A t h o u s a n d l i v e s

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  1. °RobyMJ°
     
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    ahahahahah non posso crederci, stavo morendo dalle risate... :D
    questa storia mi fa già morire... è stupenda in tutti i sensi ma mi sembra di dire cose assolutamente ovvie
     
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  2. StefyJackson91
     
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    che bello questo capitolo..la sorella di Sue è molto simpatica..chissà cosa succederà in questa storia :shifty:
    Ale sei un genio!
     
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  3. marigold80
     
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    Ale :love:
    Tu già sai...
    Prenota alla svelta il volo per Las Vegas...
    Io porto le fedi... ;)
     
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    Finalmente... oggi ho avuto il tempo di leggere i primi capitoli :**: e, prima di tutto, sono mooolto contenta per questa tua nuova 'creazione', Ale, anche perchè sapere chi è l'autrice è già una 'garanzia' :rolleyes: e poi mi piace già tanto com'è iniziata, il modo in cui è narrata e come sono 'presentati' Michael e Sue :occhi:

    Il secondo capitolo è troooppo simpatico poi :lol: che ridere


    Troppo forte la conversazione telefonica tra le due Sister :D :P


    Non vedo l'ora di leggere i prossimi :**:

    Edited by 'Gabri' - 6/1/2011, 00:02
     
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    Monica :wub: partiamo presto mio tesoro...
    Ale :hug: e io che farei senza di te? :**:
    Cinzia,la storia PER IL MOMENTO non è ambientata nella tua era preferita :P

    CITAZIONE
    P.s: Ale avrei bisogno di parlarti in pvt. Ti avevo scritto in tag ma ora mi risulta "vuota", inoltre non riesco a mandarti msg pvt. Dove posso contattarti?

    Ho problemi con gli mp,non so nemmeno io cosa sia successo. :unsure: in caso prova a mandarmi un'email ;)

    Grazie
    in special modo a tutte quelle di voi che hanno lasciato un commento
    :**: :**: :**:
    siete dei tesori
    ...e anche ai lettori silenziosi :D





    O K E V E R Y B O D Y
    that's a crap




    image

    E
    taglia!”
    Michael abbassò le mani e rilassò l’espressione,Joe smise di digrignare i denti,tolse i malefici occhialetti che quasi gli rientravano nelle orbite e tese una mano per aiutarlo a rialzarsi da terra.

    “Bella questa,mi hai fatto quasi paura Joe!”
    Lo stuzzicò ironicamente una volta in piedi,ma l’uomo parve non badarci e si allontanò veloce chiedendo dell'acqua.

    “Perfetto,perfetto così!”
    Jerry batté le mani due volte guardando il piccolo schermo che aveva davanti,dove l'immagine della colluttazione era rimasta fissa sull'ultimo secondo.

    “Puoi farmi il replay la scena Jerry? Sei sicuro che l’inquadratura in quel modo sia più efficace? Sai non vorrei che sembrasse…non lo so,forzato.”
    Michael gli si avvicinò sciogliendo il codino basso con aria pensierosa. Nel sentirlo il regista si portò pollice ed indice alla base del naso e la massaggiò lentamente,poi gli rivolse uno sguardo esasperato.

    “Mike è la quindicesima volta che facciamo questa scena,è perfetta,esattamente come la vogliamo,perché continui a non essere convinto?”
    Era vero. Tecnicamente non c'era nulla fuori posto: Mr Big scopriva lui e Katy,legava la bambina,Michael cercava di salvarla ma veniva preso in trappola e poi cominciava la lotta. Eppure non si dava pace.
    Jim e Colin,i co-registi, si avvicinarono al monitor dal quale Michael stava rivedendo la sequenza appena girata,avevano sentito il tono irritato di Jerry ed erano guardinghi nel caso in cui il collega fosse stato tentato di azzannare una carotide da un milione di dollari.

