*Il Vaso Di Pandora*

"Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell'universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria"

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  1. Michael58AliasBlank
     
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    CAPITOLO 9



    RISVEGLIO
    Qualunque fiore tu sia,
    quando verrà il tuo tempo sboccerai.
    Prima di allora, una lunga e fredda notte potrà passare.
    Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento.
    Perciò sii paziente verso quanto ti accade , curati e amati,
    senza paragonarti o voler essere un’ altro fiore.
    Poiché non esiste fiore migliore
    di quello che si apre alla pienezza di ciò che è.
    E quando ciò avverrà,
    potrai scoprire che andavi sognando
    di essere un fiore che aveva da fiorire.


    image

    Erano le 22.00 . Avevo costretto Shmu ad andare a casa da Deb e dai suoi figli . I miei , stanotte, sarebbero rimasti con loro. Ora , era lui ad avere bisogno di me. Di qualcuno che fosse sinceramente preoccupato per la sua salute e che fosse in grado di aiutarlo onestamente e sinceramente. Non mi ero mai assentata da quella stanza. Solo verso l’ora di cena , Frank mi convinse a scendere per mangiare qualcosa. Il mio stomaco era bloccato , avevo la nausea per tutto. Ogni parte del mio corpo era concentrata su di lui , sul suo risveglio! In quella breve pausa con Frank potei farmi un’idea generale della vita di Michael , rispondendo a gran parte delle mie domande. Percepii il suo bisogno di sfogarsi , di liberare la frustrazione che lo schiacciava, nell’impossibilità di aiutare il suo amico. Il suo amico che … non voleva essere aiutato. Questo ragazzo teneva a Michael quasi quanto Shmu tenesse a me. Lo considerava , un padre , un fratello , un mentore e odiava vederlo star male. Erano amici da quando Frank aveva 12 anni. Passò gran parte della sua infanzia e della sua adolescenza a Neverland , fino a diventare il suo migliore amico e il suo manager. Mi raccontò delle accuse infondate per Pedofilia del 1993. L’insopportabile sofferenza di Michael nel sentirsi tradito dalle sue creature e da coloro a cui aveva dato fiducia e amore incondizionato. Dei mesi passati a disintossicarsi. Della continua lotta con i demoni di un’infanzia negata , mai avuta e violenta. Del suo disagio fisico dovuto alla vitiligine. Dei suoi continui aiuti a fondazioni benefiche , della lotta contro i tabloid e certi odiosi giornalisti. Lo schifo di avvocati e dottori che lo circondavano e lo adulavano , rendendo ogni suo desiderio reale , solo per avidità monetaria. Del perenne e dannato rapporto con suo padre Joseph che continuava a torturarlo chiedendogli soldi in prestito per risolvere i suoi vizi e i suoi sprechi. I matrimoni finiti male e la sofferenza nello scoprire l’avidità e il tradimento di certe donne e molti amici. Infine …. la disperazione , la rinuncia , la sfiducia , il tormento , la vergogna per crimini orrendi mai commessi … quindi la via più breve : anestetizzare il suo cuore e la sua anima, martorizzando il suo corpo. Per la precisione, il suo volto.
    Anche se un bagliore rimaneva … I suoi adorati e amati figli!
    Ma sarebbero stati abbastanza per smettere? Per trovare la pace ?
    Frank era fiducioso. Credeva che l’aiuto di Shmu potesse farlo ragionare , potesse rincuorarlo , convincendolo che il mondo fosse ancora popolato da esseri genuini e buoni . E poi …..
    “ E poi … ci sei tu Rahel! “ fece una pausa mentre io poggiai la mia stanca testa sul bancone della grande isola, al centro della cucina . Nascosta dalle mie braccia. Posò una mano sulla mia spalla per darmi ulteriore coraggio e continuò …
    “ … Era in uno stato di apatia , di lenta agonia … era come imprigionato! Non riusciva più neanche a comporre e ciò è estremamente frustrante per uno come Michael! Ma poi ….. sei arrivata tu come una ventata d’ aria fresca ! L’hai scosso , l’hai risvegliato. Ha ricominciato a scrivere …. L’hai ispirato! Non lo direi se non fosse vero , Rahel!”
    Ripensai alla sua scrivania e alla miriade di fogli scarabocchiati e scritti a metà . Non osai violare la sua privacy leggendoli , ma quando vi buttai un occhio per pura curiosità capii che erano canzoni. Gli unici titoli che potei ricordare furono … “The lost Children” e “Speechless”.
    Non risposi . Non avevo la forza per farlo. Alzai solo la nuca e lo guardai , implorandolo di non continuare perché sarei potuta scoppiare da un momento all’altro. Non riuscivo più a contenere quel turbinio di emozioni. Tutti , mi davano un ruolo fondamentale per la sua salvezza. E se non fossi stata in grado di salvarlo? Se fossi stata la sua asfissia anziché il suo ossigeno?
    “ So cosa stai pensando! Come possono due persone , due perfetti sconosciuti ,essere tanto simili e avere bisogno l’uno dell’altro? Non so risponderti , Rahel! Posso solo dirti che , delle volte , la forza dell’amore è improvvisa , violenta e incrocia le nostre vite con altre per un motivo ben preciso! Io sono fatalista ! Credo nel destino ! Michael crede in Dio ! Quando ha un momento libero, solitamente la sera , legge alcuni passi della Bibbia. Tutto , per lui gira intorno all’amore poiché è voluto da Dio . Dio è amore !Amore è libertà. Tu sei un dono di Dio. Si è sentito libero dalla prima volta che ti ha vista! Ma come tu sai , la lotta tra il bene e il male è secolare! Si trova in mezzo a due fuochi … e il male è ancora forte! Cerca di capirlo e di non giudicarlo! Ha avuto una vita intensa e intrisa di dolore. Se fosse stato un altro uomo avrebbe perso … Ma lui è forte. Sta combattendo da un’eternità e capisco che delle volte ci sono giorni più tormentati di altri. Ama la vita , ama Prince e Paris e ora ….. “
    Lo interruppi . Non volevo sentire quella parola! No! Scesi dallo sgabello e lo abbracciai!
    “ Torno da lui ! Potrebbe aver bisogno di altri integratori!” mi voltati e mi diressi al piano superiore ma …
    “ …Rahel …” Mi fermai dandogli le spalle
    “ … Anche lui potrebbe essere la cura giusta per te ! Non credere che non abbia capito. Sente le paure nei cuori delle persone! Sente ciò di cui hai bisogno! Ci siete dentro, irrimediabilmente. Non potete più tornare indietro!”
    In un sussurro , esausta , riuscii a sibilare … “ Lo so Frank … Lo so!”

