Heaven can wait

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. jacksonshug
     
    .

    User deleted


    Capitolo 14.


    Vi informo che da questo capitolo in poi la storia verrà narrata in prima persona da Isabelle, creando così maggior coinvolgimento da parte del lettore. Spero non vi dispiaccia.


    Capitolo 14.

    “ISAAAABELLE! ODDIO!! SVEGLIATI!”- Disse Susan saltando sul mio letto come una bambina nel giorno di Natale, cominciando a scuotermi il sistema nervoso già di prima mattina, aveva dei modi molto raffinati ed eleganti, devo dire.
    Erano passati una decina di giorni dalla partenza di Michael ed io mi sentivo estremamente sola, c’era solo lei con la quale potevo divertirmi un po’ e trascorrevo gran parte del tempo a casa sua, mi faceva stare bene e con lei riuscivo a svagarmi e a sfogarmi soprattutto, inoltre trascorrevamo le giornate a guardare i vecchi video dei concerti di Michael e in quel modo me lo sentivo più vicino, era una gran bella strategia per stare meno male.
    Mia madre la vedevo pochissimo per via del suo lavoro e quindi sarebbe stato inutile starmene a casa mia da sola a deprimermi e tormentarmi con il cellulare, cercando di parlare con Michael che era un’impresa sempre più complicata, non rispondeva quasi mai lui, ma sempre qualche persona del suo staff e la cosa mi irritava moltissimo.
    Mia madre era fuori tutto il giorno per partecipare alle riunioni che teneva con lo staff di Michael, senza ovviamente il diretto interessato, lei lavorava soltanto per lui e non sapeva chissà quanto sul suo mondo e non le interessava nemmeno, non sapeva niente della nostra relazione come il resto dello staff e del mondo intero, eravamo solo in tre a conoscenza di tutto quello: io, Michael e Susan.
    “Sus, ma che ti prende? … sono appena le 8.00! Lasciami dormire, dai!”- Dissi tornando sotto le coperte e affondando con la testa sotto al cuscino, evitando le sue grida.
    “E’ USCITO IL VIDEEEEEOOOO!” – Disse urlando eccitata, cominciando a saltare da una parte all’altra della stanza.
    “Eh? Quale video?..” – Chiesi confusa, stropicciandomi gli occhi.
    Insomma, cosa pretendeva che io sapessi di prima mattina?
    “Quello di Michael!! Lo presentano tra dieci minuti in tv!! ESCI DA QUESTO SARCOFAGO!”- Disse afferrandomi con forza da sotto l’ammasso di coperte che sotterravano il mio corpo.
    Susan si lasciava subito prendere dall’entusiasmo, amava Michael e anche io ovviamente, ma non davo così importanza ad un suo video, insomma… non sarebbe scappato da nessuna parte se io l’avessi visto con qualche oretta di ritardo, magari continuando il mio viaggio nel mondo dei sogni.
    “Va bene, arrivo! Dai su, accendi!” Dissi prendendo il telecomando e lanciandoglielo addosso.
    La tv si accese e dopo qualche istante comparve il video, il tanto atteso video che mi aveva tenuto lontano il mio uomo per un bel po’ di tempo, il tanto atteso video da milioni di persone e anche da me, ero comunque una sua grandissima fan ed ero molto curiosa del risultato di quel lavoro.
    Cercai di sembrare calma e rilassata, ma non ci riuscii perché appena apparve Michael il mio cuore cominciò a battere fortissimo e temevo che persino Susan potesse riuscire a sentirlo, avevo assistito all’uscita di moltissimi suoi video, ma quella volta era tutto speciale, non era semplicemente il mio idolo e questa cosa mi riempiva l’anima di gioia.
    “Susan! Oddio, Michael è meraviglioso, ma guardalo!” - Dissi urlando e cantando a squarciagola, ero andata fuori di testa ufficialmente.
    Le parole che Michael pronunciava sembravano esser dedicate a me, al momento in cui ci eravamo innamorati, amavo quella canzone, amavo quell’album e amavo lui, lo amavo con tutta me stessa.
    Quel video era fantastico, l’atmosfera da antico Egitto rendeva il tutto incredibilmente magico e poi il suo corpo danzava perfettamente e la sua voce era così dolce e sensuale che mi arrivò dentro, nell’anima.
    “E’ bellissimo, il mio Michael.” - Sussurrai con gli occhi lucidi.
    “Ehi, non farmi rosicare! Tu puoi avere tutto questo ben di Dio ed io no! Che sfiga!” – Replicò Susan stendendosi sul pavimento e portandosi le mani sul volto, fingendosi offesa.
    All’improvviso nel video Michael si avvicinò ad Iman e la baciò appassionatamente, lasciandomi letteralmente a bocca aperta.
    Non mi aspettavo niente del genere, ovviamente era tutto falso e si trattava solo di un video, ma la cosa mi faceva ugualmente male, forse perché mi stavo abituando ad averlo realmente con me, forse perché era diventato il mio ragazzo e mi dava fastidio.
    Mi sentii un peso stringermi lo stomaco e abbassai lo sguardo, mordendomi le labbra, sembrava tutto così reale ed io non potevo fare niente, dovevo solo starmene lì buona ad aspettare che lui mi chiamasse per dirmi che sarebbe tornato e dopo tutto non potevo nemmeno aggredirlo con la mia solita gelosia, era soltanto un video, era il suo lavoro.
