FairyTale into Fairytale

Due amici , un'antica profezia , un amore ... un destino!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Michael58AliasBlank
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Ð e s i r è e . @ 24/11/2010, 21:42)
    La stavo seguendo sul MJJF, ma ho deciso che continuerò a seguirla qua Blank.
    Amo questa storia, tanto.
    E penso che, alla fine, diventerà come un libro che non mi stancherò mai di rileggere.
    Stamperò questa storia, e sarà la prima.

    CITAZIONE
    ...parlo di Amore , Wayne! Quell’amore che la notte non ti fa dormire finché lei non è al tuo fianco , quell’amore che ti riempie lo stomaco di farfalle , quell’amore che sai durerà per sempre e per il quale potresti anche … morire! Mio Dio , è piombata nella mia vita come un’ inaspettato e fresco temporale estivo! Io, ne sono innamorato! Irrimediabilmente innamorato!

    Queste parole mi hanno fortemente colpita, forse perchè sono parole che in qualche modo rispecchiano l'amore che provo per il mio fidanzato.

    Mi piace da morire il tuo modo di raccontare, scrivere ma soprattutto mi piace la passione con la quale lo fai che, ti assicuro, arriva molto più di quanto tu possa immaginare.

    Grazie per questa bellissima storia.
    Attendo il continuo. :)

    Desy ti ringrazio con tutto il cuore , il capitolo è in stesura. Anche io adoro questa storia me la sento nella pelle più delle altre! :--:
    Inoltre sono felice che tu realmente provi un sentimento tale perchè è il dono più bello che Dio ci possa dare : L'AMORE!
    Li farò amare follemente ...per noi , per lui ...tvb
     
    Top
    .
  2. cinzia 62
     
    .

    User deleted


    Li farò amare follemente...che bella promessa!Non vedo l'ora.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Darling friend
    Posts
    21,294

    Status
    Anonymous
    Si Ele falli amare follemente ,un 'amore indissolubile .Ah cara Eleonora quando posti ?.P.S mi piace scrivere il mio nome hi hi
     
    Top
    .
  4. Michael58AliasBlank
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Who is it =D @ 25/11/2010, 12:59)
    Si Ele falli amare follemente ,un 'amore indissolubile .Ah cara Eleonora quando posti ?.P.S mi piace scrivere il mio nome hi hi

    Ciao Ele!!! Nome perfetto ELEONORA!!!!!
    Spero di riuscire a postare Domenica ..... ce la metterò tuttissima!!!!!
    Ti abbraccio forte forte ............
    Riflessione: Eleonora significa:Cresciuta nella luce , quindi si può intendere luce Divina ; Michael significa colui che è come Dio .....Conclusione: Dio e la luce sono strettamente collegati perchè Dio è luce stessa , amore e redenzione .. quindi .....
    Leonor e Michael sono inscindibili!!!
    Io e te abbiamo lo stesso nome !!! ahahahah , niente è mai per caso!!!
    STO IMPAZZENDO!! KISS
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Darling friend
    Posts
    21,294

    Status
    Anonymous
    Ele,ma quando posti sto fremendo voglio leggere questa storia ,mi piace troppo . :**: :**: :loveu:
     
    Top
    .
  6. Michael58AliasBlank
     
    .

    User deleted


    Prima parte

    CAPITOLO 14

    -Dal mio taccuino nero–

    Albeggia !
    Potrebbero essere le mie ultime parole. La forza e la buona volontà mi stanno abbandonando. Sento nel profondo del mio cuore di essere esausto, esausto di resistere , reprimere , contenere .. di sopravvivere. Potrebbe essere l’ultima tua occasione di racchiudere le mie parole , di sentirle graffianti e dolenti sulle tue delicate e innocenti pagine. Dovrei forse abbandonarmi alla necessità? Ti prego parlami , dimmi cosa devo fare! Dimmi come finirà!
    DIMMELO!
    Sono confuso!
    Wayne è stato schietto e cinico , lo odio! Lo odio perché ha perfettamente ragione: la stampa l’assalirebbe , rendendogli l’esistenza impossibile, la seguirebbe , mettendo a repentaglio la sua vita. Non devo , non posso farle questo! L’amo troppo!
    Per la prima volta potrei essere impulsivo e vivere a pieno le mie emozioni , potrei affermare con certezza di aver assaporato i miei desideri, di aver amato veramente ma .. sarei profondamente egoista! L’uomo è egoismo! Perché dovrei credere che lei mi ami? Che diritto ne ho io!? Che pretese ho su di lei!?
    Ora come ora , sono cosciente di averla solo sconvolta e sbigottita! Si fidava di me , ero suo amico ! Voglio esserlo ancora , a costo di rinunciare! Dovrei forse allontanarmi da lei? Dovrei essere meno presente? Dovrei abbandonarla?
    Ne morirei!
    Eppure , più cerco di cancellare quel carezzevole strazio dalla mente , più sento il suo profumo addosso. Invitante , di fragola e neve , delicato ma al tempo stesso distruttivo per la mia volontà. Ho ancora sotto ai polpastrelli il calore del suo corpo , la sofficità della sua pelle e la snellezza di quei fianchi accostati ai miei. Mi è impossibile resistere ai suoi affanni , quando il petto si abbassa e si alza, permettendomi di percepirne i piccoli seni perfettamente tondi e sodi. Avrei potuto baciarla, accarezzarla ovunque e in ogni modo , fino alla fine dei tempi! Fino a farla impazzire.
    Dovrei schiaffeggiarmi per questi pensieri, invece sono qui a torturarmi con essi, provando un profondo appetito. Anche il mio corpo ha bisogno di lei!
    Un’ emozione straziante da far desiderare l’Inferno , pur di riviverla!
    Le nostre labbra erano così vicine , mancava così poco e avrei conosciuto il suo sapore!
    BASTA!
    RICORDI , SMETTETELA!
    Come posso andare in concerto , questa sera , se la mia mente e il mio corpo sono totalmente assenti? Domande , domande , domande … Mille domande e niente risposte.
    Il cruccio di tutta la mia vita!
    Mi odio!

    Ogni rinuncia accumula odio: Così, la si fa pagare a se stessi e agli altri.
    **

    Questi saranno i primi e ultimi pensieri , di Leonor A. Delacroix , impressi su un banale pezzo di carta ..Dopo aver terminato ti brucerò ..

    Ancora non posso crederci!
    Oltre a voler ignorare le ore precedenti e il delirio del mio cuore, che non smette di martellare nel petto, sono qui a … scrivere su un pezzo di carta! La prima materia cartacea che casualmente ho trovato.
    Non amo scrivere , soprattutto i miei pensieri , mi limito a prendere appunti o a buttar giù idee per le mie opere o per ricordare gli appuntamenti più importanti.
    Dipingere è il mio modo di evadere! E’ il modo migliore per sfogare la mia rabbia , le mie paure , le mie incertezze … i miei desideri!
    Sono persa senza i miei colori , le mie tele e il mio cavalletto. Avrei dovuto portare quello da viaggio!
    Stupida!
    Leonor , sei una sciocca!!
    Si , sto parlando con te! Sto scrivendo a te!
    Non ti ricordi? Eri il mio migliore e unico amico quando ero piccola.
    Scusa se ti ho abbandonato ma … sono stata costretta a crescere! E ora ti ho rimpiazzato con Rupert!
    Potrai mai perdonarmi?
    Io non lo farò mai. Ho troppe cose da perdonarmi. Troppi fantasmi da seppellire , troppe pene da sopportare e forse se non ti avessi lasciato , mio caro amico immaginario , sarei nel “ Giardino dei Frutti D’argento”.
    Ho tradito il giuramento!
    Entro ed esco dal nostro Mondo , cercando di mantenere un equilibrio , evitando che la realtà mi risucchi e mi svuoti completamente , rubandomi l’anima , i sogni, i ricordi e la speranza. Così sono costretta a vagare inquieta in un’ eterno stato di incostante malinconia e insoddisfazione. Ti giuro che se potessi scegliere, sceglierei il Mondo di Mezzo , quel mondo che mi ha sempre protetta e confortata. Per fortuna ho l'Aurin .
    Eppure , ora , desidero la realtà! Desidero il mondo dei mortali . Quel mondo in bianco e nero di cui ho avuto sempre paura.
    Perché?
    Perché in tutto quel grigiore ho trovato del colore. Brillante , accecante , bruciante come il fuoco, indelebile. Impossibile da ignorare!
    Mi chiama , il suo richiamo è così invitante , insistente e .. tenero.
    Mi ha sconvolta , fatta riemergere da quelle gelide e torbide acque che annegavano la mia vita.
    Quando lui è con me il mondo si colora , sbocciano fiori al suo passaggio ; l’erba , il cielo , tutta la natura riprende colore gradualmente. E l’unico suono che riesco a percepire è … il battito del mio piccolo cuore.
    Rinasco ! Mi sento viva !
    E’ capace di confortarmi , farmi sorridere , allontanare tristi ricordi , mi fa credere che il mondo possa redimersi perché del buono ancora esiste.
    Lui è l’Aurin.
    E’la mia cura.
    Il punto focale dove realtà e sogno si incontrano. Li racchiude entrambi , magicamente. Se non fossi cosciente della mia sanità mentale , lo crederei una proiezione della mia disperazione.
    Invece esiste e .. posso toccarlo!
    Posso bearmi del suo profumo: intenso , dolce , pizzicante al naso e al palato.
    Posso sentire le sue leggere e fresche mani su di me , bollenti in alcuni punti , rassicuranti e decise in altre. Bearmi delle sue carezze e abbandonarmi all’oblio , perché non chiede niente in cambio. Approfittare dei suoi abbracci per sconfiggere la solitudine e sorridere liberamente.
    Posso baciarlo sulla guancia , blandire le sue alghe scure ,svuotando la mente.
    Posso avvertire il suo corpo , magro e tonico, accostato al mio ( come quella mattina d’Agosto , a Firenze ..) che mi scalda , cercando a sua volta amore.
    Con lui posso sognare di un futuro diverso! Con lui posso essere me stessa , posso desiderare come non ho mai desiderato i vita mia.
    Il mio desidero è Lui!
    Muoio dalla voglia di baciare le sue labbra ! Di averlo infinitamente , per sempre !
    Mi fa perdere il controllo …. Mi confonde !
    Vorrei .. ma non posso!
    NON POSSO !
    Ti farò una domanda e ti chiederò di rispondere sinceramente:
    Potrebbe essere lui …. il mio Angelo dal melodioso canto?
    Le parole di Tisbe riecheggiano nella mia mente ogni giorno , ogni notte , mi sembra di averla accanto , ho l’impressione che parli attraverso il vento , attraverso i miei sogni .. attraverso Alma.
    Devo aprire quello scrigno! Devo sapere !
    Non sono più sicura di niente! Tranne che …. No , no … mi fa paura solo pensarlo!
    Tranne che … il mio destino fosse legato inspiegabilmente a lui . Se credessi in Dio lo definirei progetto Divino, ma Dio mi ha lasciata in preda alla tempesta da troppo tempo per pensare che esista realmente. Se dovessi sbagliarmi andrò certamente all’Inferno!
    Michael è pieno di fede e lo invidio , perché riesce a trarre forza da ciò che non vede ma che sente nel profondo del suo cuore. Vive di sensazioni … di emozioni, di suoni e di amore per la vita.
    Sono dilaniata dalla sua grandezza , mi affanna e fa crescere in me un sentimento che temo e che non dovrei neanche provare , per due semplici motivi: Prince e Debora.
    Stanotte mi sono lasciata trasportare dalla fantasia , immaginando che le sue parole e i suoi gesti fossero dettati da .. dalla necessità di me . Solo da me.
    Ma non posso permettermi di pensare neanche questo: ho confuso il loro significato perché il cuore mi duole, perchè ho bisogno di conforto , come lui d'altronde.
    E’ questo il significato dei suoi gesti : implacabile smarrimento , smanioso conforto! Niente altro!
    NIENTE!
    Eppure se …. Avrei ceduto? SE .. SE … SE …. Troppi se ….
    Vorrei che ….
    Bussano alla porta ….

    Ora ti brucerò! Mi dispiace …
    Ti sto abbandonando nuovamente..
    **

    Che cos'è l'insonnia se non la maniaca ostinazione della nostra mente a fabbricare pensieri, ragionamenti, sillogismi e definizioni tutte sue, il suo rifiuto di abdicare di fronte alla divina incoscienza degli occhi chiusi o alla saggia follia dei sogni e dei desideri mai espressi?
    Leonor non riuscì a prendere sonno come non lo fece Michael.
    Era la mattina del 9 Ottobre , giorno di inizio del suo ultimo Tour in Sud Africa.
    Mi sono sempre chiesto : come può l’uomo rinunciare a ciò che ama? Dove trova il coraggio per questa rinuncia?
    La vita è troppo breve per essere sprecata , per ignorare ciò che più ci alletta, ci invoglia e ci rende felici. A volte dovremmo essere profondamente egoisti. Lo credo fermamente ,ho imparato ad esserlo solo ora e ne sono felice.
    Quindi adesso voglio , anzi pretendo , che lo siano anche loro, a costo di rinchiuderli in una Torre D’avorio per sempre.
    E’ da stupidi e incoscienti rinunciare alle proprie pulsioni e desideri per seguire la ragione. La ragione rende sterili , freddi , cinici , calcolatori , ti spegne il cuore e vela gli occhi e i sensi , dai quali si dipende docilmente.
    Basterebbe così poco per capire … ma loro hanno enormemente paura.
    In questo caso .. la paura è amore!

    Leonor passò l’intera mattina da sola.
    Wayne l’avvertì che Michael si era alzato presto per presiedere all’inaugurazione di un nuovo centro per l’infanzia, voluto da lui stesso e concluso grazie all’ingente somma di denaro donata.
    Non l’avrebbe visto neanche all’ora di pranzo , poiché il sindaco gli avrebbe consegnato , davanti ad un’eccitata folla di Fans e cariche pubbliche importanti , la Chiave D’oro della città come ringraziamento e profondo rispetto.
    Michael era particolarmente affezionato all’Africa. Era le sue origini, l’anima del mondo e la sola meraviglia dell’universo. Percepiva lo spirito di quella Natura pulsare dentro sé , il dolore di quei popoli tormentare la sua memoria e dilaniare il suo cuore. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per donare un po’ di felicità a quelle indifese creature. Ed è quello che fece in tutti questi anni: lui era uno di loro e se anche la sua pelle non poteva dimostrarlo , la sua anima era Nera: fiera di esserla e la sarebbe stata per sempre.
    Quando si specchiava , anche se era molto raro, vedeva il ragazzo riccio e di colore che era stato.
    Lui era Michael : un semplice ragazzo Afro-Americano.
    **
    Ore 16.00 -Giardino dell’Hotel-

    Karen e Leonor si erano conosciute alla Prima di Ghost a Cannes. Fù un’incontro casuale e breve.
    Ora si trovavano nello splendido giardino dell’albergo a chiacchierare , sorseggiando un fresco e dissetante succo di frutta.
    Era inevitabile che Karen fosse li , in quanto truccatrice di Mike da più di vent’anni. Poteva definirsi una sorella maggiore , un’amica e la testimone di un’intera vita di gioia ma anche di terribili sofferenze. Posso affermare con certezza che fosse la persona di cui lui aveva più fiducia e che più lo conosceva nell’intimo.

    Erano all’ombra di un terrazzo. Il sole picchiava prepotente sulla terra arsa e secca , non lasciando scampo alla miriade di fiori dai colori accesi che la popolavano. Le alte palme da dattero e i banani si lanciavano verso il cielo come per chiedere pietà , supplicando il Dio Sole di alleviare la loro sofferenza. La costante presenza di quel vento caldo non le aiutava a trovare refrigerio , agitando il leggero e trasparente tendaggio bianco che le circondava.

