincio a piangere coprendomi il volto. Ashley mi abbraccia e mi tiene stretta ..
    -Sentiti..sei pelle e ossa amore mio,devi mangiare..devi mangiare perché devi farti bella!!!-
    -Non riuscirò più ad essere come prima..non riesco più a mangiare… che vita è la mia? Che vita è?-
    Ashley si discosta da me,mi guarda per un attimo,poi mi sfiora i capelli.
    -Senti .. ti vado a preparare un bagno caldo,tu ora aspetti qui..poi ti metti nella vasca e rimani lì. Da sola. Ti chiudi a chiave e pensi..pensi tanto ok? Ma non alle cose brutte ma a quelle belle ok? Pensi a Michael,a quello che avete vissuto,pensi a lui e rifletti .. –
    -Non ho nulla da riflettere …-
    -Si che ce l’hai .. aspettami qui.-
    -Non ho nulla da riflettere. Lui sta con sua moglie..e io non lo chiamerò,MAI.-
     
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    Dovrà guarire per denunciare John e Michael dovrà trovare un modo per dire la verità a Lisa non la ama perché ama Kimberly.
     
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    LOVE U

    6Luglio,Monaco-Germania.
    Mentre cammino per le strade di Monaco,comincia a piovere…piove e cammino,immersa nei miei pensieri, non dico che sono depressa,ma triste ..quello sì,quello tanto..eppure solo Michael sarebbe capace di lenirlo questo dolore,ma non voglio farlo stare male,rattristarlo o cose simili perché se stesse con me solo questo avrebbe ….non l’ho più sentito, lui mi messaggia…ma cerco di mantenere le distanze,lo vedo sul palco,mi sorride, è dolce…lo vedo,ma purtroppo non posso saperlo di un’altra…ed ora so come si è sentito quando la situazione era ribaltata.
    Ieri è uscito un servizio fotografico di Michael e Lisa….in giro,per le strade di Vienna,abbracciati,sorridenti,dopo una cena romantica…che stronzo, e mi viene dietro,a dirmi che è me ciò che voglio.Però sorrideva sulle foto,l’abbracciava,la baciava …
    d’un tratto prende a diluviare e la strada ed i marciapiedi si riempono di gente che corre,fugge,ombrelloni aperti,zaini sulla testa per coprirsi,guardo tutto questo movimento .. mentre mi lascio bagnare dalla pioggia ..sento i capelli zuppi,i vestiti altrettanto..mi ammalerò? Non m’interessa…
    -Vuoi prenderti la febbre? Mi servi su quel palco..Sali.-
    Mi volto,un suv si è accostato al marciapiede,intravedo Michael dal finestrino aperto che mi dice poche parole sorridendo e incoraggiandomi.
    -Voglio fare una passeggiata..- dico un po’ intimidita perhè riesco a vedere i suoi omoni seduti davanti che mi guardano incuriositi..
    -L’hotel dista 10 minuti in macchina,Sali.-
    Sinceramente non mi ero accorta di essermi allontanata così tanto ..
    -Sali.- ordina sempre sorridendomi ed aprendomi lo sportello. Titubante entro nel suv,incorcio le braccia e guardo fuori dal finestrino.
    -Come stai?- e mi prende una mano.
    -Sei fredda… tieni.-
    Si toglie la giacca e fa per mettermela.
    -Stò bene.. lasciala, te la bagno tutta.-
    -Non c’è problema.- e me la mette sulle spalle,mi sfrega un po’ e mi rimane vicino osservandomi,mentre continuo imperterrita a guardare fuori dal finestrino..sono così a disagio.
    Ci sono attimi di silenzio,io non ho nulla da dire..lui si, e lo sento che ogni tanto fa per parlare ma poi si blocca,così per tutto il viaggio,fino a quando non arriviamo all’hotel e passiamo per dei garage.
    -Vuoi salire da me? Ti do qualcosa per asciugarti.-
    -Ho i miei abiti in camera….-
    -Lo so..- e sembra un po’ infastidito.
    -Ti va di salire? -
    -Non lo so ..c’è tua moglie…-
    -E’ partita l’altro ieri..torna dopodomani.-
    Sorrido amareggiata…che idiota,ancora non l’ha lasciata.
    -Ah ecco perché vuoi che salga con te!-
    -Lo so a che pensi ..-
    -Che sei un’idiota? Bravo,hai indovinato.-
    -Non ho trovato il momento giusto per dirglielo.-
    -Certo,portiamola a cena fuori però..-
    Incurva le sopracciglia.
    -E’ uscito un servizio ieri…-
    -sarà vecchio..-
    -Stai zitto,fai più bella figura.-dico sorridendogli in tono acido.
    -Avevo solo intenzione di fare due chiacchiere!-
    Nel frattempo continuiamo a camminare ,io sono immersa nei miei pensieri e non mi accorgo che siamo arrivati al suo piano..che stronzo … sorride furbo aprendo la porta della sua suite e lo seguo. Prende subito una coperta e la stende sul pavimento di fronte al camino che è spento ..mi ci metto sopra mentre lui fugge in camera ..
    Quando torno lei è seduta sulla coperta,bellissima,piena di pensieri,si mordicchia un unghia…forse ha sentito che sono entrato,ma non ci prova a voltarsi.


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    -Ti ho preso una camicia e dei pantaloni.-
    Lei si volta e mi guarda a lungo senza proferire parola.


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    Mi sento quasi spiazzato dal suo sguardo,non riesco a sostenerlo..
    -Forse è meglio che vado…-
    -No!!!!- e sembro quasi disperato.
    -Dai..rimani.-
    -E’ inutile che io rimanga, è inutile che continuiamo a fare così ….è finita.BASTA.-
    Mi siedo accanto a lei che sta per alzarsi e deciso le prendo le mani.
    -Kimberly io…-
    -Tu cosa?- domanda quasi piangendo e sembra accusarmi
    -Io TI AMO.-dico piano ma con una grande sicurezza.
    Lei sospira e sembra essere sollevata,mi prende il volto tra le mani senza far passare un secondo.

    -Anche io ti amo!! Anche io!!- dico lasciandomi finalmente andare…guardo i suoi occhi e mi parlano.
    -Lo so!!-dico intenerito prendendole la sua mano tra la mia.
    -E tutto quello che ho fatto,l’ho fatto per te!!! – esclama scuotendomi mentre le lacrime le bagnano il volto.
    -Tutto quello che mi sono fatta fare…me lo sono fatta fare per te! Per noi!! Solo per noi!!!- dice con la voce crinata e le lacrime agli occhi.
    -E non ho mai amato nessuno come te..mai.-
    -Lo so..- dico accarezzandole i capelli umidi..
    -Lo so amore mio..-
    -Io ti amo Michael.Io voglio te.Voglio NOI.-
    -Anche io!-
    Poi quello che viene dopo sembra essere una piccola,grande magia. Mi bacia dolcemente, quelle labbra sono di nuovo mie,quelle mani sono di nuovo su di me e il suo respiro torna di nuovo a fondersi con il mio. Lo sento di nuovo mio e posso finalmente bearmi di quella sensazione, che mi fa staccare i piedi da terra e mi fa raggiungere un’estasi profonda. Gli accarezzo la guancia , resa ispida dalla poca barba e poi gli sfioro i capelli,dio..i suoi capelli quanto mi sono mancati,gioco con i suoi riccioli, lo bacio all’infinito . Quando ci stacchiamo lui sorride contento,si alza da per terra , mi prende in braccio e fa allacciare le mie gambe ai suoi fianchi ..mi porta nella sua stanza..dove finalmente,spogli di tutto ci riscopriamo.Bastano pochi attimi di quei baci per dimenticare tutto il dolore che da giorni stava albergando nel mio cuore e a poco a poco le nostre labbra si fanno sempre piu esigenti.Eravamo sempre stati l’uno dell’altro,da sempre e inconsapevolmente e i nostri corpi non dovevano far altro che seguire uno spartito già scritto.
    E mentre la spoglio,per la prima volta chiudo gli occhi per non guardare le macchie che ancora regnano sul suo corpo,alcune sono sparite..altre no ..la spoglio con delicatezza e lei sorride piangendo, facciamo l’amore mentre le asciugo le lacrime,ridiamo come due scemi mentre piangiamo ..mi ripete in continuazione che mi ama ed io,faccio altrettanto.
    -Ti amo..ti amo..- continua a ripetere mentre entra dentro di me e mi fa sua,di nuovo.
    Sentirlo su di me, accarezzare le sue spalle,toccare i suoi muscoli,sentire che vuole proteggermi ed amarmi. Con le mani poggiate sul cuscino ai lati del mio viso si da la spinta per potermi fare sua..e lo sento gemere,posa il suo volto sull’incavo del mio collo ed i suoi respiri mi riscaldano tutta mentre geme,chiama il mio nome e i suoi riccioli sfiorano la mia pelle.
    -Non lasciarmi più..- sussurra riempendomi il collo di baci.
    -Non farlo..no…no….no….-
    Lo sento vicino mentre pronuncia queste parole,avvolgo le mie gambe attorno ai suoi fianchi, stringo forte le sue spalle e lo conduco verso di me..
    -Mai piu..mai piu amore mio,te lo prometto.-
    Un gemito liberatorio esce dalla sua bocca, e per un attimo sembro aver raggiunto l’Ideal di Baudelaire.
    Si scosta sdraiandosi al mio lato e mi prende fra le sue braccia stringendomi forte. Alzo il viso e come una bambina lo guardo. Lui sorride, ci sdariamo su un fianco, ognuno di fronte all’altro , con le mani intrecciate mentre ci guardiamo sorridendo.
    -Forse è meglio che ti fai una doccia…o ti prendi un accidente.-
    Sorrido:-Lo dici perché vuoi farla con me la doccia o perché ti stò bagnando tutte le lenzuola?-
    -Lo dico per te.-dice accarezzandomi la guancia,è serio.
    -Non voglio più staccarmi da te…-
    Dico abbracciandolo forte e costringendolo a sdraiarsi così che metto la testa sul suo petto.
    -Ora dobbiamo fare sul serio..- dico piano.
    -Cosa ti è piaciuto di me quando mi hai vista ?- domando sognante appoggiando il gomito ai cuscini e guardandolo di traverso. Lui sorride guardando il soffitto.
    -Le tue tette..-
    -Apparte quelle…ah! E non dirmi il sedere.-
    -Bè,allora niente!!- dice ridendo.
    -Scemo ..dai!!Mi offendi se dici così!-
    -Sono sincero quando dico che le tue tette sono state la prima cosa che sono colpite all’occhio ..poi c’è stato il resto….ci sono stati i tuoi sguardi e la tua timidezza,il fatto che eri piccola..e mi andava di crescerti.-
    -Anche a me ha attratto molto il fatto che eri più grande di me..mi sentivo sempre protetta quando stavo con te.-
    Sorride e si sporge per darmi un bacio.
    -Cosa pensavi delle mie tette?- domando ridendo.
    -Secondo me…erano rifatte.-
    -Quello secondo tutti.-
    -Ti ricordi quando mi hai sgamato che te le stavo guardando?-
    -Ahahahah si! Però eri un maestro…. Non ti facevi vedere.-
    Lui sorride lusingato.
    -Ero così invidioso di chiunque ti si avvicinava,di chi ti parlava..volevo essere così tanto tuo amico! –
    -Bè…ora sei il mio fidanzato.-
    Lui sorride e si volta per fissarmi.
    -Dillo ancora…-
    -Che sono la tua ….?-
    Mi fermo. Eppure…il problema è stato sempre quello,Lisa.Ed oggi? Perché mi sono lasciata andare così? C’è ancora lei tra noi… ancora,non c'è ancora un NOI …
    -Che c’è?- domanda curioso.
    -E lei?-
    Non si aspettava questa diomanda…
    -Torna dopodomani….e le parlerò…-
    Abbasso lo sguardo,lui me lo solleva.
    -Ei … TI AMO.-dice fissandomi le labbra.
    Sorride e lo sovrasto abbracciandolo:-Sono la tua ragazza .. e ti amo anche io .-dico ingelosendomi pensando che forse anche lui..fra due giorni,farà un'ultima volta l'amore con sua moglie..
    *
    Dopo una doccia rilassante, che ho fatto da sola perché Michael doveva fare alcune chiamate , mi asciugo i capelli e torno in camera..non trovo la mia maglietta,comunque sia era bagnata, decido di aspettare Michael senza niente e tra me e me sorrido maliziosa; mi tolgo l’accappatoio e mi metto sotto le coperte.
    Quando torno in camera ,Kimberly è inginocchiata sul letto e si copre con il cuscino.
    -Che fai? Rimani così tutto il giorno? – domando divertito.
    Lei ride .. e per un attimo mi viene da piangere.Finalmente..è riuscita a ridere,finalmente è riuscita ad essere felice.


    letto

    -Sei contenta?-
    -Se vieni qui si..- dice sorridendo maliziosa.
    Rido buttandomi sul letto,lei fa uno strilletto e mi abbraccia forte.
     