    **
    Sento la testa pulsare! E’ come udire il rombo di un tuono durante una tempesta rimbombare in cielo facendo tremare le mura della tua dimora. Quella dimora è la mia testa! Vorrei aprire gli occhi ma non credo di avere la forza per farlo. Ho la volontà ma non ho la forza.
    Il mio corpo trema . Ho freddo , tanto freddo! Nuovamente quelle fastidiosa sensazione di avere un ago nel braccio. Apro gli occhi quel poco per notare una flebo! Ma ora non sono in ospedale , sono nella mia stanza. Ne riconosco i contorni e il tepore.
    Ricordo tutto ! Come sempre , quando mi anniento! Preferirei perdere la memoria! Ma credo che questa sia la punizione divina per peccare di codardia. La codardia di non sopportare e di non resistere per affrontare il nemico! La porta si apre lentamente e nella penombra mi sembra di vederla. Sto impazzendo! La mia mente , ormai malata , crea immagini familiari che desidererei avere qui con me! Anche il suo profumo è così presente da sembrare reale! Apro del tutto gli occhi e la osservo più nitidamente. Mi acciglio per un breve istante , desiderando che se ne vada. Desiderando che sia un maledetto sogno , perché non voglio che mi veda in questo stato.
    Credo che sia tardi per pretendere questo … vero Applehead? Si! Parlo con me stesso quando gli eventi prendono un verso che non condivido! E questo non lo tollero! Non tollero che sia qui e che mi abbia visto debole e dannatamente disperato! Non un’altra volta!
    L’orgoglio mi divorerà , prima o poi! Mi odio , sono così incostante!
    Nota il mio risveglio ma non dice nulla. Si avvicina per controllare la flebo e fugacemente i suoi occhi si posano nei miei. E' così bella! E' sempre , insopportabilmente bella! Sono senza parole , ecco come mi fa sentire ! Ci sarebbero mille modi per descriverla e per descrivere ciò che provo ma in sua presenza perdo le parole . Sono muto! Non mi è data la grazia di trovare l’espressione adatta per descrivere la .. passione che sveglia in me. Potrei non chiedere nient’ altro ora che è qui , potrei morire e non me ne preoccuperei. Essere portato via dagli angeli pacificamente, poiché l’ultimo viso visto è il suo.
    Mosse delicatamente le sue dita sul mio dorso per chiudere la flebo, ormai terminata , e io non frenai l’istinto di stringere il suo polso con l’altra mano. Assecondai quell’impulso. Ogni volta che mi lasciavo trasportare dalle mie emozioni nei suoi confronti mi sentivo libero. Felice ! Lei … mi liberava ! Si fermò , sospirò e non osò guardarmi! Era rimasta delusa da me ? Provava pena per la mia condizione ?
    Accarezzai il palmo della sua mano , per poi tirarla delicatamente verso di me , invitandola a sedersi. Accettò l’invito. Mi alzai lentamente , posando la schiena alla testata del letto. La guardai incessantemente , mentre lei, invano, cercava di sfuggirmi. Le accarezzai il volto , facendo scivolare le mie dita tra quelle alghe che le imprigionarono dolcemente. Ora, il mio corpo stava riacquistando i sensi!
    Sospirò nervosamente … e questo spezzò anche il mio respiro , diventato incostante dal desiderio. Non riuscivo e non volevo separarmi da lei. Era come miele! Mi imprigionava nella sua melata , rendendomi dipendente col suo nettare. La medicina di già tremila anni fa considerava il miele purificante, afrodisiaco , dissetante, antitossico ,refrigerante e cicatrizzante. I Greci lo consideravano "cibo degli dei", Pitagora lo raccomandava come alimento per una vita lunga. Lei era tutto questo! Lei era il mio cibo!
    Cercò di tornare in sé , separandosi garbatamente da me …