    “Morirò per questo caldo! Non so come faccia a sopportare questo clima vestito in quel modo!!” Karen rise affettuosamente , pensando a Mike in giacca nera e maniche lunghe con quella calura.
    “ Il bello è che non emana una stilla di sudore!! In vent’anni di amicizia e di lavoro in giro per il mondo , non l’ho mai visto sudare per il caldo. Solo in concerto, Norah!”
    Leonor rise nostalgicamente. Le mancava da morire. Non averlo visto per tutto il giorno le procurava un dolore sordo al petto e un pungente fastidio alla gola e agli occhi , come se trattenesse tutta quella mancanza in quei punti.
    Ma cosa le avrebbe detto quando sarebbe tornato? Come si sarebbero giustificati? Cosa avrebbero inventato?
    Forse era lei a esagerare, vedendo malizia in quei gesti e in quelle parole! Leonor le sorrise , continuando ….
    “Per non parlare dell’immancabile cappello che indossa! Deve essere estremamente fastidioso d’estate!” rise dolcemente , bevendo un sorso di succo.
    Karen si fece una coda, accavallò le gambe e …
    “Ti confesserò una cosa … ma devi promettere , anzi giurare , di non dirlo!”
    “Giuro ….” Si fece una croce sul petto e si avvicinò curiosa a Karen, lei fece lo stesso e sottovoce …
    “Di mattina, appena alzato, la prima cosa che fa , dopo essere andato in bagno, è …. mettere quel cappello!!”
    Le due scoppiarono a ridere fragorosamente , al solo pensiero del Re del Pop con i capelli scompigliati, gli occhi ancora gonfi di sonno e con la fatidica fodera in testa.
    Karen ancora con il sorriso sulle labbra continuò ..
    “Ne ha un’infinità … di ogni colore !!”
    Leonor si teneva la pancia per non sentirsi male dal divertimento e per pochi minuti non pensò a tutto il resto. Si asciugò le lacrime dagli occhi e con voce rotta ..
    “Se ci sentisse ….. “
    “Se vi sentisse chi?”
    Una voce maschile, curiosa e ironica fece capolinea dietro Leonor. Karen sbarrò gli occhi , occupando le sue labbra con il bicchiere per non ridere. Lanciò una breve occhiata complice a Norah.
    Quella voce che non aveva ascoltato da ore le vibrò in seno come una spietata tortura: ricordò la sera precedente , i suoi sussurri , i suoi sospiri. Chiuse gli occhi e respirò profondamente , cercando di liberarsi da quelle invisibili catene. Accavallò le gambe e prese a giocherellare con il suo bicchiere.
    Michael si accorse di ciò dall’evidente movimento delle sue spalle. Si alzarono e abbassarono fugacemente come se l’aria le mancasse improvvisamente.
    Invece , il suo cuore martellava nel petto, le mani gli formicolavano e quel profilo lo stava incantando.
    “Michael …. non eri tu il centro delle nostre chiacchiere ma .. se anche lo fossi non te lo diremmo!” Karen gli sorrise furbamente
    “Ti conosco troppo bene per crederlo!” rise, abbassandosi leggermente il cappello per poi mettersi le mani in tasca.
    Quella risata cristallina la uccise, la frustò senza pietà. Il suo stomaco prese fuoco.
    “Qualsiasi cosa tu abbia spifferato su di me , spero che … Leonor non ti creda ..”
    A quella frase fece un passo avanti trovandosi al suo fianco. Alla pronuncia di quel nome il suo tono si abbassò inconsciamente come una carezza fugace. Per lei era: vento caldo tra le gambe , seta morbida sul suo collo , velluto blu ad offuscare la sua vista , peperoncino sulle labbra.
    E la vicinanza di quel corpo rendeva la temperatura ancora più insopportabile.
    Ci fù un momento di silenzio in cui Leonor sentì gli occhi di Michael scorrergli addosso come acqua di un torrente , ma non ebbe il coraggio di guardarlo. Fece un sorso di quel liquido arancione e dolciastro e poi cominciò a torturarsi il labbro inferiore , puntando l’attenzione su una famiglia di fiori bianchi sotto una Palma poco distante.
    Karen rimase interdetta e meravigliata dal silenzio e da quell’inaspettata tensione nei loro volti.
    Il vento si alzò , diventando più caldo e impetuoso , le tende presero a muoversi vorticosamente producendo quel suono leggero e continuo , di tessuto contro una superficie ruvida.
    Proprio allora , Michael le parlò …
    “Scusa per la mia assenza , Leonor ! Hai passato una buona giornata? Spero che non ti sia annoiata!”
    Non poteva continuare a ignorarlo , doveva guardarlo , rispondergli. Non poteva di certo parlare con la pianta da dattero alla sua destra, sarebbe stato un comportamento a dir poco … stupido!!
    Si sarebbe sentita una codarda!
    Alzò il volto verso di lui … sorridendo debolmente …
    “Non scusarti Michael , non è assolutamente necessario. Ho passato un’interessante giornata e Karen è stata così cortese da farmi compagnia!”
    Nel dirlo fù pacata e arresa. Arresa al fatto che guardarlo negli occhi la indeboliva , facendogli perdere la forza di volontà.
    Era come una gazzella tra le fauci di un leone: inerme e impossibilitata a liberarsi , poiché con ferocia e velocità l’aveva azzannata al collo non lasciandogli scampo. La teneva ferma sotto al peso del suo corpo ,aspettando che morisse dissanguata per poi saziarsi di lei, lasciandone solo piccole ossa frantumate.
    Michael non le rispose ma continuò a guardarla , pensieroso.
    Come avrebbe voluto conoscere quei pensieri!
    Un Flash della sera precedente attraversò la sua memoria come uno spillo che sprofonda nella carne morbida : le sue labbra sul suo petto , poi sul collo , i baci agli angoli delle labbra e quei sussurri che le attraversavano il corpo fino a precipitare nel suo grembo , rendendolo febbricitante e pulsante di voglia.
    Sentiva caldo , troppo caldo per resistere ancora.
    Dimenticando la presenza di Karen le scostò una ciocca di capelli dal viso , riponendola dietro l’orecchio.
    Il cuore si lacerò , vacillò e il bicchiere le cadde a terra , macchiando la sua gonna turchese.
    “ Oh , Leonor ….. vado a prendere qualcosa per asciugarti!!!”
    Karen si allontanò stupita , comprendendo per la prima volta ciò che loro ancora si ostinavano a nascondere.
    Leonor si guardò la gonna completamente bagnata , aderiva sulle sue cosce ed era incredibilmente piacevole perché le aveva dato , anche se per un breve istante , refrigerio da quei pensieri.
    Cercò sul tavolino dei fazzolettini ma Michael la precedette.
    Si chinò davanti a lei cominciando a tamponarla con il suo fazzoletto di stoffa. Si, perché Michael usava tenere un fazzoletto bianco di stoffa con le sue iniziali nel taschino della giacca ( di qualsiasi giacca!).
    Cercò di controllare il suo busto che improvvisamente diventò debole e molle come una bambola di pezza.
    Quel tocco era pericoloso per lei , la prosciugava di ogni logica. Tra le sue mani la parola NO era inconcepibile.
    Respirò affannosamente , cercando di riprendere una posizione decente , appoggiandosi ai braccioli della sedia .
    Michael continuava a fissare quella trasparenza. Rallentò i movimenti , portandoli ad assomigliare a delle carezze estenuanti.
    Non guardandola le sussurrò piano ...
    “ Perdonami , Leonor ! Perdonami ….”
    Si tolse lentamente il cappello con la mano libera e lo fece scivolare distrattamente a terra. Come un tappo che sigilla ,sotto pressione , un'essenza rara e inebriante , quel gesto lasciò che il vento infrangesse violentemente quel profumo sul suo volto. Si riempì di lui completamente.
    Leonor posò la mano sulla sua, in un attimo di istintività e profondo senso di colpa . Michael fermò le sue carezze, chiuse gli occhi per un’ istante perché stordito da quel contatto . Poi si perse nei suoi occhi.
    “ Michael , io ….”
    Continuò , non lasciandola terminare ..
    “Non era mia intenzione turbarti , questa notte! Ho molta paura ultimamente, sono incostante e confuso e tu … tu mi sei così vicina …. Sei la persona che più mi ha aiutato. Non farei mai niente che possa metterti in pericolo o turbarti. Che possa distruggere la nostra amicizia. Puoi fidarti di me …” attese, bagnandosi le labbra “Ti voglio bene .. Leonor. Volevo solo dirtelo!” le sorrise. Un sorriso pieno di sconvolgente consapevolezza.
    Quelle fossette a lato delle labbra le strinsero il cuore.
    Inconsciamente la sua mano gli stava donando docili carezze sul dorso. Michael le guardò , poi ne intrecciò le dita. Guardarono quell’intreccio ; i loro respiri divennero pesanti ; il vento cessò di aleggiare e un’impercettibile staticità prese vita.
    Moriva dalla voglia di affondare il suo volto tra quei ricci per sentirne la morbidezza , percepire la consistenza della sua pelle sotto le labbra , avvolgersi come edera su quel corpo magro e caldo per sentirsi protetta.
    Emozionata e tremante disse …
    “ Lo so Michael , e te ne voglio molto anch’io ..”
    Lui inspirò sonoramente e si piegò quel poco per baciarle il dorso della mano, poi lentamente , rigirandola , fece lo stesso con il polso.
    Non poteva dire di considerarla un’amica , di provare un semplice affetto e poi …. fare questo. Non poteva guardarla come se fosse la sua sola ragione di vita , come se la desiderasse spasmodicamente … Non poteva invogliarla e sconvolgerle i sensi per poi abbandonarla sull’orlo di quel precipizio chiamato: BISOGNO.
    “Non voglio perderti …. “ soffocò queste parole sulla sua pelle , continuando a sfiorare piano quel polso con le proprie labbra .
    “ .. Non voglio vederti soffrire per i tuoi tormenti … Voglio alleviare le tue pene , starti accanto … Insegnarti a sopportare , come ho fatto io in tutti questi anni … Permettimelo , Leonor!”
    Lei chiuse gli occhi, godendo di quei piccoli baci che la fecero sussultare. Seppur caldo, ora brividi profondi si irradiarono in tutto il corpo , provocandole una leggera pelle d’oca. Strinse la sua mano ancora più forte , portando l’altra tra i suoi morbidi capelli corvini. Carezze piene d’amore , di voglia , di dolore. Si dovette trattenere per non tuffarsi tra le sue braccia e vi giuro che le costò molto. Ancora quei maledetti sospiri.
    Poi Michael fece una cosa inaspettata : abbandonò la sua mano e le circondò la vita in un abbraccio repentino , pieno di disarmante amore, affondando il volto sul suo grembo.
    Tutto ciò che percepì fu pace assoluta.
    Garbato e tentatore sapeva come attirarla nella fitta trama della sua arrendevolezza. Restava sempre al suo fianco anche quando ore e ore li dividevano , quando le sembrava che sarebbe andata in pezzi se le sue mani non l’avessero accarezzata o consolata , ricomponendo i frammenti del suo corpo e della sua anima. Leonor cercò di trattenere il pianto che si nascondeva dietro ai suoi occhi e i singhiozzi che , insistenti, pretendevano di fuggire dalle labbra.
    “Non tremare … non avere paura di me ..” La strinse ancora più forte e il suo sussurro le vibrò caldo sul ventre.
    “Non ti temo, Michael …” La pronuncia del suo nome fù il bacio disperato che desiderò dargli in quell’istante “.. sei la prima persona , dopo Rupert, a preoccuparsi sinceramente per me. E ti confesso di non essere abituata a questo …. Io …. a volte … mi sento terribilmente inerme davanti alla solitudine ….” Sembrava che la sua voce si potesse spezzare da un momento all’altro, come una colonna di gesso dopo un terremoto.
    “D’ora in poi non dovrai più affrontarla da sola …. Se tu lo vorrai io sarò qui .. sarò la tua guida ! “ Si scostò da lei con estrema cautela , i suoi occhi erano vividi , febbricitanti come perle nella profondità dell’oceano. “ .. l’essere umano da solo è nulla … nulla, mio piccolo tesoro prezioso …”
    Ancora intorpidito da quel contatto così intimo, le accarezzò una gota. Sentirne la velleità lo liberava come un uccello in gabbia. Leonor accompagnò il movimento di quella carezza con il capo, sprofondando in quella cavità come a non volersene più separare , imprigionandola poi con la sua piccola mano. Separarsi da lui significava essere abbandonata.
    A occhi chiusi, con voce esile e emozionata gli chiese ..
    “ …Perché? ….Perché Michael …?” Perse il suo nome nel burrone della sottomissione.
    Un’ombra di disappunto gli sfiorò il volto. Mantenendo quel contatto tattile e visivo si sporse verso di lei. Lei fece ugualmente. Un soffio d’aria calda la coccolò , scompigliandole i fili ramati , poi il tremore delle ciglia che non sopportavano il bagliore di quello sguardo, il refrigerio sulle sue labbra con queste semplici parole …
    “Non chiedermi perché lo farei ..."
    Delicatamente , con le sue dita che sapevano di un vino che può solo far perdere il senno , le allontanò dalle labbra una piccola ciocca di capelli che distrattamente si era fatta imprigionare da quel vento caldo.
    “…. ma chiediti perchè non dovrei ..."
    Quell'invitante sussurro furono le ultime parole che udì nitidamente. Intorno a lei tutto prese a vorticare confusamente , la vista si annebbiò e il corpo perse sostegno.