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    Capitolo 18
    Endless Love

    -Oh..piccola..-
    Apro le gambe spaparanzato a sedere sul divano e Kimberly sorride maliziosa inginocchiata ai miei pedi, nuda,tutta nuda; vedo i suoi capelli toccare il pavimento ed intravedo i suoi seni ..mentre mi prende con la bocca e mi divora,facendomi gemere forte. E’ sera ..solo oggi pomeriggio ci siamo guardati e ci siamo detti ti amo, e poi ci siamo amati. E’ tornata per poco in camera sua ..ha preso alcune cose da portare da me..non vogliamo separarci..e birichina..si è andata anche a rimettere il piercing alla lingua..prima non lo aveva,ora si.Ora ci gioca con la sua lingua,mentre mi accarezza e fa sù e giù con quella bocca perfetta..e sento il metallo freddo del piercing a contatto con la mia carne…è sexy,eccitante… strano….è molto più eccitante vedere la sua lingua sul mio pene.
    Gemo stravolto e apro gli occhi, la sua lingua si muove veloce e il fatto che lei mi guardi negli occhi senza imbarazzo ed eccitata..mi fa andare fuori di testa.
    E’ tutta nuda… io stranamento no,i pantaloni sono scesi alle caviglie e la camicia è tutta aperta..ma non sono nudo.Le sue mani mi salgono sul ventre dalle gambe ,mentre continua a possedermi con la bocca.. le afferro e le stringo forte..e chi immaginava…che mentre buttavo indietro la testa e gemevo senza sosta e lei sorrideva soddisfatta con il mio pene in bocca,Lisa era dietro la porta…arrivata con due giorni d’anticipo,per farmi una sorpresa.

    E mentre lo divoro tutto,lo sento rilassarsi,mi accarezza le punte dei capelli e prende a gemere,per poi mettermi la mano sulla testa e darmi la spinta..
    -Avanti piccola..così…prendilo tutto…tutto..- dice fuori di senno.
    Viene nella mia bocca,mentre mi guarda raccogliere il suo seme con le labbra,è così dannatamente stravolto e quanto impazzisco,mi sollevo da per terra e mentre mando giù tutto di lui,mi guarda sconvolto….poi gli salgo in grembo ,gli metto le mani sulle spalle e lo faccio mio,mentre mi morde i seni e comincia a sudare..stravolto,dal piacere.
    Quando tutto (purtroppo) è finito,torniamo in camera ridendo come due scemi..lei si siede sul letto e con un elastico si lega i capelli,lascia il suo collo scoperto e c'è un piccolo graffio..apparte questo è stupenda ….mi siedo accanto a lei e la prendo tra le braccia facendola capovolgere,lancia un urletto divertito e ci ritroviamo così,io seduto sul letto e lei sopra di me,abbracciati e sorridenti…
    -Sono pazzo di te…-
    Mi sorride dolcemente.
    -Mi fai impazzire..- continuo annusandole il collo …la tengo tra le braccia e mi sembra così piccola..
    La porta improvvisamente si apre e rimaniamo così,immobili,lei nuda tra le mie braccia,io attaccato a lei…Lisa invece, rimane inerme con la manco ancora sulla maniglia.
    -Lisa!- esclamo alzandomi,Kimberly si mette sotto le coperte e si copre il seno ..
    -Mi fai schifo…e tu.- dice puntandogli un dito contro.
    -Tu sei solo una puttana…-
    Mi alzo seguendola fino in salone,mentre Kimberly rimane in camera spaesata…
    mi avvicino a lei allacciandomi i pantaloni,appena siamo a pochi metri di distanza lei allunga il braccio e mi da un boccatone in pieno viso.
    -Ahi!-esclamo toccandomi la guancia.
    -Ahi un cazzo!!Sei uno stronzo!!!! Sei un fottuto stronzo!!!!! Io torno prima per farti una sorpresa e te? Ti scopi la ballerina???? Devo entrare in camera e vedere lei che ti fa un pompino???? Mi fai schifo!! Sei uno schifoso!!!-
    Mi urla addosso spingendomi e prendendomi a schiaffi,cercando di colpirmi il viso ma con le mani mi riparo e prende a complirmi con pugni le braccia e le spalle.
    -Non urlare!!!-
    -Sei uno schifoso!!!!! –
    -Aspetta..Lisa! aspetta!-
    -Cosa??? Brutto stronzo!! Cosaa?!?!?!?!- lei mi urla addosso,è rossa in volto,respira affannata..
    -Fammi spiegare!!-
    -Cosa?! Cosa devi spiegare?- e prende a piangere.
    Mi metto le mani tra i capelli..volevo evitare tutto ciò.
    -Non è come pensi..- le prendo le mani.
    -Calmati..non è una scappata,la conosco da tempo…siamo già stati insieme.-
    -Che cosa?!!- e sembra essere meno dispiaciuta.
    -Mi dispiace…aspettavo che tornassi per dirti che tra di noi non poteva funzionare.-
    -Ringrazia dio che non entro in camera e le metto le mani addosso.- mi ringhia addosso.
    -Mi dispiace..ho sbagliato lo so…aspettavo solo che-
    -Cosa??? Ma non ti vergogni???-
    -No.- rispondo sicuro.
    -Lo faccio io per te allora ..da te non me lo sarei mai aspettato …e nemmeno da quegli stronzi dei tuoi bodyguard…ecco perché quel coglione di Wayne continuava a ripetere ‘sta riposando,non entrare..sta riposando’.Ti scopi quella troia sotto gli occhi di tutti e mi umili come se fossi la cosa peggiore al mondo.Tutto ti tornerà Michael…TUTTO.-
    E fulminandomi se ne va sbattendo fortissimo la porta.
    Rimango immobile per alcuni istanti…poi mi volto e sferro un pugno al muro.
    -Cazzo!!-
    Mi dispiace così tanto….non doveva andare così…non volevo farla soffrire così …non sono quel tipo di uomo….sì,forse non avrei dovuto nemmeno andare con Kimberly,ma la amo così tanto..che non sono riuscito ad aspettare … ho i nervi a mille. Me ne torno in camera dopo un pò…Kimberly è ancora a letto a testa bassa…
    -Dove vai?- domanda con voce sottile vedendomi afferrare la giacca e mi allaccio i pantaloni.
    -Mi dispiace…devo chiarire questa cosa.-

    E mi lascia lì…
    Riesco a raggiungere Lisa su una camera di un hotel che si trova a poca distanza dal mio…quando mi apre la porta fa per chiuderla,ma la blocco con un piede.
    -Fammi parlare cazzo!!-
    -Cos’hai da dire? Cosa???-
    Mi lascia entrare..
    -Fammi spiegare……non volevo in nessun modo farti soffrire e credimi quando ti dico che aspettavo solo che tornassi per dirtelo…credi che avrei continuato così? NO!!!!Non sono quel tipo di uomo e lo sai!!!-
    -Perché??!! Perché amarti deve farmi così male? –
    -Mi lasci spiegare???-
    Lei si volta e si siede sul divano,sospira a testa bassa…
    -Ci siamo conosciuti a fondo durante la prima parte del tour e siamo stati insieme…-
    Mi avvicino sedendomi accanto a lei.
    -Era…insicura,non era convinta che il mio mondo fosse compatibile con il suo e….mi ha lasciato.-
    -Cos’è? Ha cambiato idea?Improvvisamente!? Ma per favore!! - e ride amaramente.
    -I nostri sono due mondi compatibili Mike,io ti amo.- dice prendendomi il viso tra le mani.
    -Lo so..e mi dispiace….credimi…io….-
    -Tu cosa? Mi hai usato per dimenticarti di lei.-
    Taccio.
    -E’ così?-
    ..
    -Rispondimi! E’ così?-
    -Non c’entra nulla..io stò benissimo con te,sei stata mia moglie…ti ho amata tanto…-
    -…sono tornata troppo tardi..-risponde più calma,sconfitta.
    -Ero io che non dovevo farti tornare…sono stato io a sbagliare.-
    Lei si avvicina e mi posa un delicato bacio sulle labbra,rimaniamo vicini per alcuni secondi con le nostre labbra che quasi si sfiorano e i nostri respiri che si colmano.
    -Ti prego…- sussurra spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
    -Fammi sentire che sei mio un’ultima volta..-
    Mi afferra il viso tra le mani e mi stampa un bacio disperato.
    -Ti prego..Michael io- l’azzitto mettendole un dito sul labbro.
    -Non devi chiedermelo…anche io voglio essere tuo un’ultima volta..-
    Lei sorride piangendo.
    -Ora ..-le ordino con voce bassa.
    E ci spogliamo,con frenesia,mentre ci baciamo ovunque e le nostre mani scorrono frenetiche sulla nostra pelle,lo facciamo così,sul divano,avvinghiati e nudi e per un momento…mi sembra di scordarmi del mondo intero.