    “Quello che ti è successo oggi non è molto diverso dalla volta scorsa! Le tue care medicine ti hanno intossicato!” il suo tono era velato da sarcasmo e rimprovero … “Vanno prese con cautela e mai mischiate . Se fosse possibile eliminarle sarebbe meglio per la tua vita e per la vita di chi ti circonda . Ti ho avvertito Michael , potrei non esserci la prossima volta e … potresti rischiare pericolosamente!”
    Le mie labbra si incresparono in un sorriso beffardo e sicuro …. “ Ma ci sei stata anche stavolta !”
    Percepivo ciò che provava! L’agitazione , il tremore del suo corpo , i mille pensieri che si mescolavano nella sua mente cercando un barlume di razionalità … Sentivo il suo cuore palpitare più del mio , ora ! Ero eccellente a percepire gli stati d’animo altrui , ma i suoi li sentivo pari ai miei, li avvertivo dal suo sguardo. Dal suo appetito!
    Studiò le mie parole per qualche attimo , silenziosamente. Inclinò la nuca da una parte, guardandomi come se davanti a lei ci fosse un’ estraneo e non più io. Capii esattamente il motivo del suo tentennamento. Ecco il mio doppio! So confondere le idee abilmente. Ma l’avevo avvertita! Vorrei evitarle tutto questo ma continua a correre in mio aiuto e io sono consapevole del mio profondo egoismo , in sua presenza.
    Questa volta , non la lascerò andare. Non mi fermerò!
    Si tolse gli occhiali , lasciandoli penzolare sul petto . Si legò i capelli con l’elastico che aveva al polso e … “ Michael , riesci a capire quanto sia pericoloso tutto questo? Quanto , queste medicine , creino dipendenza ? Ci sono cure di disintossicazione molto efficaci e altri rimedi per prendere sonno e alleviare i dolori!” Guardò la mia mano ,ormai libera dalla flebo. La nascosi sotto il lenzuolo perché sapevo cosa avrebbe detto tra qualche secondo ….
    “ … e con il Lupus non dovresti prendere dei narcotici così potenti. La tua cura è sbagliata!“
    Odiavo essere malato in quel modo . Odiavo che lei lo sapesse . Ero debole fisicamente e impotente per evitarlo. La mia voce fù un rantolo rauco e rabbioso ….
    “Non posso più liberarmene . Mi servono! Ogni giorno convivo con dolori insopportabili alle gambe e alla schiena. Resisto per qualche giorno … ma poi diventa impossibile anche prendere sonno. Ne sono costretto! Credi che se potessi non le eviterei? E poi …. alleviano i miei tormenti. Grazie a loro dimentico!”
    Mi liberai dalle lenzuola perché volevo alzarmi. Mi aiutò senza opporsi. Una volta in piedi, davanti a lei, mentre mi teneva le mani per paura che perdessi l’equilibrio … con voce sottile e bassa mi disse …
    “ Potresti provare con i bagni caldi … per tenere a bada i dolori intendo! Ci sono cure specifiche e più efficaci .. Fallo almeno per i tuoi figli!” abbassò lo sguardo.
    Non mi mossi da quella posizione , le nostre mani erano ancora le une nelle altre … Le strinsi forte e le risposi in un sussurro …
    “ Perché ti preoccupi così tanto per me , Rahel?”
    Sentii nuovamente quel tremore. Mi avvicinai al suo corpo .Lasciai la presa delle sue mani e le feci scivolare lentamente lungo le sue braccia fino ad accarezzarle l’estremità del collo. Il contatto della sua pelle con la mia bruciò come un fuoco incontrollabile. Ancora il calore di quel corpo . Ancora quel languore …. Quella sete … quella fame ! Chiuse gli occhi e dischiuse le labbra , come per riprendere fiato. Le presi il volto tra le mani e le baciai la fronte. Inspirai il suo profumo fino a farlo entrare nel profondo del mio Io. Oddio , come mi liberava ! Mi sentivo VIVO!
    Baciai le sue palpebre e con le labbra ancora su quella pelle fresca e vellutata le bisbigliai ….
    “ Rispondimi … Perché?”
    Poggiò le mani sulle mie … “ Perché … rabbrividisco al solo pensiero che tu possa farti del male. Perché … non riesco a starti lontana neanche un secondo … Perché sono irragionevole e masochista … “ quelle parole le morirono in bocca soffocate dalla tensione
    Adagio, le baciai la guancia , lasciando che le mie labbra frizionassero la sua pelle … Continuando a chiederle il perché tra sussurri e carezze . Carezze che abbandonarono il suo viso e proseguirono verso la nuca fino a scendere alla schiena .. per poi giungere ai suoi fianchi e terminare con il completo contatto del mio corpo contro il suo.
    Sapevo cosa stavo provocando in lei poiché a sua volta , lei , lo stava innescando in me . Affannosamente , continuò …
    “ … Perché la tua assenza mi soffoca e la tua presenza mi da ossigeno. Ma il più delle volte …. mi sento in bilico … Tra la ragione e l’istinto , tra il tuo desiderio e la paura … tra la tua dolcezza e il tuo doppio. So di cosa ho bisogno ! Ma al contempo sono certa che questo bisogno sia troppo grande per essere contenuto nel mio piccolo cuore! “ fece una pausa “ Tu … sei … il mio … bisogno!” Scandì questa frase lentamente , parola per parola.
    Quell’ultima parola … bisogno … mi lacerò il cuore ! Scavò un baratro nel mio stomaco , risucchiando tutti i miei organi. Mi ero svuotato e riempito del suo amore . Mi sentivo .. nuovo , forte , capace di scalare una montagna con le mani nude, solo grazie a lei.
    Proprio in quel momento persi il controllo . Le afferrai i fianchi e tra il fremito e il delirio del mio corpo , posai le mie labbra sulle sue. Le baciai freneticamente , lasciandola basita …. Affogandovi questa frase …
    “ Sei la mia speranza .. e non voglio più resisterti! Voglio avere tremendamente paura! … ”