    Sono certo che la mia Leonor non si accorse di essere svenuta fin quando non riaprì gli occhi , confusa e stordita su un letto sconosciuto ma con un carezzevole profumo che avrebbe riconosciuto ovunque. Un sbigliare confuso e coincitato le arrivò nel sottile confine tra sonno e veglia. La testa le doleva e pesava come un macigno su fresco terriccio. Ma questo non le impedì di riconoscere l'oggetto della discussione e i due interessati.
    **
    "Ho detto di No! Non voglio assolutamente che si stanchi ! In questo sono irremovibile!"
    "Michael , sii ragionevole non puoi rinchiuderla in albergo per il resto della settimana ... per tutta la durata del tour! Non è Bella , questo non è un castello e tu ... non sei l'orrenda bestia!"
    "Come puoi scherzare in un momento del genere Wayne!? Sei incredibilmente irresponsabile!"
    "No Michael sei tu a essere esagerato!" Ci fù una lunga pausa . Pausa in cui dei passi nervosi e svelti tracciarono lo stesso percorso più volte.
    Come se scandissero il ritmo di un ritornello odiosamente ripetitivo.
    Ripetitivo ma terribilmente musicale. Sapeva rendere anche dei semplici passi accordi perfetti!
    Leonor cercò di alzarsi ma la stanza intorno a sè riprese a girare , quindi preferì rimanere sdraiata , con la testa delicatamente adagiata al cuscino alla sponda del letto. Un leggero lenzuolo era adagiato su di lei , indossava dei pantaloni da uomo (una tuta per l'esattezza ..) e ai piedi era scalza. Si concentrò nuovamente su quelle voci percependone una terza , completamente estranea.
    "Signor Jackson , posso assicurarle che la Signorina Delocroix sia svenuta per un calo di pressione. Il caldo Africano può fare certi scherzi! Le basterà integrarsi con dei sali minerali e riposare qualche ora. Non credo sia necessaria una settimana di reclusione. "
    Il tono di questa nuova voce era professionale ma leggermente divertito. Si schiarì la gola attendendo una risposta che non ebbe.
    "Medusa , sii ragionevole!"
    "Proprio perchè lo sono ....." Non disse altro. I suoi passi si calmarono sentendoli leggeri , avvicinarsi alla porta. Esitò qualche istante , poi bussò discreto e delicato come fece la sua voce ....
    " Leonor .... sei sveglia?" Sussurrò talmente piano che fece fatica a sentirlo , ma percepirne la presenza le bastò per vacillare nuovamente come poche ore o minuti fà! Aveva perso la cognizione del tempo.
    Era certa che non fosse stato il caldo a farla svenire , adorava la calura e si adattava a tutte le temperature!
    Era stato lui a farle perdere i sensi. Solo lui.
    Lui , con il suo tocco , con il suo sguardo , con il suo profumo , con la sue parole di preoccupazione ...Lui con il suo affetto.
    Aveva perso il controllo! Che vergogna !
    Si ricompose e voltandosi , nell'arancione del crepuscolo che avvolgeva la stanza di un'atmosfera irreale, annuì col capo non riuscendo a parlare per il forte batticuore. Il nodo in gola crebbe come un palloncino che si gonfia d'aria.
    Con passo lento e delicato Michael entrò , chiudendo la porta alle proprie spalle. Rimase per un attimo voltato , sospirò.
    Non indossava più la giacca nera ,ma era rimasto con la sua familiare camicia rossa , slacciata sul petto, con sotto la t-shirt bianca. Le maniche erano state corciate e i capelli non erano più sciolti ma legati in una morbida e bassa coda.
    Qualche riccio ribelle gli cadeva grazioso sul volto , accarezzando i suoi zigoni alti e sfiorando le ciglia scure simili a una cascata di velluto danzante.
    Ora era in piedi accanto a lei , con sguardo preoccupato e indagatore di chi aspetta una parola , una domanda ... un segno di ripresa. Un graduale imbarazzo cadde su entrambi costringendoli a smorzare quel nervosimo con gesti abituali. Leonor cercò il suo elastico per fare un'alta coda di cavallo , Michael cominciò a portare il dito indice al labbro inferiore per poi stuzzicarsi la punta del naso.
    Erano come due bambini il primo giorno di scuola davanti alla maestra.
    "Eccolo ..... "
    Sapeva cosa Leonor stesse cercando. Con lo stesso fluido e veloce movimento portarono la mano al comodino per afferrarlo.
    Ancora una volta le loro dita si sfiorarono. Fu deletereo: Leonor ebbe un capogiro. Non poteva crederci ..... Se si fosse avvicinato ancora di piu , sarebbe svenuta nuovamente? Incredibile!!!
    Ormai era spacciata ! Silenziosamente legò i capelli.
    Michael distolse lo sguardo da quel gesto che lo affascinava da morire: Vedere quella fluente e morbida cascata di fili ramati lo incantava. Era come osservare un'Aurora Boreale nel pieno della sua bellezza. Mille riflessi di luce colorata che giocavano a rincorrersi in quel drappeggio merlettato , leggermente ondulato e sinuoso. E come profumavano! Quando permetteva loro di ballare , lasciandoli sciolti , il loro odore gli arrivava alle narici confondendolo. Un odore di neve , rose e fragola.
    Sedette ai piedi del letto. Accavallò le gambe , poggiandovi sopra le mani in preghiera.
    Si osservarono tacitamente.
    Lui fù il primo a parlare .... o meglio a bisbigliare ...
    "Come stai , Leonor ? Sei svenuta improvvisamente davanti ai miei occhi. Per fortuna ero accanto a te e sono stato svelto a riprenderti, se no credo che saresti finita con il tuo bel faccino a terra!"
    Cercò di smorzare il tono preoccupato che aveva con un piccolo sorriso e con quella battuta ,ma la verità era un'altra : la sua fronte si segnò di quelle rughe che io chiamo ... spavento!
    Oltre a non reggere il suo sguardo ( e stava diventando seriamente un problema ...) ora anche la sua voce le faceva provare quello stato costante di affanno. Il petto le doleva e pesava come se al posto del cuore avesse una montagna. Gli orecchi pulsavano ,producendo suoni propri a ogni sua sillaba.
    Sarebbe diventata sorda oltre che cieca?
    Pensarsi con la "faccia a terra" la divertì e un suono gutturale di risa trattenute uscì dalle sue labbra. Lo guardò nel modo più dolce , diasarmante e grato che un viso umano potesse esprimere. Ma quell'alone di esitazione , quelle nuvole di dubbio , rimanevano costanti nel fondo dei suoi occhi , senza mai sparire nè attenuarsi.
    Voleva con tutta l'anima conoscere i suoi pensieri , eppure non poteva essere così sfacciato da chiederglielo. Era lì per lei e lei ne era consapevole , avrebbe parlato quando sarebbe stata pronta per farlo!
    "Ora sto bene ,Michael! E' stato un piccolo malore dovuto al caldo ...(BUGIARDA ! SEI UNA BUGARDA MA CONTINUA A MENTIRE ..) non è necessario scomodare un medico , litigare con Wayne e farsi sopraffare dalla preoccupazione !!! Poteva andare peggio! Avrei potuto sbattere la testa se tu non mi avessi presa al volo .... e essere in uno stato catatonico di demenza ..."
    Stavolta gli sorrise liberamente portando , in un gesto involontario, il lenzuolo fino al suo petto. Essere coperta le faceva credere di poter controllare le sue emozioni , sperava che lui non si accorgesse del tremore del suo corpo e di quella fastidiosa pelle d'oca. Sospirò.
    Michael aveva incrociato le mai intorno al petto in un'espressione grave , intento a sondare se la perdita dei sensi non l'avesse confusa seriamente. In un unico e agile movimento si portò accanto a lei in corrispondenza del suo volto , il quale era adagiato sul cuscino.
    "Non fare l'eroina con me !!! Ti conosco abbastanza da sapere quanto cagionevole sei di salute. Poi , Rupert, mi ha raccontato dei tuoi frequenti malanni ... Dovresti riguardarti , Leonor . Seriamente!"
    Le toccò la fronte per sondarne la temperatura. Il suo toccò le bruciò. Poi , come se non bastasse , si chinò su di lei e vi appoggiò le labbra , come un padre fà con il suo bambino.
    Restò in attesa qualche istante e sempre sulla sua fronte mormorò ....
    "Non credo tu abbia la febbre ma è meglio esserne certi. Tieni!" quelle labbra furono ghiaccio , spensero il fuoco che la sua mano accese.
    Per lei era fuoco e acqua , vento e staticità , caldo e freddo .... Stava diventando estremamente debole in sua presenza e questo la terrorizzò. Quando lo guardava negli occhi una sensazione di insopportabile strazio l'avvolgeva ma al contempo la completava, elavandola fino alla beatitudine. Era come il bacio di un Angelo! E la sua voce ..... melodiosa come il loro canto!
    Si allontanò discretamente da quel contatto. Si poggiò con la schiena alla testata del letto.
    "Michael , sto benissimo ora. Non ho febbre ,nè alcun tipo di malattia rara!!!" Rifiutò con un gesto gentile il termometro che lui le porse. Un sorriso divertito le decorò il viso " .. ti prego esci da questo corpo ...!"
    Gli poggiò le mani sulle spalle e lo scosse leggermente per farlo tornare in se. Sembrava essere diventato un giovane Dottore alle prime armi!!!
    Michael si morse il labbro inferiore , abbassando il capo per nascondere l'imbarazzo in cui era caduto.
    "Scusami e che ... mi hai spaventato! Ti ho vista accasciata su te stessa mentre ... mentre parlavamo e ... mi hai fatto mancare il fiato ."
    Quell' ultima parola divenne inconsistente come uno spiffero d'aria che sinuoso e silenzioso si infiltra attraverso le fessure di una porta. Quella porta era il suo cuore. Lui era quello spiffero che con spiazzante prepotenza lo stava lacerando ,imprimendo in lui ferite vive e sanguinanti dalle quali scorgava un rosso desiderio. Pulsante,caldo , pericoloso.
    Anche a lei mancò il fiato .. ma non per lo spavento!
    Lui la guardò insistente e traendo un grande respiro .....
    " Capisci .... mi fai mancare il fiato.... "
    Il sole era tramontato completamente , come a voler dare ulteriore intimità a quel momento . Sui loro volti giocavano a rincorresi ombre di ogni forma . Fedeli soldati neri intenti a proteggere le loro vere emozioni.
    Con esile e incerta voce ,Leonor rispose a quel tormento ignorando volontariamente la sua affermazione .
    "Michael , il tuo concerto! Và! E' tardi ,tra poco più di due ore salirai sul palco e .. dovresti essere già allo Stadio .. con i tuoi ballerini ... con i tuoi Fans ...." Si portò la coda da un lato , fissando poi le proprie mani adagiate sul lenzuolo. Era nervosa.
    " Potrei rimandarlo di un giorno ... se solo tu me lo chiedessi ..... "
    la disarmante sincerità e sofficità di quelle parole le attraversarono il cuore sciogliendolo come burro , fuso da una lama bollente.
    " Mio Dio , no ... no Michael ! Non dirlo neanche per scherzo! Alcuni dei tuoi Fans sono venuti da molto lontano per vederti e aspettano questo giorno da mesi ! Non puoi rimandarlo solo perchè io ho avuto un capogiro ... Non puoi annullarlo per questa assurdità!"
    "Non è assurdo e tu .. non sei un'assurdità! Sarebbe ridicolo far finta di non pensare a te per tutto il tempo del mio concerto . Perchè penserei a te , Leonor! A come ti senti , se hai cenato o .. se ...."
    Sospirò leggermente lasciando a metà il discorso. Leonor abbassò lo sguardo per non sprofondare in quell'oceano. Le accarezzò teneramente la guancia con il dorso della mano , per poi tracciare lentamente con il dito indice il suo zigomo. Scese fino al mento , che intrappolò tra le sue dita , e poi la invitò da alzare la nuca per poterla guardare negli occhi. Quegli occhi che ora erano oro caldo , traboccante di scintille.
    "Michael credimi , sto benissimo e ... verrò al concerto. Ho accettato il tuo invito a Durban per farti compagnia e inoltre ... non posso perdere l'occasione della mia vita di vedere il Re del Pop in concerto ! Non credi!?"
    Cercò di minimizzare quei gesti usando un tono scherzoso , camuffando i brividi che le attaversarono il corpo e il pizzicore che le sue labbra stavano subendo per colpa dello sguardo guizzante di Michael in gni angolo del suo volto.
    "Ma .... potrei rimandarlo . Dico sul serio! Tu saresti riposata e nel pieno delle tue forze per resistere ad un concerto e io .. sarei più tranquillo . Tutto filerebbe liscio come l'olio. Niente tensioni , niente distrazioni .....niente!"
    La sua voce e la sua espressione erano esasperate , preda di un'agitazione sconosciuta a lei ma ben conosciuta a Michael. Non voleva che si stancasse , voleva tenerla al sicuro dal delirio che lo circondava e mai decisione di portarla con sè fù più sbaglaiata. Era stato egoista e stupido! Come lo diventava quando voleva qualcosa. Ma lei non era una cosa inanimata , era pensante e palpitante! Chiederle di accompagnarlo a Durban l' aveva sottoposta ad una tensione non indifferente ,per non parlare del continuo controllo che doveva subire quando girava con lui. Farle rischiare la vita solo perchè ne era tremendamente innamorato e non riusciva a starle lontano neanche per un attimo ,era stato da incoscienti! Ma come poteva resisterle? Come combattere la voglia di baciarla, toccarla , arrivando a consumarla, se continuava a guardarlo in quel modo e a profumare irresistibilemnte da morire?
    " Michael , ti fidi di me ?"
    " Si purtroppo si. E so che quello che mi dirai ora , non mi piacerà!"
    Incrociò le braccia al petto in attesa , cercando di tenerle occupate per non abbracciarla con tutta la passione che sentiva esplodere dentro di sè.
    " Io sto benissimo , verrò al concerto e andrà tutto bene! Mi godrò lo spettacolo e mi scatenerò insieme ai tuoi fans e tu .... sarai impeccabile , come sempre!"
    Gli sorrise allegramente , accingendosi a scoprirsi per scendere dal letto!
    Michael le fece spazio spostandosi. Guardandola con la furbizia di chi la sa lunga , continuò ...
    "Ok , ragazza ! Ma ad un patto: Wayne ti starà attaccato come una ventosa ! Sarà la tua ombra!"
    Leonor si alzò , lo guardò socchiudendo gli occhi come se stesse riflettendo seriamente sul da farsi e portando le mani ai fianchi fece attendere la sua risposta per qualche secondo ....poi ...
    "Uhm , sembra una minaccia!!"
    "Lo è .." si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio "... perchè al primo cenno di cedimento , di stanchezza o di malore , sarà riportata nelle sue stanze Madamoiselle! "
    Si grattò la nuca buffamente e con un inchino improvvisato ....
    " Come desidera .. mio Signore!!"
    Guardandosi reciprocamente scoppiarono in una liberatoria risata. Allentò la tensione che si creava ogni volta che erano troppo vicini. Michael si soffermò a guardarla e ancora in preda al divertimento si allungò per accendere la luce e poi si lasciò andare ad un momento di relax , distendendosi sui gomiti .
    Quella tuta era troppo larga per lei ,ma anche nascosta da quel tessuto pesante riusciva a essere invitante e irresistibile. Leonor li guardò a sua volta e si afferrò il cavallo , affermando con una silenziosa espressione arresa quanto fossero larghi e lei quanto fosse magra per non riempirli. Mise le mani in tasca , inclinando la testa da un lato. Michael aspettò impaziente cosa avesse da dire , guardandola ,ora, seriamente.
    " Grazie ,Mike ! Grazie di preoccuparti veramente per me ! "
    Si alzò tacitamente , portandosi davanti a lei.
    Il solo spostamento d'aria che lui provocò la fece vacillare , provando una stretta allo stomaco e come l'impressione che le sue ossa si stessero per liquefare. Il suo profumo l'avvolse. Era peggio di quanto pensasse!
    Prese fiato e ... "Non ringraziarmi più ..... assolutamente e per nussun'altro motivo. Ogni cosa che faccio e che dico è perchè la voglio , quindi non sentirti mai in debito con me ... mai !" si avvicinò ancora di più e le prese le mani. Erano così fresche!
    " Poi .... chi dovrebbe ringraziare tra i due ... sono solo io!" lo sussurrò con un movimento scandito e lento delle labbra.
    Leonor non fece in tempo a rispondere che lui l'avvolse in un abbraccio pieno di silenziosa gratitudine , di gioia e di totale bene. Si lasciò andare , poichè il suo corpo non voleva altro e la sua mente era ormai arresa , annebbiata dalla voglia. Avvolse le braccia intorno al suo collo e lo strinse disperatamente. Mentre la stringeva ,altrettanto possessivamente , le donava piccole e estenuanti carezze alla base della nuca affondando le sue dita affusolate in quei fili ramati. Ora , erano un unico corpo e intorno a loro niente più contava . Leonor poteva affermare con certezza , anche se i suoi occhi erano chiusi , che si trovasse nel "Giardino dei Frutti D'argento" , che si trovasse al confine tra sogno e realtà , che fossero circondati dai colori. Vedeva nitidamente il corpo di Michael irradiare colori caledoscopici e produrre una quantità di calore tale da bruciare anche il sole . Ma lei era al sicuro ,perchè tra le sue braccia. Lui era l'universo , era la sua PACE.
    Tutto ripiombò nella normalità e il suo piccolo corpo sentì freddo quando Michael ,adagio ,si separò da lei. Cercando di coprirsi il volto con la folta cortina di capelli , simile a seta nera , accennò ad un sorriso intimidito , cominciando a torturare le labbra carnose.
    Lei riprese il controllo della sua mente e affannosamente disse ..
    " Vado a preparmi .. Cosa che dovresti fare anche tu !!!! Jeans ,
    t-shirt e zaino in spalla ... Ricordi!?"
    Buffamente mimò quei movimenti per distarre entrambi e si accinse a raggiungere la porta.
    La risata cristallina e soffusa di Michael le arrivò flautata alle orecchie ..." Mando Wayne da te tra un'ora!"
    Si voltò e lo trovò con le braccia conserte dietro la schiena ad ammirarla mentre si allontanava da lui. Il suo volto era felice e rilassato. Un sorriso disarmante gli disegnava le labbra.
    Doveva sbrigarsi ad andarsene poichè non avrebbe resistito oltre.
    " Giusto! ... Dimenticavo l'enorme ventosa !!!" gli sorrise e lui ricambiò accennando un si con la testa , stuzzicando il mento contemporaneamente.
    Il suo sguardo vagò divertito per la stanza .
    "A tra poco ,Leonor !"
    Uscì discretamente soffiandogli un bacio con la mano , che lui afferrò e adagiò sulle sue labbra.

    Quando la porta si chiuse davanti ai suoi occhi ,separandolo da quel sogno meravoglioso, si lasciò cadere pesantemente sul letto. Sospirò e chiuse gli occhi. Affondando completamente le mani nei capelli li portò all'indietro cercando di trovare freschezza da quell'improssivo bollore che , dalla punta dei piedi , gli salì fino alla nuca. Il battito del suo cuore accelerò , le mani incominciarono a tremare e nella sua mente passarono frenetiche immagini di lei: il suo oro caldo curioso di scoprire l'amore , impaurito dai temperali , coinvolto durante una discussione , ridente e temerario durante i loro dibattiti sull'arte. Poi i suoi gesti :frenetici quando si arrabbiava, gentili quando consolava , esausti quando parlava di suo padre.
    E ancora , le sue labbra: carnose e definite. Perfetti boccioli di Rosa color pastello. Incantatrici quando gli parlavano , capaci di dissuaderlo , convircelo , consolarlo . Capaci di fargli perdere il senno. E infine ... il suo corpo che .......
    Ma il suono di un telefonino lo destò violentemente da quei pensieri. Si alzò , cercandolo.
    Quella melodia la conosceva bene : era "Over the rainbow". Era di Leonor. Lo aveva dimenticato tra le lenzuola del suo letto. Ma quando lo prese e distrattamente vi posò lo sguardo lesse un nome che aveva dimenticato , un nome pericoloso.
    Dorian le stava telefonando!

    **
    Concerto!
    E' banale ridurre la perfomance di Michael a questa parola. I termini concerto o performance diventato totalmente inutili e insignificanti di fronte alla maestosità della sua ARTE . Mi sento sacrilego solo pronunciandoli.
    Perchè Michael è Arte , Armonia celestiale, Perfezione. Incarna la Musica stessa , è lo strumento Divino che ci permette di ascoltare la voce di Dio. E' emozione pura. E' l'infinito universo nel quale ci immergiamo mentre lo ascoltiamo.
    Solo quella sera , guardandolo per la prima volta con i suoi occhi dorati , a lato del palco accanto a Wayne , Leonor si accorse della sua potenza. Un dono che il Divino gli aveva regalato per condividerlo con il mondo intero. Per rendere felici tutti i bambini malati e non , per alleviare le pene del mondo , per divulgare messaggi di pace e amore. E lui si sentiva completamente libero e veramente se stesso solo sul palco , solo con coloro che lo avevano amato e sostenuto in tutti quegli anni.
    Leonor ebbe l'occasione di vedere negli occhi di Michael una luce nuova , a lei sconosciuta, era completamente diverso dall'uomo che conosceva . Era leone e agnello , era potenza , ritmo , sensualità ma al contempo dolcezza , delicatezza , romanticismo. Quella fiamma ardente che dominava il suo sguardo e sembrava bruciare il suo corpo di passione non lo abbandonò per tutto il tempo.
    Un'uragano capace di distruggere tutto ciò che si poneva davanti al propio cammino.
    Era estasiata! Ciò che provava quando le era accanto , non poteva competere con ciò che , ora , le vibrava nel petto. Era cento volte più grande! Sarebbe implosa e crollata a terra , sgretolandosi in mille pezzi.
    Provò un'eccitazione sconosciuta e travolgente durante l'esibizione di Dangerous , quando lui toccandosi, le aveva rivolto uno sguardo pieno di passione e pronunciando tali parole : " the girl is bad , the girl is dengerous " si era morso le labbra con velleità rendendola sua schiava.
    Se non fosse stato per Wayne , ammaliata e frastornata l'avrebbe raggiunto sul palco come un serpente incantato dal richiamo del proprio fachiro.
    Wayne la guardò di traverso , soghignando. Non era difficile comprendere il suo stato d'animo .....
    "Leonor , tutto bene?" rise divertito
    Leonor le diede una gomitata e arrossendo distolse lo sguardo da Michael facendo finta di niente. Bevve un sorso d'acqua e con finta non curanza ....
    " Non capisco a cosa tu ti riferisca!!" fece la vaga! Seguì il ritmo con il piede, tamburellando le dita sulla coscia.
    Wayne si avvicinò al suo orecchio e furbamente le sussurrò ...
    "Miss ... non potrai far finta di niente per sempre!"