    Guardo l’ora..Michael è andato via da due ..e io non so come comportarmi.Di certo non lo chiamo e non voglio frignare..ma impazzisco a pensare perché stanno insieme da così tanto,cosa stanno facendo..perchè non si fa sentire..sono ancora seduta sul letto e guardo accanto a me il vassoio con il cibo che mi sono fatta portare in camera perché stavo morendo di fame.
    Alle nove e mezza di sera,Michael varca la porta della camera con uno sguardo indecifrabile.
    -Sei ancora qui..-
    Che vuole dire?!
    -Si…non sapevo cosa fare in realtà…se aspettarti o meno…ho sbagliato?-mi sento così intimorita..
    Lui si toglie la giacca e si siede accanto a me sul letto..sembra come se non riesce a guardarmi negli occhi.
    -No..-
    -Tutt’ok?-domando insicura.
    -Mi dispiace Mike ..che ti ha detto?-
    -E’ dispiaciuta…scusami,ti ho fatto aspettare tanto.- dice guardando di fronte a sé.
    -Non fa niente…ho avuto dei brutti pensieri qui….mi chiedevo se…stavate…se….ma mi fido di te..e automaticamente stavo più tranquilla..-termino abbracciandolo da dietro e posandogli la testa sulle spalle…lo stringo forte..che buon profumo che ha..
    -Me la sono scopata Kimberly.- mi risponde freddo senza abbracciarmi a sua volta.
    Per un momento non so come reagire..provo effettivamente a dire qualcosa,ma mi manca il fiato.
    -Scusa..ho sentito di farlo…-
    -Certo…-dico slacciando le braccia dal suo collo..
    Mi esce una lacrima e riesco subito a scacciarla via.
    -Io..-
    -Non devi scusarti Mike.-
    Mi sento a disagio..mi è uscito così….mi aspettavo uno schiaffo,una scenata…niente…mi alzo e la guardo,è inginocchiata sul letto triste..tristissima,ma ancora sicura di voler rimanere..
    -Non ci starai ripensando?- mi domanda disperata.
    -Come credi che mi sento? Un secondo fa stavo facendo l’amore con te e ti dicevo di amarti…quello dopo stavo nel letto di mia moglie e mi sembrava di amare lei.-dico con tono accusatorio.
    -Ma..-
    -Forse abbiamo sbagliato tutto-
    -Cosa?!- e stavolta si alza e mi si avvicina.
    -Ti prego non dire così…-e il suo volto si contrae.
    -Voglio rimanere da solo Kimberly..- dico da perfetto stronzo.
    -Ti prego..non lasciarmi..ce lo siamo promessi prima..ricordi?- dice prendendomi il volto tra le mani.
    -Ti prego..io ti amo Michael.IO,ti capisco più di tutti…non m’interessa se ci sei andato a letto..se lo volevi un’ultima volta…se tu mi prometti che mi ami,io ti prometto che ti amo.Non lasciarmi andare..ti prego.-
    -Non lo so…- e cerco di allontanarmi da lei che mi confonde così tanto..
    -Ti prego.- dice piangendo cercando di tirarmi di nuovo a lei.
    -Perché vuoi allontanarmi? Ho detto che ti capisco..ho passato lo stesso con John,solo che ora si sono rivoltati i ruoli…Michael,siamo tornati insieme solo oggi e lei ci ha scoperto…va bene.Non m’interessa se ci sei stato per due ore o più,io ti amo…è questo che conta.-
    -Non voglio farti soffrire Kimberly.-
    -Ma non mi fai soffrire! Ma perché fai così ora?? – quasi urlo e mi sento di frignare come una bambina.
    -Io voglio vivermi la tua vita Michael..io voglio crescere con te..- dico piangendo mentre le mie mani stanno sul suo petto,ma lui non mi guarda,mi sento così..esclusa.Sembra che non mi voglia più..
    -Io voglio amarti.- e scoppio a piangere buttando la testa sul suo petto.
    -Ti prego….lo so che mi ami,non mentire.Sei solo confuso..credimi!! TI CAPISCO,ci sono passata anche io…però ora siamo qui.INSIEME.- e non resisto scoppiando di nuovo a piangere.
    -Kim…-
    Mi prende il volto e mi asciuga le lacrime…sembra così dispiaciuto.
    -Mi sento così in colpa per quello he ho fatto…voglio mandarti via,perché non te lo meriti.-
    -Se mi dici che è solo per questo rimango,perché io ti capisco piu di tutti!! Davvero!!!-
    -Scusa Kimberly..scusa…- e mi abbraccia forte,poi ci stacchiamo e prende ad asciugarmi le lacrime.
    -Non avrei dovuto...-
    -Io ti capisco..sò come ci si sente a dover lasciare così di punto in bianco una persona che ti ha dato tanto.Lo so.-
    Lui fa un piccolo sorriso e mi bacia le labbra,tenendo strette le sue mani sulle mie guance.
    D’improvviso la cicatrice che ho al lato destro della testa,nascosta sempre dai capelli, prende a bruciarmi,mi corruccio e emetto un verso di dolore stringendo forte i denti.
    -Che c’è?-mi domanda spaventato.
    Scuoto la testa mentre il dolore diviene man mano più lieve. Sospiro sconfitta..non è possibile..continuerà a bruciare per sempre? Come a ricordarmi il male che mi ha fatto John? Anche quando tutto sarà bellissimo? E’ il mio destino soffrire cosi?
    -Niente Mike..è tutto ok.-
    -Ti fa male la cicatrice?-
    Non riesco a rispondergli, comincio a piangere senza riuscirmi a contenere…forse stressata dalla situazione in generale. Lui mi abbraccia forte e mi sussurra di non piangere.
    -Ho paura.- dico a stento tra le lacrime.
    -No..non devi.-
    -Mi ricorda sempre il male che mi ha fatto!!-
    Mi aggrappo a lui che è la mia unica ancora di salvezza in questo mondo che per me, va a scatafascio. Ho paura di non poter essere mai più completamente felice nonostante il suo amore così grande. John mi ha traumatizzata e ho paura non tornerò più a vivere..se poi ci si mette anche Michael con le sue insicurezze....
    -Non piangere amore.-
    Lui mi solleva il viso e mi asciuga le lacrime.
    -Tesoro..è tutto ok.Sei con me ora,non devi avere più paura.-
    -No ..tu non capisci.-
    Mi esce un singhiozzo e provo a parlare.
    -Lui ..lui non accetta che..-
    Continuo a singhiozzare, Michael sbuffa spazientito.
    -Kimberly, non mi interessa nulla di lui.Ora c’è un noi.. ti ha fatto male,lo so..ma ora non c’è piu lui..c’è NOI, ed è al futuro che devi pensare..lo hai detto poco fa,no?-dice sicuro,come se non fosse successo nulla pochi attimi prima..come se pochi attimi fa non fosse stato così insicuro.
    -Non riesco a togliermi quelle immagini dalla testa…e sapere che lui lo farebbe ancora..che l’ha gia fatto..che non si è fatto problemi a massacrarmi più di due volte che..-
    Michael mi blocca subito:- Più di due volte? Che cazzo stai a dire?-
    Dai suoi occhi capisco che è scandalizzato…pensandoci ora,Michael sa solo che John mi ha menato in tour e prima di partire…ma non sa della prima volta,quella fatidica.Quella che mi ha mandato al’ospedale. Rimango in silenzio con il volto bagnato dalle lacrime e comincia a battermi forte il cuore.
    -Questo vuol dire che lui ti ha già messo le mani addosso?-
    Tremo come una foglia mentre non so che dire..se Michael lo scoprirebbe.. oddio,non voglio nemmeno immaginarlo.Già non accetta il fatto che ''lo difendo'' se sa che mi ha anche portata all'ospedale diventa un orso.
    -Bè..hai visto..quando…quando è iniziato il tour …tu..lo sapevi.- dico non riuscendo a celare l’agitazione
    -No Kim....ora basta cazzate ti prego.- dice scocciato.
    -No..no ..io..-
    Sorrido cercando di tranquillizzarlo mentre tiro su con il naso,gli accarezzo una guancia ma lui mi guarda indispettito togliendo la mia mano.
    -Continui a difenderlo..non ci credo.NON CI VOGLIO CREDERE.- dice scuotendo la testa deluso.
    -No Mike.. aspetta..-
    -Cosa? Cosa devo aspettare? Dovresti avere odio ,rancore nei suoi confronti..e continui a difenderlo.Ma che hai in testa? – dice quasi urlando.
    -Michael..-
    -Michael cosa? Cosa? Ti aveva messo già le mani addosso? Non è così?? Dimmelo!!! –
    Lui continua a scuotere la testa..mi guarda come se fossi un alieno, le lacrime prendono di nuovo il via,stavolta sono silenziose,il mio pianto è silenzioso. Provo ad avvicinarlo e ad accarezzargli la guancia ma lui si scosta.
    -Non fare così!- dico con la voce che trema
    Ed improvvisamente sento anche le mani che cominciano a tremare e sudare e percepisco una sensazione alquanto fastidiosa all’altezza dello stomaco..sembra tipo ansia..angoscia.Poi d’un tratto brividi..solo brividi.
    -Michael…-
    Provo a dirgli che non mi stò sentendo bene, ma non ce la faccio..sento l’ansia divorarmi e sicuramente è un altro dei tanti attacchi di panico che mi accompagnano molto spesso in questo periodo..
    -Cosa? Solo Michael riesci a dire? Solo questo? Cresci Kimberly e svegliati.- continua imperterrito.
    E come dargli torto? Ma io stò male..gli prendo la mano e sento il mio cuore scoppiare da un momento all’altro.
    -Non mi sento bene…..Mike….-
    Guardo in basso, sentendomi completamente debole,una vampata di calore mi opprime e mi lascio cadere tra le sue braccia..
    -Kim? Ei!!!!!-
    Non riesco a rispondere,scuoto la testa..e tutto diventa buio.
    […]
    Quando riapro gli occhi lentamente, Michael mi tampona la fronte e le labbra con un panno umido e gelido.
    -Ei..-
    -Mike..-
    Alzo la mano e cerco di prendere la sua , non riesco nemmeno a stringerla,mi formicolano tutte.
    -Scusa tesoro..scusa.- dice baciandomi la fronte.
    -No..è colpa mia..hai ragione su tutto Michael ..-
    -No..ho i nervi a mille oggi…ti ho detto delle cose bruttissime...anche prima..io...scusami,veramente.Sono io quello che ha sbagliato stavolta,non tu.-
    -E’ tutto ok…vuoi che resto?-
    -Si..per sempre.- sussurra accarezzandomi e ci sorridiamo mentre mi stringe la mano.
    Mi ritrovo stesa con la testa sulle gambe di Michael ,lui è seduto sul divanetto, prende ad accarezzarmi la testa.
    -Che ti è preso? Mi hai messo paura..sei stata incosciente per più di dieci minuti ..-
    Rimango in silenzio pensandoci su..
    -E’ tutto ok Michael ..sono solo dei semplici attacchi di panico che mi prendono ultimamente.- concludo con un lungo respiro.
    Fatico a parlare ..e mi chiedo se davvero ho vent’anni o se con tutto quello che John mi ha fatto mi sono invecchiata di cinquanta.
    -Attacchi di panico? Chiamo un dottore.-
    Lui mi prende per le spalle cercando di sollevarmi piano ma riesco a fermarlo.
    -No..non c’è bisogno..stò molto meglio ora.- dico con un sorriso che spero sia convincente.
    Lui mi accarezza la guanca,ma non è convinto.
    -Ti prendono spesso?-
    Annuisco ..
    -Continui a bagnarmi la fronte?-
    -Certo!-
    Afferra il fazzoletto che aveva posato sul comodino e riprende a tamponarmi la fronte e le guance.
    -Kimberly perfavore,posso chiamare un dottore?Non hai un bel colore.- dice allarmato.
    -No Michael .. non ce n’è bisogno.Un dottore non riuscirà mai ad eliminare il trauma che ho avuto…e stò avendo.-
    -Non capisco…-
    -Dopo quello che è successo..ho paura per qualsiasi cosa Michael. E.. basta un minimo che mi sento Male. Basta che .. basta anche un piccolo litigio che subito ho paura di poterti perdere o mi sento dannatamente in colpa e .. Mike. Quello che mi ha fatto John mi ha traumatizzata… tu non lo sai ma…..-
    Scuoto la testa ,il cervello mi dice di stare zitta,il cuore mi dice di fidarmi di Michael,perché è l’unico che potrebbe risolvere questa situazione, allontanando il dolore e riaprire le porte della felicità.
    -Sono solo degli attacchi che ho perché…ho paura. La notte è difficile che io riesca ad addormentarmi Michael ..ed è difficile che il giorno riesca a stare bene senza pensare a tutte quelle botte..senza pensare a lui che mi fa del male..così…perché anche io gliene ho fatto,ma quello che lui ha fatto a me.. è molto più grande. E’ un dolore inguaribile.-
    Michael si ferma con il fazzoletto sulla mia guancia. Con l’altra mano afferra la mia e la stringe forte per poi accarezzarmi dolcemente le nocche.
    -Ho resistito poco tempo tornata a Parigi..credevo che..davvero sarei riuscita a dimenticarti e ad amare di nuovo John.Non ci sono riuscita. Così quando una sera siamo usciti gli ho detto tutto..che mi ero innamorata di uno dello staff durante il tour e che non lo amavo più.Non ha detto niente..mi ha fatto scendere dalla macchina e basta.-
    Prendo un respiro profondo e stringo forte la sua mano.
    -Il giorno dopo..sono andata da lui per portargli tutte le sue cose e…era ubriaco,non era lui,era fuori di sé,mi ha intimato più volte di andarmene,con una rabbia che non era parte di lui..non me ne sono andata..volevo solo chiedergli scusa,dirgli che nonostante tutto gli volevo bene..mi ha messo le mani addosso..è stata la prima volta quella e mi sono ritrovata il giorno dopo in ospedale. –
    Michael rimane in silenzio,non riesco a guardarlo negli occhi per cui rimango con lo sguardo basso, con la testa sulle sue gambe e mi lascio accarezzare.
    -Lui ….lui ha….-
    Prendo un respiro profondo e provo di nuovo a parlare.
    -Lui mi ha lasciato in mezzo alla strada priva di sensi..mi ha ritrovata un signore che per caso passeggiava e .. e mi ha portata in ospedale.-
    -Ma… …oddio eri tu.-
    Corrugo la fronte e solo in quel momento riesco a sollevare gli occhi per guardarlo dal basso.
    -Eri tu .. eri tu la ragazza di cui parlavano al telegiornale?!-
    -Si..si ero io. Non ho potuto aprire gli occhi per due giorni. Non ho camminato per cinque. Solo dopo circa dieci giorni mi hanno dimessa dall’ospedale. Mio padre voleva ammazzarlo,mia madre avrebbe voluto prendere il mio posto pur di non vedermi così. Non riuscivano a spiegarsi che cosa gli fosse saltato in testa..-
    Comincio ad avere caldo così slaccio i primi bottoni della camicia.
    Rimango in silenzio soppesando ogni minima parola. Non posso immaginare la scena di Kimberly all’ospedale ,bendata,che non può muoversi, per un animale orrido come quello che dovremmo definire il suo ex ''RAGAZZO’’? Ma per favore .
    -Lui mi ha fatto molto male Michael.. e … il problema è che fisicamente riesco ad andare avanti,anche il dottore ha più volte detto che sono una ragazza forte.Il problema è a livello psicologico.Michael .. con tutto l’amore che tu vorrai e potrai darmi..devi sapere che questa è una ferita che non si guarirà mai,che la notte ho paura a chiudere gli occhi che ..è tutto così difficile per me.-
    La voce le trema e l’unica cosa che vorrei è tornare indietro nel tempo e .. rapirla,se necessario, e portarla con me a Neverland finita la prima parte del tour,invece che averla lasciata tornare a Parigi.
    -Devi sapere che..-
    Lei fa un piccolo sorriso,prende la mia mano e la posa sul suo petto.
    -Devi sapere che l’unica cosa che riusciva a farmi andare avanti .. eri tu. Era il tuo pensiero Michael.. era il fatto di sapere e sperare..che tornata in tour tu mi avresti perdonata. Ho … ho fatto comprare ‘Moonwalk’ a mamma..-
    Sorride di nuovo ma l’unica sensazione che provo io ora è quella di piangere.
    -Leggere della tua vita..la tua..autobiografia era come averti vicino. Era l’unica cosa con cui riuscivo a sopravvivere,tra le pareti bianche e vuote dell’ospedale e quelle della mia casa. Mi sei stato vicino più di quanto tu immagini in quel periodo amore..-
    Solleva lo sguardo e prende le mani baciandomele. Scoppio a piangere senza riuscire più a contenermi.
    -Non devi piangere Michael..non per me.-
    Non riesco a parlare e mi sento una frana,perché non dovrei crollare davanti a lei che ha bisogno di forza e coraggio.
    -Tesoro non piangere…è il nostro nuovo inizio.- dice accarezzandomi la guancia.
    Si solleva lentamente e mi abbraccia forte. Si siede di lato sulle mie gambe e posa il volto nell’incavo del mio collo.
    -Ho bisogno che tu mi stringa Michael.-
    Non posso resistere oltre e l’abbraccio così forte che per un momento sento solo silenzio,nemmeno il suo respiro..poi una risatina,dolce..divertita.
    -Mickey..mi soffochi così.-
    La sento ridere ancora,come una bambina,si stacca e mi asciuga le lacrime.
    -Scusa..-
    -Ma di cosa?!- domanda sistemandomi un ciuffo di capelli dietro l’orecchio.
    -Scusa..devo essere forte per te..solo che .. non riesco a ..non voglio nemmeno dirlo.-
    -E non dirlo.. qui arriva il bello.-
    Sorride con un po’ di malizia e rimane seduta sulle mie gambe.
    -I miei si sono ovviamente scervellati a chiedersi perché John mi abbia ridotto così .. gli ho detto che non lo amavo più. Gli ho raccontato di noi.-
    Okay. Ora non so se il mio cuore ha accelerato i suoi battiti o se si è proprio fermato.Non riesco a capirlo.Kimberly aspetta una mia reazione,senza accennare a sorrisi o sguardi del tutto seri..io non so che dire o fare.
    -Mike..tutto ok?-
    Non riesco a rispondere.Sono spiazzato..
    -Mike.. ei…-
    Lei mi scuote e per un attimo mi riprendo.
    -Ei..si si..emh…diamine.-
    -Stai tranquillo..mia madre è felice.. quando abbiamo fatto la tappa in Francia che ..è successo quel che è successo,li ho incontrati e ..quando gli ho detto che eri tornato con tua moglie si e’ sentita molto offesa.-
    Mi scappa da ridere..
    -E tuo padre?-
    -Bè…mio padre ….mio padre è rimasto molto più scandalizzato.Lui non è così aperto come mia mamma però..possiamo dire che è contento perché lo sono io.-
    -…Basta?-
    Lei sbuffa.
    -Michael se ti preoccupi del fatto che avete la stessa età tranquillo..-
    -No,non ci stò.- comincio ad agitarmi.
    -Non ci credo non ti ha detto niente..-
    -Bè ha detto che gli da fastidio, che gli risulta difficile immaginarmi con un uomo che ha quasi la sua stessa età e che..si,all’inizio era molto infastidito.- confessa stirandomi la camicia.
    -Vedi? Perché vuoi farmi stare tranquillo senza dire la verità?-
    -Te la prendi troppo!-
    -Oh be scusami tanto se ho la stessa età di tuo padre.- dico risentito.
    -Solo questo?-
    -Quando ci siamo .. lasciati diciamo,quando li ho visti a Parigi durante il tour..mamma era dispiaciuta come ti ho detto che stavi con Lisa mentre mio papà…sembrava più sollevato.Ma non farti strani pensieri..è difficile per lui vedere quella che è stata la sua bimba fino a nemmeno un anno fa nelle braccia di un altro..o meglio, nelle braccia di un quarantenne...-
    Lei mi guarda per un momento poi scoppia a ridere.
    -Che è quella facciaa??- domanda ridendo.
    -Non sei simpatica..se puoi non sottolineare il fatto che ho quarant’anni invece che ..23 o 27,grazie!!-
    -Oh ti sei offeso..e dai amore,ancora ne hai 38!-
    -No non sono offeso..-
    -Si lo seiii…- ride accoccolandosi su di me e stringendomi una guancia.
    -Lasciami..- disco un po’ scocciato nonostante mi venga da ridere.
    -Ok ti lascio..però..Michael,davvero.Sò che tu puoi capirlo mio padre..lui ..lui ha solo paura per me. Con tutto ciò che hai passato e che sicuro passerai perché sei una star.Michael tu sei il re del pop,io non sono nessuno.-
    -Tu sei tutto.- dico con sicurezza avvicinandomi al suo viso ed accarezzandole una guancia.
    -Per te..- dice accennando un sorriso.
    -Vuole farmi ragionare un po’..ma lui mi lascia libera di fare ciò che voglio.Assolutamente. Solo che ..
    Rimango in silenzio mentre il cuore mi martella,nemmeno lo dovessi incontrare ora.
    -..Mi ha chiesto anche un po’ di te..dato che ti conosceva solo come artista.Si è convinto solo guardandomi negli occhi..mi ha detto che quando parlavo di te brillavano..che…ero diversa. –
    Sorrido prendendola per il viso e baciandola.
    -Però.. sono molto spaventati. Loro.. loro sanno che la tua è una vita fuori dalle righe. Hanno provato a farmi riflettere a farmi capire che molto probabilmente questa è una cosa più grande di me ma.. Michael io ti amo e anche se non fossero stati d’accordo io ti avrei ugualmente amato.-
    Sorrido accarezzandole una guancia.
    -Ti amo anche io piccola.-
    Mi avvicino alle sue labbra e i nostri respiri si fondono. Mi accarezza dolcemente una mandibola e mi fissa le labbra.
    -Volevo anche ringraziarti…dei fiori….di quella sera….credevo…ti ho cercato tanto.- conferma con lo sguardo basso facendo scendere la sua mano dalla mia guancia al collo fin sotto il colletto della camicia. Sorrido alzandole il mento e la fisso per alcuni attimi.
    -Ero io il grassone con cui ti sei scontrata!-
    -Cosa??- domanda esterrefatta agitandosi sulle mie gambe.
    -Si bè…io volevo vederti.Mi avevi parlato così tanto di quel saggio e …era l’unico modo per poterti vedere ancora una volta.-
    -Sono svenuta dall’emozione quella sera..e dal dolore…mi sentivo dannatamente in colpa per come ti avevo lasciato.Ho cercato i tuoi occhi in mezzo a tutta quella gente..ma non c’erano. Ma sò..sò che se solo mi fossi voltata a guardare in faccia quel grassone..- dice ridendo e coinvolgendo anche me.
    -Bè..sò che lì ti avrei riconosciuto.-
    Sorrido stringendola forte a me.
    -Si..lo penso anche io.-
    -Scusami Michael..scusami..- sussurra rifugiandosi nell’incavo del mio collo.
    -Basta chiedermi scusa Kim..ti prego.-
    -Allora grazie..grazie di avermi perdonato.. sei un uomo favoloso..non..non ho parole per descriverti.Grazie! So che con te mi sentirò molto meglio!!- dice sorridendo e posando di nuovo la testa sulla mia spalla.
    -Lo spero piccola..ti darò tutto l’amore che ho.-
    Lei rimane in silenzio e quando vado a stringerla più forte sento tutta la sua fragilità..sembra un pulcino sperduto,quando l’accarezzo sento le sue costole,salgo lungo il braccio e accarezzo le sue scapole..
    -Promettimi che penserai un po’ più anche a te stessa..-
    Lei non vuole incrociare il mio sguardo ,le bacio la testa.
    -Devi mettere su un pò di peso ..e poi..-
    -Non ti piaccio più?- domanda subito bloccandomi e alzando di poco il viso per guardarmi.
    -No ma che dici! Mi piaci più di prima amore solo che..prima eri molto più in carne..eri più…formosa…-
    -Si..non ti piaccio più.- dice disperata guardandomi con uno sguardo da cucciolo indifeso.
    -Ho detto che mi piaci! – dico serio afferrandole il viso .
    -Solo che Michael ti farà mangiare tantoo,ma taaanto più di quanto non mangi ora!!-
    -Ma io non voglio ingrassare!.- dice risentita.
    -No piccola non dico questo,però davvero..hai bisogno di rimettere su peso.. e non contraddirmi, non amo le persone che mi dicono no.- dico con un sorriso furbo.
    -Ho voglia di gelato!!-dice quasi saltellando sulle mie gambe come una bambina..forse per farmi subito felice?!!!
    Rido stringendola ancora più forte di quanto non ho mai fatto fin’ora. Mi giro con il fianco verso il comodino dove afferro il telefono e ordino due coppe di gelato.
    -Ma tu puoi tutto? Anche alle due di nottE?-
    -Certo!! Ricorda che sono Michael Jackson,il re del pop!!-
    Lei ride e si butta addosso a me stendendosi sopra il mio corpo, stringendomi e riempendomi di baci sul collo e sulla guancia.
    -Vedo che stai meglio!!- dico ridendo mentre quasi mi soffoca con i suoi baci dolci.
    -Tiamotiamotiamotiamoooo..- esclama come una pazza ,per un momento mi sembra una fan e mi metto a ridere stringendole i fianchi.
    -Chi non ama il re del pop..- dico prendendola in giro.
    Lei si ferma, alza il suo viso e ancora sdraiata su di me mi guarda a lungo con gli occhi lucidi,i capelli lunghi scendono lungo le mie spalle,coprono tutto,con una mano sposto alcune ciocche davanti ai suoi occhi..sorride,poi mi sfiora le labbra con le sue dita.
    -Tu sei per me non solo il re del pop.. sei il re del mio cuore Michael.-
    E’ in quel momento che ho voluto che il mondo si fermasse.Sarei voluto rimanere così per sempre,con tutto l’amore del mondo,in una semplice stanza d’hotel.
     