    La spinsi , continuando a baciarla , contro la scrivania sotto la grande finestra dalla quale troneggiava, beffardo, il riflesso della luna. Quello spicchio di luna rideva di noi , poiché consapevole da tempo della nostra debolezza. La sollevai e l’appoggiai sulla scrivania , gettando a terra con un gesto fulmineo le mie canzoni , continuando a bearmi delle sue labbra. Tutto, intorno a me era ovattato , la testa mi girava come una giostra , c’era spazio solo per quella dolce ossessione. Ancora una volta il suo sapore . Lo ricordavo esattamente così …. Invitante e fruttato. Il suo profumo mi dava i brividi e percepire il suo corpo così intimamente accostato al mio mi avrebbe fatto esplodere da un momento all’altro. Gradualmente rallentai la mia foga , estasiandomi della carnosità delle sue labbra. Ne assaporai prima uno poi l’altro . Poi … tutto diventò lento e agonizzante : i nostri baci , le mie mani discrete sui suoi seni e timide tra le sue gambe .
    Aprii gli occhi per un momento e la vidi . Completamente in estasi , beata , senza più quel tormento in viso. Era meravigliosa . Più abbagliante della luna stessa. Era quel barlume nelle mie notti buie e inquiete , il mio sole nelle giornate nuvolose . Era la mia vita. Rimasi attonito da quei pensieri e mi fermai. Dischiuse gli occhi , incredula e ancora trepidante . Poggiai la mia fronte sulla sua , stanco come da una lunga corsa ….
    “… Vorrei farti capire ciò che il mio cuore chiede esausto di esprimere poiché non è più in grado di contenerlo ma …. perdo le parole! In tua presenza sono senza parole, Rahel .. Per la prima volta!” l’ultima frase perse consistenza . Mi prosciugava .
    Sorrise , rassicurandomi . Posò un vellutato bacio sulle mie labbra e sussurrando …
    “ Non è necessario che tu dica niente. Ora , sento il tuo cuore ! Lo sento , Michael … Sono i tuoi baci , le tue carezze a parlare per te!” Accarezzò accuratamente i miei capelli , intrecciandone una ciocca tra le dita. Guardò interamente il mio viso , come se stesse contemplando qualcosa di angelico e irreale. Qualcosa che da un momento all’altro le potesse sfuggire di mano. Nei suoi occhi leggevo la preoccupazione. Improvvisamente si coprì il volto con quelle mani che mi stavano dando sollievo … Potevo sentire i suoi lievi singhiozzi …
    “ La ragione mi ha abbandonata. Non riesco più a lavorare , a curare i miei pazienti a …. concentrarmi sui miei figli. Hai preso il pieno possesso di me , Michael ….. “
    Pronunciò il mio nome come fosse un’implorazione . Come se mi implorasse di lasciarla andare. Ma io non ne avevo intenzione. Continuò ..
    “ … Sai cosa vuol dire passare dieci anni della propria vita , sola ….?! Con la convinzione di non aver bisogno di nient’altro tranne che dei tuoi figli e del tuo lavoro?! Con la convinzione di aver conosciuto abbastanza l’amore da poterne fare a meno?! Da evitarlo! Ma poi …. arrivi tu … e senza preavviso mi sconvolgi dolcemente. Credevo non fosse più possibile …..”
    “L’amore, non è mai facile! Non è un sentimento scontato, ma qualcosa di enormemente complesso e pauroso , Rahel ! Credi che io non abbia timore? Ho sofferto anch’io , troppe volte. Ma ciò di cui ho più paura ,è di quello che potrei farti , di come potrei ridurti. Ho paura di quello che sono! Sono egoista e incostante e ho un modo malato di amare! Io … non voglio distruggerti , voglio darti la pace ma … guardami ! Sono il fantasma di me stesso!”
    Posò le sue labbra sulle mie per impedirmi di continuare . Ancora quelle vertigini! Ogni volta che una parte del suo corpo si univa a me , una tempesta si scatenava all’interno della mia anima. Anche solo la sua vicinanza provocava ciò! Cominciò a darmi piccoli e profumati baci agli angoli delle labbra , sul mento , sulla punta del naso per poi tornare alle labbra …. Avvolse le mie mani tra le sue accostandole al petto. Sentivo il suo cuore pompare all’impazzata …
    “ Ora , sono qui ! Non ti permetterò di continuare a farti del male e .. non ne farai a me . Ne sono certa! Sei una creatura così buona , Michael!”
    “ Non fidarti di me , Rahel ! Posso perdere il controllo!” dissi arreso
    “ Vorrà dire, che sarò anche il tuo controllo!”
    Mi guardò a lungo . Il suo sguardo mutò in ardore e bisogno. I nostri pensieri andavano di pari passo. Attentamente portò le sue dita affusolate sul mio collo , imprimendo delicati tocchi. Si avvicinò prudentemente , continuando a guardarmi e … mi regalò umidi baci su quest’ultimo. Mi abbandonai a quelle miriadi di sensazioni , inclinando la testa da un lato. Nuovamente quei sospiri. A farci compagnia solo i nostri affanni. Poi fece scivolare le sue mani sotto la mia maglietta provocandomi la pelle d’oca e un respiro talmente profondo da annegarci il cuore. Fermò i suoi baci e si avvicinò pericolosamente al mio volto , con un sorriso compiaciuto. Mordendosi il labbro inferiore soffiò queste parole …
    “ Hai i brividi! Forse , dovrei fermarmi !” Ora , si stava divertendo a provocarmi e a pensarci bene incominciava a piacermi più di quanto lo fosse stato finora.
    La sfidai silenziosamente portando il suo bacino contro il mio in un gesto deciso e veloce. Mi inumidii le labbra accennando un ghigno beffardo …
    “ Potresti cercare di scaldarmi!” Abbassò lo sguardo compiaciuta e imbarazzata. La sua dolcezza mi spiazzava. La sua sensualità mi accendeva.