    “Non lo so,non lo so non mi piace. C’è qualcosa che non quadra…”
    “Ma perché MJ,vorrei sapere cosa c’è che non ti piace.Tu corri, lui ti tende una trappola,rete,ti cattura e poi minacce e urla,tante urla. E’ meraviglioso! Ragazzo mio,secondo me non sai nemmeno tu quale sia il problema per il semplice fatto che non c'è un problema!”
    Michael si portò una mano al mento. Effettivamente Jerry non aveva tutti i torti,quello non era il risultato che avrebbe voluto ottenere,ma d’altra parte non aveva nemmeno un’idea precisa di cosa volesse. Sapeva solo che non era soddisfatto.
    Prese una bottiglia di Gatorade mentre qualcuno già gli buttava un asciugamano sopra le spalle e diede un’occhiata eloquente ai registi.

    "Non lo so,ma non va bene."
    Si limitò a dire.Testardo e perfezionista com’era non aveva la benché minima intenzione di cedere ed ottenere un risultato così così,solo per andare avanti.
    Jerry si accese una sigaretta con la mano che tremava dalla rabbia.

    “Senti io ne ho abbastanza. Facciamo così,mezz’ora di pausa e poi di nuovo tutti qui. Rinfrescati il cervello e se non hai una soluzione per la fine del break passiamo oltre.
    Gli sbraitò contro mentre lui già non lo guardava più.
    Michael fece per andarsene e allora Jim,il più tranquillo dei tre,gli corse dietro e mettendo un braccio attorno alle sue spalle lo portò fuori dal set.

    “MJ,riposati. Ti mando qualcosa da mangiare alla roulotte? Hai bisogno di acqua,frutta,un gelato?“
    Chiese portandolo più lontano possibile dagli improperi che Jim gli stava lanciando dietro.

    “No,veramente no,grazie.”
    Disse con gentilezza mentre Karen si avvicinava per tamponargli il sudore e fissare il trucco. Rabbuiato,pensò altri due secondi a quell'inutile pausa che gli era stata imposta e poi parlò.

    “Anzi,Jim,una cosa. Potresti mandarmi Sue?”

    *



    Nondevoessereagitatanondevoessereagitatanondevoessereagitatanondevoessereagitatanondevoessereagitatanondevoessereagitatanonde...
    Non.Sono.Agitata. Ho solo la bocca asciutta come il deserto,le mani sudate da fare schifo e il cuore che ce la sta mettendo tutta per stabilire un nuovo record del mondo. E dire che ero in ufficio e stavo tranquillamente perdendo 9/10 della mia vista per annotare tutte le spese di food and beverage come aveva chiesto mio zio quando mi è venuto il primo colpo della giornata: Spalanca la porta "Sue,Jackson chiede di te,è nella sua roulotte." Chiude la porta.
    E ora che vuole? Procedo lentamente,guardandomi attorno con sospetto,magari si annoia e vuole farmi un altro scherzo,o prendermi un po’ in giro,o entrambe le cose. Che ne so,potrei piacergli come bersaglio.
    Mancano pochi metri,li percorro a testa bassa e poi con il cuore in gola busso.
    TOC TOC
    Silenzio.Se non risponde entro dieci secondi giro i tacchi e me ne vado.
    "Nove…otto…sette…sei,vai che quasi ci siamo,cinque..."
    “Avanti è aperto.” Come non detto.
    Giro la maniglia e sono dentro. Dentro dove pare essere passato un tornado. Il disordine regna assoluto,ci sono vestiti ovunque,scarpe ovunque,cinture,fibbie e cinghie ovunque,guanti,riviste a terra,un kit per il cucito sopra al tavolo,due pennelli da trucco dentro un vaso da fiori,in un cestino con la frutta un paio di occhiali da sole,snack alle arachidi sul divano,sulla soglia un paio di scarpe sulle quali quasi inciampo. Sicuri che sia lo stesso posto di ieri?
    Michael è fermo davanti al lavandino,le maniche della camicia celeste arrotolate sugli avambracci,sta lavando qualcosa,una mela.

    “Sue!”
    E nonostante il pandemonio che ci circonda basta il mio nome sulle sue labbra per far sì che lo stomaco mi diventi più incasinato dell'intera roulotte.

    “Buonasera…Mr…Salv…”
    Balbetto tentando di raccapezzarmi.

    “Ciao Michael va benissimo.”
    E ride di già.