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    Lisa entra e vede Michael con Kimberly capisce Michael non l'ha mai amata. Hanno ritrovato la felicità la speranza è che ne Lisa e John ritornano per far loro del male
     
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    Capitolo 19

    Agosto, Berlino.
    -Michael ti prego!! Devo davvero indossare questa cosa per andare a dormire??- domando indicando la sottana di pizzo nera che arriva fin sopra il ginocchio,quasi a meta coscia, con dei ricami floreali lungo tutta la stoffa che si vanno ad alternare al pizzo trasparente che invece copre tutto il seno fino a metà ventre.
    -Certo! Dovrai abituarti..ho gusti molto particolari.- dice facendomi l’occhiolino mentre ride e con un dito mi intima di salire sul letto dove è sdraiato con le scarpe, i pantaloni e la camicia appena slacciata sul petto..come a dire ''saltami addosso.’’ Vado verso lui gattonando e mi siedo..
    -Ma non sono abituata ad indossare queste cose!! Dai..mi sembro una vecchiona!!-
    Lui strabuzza gli occhi:- Vecchiona? A me sembri piu una…- comincia a gesticolare guardandomi dai capelli ai piedi.
    -Una…-
    -Si ok,tranquillo.-
    Ride alzandosi.. e penso tra me e me che non vuole cambiarmi..solo forse…vedermi più sexy,forse non ce la fa più a vedermi con le magliettone..
    -Aspetta qui..-
    Esce dalla camera e me ne approfitto per guardarmi di nuovo allo specchio. Mai e dico mai sono andata a dormire con una sottana di pizzo; primo, io adoravo le magliettone di John..o magliette normali,basta parlare di John cazzo,secondo .. prudono e poi le indossano le riccone..o quelle che hanno la puzza sotto il naso a mio parere, non so se riuscirò mai ad abituarmi a tutto questo..ed è solo l'inizio ....
    -E dai che sei bellaa!- sussurra quando torna cingendomi i fianchi da dietro e lo vedo alle mie spalle.
    -Mike.. ma che ne so!!-
    Lui ride e si volta facendomi girare,vedo un carrello con sopra alcune fragole..altri tipi di frutta e dello champagne..
    -cosa..-
    -Festeggiamo?-termina lui.
    -Già..- dico arrossendo un po'..
    Lui ride nuovamente e si siede afferrando la bottiglia, la stappa..sembra così allegro.Anzi lo è.. e così tanto..per me..solo per me.
    -Non lo sò..mi andava e basta..ci rilassiamo un po’..vieni qua.-
    Mi avvicino e siedo sul letto dietro di lui.
    -Michael..-
    -Si?- domanda riempendo due bicchieri.
    Si volta porgendomi il mio e mi fa un sorriso bellissimo che quasi mi sciolgo.Lui è contentissimo con me,lo vedo..mi ama,me lo dimostra .. gli accarezzo una guancia addolcita..
    -Michael però..non iniziare.-
    -A fare cosa?- domanda incurvando le sopracciglia.
    -A riempirmi di regali..davvero non..un po’ mi da fastidio.-affermo alla fine.
    -Senti,sei la mia ragazza..finalmente.- sentirlo dalle sue labbra fa accellerare i miei battiti..
    -Non incominciare.-
    Oddio..non si sarà arrabbiato?!
    -Sei la mia ragazza e ti riempo di regali.Kimberly te l’ho detto..devi abituarti.Ho..ho così tanti soldi che potrei lanciarli dal balcone,a volte lo faccio li autografo per i fan, però dato che posso permettermelo voglio regalarti e donarti tutto ciò che posso..tutto.-
    -Lo so ma..-
    -Ma cosa?Voglio trattarti come una regina,come una principessa o..come vuoi tu.Scegli tu cosa vuoi essere ..ma io ti voglio così.Ti voglio la notte con questa..- dice carezzando le spalline della sottana.
    -Ti voglio vedere addosso tutto ciò che ti regalo..-
    Mi prende il calice dalle mani e lo posa un attimo.Si volta verso il comodino,ne apre un cassetto..tira fuori qualcosa,ma non vedo cosa..
    -Ti voglio con questo..-
    E mi mostra la scatolina blu.La apre..dentro c'è un magnifico diamante.