    Tuttavia … proprio in quell’attimo, bussarono alla porta . Avrei voluto ignorare l’intruso, ma sapevo benissimo di chi si trattasse e doveva essere alquanto preoccupato poiché bussò una seconda volta.
    Ora, era tutto così buffo. Trattenemmo le risa …
    “ Sciiii …. Non voglio aprire!” bisbigliai
    “ Michael , è impensabile! Frank è preoccupato e esausto!”
    “ Voglio continuare quello che ho iniziato e che non riesco mai a terminare, Dottoressa!” Avevo cominciato a stuzzicare il suo lobo. Apprezzò il gesto lasciandosi andare per qualche breve e voglioso istante ma poi riprese il controllo della situazione , continuando ….
    “ Michael … glielo devi ! Sii ragionevole!”
    “ Te l’avevo detto che ero fuori controllo!” sussurrai voglioso cercando di baciarla, ma me lo impedì
    “ Ok! Ora , il tuo controllo ti ordina di aprire quella porta! Altrimenti sarò io a farlo!”
    Si allontanò da me e fù come se perdessi una boccata d’aria. Respirai a fondo cercando di riacquistare la calma. Ci riuscii. Quando volevo ero ostinato! Scese dalla scrivania, si ricompose e mi passò accanto sfiorandomi la mano …. Bisbigliando , guardandomi negli occhi maliziosamente …. “ Hai bisogno di me stanotte , sei ancora debole. Abbiamo tutto il tempo che vuoi!” Mi baciò delicatamente la guancia e andò ad aprire .