    “Ciao Michael.”
    Sorrido timidamente e ingoio un rospo di mezzo chilo.

    "Ha detto mio zio che volevi vedermi. Ti serve qualcosa?"
    "Niente di particolare in realtà." Si asciuga le mani e poi da un morso alla grossa mela verde. E dire che non avevo mai considerato i vantaggi dell'essere una mela verde prima d'ora.

    “Ti ho fatta venire perché volevo scusarmi.”
    Eh?
    “Per ieri.”
    Il mio sguardo deve mostrare chiaramente la sorpresa,perché subito dopo mi regala un sorriso da far sciogliere l’Artide intero. Sincera:questo non me lo sarei mai aspettato.

    “Il bagno era per Jessica sai,come ho provato a spiegarti.”
    Già,le spiegazioni dovevano essere quelle lettere alla rinfusa tra un AHAHAH e un altro.Non mi stupisce che non le abbia capite.

    “Mi dispiace di averti fatto prendere un infarto.” Aggiunge abbassando un po’ la voce e guardandomi negli occhi.
    “E di averti schizzato dell'acqua gelata.”
    Spegne un po’ il sorriso concedendomi in questa maniera la forza di muovere qualche muscolo facciale.

    “Non fa niente davvero. Tanto…non è nulla.”
    Beh ovvio che non fa niente,come se potessi anche permettermi di protestare,di dirne quattro a Michael Jackson. Però è carino da parte sua scusarsi,e molto educato anche,in più,se proprio devo essere sincera,c'è da dire che puzzavo come la morte,per cui la doccia è in qualche modo cascata a fagiolo.

    "E' ok,davvero."
    Sorrido un po' più convinta di prima e lui si avvicina.

    “Siediti,vuoi qualcosa da bere?”
    La sua voce è morbida ed estremamente cordiale adesso, ed anche se sono davanti all'uomo più sexy del mondo ed i miei ormoni ballano la samba riesce a mettermi un tantino più a mio agio.

    “Sicuro? Non disturbo?” Dico con una vocina.
    In risposta libera un divanetto beige da un mucchio di pantaloni affastellati e mi fa cenno di sedere. La luce del tardo pomeriggio filtra dalle tendine semichiuse alle mie spalle e manda un bel tepore sulla pelle nuda delle braccia intirizzite per l’aria condizionata.

    “Siamo in pausa,Jerry e gli altri sono arrabbiati con me…mi hanno mandato a rinfrescarmi le idee.”
    “Già,ho visto.”
    “Hai visto?”
    Domanda curioso alzandosi di nuovo per aprire il frigorifero dentro il quale tentavo di sparire solo ieri.

    “Uh-uh. Ero nascosta dietro una delle scenografie del laboratorio,non mi perdo un ciak.”
    Un attimo dopo porta al tavolo un vassoio blu con delle bevande varie e due bicchieri sopra. Niente Whisky,niente Brandy,Cognac,nemmeno un Gin. Niente che possa essermi d’aiuto per non pensare a quanto sia tremendamente bello insomma,quindi decido per un banale bicchiere d’acqua.

    “Uh,ma non dirlo a mio zio ti prego! Mi ucciderebbe.”
    Ride ed annuisce.

    “E come ti è parsa l’ultima scena?”
    Chiede a bruciapelo mentre porto alle labbra il bicchiere che ha appena riempito. Oddio e ora cosa gli dico...,penso,deglutendo molto lentamente in modo da avere più tempo.
    Dunque: Lenta. Forzata. Fuori luogo. Quali di questi è l’aggettivo meno negativo?

    “Pessima.” Certo non questo.
    Michael mi guarda,un lungo sguardo indagatore,serio, poi prende il suo bicchiere,lo riempie e un secondo dopo mi punta gli occhi addosso,di nuovo. Ora mi caccia,me la sono cercata.