    modello_con_tre_diamanti

    -Oh..Michael..-
    Mi prende la mano e infila delicatamente l'anello,poi mi bacia il dorso.
    -Questo è per ricordarti che sei solo MIA
    Rimango in silenzio,offuscata dal luccichio dell'anello.
    -E'.......non ho mai.......-
    Dio non so che dire.
    -Sh..baciami.- e mi sfiora le labbra.
    Si stacca dall’abbraccio prendendo il mio bicchiere e porgendomelo.
    -Tieni..brindiamo.-
    -A noi?-
    -Si amore, a noi!!- dice infine con un sorriso.
    Sorrido anche io persa nei suoi occhi e brindiamo al nostro grande amore.
    -Le fragole!! Ei!! Ti ricordano qualcosa le fragole??- chiedo ammiccando con lo sguardo che passa dalla frutta a lui.
    Ci pensa un attimo e poi implode in un -Ohh.. come dimenticarlo..le fragole si..- termina con un sorrisetto furbo.
    Mi avvicino a lui rimanendo vicino al suo viso, si toglie le scarpe aiutandosi con i piedi e si sdraia meglio,rimango inginocchiata accanto a lui sfiorandogli la camicia.
    -Peccato che non ci sia la panna però..-sussurro sfiorando le sue labbra con il mio sospiro,cercando di fargli ricordare il giochetto erotico che tempo prima aveva fatto con il mio corpo.
    -Oh ..-
    Infilo le dita nella sua camicia per sfiorare quella piccola porzione di pelle scoperta..mentre sento le sue dita giungere ai miei fianchi e sfiorarmi con passione.
    -Ma mi accontenerò comunque…non preoccuparti.- sussurro stavolta al suo orecchio.
    Adoro stuzzicarlo.Adoro vedere quello sguardo infuocato,quelle mani così impazienti,quella bocca che si socchiude,incapace di parlare.
    Mi alzo sporgendomi di nuovo verso il carrellino ed afferrando un pezzo di ananas,mi volto e glielo infilo in bocca. Fa un verso strano come se non la volesse ma è costretto a mangiarla sotto il mio sguardo. Afferra il bicchiere e termina di bere,quindi si solleva prendendo la bottiglia dal contenitore con all’interno il ghiaccio e lo riempe di nuovo,si volta verso me e riempe anche il mio , anche se non è del tutto finito..
    -Mi dai una fragolina Michael?- chiedo inginocchiata sul letto
    Lo vedo sorridere sotto i baffi,la prende tra le dita e me la posa sulle labbra,aspetta che la mastichi e cerco di farlo muovendo la bocca nel modo più sensuale e malizioso possibile,mi lecco le labbra continuando a fissarlo,poi mi mette il suo bicchiere vicino la mia bocca e inclino la testa per godermi quel liquido frizzante,una goccia di champagne scende dalle mie labbra lungo il mento,lui la raccoglie tra le labbra e subito comincia a baciarmi con foga,sul mento , sul collo.. emettendo dei versi di piacere..
    - mike..ei..ei..-
    Mi allontano dolcemente,lui scuote la testa..
    -Adesso fai l’amore con me tu.- ordina abbassandomi le spalline.
    Rido mentre i suoi baci mi rendono sua schiava..scende con le sue labbra infuocate sulle spalle e bacia con dolcezza le mia clavicola..d’un tratto riesco ad allontanarlo dolcemente.Adoro questa tensione..il fatto che lui mi desideri,io che posso sottometterllo,tutto questo mi da una certa adrenalina ..
    -Perché no?- chiede come un cucciolo sperduto baciandomi le labbra per convincermi.
    -Ora ho voglia di bere un altro po’.- sussurro ammiccando con lo sguardo mentre gli sfioro la guancia e sento la barba ispida tra le dita..
    Mi sporgo verso il carrellino e riempo di nuovo il bicchiere addentando una fragola..quando mi volto lui è in silenzio che mi guarda sdraiato sul letto con la camicia aperta ed una notevole erezione che vorrebbe essere sprigionata dai pantaloni..lui scuote la testa e ride..
    -Tu sei pericolosa..-
    E si volta emettendo una risatina nervosa verso il comodino per prendere altro champagne.
    -Vieni qua Kim.- dice poi con voce ferma.
    Mi avvicino a lui che mi prende il bicchiere dalle mani per posarlo un attimo sul pavimento,mi attira per i fianchi posizionandomi sopra di lui, a cavalcioni sopra la sua erezione..poi con tutta la forza del mondo mi capovolge e me lo ritrovo sopra di me..
    -Ok..faremo come dici tu…però queste..non le voglio…-
    Scende con le mani lungo i fianchi,poi solleva la sottana afferrando i miei slip e facendoli cadere lentamente lungo le gambe,che comincio ad agitare. Mi guarda profondamente negli occhi e infila gli slip nella tasca dei suoi pantaloni, il suo sguardo è qualcosa di .. insostenibile.ardente ,mi vuole, lo voglio..questo gioco sarà infinito,già lo so ..
    Oh piccola..se solo sapessi cosa ho in mente di farti ..
    Si volta di nuovo con uno sguardo incomprensibile e riafferra il bicchiere porgendomelo.Mi accorgo che mi tremano le mani e al tempo stesso mi sudano anche.. sono eccitata e .. senza nulla sotto.
    La vedo voltarsi con il viso per un momento dall’altra parte e senza pensarci due volte, infilo la mano nel contenitore del ghiaccio dove prendo un cubetto tra le dita, mi avvicino a lei, le soffio sul collo col respiro e infilo la mano tra le gambe; subito urla di piacere voltandosi verso di me e mette il viso sulla mia spalla nascondendo il suo volto che ,ci scommetto tutto quello che volete,è sicuramente diventato rosso..
    -Si..così ti voglio sentire.-
    Faccio scorrere lentamente il cubetto di ghiaccio tra le pieghe del suo sesso,mentre mugola di piacere all’infinito e si aggrappa alle mie spalle.
    -Si..continua piccola..-
    Geme nel mio orecchio accarezzandomi i capelli e toccandomi le orecchie,mi fa venire i brividi facendomi eccitare così tanto che per un momento provo un misto di piacere e dolore.. ho bisogno di liberarmi dei pantaloni. Lei si siede a cavalcioni sopra di me e butta indietro la testa mentre continuo la lenta tortura.
    -Ti piace?- chiedo con voce talmente roca che a stento riesco a capire cosa ho detto.
    Geme.Solo questo.E muove i fianchi per sentire ancora di più il ghiaccio tra le sue gambe.
    Mi sporgo verso il carrello per prenderne un altro, prima glielo metto tra le labbra socchiuse ,lei è ad occhi chiusi,sognante e questo mi fa andare fuori di testa .. poi con le dita che mi tremano perché l’unica cosa che vorrei è averla, lo faccio scendere lungo la gola, sulle spalle,mentre lei ancora geme,perché l’altra mano sta ancora esplorando tra le sue gambe ..
    -Mike..prendimi..- ed è tutto un gemito.
    -No..non ti prendo ..- dico baciandole il collo lasciando cadere il cubetto sotto la stoffa lungo i suoi seni mentre con l’altro continuo a stimolarla sentendo le mie dita bagnate dall’acqua del ghiaccio e dai suoi caldi umori..
    -Hai detto non volevi …no?-
    Le abbasso le spalline e lei sembra inerme mentre trema leggermente e le sue gambe si agitano. Con le labbra aperte muove solo i fianchi per aumentare la sua eccitazione..guardo in basso e ciò che vedo mi fa eccitare al massimo.
    E’ calda,lussoriosa..il ghiaccio perde consistenza tra le profondità delle sue gambe che prendono fuoco.
    -Bevi piccola..-
    Le metto il bicchiere vicino le labbra, lei indugia un attimo,geme ancora e cerca di bere tenendo gli occhi chiusi ..
    -Ti prego..- sussurra buttando la testa all’indietro e inclinandosi,le circondo un fianco con il braccio e la tiro di nuovo su di me, mentre il ghiaccio ormai è sciolto tra le mie dita .La penetro con l’indice e lei sussulta,è caldissima e tutto ciò mi da solamente alla testa,sento di non poter resistere,il piacere è stato sostituito dal dolore,un dolore così eccitante,un bisogno di liberarmi di tutto,di sfogarmi dentro di lei,ma ora voglio solo farla andare nell’estasi più profonda,mi aiuto anche con il dito medio, che sguizza insieme all’altro tra le sue gambe; è così bagnata che senza rendermene conto ho fatto entrare anche l’anulare ed ora urla senza smettere , alternando gemiti e mugolii, accelero il ritmo e le mie dita si muovono frenetiche dentro di lei che sembra morire di piacere. D’ un tratto la sento tremare tutta tra le mie mani, socchiude leggermente le gambe e si butta sulla mia spalla urlando ..la sento godere,la vedo sfinita..rimaniamo così per alcuni attimi; viene scossa da dei piccoli spasmi e geme senza sosta..senza sosta..mentre il suo orgasmo si affievolisce.
    -Piccola..-
    Emette Un altro gemito. Mi viene da ridere..ma tra le mie gambe si sta scatenando qualcosa e ..... e non posso resistere. Sollevo la schiena dal letto e la capovolgo facendola sdraiare per poi farla voltare a pancia sotto,sospira aggrappandosi con le dita al lenzuolo.
    -Così..- grugnisco mentre la alzo per i fianchi , libero la mia erezione e mi godo per un attimo quella scena.
    Lei è a quattro di bastoni ancora scossa dall’orgasmo,la sua schiena si solleva ripetutamente dai continui sospiri che emana..entro dentro di lei lentamente,scivolando nella parte più profonda di lei ed aggrappandomi ai suoi fianchi; è calda tra le gambe ma al tempo stesso..fresca. La possiedo aiutandomi a spingere con il suo bacino mentre comincia di nuovo a gemere e le tremano le gambe,ci metto poco ad arrivare al limite con lei che urla il mio nome e mi prega di fare più forte. L’orgasmo è potente e mi fa finire con un colpo secco dentro di lei ed un gemito rude .Resto così per alcuni secondi ,poi mi sdraio accanto a lei. Sospira cadendo sul letto, i capelli in faccia,il respiro pesante e le braccia sparse per i cuscini. Mi tolgo lentamente da lei sentendo le gambe molli ..mi sdraio accanto al suo corpo e slaccio la camicia togliendola perché stò morendo di caldo. Si volta lentamente e si avvicina al mio volto. Ha il fiato spezzato e quei capelli davanti a quel faccino estasiato la rendono magnifica.
    -Mike..- dice lanciando un lungo sospiro.
    Rido perché non riesco a contenermi, ci ritroviamo sdraiati su un fianco uno di fronte all’altro ,lei posa la sua mano sul mio petto nudo e mi accarezza,ha le guance rosse ed è deliziosa, l’avvicino a me tenendola per un fianco .
    -Sei stato …-
    La guardo di sottecchi con una punta di malizia.

    Sul suo volto non c’è traccia di ilarità . Aspetta cosa ho da dirgli con uno sguardo da duro,il sopracciglio leggermente alzato che sembra dirmi ‘scopami ancora’ e ..non so che fare,o cosa dire. Mi ha stordita,mi ha completamente stordita e non sento più nulla,specialmente in mezzo alle mie gambe..oddio..che sensazione di leggerezza.
    -Allora?- domanda con uno sguardo sexy mentre deduco aspetta ancora una risposta.
    -Allora non lo so!! Mi hai lasciato senza parole!!- dico ridendo un po’ imbarazzata.
    -Bè..è vero , a parole stavi a corto..ma a voce..- dice prendendomi in giro e sfiorandomi il mento mantenendo sempre quello sguardo serissimo.
    -Eddai!!- esclamo ancora più rossa dandogli una smanata.
    Lui ride e mi tira a sé ridendo come un matto. Mi vincolo cercando di fare la dura e guardandolo negli occhi.
    -Sai non è molto leale quello che stai facendo!-
    -Perché?- chiedo ridendo ma cercando di contenersi mentre si morde il labbro.
    -Basta!! Non ho nulla da dirti Michael!!-
    Lui continua a ridere e mi abbraccia forte pizzicandomi un fianco.
    -Ahahahahah sei fantastica! Non ti avevo mai visto così imbarazzata!!!-
    Mi giro mollandogli il cuscino in faccia e tenendolo premuto sulla sua faccia.Lo sento ridere e si dimena, quando riesce a farla franca lancia il cuscino dietro di lui e mi capovolge sul letto sovrastandomi.
    Appare serio,il suo sorriso scema piano piano,ha gli occhi luminosi e fissa i miei.
    -Giurami Kim..- dice con voce roca.
    -Giurami sarà per sempre.-
    Sorrido come una bambina sentendo il cuore andare a mille e l’emozione mi sovrasta.
    -Te lo giuro amore mio.-
    Afferro il suo viso tra le dita e lo avvicino a me,per baciarlo, per sentirlo mio.