    Quando poi ,durante le note di I'll be there , lui si era lasciato andare al pianto rannicchiandosi su se stesso , Leonor era scoppiata. Si alzò dalla sedia che Wayne le aveva procurato e si nascose nella parte laterale più buoia del palco. Anche Karen notò la sua reazione e fece per raggiungerla ma Wayne la fermò gentilmente. ll pavimento sembrò aprirsi sotto i suoi piedi , la musica cessò come la voce di Michael , ora erano udibili solo le urla dei fans. Discretamente Wayne la raggiunse e lei senza vergogna chiese conforto tra le sue braccia.
    " Perchè vuoi farti del male , Leonor?" le mormorò dolcemente
    "Io non posso ... " Stava per dirlo , stava per confessarlo. Ma quel segreto non poteva essere svelato per il bene di entrambi. Le tremava fortemente la voce .
    " ... Io ... non sopporto vederlo agonizzante... In quelle parole ci sono tutti i suoi desideri, le sue paure , il suo passato e io non posso credere che un uomo speciale come lui abbia sofferto tanto. Siamo così simili ..." fece una pausa in cui i singhiozzi aumentarono. Accompagnata dalle parole spezzate e emozionate di Michael , si lasciò andare ad un pianto disperato.
    "...Wayne, io compredo ciò che prova , lo sento lancinante nel mio cuore e sapere che il suo è stato ricuto e tradito troppe volte , squarcia il mio definitivamente ...."
    Wayne tacque , allibito e impaurito da quelle parole.

    Quando le pause lo permettevano e tra una canzone e l'altra , Michael fugacemente si avvicina a Leonor chiedendole come stesse , se il concerto fosse di suo gradimento , se sentisse troppo caldo , se Wayne le avesse portato qualcosa da bere o un asciugamano in caso sudasse. Era incredibile come riuscisse a tenere sotto controllo svariate situazione , non contando che si stava esibendo e non poteva permettersi di perdere la concentrazione.
    Era unico , una pietra rara e preziosa in mezzo alla banalità del mondo.
    E quando mancava poco al termine del concerto, dopo l'interlude di We are the World , pochi istanti prima di Heal the World , nella penombra del palco si era avvicinato al suo fianco senza che lei se ne accorgesse.
    Bruma silenziosa ed eterea, fluttuante nel buoio dell'universo che in un solletichevole sussurro le aveva sfiorato l'orecchio con queste parole..
    " Questa è la parte che preferisco! La dedico a te , mio tesoro !"
    Era scomparso prima che lei potesse riprendere il controllo del proprio cuore. Era stata colta alla sprovvista , era stata ingannata. Impreparata , era rimasta imprigionata nuovamente nella fitta rete delle sue tentazioni. E prima che potesse replicare o anche ricordare quelle parole la sua voce echeggiò leggiadra sul palco , con lui ,che come luce argentea accecante, usciva dall'ombra ...
    Indossava i pantaloni neri della performance di Billie Jean , una t-shirt bianca con scollo a V sotto ad un gibbino di pelle nero arricchito da strass luccicanti ai lati delle maniche. Questo conferiva ancora più splendore alla sua figura. Poi .. la collanina al collo. Quel collo che l'aveva distratta per tutta la sera ... Oltre ad altro , certo!!!!
    Si muoveva per il palco , sorridendo e gesticolando , infondendo pace e serenità. I suoi Fans lo seguivno nei movimenti e lui comunicava con gesti d'affetto e baci pieni di profonda gratitudine. Poi , quando ne aveva l'occasione lanciava furtive occhiate al lato del palco ammiccandole e fancendole l'occhiolino.
    Finchè , muovendosi a tempo sul posto e allargando le braccia in sua direzione come in un grande abbraccio , scandì queste parole guardandola con infinito amore ..
    "And the dream we were
    Conceived in
    Will reveal a joyful face
    And the world we
    Once believed in
    Will shine again in grace
    Then why do we keep
    Strangling life
    Wound this earth
    Crucify its soul
    Though it's plain to see
    This world is heavenly
    Be God's glow .."
    Le sorrise , un sorriso disarmante e pieno di sicurezza. Era certa che tra le sue braccia e con quel sorriso ,che le sembrava una benedizione , potesse affrontare tutti i mali del mondo , le ingiustizie e le catastrofi non venendone scalfita. Non aveva più paura ne timore. Non si sentiva più sola!
    Si rivolse al suo pubblico accompagando il loro canto con baci d'amore. Poi ancora verso di lei .... Qualche passo e ...

    " ... If you care enough
    For the living
    Make a better place
    For you and for me ..."

    Quelle ultime parole ,accentuate da un gesto che partì dal suo cuore per arrivare virtualmente a lei , furono velluto morbidissimo sulla sua pelle , una glassa di cioccolato su un dolce.
    Erano tutti completamente assorbiti dall'aura di Michael , trasportati in una dimensione perfetta e indolore. Wayne e Karen le si avvicinarono e prendendola per mano cominciarono a canticchiare, sorridendole a vicenda. Leonor non potè che lasciarsi andare. Era tutto perfetto. Solo una cosa mancava .. più precisamente qualcuno ... IOOOOO!!! In quel momento desiderò che ci fossi anch'io per farmi comprendere che aveva capito. Aveva per la prima volta sperimentato sulla sua pelle le emozioni che Michael era capace di suscitare nella gente. Ma in lei c'era qualcosa in più oltre che ammirazione e stima , c'era AMORE. Ora ne era certa. Un fuoco crebbe dentro di lei come un incendio devastante. Strinse ancora di più a sè Karen e Wayne , chiudendo gli occhi per non cedere. Per non svenire nuovamente al solo pensiero di lui. Quando, improvvisamente si sentì strattonata gentilmente . Aprì gli occhi e Wayne la stava trascinando in mezzo al palco tra un gruppo di bambini di ogni età. Non ebbe la forza di rifiutarsi o di dire niente perchè il suo sguardo incrociò quello di Mike che teneramente la incitò con il dito a seguirlo , continuando nel frattempo a cantare. Prese due bambini per mano e Leonor fece lo stesso ,ritrovandosi all'interno di un girotondo umano caledoscopico. I fari sembravano grandi stelle sospese sulle loro teste e il mondo al centro del palco un cuore pulsante di speranza. Continuare a girare a tempo di musica e osservare la grande folla davanti a sè la fece sentire un piccolo e indifeso granello di sabbia nella vastità del deserto. Eppure la verità era un'altra : tutte quelle persone erano li solo per lui. Le loro urla , le loro parole d'amore erano per un uomo solo. Lo osservò : quella familiare coda che lasciava libere due ciocche nere ai lati del volto , quella camminata un pò piegata in avanti e quei gesti , ora sicuri , ma timidi nella vita privata. In quel momento era così grande da sovrastare l'universo intero. Con la sua anima aveva raccolto a sè migliaia di altre anime. La sua potenza era imparagonabile . Lui era Amore.
    Il cerchio si ruppe e i bambini si sparpagliarono sul palco , alcuni ballorono buffamente altri si abbraccirono e altri ancora corsero verso Michael prendendolo per mano. Il suo I Love You riecheggiava come una benedizione eterna, imponente e sicura nel cielo di quella sera perfetta. Finchè Leonor si ritrovò dolcemente schiacciata tra quei piccoli cherubini che la spinsero ai piedi del palco. Una bambina le sorrise , un'altra la incitò a cantare. Della dita tiepide e morbide scivolarono sul suo fianco , disegnando l'intero percorso della sua vita per poi arrivare a sfiorare il dorso della sua mano. Il fiato le si spezzò. Poi quelle dita affusolate e nodose si intrecciarono con le proprie . La strinserò con possessione . Ma durò troppo poco. Lo avrebbe voluto ancora , all'infinito! Non ne era mai sazia. Scivolarono lontano da lei per lasciare spazio alla sua voce nell'ultimo intimo richiamo d'amore ...
    " I ... love you .." Le mormorò alle spalle. Le sue labbra le accarezzarono fugacemente il lobo dell'orecchio e quelle parole scivolarono lentamente sul suo collo come miele ambrato , corposo e cocente . Si insinuarono furtive nei suoi vestiti , corteggiarono ogni parte del suo corpo fino a morire nell'intimo del suo ventre che come reazione ebbe un piacevole spasmo. Lasciarono al loro passaggio una cicatrice indelebile.
    Ancora in affanno raggiunse le quinte ma di Michael nessuna traccia. Solo la voce di Wayne che le arrivò ovatta , dovuto ai brividi che ancora le attraversavano il corpo .....
    "Lo voglio pronto sul retro tra dieci minuti esatti! " poi Wayne la raggiunse " Leonor , tra ..." guardò il suo orologio al polso " ... nove minuti ti voglio agile e voloce come non lo sei mai stata! Non allontanarti da me per nessuna ragione al mondo ..."
    Wayne non doveva preoccuparsi di questo , poichè la ragione era fuggita intimorita. Non l'avrebbe ritrovata mai più!
    **