    “Lo credo anche io. Ma Jerry e gli altri non vogliono darmi retta.“
    Sospira portandosi alle labbra l'acqua e prendendone un primo sorso mentre il mio cervello bacato è già proiettato alla prossima telefonata con Anjelica: Cos’hai fatto di bello oggi Sue? Oh,nulla. Sono stata invitata a bere qualcosa con Michael per discutere sulle ultime scene di Moonwalker,ah!Mica pizza e fichi.
    “Non posso farci niente se sono perfezionista. Non rifilo schifezze,non io.”
    La sua voce mi risveglia dalle pavoneggianti fantasie. Si alza dal tavolo e si dirige verso il separé, offrendomi la celestiale visione della sua figura perfettal'ho detto io,nemmeno un grammo da buttare.Tuttavia il discorso si è fatto scomodo dopo il mio exploit,forse non avrei dovuto permettermi di giudicare, anche se ho detto solo la verità,ovvero che quella scena non è tagliata per il film.

    “Parlerò con tuo zio comunque,Jim mi sembra il più ragionevole.”
    Dice da dove non posso vederlo mentre lo sento rovistare rumorosamente in un cassetto. E mio zio non gli darà retta a meno che non sappia esattamente dove andare a parare. Lui non lo sa,mi pare chiaro. A quel punto mi mordo la lingua,una,due volte,ma un attimo dopo non riesco più a trattenermi.

    “Io non credo che girarla di nuovo sia la soluzione al problema Michael.”
    Dico tutto d'un fiato,e l'impressione di essermi giocata il lavoro mi scivola di nuovo addosso,gelida.

    “Se posso permettermi certo…”

    *



    Michael guardò ancora una volta il foglio sul tavolo mentre da fuori giungeva la voce di Carl,l’aiuto regista,che richiamava tutti sul set.

    ESTERNO: SOPRA TETTO
    I bambini guardano la strada.
    MJ Esce dalla casa e si abbassa il cappello osservando il cielo stellato.

    *Scena del laboratorio fino alla battuta Mr Big:Prendeteli! (senza minaccia di morte!)*

    ESTERNO:Fuori dalla casa.

    Colpi di mitra trivellano vetrine e abitato. Mr Big sgranocchia noccioline. Il plotone si allinea e Mr Big ride.

    MR BIG:
    “E’ stato fantastico. E’ stato veramente grandioso. Adesso portiamolo via al covo ragazzi,andiamo!”

    Vede la giacca,nessun corpo. *molto arrabbiato*

    MR BIG:
    ”Ma dov’è finito!?”
    Ombra di MJ che corre via.

    MR BIG:
    "Eccolo là catturatelo prendetelo,uccidetelo!"

    ESTERNO: Strade della città
    Inseguimento,le truppe di Mr Big si dividono per circondare MJ. Buio,fumo dai tombini,gioco di ombre (tipo gangster anni 40,tutti! ) MJ cerca disperatamente un posto in cui nascondersi. Mr Big dà ordini alla truppa tramite megafono. * magari un branco di cani all'inseguimento può aggiungere suspence.
    Viene spinto in un vicolo cieco,Mr Big esulta.


    E sotto appuntato con una grafia diversa.

    MJ si trasforma in una supercar e scappa dai cattivi.

    Quella era una grande idea. L’inseguimento d’effetto,i colpi di mitra e i bambini che temevano per la sua incolumità,una scena un po’ "Nemico Pubblico" un po’ “Il sospetto”,come l'aveva definita Sue,ecco ciò che cercava. Ovviamente il tocco di classe in fondo,quello della supercar, l’aveva dato lui,ma per il resto era tutta farina del sacco di quella ragazza dai capelli indomabili,la voce dolce (ed un bel culetto) che molto animatamente e con uno scintillio meraviglioso negli occhi, aveva scritto quella piccola sceneggiatura in quattro e quattr’otto davanti lui. Mica male...

    E in questo modo ci sarà anche l'aggancio immediato per Smooth Criminal dopo,perfetto!
    Pensò mentre Sue davanti a lui si strofinava i palmi delle mani sul davanti dei jeans.

    “MJ siamo pronti a cominciare.”
    La voce di Carl stavolta giunse accompagnata da due colpi alla porta.