    Mi farà impazzire !Sono giunto a questa conclusione!
    Anzi , sono già impazzito , rasento la follia!
    Sono folle di lei!



    **
    Frank era realmente distrutto, a pezzi! Chissà la paura che provò nel vedere il suo migliore amico nuovamente privo di sensi. Ci vuole coraggio e sangue freddo per gestire questo genere di situazioni, per non perdere il controllo e prestare i primi soccorsi in modo adeguato. Ma poi si crolla. Siamo umani , quindi deboli !

    Debolezza!

    L’amore è la più nobile debolezza dello spirito.

    Amore!
    E’ lui nel pieno delle sue forze. Quando il languore dei suoi baci mi riempiono le labbra , l’ossessione del suo corpo pervade la mia anima , le sue carezze annientano i miei sensi. Chiedendo di più , ancora e ancora di più ,fuori da ogni possibile concezione umana , ma prettamente spirituale.

    Spirito!
    Muoio vivente , rinasco spirito! Mi eleva! Ha il potere di farmi perdere tra le sue braccia non desiderando altro. Mi svuoto perdendo consistenza e rimanendo una fluttuante nebulosità. Incapace, ormai , di nulla. Il controllo è perso e la ragione annientata al cospetto di tale ardore. L’ardore è lui. Lui è la mia totalità . Poiché indescrivibile , inesauribile e irreale per quanto perfetto ai miei occhi.
    Sono condannata . Sto tremando per lo smarrimento . Mi arrendo ! Ti prego non abbandonarmi.



    **
    Dopo una lunga chiacchierata, Frank decide di congedarsi , tranquillo per la mia presenza. Ora siamo soli nuovamente. Avvolti dal tepore di quella stanza ormai familiare.

    Silenzio. Sguardi. Respiri. Sospiri. Sto fremendo ….

    La finestra è aperta , una leggera brezza fa fluttuare i miei capelli come alghe marine mosse dalla corrente. La mia pelle trova refrigerio dal calore che il suo sguardo, attento e indagatore, mi provoca. Parlami , ti prego parlami . Dì qualcosa , perché ho bisogno di sentire le avvolgenti note delle tua voce nascere dalla tua bocca per poi sbattermi contro, scivolandomi addosso . Solleticando e risvegliando ogni parte del mio corpo , anche la più nascosta.