    seconda e ultima parte

    Ore 01.00 - nella sua stanza d'albergo-
    Una falce di Luna tagliava il cielo brulicante di umidità e di stelle nascoste da quest'ultima. Era una delle poche sere in cui il temporale le dava tregua dai ricordi e dal nervosismo. Il canto dei grilli le distendeva i nervi mentre la sua mano era in preda ad una frenetica e piacevole riproduzione dei suoi pensieri. Almeno per quella sera doveva tenersi lontana da lui. Troppe emozioni , troppe inaspettate scoperte. Troppa voglia di lui. Il suo corpo cedeva al solo pensiero di quel nome , figuriamoci se l'avesse visto! Avrebbe dormito profondamente tutta la notte sperando che il giorno seguente quel persistente cedimento svanisse. Riuscirci le aveva richiesto uno sforzo immane e alla fine cedette al desiderio di ritrarlo. Aveva riempito dei banali fogli A4 dei suoi schizzi. La porta-finestra era aperta sul terrazzo ,un piacevole venticello le pizzicava le gambe e lei era distesa all'ingiù con fogli sparsi ovunque e concentrata sul soggetto della propria ispirazione. Non riusciva a frenarsi , le ore precedenti l'avevano ispirata. Lui l'aveva affascinata talmente tanto che non aveva mai creato disegni migliori in vita sua. Il suo tratto era fluente e sicuro, armonioso e perfetto. Ma non era merito del suo talento. Era lui ad essere perfetto! Ogni foglio lo ritraeva in svariate posizioni: durante Billie Jean , durante You are not alone , mentre danzava armoniosamente. In altri , invece , Leonor aveva ritratto ogni parte del suo viso e del suo corpo. La sua possente mascella che scivolava decisa sul collo taurino ma elegante come un'antica colonna Greca ; le sue labbra carnose e ben definite; i suoi occhi rotondi e delineati da un filo di matita (anche se lei li preferiva al naturale perchè ancora più espressivi ..) ; poi i suoi capelli , una nera profondità fluente nella quale si nascondeva la sua essenza, il suo adorabile profumo. Ma ciò che la stava torturando , ciò che la perseguitava ,erano le sue mani. Le stava disegnando febbrilmente senza sosta. Ne stava curando ogni minimo particolare. Dalla loro nodosità alla loro sinuosità. Le piccole rughe che caratterizzavano il dorso e le nocce rimanendo al tatto piacevolmente ruvide. E la setosità della parte interiore, setosità che aveva sperimentato sul suo volto e sul suo petto. Un profondo affanno spezzo un tratto , rendendolo tremulo e distorto. In quel momento si fermò! Abbandonò la matita e esausta si rannicchiò su se stessa , su di un fianco. Chiuse gli occhi sperando di calmarsi ma non vide altro che i suoi fissarla. Amorevolmente, delle volte impauriti , altre volte traboccanti di uno sconosciuto ardore. Era confusa. Ricordò i suoi polpastrelli esitare sulla fossetta del giugolo pochi giorni fà in volo verso Durban. Le sue carezze lente e timorose nel buoio della sua stanza. I suoi sussurri , il suo fiato spezzato. Il suo sguardo che la denudava , smascherandola da ogni segreto. Il solo comprenderla dai suoi movimenti. Un lamento soffocato le uscì dalle labbra. Sentiva i singhiozzi correrle in gola , gli occhi dolenti e pieni di lacrime. Se solo li avesse aperti sarebbe esplosa di dolore. Il suo ventre si risvegliò pulsando nuovamente. E ora sapeva a che cosa era dovuto il suo agonizzante tormento: non lo avrebbe mai avuto. Lo avrebbe amato per sempre senza essere ricambiata. Non le bastava più il suo affetto , non voleva la sua amicizia.
    Lo desiderava , ma come uomo. lo amava come mai aveva immaginato amare. Era il suo amore , era tutto ciò che esisteva per lei! Finalmente poteva affermare di sapere cosa significasse amare realmente.
    Eppure sarebbe rimasto un sogno. Un dolce-amaro sogno!
    Una favola eterna!
    Doveva telefonarmi , confessare il suo segreto per liberarsi da quell'opprimente consapevolezza.
    Si alzò tentennado. Aprì gli occhi , inspirando ed espirando per calmarsi. A carponi si portò al bordo del letto dove a terra , sul tappeto, c'era la sua borsa. Ma del cellulare nessuna traccia. Si alzò e fugacemente si accorse della sua immagine riflessa allo specchio. Mio Dio aveva un aspetto orribile. Si avvicinò e arresa la contemplò. Si asciugò le lacrime dal viso ma i suoi occhi rimasero velati di tristezza e rossore. Tirò i capelli indietro , adagiandoli da un lato. E ricompose la sottile camicia da notte nera. Comunque insoddisfatta tornò a cercare il suo cellulare senza successo ,quando un discreto bussare le fece arrivare il cuore in gola.
    No! Non voleva vederlo. E lui non poteva vedere lei in quello stato! Se ne sarebbe accorto , avrebbe chiesto spiegazioni. Si sarebbe preoccupato , diventando premuroso e amorevole e lei avrebbe ceduto! Per un attimo sperò in Karen , Wayne , anche Robert andava bene ,ma poteva essere solo lui a bussare alla porta comunicante a quell'ora tarda. Un'altro lieve bussare. Leonor non si mosse. Poi più nulla . Rimase in piedi , pietrificata davanti a quella porta. Non poteva ignorarlo, di sicuro si era accorto della luce accesa. Sarebbe passata da grande maleducata nel migliore dei casi ma avrebbe pensato che non volesse vederlo nei peggiori. E lei non voleva questo! Prese coraggio e bussò a sua volta. Dei passi pacati e aggraziati si fecero sempre più vicini finchè la maniglia scattò e Michael aprì.
    Era bellissimo. Era tutto ciò che poteva renderla felice. Avrebbe voluto assaggiare il suo sapore e lasciarsi andare tra quelle braccia. Braccia che ora erano messe in evidenza da una maglietta bianca sopra dei pantaloni larghi di cotone di un azzurro tenue. Era scalzo. I capelli erano sciolti , umidi e i suoi ricci erano boccolosi , dando l'impressione di essere morbidi e profumati. Tacque , facendo un passo avanti. Sentì il profumo dello shampoo mischiarsi a quello naturale della sua pelle. Si portò nervosamente le mani dietro la schiena. Michael seguì ogni suo movimento, ogni suo sguardo. Si stava comportando in modo strano; non aveva parlato e la stava solo osservando. Con quello sguardo che la faceva sentire nuda , che la emozionava , che ne scopriva ogni pensiero . Anche lui si avvicinò, appoggiandosi poi allo stipite della porta. Ora erano talmente vicini da percepire ogni particolare dei loro volti. Leonor non resse il suo sguardo e abbassò gli occhi fissando un granello di polvere ai suoi piedi.
    "Hai dimenticato questo in camera mia oggi pomeriggio .." Estrasse il cellulare dalla tasca del pigiama e glielo porse. La sua voce era gentile e discreta. Pensava fosse arrabbiato perchè non le aveva aperto cosichè fù sollevata di scoprire il contrario.
    "Oh .. Grazie , Michael. Lo stavo proprio cercando. " La sua risposta invece fù sommessa e soffocata. Ancora non osava guardarlo.
    "Ti senti bene , Leonor?" Si piegò con la testa verso di lei per sondarne l'espressione. Quindi lei fù costretta ad alzare il viso. Si morse le labbra e annuì.
    "Hai gli occhi molto rossi! Non avrai mica pianto?" Le accarezzò lo zigomo con il pollice caldo. Si allontanò impercettibilmente, stroppicciandosi gli occhi.
    "Assolutamente! Cosa te lo fa pensare?! E' una leggera allergia ai ..... ai pioppi !"
    "Non credevo soffrissi di allergie!" la guardò sospettoso, corrugando leggermente la fronte.
    "Ho diverse allergie ma le tengo sottocontrollo con gli antistaminici. Purtroppo li ho dimenticati! " Sorrise leggermente. Si scrocchiò le dita delle mani. Un'altra bugia. Odiava mentirgli ma non poteva fare altro. Doveva difendersi.
    "Posso chiamare immediatamente il mio medico se vuoi! Dovrebbe visitarti e prescriverti qualcosa , non credi? Potrebbe essere pericoloso , rischi lo shock anafilattico... " Ora lo stava facendo preoccupare veramente. Le poggiò le mani sulle spalle per osservarla meglio. Si era cacciata in un bel guaio. Le bugie hanno le gambe corte , Leonor!! E la verità viene sempre a galla!!
    Agitò le mani in segno di negazione " Non è necessario, Michael! Passerà! Domani sarò come nuova! Credimi! E poi non voglio disturbarti , dovresti dormire a quest'ora! Sei reduce da un concerto eccezionale!"
    "Non è di certo colpa tua se non ho sonno! La scarica di adrenallina non mi fà mai addormentare dopo un concerto! E poi... quante volte devo dirti che non sei un disturbo?! Potrei offendermi prima o poi !" Incrociò le braccia al petto e attese.
    " Scusa , non volevo ! E' un discorso che abbiamo già affrontato e sei stato chiaro." Sospirò
    Michael le accarezzò la nuca e con un sorriso disarmante ... " Quindi chiedimi tutto ciò che vuoi! Di qualsiasi cosa tu abbia bisogno sai a chi rivolgerti ..."
    Aveva bisogno di lui. Solo questo pretendeva prepotentemente. Doveva supplicarlo di baciarla? Che pensieri assurdi! Una risata secca le uscì dalle labbra. Michael si incuriosì..
    "Miss , tu mi nascondi qualcosa!" Si alzò sulle punte , sporgendosi oltre Leonor per vedere se la sua stanza celasse un segreto. Inizialmente fù divertita di averlo incuriosito poi si ricordò dei disegni sparsi sul pavimento e si irrigidì. Gli si parò davanti per evitare che entrasse e accostò la porta dietro di sè.
    "Ti hanno mai detto ,Jackson ,che non si spia la camera di una Signora?!"
    Le sue gote si colorarono di un rosa pallido , portò come suo solito un dito al mento ... "Ops , non volevo! E che .. sei molto misteriosa stasera. E ... sai quanto io sia curioso!" imprigionò il suo labbro tra i denti per qualche secondo. Quel gesto accentuò irresistibilmente le fossette ai lati della sua bocca e quella del mento.
    Non posso svelarti ogni mio segreto , perderei di mistero! Potrei anche nascondere una creatura demoniaca in camera!" Rise divertita. Ma Michael si irrigidì perchè a quel nome pensò a D. Gli tornò in mente quella telefonata .
    "Comunque .... quando te ne sei andata , oggi pomeriggio , il telefono ha squillato! Ovviamente non ho risposto!" Il suo tono era cambiato improvvisamente , si era ritratto e sembrava infastidito. Portò le mani in tasca.
    Meravigliata , Leonor fece finta di niente. Si portò una mano alla fronte buffamente " Non chiamo Rupert da due giorni ! Molto probabilmente era lui pronto a rimproverarmi!" Sorrise al mio pensiero . Si portò i capelli dall'altro lato , guardandolo " ... Avresti potuto rispondere tranquillamente , ne sarebbe stato felice e ... sicuramente si sarebbe scordato di me .." rise con più gusto.
    Ignorò la sua allegria .Fù secco , freddo e privo di espressione ...
    " Era ... Dorian .." Un imbarazzo silenzioso cadde tra loro. Lui la pregò con lo sguardo di non scoprire una segreta e pericolosa corrispondenza con ... quell'essere. Poichè in altro modo non poteva definirlo. Lei sentì infastidita dal suo sguardo inquisitorio , dal fatto che non si fidasse. Che la reputasse talmente ingenua da non capire. Eppure D era stato sempre molto gentile con lei! Non lo riteneva pericoloso, particolare e fuori dal comune forse, ma non dannoso. Non capiva il forte astio che io e Michael provavamo nei suoi confronti. Solo ora comprende quanto abbia rischiato! Si maledice ogni giorno per avergli dato fiducia , per aver creduto al detto che dice : " L'abito non fà il monaco!" . La mia Leonor è sempre stata pura e priva di cattiveria che non riusciva a vederla negli altri. Anche per questo Michael si innamorò di lei.
    "Allora .. dovrò richiamarlo! Potrebbe essere importante!" Quando era tesa e sotto giudizio si metteva sulla difensiva. Un riflesso incondizionato! Ma farlo con Michael le faceva male , le procurava dei crampi allo stomaco e una forte nausea.
    " Scusa , Leonor ! Non volevo essere invadente! E che ... " Si fece da parte e appoggiò la schiena al lato della porta .
    " .. E che Dorian non ti piace , come non piace a Rupert!" Le bastò un passo per oltrepassare l'invisibile barriera che divideva le loro stanze. Chiuse la porta alle proprie spalle. " ... L'ho capito bene e credo lo abbia percepito anche lui! Ma dovete tranquillizzarvi! Certo è ... enigmatico e molto persuasivo. Di bell'aspetto e sicuro di sè! Ma non amo questo genere di uomini!! Sò come comportarmi con lui!" Cominciò a giocherellare con il merletto della sua camicia da notte. Si posizionò davanti a Michael per guardarlo meglio.
    " .. Non è per questo ,Leonor ! C'è qualcosa di malefico in lui , di dannatamente pauroso! Ti guarda come .... come se volesse mangiarti!" Scrollò la testa in segno di disapprovazione e preoccupazione , poi continuò abbassandola " ... Devi stare lontana da lui ! " In un movimento stanco portò le mani da dietro la schiena alle tasche.
    " Vuoi sapere se io sia interessata a lui? Beh , no ... Non lo sono. Ma questo non sarà un motivo per scartarlo a priori! Non mi farò influenzare dalla sua apparenza , ma lo giudicherò per ciò ha dentro di sè ....E poi .. mangiarmi!!?? Che fervida immaginazione Mike !!!" Il suo tono era calmo e pacato. Accettava la sua diffidenza ma non la comprendeva.
    Michael non riuscì più a trattenersi , gli premeva metterla in guardia anche se Leonor risultava essere testarda come un mulo! La sua espressione si ravvivò e con un tono sopra continuò ... " ...Chi ti dice che abbia .... qualcosa .... dentro di se!? Voglio dire, potrebbe essere benissimo un lupo travestito da docile agnello!"
    " Michael , tu frequenti troppo Rupert!! Cambiamo discorso , per farvore! Tutto questo è ridicolo!" Con un'espressione stanca si voltò raggiungendo il grande sofà. Si sedette a terra a gambe incrociate , comprendosi doverosamente con la camicia da notte. Infine gli rivolse un'espressione supplichevole di chi non vuole più affrontare discorsi inutili.
    Ma Michael sembrò non capire . Come sempre quando era certo delle proprie idee. "No , Leonor ! Devi fidarti di me e di Rupert! Te lo chiedo con tutto l'affetto che ripongo in te .. Stai attenta a Dorian!" si incamminò verso di lei.
    Per un istante Leonor scordò le sue parole , vedendo soltanto il suo corpo avvicinarsi . Seguì il movimento silenzioso e flessuoso che quelle magre e lunghe gambe scandivano . Salì con lo sguardo verso il bacino, stretto e compatto ; per poi arrivare al petto , levigato e tonico ; e infine morire sul suo volto. Lì , lui si fermò. Ci fù una lunga attesa in cui solo il fruscio delle foglie da dattero e il canto delle cicale , era udibile. Si piegò sulle gambe raggiungendo la sua altezza. Inclinò la testa da un lato e con una lieve carezza sul mento le disse ....
    "Ti prego ..... ascoltami!"
    Cercò di resistere a quell'invitante richiesta radunando a sè tutto il controllo disponibile. Percepì piacevolmente il suo fiato caldo arenarsi come salsedine sulle proprie labbra. La gola le arse irrimediabilmente come una ferita aperta ricoperta di sale. Interruppe quella carezza prendendo la sua mano tra le proprie.
    " Mi fai paura , quando parli così .... Quando diventi insistente su determinati argomenti .." Era seria.
    " Questo è perchè ... ti voglio bene. Io non ti farei mai del male, mio piccolo tesoro prezioso. E pensare che altri te ne potrebbero fare approfittandosi della tua bontà , non mi fà resistere dall'essere estremamente protettivo e delle volte .... maniacale! " Si inginocchiò. Le baciò la mano non abbandonando i suoi occhi. Poi, avvolgendole intorno al proprio collo , prima che lo facesse lei , l'abbracciò mormorando queste parole tra i suoi capelli ..
    " ..Quante volte le mie labbra devono ripetere questa preghiera!? E quante volte le tue orecchie devono ascoltare questa supplica , prima che tu mi dia ascolto?!" Sospirò dolorosamente e lei lo percepì distintamente perchè sentì il suo cuore perdere un battito come il proprio. Quel corpo l'aveva attirata a sè con tutta la delicatezza e la discrezione che un corpo umano potesse esprimere. Michael la lasciava sempre esterrefatta , prima che potesse decidere o esprimersi lui la precedeva abilmente , esaudendo ogni suo desiderio. E per lei era impossibile dire di no. Ora erano avvolti l'uno a l'altro come un fascio d'edera .Lui le regalava carezze alla base della nuca immergendo le sue dita tiepide tra i capelli ; mentre l'altra esplorava la sua schiena in un movimento ripetitivo e lento. Brividi caldi seguivano l'andamento di quelle carezze , vagando nel suo corpo esausti e impazziti , per poi pulsare qualche volta sulla labbre e a volte morire tra le sue gambe. Leonor tremò e Michael per un momento si fermò , rimanendo perfettamente immobile. Voleva accertarsi che quel tremore provenisse realmente da lei . Lui si stava sforzando enormemente per controllarsi: si era imposto di esserle amico e così sarebbe stato! Ma quanto gli costava ogni volta? La tortura del corpo in ogni sua parte , la confusione della mente e poi la morte di entrambe. Perchè lei lo annientava , piegandolo come un fragile fuscello vittima di una tempesta implacabile e possente! Poi daccapo , come una pena del contrappasso. Senza una via di fuga! Era diventato suo schiavo , uno schiavo ubbidiente e privo di volontà!
    Doveva rispondergli . Doveva porre fine a quel pericoloso contatto poichè le stava piacendo troppo sentirlo così vicino. Ma aveva perso anche le parole . Così si lasciò andare per la prima volta , non prendendo in considerazione le reali conseguenze.
    " Allora .. te lo prometto !" Lo mormorò piano affondando il volto contro il suo collo. Così, anche la sua risposta sancì quella resa. Si sentiva protetta , al sicuro e felice con lui accanto. Non voleva rinunciare a quella sorprendente miriade di emozioni mai provate.
    La sentì arrendersi e così si permise di fare lo stesso. Sospirò. Un sospiro pieno di felice liberazione e soddisfazione. Con il sorriso sulle labbra amorevolmente le rispose ...
    "Grazie ..." Leonor a quella risposta si accoccolò a lui ancora di più come un docile e piccolo cucciolo che cerca riparo e comodità. Sciolse il suo collo da quell'abbraccio per portare le proprie braccia istantaneamente intorno ai suoi fianchi e lo strinse ancora più forte, facendolo inevitabilemente aderire al suo piccolo seno . Scivolò con la guancia sul suo petto. Era morbido , caldissimo e profumava di vaniglia , di vento fresco , di alba, di una notte stellata ... di tutti i colori del mondo! Poi successe qualcosa che le procurò una stretta allo stomaco e un capogiro : il petto di Michael cominciò ad alzarsi e abbassarsi trepidante. Come se non riuscisse più a contenere l'emozione di quel contatto. Pensò che molto probabilmente era il proprio cuore impazzito a dargli quell'impressione. Ma quando si concesse di ascoltarlo nuovamente , lo sentì sotto di sè fremere e ansiemare pesantemente. Entrambi , contemporaneamente , si separarono in modo discreto. Ora erano così vicini da non poter ignorare le corrispettive reazioni. Ognuno guardò negli occhi dell'altro perdendosi in quel fermento di scintille. Ma poi , inevitabilmente strattonati alla realtà , precipitarono nella mera consapevolezza di ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Affogando nel controllo , restando atrocemente prigionieri nei rovi della rinuncia. Sanguinarono segretamente.
    Michael si schiarì la voce , guardò a terra un istante per riprendere il controllo. Per smorzare l'atmosfera le fece un inchino con il busto , sorridendole. Norah ricambiò il sorriso con un enorme groppo in gola . Sentiva le lacrime salirle agli occhi , velando la sua vista. Ma non poteva . Come avrebbe giustificato quel pianto ridicolo? Lui era innamorato di un'altra donna, doveva smettere di torturarsi!! Allora perchè quell'affano e quei sospiri? Perchè? Stava per impazzire , un'altra domanda e la sua mente sarebbe esplosa! Lui si sedette a terra a gambe incrociate , davanti a lei .
    "A volte ho come l'impressione che tu venga da un'altra epoca!" Poggiò le mani a terra reclinando leggermente il busto all'indietro. Lui mosse leggermente il capo per spostare dal viso un riccio ribelle poi piegò le gambe portandole al petto e abbracciandole . Leonor ancora una volta rimase affascinata dai suoi gesti. Erano leggeri come una piuma. Inoltre ogni volta che si muoveva il suo profumo le inondava le narici avvolgendola come una coperta gentile!
    "Anch'io potrei essere diverso da quel che sembro! Potrei essere il cattivo e averti irretito con i poteri della mia mente !" lo disse con tono cupo e minaccioso ma con un' espressione talmente buffa che suscitò in Norah una risata cristallina e sprezzante , invece che paura! Portò la testa all'indietro non riuscendo a smettere!
    "Stai ridendo di me! Ti dico che potrei essere il perfido della storia e tu ... ridi di me?! " Abbandonò la posizione in cui era per raggiungerla a carponi e sedersi nuovamente, stavolta accanto a lei . Ora le dava l'impressione di tramare qualcosa !
    "Uhm .... sei una ragazza sprovveduta , Leonor!!" La guardò di sottecchi!! Si sporse verso di lei.
    "Michael , se hai intezione di farmi il solletico ti avverto: potrei svenire di nuovo ! Sono stanca , il concerto ha assorbito tutte le mie forze!" Bella scusa da inventare , Leonor! Non convincerebbe neanche un bambino di 5 anni. Ma era la prima cosa saltatale in mente per evitare un'altro pericoloso contatto! Michael ne studiò l'espressione incerto , poi uno sguardo allarmato mutò il suo volto. Ricordò lo svenimento delle ore precedenti e tornò serio. Le poggiò una mano sulla spalla lasciata nuda dalla camicia da notte. Leonor rabbrividì e una fitta veloce e pericolosa come un fulmine le trafisse la testa per poi scenderle al petto.