    “Beh…è stato un piacere. Sono contenta ma non è niente di speciale.”
    Gli sorrise arrossendo e farfugliando ancora qualcosa,imbarazzata. Michael la ringraziò -almeno altre tre volte molto calorosamente in realtà- e poi le aprì la porta della roulotte da dove Sue scese con un balzo.
    Quando i registi lo videro con in faccia lo stesso sorriso di un bambino la mattina di Natale si guardarono stupiti e seppero dentro di loro che c'era da preoccuparsi.
    “Sentite,ho trovato quello che voglio.C'è da fare una modifica alla sceneggiatura.”

    *



    Riaggancio la cornetta della cabina telefonica appena fuori dagli Studios. Anjelica non ha risposto e la immagino alle prese con una piroetta,un plié un demi-plié,tutù,frou frou e tutta quella roba francese da ballerine. Non so da dove tiri fuori le energie per 10 ore di lezioni al giorno,ma è pur vero che è sempre stata lei il fenomeno della famiglia. Alta due mele e un barattolo e già con le scarpette,già in prima fila ai saggi,tutti gli applausi per lei. Io sono sempre stata la sorella di Anjelica adorabile sì,con i miei grandi occhioni verdi,ma solo quelli. Brava a scuola eppure non bravissima,che se la cava negli sport ma non eccelle,che è carina ma non bella,intelligente ma non geniale,simpatica,non uno spasso. Io vivo in seconda fila da una vita,troppo normale per far parlare in bene o in male di me.
    Prendo il carrello ed entro nel supermarket davanti al quale ho parcheggiato la mia F 150,dentro l'aria condizionata sparata a temperatura:Pinguini mi provoca un brivido ghiacciato lungo la schiena umida di sudore.
    Eppure non ho mai provato una punta d'invidia. Ammirazione quella sì,tanta,amore profondo e un sentimento di fratellanza al di là delle parole. Non ho mai voluto surclassarla e nemmeno raggiungerla,al massimo tenerle la mano e gioire delle sue vittorie. E dire che sono orgogliosa,cocciuta e qualcuno mi definisce persino idealista,ma non ho mai avvertito l'esigenza di dimostrare a chicchessia che io sono meglio di lei,o che valgo quanto lei,anzi. Mi sono sempre defilata,a pensarci,sembra che io preferisca stare nell'ombra. Qualcuno mi biasima per questo,non ad alta voce ovviamente,ma lo leggo negli occhi o tra le righe nei discorsi.... Sue che ha solo i suoi sogni,grandi bolle di sapone inconsistenti.
    Butto nel carrello qualche schifezza salata,molti dolci,cioccolata un po’ di insalata ed una macedonia (nell'eventualità remota che dovesse arrivare quel giorno al mese in cui mi metto in testa di mangiare sano). Aggiungo del succo di mela,una bottiglia di Budweiser e mi dirigo alla cassa.
    Ah,anche qui Anjelica inorridirebbe al mio carrello. Lei che mangia petto di pollo e lattuga condita con solo con sale senape e aceto pranzo cena e colazione. Sorrido ripensando alla sua faccia di quella volta in cui mi ha visto finire un barattolo di Haagen Dazs al pistacchio in dodici minuti spaccati. Se sapesse...ho migliorato anche i tempi.

    “Signorina sono 13 dollari e ottanta cent. Prende una busta?”
    Esco dal supermarket con la spesa in mano e la posiziono sul sedile passeggero della mia macchina. Dentro è l'inferno. Così imparo a cercarmi un caspita di posto all'ombra la prossima volta. Con tutti i presupposti per beccarmi un bel raffreddore,o per lo meno un torcicollo di quelli da far vedere le stelle ,metto in moto e torno al campo base,il mio piccolo appartamento a Montebello,130 dollari al mese di rumori molesti e rubinetti che perdono,ma tanto carino e tutto mio.