    :love: :love:
     
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    Beato il cubetto di ghiaccio bel modo sia fisico che dandole l'anello ha dato un avvertimento niente e nessuno potrà farle del male
     
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    Scusa per l'attesa nerittax sono stata impegnata con l'università, stasera penso di pubblicare il continuo :) grazie dell'attenzione un bacio
     
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    Capitolo 20

    Happy Birthday

    28August-
    Sono nella suite di Michael,sotto le lenzuola...lui si è andato a fare una doccia ed io ho deciso di chiamare mia mamma.Domani è il nostro compleanno..stiamo insieme da poco più di un mese.. e non riesco mai a farmelo bastare. Devo dire a mia madre che la mia vita ha preso questa svolta...ho aspettato troppo ... devono sapere.
    -Pronto?-
    -Mamma...sono io...-
    -Kim, hai cambiato numero?-
    -No...em...ho finito i soldi sul mio telefono.....questo è di Michael..-
    Lei non risponde.
    -Mamma...-
    -Si?- e la sua domanda sembra quasi piena di timore..paura.
    -Ci siamo messi insieme...-
    La sento sospirare..ma poi più nulla..
    -Mamma ci amiamo,è vero.-
    Lei continuare a rimanere in silenzio.
    -Siamo tanto felici...e vi prego,siatelo anche voi.-comincio a piangere emozionata e forse...anche mamma.
    -Ti tratta bene?!- domanda premurosa..
    'mamma...Michael non è come John .. non è John.'
    -Troppo!- e mi asciugo le lacrime.
    -Quindi si è lasciato con sua moglie..-
    -Ahm...si.-
    -Sono contenta se lo sei tu..ma non vorrei..non voglio che..-
    -Mi ama.- dico convinta.
    -Lo so ma...è un uomo...è .. così grande..-
    -E' così importante per voi ha quasi quarant'anni?E che io ne ho ventuno domani?Pensi che non siamo fatti per stare insieme? Siamo forse troppo diversi?- e comincio a scaldarmi..
    -Non dico questo..- risponde intomirita - Non voglio che soffri..- continua.
    -Non soffrirò..non sei contenta?-
    -Ti ho detto che se lo sei tu lo sono anche io!!!Non sono tranquilla..è diverso!-
    -Ma..-
    -E la stampa?-
    -E' presto per parlarne mamma...è presto.Michael mi ama e mi vuole con sé!-dico convinta.
    Sento mamma piangere..
    -Mamma..-
    -Non voglio che te ne vai..già mi manchi così tanto..andrai da lui,vero?-
    -Mamma...se vogliamo stare insieme è l'unico modo.-
    -Te ne andrai in America?- e scoppia a piangere.
    Cerco di mantenere la calma, l'acqua della doccia non scorre più,Michael deve essere uscito e ora dovrebbe essere ad asciugarsi..faccio un respiro profondo:-Mamma.Tornerò..ed avremo il tempo necessario per stare insieme..non partirò subito,non posso abbandonarvi così..-
    -Come lo dirai a tuo padre? -
    -Pensavo....glielo dicessi tu.....- ho così paura di mio padre.
    Mamma ride.
    -Sei sveglia per alcuni versi..ma per altri.- rido divertita.
    -Piccola? Hai voglia di mangiare qualcosa?! Io voglio mangiare te!!-
    Mentre Michael pronuncia queste parole si butta sul letto e non mi rendo conto di niente tutto che è accaduto in fretta..arrosisco,mia madre deve aver sentito,mi ricompongo e Michael mi fa scusa con le mani perché sono al telefono....ma non sa con chi...
    -Mamma...-
    Lei ride sotto.
    Michael strabuzza gli occhi e comincia a camminare per la camera come un forsennato vergognandosi.
    -Mmm...si...ti ama proprio.- e ride divertita.

    29 Agosto 1997- Copenaghen
    Ebbene sì.Oggi ,29 Agosto , è il compleanno dell’uomo della mia vita ma non solo..è anche il mio. Io e Michael abbiamo passato il giorno prima sempre insieme, abbiamo cenato da lui e poi abbiamo aspettato la mezzanotte facendo l’amore. Abbiamo aperto lo spumante e abbiamo brindato,poi ..è arrivato il momento dei regali,o meglio del suo regalo..perchè il mio lo riceverà stasera sul palco.
    Mi ha regalato una paroure che comprende collana,orecchini,bracciale e un anello magnifico.. sono gioielli in argento che hanno delle piccole pietre verde smeraldo.. ''come i tuoi occhi’’ ,sorrido ricordando..

    untitled

    Guardando il regalo mi viene da ridere. Michael è così..megalomane! Posso dirlo? Bè,sa che magari avrei preferito una cena fuori o una super coppa di gelato da mangiarci insieme con lo stesso cucchiaio,ma ho capito anche chi è ..e che può. Che a lui non importa spendere tutti questi soldi..specialmente se è per la sua ragazza.Oddio..non voglio nemmeno immaginare quanto avrà speso.. se mi sente mi uccide. Lui non vuole assolutamente che io mi preoccupi per tutto questo..sfarzo.. chiamiamolo così , e per tutti i suoi bei soldini che puntualmente vanno nelle tasche di gioiellieri o negozi di intimo.
    Comunque,perché io non gli ho dato il mio regalo? Semplice,anche se per lui non lo è stato aspettare.
    Bè..vedete, è stata dura. Mi sono scervellata per settimane perché mi chiedevo: cosa può una ragazza regalare a Michael Jackson? Camicie? Oddio no..un nuovo paio di mocassini? Ma si..ne avrà a bizzeffe,così come i cappelli ..mh nono,niente abiti. E allora cosa? Avevo pensato di fargli una collana,un anello,una fedina..qualcosa che ci accumunasse ma sarebbe risultato troppo scontato..e allora cosa? Non so come m mi è venuto in mente..ero sdraiata sul letto a fantasticare su cosa fargli quando..l’immagine di una mega torta di compleanno che entrava sul palco e una banda che suonava tanti auguri mi balena nella mente.Bè,non è male ho pensato. Ed infatti,sono andata a parlare con Kenny ed alcuni responsabili del tour per poter mettere in atto questa bellisssssima sorpresa.Ovviamente, ho dovuto essere credibile e ..non farmi scoprire.Nessuno, e dico NESSUNO apparte Ashley e alcune guardie del corpo di Michael,solo perché devono farmi entrare nella sua ssssuite così che io possa intromettermi nelle sue lenzuola,sa di me e Michael. Così sono andata da Kenny..gli ho detto che avevo parlato con Michael un po’ di tempo fa e che mi aveva detto che gli mancava la famiglia e che al suo compleanno sarebbe stato triste e bla bla bla,tutte sdolcinerie che in realtà non esistevano né in cielo né in terra,così si sono convinti che fare questa bella sorpresa a Michael lo avrebbe tirato un po' su di morale e lo avrebbe reso felice.
    Purtroppo,dopo la magnifica serata di ieri,sono dovuta tornare in camera…Tania cominciava a sospettare man mano..non crede più alla balla che vado a prendere una tisana e sparisco per notti intere.
    Quando mi sveglio..vedo un bigliettino sul comodino,è Ashley che dice di essere uscita in città con Tania e tornano dopo pranzo perché vogliono godersi la giornata..,mi lasciano scritto anche un 'tanti auguri' , sorrido.Non sono affatto dispiaciuta di rimanere sola,probabilmente lo ha fatto per farmi stare con Michael,come se non ci stessi mai...ahahah
    Entro nella stanza di Kimberly quatto quatto.Grazie ad Ashley ho avuto la possibilità di farle questa sorpresa..passeremo tutta la mattina insieme..e il pranzo.. e il dopo…poi c’è il concerto…e poi la mia festa; poso l’enorme mazzo di fiori che porto in mano sul tavolino..prima…voglio fare altro.
    La porta si apre.. ed entra Michael che sorride.Sono scossa..appena sveglia,lui è qui..che ci fa?Ma sorride e si avvicina..e non me ne importa niente,sta qui..è tutto perfetto.
    Si siede sul letto,lo tiro per la camicia e facciamo l’amore.
    Dopo tante coccole,Kim vede che è quasi mezzogiorno..
    -Amore..vado a lavarmi,faccio subito..- mi dice sorridendo.
    Si alza nuda dal letto e fa per andare in bagno,velocissimo balzo fuori dal letto e la cingo per i fianchi da dietro..sono nudo anche io.
    -Amore…adoro quando mi chiami amore..-
    E la sfioro con i miei fianchi da dietro..
    -Mike..dai… faccio subito.- dice sorridendo,anche se maliziosamente spinge il suo candido sedere verso la mia eccitazione.La bacio sul collo e dispettosa si allontana; le smollo una pacca sul sedere e subito mi rivesto. Esco dalla suite ed il cameriere è proprio lì come gli avevo ordinato,porta un carrello con champagne e fragole..rientro in camera e prendo anche i fiori,poso tutto sul letto; poi il mio telefono squilla e vado nella sala da pranzo per rispondere.
    Quando torno…… mi sento l’uomo più fortunato del mondo.


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    -Amore… 腅perché fai così? Mi fai sentire così….-
    Sorrido sedendomi accanto a lei.
    -Guarda questi fiori…Mike io..-
    -Piccola mia..tantissimi auguri.-
    La bacio prendendole il volto tra le mani.
    -Anche a te..- e mi sorride dolcemente.
    -Ahm…facciamo un brindisi?-
    -Credo che ci ubriacheremo ..- dice ridendo.
    -Non male..-
    Sorride voltandosi per prendere i suoi vestiti..
    -No..rimani così..è così bella la tua pelle dopo aver fatto l’amore.- sussurro sfiorandole un braccio.Sento che rabbrividisce e arrossisce di poco. Per smorzare l’atmosfera apro la bottiglia di spumante e ne verso due bicchieri..
    -A noi piccola..-
    Lei sorride e prima di bere mi da un bacio a stampo, il più appassionante che abbia mai ricevuto.


    22.30
    Dopo aver ballato the way you make me feel con Michael che non ha fatto altro che darmi toccatine ,frecciatine maliziose ,rincorrendomi per il palco per poi lasciarmi con una bella pacca sul sedere davanti a tutti prima che finisse la mia parte,Michael canta you are not alone,la fan se lo spupazza,lui ride (stranamente),l’accarezza,gli dice che la ama,la bacia,poi se ne va.
    Stop.
    La musica finisce, mi godo tutta la scena da dietro le quinte,ovviamente non potrei , ma Kenny mi ha dato l’ok dato che l’idea è stata mia. Michael cammina per il palco prende l’asciugamano che gli tiene il batterista e si tampona il collo, lo rimette al suo posto ed improvvisamente tra gli urli la banda fa il suo ingresso. La sua faccia è ..inspiegabile,le urla aumentano e Michael non sa davvero cosa fare,nel frattempo anche la torta fa il suo ingresso e mi commuovo guardando lui che si mette a piangere emozionato.Non mi vede..purtroppo,e solo dio sa quanto avrei voluto correre sul palco,abbracciarlo come una vera donna e ragazza può fare,davanti a tutti,senza nessuno che ci giudicasse ..piango mentre lo vedo ringraziare tutti e dentro di me sento che lo amo.E sarà per sempre.
    Dopo il concerto,è stata organizzata una cena per festeggiare il compleanno di Michael.Ritorno in hotel dove ci prepariamo con le altre.Decido di indossare la cosa più semplice e sobria che ho..non voglio strafare,ma sembrare elegante,quello sì!