    "Me lo diresti se non ti sentissi bene , vero Leonor?" Era nuovamente scivolata nell'oblio della perdizione . Vide le sue labbra carnose muoversi a rallentatore nel pronunciare quella domanda. Erano umide e davano l'impressione di essere morbide , appetitose e bollenti. Scosse improvvisamente la testa in senso affermativo , spostando lo sguardo altrove. Cominciò a raccogliere i capelli per farsi una coda. Michael rimase in religioso silenzio ad osservarla. Poi con timidezza lei proseguì , fissando il tappeto sotto di loro.
    "Non potresti mai essere il cattivo ! Saresti .... un 'angelo! Un angelo dal melodioso canto , Michael! " Il labbro le tremò pronunciando quelle parole. Le parole di Tisbe!
    Michael rimase piacevolmente sorpreso da quell'affermazione. Ne osservò il profilo. Era splendida , perfetta. Una canzone che si scriveva da sola , una fantasia possibile solo nei suoi sogni più reconditi. Posò la propria mano sulle sue, che nel frattempo si erano congiunte al grembo.
    "Il tuo angelo custode?" Il suo tenero soffio le scivolò dentro come un'invitante massaggio alle ossa .
    Prese fiato e voltandosi piano verso di lui ....
    "Si ... Il mio angelo custode!" A queste parole la coda improvvisata di Leonor si sciolse , permettendo ai capelli di caderle sul viso come migliaia di nastri di seta lasciati liberi al vento.
    Michael abbassò la nuca ,intimidito da tanta disarmante dolcezza . Si coprì il volto per la timidezza e l'emozione che quelle parole gli suscitarono nel cuore. Tra le mani soffocò un febbricitante ...
    "Oh , Leonor !"
    "Sciii , non dire altro ! Lo sei e basta! Sei il mio custode !" Tremante , Leonor si avvicinò a lui e gli posò un bacio sulla fronte . Lieve e madido. Eccolo! Ancora quel profumo : fragole , boccioli di rosa e neve ... Neve!! Se non avesse contato fino a dieci per calmarsi, avrebbe imprigionato quel volto da fata tra le proprie mani , donandole il bacio più lungo , passionale , disperato di tutti i tempi. L'avrebbe amata con tutto il corpo e l'anima , mentre doveva accontentarsi di sfiorarla per caso , di sognarla o guardarla di nascosto. Non rispose , si limitò ad accarezzarle la gota e baciarla lievemente . Il tempo cessò di scorrere e tutto intorno a loro sembrò magicamente essere sospeso silenziosamente: il vento smise di soffiare , le tende color crema della finestra alle loro spalle rallentarono la loro danza , il canto dei grilli cambiò ritmo diventando sporadico e lontano. Solo un suono animava quel silenzio: Il loro respiro. Le labbra di Michael esitarono ad abbandonare la sua guancia indugiando ancora in un discreto bacio. Poi ancora un'altro , accarezzando l'altra guancia con la mano. Poi un'altro, placido e tremante. Una pausa. Sospeso a mezz'aria , la contemplò mentre lei non osava voltarsi. Poteva percepire le sue palpitazioni , così invitanti da farlo impazzire. Sentì la mano di Leonor stringere debolmente la sua maglietta sul petto , poi la baciò nuovamente con consapevolezza e sicurezza. Le accarezzò con le labbra la guancia per poi scivolare abilmente verso la bocca . Si fermò ai suoi confini per poi ripercorrere inversamente la stessa scottante strada , sfiorandola ancora delicatamente , guancia a guancia. Senza perdere quel contatto , le bisbigliò vogliosamente all'orecchio le strofe di una delle sue canzoni preferite ..
    ".. And I will keep you warm ... Through the shadows of the night .. Let me touch you with my love ...” Gli posò adagio una mano sul cuore , poco sopra al seno. Rabbrividì dall'urgenza di averlo. Poi continuò “ .. I can make you feel so righ ..”
    Michael percepì nitidamente il cuore di Leonor bloccarsi e riprendere alcuni secondi dopo più celere di prima. Sentiva il petto contrarsi senza sosta ne pietà! Per un breve istante sperò che quella creatura magica che ora lo stava confondendo abilmente provasse ciò che provava lui. Voglia assoluta di abbandonarsi tra le sue braccia , per un tempo interminabile. Cancellando il passato e il futuro , lasciando spazio solo a quel presente che li rendeva vivi e veramente felici per la prima volta. Quindi con una mano sul petto di Leonor e l'altra tra i capelli , esattamente sotto la nuca , l'avvicinò a sé …
    “ .. I need your sweet caress ..”
    Sospirò. Leonor sentì quelle labbra vagare sul suo volto , emozionate e sincere. Per ritornare sospese sulle sue labbra. Un'altra strofa le accarezzò l'udito ...
    "And baby through the years .. Gonna love you more each day So I promise you tonight ...” Lasciò la frase sospesa.
    I suoi occhi scuri come ossidiana la imprigionarono " ..That you'll always be the lady ... in my life.” Quel gentile sussurrò diede fine ai suoi dubbi. Era il suo angelo dal melodioso canto e … lo amava da impazzire!
    Poggiò la propria fronte su quella di Michael , chiudendo gli occhi e schiudendo le labbra per prendere aria. Ma fù inutile. Sarebbe svenuta da un momento all'altro se non avesse smesso con quella tortura. Si , sarebbe svenuta!
    "Canta pe me , Leonor !" Sembrava non riuscire a riprendere fiato. E ora non riusciva neanche a razionalizzare. Per la prima volta non controllò le sue azioni , si lasciò trasportare da un sentimento mai provato prima e paurosamente potente. Stava rischiando ancora : rischiava di impaurirla come qualche giorno fà in camera sua . Le aveva fatto una promessa e si era scusato! Bugiardo!! Ma la sua presenza lo disarmava , lo rendeva puro spirito! Come poteva reprimere il suo amore? Come poteva incatenare il suo cuore ora che aveva trovato quell'amore che supplicava in ogni canzone? Come poteva resistere a quelle labbra color fragola? E lei , perchè non provava a ribellarsi?
    Che lo desiderasse quanto lui desiderava lei? Quella speranza si accese nel cuore di Michael come una piccola fiammella nell'oscurità!
    "Michael , io ..." Questa volta strinse nervosamente la maglietta di lui con entrambe le mani. Michael, a quella stretta chiuse gli occhi , le posò le mani sui fianchi e la trascinò a se.
    "Ti prego .. fammi ascoltare la tua voce ..." aspettò e poi riprese la strofa precedente " So I promise you tonight ...that you'll always be the lady ... in my life.”
    Norah liberò la maglia dalla sua stretta , avvolgendo il viso di lui tra le mani. Ad occhi chiusi , ripetè tremante quelle parole. Michael vibrò dall'emozione sentendo la sua voce cantare una delle sue canzoni. Canzone che in quel momento per lui significava tutto.
    "Ora guardami , Leonor..." Fù un ordine deciso ma invitante.
    "Io .... non posso ..... Non ci riesco!" le lacrime stavano per travolgerla, per distruggere il suo precario equilibrio.
    "Se non vorrai farlo tu , lo farò io !" La accarezzò partendo dal collo , per poi scivolare sullo zigomo e arrivare al mento che sollevò docilmente. Ora poteva ammirarla in tutto il suo splendore anche se i suoi occhi erano velati di tristezza.
    "Perchè, devo pregarti di non farlo? Dimmi , perchè continui con questo …. strazio ... " quelle parole le affogarono in gola. Non riusciva più a respirare!
    Mai in vita sua fù più sicuro di quello che stava per fare. Con il pollice le accarezzò il labbro inferiore , bagnando al contempo le proprie dall'appetito .... Leonor non potè sfuggire al potere del suo sguardo che cominciò a vagare febbrilmente dalle labbra agli occhi . Tutto intorno a lei prese a girare.
    Poi , come se fosse caduta in uno stato di delirio completo, si avvicinò alle labbra di Michael e vi posò sopra le proprie. Adagio , delicatamente , mormorando "..And baby through the years .. Gonna love you more each day..”
    Ecco , lo aveva fatto …. Aveva distrutto la loro amicizia. Aveva sancito il momento della disfatta. Tra loro non sarebbe più stato come prima a causa dei suoi capricci. Maledetta impulsività , maledetto amore! Si odiava! E lui , doveva essere rimasto sconvolto da quel gesto insensato ! Ma magnifico per lei ; perchè quelle labbra erano proprio come le aveva immaginate. Morbide , terse , carnose e invitanti anche se solo per un particolare differivano dalla sua fantasia …. Unite alle sue risultavano fresche mentre sulla pelle le aveva percepite calde , se non bollenti!
    Una voce lontana e ovattata ma familiare, si fece spazio nella sua memoria. Pian Piano stava acquistando nitidezza e lei prendendo coscienza! Coscienza di ciò che la circondava e delle braccia in cui era avvolta.
    “Leonor.. Leonor! Oh , Leonor! “ le sembrava una dolce ninna ninna. Amorevole ma preoccupata
    Aprì finalmente gli occhi e ciò che vide fù proprio lui. Chino su di lei , vicinissimo al suo volto. Un sospiro alleviò le rughe di ansia disegnate sulla sua fronte ..
    “ Leonor , sei svenuta di nuovo! Mio Dio ... mi farai morire di paura prima o poi! “
    Svenuta? Ancora!!!??? Non era possibile! Quel bacio le sembrò così vero! Si sfiorò le labbra con le dita , fissando un punto indefinito dietro Michael. L'aveva accuratamente adagiata sul divano e lui era al suo fianco , inginocchiato a terra. Dove finisce la realtà? E dove inizia la fantasia?
    “Tesoro , sei certa di sentirti bene ?” le accarezzò la fronte per sondarne la temperatura ancora una volta. Era fresca , non scottava. Eppure , Michael non riusciva a capire i continui svenimenti che subiva. Due in una giornata erano eccessivi!
    “Non avrei dovuto chiederti di accompagnarmi! E' tutta colpa mia!” Continuò ad accarezzarle il volto, pensieroso e seriamente pentito.
    “Michael , non preoccuparti! E' sicuramente il caldo e … il jet-leg.. Nient'altro!” Si odiava per farlo preoccupare ma non poteva evitarlo. L'emozione che provava ogni volta che lui la guardava o le stava semplicemente accanto le faceva perdere i sensi. Era inevitabile! Ma anche assurdo e vergognoso. Se solo avesse saputo!!!
    Si alzò lentamente mettendosi seduta.Sospirò , toccandosi la testa dolente. Si sentiva come la mattina seguente dopo una sbornia. Lui la ubriacava! Doveva trovare una soluzione! E al più presto! Lo rincuorò con un sorriso e lui si sedette accanto lei.
    “Chiamo il mio Dottore! Questa volta non mi convincerai del contrario.” Le poggiò una mano sulla schiena.
    “ Assolutamente no, Mike! Sto bene … devo solo riposare! Domani sarò come nuova!” Lo guardò sapendo di mentire. Si schiarì la voce e proseguì ..
    “ E' meglio che vada in camera mia! Devi riposare anche tu … Medusa!” Cercò di spezzare la preoccupazione di Michael distraendolo , ma con poco successo!
    Stava per alzarsi quando .. “ Rimani con me … stanotte!”
    Lo disse senza prender fiato come se avesse paura di un rifiuto.Lei si fermò a mezz'aria, osservandolo stupita. Poi si sedette nuovamente , poggiando stancamente il busto allo scienale di quel soffice divano.Per un momento Michael osservò il panorama che la notte regalava loro. La luna era piena , alta e nitida nel cielo , accompagnata da qualche stella. La natura e tutte le creature che la popolavano si erano addormentate , lasciandoli nella quiete più totale. Quel silenzio tipico del momento precedente ad ogni tempesta. Continuando a guardare quel cielo allungò la mano sul morbido tessuto del divano trovando quella di Leonor.
    “Non andartene ...” Lo sussurrò dolcemente.
    Chiuse gli occhi in un'espressione disperata , sapendo di non essere vista. Quell'invito era così eccitante e disarmante al contempo. Avrebbe voluto accettare ma sapeva che era sbagliato. Doveva evitare ciò che la sottoponeva al rischio di cedere. Scrollò la testa per liberarsi per non pensarci.
    “Devi dormire , Michael. Staremo insieme domani! Poi , abbiamo altri concerti da affronare!! E visite turistiche da completare …. Hai promesso di farmi conoscere la tua Africa … Ricordi!?”
    Si voltò verso di lei e le sorrise. Abbandonò la sua mano come se all'improvviso scottasse e la massaggiò con l'altra.
    “Vorrei che dormissi qui! Non mi sentirei tranquillo nel saperti sola in camera tua. Io dormirò sul divano!”
    “No , no .. non se ne parla ! Hai ancora cinque giorni di concerto e non ti permetterò di perdere una notte di sonno , scomodo su questo divano!” Incrociò le braccia al petto guardandolo con sicurezza , aspettando una risposta che non la deludesse. Michael abbassò leggermente il capo permettendo a una cortina fitta e nera di capelli , ancora umidi , di nascondergli gli occhi che in quel momento stavano sorridendo di tenerezza. C'era un senso di riconoscimento da parte di Mike alle parole di Norah. In tutto ciò che diceva! Era incredibile come fosse premurosa nei suoi confronti e disarmante allo stesso tempo. Anche per questo la amava perdutamente e trovava ogni scusa per poter stare con lei. Ogni abbandono gli procurava una ferita bruciante nel petto e nella mente, che non riusciva mai a rimarginarsi completamente. Inoltre, sognava di lei assiduamente e il più delle volte non erano sogni … casti! Come poteva continuare in questo stato di totale lancinante desiderio verso ciò che non avrebbe mai potuto avere?
    L'egoismo lo sommerse nuovamente. Il capriccio di averla con sé , ancora!
    “Su questo non discuto : rimarrai con me stanotte! Se vuoi che ti creda e che non chiami il Dottore dovrai fare quel che dico io!” L'angolo delle sue labbra si piegò in un sorriso di furbizia , consapevole di aver ottenuto ciò che voleva ancor prima di sentire la sua risposta.
    “ .. Prendere o lasciare!!” Si appoggiò allo scienale del divano , accavallando le gambe.
    “Questo è un ricatto bello e buono, travestito da invito!” Sbuffò fintamente .
    “E' solo ….una precauzione!” La sua risata cristallina risuonò allegra come un bambino felice. E come quest'ultimo , che danza per la contentezza , rimbalzò su ogni oggetto animandolo. Per poi posarsi cautamente sulla sua anima , ormai arresa da tanto potere. Chiuse per un istante brevissimo gli occhi , beandosi di tale emozione e poi proseguì ..
    “Sei ostinato e testardo! Quindi posso solo arrendermi alla tua proposta, perchè so che non me la darai vinta! Ma le condizioni le detto io : resterò solo se tu dormirai nel tuo letto!” Le porse la mano per una stretta che sancisse quel patto. Michael la guardò , poi posando gli occhi su di lei ….
    “Propongo un compromesso : dormiremo entrambi su quel letto! “ Indicò con l'indice il letto che si intravedeva dalla porta in fondo alla stanza. Si bagnò il labbro inferiore …
    “Così ti sentirai meno in colpa nei miei confronti e riposerai tranquillamente!” Si sporse verso di lei dandole un buffetto delicato sulla guancia. Si sentiva come una bambina agli ordini di un padre. Ma … le piaceva! Il suo non si era mai seriamente preoccupato di lei e queste piccole attenzioni colmavano il vuoto che aveva nell'anima. Forse Dio esisteva , e aveva mandato quest' angelo solo per lei!
    ”Hai proprio vagliato ogni possibile punto di vista?!” Si accarezzò la guancia che Michael le aveva appena toccato.
    “Conosco i miei polli!” Ora fù lui a porgergli la mano in segno di resa.
    “,EHY …. non sono un pollo … Medusa!!” Gli tirò uno dei cuscini .
    “.... Preferisci essere una …. gallina!? ” incominciò a ridere di gusto. Afferrò un'altro cuscino e glielo tirò a sua volta.
    “ Se io sono una gallina tu sei una ... LUMACA!!” Si alzò velocemente, schivando un'altro cuscino!
    “Non ti conviene sfidarmi nuovamente! L'ultima volta ai perso … Ricordi? ” Si alzò lentamente seguendone ogni movimento , puntandola come un felino a caccia che studia la sua preda! Solo il divano li divideva. Senza accorgersene vi girarono intorno per un tempo indefinito , ammiccandosi maliziosamente. Per Leonor era tutto così maledettamente eccitante e delle volte scordava i motivi per i quali doveva mantenere il controllo. Lui la spogliava di ogni pudore , avvolgendola altre volte con quel candore e innocenza tipico degli angeli. Sapeva essere duplicità. E ora era diventato fuoco! Quel fuoco che dentro di lei cresceva impetuoso e pericoloso, che stava bruciando senza pietà ogni centimetro della sua pelle.
    Le mancò il respiro ..” Non cantare vittoria prima di avermi visto all'opera …. Posso essere molto ingegnosa quando sono in pericolo!” gli sorrise accarezzandosi i capelli e sistemando la spallina della camicia da notte che con la lotta era scivolata lungo il braccio. Compì questi gesti con una sensualità estrema. La ragione era di nuovo fuggita arresa. Delle volte le sembrava che Michael provasse i suoi stessi sentimenti , le sue stessse voglie … i medesimi desideri. Bastava guardarlo negli occhi per scoprirvi una luce disarmante. Una luce che l'avrebbe ipnotizzata se solo vi si fosse soffermata per un secondo in più.
    “ Sei un'ombrogliona! Mi stai distraendo con la seduzione!” Si fermò improvvisamente tamponandosi la fronte con la magietta. Sventolandosi teatralmente per il caldo dovuto non di certo alla temperatura.
    “ Michael, non oserei mai! Inoltre … non credevo che delle spalle scoperte e dei capelli fluenti ti facessero quest'effetto!” Li oscillò elegantemente portandoli da un lato. Come morbida seta, scivolarono sui seni piccoli e sodi che la sua camicia da notte nera evidenziava. Michael accarezzò con lo sguardo la sua figura e Leonor in quel momento si sentì veramente nuda e .. in pericolo. Non era stata mai brava a nascondere le sue emozioni! Perchè continuava a guardarla in quel modo? Stavano giocando ancora?
    Michael fece un passo avanti , Leonor fece lo stesso ma all'indietro. Poi mentre avanzava ancora volta …
    “ Solo i tuoi capelli e la tua pelle mi fanno quest'effetto …. piccolo tesoro … ” Quel mormorio , accampagnato dal suo incedere sicuro e disarmante la confusero. Andò a sbattere contro il tavolino , inciampò sul tappeto e prima di trovarsi a terra Michael scattò e l'afferrò , attirandola a sé.
    “Presa! Ancora una volta!”
    Per evitare che cadesse l'aveva stretta forte a sé. Leonor poteva percepire il suo petto contro il proprio. Magro , teso ,caldo. Ogni sua parte aderiva e combaciava perfettamente con le proprie. Si stava abbandonando ad una dolce morte.Il cuore di Michael le batteva in petto come se fosse il suo e quel rimbombare le arrivò incontrollabile e assordante alla testa. Voleva solo baciarlo. Dargli un piccolo , innocente bacio e forse , così, la sua ossessione si sarebbe placata. Un misero bacio , questo chiedeva con pietà ai suoi occhi! Occhi nei quali leggeva confusione e esitazione.
    “ .. Scusa ..” era in preda al panico , in una confusione tale da desiderare lo svenimento. Ma non accadde nulla. Proprio ora che non sapeva come comportarsi il suo corpo si rifiutava di aiutarla , improvvisando un mancamento. Assurdo! E ora ,cosa avrebbe dovuto dire? L'aveva lasciata basita e emozionata per quell'affermazione.
    “Sono più abile di te nella seduzione!” La voce di Michael vibrò incerta nella stanza. Allora , era solo perchè voleva vincere che aveva pronunciato vogliosamente quella frase ! La delusione e l'imbarazzo per aver pensato il contrario la colse tristemente facendola arrossire. Che stupida!
    Si schiarì la voce e piano si separò da lui.
    “Sei imbattible lo ammetto!” Accennò ad un sorriso , ricomponendosi vergognosamente.
    “Hai vinto !!! Ora , possiamo andare a letto! Intendo dire … a dormire!” Un'altra vampata di imbarazzo la colse , poiché la scena che ora le attraversava ripetitiva la mente era: lui che la baciava con passione , trascinandola in camera da letto.
    MIO DIO … BASTA!!! Anch'io cari lettori sono sull'orlo di una crisi di nervi! Non capisco come riescano a sopportare un tale strazio. Hanno avuto una grande forza di volontà!! Credetemi! Se sapeste cosa poi accadde! Ma questa è un'altra storia e la racconterò quando sarà il momento. Tornando a quella notte: non finì facilmente tra le braccia di Morfeo , ma la tortura continuò ancora per altre ore.
    Michael la stuzzicò solleticandole il fianco .. “ Non ti sarai mica offesa per la sconfitta ..ManoLesta!?” Rise. Era bellissimo quando sorrideva. La sua anima sembrava volteggiare spensierata nell'aria.
    “Certo che no !!! Avrò la mia rivincita …!” Non potè fare altro che ridere a sua volta pizzicandolo sul braccio. La sua risata era contagiosa. Era un deterrente per le preoccupazioni e i dolori! Lui era la cura migliore che avesse mai sperimentato!
    “Non credo che ….. Etciùùùù!” Non completò la frase a causa dello sternuto. Aveva ancora i capelli umidi!
    “Michael , dovresti asciugarli! Sono ancora bagnati!” Li toccò per accertarsene. Come erano morbidi!! Erano seta tra le dita.
    “Non preoccuparti , si asciugheranno da soli. E' molto caldo stasera!” Un'altro sternuto concluse la frase. Ora si stava strofinavando buffamente il naso.
    “Mio Dio !!! Se dovessi ammalarti e rimandare i concerti , Tarrak tenterebbe il suicidio!! Poi , darebbe la colpa a me e infine ti farebbe un monologo di due ore …. Anzi direi di .. un girno intero , caro il mio MJ!!”
    Poggiò le mani sui fianchi , guardandolo arresa. “Dobbiamo asciugarli!! E sperare che non ti venga un raffreddore !”
    “Odio perdere tempo con queste inutili abitudini! Ai miei capelli ci pensa sempre Karen! Non è necessario , Leonor!” gesticolò in segno di non curanza e si guardò intorno cercando qualcosa.
    “Insisto!E per stavolta dovrai accontentarti di me !” Attese
    “Ok , credo di non avere altre possibilità!” La seguì mentre si dirigeva in camera , facendoli cenno gentilmente di accomodarsi sul suo grande letto.
    Mentre era in bagno in cerca di un fon e una spazzola , continuò …
    “Se vuoi che io dorma qui , devi farti asciugare i capelli!!” La sua voce si alternava ai rumori di mobili che si richiudevano. Al rovistare continuo e curioso di Leonor.