    *



    Rientrò in casa stanco ma soddisfatto. Dopo aver dibattuto animatamente (sarebbe stato meglio dire litigato,ma preferì vedere le cose in un’ottica più distensiva) con Jerry,Jim e Colin per mezz'ora,ed essersi dimostrato irremovibilmente non disposto a patteggiare,era riuscito ad ottenere che la bozza della nuova sceneggiatura che Sue aveva scarabocchiato in cinque minuti venisse presa in esame,adattata e preparata per l’indomani. Mangiò un’insalata di pollo e bevve un frullato pompato di vitamine,diede solo un’occhiata alle news della tv (la politica non gli interessava gran che e le immagini di guerra e di bambini malati gli facevano sempre talmente male da non farlo dormire) e quando guardò l’orologio erano appena le undici. Troppo presto per mettersi a letto. Decise quindi di fare un’altra doccia calda per rilassare e sciogliere i muscoli indolenziti e infilarsi un pigiama a caso dei mille che aveva nell’armadio. Poi,mugugnando una melodia che gli era venuta in mente qualche ora prima,mentre si cambiava per tornare a casa, si diresse verso il suo studio per lavorare alla canzone che aveva cominciato a scrivere la settimana precedente.
    Loro,le canzoni, venivano sempre nei momenti più strani e inattesi. Nel dormiveglia,mentre pranzava,mentre si lavava i denti spesso e volentieri. Un paio di volte gli era capitato addirittura di sognare una musica e svegliarsi per il bisogno di andare a scriverla subito,prima di perderla di nuovo durante la notte. Non era mai una cosa facile per lui stare a letto,i suoi fratelli lo avevano soprannominato lo gnomo da piccolo per questo motivo,era come se la sua mente si rifiutasse di riposare,fregandosene del fatto che fosse o meno stanco morto.
    Attraversò i corridoi dell'attico che Liz gli aveva prestato avvertendo la familiare,piacevole,pulsante sensazione di una nuova idea in testa. Qualcuno l’avrebbe chiamato dolore,ma non aveva niente a che vedere con ciò che gli provocava Jessica grazie alle sue inutili chiacchiere,tutt'altro, significava la genesi di qualcosa di meraviglioso come la musica,la poesia.
    Tamburellando le dita sulla scrivania buttò giù qualche parola. Lasciò una frase a metà scrivendo tra parentesi (dum dum dum dam) e schioccò le dita accompagnando il ritmo con la testa,gli piaceva.
    Proprio quando sentì di essere sul punto di trovare il testo per il verso successivo però,squillò il telefono. Michael sobbalzò tanto era concentrato,tentò di ignorare il suono per tre,quattro squilli ma ormai la magia era stata interrotta e così, imprecando in silenzio sollevò la cornetta.

    "Sì?"
    "Mr Jackson è il suo manager."
    La voce assonnata del suo assistente gli annunciò Di Leo all'altro capo.

    "Passamelo Steve."
    "Mike."
    Frank stava chiamando da qualche posto affollato. Michael sentì il vociare confuso,rumore di bicchieri e musica nel sottofondo e lo immaginò dentro qualche locale,qualche bar pieno di fumo,night club o chissà quale altro posto dove era solito infilarsi il venerdì sera.

    "Ciao Tukkie!"
    Gli voleva bene a Frank. Il loro era un rapporto di lavoro rodato e molto funzionale,ma li legava anche un certo impacciato affetto,che per Michael rendeva tutto molto più confortevole e rilassato rispetto a quando suo padre era l'amministratore non solo del suo lavoro,ma anche della sua vita.

    "Fammi indovinare,hai già finito tutte le donne del locale questa sera."
    Scherzò scarabocchiando distrattamente un fedora sul primo foglio bianco a portata di mano.

    "Porco mondo Michael. Quali donne,sono stato fino ad ora incollato al telefono con Jerry. E' incazzato nero con te ragazzo,lo sai questo?"
    Michael tacque e si morse le labbra, più divertito che preoccupato.

    "Lo so,lo so."
    Disse in tono leggero.

    "Non possiamo alzare ancora il budget. Con la scena che tu vuoi cambiare perdiamo tempo e denaro.E tu lo sai che il tempo è denaro,quindi perdita doppia!"
    "Questa è un'operazione algebrica nuova." Ridacchiò "Ma Frank,in questa maniera sarà molto,molto meglio,ho già pensato a tutto,ho dato disposizioni,io voglio che sia in quel modo."
    Lo sentì grugnire ed ordinare un doppio whisky senza ghiaccio,in quanto produttore esecutivo era più che interessato alla riuscita del film certo,ma anche ai costi.