    “Rilassati , Rahel” bisbigliando il mio nome è così tenero e disarmante.
    Un’altra leggera brezza scioglie i nodi dei veli del baldacchino che ricadono morbidi intorno a noi , avvolgendoci in un regno quasi irreale , candido. Ho come l’impressione di trovarmi in paradiso. Mi sorride , si avvicina accarezzandomi l’intero viso placidamente , soffermandosi sulla mia guancia. Ho l’istinto di frenarla con la mano , prolungando quel contatto , affondando il mio volto in quella cavità. Ne inspiro il profumo , chiudendo gli occhi. Lo sento più vicino. Posso percepire il battito del suo cuore , il suo respiro accelerare. Apro gli occhi e le sue dita scorrono sulle mie labbra disegnandone i contorni , desiderandole. Socchiude le sue ,le umette e azzera le distanze.
    Lambisce le mie , assaporandone una alla volta, discretamente. Tra loro affoga queste parole …
    “Sai di …. mare , di miele … “ mi bacia ancora “ … di frutta , di libertà ... di vita “ mi bacia ancora e ancora , più appassionatamente “… di amore …” scandisce quest’ultima parola come per imprimerla eternamente nella mia memoria .
    Mi sento morire. La sua lingua cerca avidamente la mia , ma conservando la discrezione . Vacillo per un attimo e sembra accorgersene .Si ferma per guardarmi negli occhi , inclina la testa da un lato e attende una mia parola …
    Abbasso lo sguardo , stringo le sue mani tra le mie … “ E’ passato cosi tanto tempo … Troppo tempo , Michael ! Sono nove anni che ….. Io …. Me ne vergogno terribilmente ! Ma … “
    Non riuscii a concludere la frase perché lui mi interruppe , bloccando le mie labbra con un dito …
    “ Sciii … non continuare. Non è necessario .” Il suo sguardo è così rassicurante e comprensivo!
    In quel momento non mi sarei sentita al sicuro in nessun luogo se non tra le sue braccia. Si sarebbe potuto squarciare il cielo , un uragano minaccioso mi avrebbe potuto travolgere , e io non avrei avuto paura, poiché accanto a lui ero al sicuro. Era la mia barriera dalle aggressioni esterne , una fortezza alta e resistente dove rifugiarmi nei momenti bellicosi. Si portò a capo del letto adagiandosi alla testata , invitandomi a raggiungerlo. Mi attirò verso di lui prendendomi delicatamente per mano. Mi arresi silenziosa.
    “Vieni qui!” Con dolcezza ed estrema pacatezza poggiò la sua mano sul petto, spronandomi a rilassarmi. Il suo sguardo era limpido , sincero , desideroso di tranquillizzarmi poiché il mio benessere era anche il suo. E io … incapace di non credergli! Mi abbandonai sul suo cuore , cullata da quei battiti regolari che , ora , scandivano il ritmo del mio respiro . Avvolta da quelle braccia che sapevano cullarmi , e accarezzata da quelle mani che avevano il potere di convincermi.
    Portò quel candido lenzuolo su di noi
    “ Voglio che tu riposi. E’ stata una lunga e impegnativa giornata. Ti ho distrutta , ti ho costretta a stare lontana dai tuoi figli e …. ti ho fatta preoccupare inutilmente!” lambì i miei capelli con movimenti lenti e affettuosi , pettinandoli con le sue fresche e magre dita.
    Alzai la nuca per guardarlo negli occhi . Ora , le nostre labbra erano nuovamente vicine. Ne percepivo l’elettricità e il profumo. Socchiusi gli occhi e gli lanciai uno sguardo di dissenso ..
    “ Niente è inutile , quando si tratta di te . Niente è più importante di te , Michael! “
    “ I tuoi figli lo sono!” Pronunciò quelle parole con una sicurezza tale da ammutolirmi. Ma io ebbi la prontezza di rispondergli.
    “ I miei figli sono al sicuro. Sono al corrente del lavoro che faccio. Comprendono le mie assenze!” Mi guardò fugacemente.
    “ Non accadrà più. Non ti costringerò a scegliere tra me e loro . Non sarò più un ‘urgenza !” Era deciso .Si accigliò.
    “Invece si , lo sarai sempre . Sarai sempre la mia unica e indispensabile urgenza !” A queste parole mi strinsi più avidamente a lui , affondando il mio volto nell’incavo del suo collo . Riuscivo a percepire il pompare della sua giugulare.
    “ Ma non in questo modo malato. Voglio migliorare , voglio essere la tua urgenza , lo desidero davvero , ma benevola e non … malsana !” Ricambiò il mio abbraccio. Con forza e sicurezza ma irrimediabilmente disperato.
    “Michael , guariremo insieme. Te lo giuro . Te lo giuro su …. “
    “Non giurare ! Potresti non poterlo mantenere ! “ Cominciò ad accarezzarmi discretamente la schiena provocandomi brividi in tutto il corpo. Allentando quell’inconsolabile morsa.
    “ So di cosa sono capace ! " gli sussurrai , ormai rapita dai miei sensi.