    Michael sorrise silenziosamente , immaginadola impegnata in una ricerca oltre i confini del tempo e dello spazio! Faceva tanto … Guerre Stellari!! Ma non poteva che immaginarla in quel mondo fantastico di cui leggeva e raccontava!
    “L'avevo intuito !!! Comunque il Fon è nel cassetto il alto a destra del mobile mogano!”
    La sentiva bisbigliare , camminare , fermarsi e aprire. Poi …un tonfo.
    “Accidenti!!! Questo non è un bagno MJ, è … la tana del bianconiglio cento volte più grande!” La risata di Mike fece eco corposa e stridula in tutta la stanza. Beh , molto probabilmente in tutto l'albergo!
    Continuando a sghignazzare ...” Prendi solo il Fon , curiosona! Non uso ne spazzole ne prodotti particolari! “ La vide affacciarsi celermente dallo stipite della porta , con i capelli leggermente scompigliati e un'espressione meravigliata in volto!
    “Davvero?!”
    “Si , davvero!” Continuava a sorriderle
    “Non si direbbe! Sono sempre così perfettamente ricci e splendenti!”
    Ricambiò il sorriso. Michael la osservò intenerito . Incrociò le gambe e si portò al centro del letto , facendole cenno di raggiungerlo.
    Chiuse la porta del bagno e lo raggiunse. Si sistemò davanti a lui in ginocchio e fissò il diffusore al fon.
    “Invece ,i miei sono un totale disastro! Se non avessi la piastra come fedele compagna sembrerei un fungo atomico!” Rise da sola. Era così bella quando , concentrata in qualcosa, si estraniava dalla realtà!
    “Ecco fatto ! Possiamo cominciare!!!” impugnò quell'oggetto come se fosse un'arma pericolosa da puntare al suo nemico. Ma ecco che accadde qualcosa di inaspettato. Qualcosa che Leonor non calcolò...
    Michael allungò la mano verso la sua nuca e con tenerezza e lentezza affondò le dita tra i suoi capelli. Lisciandoli accuratamente , pronunciò dolcemente queste parole ...
    “Sono bellissimi! I tuoi capelli sono morbidi e risplendono di luce propria! Inoltre ….. “ Si sporse leggermente verso di lei. E ne inspirò pienamente il profumo , sfiorandoli con il naso “ … hanno un profumo così buono! Sanno di … miele caldo e neve!” Poi le baciò la nuca e ritornò a guardarla , facendola precipitare nuovamente nel baratro sublime del turbamento.
    “Io li adoro!” Lo disse con disarmante sincerità.
    Leonor abbassò lo sguardo intimidita e impaurita dal fatto che potesse accorgersi del suo tremore.
    “Grazie … “ Furono le sue uniche parole.
    Michael posò la mano su quella che lei stava usando per tenere il fon e spinse on . Quest'ultimo si accese , producendo il classico rumore spumoso e rilassante che qualsiasi bambino adora ,perchè legato all'infanzia. In questo caso per Michael quel suono era legato al ricordo della madre, che nel piccolo bagno di Gary , asciugava i capelli a lui e a tutti i suoi fratelli.
    “Sono prontissimo!” Piegò la testa all'ingiù e si lasciò cullare da quel suono , dai ricordi e dalle morbide mani di Leonor! Avrebbe voluto fermare il tempo perchè ciò che voleva era in quella stanza e non avrebbe avuto bisogno d'altro per il resto della vita. Distanza dal mondo , pace , felicità e … Leonor. La cosa più importante!
    Per almeno dici minuti tacquero entrambi , ognuno immerso nei propri pensieri. Ovviamente ,pensarsi vicendevolmente ma al contempo ignorarsi per non indurre in tentazioni , per me è alquanto ridicolo. A parte il mio modesto e inutile parere , Leonor continuò ad accarezzarli ,tamponandoli ,fin quando non furono asciutti e perfettamente boccolosi. Michael alzò la testa e loro rimbalzarono come molle , ricadendogli sul volto. Era indescrivibile! Era l'essere più bello che avesse mai visto. Sembrava un angelo caduto in quell'istante dal cielo. Le sue gote erano leggermente rosate per via del calore del fon , le labbra erano altrettanto cremisi per colpa della posizione che aveva permesso al sangue di refluire al contrario e gli occhi lucidi , limpidi, turbinosi di indomabili segreti. E la stavano guardando , scrutando , accarezzando … grati di quel gesto così premuroso e intimo. Le sorrise ..
    “ Vanno bene ora ?!” li accarezzò , scostandoli dal volto.
    “Sono perfetti ! La riproduzione esatta di un drappo di velluto nero lambito dal vento ...” Rimase estasiata per qualche secondo. Secondo in cui le girò la testa e il respiro le si fermò.
    “Dovrebbero darle la licenza poetica, Miss Delacroix … Potrei usarla in una mia canzone!!!” Cominciò a torturarsi il labbro inferiore , poggiandosi alla testata del letto e sistemando i cuscini intorno a lui per fare spazio a Leonor. Prese finalmente fiato e lo raggiuse a carponi. Si distese comodamente , poggiando le gambe l'una sull'altra e le mani in grembo. Anche se accanto a sé aveva l'oggetto dei suoi desideri , il suo tormento più dolce , tutto ciò la circondava di una beatitudine mai provata. Chiuse gli occhi per riposarlo un momento. Solo riaprendoli notò che Michael la stava osservando. Su di un fianco , con una mano che reggeva la testa e l'altra sotto il cuscino.
    “A cosa pensi? “ Bella domanda Mister Jackson !!!A te , sciocco! Ma era fuori luogo e improponibile pensò Leonor. Quardò il soffitto, poi si perse nuovamente nel suo sguardo. Michael incuriosito insistette ..
    “ Quando sospiri .. chiudendo gli occhi … e sulla tua fronte si disegnano queste piccole rughe … “ le sfiorò la fronte . Un formicolio le percorse la testa fino ad arrivare ai piedi “ … vuol dire che qualcosa ti tormenta. Non so dire se sia qualcosa o qualcuno ma … diventi triste!”
    “Non posso proprio nasconfderti niente! Mi conosci più di quanto mi conosca io!” Si girò verso di lui , su di un fianco , avvolgendo in un abbraccio il suscino sotto di lei. Sapeva di lui. Tutto , in quella stanza aveva il suo allettante profumo.
    “Parlami! Dimmi cosa ti preoccupa! Sono qui anche per questo … “ Fece per sfiorarle la gota ma si bloccò impercettibilmente.Se l'avesse ancora accarezzata sarebbe impazzito. Le avrebbe confessato il suo amore in un momento di sfrenata frenesia. L'avrebbe imprigionata per sempre tra le sue labbra!
    “Non è niente di importante!” disse con finta non curanza , coccolando la sua gota con il cuscino.
    “Tutto è importante , Leonor! Non in ugual misura , ma ogni cosa ha la sua importanza!” Si portò una ciocca che infastidiva i suoi occhi dietro l'orecchio. Torturò il labbro inferiore.
    “Hai ragione , grande saggio!” Leonor sorrise tristemente.
    Lui ricambiò il suo sorriso , incitandola con un gesto della mano a proseguire. Il ticchettio della sveglia sul comodino era l'unico rumore , oltre ai loro respiri , a scandire l'attesa.
    Si bagnò le labbra , guardò la fossetta sul suo mento e …
    “Penso a ..Tisbe , a mia madre , al mio destino e … delle volte a Frank. Voglio dire , a mio padre!” sospirò , un sospiro pieno d'ansia questa volta. Mentre sul volto di Michael si dipinse una smorfia acerba
    “Anch' io sono solito chiamare mio padre per nome! Ancora oggi che ho quasi quarant'anni! Leonor , certi dolori , certi traumi non si supereranno mai. Ma ci si può convivere. Si può trovare un compromesso ...” Una luce di amorevole dispiacere per il suo dolore accese i propri occhi. Voleva stringerla talmente forte da infonderle la poca forza che gli era rimasta per sopportare a malapena le sue di pene. Ma quel poco glielo avrebbe ceduto volentieri. Perchè ne era innamorato. E ora poteva gridarlo alla luna , alle stelle.
    “Un genitore dovrebbe amarti incondizionatamente. Proteggerti e consolarti. Invece lui … lui è distante , indifferente! Se potessi lo cancellerei dai miei ricordi! Vorrei che mia madre fosse qui …. “ La sua voce si inclinò , tremò e divenne rauca. I suoi occhi si velarono di lacrime .. “ ...Non l'ho nemmeno … conosciuta …. Io ..” Scoppiò in un pianto sommesso e si nascose col la testa sotto il cuscino prima che Michael potesse vederla con gli occhi gonfi e tumefatti. Singhiozzò talmente tanto che il suo corpo si contrasse in spasmi spaventosi , che lasciarono Michael basito. Repentinamente ,le tolse il cuscino dal viso e l'abbracciò, avvolgendola con il proprio corpo. Vederla soffrire era uno strazio. Anche i suoi occhi cominciarono a liberare quelle gocce malefiche e ciniche. Cercò di tranquillizzarla con docili carezze, ovunque. Baci sulla nuca , sulla fronte. Dolci parole che le arrivarono leggere come candide promesse.
    Il suo confortante sussurro le sfiorò la guancia “Ti svelerò un segreto … Il perdono è la chiave di tutto. Puoi non comprendere ma puoi perdonare. Solo questo mi ha permesso di sopportare e accettare e sarà lo stesso per te. Te lo giuro , Amelie! … Te lo giuro... “ Le ultime parole culminarono con un bacio di un piacere disarmante. Interminabile e pieno di voglia. Tutto intorno a lei prese a girare, era un sentimento troppo potente da controllare. Ma poco le importava. Ciò che veramente contava in quel momento era sentire il suo cuore vivere delle stesse pene. La comprendeva , la completava. Lo strinse ancora di più a sé , scivolando con il volto sul suo petto , per sentirne maggiormente il calore. Era estate ma non comprendeva perchè in quell' istante avesse così freddo.
    “Non tremare , piccola mia ! Ci sono io con te!” la sua voce era scesa di un tono. Come se non volesse svegliare un bambino appena addormentato.
    “Michael … “ Fu una supplica “ ….. alla fine tutti mi abbandonano .. o muoiono! Lasciandomi sola e con tristi ricordi. Sono stanca di ripetere questo castigo …. Sono esausta!” Pronunciò quella parola con tutta la rabbia e la potenza che aveva in corpo, separandosi violentemente da lui. Strattonandolo e lasciandolo esterrefatto. Perchè questa reazione? Perchè proprio con lui? Si alzò e Michael ne seguì i movimenti alzandosi a sua volta. Cercò di prenderla per mano ma lo allontanò in malo modo... Nascose il volto dietro ad un drappo di capelli ormai spettinati. Michael strinse i pugni per reprimere la voglia di confessarle il suo segreto. Si avvicinò , stavolta cautamente, tendendole le mani e implorandola con gli occhi.
    “ Non toccarmi …. NO ...” Il suo tono fù quasi un grido. Si guardò intorno spaesata , le lacrime nuovamente incessanti , gli occhi rossi di strazio. Vacillò ,si appoggiò alla scrivania accanto al letto. Ma Michael le fù accanto prima che lei potesse respingerlo.
    “Leonor , ti prego … Non farmi questo! Io … odio vederti star male!” Cercò il suo sguardo ma lei evitava in tutti i modi di incrociarlo. Si piegò verso di lei , cercando di spostarle i capelli ma lei voltò il capo.
    “Michael, allontanati da me … Sei come tutti gli altri! Tu …. tu te ne andrai come tutti loro ..” Mai delle semplici parole lo lacerarono così nel profondo!Poteva anche porre fine alla propria esistenza dopo un suo rifiuto. Le mani di lui sfiorarono a malapena le spalle di lei , ricadendo esauste e ferite lungo il proprio corpo.
    “Leonor , ti prego non dire questo .. Io ti ...” Ora anche la sua voce era sul punto di crollare. Rimase immobile davanti a lei. Sperando che tutto fosse solo un brutto sogno.
    “Invece si ….” Lo esalò, soffocata dai singhiozzi . Si voltò immediatamente per la vergogna e la rabbia “ Ti farai voler bene da me , mi consolerai, mi abituerai alla tua presenza e poi …. te ne andrai !”
    “NO …. non è vero ...” Fù secco e deciso. La raggiunse cauto. Poteva nitidamente vedere le sue spalle contrarsi per l'affanno. Si asciugò le lacrime dal volto e le sfiorò la nuca , scendendo verso il braccio per poi imprigionare la mano nella propria. Calda e sicura. Leonor non si ritrasse e lui ne fù sollevato. Con l'altra mano le allontanò i capelli dal viso , adagiandoli da un lato. Il suo volto era rosso dal pianto e la sua pelle umida per le lacrime. Poggiò una gota sulla sua e chiuse gli occhi per un breve momento. Scottava! Vi posò un lieve bacio per poi continuare fin dietro al lobo. Nella parte più morbida e sensibile.
    Lei cedette a quell'affascinante richiamo .
    “Si , angelo mio …. “ il suo tono fù un mormorio di resa ineluttabile
    “ … sarà inevitabile! Il mio destino è questo .. rimanere sola! Quindi …. voglio che tu te ne vada prima di dipenderti pietosamente!” trattenne le lacrime , inspirando profondamente. Michael la strinse forte a se , avvolgendole le braccia intorno alla vita. In un gesto possessivo e spietato.
    “Non te lo permetterò! NO! “ Lo bisbigliò tra i suoi capelli . Un esile ma deciso bisbiglio.
    “Se veramente tieni a me .. liberami! Perchè non potrei sopportare un'altro abbandono! Non sopporterei il tuo abbandono , più degli altri!” Lo strinse a se , incitandolo a avvolgerla ancora più impetuosamente. Ma lui fece ben altro. La roteò di fronte a se, bloccandola alla scrivania. Leonor non osava incrociare il suo sguardo. Se solo glielo avesse permesso avrebbe urlato dalla disperazione. Si sentiva inchiodata ad una croce.
    “Guardami … guardami!” Fù il richiamo più seducente ma allo stesso tempo pericoloso che potesse confonderle la ragione. “ Credi che io possa riuscire a stare lontano da te , ora? E' troppo tardi , Leonor! Siamo talmente simili che non puoi nemmeno rendertene conto!” La baciò sulla tempia , lasciando una fresca scia a raffreddare il suo calore. Inaspettatamente si accostò al suo corpo aderendo perfettamente. Era il suo perfetto pezzo mancante. Era completa, ora. Ne percepì le curve , la morbidezza , la sensualità. E quella familiare vibrazione al basso ventre riprese a vorticare impetuosa nella sua profondità. Adesso , era come sepolta viva!
    “Basta , Michael ….” Poggiò arresa la fronte contro il petto di lui.
    “ Comprendo ciò che provi … anche io ho conosciuto le tue delusioni , i tuoi abbandoni , i tuoi tradimenti , l'amore negato di un padre e .. la solitudine! Insieme possiamo riemergere , possiamo cominciare a vivere..” Mentre pronunciava ansante queste semplici parole le regalava carezze languide dietro la schiena e lungo i fianchi. Il bisogno di lei lo stava rendendo cieco e sordo. Pazzo , addirittura. E un pazzo non si rende conto quando arriva al limite.
    “ Perchè dovrei crederti?” Si aggrappò alla sua maglia , stringendola tra le mani. In un gesto di voglia repressa! Inspirò sonoramente il suo profumo.
    “Perchè io ….Io ti ….” Si dillo , ti scongiuro dillo ! Ecco ciò che sperava in quel momento. Ma quelle tanto agognate parole non arrivarono. “ .. perchè io ... sono per sempre! Noi, siamo per sempre!”
    Michael sapeva che Leonor avrebbe scoperto il battito frenetico del suo cuore. Era diventato tutto un'enorme bugia. Una bugia che invece di metterla in salvo la stava distruggendo. Non poteva con i gesti dimostrare l'esatto contrario delle sue parole. Ma come poteva controllarsi avendola tra le braccia? L'avrebbe spogliata immediatamente e adagiata sul quel letto che aspettava solo loro. Voleva consumarla di passione ! Avvertiva il tremore del suo piccolo corpo e questo lo eccitava da morire. Solamente vedere quella piccola porzione di pelle scoperta lo faceva viaggiare con la fantasia , gli faceva perdere il senno. Sotto quella veste si celava un tesoro troppo prezioso per essere profanato da qualcuno che no fosse stato lui. Eppure si sentiva maledetto, poiché il suo amore l'avrebbe guarita ma al contempo sottoposta ad un rischio tale da sconvolgerle la vita.
    “ La tua sicurezza mi disarma!” Continuò a respiare sul suo petto. Quel fiato caldo non lo aiutava affatto! Le prese il volto tra le mani , non resistendo a sentirla ancora più vicina , e si nascose tra i suoi capelli , centillinando queste parole ….
    “Ho bisogno di te , ora! Non hai mai pensato che anch'io possa dipendere paurosamente da te?” Rimase fermo su di lei , con il volto nell'incavo del suo collo. Davano l'impressione di essere come due piante rampicanti che durante la loro crescita si erano aggrovigliate tra loro inevitabilmente. Senza avere più la possibiltà di liberarsi l'una dall'altra.
    “Non è possibile … Non .. “
    “ Perchè non lo credi possibile ? Perchè ?” il suo tono era insistente e strisciante. Aderì a lei ancora e ancora fino a farle sentire dolorosamente la scrivania sulle natiche. Quella fame era piena di rabbia. L'aveva intrappolata abilmente.
    “ Perchè sono io che mi sono …...” Non poteva dirlo. E non lo disse.
    “ Perchè .. sono la parte più debole!”
    “Sei più forte di quanto tu possa immaginare. Sei stata e sei tuttora una colonna portante per me . Devi solo imparare a esserlo per te stessa , mio dolce amore!”Alzò il volto e finalmente posò lo sguardo su di lei. I suoi occhi brillavano come due diamanti colpiti dal sole.
    “Amore! Dillo ancora .. ancora ...” Un 'ennesima lacrima solcò la sua gancia e lui si ghinò per berla. La catturò tra le labbra , ingoiandola. Poi ancora su di essa continuò ..
    “Amore .. amore ….. amore ..” le sussurrò. Alternando lievi baci a quella parola. “ Ho bisogno della tua luce qui, ora … sempre... “
    “Ma tu .. hai Debora, Michael … Sai che non dovrei essere qui , non dovrei esserti così vicina..Non è giusto , è sbagliato!” Chiudendo gli occhi si portò le mani alle labbra perchè era esausta di parlare.
    “E' giustissimo invece!” Abbandonò il suo volto per poggiare quelle affusolate mani sui suoi fianchi , massaggiandoli lento. “ E' tutto così innocente e puro , Leonor! Sei la mia gioia migliore , sai?! Sei … il mio chiaro di luna..” Le baciò le dita ancora posate sulle labbra. Fù il bacio che avrebbero voluto darsi. Ed entrambi malediroso la presenza di quest' ultime e della loro codardia.
    Le portò tra i capelli di Michael e gli sorrise teneramente
    “Anche questa frase andrebbe bene per una canzone ….” tirò su con il naso. I loro affanni si stavano placando. Lasciò cadere quella frase nel pozzo della dimenticanza perchè non aveva più la forza di controbattere o di capire.
    “Lascia che accada quel che accada , ce la faremo. Insieme ce la faremo!” L'abbracciò nuovamente poi le cinse la vita guidandola verso il letto.
    “Sarai sempre mio amico, vero?” Ogni volta che pronunciava quella parola una fitta lancinante le oltrepassava il petto , affliggendola. Ma preferiva averlo accanto in quel ruolo che non averlo affatto.
    “Sempre … lo sarò sempre! E mai ti lascerò … mai! ”
    Stava mentendo! Si , non l'avrebbe mai abbandonata ma non poteva essere un semplice e innocuo amico. Perchè l'amava. La voleva come la più struggente delle voglie , voleva renderla consapevole di quanto amore ci fosse per lei dentro di lui. Avrebbe donato la propria vita per Leonor.
    Avrebbe fatto ogni cosa affinchè le sue parole la rendessero felice. Sarebbe stato la sua spalla , la sua consolazione. La sua anima, che abbracciandola silenziosamente, si sarebbe sostituita alla sua quando quest'ultima fosse stata troppo debole per continuare . Chi ha il diritto di dire quando due cuori si appartengono realmente? Per quest'amore che desiderava con tutto se stesso sarebbe andato ovunque, almeno finchè c'era lei. La pioggia avrebbe potuto lavare via tutti i suoi pensieri , il cielo rifiutarsi di splendere e i muri crollare ma sentiva questo bisogno impellente e strisciante sotto la sua pelle . L'avrebbe amata per l'eternità … Senza che mai lei lo sapesse.
    Spostò il lenzuolo e la fece sedere sul letto. Si accamosò accanto a lei.
    “Leonor , devi riposare ” cominciò a strecciarle i capelli e farle una treccia “ .. Così non ti daranno fastidio stanotte ..” Quelle piccole attenzioni la disarmavano , anche per questo se n'era perdutamente innamorata. Al suo tocco , si rilassò. Era incredibile come quelle mani potessero farle provare svariate emozioni. Era magico , non c'rano dubbi! Almeno, per lei lo era!
    “Grazie ..” la voce era ancora rauca per il pianto e stanca. Gli accarezzò la mano , fermando il suo incedere e disse … “ .. Anche tu devi riposare. Dormi qui con me , Michael!” La posò sul suo petto.
    “Per favore … “ lo mormorò debolmente
    Non le rispose. Non c'era altro da dire! L'accarezzò con lo sguardo e i suoi occhi dorati compresero. Leonor , adagio , si sdraiò e Michael la coprì accuratamente. Si alzò silenziosamente , spense la luce e un secondo dopo lei avvetì il suo peso sul letto. Attese qualche istante , seduto , donandogli le spalle. Sospirò, poi si sdraiò accanto a lei. Arreso dal sentimento che aveva sconfitto la ragione. Un grillo cantò , il vento coccolò le fronde di un albero , il silenzio riecheggiò tra loro.
    “Michael ..?!” chiese sottovoce.
    “ Si , Leonor ….” Lo percepì voltarsi
    “ Ti va di abbracciarmi?”
    Il suono trasparente di un sorriso le turbinò nella momoria e le sembrò di vederlo nitidamente. Il suo petto si contrasse avendo paura di un rifiuto. Voleva accarezzarlo ma esitò. Poi : uno spostamento d'aria , il fruscio delle lenzuola , il suo profumo su di lei e quel calore tanto familiare ad avvolgerla.
    “Stringi la mia mano ..” Fù un bisbiglio rassicurante e narcotico. Ubbidì a quel richiamo. Imprigionò quelle mani che conosceva in ogni dettaglio ,tra le proprie. Con la delicata melodia del suo canto , che ora le stava scivolando addosso fino a farla vibrare , si addormentò pacificamente. Sentendosi finalmente protetta. La vegliò per tutta la notte , tenendola gelosamente tra le proprie braccia. Profumi e ricordi risvegliarono i suoi sensi. Percepì la sua serenità e nel nero velluto di quella notte l'ammirò in tutta la sua bellezza ,accostandosi lentamente a lei … per sussurarle un segreto …
    “ Ti amo , Leonor ….”
    La luna sorrise furbamente , attendendo l'inevitabile resa.