    "Ascolta Michael,hai già fatto dannare abbastanza quei tipi con la sceneggiatura,tutta quella roba di plastilina,i pupazzi,gli effetti speciali. Quello di stasera è stato un avvertimento,non possiamo lasciare il film a metà perché i registi se ne vanno."
    "Non lo lasceremo Tookie,fidati di me."
    Ci fu una pausa di silenzio. Forse Frank sospirò e basta o si scolò il bicchiere intero in un sorso. Quello era un copione già visto. Michael che spingeva sempre oltre e lui che cercava di tarpare le ali (o almeno spuntare le penne) ai suoi voli pindarici e riportarlo a terra.

    "Vedrò di parlarci anche domani e calmare le acque.Ma tu non farti venire altre strane idee Smelly."
    Lo provocò con il suo nomignolo di lunga data.

    "Promesso. Buona serata Frank."
    Riagganciò chiedendosi perché quelli che lavoravano con lui finissero per sempre per arrabbiarsi. Non lo sapevano che le idee migliori hanno bisogno di sforzi più grandi? Pensavano che lui fosse diventato Michael Jackson,che fosse dov'era solo ed esclusivamente grazie al suo talento? Ora,se per una volta aveva avuto un buon suggerimento da qualcuno voleva sfruttarlo,era per il bene della causa.
    E in quel momento il pensiero andò a Sue. Cavoli. Si rese conto di non averle chiesto il permesso di utilizzare la sua piccola sceneggiatura. O comunque niente di scritto,di formale e lui sapeva che essere chi era significava anche far siglare contratti a tutti e per ogni cosa. Non che gli sembrasse una tipa a caccia di soldi (aveva quel bel faccino e quegli occhi verdi che parevano così sinceri...) ma volendo non ci avrebbe messo niente ad impugnare il pretesto della sceneggiatura utilizzata illegalmente per querelarlo. Come se già abbastanza gente non lo facesse,come se non ci fossero dozzine di Billie Jean ogni anno e tonnellate di sedicenti musicisti che sostenevano che lui avesse rubato un qualche loro pezzo. I tentativi di estorsione erano all'ordine del giorno. Non poteva solo fidarsi.
    Per questo chiamò di nuovo Steve e gli chiese di cercare il numero di una certa Sue Blashfield o qualcosa del genere.

    *



    Era una vita che volevo venirci. E finalmente ci sono,l'Italia,che paese meraviglioso. Sole,cibo e arte. Italians do it better. La dolce vita è solo qui,lo sostengo da sempre. Sto camminando sul selciato. Niente cemento,le strade hanno 2000 anni e sono lucide come la pelata di nonno Samuel. Per fortuna non porto i tacchi,mi dico,beh,in effetti io non porto mai i tacchi ma qui sarebbero più inopportuni che mai. C'è il David di Michelangelo in mezzo ad un prato e Mastroianni sulla destra con un ciak in mano. Hey Marcello! lo saluto,magari posso anche chiedergli un autografo.
    Guardo la mia amica dell'asilo,Sarah,mentre mastica un panino.Sono secoli che non la vedo,non avrei mai pensato che avremmo fatto un viaggio del genere insieme. Me ne dai un pezzo? Ho fame,che novità!Ma non mi guarda,ha delle strane scarpe ai piedi,anzi sembrano delle pinne,ha intenzione di andare al mare?Io non ho il costume e quelle non vanno bene per camminare qui,le verranno le vesciche. E soprattutto non parla,apre la bocca e fa un verso strano. Sarah,mi stai diventando una papera? Quack,quaaaack. No,non fa quack,ora cambia:DRIN. Drin Driiiin?
    Driiiin.
    Il telefono squilla facendomi letteralmente saltare giù dal letto,la radiosveglia segna le 0.30.
    I miei pensieri nell'ordine sono: Chi cazzo è che rompe a quest'ora? Oddio sarà successo qualcosa di grave? e: Se hanno sbagliato numero gli mangio la faccia.
    Un secondo dopo rispondo.

    "Pronto?"
    Momento di silenzio.

    "Sue?"
    "Sì?"
    "Sue,io e te dobbiamo fare due chiacchiere."
    Oh mamma,è mio zio.