    Si fermò . Ora il silenzio. Potevo percepire il suo affanno , eccitato eppure pieno di paura. Fece scivolare la sua mano sul mio braccio fino ad intrecciare le nostre dita. Col pollice mi regalò piccole carezze su una porzione di pelle . Chiusi gli occhi e mi lasciai andare , ancora una volta.
    “ Ma non sai di cosa sono capace , io ! Ancora , non sai cosa vuol dire realmente perdere il controllo!” Mi baciò la fronte , lentamente. E ancora su di essa mi disse …. “ Rahel … “
    “ Si , Michael …. “ Sentivo che avrebbe detto qualcosa di spiacevole
    “ Scusa …” lo accennò appena
    “ Per cosa ? “ Gli risposi , quasi in un balbettio.
    “ Per quello che farò ma …. che non vorrei fare !” Le ultime parole gli morirono in gola , in un lamento. Mi strinse ancora di più , come se non volesse lasciarmi andare. Come se volesse fermare quel momento per sempre. Per l’eternità!
    Non volevo pensare a niente di orribile , non volevo perderlo e non sarei scappata . Avrei affrontato i suoi demoni a spada tratta , sconfiggendoli e bruciandoli in una voragine infernale con i miei. Volevo liberare la sua mente, rendere i suoi pensieri leggeri e felici. Fargli riconquistare la libertà , la fiducia in se stesso .Volevo guarire le sue ferite , fisiche e spirituali. Non aveva importanza quanto tempo ci avrei messo . Ce l’avrei fatta. Solo questo contava . Salvarlo. Salvarlo, anche sacrificando me stessa !
    Alzai il busto . Il suo sguardo era pensieroso e vacuo . Lo convinsi a guardarmi portando il suo volto verso di me con la mano. “No .. Michael ! Fidati di me !”
    Solo in quel momento posò, nuovamente, quegli occhi di cioccolato nei miei. Da quello sguardo mi sembrò di percepire tutto il suo universo interiore. Tutti i suoi ricordi , le sue esperienze. Bastava guardarlo negli occhi per essere certi della sua grande bontà. Gli occhi sono lo specchio dell’anima. La sua anima era sincera e pura. Eppure ognuno di noi ha un’ombra. La sua incombeva beffarda e potente ,cercando di sovrastare tutto ciò che lo circondava. Ma io avrei vinto. Ne ero certa.
    “ Lo sto facendo ma …. “ Lo ammutolii con un bacio . Rapido e interminabile. Mi separai da quelle labbra vellutate e invitanti cautamente , come se al mio distacco dovesse accadere qualcosa di incontrollabile e inaspettato. Ancora su di esse , sfiorandole , mormorai ….
    “Parlami dei bambini che hai salvato . Raccontami delle favole , Michael . Favole a lieto fine .Ti prego!” Chiusi gli occhi , ancora su di lui.
    Percepii il suo sospiro. Stava frugando nella sua memoria per scegliere i ricordi più adatti. I più felici. Ora ,ero capace di riconoscere i suoi stati d’animo anche ascoltando il ritmo del suo respiro. Stava diventando un libro aperto per me. Ma quanto si sarebbe spinto oltre? Quanto si sarebbe spogliato, davanti a me ? Avrebbe avuto la volontà di rimanere costante? Il mio cuore si contrasse in una stretta soffocante e lancinante, al cospetto di quei dubbi. Dovevo avere fede. Solo quella, poteva darmi la forza per aiutarlo.
    Le sue labbra si piegarono in un sorriso amorevole …
    “Sei così disarmante! .. Mi lasci senza fiato. Non ho mai conosciuto una creatura come te!Hai quella fede che , delle volte a me manca !” Mi baciò una mano, poi l’altra . Adesso , non era più colui che , qualche ora prima , voleva possedermi con ardore e passione. Era semplicemente un uomo smarrito, con l’innocenza di un bambino e l’apprensione di chi ama .
    “Ti racconterò tutto ciò che vuoi … ma ad un patto!” Sfoderò un sorriso sghembo. Come se stesse ponendomi un indovinello! Lo guardai perplessa , emettendo solo un verso di curiosità …
    “Che tu dormi …. amore mio !” Emise una tenera risata , notando la mia espressione arresa .
    Acconsentii buffamente , con un semplice cenno della testa . Non avevo più la forza di parlare e di resistergli.

    Mi fece distendere completamente , coprendomi accuratamente e sistemando i cuscini. Ci accoccolammo uno davanti all’altro. Le sue mani accarezzarono la mia nuca , le sua bocca pronunciò queste parole ….
    “ … Incomincerò col raccontarti di Farkas. Della mia piccola ma combattente Farkas!”
    Le sue parole mi cullarono , finché non mi addormentai! Avvolti in quella porzione di paradiso creata a posta per noi . Quello spicchio di perfezione che , in quel momento , sembrava intoccabile e benedetta.

    “L'inferno è un rifiuto d'amore. L'inferno c'è già su questa terra così come il Paradiso … e la morte non è altro che una continuazione di quello in cui noi siamo. Il Paradiso è l'accettare di amare, è vivere come Gesù, questa è la cosa stupenda che andiamo a dire nel mondo con la vita e con i fatti”

     
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