    “ Il sonno mi trascina in un burrone
    dove solo i baci tuoi
    svegliano la mia anima sognante;
    troppi suoni volteggiano
    tra ruscelli incantati e labbra di fuoco...”

     
    Top
    .
  7. cinzia 62
     
    .

    User deleted


    Capitolo stupendo!Ma fino a quando riusciranno a trattenersi dal buttarsi l'uno nelle braccia dell'altra?
     
    Top
    .
  8. Ester jackson
     
    .

    User deleted


    Grazie Blank tesoro :**: :**: :**:
    ho letto questo capitolo con un nodo in gola ..leggere di queste due persone che si completano che si amano di un amore incondizionato.....sei mitica e lo sai io ti adoro Blank....... :**: :**:
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Darling friend
    Posts
    21,294

    Status
    Anonymous
    Blank che bel capitolo l'ho letto 2 volte perchè è stupendo.Ma allora Leonor ha baciato veramente Michael ?.Comunque non ce la faccio più ma quando si ameranno fino alla fine ?Quando capiranno di amarsi intensamente? Continuaaa :love:
     
    Top
    .
  10. LSButterfly
     
    .

    User deleted


    Scusa Blank se non ho risposto fin'ora....volevo farlo di la, ma non so perchè sento sia più appropriato questo luogo.....posso solo dire che mi hai lasciata senza fiato...l'ho letto ieri questo capitolo e.....posso solo dirti che devo ancora riprendermi....hai un vero dono mia cara, che è quello di trsmettere emozioni alle persone, sfrutta questo dono e regalaci quanto prima il seguito di questa meravigliosa storia d'amore....posso solo dire che capisco Leonor alla perfezione, perchè ciò che sente lei è esattamente l'amore che provo anche io per Michael.....è talmente forte questo mio sentimento per lui, che a volte il mio cuore fa fatica a contenerlo.....purtroppo io non avrò mai più la possibilità di dirgli quanto profondamente io lo ami, ma lei, Leonor può farlo, spero che quanto prima si lasci andare e che il loro amore possa manifestarsi come merita.....Grazie per questo incanto, grazie !!!!!!!!!!!!!!!
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    4,417

    Status
    Anonymous
    Non credo esistano le parole "giuste" per poter commentare questo capitolo, come l'intero racconto.
    Amo questa storia, tanto davvero.
    E credo manchi davvero poco perchè entrambi si arrendino al sentimento, finalmente si ameranno, forse per sempre.

    Stupendo il fatto che tu abbia utilizzato il testo di "Best Of Joy", è azzeccatissimo!

    Blank, ancora complimenti.

    :)
     
    Top
    .
  12. LSButterfly
     
    .

    User deleted


    Blank che fine hai fatto ???? Tornaaaa !!! Sssta casa assspietta a ttteeeee !!!!!!!!!!!! E noi siamo in trepidante attesa del seguito di questa meravigliaaaa !!!!!! Facci sognare anche per Capodanno ti pregoooo !!!!
     
    Top
    .
  13. Michael58AliasBlank
     
    .

    User deleted


    farfallina mia adorata! se potessi volare da te , lo farei!! per abbracciarti affettuosamente.sei fantastica mi fai ridere da matti!!! E mi riempi sempre di complimenti ... :kiss2: :occhi: arrossisco.... Spero di postare per domenica 2!! Ci proverò con tutta l'anima e la mente soprattutto!! Ho certe idee. In realtà ora sto scrivendo una scena che servirà nei capitoli successivi ma ho avuto l'ispirazione ora e dovevo buttarla giù! ragazze , ringrazio proprio tutte , siete mitiche!!! Mi date una carica impressionante!! Siete le mie Fans e come diceva Mike ...Senza di voi non esisterei! Vi amo!
     
    Top
    .
  14. LSButterfly
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Michael58AliasBlank @ 28/12/2010, 13:59) 
    farfallina mia adorata! se potessi volare da te , lo farei!! per abbracciarti affettuosamente.sei fantastica mi fai ridere da matti!!! E mi riempi sempre di complimenti ... :kiss2: :occhi: arrossisco.... Spero di postare per domenica 2!! Ci proverò con tutta l'anima e la mente soprattutto!! Ho certe idee. In realtà ora sto scrivendo una scena che servirà nei capitoli successivi ma ho avuto l'ispirazione ora e dovevo buttarla giù! ragazze , ringrazio proprio tutte , siete mitiche!!! Mi date una carica impressionante!! Siete le mie Fans e come diceva Mike ...Senza di voi non esisterei! Vi amo!

    E va bene....cercheremo di pazientare fin dopo il primo dell'anno, ormai so che con te l'attesa vale sempre la pena.....scrivi mia cara, scrivi tutto ciò che il tuo cuore di suggerisce, ho la netta sensazione che tu non sia sola a scrivere questa "favola"....ho come la sensazione che ci sia qualcuno più "in alto" che in qualche maniera ti suggerisca come e cosa scrivere.....allora lascia volare il tuo cuore e la tua fantasia e il tutto prenderà forma.
    Solo così, solo lasciando che l'ispirazione arrivi a te in maniera naturale il tutto sfiorerà la perfezione. :--:
    Puoi volare da me quando vuoi, io sono solo a Roma....anche io ti voglio bene !!!!! E aspetto.... :love:
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    None of your scars can make me love you less

    Group
    Administrator
    Posts
    6,909
    Location
    Faraway,so close.

    Status
    Anonymous
    SPOILER (click to view)
    Ele cara piano piano sto leggendo eh <3 prima o poi arrivo :**: intanto ti dico che è INCANTEVOLE
     
    Top
    .
308 replies since 1/11/2010, 13:21   6996 views
  Share  
.