    Edited by ‚effulgent - 15/3/2011, 21:25
     
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  6. Ester jackson
     
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    Sono felicissima di rileggerti cara!!!!!!
    Ho cominciato a leggere la tua ff e mi sono trovata catapultata in un altro mondo con la tua abilita creativa che ogni volta mi lascia senza parole perchè tu hai classe nello scrivere .....stile ...e le tue ff mi hanno sempre fatto sognare e talvolta piangere...sai cogliere l'essenza della storia senza andare sul banale ... per questo sono contenta di assaporare ancora un sogno ....questo....grazie... :**:
     
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  7.  
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    Oi Esterrr :wub: ciao tesoro! Sono contenta di rileggerti io ^^
    Colgo l'occasione per ringraziare più diffusamente perché mi pare di non averlo fatto abbastanza. E' veramente bello ritrovarvi qui FF dopo FF ,vi abbraccio tutte dalla prima all'ultima dalle "vecchie" :lol: alle nuove :D siete tutte le benvenute nelle mie storie come sempre...
    Sapeste che piacere fa sapere che dopo più di un anno e mezzo c'è ancora chi lesse TML a seguirmi :**:
    Vorrei dire di più su questo ultimo racconto ma sono una spoilerona e quindi è meglio che mi stia zitta,già mi sono sentita in colpa per aver detto quella cosa a Cinzia :lol: ma forse ve lo aspettavate data l'intro ed il titolo,non sarà un amore che si esaurirà in breve tempo.

    Un beso a tutte :loveu:

     
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  8. cinzia 62
     
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    Sei mitica Eff!Grazie per il piccolo spoiler...non sentirti in colpa :kiss: i love you!
     
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  9. °Alexandra°
     
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    Sue è una grande combinaguai :shifty: ma non si può biasimare...io al posto suo mi sarei fatta licenziare il primo giorno di Michael in giro per gli Studios...e vuoi sapere come? Saltandogli al collo e baciandomelo fino a farlo diventare bordeaux

    Bella la parte in cui l'aiuta con la sceneggiatura e...cavolo! vale la pena di "rischiare" per stare con MJ :love: a qualunque costo :**:

    Io naturalmente me lo sono riletto sto capitolo :--:
    :loveu:
     
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  10. Ray of light*
     
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    Ciao Eff!! Troppo divertente questa FF! Mi piace tantissimo come scrivi, hai un'abilità pazzesca, davvero! e sai anche come mettere curiosità e tensione! Accipicchia mo voglio vedere cosa le dirà lo zio! Riguarderà Mike?
    Grazie ancora! :kiss2:
    Al prossimo capitolo!! :hug:
     
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  11. stefymj
     
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    wow!!! Bellissima storia davvero mi prende troppo!!!!!!!! Sei fantastica davverooooo :wub: :wub: non vedo l'ora di leggere il prossimoooo!!!! :**:
    Miky è tenerissimo :love: :love: :love:
     
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  12. Ylenia Jackson 94
     
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    Stupendo anche questo capitolo!!
    Non vedo l'ora di leggere quando il loro rapporto si rafforzerà.... :shifty:
     
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  13. Temptation
     
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    Per caso sei riuscita a trovare nella calza quel grande pezzo di carbone a forma di regal randello?
    E' un mio dono per ringraziarti di questa storia così WOW :kiss2:

    p.s il carbone si mangia eh :lol:
     
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  14. °RobyMJ°
     
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    Wow... rimango sempre a bocca aperta quando leggo qualcosa di tuo... e non ho mai parole per esprimere ciò che provo nel momento in cui leggo le tue parole che mi fanno emozionare costantemente, posso solo ringraziarti per regalarci questa ff supenda! grazie
     
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    Devo dire che mi piace davvero tanto questo 'incedere' lento e graduale del loro rapporto :wub:

    Sue poi è troppo simpatica :D e Michael.... è Michael :**: è proprio Lui :occhi: :P


    CITAZIONE
    sai cogliere l'essenza della storia senza andare sul banale

    Cito questa frase di Ester e faccio un bel :quoto: ne!!!! :D

    La penso allo stesso modo ^^


     
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