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    *
    E’ difficile stare in mezzo agli altri ridere e scherzare,quando hai l’uomo della tua vita a pochi metri da te che ti scruta in continuazione con sguardi..ammirati,passionali,sexy ..e..non saprei..è difficile non andare là e baciarlo,saltargli addosso,augurargli tanti auguri altre mille volte..
    È difficile non poter andar la per ringraziarla dello splendido regalo,quando me lo ha detto Kenny sono rimasto..spiazzato..la mia piccola .. è difficile non poter far vedere a tutti quanto la amo,quanto mi ama..
    D’un tratto lo vedo alzarsi.. fa tintinnare un coltello sul bicchiere di cristallo..oddio..perchè il mio cuore prende a martellare? Sembra debba fare una sorta di confessione..oddio,no,è tutto nella mia testa..nessuno sa di noi.NESSUNO.
    Tutti si voltano e pian piano le voci vengono meno,Michael sorride,in piedi di fronte al tavolo, con la torta di compleanno davanti a lui, posa il coltello e ci guarda tutti.
    -Vorrei ringraziarvi per questa sera e ..bè,si..nonostante la mia famiglia e tutti i mie più cari amici sono lontani kilometri e kilometri sono..felice.-
    Tutti applaudono ed anche io che cerco di nascondermi dietro le spalle di Frank,uno dei ballerini..mio dio percè mi vergogno cos¡ tanto? Ahahah mica sono normale. ..
    -Grazie ancora!!- dice con un sorriso da mozzare il fiato.
    Dio santo è bellissimo,ed è tutto mio. Ha lasciato i capelli sciolti e per questo non sa cosa lo aspetta dopo,con quei ricciolini ribelli e scomposti..io amo i capelli sciolti su di Michael,gli incorniciano quel volto fantastico e posso avere il piacere di toccarli, i suoi sono dei ricci PERFETTI, non hanno un imperfezione, come lui. Con giacca e cravatta nera ed una bellissima camicia bianca con dei ricami argentati fa:- Però..ho appena scoperto che..oggi non è solo il mio compleanno.-
    Tutti si voltano verso di me..o almeno,parte dei ballerini,coloro che sanno che oggi compio 21 bellissimi anni.Ok,ora posso ammazzarlo? Ma che gli viene in mente?Dio mio..ecco perche’ incosciamente già mi stavo vergognando.
    -Quindi ..Kimberly..vieni qua..se ti va spegniamo le candeline insieme..per me sono troppe 39,mi sento ancora giovane!!!- utilizza come scusa facendo spallucce mentre tutti ridono inconsapevoli di ciò che c’è tra noi...
    Rimango immobile con un sorriso da ebete..ma che gli è preso..oddio..tutti mi stanno guardano..oddio..lo ammazzo.
    -Vai!!- mi dice sottovoce Ashley incitandomi e dandomi una spintarella così che mi avvicini al tavolo. Circondo il tavolo con un sorriso un po’ imbarazzato..non mi piace questa situazione..o forse sono io che la prendo troppo sul serio. Quando mi avvicino a Michael lui sorride,mi cinge un fianco dolcemente e chiede a qualcuno di farci una foto..cioè.Cioè. Io vorrei sotterrarmi e questo pensa alle foto…e sta facendo tutto apposta…
    -Che cazzo stai facendo?- chiedo sorridendo a denti stretti guardando colui che ci scatta la foto sotto lo sguardo degli altri.
    -Mi andava di divertirmi piccola.- dice stringendomi il fianco e parlando esattamente come me a denti stretti per non farsi capire mentre continua a sorridere.
    Vorrei smollargli…arrrrg, solo dio sa cosa vorrei.
    -Ok ora è il momento di spegnere le candeline però!!- esclama Ashley con in mano una macchinetta fotografica,mi fa l’occhiolino e con la mano mi fa segno di prendere la situazione alla leggera..
    Michael mi guarda e per un momento i nostri occhi rimangono incollati non facendo caso al baccano e a tutta la gente intorno a noi ,sentendo il suo fiato credo abbia bevuto.. ci stacchiamo riprendendo la cognizione e ci pieghiamo sulla torta cominciando a spegnere ben 39 candeline!! Tutti applaudono e urlano, ma io vorrei sotterrarmi..non lo so perché. Mi sembra che tutti abbiano appena scoperto di noi o.. o forse sono solo paranoie o code di paglia,non lo sò.. so solo che un po’ mi stò imbarazzando mentre Michael è tutto contento che sorride e scherza..ok ,credo proprio che ha bevuto.
    Vedo Kenny avvicinarsi a noi insieme a parte della troupe..
    -Auguri anche a te allora!-
    -Grazie!!- dico cercando di sfoderare un sorriso convincente.
    Mi baciano e spupazzano alcuni membri dello staff,la truccatrice di Michael che sa e quindi mi fa l’occhiolino,Kenny, poi il fotografo,il coreografo e chi più ne ha più ne metta.
    BASTA.PERFAVORE.NON FA PER ME.
    -Ok..scusate..devo andare un attimo in bagno.- dico cercando di essere convincente.
    Tutta l’attenzione già non è più rivolta a noi..o meglio, a me. Continuano a ballare,scherzare,ridere,tagliano la torta e la servono ai ragazzi,corro in bagno ma prima faccio dietro front,aspetto che mi diano un bicchiere di spumante,lo scolo completamente e corro di nuovo alla toilette.
    Mi metto di fronte allo specchio e mi vedo..strana. Gli occhi sono luminosi,sono emozionata,eccitata..ma al tempo stesso..ho avuto paura.Non so..non so di cosa ho avuto paura ma al tempo stesso non sono stata per niente a mio agio,cerco di sistemarmi,poso i capelli su una spalla,mi do un po’ d’aria con le mani, mi bagno i polsi con l’acqua fredda ..
    -Quanto sei bella..-
    Alzo lo sguardo e vedo Michael che mi tiene per i fianchi strusciandosi su di me che sono chinata a bagnarmi.
    -Mike!!- Mi volto appoggiandomi al lavello,lui è vicinissimo e anche ubriaco..cerca di baciarmi.
    -Dai Michael ! Contieniti un attimo..ci sono troppe persone la fuori.-
    Lui ride e mi fa girare verso di lui.
    -Si hai ragione scusa..ho bevuto un po’ ..-
    -Lo vedo.-
    Ride e anche io.
    -E’ il mio compleanno..anzi il nostro.-
    -Fammi tornare di là Michael.- dico adrenalica..vorrei restare lì,magari farci l’amore mentre tutti di là pensano che lui sia andato solamente a far pipì,ma dall’altra vorrei tornare dagli altri..da Ashley..aiuto.
    -Un bacio.Solo questo ti chiedo.Grazie per il regalo...mi hai riempito il cuore di gioia amore mio.-mi sussurra con voce roca spostandomi i capelli dalla spalla e accarezzandomi il collo,poi si spostano sulla mia bocca.
    Mi avvicino e lo bacio. Un bacio carico di passione,di amore, di noi che ci vogliamo al di là di tutto e tutti. Mi stringe a lui facendomi incarcare la schiena.
    La porta d'un tratto si apre e entra Kenny che rimane interdetto.Ci allontaniamo subito ma ormai il danno è fatto.Comincio ad agitarmi e lascio la mano di Michael che mi guarda per un attimo spaesato..
    -Kenny..- dice lui cercando di sembrare calmo.
    -Michael..no, niente.-
    Kenny mi guarda con uno sguardo indecifrabile,vorrei solo sotterrarmi..dio santo e ora? E’FINITA. Kenny se ne va e mi volto verso Michael guardandolo agitatissima.
    -Sei uno stupido!!-dico smollandogli una pacca sulla spalla.
    -Ma perché?-
    -Ti avevo detto di lasciar perdere..ora sapranno tutti di noi..ora sarà un casino..ora mi cacceranno dalla tournè e ora-
    -Ora BASTA!- dice lui quasi urlando.
    -Stai tranquilla!!- e la sua voce è più lieve per non mettermi paura.
    -Kim..amore.Tranquillizzati..prima o poi qualcuno doveva sapere di noi.Prima o poi tutto il mondo saprà che Michael Jackson ama questa donna.- dice prendendomi il viso tra le mani.
    La paura che qualcun altro possa entrare mi fa martellare il cuore,così mi allontano da lui,asciugo le mie mani sudate sul vestito e cerco di sorridergli.
    -Vado Michael ..-
    Lui fa per dire qualcosa ma sono più svelta e scappo via.
    Uscita dal bagno mi sembra che tutti mi guardano..oddio Kim,basta paranoie.Non è così..nessuno mi si incula.Vago con lo sguardo per vedere Kenny,è seduto vicino al coreografo parlano fitto,oddio..parleranno di me? Ma no.. perché mi imparanoio così? E’ tutto ok..Kim,ripeti: è tutto ok.E’ tutto ok un cazzo!!!
    -Ei! Dov’eri finita??-
    Ashley mi prende un braccio e mi fa voltare,sorride felice.
    -Ashley è successo un casino..Michael..-
    Sbruffo mettendomi una mano sulla fronte.
    -Kenny ci ha scoperti!!-
    Lei apre la bocca in un sussurro di stupore.
    -E ora?? Ma scoperti a…..??-
    Mima l’atto sessuale con le braccia.
    -Ma noo!! Oddio..non voglio nemmeno pensarci se ci scopriva a.. a.-
    La prendo per le spalle e la guardo fissa negli occhi:-Ashley..me la sto facendo sotto.Secondo te ora cosa succede?-
    -Ma Kim..non lo sò.Ma non credo niente di che..non penso che Kenny vi sputtanerà ai quattro venti ..dai,lascerà perdere..magari si fa una chiacchieratina con..ahm si.-
    Ashley guarda dietro di me e subito mi volto vedendo Michael e Kenny che parlano.Michael è serio mentre Kenny ride.
    -Porca maiala!! Nono,torniamo in camera ti prego!-
    -Ma dai!! Io mi stavo divertendo un sacco..poi sai? C’è quella guardia del corpo di Michael..mi guarda da un po’..secondo me gli piaccio.-
    Con lo sguardo mi indica Jordan e rido. Bè,Jordan è carino..ha trentatre anni ed è alto, formoso, belle braccia capelli e occhi scuri..e...sembra giovanissimissimo per l'età che ha..dimostra una ventina d'anni.

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    -..in realtà è il suo autista…-
    -Quanti hanni ha?-
    -trentatre..-
    -Cosa????? Gliene do uhm..una ventina..-
    -Si.. sembra molto giovane.-
    -Quant’è figo ragazzi!!!!-
    -e da quanto precisamente ti sta fissando?-
    -Bè..prima mi ha anche fatto un sorrisino,è single o ha la ragazza?-
    -Credo sia single..-
    -Mmmm..perchè non mi viene a parlare invece di fissarmi???-
    -Se vuoi ci parlo io ..-
    -Mmmm.. nono! Voglio che sia il destino a decidere..o chissà,magari si fa avanti lui e basta!!-
    Ci guardiamo e ci mettiamo a ridere.
    *
    Uscita come una ladra dalla mia stanza,dove Ashley legge un libro e Tania sembra riposare,mi dirigo verso il piano di Michael. Arrivato l’ascensore le porte si aprono,Wayne è di fronte alla porta che sta scrivendo qualcosa sul cellulare,dalla porta esce Jordan.
    -Ciao!!- dico sorridente e entrambi alzano lo sguardo.Wayne mi sorride salutandomi con la mano e tornando con gli occhi sul cellulare,Jordan invece mi si avvicina,sicuramente deve prendere l’ascensore.
    -Ciao Kimberly! Auguri!-
    -Grazie!!-
    Quando mi avvicino lo abbraccio e gli lascio due baci amichevoli sulla guancia.
    -Come stai?- chiedo facendo l’interessata..
    -Oh bene!tu?-
    -Tutto ok..maaa..senti ..c’è la mia amica..Ashley,non so se hai capito chi è ..la biondina..- dico facendo l’impertinente.
    Bè,è vero,Ashley ha detto di lasciar perdere..però..lei mi ha aiutata molto con Michael,TROPPO, e devo ricambiare il favore.
    -Ooo..la biondina,si.-
    -Bè..che te ne pare?-
    Lui ride e mette le mani in tasca.
    -E’ molto carina… vuoi farmi da tramite?- e ride di nuovo.
    Oddio che figura del cavolo..penserà lo sottovaluto?
    -Emh..no no..mi chiedevo solo se…-
    -Fosse per me...avrei già fatto. E’ difficile avvicinarla..sai,io sono solo l’autista di MJ ,non posso fare come il signorino qui.- e indica con la testa la porta della suite di Michael.
    -Non mi è concesso lasciarmi tanto andare…sono al lavoro..non a divertirmi.-e fa spallucce pronunciando questa frase non come se la dicesse lui ma.....bensì il suo capo,cioè Michael.
    -Oh! Ci parlo io con quello lì.- e indico la porta ridendo.
    -Comunque..ora vado.- e mi stringo nelle spalle ridendo. Stò per aprire la porta quando lui mi ferma:-Perché ti ha detto qualcosa?-
    -Oh si..le piaci, e anche parecchio.-
    Gli faccio l’occhiolino ed entro nella suite di Michael. Se lo sa Ashley mi uccide.

    Edited by Speech97 - 22/3/2017, 09:49
     
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    Doppio compleanno e una doppia bella sorpresa. È un bene che sia stato Kenny l'amico di Michael a sapere di loro
     
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    Capitolo 20

    Ottobre1997-Sud Africa
    Mi sveglio che sono completamente in un bagno di sudore.Il cuore batte all’impazzata e mi tremano le mani, mi giro verso la sveglia e vedo che segna le quattro di notte , accendo la luce sul comodino e mi guardo intorno..le altre dormono, e certo è notte fonda.. mi alzo dal letto e senza nemmeno pensarci esco dalla mia camera..
    -Mike..Mike…-
    Mi volto per un attimo spaventato , sobbalzo e mi ritrovo Kimberly dietro di me che mi smuove ..
    -Kim?-
    -Michael scusa…-
    Si fionda su di me e l’abbraccio forte ,ancora insonnolito..non capendo cosa sta succedendo.
    -Che succede? Ma che ore sono?-provo a voltarmi verso le sveglia ,lei mi attira per la camicia.
    -Michael posso venire in America con te?-
    Rimango un attimo in silenzio,vedo solo la sua sagoma nella penombra,mi stringe..ancora insonnolito mi sporgo sul comodino e accendo la batjour,poi noto dalla sveglia che sono le quattro passate.
    -Kim..-
    Le accarezzo una guancia e sembra spaesata. Ha il volto sudato e una lacrima è scesa dall’occhio destro.
    -Ma che hai fatto? Stai bene?-
    Lei scuote la testa e si siede sulle mie gambe.
    -ho fatto un altro incubo Michael .. ti prego..non voglio tornare in Francia..non voglio.-
    Non so davvero cosa dire. Mi limito per un attimo ad abbracciarla ..e la sento scossa dai singhiozzi.
    -Michael..ho paura a tornare a Parigi..lui è lì..mi aspetta…ti prego…posso venire con te?-
    Alza lo sguardo e mi guarda implorante. -Ti prego.-
    -Amore..io…-
    Lei riprende a piangere posando il suo viso sul mio petto.
    -Ti prego non piangere…ti prego Kim…-
    -Perché non mi porti con te??? Perché????- chiede tra i singhiozzi.
    Provo a sollevarle il mento mentre mi fa così male vederla così ..
    -Kim..amore mio…ti porto con me..ma non fra 3 giorni .. non posso…devi tornare prima dalla tua famiglia..poi ti verrò a prendere anche dopo un giorno ,anche dopo un’ora..ma prima devi tornare dai tuoi..non puoi lasciarli così …-
    -Perché non vieni tu da me allora??- chiede con lo sguardo di una bambina.
    Sorrido intenerito e le bacio la fronte.
    -Amore..- sussurro baciandole di nuovo la fronte.
    -Devi stare tranquilla..non posso venire da te.. non ora..prima devo tornare a Neverland,devo sistemare alcune cose..ho dei premi da ritirare…ma ti giuro,te lo giuro,non appena lo avrai detto ai tuoi , tu basta che mi chiami ed io ti vengo a prendere.-
    Lei riprende a piangere e vorrei provare io tutto quel dolore..quella paura…
    -Michael ho paura di lui..mi farà ancora del male.-
    -No. Non si deve azzardare..Kimberly,guardami.-
    Lei alza lo sguardo e i suoi occhi sono arrosati e piccoli piccoli..
    -Ti prego..devi stare tranquilla, tornerai in Francia,parlerai con i tuoi e ci vedremo prima di quanto credi.-
    -Lo spero Michael..lo spero tanto.-
    -Te lo prometto amore mio.-
    La prendo tra le braccia e la stringo forte,provando almeno in parte..ad alleviare quel dolore che alberga dentro di lei da troppo tempo ormai.