    In quel momento Susan spense il televisore e mi accolse tra le sue braccia, accarezzandomi una guancia.
    “Piccola, non fare così… è solo un video, è finzione!”
    “Lo so, ma fa male lo stesso, tu non puoi capire.”
    “Si che posso, è normale che ti faccia male, si chiama gelosia e colpisce tutti, tesoro.” – Disse accennandomi un sorriso.
    “Mi manca da morire, non sai quanto.”- Dissi mentre delle lacrime cominciavano a scorrermi sul volto.
    Susan a quelle mie parole prese il mio telefono e me lo posò delicatamente tra le mani, avevo voglia di sentire la sua voce, avevo voglia di parlare con lui e di dirgli quanto lo amavo, ma la cosa era molto difficile e ci avevo già provato decine di volte, ma non riuscivo mai a parlare con lui.
    Composi il suo numero velocemente e aspettai quasi con impazienza che la sua calda e dolce voce mi rispondesse, ponendo fine a quel tormento che da giorni avevo dentro.
    “Pronto? Chi parla?” - Disse una voce femminile dall’altro capo del telefono che mi spiazzò del tutto, mi sentii presa in giro per un attimo.
    “Ehm… posso parlare con Michael?” - Risposi cercando di mantenere la calma e di sembrare il più rilassata possibile.
    In realtà avrei voluto soltanto dirle che volevo parlare con lui e che ero la sua ragazza, era una cosa semplicissima da dire, ma non da fare e ovviamente se le avessi detto una cosa del genere mi avrebbe presa per una pazza e avrebbe anche avuto ragione.
    “Scusi, ma chi è lei?” - Insistette la donna.
    “Sono un’amica… posso parlare con lui?” – Dissi leggermente scocciata.
    “Michael ha da fare, ragazzina. Per l’autografo presentati ad una tappa del tour, magari avrai fortuna! Ciao ciao!” - Rispose la donna con tono fastidioso, molto fastidioso, chiudendomi la chiamata in faccia senza darmi la possibilità di replicare.
    “MA COME TI PERMETTI! NON SONO UNA RAGAZZINA, NE’ TANTO MENO VOGLIO L’AUTOGRAFO! OCA ISTERICA, SPARISCI!” - Cominciai ad urlare e far uscire insulti pesanti dalla mia voce, ma chi si credeva di essere quella? Infatti, la domanda era un’altra: chi era?
    “Isabelle, ma che ti prende! TI CALMI?” - Disse Susan strappandomi violentemente il telefono dalle mani.
    Cominciai a piangere a dirotto, mi stavo comportando come una bambina, ma non sapevo che altro fare, erano giorni che cercavo di parlare con lui e non ci riuscivo mai e per di più oggi mi aveva risposto una donna, cosa avrei dovuto pensare?
    “Ha risposto una donna! Mi ha dato della ragazzina e ha detto che se volevo l’autografo dovevo presentarmi ad una tappa del tour. Mi dici come faccio a calmarmi?”
    Perché una donna aveva risposto al cellulare di Michael? Perché mi sembrava tutto così finto? Lui mi sembrava finto, era il pezzo più finto del mio puzzle della vita.
    Durante tutto questo tempo non mi aveva mai chiamata, forse non aveva bisogno di me, forse lui era il prima che mi riteneva una ragazzina stupida e ingenua, mi aveva presa in giro.
    Diceva che voleva proteggermi, ma proteggermi da cosa?
    Sembrava tutto un sogno prima che succedesse questo, ma anche i sogni finiscono.
    “Parlane con Michael, non fare sciocchezze di cui potresti pentirtene, per favore.”
    “Non voglio più vederlo! Lasciami stare!”- Urlai.
    “Non fare la bambina! Senti, io ti lascio anche stare, ma pensaci bene. Solo questo.” - Disse Susan prima di scomparire al piano di sotto della casa, lasciandomi sola nel vuoto più totale, nella tristezza più totale.
    Non andava mai nulla come volevo, non andava mai secondo i miei piani, ogni volta che mi innamoravo di qualcuno quella persona mi prendeva in giro, mi usava soltanto, si prendeva gioco di me e non era la prima volta che succedeva, mi ero stancata.
    Avrei preferito non conoscere mai Michael, mi sarebbe bastato il Michael Jackson che conoscevo grazie alle mie canzoni, era tutto troppo complicato, lui e il suo mondo erano troppo complicati per una ragazza semplice come me.
    Quella notte, anche se involontariamente, le lacrime continuarono a scorrere sul mio viso, non sembravano cessare.
    Il mio telefono si illuminò più volte: un messaggio da Michael, forse nemmeno l’unico.

    “Piccola mia, come stai?
    Mi sei mancata tantissimo in questi giorni, perché non mi hai chiamato? Aspettavo di sentirti.
    Domani torno da te, staremo finalmente insieme, non vedo l’ora.
    Chiamami appena puoi, scusa l’ora.
    Ti amo, sei sempre nei miei pensieri”.






     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Member
    Posts
    29,496

    Status
    Offline
    Michael è sempre dolcissimo, il migliore. Grazie per il bellissimo capitolo Jacksonhug, attendiamo presto la continuazione
     
    Top
    .
31 replies since 9/4/2014, 15:14   386 views
  Share  
.