    *
    Tornare a casa stavolta è diverso. Non ho il magone allo stomaco,le lacrime agli occhi,il cuore in frantumi. Io e Michael ci siamo promessi di sentirci sempre,fregandocene dei fuso orari e tutto. Prima di partire gli ho confessato la mia più grande paura: John. Ora che sono tornata ho paura ad andare in giro,ad uscire..nemmeno un gelato potrei comprare,basta che mi vede e mi salta addosso. Ashley mi è vicina..me lo ha detto e me lo ha sempre detto,basta che la chiamo e mi porta in giro lei; si che non ci mena in due, ho pensato con un sorriso amaro sulle labbra.
    Michael già mi manca,tanto.. però ho ancora il suo profumo sui vestiti,sulla pelle..nonostante ci siamo lasciati quasi un giorno fa,il viaggio è stato lunghissimo,sembrava non finire mai..forse perché non volevo lasciarlo..quanto avrei voluto andarmene con lui a Neverland o portare lui qui da me solo dio lo sa. Dopo un pranzo ricco di prelibatezze francesi,mamma porta a tavola il caffè con una fettina di torta al cioccolato a testa.
    -Kim ..ci hai parlato di tutto il tour..ora parlaci di lui.- dice mamma con un sorriso strano.
    Papà si agita sulla sedia e beve il caffè amaro,sembra non voler sentire.
    -Mamma…che ti devo dire….-
    Lei sorride e basta..aspetta che le parli.
    -Vorrei solo dirvi che vi voglio bene come una figlia dovrebbe e che..che….io sarei voluta andare a Neverland con lui ma..lui ha detto di no,perché preferiva che venissi da voi prima..-
    -Non volevi tornare qui in Francia?- chiede subito allarmata.
    Scuoto la testa.Tornare in Francia per cosa? Per avere il terrore di vedere John? Per chiudermi dentro casa e sentire il mio ragazzo solo al telefono?
    -Come sei cresciuta..- e si mette la mano davanti la bocca.
    -Mamma..ma non devi piangere.-
    -Tesoro…ora te ne andrai..in America tra l’altro..vorrei tenerti qui e non lasciarti mai andare…-
    -Lo so…ma sono cresciuta ormai.-
    -Lo sappiamo.- dice con la voce strozzatissima mentre sta per scoppiare.
    -Mamma..mi dispiace…io voglio andare da Michael..solo così potrò essere veramente felice. Davvero ..-
    -Già non significhiamo più niente per te?? Ma che ti ha fatto il lavaggio del cervello?- chiede papà indispettito.
    -Papà .. è facile da capire. John mi ha quasi ammazzata di botte..Michael ha cercato di alleviare tutto il dolore..ed io solo con lui sono veramente felice,solo con lui mi sento veramente protetta.-
    -Ma noi siamo la tua famiglia! Chi meglio di noi può proteggerti!- controbatte serio.
    -François.. Kimberly sa che noi la possiamo proteggere più di chiunque altro..ma l’amore è un’altra cosa..-dice fissando il tavolo assorta.
    Vedere mio papà così…dispiaciuto,per il fatto che fra alcuni mesi li lascerò e chissà quando li rivedrò..mi fa stringere il cuore.
    -Franç…in fondo è ciò che ho fatto io con la mia famiglia quando ho incontrato te..da perfetta Americana sono venuta qui..a Parigi,solo per te…-
    Lui rimane in silenzio..
    -Papà io ….-
    -Scusatemi..-
    Si asciuga una lacrima e lancia il tovagliolo sul tavolo,si alza e se ne va. Mi copro il volto tra le mani ..sento mamma alzarsi dalla sedia e mi posa le mani sulle spalle..
    -Kimberly..tesoro…ci vorrà tempo….-
    -Io vorrei che anche voi foste felici per me!-
    -Ma lo siamo! Tuo padre più di tutti..solo che anche tu devi capire noi! Sei partita per un tour e sei tornata dicendoci che sei fidanzata con Michael Jackson e volete andare a vivere insieme..in America..capisci che..è surreale. Kimberly è surreale.E poi non ce la facciamo ad averti così lontana!-
    -Lo so..ma io voglio solo quello..-
    -E lo avrai..ma devi anche capire noi.-
    […]
    -My love!!!-
    Elizabeth mi viene incontro e mi abbraccia forte, emettendo un verso di contentezza così stridulo che quasi perdo l’udito.
    -Fatti vedere!- esclama staccandosi e guardandomi .
    - Ti vedo cambiato!-
    -Forse lo sono!- dico accennando un sorriso.
    -Vieni entra!-
    -No e perché? Guarda che bella giornata! Ci sediamo in veranda?E mi racconti un po’ di cose?-
    -Ok ..aspettami fuori , dico a Jenny di portarci qualcosa da bere!-
    Liz mi sorride accarezzandomi una guancia come fa una mamma,poi esce.
    Quando arrivo in veranda mi siedo accanto a lei e lancio un sospiro.
    -Allora? Hai finalmente messo fine a quello stillicidio con Lisa?-
    -Wow!! E’ davvero questa la prima domanda che mi vuoi fare?-
    -Sei così….affascinante….sarà per qualche motivo no?!-
    Rido divertito..
    -Si comunque.. ho dovuto.-
    -Che è successo?-
    -Bè .. vedi …ci sono delle cose che non ti ho raccontato perché …-
    Liz mi guarda con le sopracciglia incurvate,mentre Jenny arriva con i bicchieri. Aspetto che posi la bevanda e con un sorriso la congedo.
    -Non saprei da dove cominciare..- dico torturandomi le mani.
    -Ok,allora comincio io..come si chiama?-
    Alzo lo sguardo e vedo che ha un sorriso beffardo sulle labbra.
    -Kimberly…-e sento che arrossisco.
    -Kimberly…e da quanto la conosci?-
    Rido afferrando il bicchiere e bevendo un lungo sorso di aranciata.
    -Ballava con me in tour ..lei .. mi è piaciuta sin da subito e non capivo perché..era ..mi sentivo così sopraffatto quando la avevo vicina. Ballava con me the way you make me feel..forse anche per quello siamo entrati più in contatto..-
    -E questa storia va avanti da..?-
    - Da poco dopo l’inizio del tour!-
    Lei lancia un urlo stridulo e incrocia le braccia.
    -E tu non mi hai detto nulla? E che amico saresti?- dice risentita.
    -Liz..al telefono non mi andava di dirtelo..mi avresti assillato di domande e poi..volevo vedere le tue smorfie!!!!- termino ridendo.
    Lei mi guarda ridendo sotto i baffi e mi incita a continuare.
    -Abbiamo azzardato un po’ ma…poi con il tempo si è resa conto che il mio mondo non è fatto per lei e .. mi ha lasciato.-
    -Oddio! Non sarà per questo che eri così distante e freddo tornato dal tour?-
    -Si..lei mi aveva….stregato e .. non riuscivo ad andare avanti.-
    -E Lisa non ti dava quello che lei ti dava vero?-
    -Si..ho provato a stare con Lisa ma..niente da fare.-
    Sospiro sentendo che quei momenti,quando Kim mi ha lasciato,ancora mi rendono triste nonostante così lontani..
    -Poi ? Magicamente ha ripreso ad amarti?- chiede un po’ titubante.
    -In realtà tornata a Parigi-
    -Parigi?-
    -Si..è Francese!-esclamo con un sorriso.
    -Wow!!!- esclama bevendo l’aranciata dal bicchiere.
    -Tornata a Parigi si è resa conto di non amare più il suo ragazzo e ..
    -Era fidanzata?????- domanda stupita che io possa fare una cosa del genere..
    -Mike!!!! Non si fa!-
    -E’ lei che me lo ha permesso!!!- e scoppiamo a ridere insieme
    -Dicevi?-
    -Lei ha aspettato che il tour riprendesse per tornare da me..ma io stavo con Lisa e .. sai ..sono così orgoglioso a volte che…che sarei capace di rovinare tutto. Sai..il ragazzo l’ha picchiata..più di una volta..nell’arco di tempo nel quale ci siamo lasciati..ed è riuscito a mettergli le mani addosso anche in tour, quando c’è stata la tappa a Parigi … e … e sono tornato da lei.-
    Liz mi guarda sconvolta..credo per il fatto che Kim sia stata violentata..
    - E non voleva che io tornassi da lei ..non voleva e mi ripeteva in continuazione ‘’perché ora? Solo perché mi ha menato? Solo perché mi ha violentata?’’ ma io la amo Liz..tu non puoi capire quanto io amo quella ragazza…mi ha ridato la vita.-
    Liz si alza dalla sedia e viene ad abbracciarmi,mi alzo dalla sedia,ci troviamo di fronte.
    -Michael tesoro!!! Ed ora come sta?- domanda guardandomi negli occhi.
    -Non lo so..forse bene..forse male..in realtà ogni volta che la sento al telefono vuole venire qua o vuole che io vada da lei.. sai,ha paura del ragazzo che è andato fuori di testa quando lei gli ha detto che non lo amava più perché voleva un altro..non esce di casa poverina ….- e abbasso lo sguardo triste..povero amore mio.
    -Ma lui sa che sei te?-
    -NO! Sei pazza? Si verrebbe a sapere e la lincerebbero.. o meglio,prima o poi voglio farlo sapere a tutto il mondo,ma quando avrò la certezza di poter stare sempre con lei e proteggerla. Non dimentico che mi ha lasciato per i Media,per la mia vita.. non lo dimentico.-
    -Ma ora ti ama! Ma io voglio vederla questa ragazza!! E poi..sono gelosa!! Non mettermi da parte!!-
    -Non potrei mai!- dico ridendo.
    -Voglio vederla!!!!-
    -Aspetta..devo avere qualche sua foto sul telefono ..-
    Lei batte le mani quasi saltellando,rido divertito.
    Tiro fuori il cellulare dai pantaloni e scorro nella galleria delle immagini , gliene faccio vedere una in cui Kimberly sta facendo colazione con me al mattino,bellissima,vestita e pettinata , col sorrisetto perché sapeva che la stavo fotografando.

    storia


    -Oddio .. ma…. Ma….Michael devi assolutamente farmela conoscere!!!! Lei sarebbe perfetta per un film che vogliono girare ad Hollywoood!-
    -Cosa?!!! Non penso proprio.- e rimetto subito il telefono in tasca.
    Liz ride risiedendosi.
    -No?!-
    -No … non voglio che …-
    -Che diventi famosa??? Ma è bellissima!!! E poi diventerà famosa solo perché è la tua ragazza.- dice spiccia.
    - Sarà la prossima diva di Hollywood!!- e batte le mani come una vip forsennata.
    - Oggi chiamo Steve,il regista .. mi ha detto di cercare in giro ragazze sconosciute ma che potessero dare quel……- si atteggia muovendo le braccia per riferirsi a non so cosa.
    Oddio no..questa non ci voleva.
    -Magari lei non vuole..-dico scocciato.
    -O forse sei tu che non vuoi!!- dice ridendo.
    -Ma… cioè…- mi sposto sulla sedia un po’ agitato.
    -No ti prego,non farmela diventare ne una diva ne quelle cosw che hai in tesa tu!!- confesso alla fine.
    Liz ride e butta indietro la testa, quando torna a guardarmi non riesce a smettere di ridere.
    -Portala in America..poi te lo faccio vedere io! Però .. ma quanti anni ha?Sembra giovane sulla foto!!-
    - .. Ventuno ..-
    Lei spalanca la bocca:- Ventuno?? Cosa? Dio…Michael ma..-
    -Tranquilla..i genitori sanno tutto di noi..-
    -E che dicono? Certo…venti anni, è giovane!!-
    -Se lei è contenta lo sono anche loro .. ma …il padre è un po’ più irremovibile..-
    -Ci credo .. è..bellissima comunque! E quando vi rivedrete?-
    -Oh fosse per lei anche ora..io voglio aspettare che parli con i genitori e che non vi siano problemi..Liz..a me piacerebbe tanto che lei venisse a vivere qui,con me..ma .. i suoi genitori..-
    -Michael devono ragionarci certo… è la loro bimba. Pensa..come dovrebbero stare a saperla su un altro continente? A vivere con la più grande pop star di tutti i tempi..ci vuole tempo.-
    Sospiro afferrando il bicchiere..Kimberly mi manca da morire, e solo Dio sa quanto vorrei averla qui per abbracciarla anche solo un momento.



    Una piccola cosa che vorrei precisare :) Quando ho creato Kimberly nella mia testa..era una ragazza...stupenda,in tutti i sensi,fisicamente specialmente (ho fatto anche la rima ahhaha )
    .Me la sono immaginata con un fisico mozzafiato , dei capelli lunghissimi e dei lineamenti particolari. Quando girando per internet ho trovato la foto di questa modella ( che ultimamente pubblico nei link per indicare Kimberly) mi si sono illuminati gli occhi ahahah sembrava la sua fotocopia,per come l'avevo vista io. Quindi,vi posto queste foto per farvi entrare un po' più nell'ottica e perché questa ragazza a me piace veramente tanto!! Grazie dell'attenzione,un bacio :)
     
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